Che poi non mi si dica che mi dimentico, eh, che io oggi ho pure provato a telefonare clandestinamente dalla suppli' su cellulari italiani ma niente, manco un cane che mi rispondesse, altro che voce del sangue e cordoni ombelicali familiari... tzè tzè (quando la smetterà la Mater di fare la diffidente? Quando imparerà a rispondere anche alle chiamate con numero anonimo?!)
Comunque.
Oggi (cioè ieri, per voi di laggiù) e' il compleanno di una persona importante.
E no, non mi riferisco allo psico-nano Berlusconz, che pure lui compie gli anni oggi, ma al mio, di Nano.
Il Nano fratello che e' nato 12 anni fa.
Il Nano adesso e' tutt'altro che nano, ma lui puo' crescere quanto gli pare, io continuero' a chiamarlo nano.
Mio Nano.
E allora auguri Nano.
Questo te lo dedico, perchè ha qualcosa che mi ricorda di te... o di come sarai?
:-)
Un bacio.
Alice festeggiatrice
Monday, September 29, 2008
smail in inglisc!
questo post è per tutti, ma in particolare per azzurropillin, che cercava un corso di inglese che non le costasse un rene...
Pillì, ghe ze penzi mì!
Lessiòn nammber uàn:
Ascoltare e ripetere attentamente il brano sottostante (per 2? 3 volte?)
Lasciate un commento, così vi dò il voto...
Alice inglesizzatrice
P.s. tra l'altro, io mica l'ho capito il pezzo con le ciambelline...
P.p.s Su quelle del videogioco operatorio e dell'incendio il Grinta sta ancora sghignazzando da solo...
Pillì, ghe ze penzi mì!
Lessiòn nammber uàn:
Ascoltare e ripetere attentamente il brano sottostante (per 2? 3 volte?)
Lasciate un commento, così vi dò il voto...
Alice inglesizzatrice
P.s. tra l'altro, io mica l'ho capito il pezzo con le ciambelline...
P.p.s Su quelle del videogioco operatorio e dell'incendio il Grinta sta ancora sghignazzando da solo...
Saturday, September 27, 2008
risveglio tutuboso
Qui arriva il freddo.
Qui alla mattina è tutto grigio e piove in orizzontale.
E io il sabato lavoro mentre il lavativo resto del mondo, (dio compreso, se non ricordo male) è a casa a spassarsela sotto le coperte...
Urge urge urge qualcosa di bello e buffo...
Super Tutubo, Pensaci te!
Tac (il tasto di accensione computer)
Patump (io che inciampo nel cavo del computer)
Sgnik (scarafaggino vicino al computer che muore di morte violenta, così impara ad andare in giro di prima mattina)
Ooohm (la musichina mistica del baby-Mac che si risveglia)
...
ZACCHETE:
Ed ecco a voi i motivi per cui anche oggi farò tardi alla supplì:
Qualcosa di bello:
Qualcosa di buffo:
Alice risvegliatrice (e già tutubatrice compulsiva!)
Qui alla mattina è tutto grigio e piove in orizzontale.
E io il sabato lavoro mentre il lavativo resto del mondo, (dio compreso, se non ricordo male) è a casa a spassarsela sotto le coperte...
Urge urge urge qualcosa di bello e buffo...
Super Tutubo, Pensaci te!
Tac (il tasto di accensione computer)
Patump (io che inciampo nel cavo del computer)
Sgnik (scarafaggino vicino al computer che muore di morte violenta, così impara ad andare in giro di prima mattina)
Ooohm (la musichina mistica del baby-Mac che si risveglia)
...
ZACCHETE:
Ed ecco a voi i motivi per cui anche oggi farò tardi alla supplì:
Qualcosa di bello:
Qualcosa di buffo:
Alice risvegliatrice (e già tutubatrice compulsiva!)
Thursday, September 25, 2008
melodic quiz
"Buongiorno, Supplì bookstore, dica pur..."
"Buongiorno signorina! Solo lei mi può aiutare, solo lei! Parlo con il settore cd e musica, vero?"
"mmmbè, sì, però guardi, io in realt..."
"Proprio lei cercavo, poprio lei!! Ora, io ho registrato questa musica eh, ma non so il titolo del pezzo nè il nome dell'autore... ma è bellissima!! E di sicuro lei adesso lo ascolta e me lo indovina..."
"No, guardi, io verament..."
"Shhhh ecco ecco! Stia a sentire..."
RUMORIO di SOTTOFONDO
Brusio...
Zap!
Segue un minuto di musica classica, con violini, pifferi, pianoforti e tamburi
...
"Allora? Allora? Vero che lei la conosce? Cosa mi dice?!"
"Io chiedo l'aiuto del pubblico sir"
"Come?"
"No, sir, mi spiace ma temo di non essere il Super Orecchio che lei cercava..."
"Ma... ma... ma non può fare una ricerca? Le può essere d'aiuto se le dico che questa musica l'ho sentita al Louvre?... le posso dire pure quando, vediamo... Sarà stato a giugno credo... non può chiamarli? Parla francese lei?"
"....."
Alice lavoratrice alle prese con un ordinario surreale inizio di giornata.
"Buongiorno signorina! Solo lei mi può aiutare, solo lei! Parlo con il settore cd e musica, vero?"
"mmmbè, sì, però guardi, io in realt..."
"Proprio lei cercavo, poprio lei!! Ora, io ho registrato questa musica eh, ma non so il titolo del pezzo nè il nome dell'autore... ma è bellissima!! E di sicuro lei adesso lo ascolta e me lo indovina..."
"No, guardi, io verament..."
"Shhhh ecco ecco! Stia a sentire..."
RUMORIO di SOTTOFONDO
Brusio...
Zap!
Segue un minuto di musica classica, con violini, pifferi, pianoforti e tamburi
...
"Allora? Allora? Vero che lei la conosce? Cosa mi dice?!"
"Io chiedo l'aiuto del pubblico sir"
"Come?"
"No, sir, mi spiace ma temo di non essere il Super Orecchio che lei cercava..."
"Ma... ma... ma non può fare una ricerca? Le può essere d'aiuto se le dico che questa musica l'ho sentita al Louvre?... le posso dire pure quando, vediamo... Sarà stato a giugno credo... non può chiamarli? Parla francese lei?"
"....."
Alice lavoratrice alle prese con un ordinario surreale inizio di giornata.
Wednesday, September 24, 2008
graphic moment
Ieri compare in libreria un compatto gruppo di fanciulli a fare una sorta di "gita scolastica" nel terzo piano della supplì.
Sono grafici.
Sono tutti illustratori di copertine.
Sono italiani, indiani e americani.
Sono giovani e con l'aria creativa.
"Ciau grafici, se avete bisogno ditemi pure, eh"
"Grazie, grazie... dove sono le novità del mercato italiano?"
"Su quello scaffale"
"Ecco, ragazzi, guardate, questo è il nuovo libro della Fallaci"
"Capo grafico?"
"Sì?"
"Posso dare il mio contributo e dire che quella copertina fa pettare pure ai ciechi?"
"Certo. L'abbiamo fatta noi. Ed in effetti fa alquanto schifo..."
"Senza offesa, ovviamente"
"Senza offesa, certo"
"Capografico?"
"Sì"
"Ed invece quelle robe urrende della rizzoli ORO, con le copertina in plastica catarifrangente... chi è il dis-grafico che le ha pensate? Che qui la gente me le confonde per scatole di cereali... pensan che siano mazzetti di carte dei Pokemon... chi le fa? Che vorrei dirgli un paio di cosette, guarda..."
"...sempre noi. Le facciam sempre noi."
"..."
"..."
Ho un nuovo amico nel mondo dell'editoria.
Strepitosa la mia rapidità nel far figure di merda. Strepitosa
Alice importunatrice
Sono grafici.
Sono tutti illustratori di copertine.
Sono italiani, indiani e americani.
Sono giovani e con l'aria creativa.
"Ciau grafici, se avete bisogno ditemi pure, eh"
"Grazie, grazie... dove sono le novità del mercato italiano?"
"Su quello scaffale"
"Ecco, ragazzi, guardate, questo è il nuovo libro della Fallaci"
"Capo grafico?"
"Sì?"
"Posso dare il mio contributo e dire che quella copertina fa pettare pure ai ciechi?"
"Certo. L'abbiamo fatta noi. Ed in effetti fa alquanto schifo..."
"Senza offesa, ovviamente"
"Senza offesa, certo"
"Capografico?"
"Sì"
"Ed invece quelle robe urrende della rizzoli ORO, con le copertina in plastica catarifrangente... chi è il dis-grafico che le ha pensate? Che qui la gente me le confonde per scatole di cereali... pensan che siano mazzetti di carte dei Pokemon... chi le fa? Che vorrei dirgli un paio di cosette, guarda..."
"...sempre noi. Le facciam sempre noi."
"..."
"..."
Ho un nuovo amico nel mondo dell'editoria.
Strepitosa la mia rapidità nel far figure di merda. Strepitosa
Alice importunatrice
Tuesday, September 23, 2008
Halloo prof!
Ho iniziato un nuovo corso di inglese.
Il nuovo corso è in un luogo comodo comodo, comodamente raggiungibile con una dannata ora di metropolitana da casa o una maledetta ora di metropolitana dal lavoro.
Il professore si chiama Frank, è anziano, gentile, un po' arteriosclerotico ma con una incontrollabile passione verso le differenze di pronuncia geografiche: ogni volta che compare una parola interessante non può fare a meno di spiegarti che nel Sud di Philadelphia la direbberò così "Sgrumpf", nel Texas sarebbe cosà "Sgruumpft", In Florida direbbero "Sgrompf", a Londra si dice "Sgrooupf" e invece in Brooklyn si usa dirla comì "Sgrum".
Oggi, sul tutubo, ho trovato quella che senza dubbio è sua nipote o sua cugina.
P.s. I love Brooklyn!!!!
Alice pronunciatrice
Il nuovo corso è in un luogo comodo comodo, comodamente raggiungibile con una dannata ora di metropolitana da casa o una maledetta ora di metropolitana dal lavoro.
Il professore si chiama Frank, è anziano, gentile, un po' arteriosclerotico ma con una incontrollabile passione verso le differenze di pronuncia geografiche: ogni volta che compare una parola interessante non può fare a meno di spiegarti che nel Sud di Philadelphia la direbberò così "Sgrumpf", nel Texas sarebbe cosà "Sgruumpft", In Florida direbbero "Sgrompf", a Londra si dice "Sgrooupf" e invece in Brooklyn si usa dirla comì "Sgrum".
Oggi, sul tutubo, ho trovato quella che senza dubbio è sua nipote o sua cugina.
P.s. I love Brooklyn!!!!
Alice pronunciatrice
Sunday, September 21, 2008
fanz e inseguitori
La settimana scorsa ho incontrato Collega Greca.
E assieme a collega Greca mi sono lasciata andare ai bei ricordi dei bei tempi, quando lavoravo al diner greco come casca-meriera , spalmando caffè addosso ai clienti e lanciando in giro piatti di patatine fritte (sempre stata "Vivace", io).
Collega Greca: "Tra l'altro... ma sai chi chiede sempre di te?"
"No"
"Sai chi, ogni volta che entra, chiede quando torni, e dove sei finita, e promette di venirti a cercare?"
"No, e detto così, guarda, forse non so se lo voglio sapere"
"Paul, L'Uomo col Pallino"
"Paul il mattacchione?"
"Lui! Guarda, l'ultima volta mi ha talmente stressato che gli ho dato l'indirizzo della Supplì..."
"Comecomecooome?"
"Massì, che tanto figurati se viene fin laggiù! Non si sposta mai dal quartiere...."
...
...
...
...
E secondo voi, per l'appunto, chi è comparso stamattina al terzo piano, con le palle nel taschino?????
(qualcosa non mi convince nell'ultima frase, ma non ho tempo...)
Alice pazientatrice
P.s. Il Grinta: "Lo sapevo. Siam qui da solo un anno e te già c'hai il tuo personale stalker"
E assieme a collega Greca mi sono lasciata andare ai bei ricordi dei bei tempi, quando lavoravo al diner greco come casca-meriera , spalmando caffè addosso ai clienti e lanciando in giro piatti di patatine fritte (sempre stata "Vivace", io).
Collega Greca: "Tra l'altro... ma sai chi chiede sempre di te?"
"No"
"Sai chi, ogni volta che entra, chiede quando torni, e dove sei finita, e promette di venirti a cercare?"
"No, e detto così, guarda, forse non so se lo voglio sapere"
"Paul, L'Uomo col Pallino"
"Paul il mattacchione?"
"Lui! Guarda, l'ultima volta mi ha talmente stressato che gli ho dato l'indirizzo della Supplì..."
"Comecomecooome?"
"Massì, che tanto figurati se viene fin laggiù! Non si sposta mai dal quartiere...."
...
...
...
...
E secondo voi, per l'appunto, chi è comparso stamattina al terzo piano, con le palle nel taschino?????
(qualcosa non mi convince nell'ultima frase, ma non ho tempo...)
Alice pazientatrice
P.s. Il Grinta: "Lo sapevo. Siam qui da solo un anno e te già c'hai il tuo personale stalker"
Saturday, September 20, 2008
"vivace" è il contrario di "morto". Quindi va bene. Credo.
E ovviamente sì.
Ovviamente il Super Mega Capo dell'Olimpo passa.
E non solo passa, ma passa pure all'alba.
Cioè, passa quando la Supllì deve ancora aprire, e io ho ancora le caccoline agli occhi, e sono imboscata nella stanzetta dello scantinato a farmi un caffè disgustoso.
Passa e io decido di nascondermi, che tanto sarà venuto a parlare con i capi, e se non mi faccio vedere magari si dimentica di me...
Passa e io sto nello scantinato a fare la torre di Sauron con i libri in italiano e faccio finta di non esistere.
Passa e mentre io gioco la carta dell'infrattino quel pirla del Ballerino Gayo, tutto trepidante e budinoso, compare di corsa squittendo:
"Il Super Capo è al terzo piano e ti vuole parlare"
"Come al terzo piano??? Ma se siamo chiusi, ancora!"
"E' salito. Ti aspetta lì"
Occazzo.
La caricatura della Fallaci.
I libri esplosi in giro e sparpagliati a terra.
Ho pure perso la fottuta spillina obbigatoria, quella con il marchio.
Ho pure le scarpe da ginnastica con i calzini a righe rosa bianche e nere.
Corro sopra (ma prima mi cambio le scarpe, eh Che diabolica femmina che sono!).
Super Mega Capo dell'Olimpo mi aspetta: "Salve, come st..."
Bip Bip: "Chiamata sulla linea tre per il terzo piano" (che fico! Fa proprio professional che il capo ti sta parlando e tu ricevi telefonate imperdibili di clienti facoltosi! Adesso così mi vede che lavoro duro e sudo la pagnotta)
"Mi scusi Super Mega Capo dell'Olimpo, il dovere, sa... qui sto telefono non smette un attimo... arrivo eh..."
Agguando la cornetta con fare professionale e, con il mio migliore accento, con la mia vocina più mielosa:"Supplì Book Store, How may I help youuu?"
"Ciau Bella topolona!"
"..."
E' Pippi Calzelunghe.
Segue una telefonata delirante con Pippi (io che faccio finta che sia un cliente, lei che non capisce come mai parlo a suon di "Benissimo" "Senz'altro" e "Sarà fatto"), a cui segue una chiacchierata altrettanto delirante con Super Mega Capo dell'Olimpo (questa ve la risparmio) che però non mi licenzia e, al momento dei saluti, sembra addirittura contento: "Vedo che questo posto, da quando ci sei tu è..."
Pausa.
Lunghissima.
Lunghissima proprio eh.
"Vivace"
Oh, io l'ho preso per un un complimentz, eh
Alice scampatrice!
Ovviamente il Super Mega Capo dell'Olimpo passa.
E non solo passa, ma passa pure all'alba.
Cioè, passa quando la Supllì deve ancora aprire, e io ho ancora le caccoline agli occhi, e sono imboscata nella stanzetta dello scantinato a farmi un caffè disgustoso.
Passa e io decido di nascondermi, che tanto sarà venuto a parlare con i capi, e se non mi faccio vedere magari si dimentica di me...
Passa e io sto nello scantinato a fare la torre di Sauron con i libri in italiano e faccio finta di non esistere.
Passa e mentre io gioco la carta dell'infrattino quel pirla del Ballerino Gayo, tutto trepidante e budinoso, compare di corsa squittendo:
"Il Super Capo è al terzo piano e ti vuole parlare"
"Come al terzo piano??? Ma se siamo chiusi, ancora!"
"E' salito. Ti aspetta lì"
Occazzo.
La caricatura della Fallaci.
I libri esplosi in giro e sparpagliati a terra.
Ho pure perso la fottuta spillina obbigatoria, quella con il marchio.
Ho pure le scarpe da ginnastica con i calzini a righe rosa bianche e nere.
Corro sopra (ma prima mi cambio le scarpe, eh Che diabolica femmina che sono!).
Super Mega Capo dell'Olimpo mi aspetta: "Salve, come st..."
Bip Bip: "Chiamata sulla linea tre per il terzo piano" (che fico! Fa proprio professional che il capo ti sta parlando e tu ricevi telefonate imperdibili di clienti facoltosi! Adesso così mi vede che lavoro duro e sudo la pagnotta)
"Mi scusi Super Mega Capo dell'Olimpo, il dovere, sa... qui sto telefono non smette un attimo... arrivo eh..."
Agguando la cornetta con fare professionale e, con il mio migliore accento, con la mia vocina più mielosa:"Supplì Book Store, How may I help youuu?"
"Ciau Bella topolona!"
"..."
E' Pippi Calzelunghe.
Segue una telefonata delirante con Pippi (io che faccio finta che sia un cliente, lei che non capisce come mai parlo a suon di "Benissimo" "Senz'altro" e "Sarà fatto"), a cui segue una chiacchierata altrettanto delirante con Super Mega Capo dell'Olimpo (questa ve la risparmio) che però non mi licenzia e, al momento dei saluti, sembra addirittura contento: "Vedo che questo posto, da quando ci sei tu è..."
Pausa.
Lunghissima.
Lunghissima proprio eh.
"Vivace"
Oh, io l'ho preso per un un complimentz, eh
Alice scampatrice!
Friday, September 19, 2008
Tristi storie di criceti, scarpe, networking e promesse minacciose
Il naso di Veltroni è venuto a presentare il suo libro.
Presenziavano, a poca distanza dal naso, anche le guance e la pappagorgia.
(Walter, si scherza eh, che comunque è sempre meglio un cricetino che un nano psicotico)
Il Turbinio di Itali-cani che facevano Networking & connection era "impressive": "carisssimo, devo poi parlarti di un progetto" & "caro mio poi devo chiederti un paio di cose" sono state le frasi-omelia che echeggiavan tra le pareti.
Le due ore trascorse a stretto contatto non solo con il Super Manager Gayo ma pure con i supremi dell'Olimpo della Supplì publishing (tra cui il Fidanzato del manager Gayo) sono state, bon, diciamo acute e intense.
Proprio come il mal di piedi.
Che quelle cacchio di scarpe stanno strette, stanno.
Ed ora però il Supremo dell'Olimpo della Supplì mi aspetta al varco per un controllo: "Passerò", ha promesso-minacciato, "magari domani", ha rincarato maligno.
Se davvero compare domani, scoprirà che il terzo piano della supplì è un campo di battaglia caotico e disordinato in cui sembra siano appena esplose 20 scatole di libri (e più o meno è successo proprio così, giuro) e in cui la sottoscritta sguazza vestita da scaricatrice di porro (volevo scrivere scaricatrice di porTo, ma come lapsus disgrafico mi pare grazioso).
Se davvero compare domani vuol dire che io devo rimettermi queste fottute scarpe e morire martire come Giùvanna d'Arco.
Se davvero compare domani devo sbrigarmi a togliere quella faccia della Fallaci a cui ho disegnato le corna, i canini vampireschi le ragnatele sui capelli e le unghie da strega.
Se davvero compare domani devo comprarmi UN'ALTRA maglietta elegante nel giro di 9 ore.
Se davvero compare domani sono un poco fottuta....
Alice paranoiatrice
Presenziavano, a poca distanza dal naso, anche le guance e la pappagorgia.
(Walter, si scherza eh, che comunque è sempre meglio un cricetino che un nano psicotico)
Il Turbinio di Itali-cani che facevano Networking & connection era "impressive": "carisssimo, devo poi parlarti di un progetto" & "caro mio poi devo chiederti un paio di cose" sono state le frasi-omelia che echeggiavan tra le pareti.
Le due ore trascorse a stretto contatto non solo con il Super Manager Gayo ma pure con i supremi dell'Olimpo della Supplì publishing (tra cui il Fidanzato del manager Gayo) sono state, bon, diciamo acute e intense.
Proprio come il mal di piedi.
Che quelle cacchio di scarpe stanno strette, stanno.
Ed ora però il Supremo dell'Olimpo della Supplì mi aspetta al varco per un controllo: "Passerò", ha promesso-minacciato, "magari domani", ha rincarato maligno.
Se davvero compare domani, scoprirà che il terzo piano della supplì è un campo di battaglia caotico e disordinato in cui sembra siano appena esplose 20 scatole di libri (e più o meno è successo proprio così, giuro) e in cui la sottoscritta sguazza vestita da scaricatrice di porro (volevo scrivere scaricatrice di porTo, ma come lapsus disgrafico mi pare grazioso).
Se davvero compare domani vuol dire che io devo rimettermi queste fottute scarpe e morire martire come Giùvanna d'Arco.
Se davvero compare domani devo sbrigarmi a togliere quella faccia della Fallaci a cui ho disegnato le corna, i canini vampireschi le ragnatele sui capelli e le unghie da strega.
Se davvero compare domani devo comprarmi UN'ALTRA maglietta elegante nel giro di 9 ore.
Se davvero compare domani sono un poco fottuta....
Alice paranoiatrice
Thursday, September 18, 2008
Tristi storie di criceti, manager gayerrimi e scarpe
Super Manager Gayo (fidanzato di Super-Superrimo manager gayo): "Alice, domani andrai al book signing del libro di un certo Veltroni, un politico delle tue parti"
Alice "..."
Super Manager Gayo (fidanzato di Super-Superrimo manager gayo): "Il suo libro è stato tradotto in inglese, e lui va a fare una presentazione nel Regno del Magna Magna degli Italo-Americani, quella sorta di associazione dove gli italiani ricchi e snob incontrano altri italiani ricchi e snob... e tu starai lì a vendere il libro per noi, e forse verrò anche io, a controllare che tutto vada bene e a fare connectionz"
Alice "..."
Super Manager Gayo (che già lo sapete con chi è fidanzato, quindi che ve lo dico a fare...): "Alice?"
Pausa.
Super Manager Gayo: "Guarda, Alice, è un evento elegante. Dovresti andare vestita..."
Pausa.
Durante la quale Super Manager gayo scruta l'orizzonte alla ricerca del giusto vocabolo.
Super Manager Gayo: "Ecco, diciamo in maniera un po' elegante" dice voltandosi e scappando via.
Alice torna al suo lavoro imprecando, che quindi le toccherà andare a fare shopping per quella faccia da criceto di Veltroni e per quella manica di snob del Regno del Magna Magna degli Italo Americani.
A deprimerla è soprattutto il fatto che, proprio oggi, lei ha dato il meglio di sè ed è nella sua tenuta PIU' elegante in assoluto, eccheccazzo: pantaloni neri (e pure puliti, gente!) maglietta quasi elegante, collanina di vetro, orecchini (!!) insomma, quasi una donnina vera e proprie... e guarda, quasi quasi vi allego una foto, una testimonianza diretta:
... certo, c'erano le solite scarpe da ginnastica (ma sono nere, eh, mica vado in giro con le sneakers bianche e arancioni fosforescenti), ma quelle fan casual, gente.
Insomma, che proprio oggi il Super Manager Gayo le abbia detto "Fatti elegante" è quasi un insulto... cosa vogliono? Più di così!! pretenderanno mica che mi arrampichi su dei tacchi?? Che mi incastri dentro una gonna?? Che mi metta una camicetta con i bottoni e i polsini che stringono???
Alice ci rimugina tutto il giorno poi, al momento di andare via, incrocia nei sotterranei il Super Manager Gayo e, armata di coraggio, lo affronta "di petto":
"Senti, Super Manager Gayo, ma dimmi un po'... sono elegante così?"
Silenzio.
Il Super Manager Gayo scannerizza Alice con l'occhio da esperto di Vogue e Donna Moderna e dichiara:
"Direi che ci siamo quasi vicino..."
Giuro.
Mi dice "ci siamo quasi vicino"
"Ok, Super Manager Gayo, e se, diciamo, mettessi un altro paio di scarpe? Cioè a parte le scarpe, il resto?"
Silenzio.
Dopo un interminabile secondo esame il Super Manager Gayo dichiara: "Sì, a quel punto dovrebbe andare".
Così oggi, ma solo per oggi, ho appeso al chiodo le mie fedelissime:
ed ho buttato 20 dollàri in queste:
Sono taglia 8 emmezzo americana (38 emmezzo circa... qui abbiamo fette di piedi che manco Olivia di Braccio di Ferro...), chi le vuole può già prenotarsele e le riceverà in regalo sotto l'albero di natale, saranno pressochè nuove, usate solo una volta... ah, e se ci tenete posso pure farmi fare un autografo del Walter-Criceto sulla suola!
Alice elegantizzatrice
Alice "..."
Super Manager Gayo (fidanzato di Super-Superrimo manager gayo): "Il suo libro è stato tradotto in inglese, e lui va a fare una presentazione nel Regno del Magna Magna degli Italo-Americani, quella sorta di associazione dove gli italiani ricchi e snob incontrano altri italiani ricchi e snob... e tu starai lì a vendere il libro per noi, e forse verrò anche io, a controllare che tutto vada bene e a fare connectionz"
Alice "..."
Super Manager Gayo (che già lo sapete con chi è fidanzato, quindi che ve lo dico a fare...): "Alice?"
Pausa.
Super Manager Gayo: "Guarda, Alice, è un evento elegante. Dovresti andare vestita..."
Pausa.
Durante la quale Super Manager gayo scruta l'orizzonte alla ricerca del giusto vocabolo.
Super Manager Gayo: "Ecco, diciamo in maniera un po' elegante" dice voltandosi e scappando via.
Alice torna al suo lavoro imprecando, che quindi le toccherà andare a fare shopping per quella faccia da criceto di Veltroni e per quella manica di snob del Regno del Magna Magna degli Italo Americani.
A deprimerla è soprattutto il fatto che, proprio oggi, lei ha dato il meglio di sè ed è nella sua tenuta PIU' elegante in assoluto, eccheccazzo: pantaloni neri (e pure puliti, gente!) maglietta quasi elegante, collanina di vetro, orecchini (!!) insomma, quasi una donnina vera e proprie... e guarda, quasi quasi vi allego una foto, una testimonianza diretta:
... certo, c'erano le solite scarpe da ginnastica (ma sono nere, eh, mica vado in giro con le sneakers bianche e arancioni fosforescenti), ma quelle fan casual, gente.
Insomma, che proprio oggi il Super Manager Gayo le abbia detto "Fatti elegante" è quasi un insulto... cosa vogliono? Più di così!! pretenderanno mica che mi arrampichi su dei tacchi?? Che mi incastri dentro una gonna?? Che mi metta una camicetta con i bottoni e i polsini che stringono???
Alice ci rimugina tutto il giorno poi, al momento di andare via, incrocia nei sotterranei il Super Manager Gayo e, armata di coraggio, lo affronta "di petto":
"Senti, Super Manager Gayo, ma dimmi un po'... sono elegante così?"
Silenzio.
Il Super Manager Gayo scannerizza Alice con l'occhio da esperto di Vogue e Donna Moderna e dichiara:
"Direi che ci siamo quasi vicino..."
Giuro.
Mi dice "ci siamo quasi vicino"
"Ok, Super Manager Gayo, e se, diciamo, mettessi un altro paio di scarpe? Cioè a parte le scarpe, il resto?"
Silenzio.
Dopo un interminabile secondo esame il Super Manager Gayo dichiara: "Sì, a quel punto dovrebbe andare".
Così oggi, ma solo per oggi, ho appeso al chiodo le mie fedelissime:
ed ho buttato 20 dollàri in queste:
Sono taglia 8 emmezzo americana (38 emmezzo circa... qui abbiamo fette di piedi che manco Olivia di Braccio di Ferro...), chi le vuole può già prenotarsele e le riceverà in regalo sotto l'albero di natale, saranno pressochè nuove, usate solo una volta... ah, e se ci tenete posso pure farmi fare un autografo del Walter-Criceto sulla suola!
Alice elegantizzatrice
Wednesday, September 17, 2008
tR.E.M.endo subconscio
Negli ultimi tempi i miei sogni si sono fatti incredibilmente più nitidi e più "sensati", nel senso che sono dotati di un loro personalissimo senso logico...(sarà che invecchio e il mio subconscio ha ormai finito la sua scorta di deliri onirici?).
Per esempio, questi sono gli ultimi tre, nel loro esatto ordine:
SOGNO 1
Sono alla Supplì (che come in ogni bravo sogno che si rispetti in realtà non sembra la suppì ma un immenso e labirintico magazzino stipato di libri impilati), e una cliente odiosa mi tormenta per tutto il sogno trattandomi come una pezza da piedi, ma io non posso dirle "Sfanculati vecchia" perchè accanto a me c'è un Super Super Menager della Super Supplì company publishing che mi fissa con sguardo severo dicendomi "Sorridi, che il cliente ha sempre ragione".
Al momento di andarsene la cliente odiosa, come ciliegina sulla torta, mi si avvicina e mi sputa in faccia, cosa che mi libera dai freni inibitori. Mi ritrovo a spingerla e a urlare non so bene cosa (rimozione! rimozione!) e in un micro-secondo il Super Super Manager compare al mio fianco e dice "You are fired" "Ma nooo, ma non ha visto che è stata la vecchiaccia a cominciare???" "No. NO. No, You are fired"....
Zac.
Risveglio
Vabbè, almeno mi son tolta la soddisfazione di sputarla anche io a quella brutta vecchia odiosa...
SOGNO 2
Sono sempre nella Supplì, ma questa volta la supplì è all'ultimo piano di un tecnologicissimo palazzo, un grattacielo tutto fatto di vetro.
Devo andare in cantina prendere dei libri (eh, certe cose non cambian mai) e decido, per la prima volta, di non usare l'ascensore solito ma quello Nuovo, una sorta grossa di bolla di vetro attaccata all'esterno del palazzo che va su e giù...
Entro, le porte si chiudono e all'improvviso la bolla si inclina in modo strano, e va giù così veloce che io e altri passeggieri galleggiamo e rotoliamo, staccati da terra per l'effetto dell'assenza di gravità "Che fico! Sembra una giostra, che bella la tecnologia, vè" sono esaltata e divertita... poi, quando vedo che attorno a me la gente inizia a gridare e piangere, realizzo che qualcosina non va, e che in realtà la bolla di vetro si è appena staccata dal palazzo e sta precipitando a volo libero da un'altezza precipitosa... sbam! Sono morta.
Zac.
Risveglio.
Ben, se mia nonna dice il vero mi sono allungata la vita, tiè.
SOGNO 3
Io e il Grinta viviamo in una grande casa con un sacco di gente.
Un giorno suona alla porta una bruttona, ma proprio una brutta brutta brutta, eh.
Viene invitata, non so da chi, ed a tavola ad un certo punto fissa il Grinta e gli dice:
"Ma te ti chiami Grinta? E hai un neo qui? E le dita dei piedi fatte così?" (il Grinta ha due dita dei piedi storte...)
"sì" Dice il Grinta.
"Allora tu sei il prescelto!"
"Scusa?"
"Sì, sai, io arrivo da un parallelo mondo fantastico, dove il mio popolo soffre la tirannia del male... ma la leggenda dice che se sposerò, te, il Prescelto, l'Eletto, il bene trionferà! Vuoi sposarmi?"
"Ok" dice il Grinta (no, giusto per farvi capire che stronzetto di subconscio mi ritrovo... non è che dice "Ci penso" o "Non so", dice OK!)
E senza degnarmi di uno sguardo il Grinta prosegue:
"In realtà, guarda, sono già sposato con Lei (e mi indica con la forchetta, e già grazie che se lo ricorda, l'infame, che è sposato...), ma posso separarmi, sposarmi con te e poi al massimo (!!) risposarmi con lei, se è per il tuo popolo..."
Nella grande casa vervono la sera stessa i preparativi del matrimonio tra il Grinta e la bruttona arrivata dal mondo fantastico e io, che manco sono stata interpellata, piango così tanto che mi si gonfiano non solo gli occhi, ma anche il naso, le guance e complessivamente la faccia (una ranocchia. Sono una ranocchia. Mentre lui si sta per sposare con questa cessa arrivata dal suo cesso mondo parallelo io sono una racchia con la candela al naso...)
Zac.
Risveglio.
"GRINTAAA!"
"...?"
"Vieni qui che ti ammazzo, dannato infingardo, fedifrago onirico che non sei altro, tu e quella cessa con il suo mondo fantastico! Che manco era una elfa gnocca con i capelli biondi..." (per la serenità e l'armonia della vita di coppia, lo ammetto, non è il risveglio migliore...)
Ora aspetto con ansia stasera per vedere cosa mi riserva il cinemino del mio subconscio... e visto che nelle ultime tre notti ho sognato licenziamento, morte & corna mi sto preparando per robette tipo: terremoto, tzunami, fine del mondo....
Alice sognatrice
E voi?
Cosa sognate dopo aver mangiato la peperonata?
P.s.
Il Grinta, merdaccia, sta ancora sghignazzando.
Per esempio, questi sono gli ultimi tre, nel loro esatto ordine:
SOGNO 1
Sono alla Supplì (che come in ogni bravo sogno che si rispetti in realtà non sembra la suppì ma un immenso e labirintico magazzino stipato di libri impilati), e una cliente odiosa mi tormenta per tutto il sogno trattandomi come una pezza da piedi, ma io non posso dirle "Sfanculati vecchia" perchè accanto a me c'è un Super Super Menager della Super Supplì company publishing che mi fissa con sguardo severo dicendomi "Sorridi, che il cliente ha sempre ragione".
Al momento di andarsene la cliente odiosa, come ciliegina sulla torta, mi si avvicina e mi sputa in faccia, cosa che mi libera dai freni inibitori. Mi ritrovo a spingerla e a urlare non so bene cosa (rimozione! rimozione!) e in un micro-secondo il Super Super Manager compare al mio fianco e dice "You are fired" "Ma nooo, ma non ha visto che è stata la vecchiaccia a cominciare???" "No. NO. No, You are fired"....
Zac.
Risveglio
Vabbè, almeno mi son tolta la soddisfazione di sputarla anche io a quella brutta vecchia odiosa...
SOGNO 2
Sono sempre nella Supplì, ma questa volta la supplì è all'ultimo piano di un tecnologicissimo palazzo, un grattacielo tutto fatto di vetro.
Devo andare in cantina prendere dei libri (eh, certe cose non cambian mai) e decido, per la prima volta, di non usare l'ascensore solito ma quello Nuovo, una sorta grossa di bolla di vetro attaccata all'esterno del palazzo che va su e giù...
Entro, le porte si chiudono e all'improvviso la bolla si inclina in modo strano, e va giù così veloce che io e altri passeggieri galleggiamo e rotoliamo, staccati da terra per l'effetto dell'assenza di gravità "Che fico! Sembra una giostra, che bella la tecnologia, vè" sono esaltata e divertita... poi, quando vedo che attorno a me la gente inizia a gridare e piangere, realizzo che qualcosina non va, e che in realtà la bolla di vetro si è appena staccata dal palazzo e sta precipitando a volo libero da un'altezza precipitosa... sbam! Sono morta.
Zac.
Risveglio.
Ben, se mia nonna dice il vero mi sono allungata la vita, tiè.
SOGNO 3
Io e il Grinta viviamo in una grande casa con un sacco di gente.
Un giorno suona alla porta una bruttona, ma proprio una brutta brutta brutta, eh.
Viene invitata, non so da chi, ed a tavola ad un certo punto fissa il Grinta e gli dice:
"Ma te ti chiami Grinta? E hai un neo qui? E le dita dei piedi fatte così?" (il Grinta ha due dita dei piedi storte...)
"sì" Dice il Grinta.
"Allora tu sei il prescelto!"
"Scusa?"
"Sì, sai, io arrivo da un parallelo mondo fantastico, dove il mio popolo soffre la tirannia del male... ma la leggenda dice che se sposerò, te, il Prescelto, l'Eletto, il bene trionferà! Vuoi sposarmi?"
"Ok" dice il Grinta (no, giusto per farvi capire che stronzetto di subconscio mi ritrovo... non è che dice "Ci penso" o "Non so", dice OK!)
E senza degnarmi di uno sguardo il Grinta prosegue:
"In realtà, guarda, sono già sposato con Lei (e mi indica con la forchetta, e già grazie che se lo ricorda, l'infame, che è sposato...), ma posso separarmi, sposarmi con te e poi al massimo (!!) risposarmi con lei, se è per il tuo popolo..."
Nella grande casa vervono la sera stessa i preparativi del matrimonio tra il Grinta e la bruttona arrivata dal mondo fantastico e io, che manco sono stata interpellata, piango così tanto che mi si gonfiano non solo gli occhi, ma anche il naso, le guance e complessivamente la faccia (una ranocchia. Sono una ranocchia. Mentre lui si sta per sposare con questa cessa arrivata dal suo cesso mondo parallelo io sono una racchia con la candela al naso...)
Zac.
Risveglio.
"GRINTAAA!"
"...?"
"Vieni qui che ti ammazzo, dannato infingardo, fedifrago onirico che non sei altro, tu e quella cessa con il suo mondo fantastico! Che manco era una elfa gnocca con i capelli biondi..." (per la serenità e l'armonia della vita di coppia, lo ammetto, non è il risveglio migliore...)
Ora aspetto con ansia stasera per vedere cosa mi riserva il cinemino del mio subconscio... e visto che nelle ultime tre notti ho sognato licenziamento, morte & corna mi sto preparando per robette tipo: terremoto, tzunami, fine del mondo....
Alice sognatrice
E voi?
Cosa sognate dopo aver mangiato la peperonata?
P.s.
Il Grinta, merdaccia, sta ancora sghignazzando.
Tuesday, September 16, 2008
1 nessuno 10.000 passeggeri #2
Dimenticavo!
... il viaggio nel mondo della specie umana mica comincia nei vagoni... che pure mentre si aspetta la subway, quaggiù non ci si annoia di certo:
La cosa che più affascina non è tanto lei e la sua splendida voce... quanto la ressa di gente disposta a fermarsi, urlare, applaudire e partecipare allo show, tipo la bella coppietta sulla sinistra!
Alice ballatrice (tra le pensiline della metropolitana)
... il viaggio nel mondo della specie umana mica comincia nei vagoni... che pure mentre si aspetta la subway, quaggiù non ci si annoia di certo:
La cosa che più affascina non è tanto lei e la sua splendida voce... quanto la ressa di gente disposta a fermarsi, urlare, applaudire e partecipare allo show, tipo la bella coppietta sulla sinistra!
Alice ballatrice (tra le pensiline della metropolitana)
Monday, September 15, 2008
1 nessuno 10.000 passeggeri
Prendere la metropolitana in questa città alle volte è bellissimo, è un po' come andare a fare un viaggio nel variegato mondo della specie umana ma senza le spiegazioni di Piero Angela.
Ci son i classici soggetti, quelli che dormono-leggono-sbadigliano-mangiano-!Poddano-Videogiocano... e fin qui, tutto nella norma.
Poi ci sono quelli che pregano, che predicano Dio, il Messia, il Potere dell'Uomo nero sulla Donne Nere (giuro) Il Complotto Plutogiudaicomassonico.
Epperò, insomma, ancora ancora lo si capisce.
Poi ci sono gli asiatici che si picchiano in pubblico. In realtà credo che si tratti di un qualche tipo di massaggio per stimolare il sistema cardiovascolare (spero) ma il risultato è che vedi queste vecchine e questi ometti magri, con le infradito come Sampei (qui sotto un filmatino e una musichetta come sound trak, che oggi mi sento teconologik, voi però non vi distraete troppo eh)
Insomma, questi eredi di Sampei che si tirano lordoni sulle braccia, si prendono a pugni le gambe e si strattonano gli arti senza nessuna pietà.
Poi ci sono le intrepide che si truccano, che anche, io tutte le volte che le vedo lì con quel mascara appuntitissimo a millimetrica distanza dalla cornea non posso fare a meno di fissarle con aria materna e da infermierina all'erta mentre dentro di me una vicina amante dello splatter ripete come un disco rotto "maronna, ora si acceca, ora si acceca, ora si acceca, ora quanto meno le si impiglia nella narice sinistra..." (e voi non avete idea di quanto dondoli e strattoni la linea R, eh!)
Poi ci sono i bi-umani, esseri così larghi che occupano due sedili, e che quando si spostano si sente il cambio di pendenza nella carrozza. Affascinanti da vedere, terribili da avere accanto.
Poi c'è tutta una fauna variegata di musicisti, cantanti, elemosinatori, homeless, urlatori di fini del mondo e venditori di caramelle che appare e scompare nel vagone nel giro di una fermata.
Poi ci sono le madri. Le madri con i passeggini. Che se sei una madre con un passeggino nella metropolitana della grande Mela o sei una incoscente scriteriata che non sa a cosa sta andando incontro o sei Madre Coraggio. Che la metropolitana della grande Mela, ad eccezione di alcune fermate di Manhattan, non ha ascensori, non ha rampe e ha solo un'infinità di ripidi scalini. Le Madri Coraggio hanno bicipiti grandi quanto la mia coscia (e vuol dire parecchio, fidatevi) a furia di sollevare i 15 chili di carrozzina accessoriata più i 15 chili di nano accessoriato inserito all'interno della carrozzina accessoriata più i 15 chili di ulteriori accessori: gadget, scorte alimentari, copertine, babbacci e co. che inevitabilmente si trainano dietro. Le Madri Coraggio in genere hanno 1 nano. Le Super Madri ne hanno 2. Le Madri Kamikaze se ne portano appresso pure 4 o 5. Quando vedo una madre Kamikaze all'opera mi si ridimensionanno le difficoltà giornaliere ed esistenziali.
Ah, e poi, dulcis in fundo, ci sono loro:
Mentre lei leggeva il giornaletto lui le girava le pagine con il becco... (il tipo sullo sfondo, qualora ve lo chiediate, stava mangiando pezzi di pollo con con le mani)
... chissà se domani in contro qualcuno con un'iguana che si alscolta la musica con le cuffiette...
Alice esploratrice (di fauna e flora umana)
Ci son i classici soggetti, quelli che dormono-leggono-sbadigliano-mangiano-!Poddano-Videogiocano... e fin qui, tutto nella norma.
Poi ci sono quelli che pregano, che predicano Dio, il Messia, il Potere dell'Uomo nero sulla Donne Nere (giuro) Il Complotto Plutogiudaicomassonico.
Epperò, insomma, ancora ancora lo si capisce.
Poi ci sono gli asiatici che si picchiano in pubblico. In realtà credo che si tratti di un qualche tipo di massaggio per stimolare il sistema cardiovascolare (spero) ma il risultato è che vedi queste vecchine e questi ometti magri, con le infradito come Sampei (qui sotto un filmatino e una musichetta come sound trak, che oggi mi sento teconologik, voi però non vi distraete troppo eh)
Insomma, questi eredi di Sampei che si tirano lordoni sulle braccia, si prendono a pugni le gambe e si strattonano gli arti senza nessuna pietà.
Poi ci sono le intrepide che si truccano, che anche, io tutte le volte che le vedo lì con quel mascara appuntitissimo a millimetrica distanza dalla cornea non posso fare a meno di fissarle con aria materna e da infermierina all'erta mentre dentro di me una vicina amante dello splatter ripete come un disco rotto "maronna, ora si acceca, ora si acceca, ora si acceca, ora quanto meno le si impiglia nella narice sinistra..." (e voi non avete idea di quanto dondoli e strattoni la linea R, eh!)
Poi ci sono i bi-umani, esseri così larghi che occupano due sedili, e che quando si spostano si sente il cambio di pendenza nella carrozza. Affascinanti da vedere, terribili da avere accanto.
Poi c'è tutta una fauna variegata di musicisti, cantanti, elemosinatori, homeless, urlatori di fini del mondo e venditori di caramelle che appare e scompare nel vagone nel giro di una fermata.
Poi ci sono le madri. Le madri con i passeggini. Che se sei una madre con un passeggino nella metropolitana della grande Mela o sei una incoscente scriteriata che non sa a cosa sta andando incontro o sei Madre Coraggio. Che la metropolitana della grande Mela, ad eccezione di alcune fermate di Manhattan, non ha ascensori, non ha rampe e ha solo un'infinità di ripidi scalini. Le Madri Coraggio hanno bicipiti grandi quanto la mia coscia (e vuol dire parecchio, fidatevi) a furia di sollevare i 15 chili di carrozzina accessoriata più i 15 chili di nano accessoriato inserito all'interno della carrozzina accessoriata più i 15 chili di ulteriori accessori: gadget, scorte alimentari, copertine, babbacci e co. che inevitabilmente si trainano dietro. Le Madri Coraggio in genere hanno 1 nano. Le Super Madri ne hanno 2. Le Madri Kamikaze se ne portano appresso pure 4 o 5. Quando vedo una madre Kamikaze all'opera mi si ridimensionanno le difficoltà giornaliere ed esistenziali.
Ah, e poi, dulcis in fundo, ci sono loro:
Mentre lei leggeva il giornaletto lui le girava le pagine con il becco... (il tipo sullo sfondo, qualora ve lo chiediate, stava mangiando pezzi di pollo con con le mani)
... chissà se domani in contro qualcuno con un'iguana che si alscolta la musica con le cuffiette...
Alice esploratrice (di fauna e flora umana)
Saturday, September 13, 2008
ken, barbie e il terzo sminchio
Ken e Barbie purtroppo esistono, sono veri e sono tra noi.
Ken e Barbie sfortunatamente sono passati pochi giorni fa dalla Supplì.
Barbie è bionda e bellissima, con le labbra un po' alla Julia Roberts, secca secca e con il classico fisico da bastoncino cinese... sembra anche un po' scema ma io non mi abbandonerò al pregiudizio sulle bionde e quindi insomma, diciamo che dalla lucentezza e vivacità dello sguardo non sembrerebbe proprio una Rita Levi Montalcini, ma magari arriva a toccare il Q.I. della De Filippi, ecco.
Ken ha i capelli che sfidano la legge di gravità, di un biondo tonalità faccia-gialla-degli-omini-del-lego, gli occhi azzurro-neon e la mascella grossa da divo di Hollywood. Mascella che probabilmente è andata fuori fase o ha una rigidezza muscolare perchè non smette di sorridere per un secondo.
La coppia è in cerca di libri fotografici per arredare un nuovo appartamento, ed hanno le idee molto molto chiare.
Troppo chiare:
"Cerchiamo libri fotografici, non importa l'argomento, anzi, che ne strasbattiamo, guarda, purchè abbiano la copertina in bianco e nero, oppure unicamente bianca, oppure unicamente nera"
"..."
"..."
Momento di surreale silenzio.
"Scusi, può ripetere? Che sono italiana, e temo di non aver mica capito... volete dei libri fotografici ma quel che conta è la copertina?"
"Sì sì, siamo arredatori di interni e faremo tutto un gioco di chiari e scuri, una disposizione artistica della libreria..."
"..."
"Ah, e poi magari prendiamo anche un dizionario piccolo piccolo di francese, che voglio imparare la lingua per quando vado a fare compere hi-hi-hi" (altro che De Filippi, qui c'è un cervello grande quanto un semino di zucca che rimbalza dentro questo cranio grande come una noce di cocco... una Flavia Vento, vè)
"..."
"Ah, pensiamo di comprare circa 100 150 libri... fate voi... devono essere grossi, vero amore?"
"Sì hi-hi-hi però mi raccomando, nessun libro che costi più di 350 dollari, eh!"
"..."
"..."
"Quindi va bene qualunque cosa in bianco e nero?"
"Sì"
"Questo catalogo di foto d'artista?"
"Sì"
"Questo fotografico sui cani da pastore?"
"Sì"
"Questo su Pier Paolo Pasolini?"
"Sì"
"Questo sulle ceramiche della Regina di Inghilterra?"
"Sì"
"Questa raccolta fotografica di nudi maschili?"
"Sì"
"Questo catalogo di sciarpe?"
"Sì"
"Questo sui morti per arma da fuoco negli anni '20?"
"Sì"
"Questo catalogo di abbigliamento intimo?"
"Sì"
...
...
Ken e Barbie non si sono tirati indietro nemmeno davanti ad un orrendo coso sui "palchetti in legno delle ville francesi".
Ora, cari i miei due pirla patinati con il cervello grande quanto un uovo di krill, io che due emeriti sminchi come voi possano permettersi di spendere 8000 dollari - e guarda, lo riscrivo, che ogni volta le lo dico non mi capacito vè,
8 0 0 0 d o l l a r i in bellissimi (non proprio tutti, malamaggiorpartesì)libri fotografici per un terzo sminchio che come voi avrà il cranio pieno di balsamo e shampoo fortificante, e manco li guarderà mai, io, guarda, giuro che, cazzo, no eh, perchè, dico...
L'invidia mi uccide.
Eppoi vorrei conoscere quell'altra testa di cocco del vostro balengo cliente, che manco è capace di venire a scegliersi i libri da solo....
Abbandonerò la classica esclamazione "Perle ai porci" per la più aggiornata: "Soldi agli arredatori di interni".
Alice rosicatrice
Ma parecchio, eh.
Ken e Barbie sfortunatamente sono passati pochi giorni fa dalla Supplì.
Barbie è bionda e bellissima, con le labbra un po' alla Julia Roberts, secca secca e con il classico fisico da bastoncino cinese... sembra anche un po' scema ma io non mi abbandonerò al pregiudizio sulle bionde e quindi insomma, diciamo che dalla lucentezza e vivacità dello sguardo non sembrerebbe proprio una Rita Levi Montalcini, ma magari arriva a toccare il Q.I. della De Filippi, ecco.
Ken ha i capelli che sfidano la legge di gravità, di un biondo tonalità faccia-gialla-degli-omini-del-lego, gli occhi azzurro-neon e la mascella grossa da divo di Hollywood. Mascella che probabilmente è andata fuori fase o ha una rigidezza muscolare perchè non smette di sorridere per un secondo.
La coppia è in cerca di libri fotografici per arredare un nuovo appartamento, ed hanno le idee molto molto chiare.
Troppo chiare:
"Cerchiamo libri fotografici, non importa l'argomento, anzi, che ne strasbattiamo, guarda, purchè abbiano la copertina in bianco e nero, oppure unicamente bianca, oppure unicamente nera"
"..."
"..."
Momento di surreale silenzio.
"Scusi, può ripetere? Che sono italiana, e temo di non aver mica capito... volete dei libri fotografici ma quel che conta è la copertina?"
"Sì sì, siamo arredatori di interni e faremo tutto un gioco di chiari e scuri, una disposizione artistica della libreria..."
"..."
"Ah, e poi magari prendiamo anche un dizionario piccolo piccolo di francese, che voglio imparare la lingua per quando vado a fare compere hi-hi-hi" (altro che De Filippi, qui c'è un cervello grande quanto un semino di zucca che rimbalza dentro questo cranio grande come una noce di cocco... una Flavia Vento, vè)
"..."
"Ah, pensiamo di comprare circa 100 150 libri... fate voi... devono essere grossi, vero amore?"
"Sì hi-hi-hi però mi raccomando, nessun libro che costi più di 350 dollari, eh!"
"..."
"..."
"Quindi va bene qualunque cosa in bianco e nero?"
"Sì"
"Questo catalogo di foto d'artista?"
"Sì"
"Questo fotografico sui cani da pastore?"
"Sì"
"Questo su Pier Paolo Pasolini?"
"Sì"
"Questo sulle ceramiche della Regina di Inghilterra?"
"Sì"
"Questa raccolta fotografica di nudi maschili?"
"Sì"
"Questo catalogo di sciarpe?"
"Sì"
"Questo sui morti per arma da fuoco negli anni '20?"
"Sì"
"Questo catalogo di abbigliamento intimo?"
"Sì"
...
...
Ken e Barbie non si sono tirati indietro nemmeno davanti ad un orrendo coso sui "palchetti in legno delle ville francesi".
Ora, cari i miei due pirla patinati con il cervello grande quanto un uovo di krill, io che due emeriti sminchi come voi possano permettersi di spendere 8000 dollari - e guarda, lo riscrivo, che ogni volta le lo dico non mi capacito vè,
8 0 0 0 d o l l a r i in bellissimi (non proprio tutti, malamaggiorpartesì)libri fotografici per un terzo sminchio che come voi avrà il cranio pieno di balsamo e shampoo fortificante, e manco li guarderà mai, io, guarda, giuro che, cazzo, no eh, perchè, dico...
L'invidia mi uccide.
Eppoi vorrei conoscere quell'altra testa di cocco del vostro balengo cliente, che manco è capace di venire a scegliersi i libri da solo....
Abbandonerò la classica esclamazione "Perle ai porci" per la più aggiornata: "Soldi agli arredatori di interni".
Alice rosicatrice
Ma parecchio, eh.
Friday, September 12, 2008
mai fidarsi dei russi... #2
Comunque, la prova-gatto con Barishhh, che come notava la Lupinaz è pure bellino bellino, è andata bene, eh.
Così bene ma così bene che Barishh, per ringraziarci dell'ospitalità e farci capire che si sentiva come a casa sua, ci ha amorevolmente pisciato materasso-lenzuola-trapunta (regalino scoperto stanotte, a mezzanotte, al momento di entrare in coma narcolettico nell'alcova. No comment).
Dasvidania Barishhh... e sappi che la prossima volta che ti vedo ti sputerò nella ciotolina dell'acqua, dispettoso ammasso di pelo...
Alice bestemmiatrice notturna
Così bene ma così bene che Barishh, per ringraziarci dell'ospitalità e farci capire che si sentiva come a casa sua, ci ha amorevolmente pisciato materasso-lenzuola-trapunta (regalino scoperto stanotte, a mezzanotte, al momento di entrare in coma narcolettico nell'alcova. No comment).
Dasvidania Barishhh... e sappi che la prossima volta che ti vedo ti sputerò nella ciotolina dell'acqua, dispettoso ammasso di pelo...
Alice bestemmiatrice notturna
un russo in casa
Oggi in casa abbiamo avuto un nuovo ospite.
Un russo peloso.
E' che a mia vicina russa oggi doveva fare una super-disinfestazione anti blatta, scarafaggi, cimici e vari schifi con antenne e più di 4 zampe... uno di quei trattamenti arci-potenti, per cui dopo hai le pareti radioattive e se per sbaglio inali qualcosa poi diventi fosforescente e perdi i capelli...
così, solo per oggi, ci ha imprestato il suo gatto, Barishhh ( che è il nome del gatto, e che si pronuncia un po' alla russa, ecco).
Barishhh è stato soprannominato subito "Cuore Impavido", che appena depositato nella topaia, stamattina, aveva le pupille dilatate quanto tazzine e si aggirava per casa più lento di una moviola, titubante e miagolante.
Poi all'improvviso è scomparso.
Incuranti io e il Grinta siamo usciti, chi a sudare e lottare nel duro mondo del lavoro, a vendere cultura (ehcomeno) e a guadagnarsi la sua pagnotta... e chi a fare una bega in giro, ma vabbè.
Al ritorno, stasera, il Barishhh era ancora scomparso.
Ora, visto che a casa nostra non ci sono mobili sotto i quali nascondersi (il materasso è a terra il divano non ha le gambe ma è piuttosto un tronco di legno adagiato sul pavimento, non abbiamo comodini... insomma, abbiamo un arredamento Ba-Ba: basico e basso) bene, non riuscivamo a capire dove potesse essersi imboscato per tutto il giorno il nostro russo.
Quando la padrona è venuta a raccattarlo stasera abbiamo perquisito pure la vaschetta dell'acqua del cesso, cantando in coro "Barishhh Barishhh Barishh"
...
ed alla fine era qui:
E no, non provate nemmeno a tentare di vederlo, che lo stronzetto, da bravo affiliato del KGB, si era spalmanto dietro il vaso dei gerani del Grinta, tutto per lungo e in una posizione scomodissima e impensabile pur di restare in incognito!
Alice scovatrice
Un russo peloso.
E' che a mia vicina russa oggi doveva fare una super-disinfestazione anti blatta, scarafaggi, cimici e vari schifi con antenne e più di 4 zampe... uno di quei trattamenti arci-potenti, per cui dopo hai le pareti radioattive e se per sbaglio inali qualcosa poi diventi fosforescente e perdi i capelli...
così, solo per oggi, ci ha imprestato il suo gatto, Barishhh ( che è il nome del gatto, e che si pronuncia un po' alla russa, ecco).
Barishhh è stato soprannominato subito "Cuore Impavido", che appena depositato nella topaia, stamattina, aveva le pupille dilatate quanto tazzine e si aggirava per casa più lento di una moviola, titubante e miagolante.
Poi all'improvviso è scomparso.
Incuranti io e il Grinta siamo usciti, chi a sudare e lottare nel duro mondo del lavoro, a vendere cultura (ehcomeno) e a guadagnarsi la sua pagnotta... e chi a fare una bega in giro, ma vabbè.
Al ritorno, stasera, il Barishhh era ancora scomparso.
Ora, visto che a casa nostra non ci sono mobili sotto i quali nascondersi (il materasso è a terra il divano non ha le gambe ma è piuttosto un tronco di legno adagiato sul pavimento, non abbiamo comodini... insomma, abbiamo un arredamento Ba-Ba: basico e basso) bene, non riuscivamo a capire dove potesse essersi imboscato per tutto il giorno il nostro russo.
Quando la padrona è venuta a raccattarlo stasera abbiamo perquisito pure la vaschetta dell'acqua del cesso, cantando in coro "Barishhh Barishhh Barishh"
...
ed alla fine era qui:
E no, non provate nemmeno a tentare di vederlo, che lo stronzetto, da bravo affiliato del KGB, si era spalmanto dietro il vaso dei gerani del Grinta, tutto per lungo e in una posizione scomodissima e impensabile pur di restare in incognito!
Alice scovatrice
Wednesday, September 10, 2008
inquietant moment
(Premessa: questo vuole essere quasi un post serio eh...)
Da quando io e il Grinta siam finiti qui, un coro di "Ccheee fiiigooo andaaare in ameeericaaa" si è levato alto nei cieli.
Ora, assodato che non siamo nel Burkinafaso, e che siamo felici e gioiosi nella nostra topaia Brooklynese, vorrei solo sollevare un paio di riflessioni, chè ci sono un paio di quisquille che, sì, insomma, non è che a me quadrino tanto.
Allora oggi ve ne dico una. Una soltanto.
Piccola piccola.
Facciamo che questo post si intitola:
Uno dei motivi per cui, un po' ma giusto un pochetto a me gli USA inquietano.
Grazie al nuovo che avanza, alle super tecnologie e al cricetino che fa andare avanti la baracca di blogspot possiamo godere di diapositive per procedere nell'analisi di questo tipico uso e costume indigeni che ci interessa:
Da poco è arrivato alla Supplì questo bel libro fotografico:
Dunque, prima di venire qui io pensavo, memore di tutti quei filmz con la gente cattiva che si sforacchia, che le pistole e le mitragliatrici ce le avessero principalmente due categorie di individui:
1) I cattivi, spacciatori di droga, mafiosi e sgozzatori di capre, ladri di caramelle e biciclette, piromani e assassini.
2) I cacciatori, assetati del sangue della madre di Bambi, scannatori di foche e trucidatori di orsi.
Poi, magari, ci aggiungevo un paio di catastrofisti, di paranoici e di pazzi furiosi, e con questo il mio identikit del proprietario di armi era bello e completo.
Invece qui mi si è aperto un mondo!
Perchè a tenersi in casa un armamentario da spia russa del KGB ci sono un sacco di altre categorie:
Questo è il giovincello che si delizia con una dieta a base di pizza (almeno a giudicare dai cartocci che accumula dietro di sè) e che una volta collezionava i puffi, poi è passato agli exogini, ed infine, così, tanto per, alle armi da guerriglia civile.
Questo qui invece è un pacifista fricchettone. Uno che medita e fa il digiuno spirituale. Uno che si tiene il disegnino del tao attaccato al frigorifero e, al posto dei bonghi o delle palline da giocoliere, sotto il letto ci mette la mitragliatrice.
Questo sorride gioioso, è un profesùr, ma ritiene necessario avere l'armamentario da armeria dei carabinieri, visto che la loro costituzione lo permette... perchè no? Eccheddiamine!
Lei invece potrebbe essere la mia vicina di casa, con i calzettini colorati e il cucciolo giocherellone. Lei tiene la pistola per la stessa motivazione per la quale io tengo lo stura lavandini e il deodorante vicino al cesso: "Non si sa mai, meglio essere pronti a tutto".
Questo qui invece è un prete. Abbraccia la sua bibbia e si tiene a portata di mano la sua collezione, che a fidarsi del prossimo poi si finisce come Gesù...
Ora però arriviamo al meglio!
Qui abbiamo un'allegra famigliola, tutta bella assortita (che tra l'altro io a quei due gagni, con la faccia che si ritrovano, non darei in mano manco un coltellino svizzero, guarda un po'...)
Questi son gente di classe invece, che han pensato bene di comprare il fucile rosa per la loro creaturina, così si può calare nei panni di "Barbie sterminatrice" con più facilità!
Loro han deciso di ampliare la loro collezione quando è nato il pupo, che insomma, metti che poi capita qualcosa..
Loro sono tenerissimi! Lei scalza, in gonnella, e lui con il gatto, con la loro bella collezione in mostra... e poi lei ha scoperto da poco quanto è bello andare al poligono!!
Ora, la NFA, (national rifle Association) un associazione pro-armi, stima che il 50% degli americani ne sia in possesso. La Brady Campaign, un'associazione contro le armi, calcola invece il 39%.
In ogni caso, considerando che la sottoscritta e il Grinta abitano in un edificio di 6 piani, con 8 appartamenti per piano, per un totale di 48 vicini di casa...
Minchia.
Mi sa che siamo circondati.
Dovrò imparare a guardami le spalle pure dal marmocchio del terzo piano...
Alice inquietantrice
(oh, se vi capita tra le mani il libro guardate che sono 30 dollari ben spesi!!...)
Da quando io e il Grinta siam finiti qui, un coro di "Ccheee fiiigooo andaaare in ameeericaaa" si è levato alto nei cieli.
Ora, assodato che non siamo nel Burkinafaso, e che siamo felici e gioiosi nella nostra topaia Brooklynese, vorrei solo sollevare un paio di riflessioni, chè ci sono un paio di quisquille che, sì, insomma, non è che a me quadrino tanto.
Allora oggi ve ne dico una. Una soltanto.
Piccola piccola.
Facciamo che questo post si intitola:
Uno dei motivi per cui, un po' ma giusto un pochetto a me gli USA inquietano.
Grazie al nuovo che avanza, alle super tecnologie e al cricetino che fa andare avanti la baracca di blogspot possiamo godere di diapositive per procedere nell'analisi di questo tipico uso e costume indigeni che ci interessa:
Da poco è arrivato alla Supplì questo bel libro fotografico:
Dunque, prima di venire qui io pensavo, memore di tutti quei filmz con la gente cattiva che si sforacchia, che le pistole e le mitragliatrici ce le avessero principalmente due categorie di individui:
1) I cattivi, spacciatori di droga, mafiosi e sgozzatori di capre, ladri di caramelle e biciclette, piromani e assassini.
2) I cacciatori, assetati del sangue della madre di Bambi, scannatori di foche e trucidatori di orsi.
Poi, magari, ci aggiungevo un paio di catastrofisti, di paranoici e di pazzi furiosi, e con questo il mio identikit del proprietario di armi era bello e completo.
Invece qui mi si è aperto un mondo!
Perchè a tenersi in casa un armamentario da spia russa del KGB ci sono un sacco di altre categorie:
Questo è il giovincello che si delizia con una dieta a base di pizza (almeno a giudicare dai cartocci che accumula dietro di sè) e che una volta collezionava i puffi, poi è passato agli exogini, ed infine, così, tanto per, alle armi da guerriglia civile.
Questo qui invece è un pacifista fricchettone. Uno che medita e fa il digiuno spirituale. Uno che si tiene il disegnino del tao attaccato al frigorifero e, al posto dei bonghi o delle palline da giocoliere, sotto il letto ci mette la mitragliatrice.
Questo sorride gioioso, è un profesùr, ma ritiene necessario avere l'armamentario da armeria dei carabinieri, visto che la loro costituzione lo permette... perchè no? Eccheddiamine!
Lei invece potrebbe essere la mia vicina di casa, con i calzettini colorati e il cucciolo giocherellone. Lei tiene la pistola per la stessa motivazione per la quale io tengo lo stura lavandini e il deodorante vicino al cesso: "Non si sa mai, meglio essere pronti a tutto".
Questo qui invece è un prete. Abbraccia la sua bibbia e si tiene a portata di mano la sua collezione, che a fidarsi del prossimo poi si finisce come Gesù...
Ora però arriviamo al meglio!
Qui abbiamo un'allegra famigliola, tutta bella assortita (che tra l'altro io a quei due gagni, con la faccia che si ritrovano, non darei in mano manco un coltellino svizzero, guarda un po'...)
Questi son gente di classe invece, che han pensato bene di comprare il fucile rosa per la loro creaturina, così si può calare nei panni di "Barbie sterminatrice" con più facilità!
Loro han deciso di ampliare la loro collezione quando è nato il pupo, che insomma, metti che poi capita qualcosa..
Loro sono tenerissimi! Lei scalza, in gonnella, e lui con il gatto, con la loro bella collezione in mostra... e poi lei ha scoperto da poco quanto è bello andare al poligono!!
Ora, la NFA, (national rifle Association) un associazione pro-armi, stima che il 50% degli americani ne sia in possesso. La Brady Campaign, un'associazione contro le armi, calcola invece il 39%.
In ogni caso, considerando che la sottoscritta e il Grinta abitano in un edificio di 6 piani, con 8 appartamenti per piano, per un totale di 48 vicini di casa...
Minchia.
Mi sa che siamo circondati.
Dovrò imparare a guardami le spalle pure dal marmocchio del terzo piano...
Alice inquietantrice
(oh, se vi capita tra le mani il libro guardate che sono 30 dollari ben spesi!!...)
Tuesday, September 9, 2008
L'arrivo dell'Apocalisse, un post molto molto spiritual
Abbiamo i risultati della Prova dei Sette Saggi.
Rullo di tamburi, squillo di trombette e musica da chiesa, please...
...
...
...
Il Grinta, dopo tanto sudato e sofferto, ha ufficialmente passato la Grande Prova.
Qui in basso lo vedete in una sua recente diapositiva, festeggiato dai suoi compagni di classe:
Ora, i Sette Saggi devono ancora decretare il voto finale (quindi suocero, re-lax) ma sappiamo già che il Sacro Scritto del Grinta è stato benedetto e giudicato degno dal concilio dei Supremi Professori .
Habemus Homo Economicus, gente.
Il Grinta, proprio lui, quell'essere primitivo e primordiale, sta iniziando dunque la sua ascesa verso l'Olimpo Accademico, vede la luce, sente le vocine e zompetta per casa squittendo felice come uno dei topini di Cenerentola, parlando di Invincibilità, Super poteri e delle "Grandi Vie Spirituali degli Sperimentatori"... insomma, a parte i suoi deliri di onnipotenza, per il resto è tutto uguale a prima.
... ah, ovviamente grazie a tutti quelli che hanno intrecciato dita, acceso ceri, bruciato incensini e sgozzato capretti per richiamare a noi la Buona Sorte!
Alice celebratrice
P.s ... e se credete che la Diapositiva che ho scelto per darvi un idea del Grinta sia eccessiva, sappiate che io alla mattina mi sveglio con un invasato che va in giro conciato così:
Beh, però non fatevi ingannare da Fotosciopz, che il Grinta la faccia ce l'ha sempre eh!
Alice fotografatrice
Rullo di tamburi, squillo di trombette e musica da chiesa, please...
...
...
...
Il Grinta, dopo tanto sudato e sofferto, ha ufficialmente passato la Grande Prova.
Qui in basso lo vedete in una sua recente diapositiva, festeggiato dai suoi compagni di classe:
Ora, i Sette Saggi devono ancora decretare il voto finale (quindi suocero, re-lax) ma sappiamo già che il Sacro Scritto del Grinta è stato benedetto e giudicato degno dal concilio dei Supremi Professori .
Habemus Homo Economicus, gente.
Il Grinta, proprio lui, quell'essere primitivo e primordiale, sta iniziando dunque la sua ascesa verso l'Olimpo Accademico, vede la luce, sente le vocine e zompetta per casa squittendo felice come uno dei topini di Cenerentola, parlando di Invincibilità, Super poteri e delle "Grandi Vie Spirituali degli Sperimentatori"... insomma, a parte i suoi deliri di onnipotenza, per il resto è tutto uguale a prima.
... ah, ovviamente grazie a tutti quelli che hanno intrecciato dita, acceso ceri, bruciato incensini e sgozzato capretti per richiamare a noi la Buona Sorte!
Alice celebratrice
P.s ... e se credete che la Diapositiva che ho scelto per darvi un idea del Grinta sia eccessiva, sappiate che io alla mattina mi sveglio con un invasato che va in giro conciato così:
Beh, però non fatevi ingannare da Fotosciopz, che il Grinta la faccia ce l'ha sempre eh!
Alice fotografatrice
Monday, September 8, 2008
.. si ritorna, si ritorna!
Ebbene si'.
La mia portoghesina se ne e' tornata nella romantica e decadente Lisboa.
Ha lasciato dietro di se' una scia di
Jinjina (che non e' un guerriero giapponese ma un buonissimo liquore con le ciliege che ci galleggian dentro come occhietti arrossati, che detto cosi' sembra una schifo ma da tracannare e' una delizia) che ha reso assai gongolante il Grinta... ed è sparita in un turbinio di albi illustrati.
Adesso, mentre il Grinta si attacca alla bottiglia di Jinjina con sguardo lubrico, io tento di fare spazio mnestico per poter conservare tutto ciò che ho visto vagabondando con la portoghesina...
magari un paio di cosine le metto qui... così sto sicura...
Alice memorizzatrice
La mia portoghesina se ne e' tornata nella romantica e decadente Lisboa.
Ha lasciato dietro di se' una scia di
Jinjina (che non e' un guerriero giapponese ma un buonissimo liquore con le ciliege che ci galleggian dentro come occhietti arrossati, che detto cosi' sembra una schifo ma da tracannare e' una delizia) che ha reso assai gongolante il Grinta... ed è sparita in un turbinio di albi illustrati.
Adesso, mentre il Grinta si attacca alla bottiglia di Jinjina con sguardo lubrico, io tento di fare spazio mnestico per poter conservare tutto ciò che ho visto vagabondando con la portoghesina...
magari un paio di cosine le metto qui... così sto sicura...
Alice memorizzatrice
Wednesday, September 3, 2008
fisical & musical moment
Ormai è abbastanza di moda:
Sempre più spesso piccoli e grandi geni del sapere scientifico si riciclano nel mondo artistico:
Il matematico della Pilli si cimenta in sonorità indio-elettroniche (con risultati, Pilli non avertene a male, quantomeno discutibili...)
Paolo Giordano ci delizia con una storia mediocre che vince persino lo Strega (solitudine dei numeri primi, mondadori)
Licia Troisi ormai non la ferma più nessuno e sforna saghe fantasi (queste almeno però valgon la pena) a ritmi da produzione di fabbrica.
Ed ora pure il "Nostro" fisico si lancia nel duro mondo della musica d'autore.
Sì, perchè c'è chi ha il proprio dottore, il proprio meccanico o il proprio gelataio... noi abbiamo un Nostro fisico.
Perchè quando Alice e il Grinta decisero di vivere insieme, essendo dei luridi pezzentacci, invece di organizzare un romantico nido d'amore in cui tubare come colombelle decisero di andare a convivere con un amico, così da ammortizzare le spese e rendere più divertente la routine familiare (ed in effetti così è stato, grazie anche al nostro favoloso e imprevedibile CA: Coiquilino amico).
Il suddetto amico, tra le varie particolarità, si rivelò essere un eclettico fisico fortemente intenzionato a ripercorrere passo passo la vita e i successi di Feynman
(Qui sotto una foto, giusto per dare un idea...)
Ora, in mancanza dei bonghi il ragazzo si è lanciato con la chitarra, e i risultati son davvero strepitosi...
Epperò non riesco a caricarlo qui, che è un file musicale e blogspot con i sui cricetini non sa come metterlo, non sa che farsene e me lo risputa fuori invocando Santa assistenza clienti, quindi limortacci a blogspot e almeno vi metto il
linkino...
Le due canzoni da ascoltare sono:
Fisica Disposizionale (la migliore eh! )
E tu cosa studi (sulla dura e spietata discriminazione accademica effettuata dalla Gnocca - gnocca nel concetto più ampio - di cui soffrono i poveri fisici e matematici)
Sono entrambi brani esistenziali, che ripropongono la dura condizione dell'Omo Fisicus, e che hanno una forte connotazione autobiografica... (la domandina sul colore del cielo credo sia farina del mio sacco...)
Godetevelo gente, godetevelo! (Soprattutto lei, Profezzor Kino!)
opppz... dimenticavo il...
linkino
Alice talent-scout-rice
P.s... anche Ragazza Erasmus, per quanto molto Torino-centrica, ha un suo perchè...
Sempre più spesso piccoli e grandi geni del sapere scientifico si riciclano nel mondo artistico:
Il matematico della Pilli si cimenta in sonorità indio-elettroniche (con risultati, Pilli non avertene a male, quantomeno discutibili...)
Paolo Giordano ci delizia con una storia mediocre che vince persino lo Strega (solitudine dei numeri primi, mondadori)
Licia Troisi ormai non la ferma più nessuno e sforna saghe fantasi (queste almeno però valgon la pena) a ritmi da produzione di fabbrica.
Ed ora pure il "Nostro" fisico si lancia nel duro mondo della musica d'autore.
Sì, perchè c'è chi ha il proprio dottore, il proprio meccanico o il proprio gelataio... noi abbiamo un Nostro fisico.
Perchè quando Alice e il Grinta decisero di vivere insieme, essendo dei luridi pezzentacci, invece di organizzare un romantico nido d'amore in cui tubare come colombelle decisero di andare a convivere con un amico, così da ammortizzare le spese e rendere più divertente la routine familiare (ed in effetti così è stato, grazie anche al nostro favoloso e imprevedibile CA: Coiquilino amico).
Il suddetto amico, tra le varie particolarità, si rivelò essere un eclettico fisico fortemente intenzionato a ripercorrere passo passo la vita e i successi di Feynman
(Qui sotto una foto, giusto per dare un idea...)
Ora, in mancanza dei bonghi il ragazzo si è lanciato con la chitarra, e i risultati son davvero strepitosi...
Epperò non riesco a caricarlo qui, che è un file musicale e blogspot con i sui cricetini non sa come metterlo, non sa che farsene e me lo risputa fuori invocando Santa assistenza clienti, quindi limortacci a blogspot e almeno vi metto il
linkino...
Le due canzoni da ascoltare sono:
Fisica Disposizionale (la migliore eh! )
E tu cosa studi (sulla dura e spietata discriminazione accademica effettuata dalla Gnocca - gnocca nel concetto più ampio - di cui soffrono i poveri fisici e matematici)
Sono entrambi brani esistenziali, che ripropongono la dura condizione dell'Omo Fisicus, e che hanno una forte connotazione autobiografica... (la domandina sul colore del cielo credo sia farina del mio sacco...)
Godetevelo gente, godetevelo! (Soprattutto lei, Profezzor Kino!)
opppz... dimenticavo il...
linkino
Alice talent-scout-rice
P.s... anche Ragazza Erasmus, per quanto molto Torino-centrica, ha un suo perchè...
Monday, September 1, 2008
utente non raggiungibile... riprovare dopo la contagiosa interferenza portoghese...
La proprietaria del blog se la sta dannatamente spassando in giro con la sua compagna di merende portoghese, venuta a visitarla dalla romantica e decadente Lisboa.
Niente paura, prima o poi pure le libreria per bambini di New York finiranno, le due indemoniate si ritroveranno senza albi illustrati tra le mani e la proprietaria del blog si ricorderà di avere una casa e una famiglia...
Nel frattempo, voi guardatevi questo, che ritroverete inevitabilmente nella mia lista per babbo Natale:
Ora scusate, ma mi aprono i cancelli della book of wonder...
Ci si vede nè...
Alice sfogliatrice (poco compratrice ma molto felice)
Niente paura, prima o poi pure le libreria per bambini di New York finiranno, le due indemoniate si ritroveranno senza albi illustrati tra le mani e la proprietaria del blog si ricorderà di avere una casa e una famiglia...
Nel frattempo, voi guardatevi questo, che ritroverete inevitabilmente nella mia lista per babbo Natale:
Ora scusate, ma mi aprono i cancelli della book of wonder...
Ci si vede nè...
Alice sfogliatrice (poco compratrice ma molto felice)
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