Wednesday, December 13, 2017

Te la dò io la Maria II

Che fatica dio bono.

Essendo l'universo montessoriano una sorta di Culto della Maria, il rituale della preghiera è chiamato PRESENTAZIONE.

Presentazione.
Ommmmm....

Solo gli adepti possono presentare, in genere.
Occorre il bollino Maria D.o.c, come per la mozzarella.
Inoltre, secondo gli adepti, il materiale è vivo, respira, si muove e lotta assieme a noi.
Il materiale è il centro delle pene e dei dolori di Alice, perché ogni singola roba che Alice vuole fare o portare in classe, inevitabilmente "distrarre dal materiale!" e viene tolta o bandita perchè "Sennò i bambini fanno solo quello... e non toccano più il materiale!"
Che ad Alice verrebbe da shakerare il collega e urlare MACHEMINCHIACENEFOTTEDELMATERIALEEEE... OCCUPIAMOCI DEI BAMBINI, NO??!!"
Invece non urla e non shakera, respira a fondo, inspira come una megattera prima di andare in immersione... e si fa venire un'ulcera.
E presenta il materiale.
Perchè il materiale va presentato.
E in questi mesi lei, che è entrata nel culto, ha imparato e ora presenta.
Come si presenta?
Per presentare serve un adulto che si metta lì, chieda al bambino di NON toccare, stare fermo e guardare mentre LUI usa il materiale.
...
(Sì, è l'anno domini 2017 e qui si chiede a dei bambini di 3 anni di guardarmi mentre travaso dell'acqua, mentre sposto una sedia, mentre lavo un tavolo).

Ora, lo si chiama materiale e pare che sia la piallatrice, il tunnel del CERN dove vanno a spasso i neutrini o i cavi per fare le endoscopie... nah. Sono per lo più robe tipo i cubetti, gli incastri,  il memory sonoro, le tavolette colorate da abbinare o mettere in gradazione... oppure sono attività come "lavare la tavola" e"spazzolare il tappeto"...
Ci sono alcuni "materiali specifici", con nomi altisonanti tipo: Triangoli costruttori, Sistema Decimale, Catena dei Mille  (che sarebbero comunque utilizzabili dai bambini da soli, secondo Alice, ma ardidaje, per il passaggio del Sacro Sapere occorre rispettare i rituali).
Ma la maggior parte della roba è di una intuitività imbarazzante, cosa c'è da presentare?!
(Ora parte una parentesi. Il materiale - non tutto, alcune robe sono residui bellici di una vecchiezza e tiristessa imbarazzante - è interessante. Non sconvolgente ma interessante. Il fatto che sia intuitivo è una cosa bella, è spesso ben fatto, gradevole... Un bambino, se lasciato LIBERO, potrebbe probabilmente divertirsi un sacco! Quindi non è che sia tutto una merda eh, davvero!).

E come si presenta?
Quale incredibile magia si cela dietro la presentazione?

La presentazione è fondamentalmente un moviolone. Ovvero la ripetizione, scomposta e lentissima di gesti quotidiani. Si presenta in silenzio, o con un numero minimo di parole. Si danno in compenso un sacco di termini di cui, francamente, un bambino di 3 anni non se ne farà mai un cazzo, tipo "Piramide a base triangolare" o "Cubo del Trinomio", ma vabbè.
5 minuti per fare una torre di 10 cubetti
10 minuti per lavare una tavola.
2 giorni per allacciarsi le scarpe.

Ogni presentazione è INDIVIDUALE, quindi un educatore sta con un bambino e l'altro sta con i restanti 24.  Il lavoro stesso è individuale. Tutti soli, ai propri banchetti con seggiolina individuale. Ma una volta che gli è stato presentato, il bambino potrà a sua volta presentarlo a un compagno. Uno solo alla volta eh! Che i bambini assieme sono il male!
Sarà che la Maria era viva ai tempi del fascismo, e c'era il divieto di assemblamento in pubblico, ma in sostanza in una classe Montessoriana sti bambini possono stare al massimo in 2 (ci sono alcune attività che eccezionalmente autorizzano 3 o persino 4 bambini a lavorare assieme. Ma con moderazione, gente!)

Ora, qualcuno deve spiegarglielo, ad Alice:
Come è possibile che il presupposto sia: "Il bambino è capace, indipendente, libero, pieno di voglia di imparare..." e il risultato sia: "Fermo e zitto, ti mostro come si fa e poi lo fai te da solo- ma come dico io eh, che sennò mi snaturi il materiale e ti brucio come Giordano Bruno nel mezzo dell'Ellissi-  poi resta qui, in solitudine ed alienarti facendo e rifacendo la stessa roba, mi raccomando!"

A tutto questo aggiungeteci il fatto che il collega Gianduia soffre di problemi di memoria e breve termine. Quindi loro fanno le stesse conversazioni circa una o due volte a settimana. Quindi ulteriore moviolone nel mondo di Alice. Aggiungeteci che Gianduia è uno sensibile ai rumori e ai fruscii, e che quindi pure il bambino che canticchia soprappensiero mentre dipinge lo manda ai matti... così mentre lei sogna una classe dove si balli il tip tap e si cantino le osterie il collega aspira a quel clima allegro tipico degli ospizi e delle sale d'attesa del dottore.
La gioia, insomma.

Alice ha fatto un patto con Maria.
Le dà un anno di tempo.
Un anno per capire se la follia che vede tutti i giorni sia  frutto del collega, o della singola scuola... o se effettivamente sti Montessoriani siano una sorta di Scientology pedagogica.

Alice montessorizzatrice

P.s. Alice non mette il video, perchè teme poi che orde di montessoriani le piovano qui con il Napalm... Ma voi provateci, andate su youtube, e cercate:   Dérouler et rouler un tapis  giusto per avere un'idea (il video della IFFM è in tempo reale, quello della Ce1ine  è velocizzato, perchè appunto le presentazioni sono leeeeente!!).

15 comments:

  1. ma..ma..io te lo giuro..Mariona bella l'ho studiata tutta, con perfezionamento pure, che ora so di lei cose che avrei pure serenamente ignorato e sì, su certe cose la trovo vagamente inquietante, ma non era una tale psicopatica. Perplimo. resisti Alice...e dove puoi sovverti questa assurdità...fai assembrare grupponi di 4 bambini, presenta il materiale a doppia velocità, imbavaglia il collega e lascia parlare i bambini!

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    1. resisto, resisto... però mi sorge anche il dubbio che magari sia la versione francese del Montessori ad essere così irregimentata e arteriosclerotizzata...
      Vediamo e soprattutto... Sperem!

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  2. il video del tappeto è allucinante!
    e soprattutto mi sfugge lo scopo
    vabbè che io son madre degenere e quando c'avevo la figlia in età da materna non la facevo nemmeno dipingere, io facevo la biscottata, che si paciuga ma poi si mangia, e vuoi mettere la soddisfazione di fare qualcosa CHE HA UNO SCOPO???
    quel che non ho speso in tempere l'ho speso in farina uova e burro!

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    1. Che bella la biscottata!!
      Da dopo le vacanze mi dò al pane in classe una volta al giorno (quello pare essere molto montessorico... e almeno ha un senso...) :-D

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  3. io ti adoro m secondo me stai perdend molto, smettildi essere cosi' negtiva, su!ti avevo lasciato nche un altro comento nel pri capitolo, ma forse troppo tardi, pero', ecco, alcune delle coseche descrivi iole rovo molto rispettose, per esempio tutti e tre i miei figli, soprattutto l'ultima, apprezzerebbero molto il lavorare da soli o, al massimo in due. e la spiegazione bradipo, poi, davvero lo apprezzerebbero...

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    1. Anna, ma ben venga lavorare da soli! E ben vengano le moviole! Ci sono un sacco di bambini, come probabilmente i tuoi, che ADORANO (E pure lo Gnomo, per dire...) ma perché eliminare il resto?! Che ne facciamo di tutti quei bimbi che invece hanno voglia di interazione, hanno bisogno di dialoghi, imparano attraverso la relazione, esplorano usando immaginazione, fantasia, energia, hanno bisogno di saltare ballare, cantare, disegnare su fogli grandi quanto una finestra, far scricchiolare conchiglie, pasticciare nel fango, strappare coriandoli, costruire con le costruzioni, capanne, castelli, viadotti, travestirsi da cuoco, gatto, lupo, fare gare di macchinine con rampe, scivoli, inclinazioni... Loro li vogliamo costringere ad imparare COME gli altri? perché abbiamo deciso che questo, e solo questo, è il giusto modo? Cioè, io non capisco perché BANDIRE determinate attività, determinati modi che i bambini hanno di apprendere e, soprattutto, determinati bisogni che hanno. Perchè il bisogno di interagire, chiacchierare, discutere saltare, disegnare... per me è sacrosanto. Così come il bisogno di quiete, calma, solitudine e pace. Non capisco come si possa, nel 2017, decidere che c'è UN solo modo di fare, imparare, e imparare a imparare. A me, passare la giornata a DIVIDERE, anche fisicamente, i bambini che avrebbero piacere di stare assieme (e mica a cavarsi gli occhi eh, a leggere, o a disegnare uno accanto all'altro ma appunto si può disegnare solo UNO per volta...) perchè il lavoro deve essere individuale, ecco, io lo faccio, ma mi fa una tristezza infinita, e lo trovo francamente al limite della violenza. Ci sono amichetti che si rintanano nel bagno, uno seduto su una tazza e uno sull'altra, così possono farsi una chiacchierata.

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    2. giustissimo. anche perche' pure i miei alternano momenti e momenti, per cui vogliono amche correre, impiastricciersi, inseguirsi con altri bambini e via dicendo. infatti io credo che il metodo montessori sia molto piu' adatto ad una scuola elementare, se applicato ad un all'asilo necessita di molta piu' elasticita'rispetto a quella che descrivi. mi spiace solo il tuo tono un po' sprezzante o certe espressioni, nel commento sotto si dice "scuola per lobotomizzati, tutto qua.parliamo comunque di un metodo che rispetta i bambini, che fornisce spunti, materiali e idee preziosissime, che con l'introduzione di oggetti a portata e dimensione di manine ha rivoluzionato lo sguardo adulto sull'infanzia. il tuo collega sembra troppo rigido, la scuola poco aggiornata, m non ne farei il pretesto per una generalizzata presa in giro ala montessori. poi, figurati, quando ne ho avuto la possibilita' io il figlio l'ho iscritto ad un asilo steineriano, quindi proprio non sono una paladina! a parte quel divieto di guardare, quello mi ha proprio conquistata!eh eh eh

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    3. Ma no, ti giuro, mai successo, noi avevamo i tavoli, non banchi, tavoli, tutti raggruppati insieme più o meno a fantasia e gli cambiavamo posizione più volte a settimana. Noi stessi cambiavamo posto tutti i giorni se così ci girava.
      Quella roba che tu descrivi come Montessori non la riconosco proprio.
      E mi stupisco dei Francesi che sono rigidi si’ ma non assurdi né oppressivi in linea di principio.

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  4. Mi rifiuto di vedere il video, ma nel 2017 con i bimbi che da soli con un cellulare , un tablet, un computer fanno la qualsiasi, questi rotolano il tappeto a rallentatore e ci sono genitori (gli stessi per altro scommetto che posizionano per ore la creatura sola davanti ad uno schermo) che pagano per avere una scuola da lobotomizzati?

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    1. :) Tra l'altro io son proprio una capra anarkika, perché MAI arrotolerei o srotolerei un tappeto così!! :-D

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  5. mi inquieta molto... comunque nel video il bimbo cinese è stupendo! spero che non ce la faccia mai a piegare il tappetino... (ma perchè son tutti grigi orridi quegli zerbini??)

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    1. :-D Si! Bello lui! I tappeti sono grigi, o blu o rossi o neri, perché così er materiale risalta (poi anzi, occorre fare attenzione che determinate attività vanno fatte su tappeti di determinati colori... :-O )

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  7. Cara, ma tu, TU, srotoli e ri-arrotoli lo zerbino senza rotolarti tu per terra dalle risate? Ma è chiaro che ci sono le telecamere nascoste! Io ho amiche coi figli a diverse scuole Montessori, ma questa cosa qui non l'hanno mai fatta. Da loro non stanno seduti nei banchi e decidono loro come organizzarsi la giornata. ognuno coi propri ritmi. Mi sa che ormai cani e porci che vogliano fare gli alternativi si appiccichino l'etichetta Montessori che fa figo, ma non ha niente a che vedere con l'idea originale...

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  8. Il video del tappeto è terribbbile

    Comunque in Italia ci sono bambini che usano anche le sedie senz istruzioni adeguate: il tuo collega non so come l'avrebbe presa!

    http://www.anconanotizie.it/38449/montemarciano-bimba-rimane-con-la-testa-incastrata-nella-sedia-a-scuola
    Disavventura a lieto fine per una bimba di 4 anni, rimasta incastrata in una sedia mentre si trovava nella scuola di infanzia Montessori di Marina di Montemarciano situata in via delle Querce.

    E’ successo nella mattinata del 18 dicembre: erano circa le 11.00 quando la piccola, che stava giocando insieme ad altri bambini, avrebbe infilato la testolina nello spazio vuoto che separa la seduta dallo schienale rimanendo così incastrata.

    Non riuscendo a liberarsi la piccina ha iniziato ad agitarsi e piangere. Il personale della scuola, non riuscendo a risolvere la situazione ha deciso di allertare i Vigili del Fuoco che, giunti sul luogo, dopo averla tranquillizzata, con l’ausilio di cesoie, hanno tagliato la sedia e liberato l’alunna.

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edddaì, blatera un po' con me!