Domani uno stuolo di genitori inonderà la scuoletta reggyo.
E' il momento del parent workshop, quando Alice e le socie maestrine mettono su un capolavoro documentaristico che al confronto Piero Angela e famiglia sono dei poveri quaraquaquà.
45 minuti (15 minuti a testa per maestrina) di video, foto, profonde analisi ed elucubrazioni su momenti topici, tipo "perchè il nano ha lanciato la creta contro il muro?" corredati di bullet point per sviscerare come tutto ciò è importante e pedagogicamente meraviglioso.
Con le madri in prima fila, cronometro in mano manco fossero gli arbitri dei 100 metri olimpionici, a conteggiare quanti secondi di fama vengono dati al proprio fulgido pargolo (il mio aveva solo 5 foto e 96 secondi di video, il tuo? Eh, il mio 7 foto e 40 secondi, ma per ben 20 secondi parlava!
Il mio Eustachio non ha video! Come mai? ... Signora, Eustachio, per la maggior parte del tempo, è una fotografia vivente, bidimensionale e muto).
Alice domani intratterrà i suoi spettatori con effetti speciali che includono:
un'eccessiva sudorazione delle mani, pesantissimi errori grammaticali e ben 15 minuti di foglie, foglie e foglie in ogni possibile versione: foglie scritte, foglie dipinte, foglie disegnate, foglie di fil di ferro, foglie di creta, pasta sfoglia, io odio le foglie. Dopo 3 mesi in mezzo alle foglie Alice va in giro a scuotere alberi con veemenza e violenza, strappando le ultime temerarie foglioline a morsi.
E' un po' sfogliata, poverina.
(Queste son le foglie perzonalizzime dei nani, una per ognuno, scelte da ciascuno di loro dopo esasperanti osservazioni e tentennamenti.
La mia preferita è quella di Inglesina, che quando l'ha scelta ha detto: "Mi piace perchè sembra un'asparago, e a mme gli asparagi me' piacciono")
Alice sfogliatrice