Ieri alla Supplì c'era un finto incontro con un finto autore per promuovere un finto libro.
Una nota marca di caffè, per promuovere la sua nuova linea di caffè freddo in lattina (bleach!) ha deciso infatti di utilizzare la Supplì come set cinematografico.
Nessuno ha pensato di avvisare le schiave del terzo piano.
Così, mentre io, per 8 dollari lordi all'ora, ero sommersa da 10 scatole di libri in spagnolo, con prezzatrice in pugno come unica arma, la fattura tra i denti, impolverata e impegnata a costruire torri di Pisa cartacee e a fare la dea Kalì tra le scatole, il telefono e la cassa a 5 metri da me modelli appositamente pagati (100 dollari per la giornata) facevano finta di essere ad un evento mondano, sghignazzavano e facevano smorfie entusiastiche mentre sorseggiavano lattine di caffè freddo e sgranocchiavano tartine.
Se l'invidia incenerisse sarebbero tutti morti.
In compenso gli organizzatori ci han lasciato tonnellate di lattine ghiacciate. Che sono state tutte spazzolate via in un battibaleno, con leggerezza e noncuranza, come se fossero succhi di frutta.
L'intera ciurma della Supplì, all'ora di chiusura, manifestava tic nervosi e e scatti di ipercinesi immotivati, segni evidenti di overdose da caffeina.
Alice bevitrice
fantastico :-D
ReplyDeletePensa alla cacarella che verrà ai modelli la mattina dopo.
ReplyDeletep.s. Non ci credo che non gli viene, con tutti quei litri di finto-caffè...
si ma... caffè freddo in lattina.... miodio....
ReplyDelete:) E infatti faceva parecchio schifo... Alice nauseatrice
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