Monday, March 7, 2011

Katrina

Lungo il tragitto verso la Swamp il Siòre della swamp ha attraversato New Orleans est,  ha iniziato a raccontare, e Alice e il Grinta hanno visto. Che poi più che quel che vedi e quel che non vedi.
La zona est, che è dove Katrina ha colpito, non è una zona turistica, era un'area residenziale. Ora è una città deserta. Case, viali, negozi, senza un'anima o una macchina.

I centri comerciali e gli ospedali che si vedono sono stati più o meno ripuliti ma sono tutti chiusi "i dottori e i negozianti non sono ritornati, tutto e' rimasto vuoto... persino le chiese non hanno piu' riaperto!"  racconta il siore della Swamp. "Io ho una casa lungo il fiume, ne ho visti di uragani, tornadi e alluvioni... la mia casa era una casa palafitta, a 6 piedi d'altezza. Sono case pensate apposta per farsi beffe del fiume: quando il fiume sale passa sotto e noi non ci bagnamo manco la punta dei piedi! Ma con Katrina la mia casa e' finita tutta nel fiume, quando son tornato non c'era piu' niente. Ora piano piano la stiamo ricostruendo... e questa volta la facciamo alzata di 10 piedi dal suolo, ci aiutiamo tra vicini... siamo in pochi ad aver deciso di rimanere, ma io mica me ne vado! Sono nato e cresciuto vicino al fiume, lui va e viene, ma io resto"

La zona era abitata da ceti medio bassi, e dopo l'uragano chi ha potuto se ne è andato ed ha ricominciato altrove. Ora, se uno non paga le tasse sulla casa per oltre due anni, lo stato la confisca, quindi la maggior parte delle persone che si sono ritrovate con il culo per terra e costrette a restare, dopo due anni hanno perso la casa e sono finite per strada.
C'è una zona lunga circa un chilometro, di case piatte, di mattoni a vivo, senza vetri alle finestre; un sacco di persone si sono accampate lì, senza acqua, luce o diritti, non pagano l'affito nè le tasse, sopravvivono come possono e la cosa dà terribilmente fastidio a chi come il nostro autista invece sta ricostruendo pur essendo strozzato dai debiti "Io pago, e la mia casa ancora non è finita, loro stan lì accampati e lo stato non li caccia nemmeno" E' quella guerra tra poveri e ancora più poveri che si vedeva anche nelle campagne Argentine, dove chi ha poco guarda con diffidenza a chi ha niente.

Ma d'altro canto che ci fai in un posto dove non c'è nulla, i tuoi figli non hanno una scuola dove andare e tu devi farti i chilometri per comprare il pane o trovare un dottore? Ci resti solo se sei intrappolato e non hai altre alternative.

Quindi al momento la zona che era più danneggiata è pulita ma deserta.
Le zone turistiche, come il French Quarter e il Garden district, non sono state praticamente toccate dall'uragano, l'acqua non è andata oltre i due piedi, e in alcuni punti non è arrivata proprio.

Le agenzie turistiche offrono, per prezzi ragionevoli, i "Katrina Tour", visite guidate su pulmini che, per circa 40 dollari vi portano nell'area Est di New Orleans.
Alice e il Grinta non hanno fatto il Katrina Tour, perchè ad Alice la cosa sembra lugubre e ha avuto uno dei suoi soliti pensieri un po' cosi': "Se mi vola via la casa e restano solo i muri, se qualcuno che amo crepa in una tragedia del genere, se io perdo il posto dove vivo e poi c'è qualcuno che, dopo qualche anno, si fa i soldi passando con un pullmino turistico a vedere le macerie della mia vita, io a quello lo sputo e il pulmino glielo brucio". Questo l'Alice-pensiero nè, ma ci sono altre mille punti di vista e mille buone ragioni per cui  andare a fare un giro nelle macerie potrebbe essere invece doveroso e giusto... quindi se ci andate e lo fate, poi ditemi com'era.

Alice raccontatrice

P.s. Poi ci sono storie con un lieto fine, come quella raccontata dalla chef del The Green Goddess, che ha aperto da meno di due anni ed ha un menù piccolo, strano e strepitoso (il Grinta mi ha costretto a fotografarlo, vuole provare a copiare almeno un paio di piatti).
"Lavoravo come cameriere in un ristorante. Dopo Katrina ho perso la casa e pure il lavoro, visto che il locale non ha mai più riaperto e il cuoco è scomparso... Non sapevo cosa fare e allora mi son detto 'Sai che c'è, ho quasi 60 anni, se non mi butto adesso che non ho più nulla da perdere quando ci provo?' Ho preso un prestito, ho iniziato con 5 tavoli e un aiuto tuttofare... non avevo mai fatto il cuoco ma amo cucinare e amo inventare cose nuove... e ora sono qui, ed è incredibile: mi diverto, alla gente piace la mia cucina, ogni mese invento qualcosa di nuovo, alle volte va, alle volte no, ma è anche questo il bello!"
P.p.s. Questa storia è per tutti, ma soprattutto per qualcuno ;-)

12 comments:

  1. Bella storia, grazie.

    ---Alex

    PS = certo gli USA sono proprio gli USA... Se andassi io in banca a chiedere un prestito per avviare una mia propria attività mi chiederebbero di impegnare come minimo i due reni, un polmone e forse un pezzo di fegato... Sempre ammesso che non mi ridano dietro e mi facciano cacciare dal gorilla della security.

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  2. un mio amico ha lavorato dal 2007 al 2009 in michigan - raccontava che passando per detroit si vedeva l' uragano crisi economica, che aveva trasformato la citta` in una cipolla: al centro il quartiere benestante, sostanzialmente non toccato dalla crisi, in mezzo quelli che non se ne sono potuti andare, luogo dove meglio non camminare per strada la sera e la periferia diventata ghost town, con le assi sulle porte e le finestre ....

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  3. Certo che se i soldi guadagnati con i Katrina-Tour fossero impiegati per la ricostruzione dei quartieri devastati, allora avrebbero un senso.
    Altrimenti uno sputo arriverebbe anche diretto diretto da Orlando.

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  4. Splendido post Alice.
    Le gite per vedere la povertà stupiscono, e ricordiamo che anche da noi il guardonismo è all'ordine del giorno.
    A me ha dato fastidio passare da ground zero.

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  5. che bella la storia dell'attempato chef che a Katrina gli fa il gesto dell'ombrello :)

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  6. bel post, brava!

    mi piace la storia dello chef!

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  7. Alex :-D... neanche io so bene come abbia fatto... credo si sia sottomesso ad interessi da strozzino sperando che tutto gli andasse bene...
    Kino: Ed in effetti è proprio la stessa situazione!
    A.: Le visite sono organizzate da gruppi turistici... magari però ce n'è pure qualcuno che devolve qualcosa, in effetti non ho cercato in giro.
    Giulietta: a noi sembra guardonismo, ma capisco anche che per qualcuno potrebbe essere invece una sorta di viaggio "dovuto", per non dimenticare e per conoscere di più, non so :)
    Palbi e Marica: il tipo era un personaggio! Chiunque passi da New Orleans me lo dica, che diffondo l'indirizzo... e tra l'altro si mangia daddio e con prezzi che a NY sono quasi da diner!

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  8. anche se ci sono mille ottime ragioni per visitare le aree colpite da katrina la penso come te. non riuscirei, mi sentirei una sciacalla.

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  9. Alice, per chi è la storia ??

    .. sarà mica per me ???


    Clara

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  10. no, credo che sia per me ;-)
    messaggio ricevuto, alice.
    e grazie :-)))

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  11. :) La storia era in particolare per Alga, ma se funziona anche per te, Clara, allora ancora meglio!

    Alga ;-)

    Alice dedicatrice

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  12. allora auguri per clara! :-)

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edddaì, blatera un po' con me!