Wednesday, November 30, 2011

15 minuti di (s)follia

Domani uno stuolo di genitori inonderà la scuoletta reggyo.
E' il momento del parent workshop, quando Alice e le socie maestrine mettono su un capolavoro documentaristico che al confronto Piero Angela e famiglia sono dei poveri quaraquaquà.
45 minuti (15 minuti a testa per maestrina) di video, foto, profonde analisi ed elucubrazioni su momenti topici, tipo  "perchè il nano ha lanciato la creta contro il muro?" corredati di bullet point per sviscerare come tutto ciò è importante e pedagogicamente meraviglioso.
Con le madri in prima fila, cronometro in mano manco fossero gli arbitri dei 100 metri olimpionici, a conteggiare quanti secondi di fama vengono dati al proprio fulgido pargolo (il mio aveva solo 5 foto e 96 secondi di video, il tuo? Eh, il mio 7 foto e 40 secondi, ma per ben 20 secondi parlava!
Il mio Eustachio non ha video! Come mai? ... Signora, Eustachio, per la maggior parte del tempo, è una fotografia vivente, bidimensionale e muto).
Alice domani intratterrà i suoi spettatori con effetti speciali che includono: 
un'eccessiva sudorazione delle mani, pesantissimi errori grammaticali e ben 15 minuti di foglie, foglie e foglie in ogni possibile versione: foglie scritte, foglie dipinte, foglie disegnate, foglie di fil di ferro, foglie di creta, pasta sfoglia, io odio le foglie. Dopo 3 mesi in mezzo alle foglie Alice va in giro a scuotere alberi con veemenza e violenza, strappando le ultime temerarie foglioline a morsi.
E' un po' sfogliata, poverina.

(Queste son le foglie perzonalizzime dei nani, una per ognuno, scelte da ciascuno di loro dopo esasperanti osservazioni e tentennamenti. 
La mia preferita è quella di Inglesina, che quando l'ha scelta ha detto: "Mi piace perchè sembra un'asparago, e a mme gli asparagi me' piacciono")


Alice sfogliatrice

Tuesday, November 29, 2011

indovina che viene a dormire?

Alice e il Grinta hanno 30 anni, eppure hanno tuttora una passione sviscerata per gli sleepover.
Che se voi li invitate a dormire a casa vostra proprio vanno in un brodo di giuggiole.
Alice considera che lavarsi i denti e fare la cacca nel bagno di qualcuno è un segno di amore e eterna amicizia, una roba potentissima, estremamente simbolica.
Poi ad Alice piace un sacco vedere la gente alla mattina, quando hanno le cispe agli occhi, le bombe a mano tra i capelli, i pigiami sdruciti e le ciabatte.
Le piace sentire il suono delle sveglie altrui e fare colazione da tazze sconosciute.
Ora la roba è già bizzara di per sè in Italia, terra dell'ospitalità e dei gigioni, figurarsi in ammerica, dove un invito a pranzo è considerato quasi inopportuno...
Per fortuna che c'è Smirne la turca e che ci coccola e ci ospita a dormire da lei quasi una volta alla settimana!
Alice, Smirne e rispettivi mariti la sera prima e a colazione si ubriacano di thè


 poi quando sono completamente devastate dalla teina le due fanciulle si danno la botta finale con una bella tazzina di caffè turco, bevuto caldo e in fretta per poter girare la tazzina e darsi alla reciproca lettura dei fondi (cioè Smirne legge la tazza di Alice e Alice legge la tazza di Smirne... tranquilli, il livello di surealismo è paritario)










A quel punto si mettono alla finestra, e ipotizzano deliranti storie sul dirimpettaio.
Smirne abita a Manhattan, non lontano dall'Università dei cervelloni e...
Lo vedete il palazzo di fronte?


Notate nulla di strano?
No?

Dai che vi dò l'aiutino...

 No, dico, vi sembra normale?!
Se volete giocare pure voi con Alice e Smirne, lasciate la vostra teoria al riguardo qui in basso...

Alice sleepoverizzatrice
Alice ha già parlato di questo documentario qui, ovvero della follia delle scuole materne e dei nidi per nani a new york...



Il fatto è che ieri sera lei e altre tre maestrine sono andate a ritirare un premio visnto dalla scuoletta reggyo (vai a capire come!), e beh, lei che non riconoscerebbe manco il gabibbo tra la folla, che non sa una mazza di starz e gente famoza, lei ieri ha per la prima volta riconosciuto qualcuno.
Nella grande sala della premiazione c'era la strega dell'Est, la donna smilza e angolosa, direttrice di una scuola prestigiosa scuola tradizionale nell'Upper West Side.
La vedete?
Nel video è quella che fa paiurissimaa!


Oh, ognuno ci ha i suoi personaggi famosi...

Alice famosizzatrice

Sunday, November 27, 2011

potessero parlare...

"No, aspetta, che vuol dire che tu eri come me? Cioè, senza offesa, ma te mi pari un pelino sfatta..."
"Ciccia, io e te veniamo dallo stesso posto, siamo della stessa pasta, uguali uguali, guarda, solo che io sono  più vecchia di te, di 3 miseri anni"
"E quella ti ha ridotto così?! Ma che fa? Impasta la calce con i piedi? Si arrampica su per le grondaie? Gioca a pallone con i cocomeri?"
"Lascia perdere, mi ha trascinato in 4 continenti diversi, non mi ha dato tregua manco d'estate!
Primavera e autunno tutte le pozzanghere erano sue e d'inverno andava a saltare tra i cumuli di neve come una beota.
... E poi mai una lucidatina, che so, anche solo un panno umido... niente! Mi lavavo con la pioggia, mi lavavo!"
"Diamine... "
"E infatti non vedi come son ridotta? Che sopra sono tutta una grinza, rugosa come un dattero e secca come una noce, segnata dal tempo e dal dolore, sono. E sotto ahimè non ti fò vedere che mi vergogno, ma sono liscia e piatta come una sogliola, ho perso tutto il mio vigore, scivolo come una lama d'argento su un laghetto ghiacciato... ascolta me, se sei furba vedi di darle del filo da torcere subito subito, proprio all'inizio, scavale un callo, falle venire una bella bolla... sennò ti massacra!"

Fortuna che le scarpe non hanno il dono della parola...
Stessa marca, stesso modello, stesso numero, stesso colore... e non sa quel che l'aspetta!

Alice distruggitrice

Friday, November 25, 2011

Thanksgiving è:
La parata con i palloni gonfiabili di Macy's
Il tacchino da 10 chili tutto secco e asciutto e il ripieno nel piatto accanto
Una piomba di sonno provocata dal suddetto tacchino che porta tutti ad un passo dallo stato comatoso
Le patate dolci ricoperte di marshmallow (E RE SI A)
La torta di mele come quelle di Nonna Papera
La pecan pie (che è tipo una noce sfortuata)
Lo sport alla televisione come sottofondo mentre l'intera famigghia si riunisce
La notte trascorsa al freddo e al gelo davanti ad un mega store per accaparrarsi l'offerta imperdibile del Black Friday

Alice e il Grinta hanno fatto i sovversivi:
si sono svegliati a mezzogiorno, hanno fatto la colazione al baretto, una passeggiata e poi via con le pulizie visive di casa (ovvero quando più che pulire sposti roba, lanci oggetti nei cassetti per toglierli alla vista,  allinei le pile di fogli e libri simulando che ci sia una ragione per cui la Settimana Enigmistica, il tomo di Game Theory, le bollette, un paio di custodie di cd che hanno smarrito il loro contenuto e il loro motivo d'essere, dei plichi di fotocopie del 2007 e un paio di segnalibri DEBBANO stare assieme).

Per celebrare si son fatti un falafel, del tè e una pasta al pomodoro con la passata Pomì (che voi oltre oceano potete pure storcere il naso, ma qui il Pomì è una prelibatezza, roba da delicatessen).

Chè ciascuno dice Grazie a modo suo, ecco.

Alice ringraziatrice

Wednesday, November 23, 2011

grazie

Per il giorno del ringraziamento, ciascun bambino ha pensato ad una cosa per cui è grato (a chi o a cosa non si sa e Alice continua a non capirlo ma questo è un altro discorso).

A parte il comprensibile stuolo nani grati alla mamma e al papà abbiamo:

  • I'm thankful to eat chicken.
  • I'm thankful for playing. 
  • I'm thankful for hugs and kisses. 
  • I'm thankful for my castle.
  • I'm gonna go away from the whole city. I'm gonna go on a trip. I'm thankful for leaving the whole school, so I'm gonna miss you.
  • I'm thankful for the season on Autumn. And I'm thankful for Christmas.
...e poi il suo preferito:

  • I'm thankful for myself.

 E Alice?
Alice è thankful per avere una classe di nani folli e divertenti, per il Grinta che la snerva la strazia la stuzzica e la sazia, per la famigghia e gli amicicci, per i libri per bambini nella sua libreria, per la cioccolata a quadretti in mezzo a due fette di pane a fare il ciocco-panino, per i bagni caldi con le bolle di sapone, per le mattine di vacanza quando fuori fa freddo ma sotto il piumone è il paradiso, per quando trova un posto a sedere la mattina sulla metropolitana, per il croissant della domenica che dà l'illusione della routine italiana, per quando si veste al buio pescando nelle tenebre la roba da mettersi e becca i suoi calzini preferiti, per la minestrina, panacea di tutti i mali, per il paraorecchie rosso, per gli sconosciuti che sorridono senza motivo, per la mozzarella (che vabbè, qui non la trova e quindi non la mangia, ma sa che esiste e quindi il mondo è più bello), per gli sciroppini della mater che le curano cuore, anima e corpo, per quando le viene voglia di cantare e canta.

E scusate se l'è mica poco!

Alice ringraziatrice

P.s. i vari thankful dei nani per motivi di privazy scompariranno in una nube di mistero tra circa 48 ore... puff!

Tuesday, November 22, 2011

Parlando di politica con un ammericano, lui chiede ad Alice: "come si dice destra e sinistra parlamentare in Italia?"
"Destra e Sinistra"
"Ah! Destroy and Sinìster"


Appunto.

Alice traduttrice

Monday, November 21, 2011

l'attaccapanni all'attacco

I nani sono appena rientrati dalla passeggiata nel mezzo dello smog newyorkese, il momento è frenetico e caotico, Alice sbottona giacche, appende cappotti, aggiusta zip incastrate e... insomma, ad un certo punto si volta mentre ha ancora in mano un attaccapanni e si ode una cosa tipo:

-poink-


A cui segue l'urlo disumano del Tuttologo che si accascia a terra tenendosi la tempia sinistra con due mani manco stesse per perdere parte della corteccia cerebrale e ulula: "Aaahhh... you hurt me! You hit meee... Ahaaahhh"
Alice è un po' perplessa, che a lei pareva di averlo appena sfiorato, il nano, ma è anche preoccupata per la salute psico-fisica del piccolo drama queen, quindi contrita e materna acchiappa il nano e si ritira assieme a lui nelle accoglienti stanze del bagno, a tamponare il povero derelitto con un sano tovagliolino inumidito (la panacea e il placebo di tutti i mali), inzuppandogli la fronte un po' a caso, visto che non ci sono segni di contusioni o traumi particolari.
"Mi spiace, Tuttologo, ero proprio distratta, stai un po' meglio?"
"It's ok, you know, also my mom sometimes knocks me down... and once she even did it deliberately and I hurt myself agains the wooden floor, but then I was ok..."

Alice non sa se essere più basita dall'utilizzo di un termine come deliberately da un quattrenne, o dalla storia della madre che lo scaraventa deliberatamente a terra...

Nel frattempo entra Sbirulina in bagno, e chiede a Tuttologo che è successo
"Well, Alice knock me down with a hanger... here, on my forehead... but I'm ok"

A questo punto urge un incident report, che la assolva da violenza su minore, perchè è ormai chiaro che stasera, davanti ad un bel piatto di maccaroni&cheese, la famiglia di Tuttologo ascolterà il resoconto di qualcosa tipo: "Alice il Flagello di Iddio e il suo Attaccapanni che non Perdona"

Alice attaccatrice (di attaccapanni, nèh)

Sunday, November 20, 2011

Occupy South Park

... Uh! E a proposito di lacrime dell'1%...
Check this out!

* Per inglesizzati only... ma in fondo si capisce, dai!

Alice cartoonatrice (Che si e' schiantata dal ridere al vederlo...)

Friday, November 18, 2011

Occupy Wall Street 2 mesi dopo

Ieri era l'anniversario di Occupy Wall Street.
Ieri, mentre aspettava di finire di lavorare per andare a marciare con altre 30.000 persone attraversando il Brooklyn Bridge, Alice ha collezionato interessanti riflessioni dalle sue colleghe americane, bianche, tutte in possesso quanto meno di un college degree se non di un master e poco più o poco meno che trentenni.
Le riporta senza commenti, pari pari come le sono state dette:

Per intanto
"Non capisco perchè vanno a manifestare, che non è che se stanno lì accampati con le tende qualcuno va e gli da un lavoro, è una scemenza. Non succede mica!"

"Poi pare che stessero lì in condizioni igieniche orribili, erano quasi un pericolo per la città, e i miei amici che abitano lì vicino dovevano fare il giro tutto attorno al parco, era scomodo, sgradevole e spiacevole... complicano la vita della gente"

"Io voglio solo che non mi blocchino il traffico, che devo tornare a casa"

"Io ho amici che lavorano a Wall Street, e sono brave persone, non va bene demonizzare come fanno loro!"

"Mia mamma lavora per corporations, e meno male che le danno lavoro, che quasi rischiava la bancarotta"

"Io AMO NYPD (ovvero i poliziotti newyorkesi) non posso pensare che offendono i poliziotti, i nostri poliziotti rischiano la vita tutti i giorni, devono essere gentili con loro... molti sono persino morti durante il 09-11, non ci posso pensare..."

La più furiosa è stata Curricola, il cui marito lavora a Wall Street e che si sente presa in causa direttamente in quanto appartenente all'1%  (Che poi, soooorry eh, ma no, se la cava assai bene e decisamente ha tanti bei dollarozzi, ma nah, non rientra nella categoria), che è entrata a gamba tesa nella conversazione surriscaldandosi come un fornetto DeLonghi e esplodendo come un minicicciolo pirotecnico:

"Non capisco come tu possa andare ad una cosa del genere, è una vergogna. Sono un branco di idioti, sono tutti solo pigri, dovrebbero andare a lavorare e non lamentarsi,  sono dei parassiti che pretendono dalla stato e non pagano nemmeno le tasse, visto che chiaramente non lavorano, perchè sono impegnati a campeggiare e cantare e drogarsi, e demonizzano le persone e Wall Street senza nemmeno sapere di che cosa parlano... Pure io ho un debito di studio, e allora? Pure i miei genitori tempo fa hanno rischiato la bancarotta, e allora? Sono violenti, aggressivi,  discriminano le persone e... "
Ed a quel punto è scoppiata a piangere, dichiarando: "Non credo che sia corretto parlare di Occupy Wall Street qui a scuola, it's upsetting e non dovresti parlarne mai più".

...

Niente da fare, Alice più li conosce e meno li capisce.

Comunque, qui sotto ci sono un po' di foto di 'sti facinorosi punkabbestia che ieri hanno attraversato il ponte:


OWS - slideshow with music


 Alice camminatrice

Wednesday, November 16, 2011

ritorni

E fu il ritorno.
Dopo 3 giorni di sole, venticello e arietta californiana, Alice e le altre 7 maestrine sono planate nuovamente a niu iorc dopo un volo red eye (presente quei voli notturni dove sali a mezzanotte, perdi il senso del tempo, non riesci a dormire e poi finisci in un mondo dove sono già le 8 del mattino e tu non sai che fare della tua vita? Ecco, uno di quelli). Ad aspettarle un po' di pioggerellina e un sonno che più che sonno era il principio di un coma.

Alice ha incontrato nuove facce amiche, chè ha visto sia Marica&Marito che Valeria&Strazioman&Mia in treddì, e ne è proprio valsa la pena, e grazie ancora per le chiacchiere (e gli sfoghi sugli ammericani da vecchia zia brontolona che le son scappati durante il pomeriggio) e se venite di quà guai a voi se non vi fate vedè!

Poi ha fatto in tempo ad andare fino alla spiaggia per pucciare i piedi nel mare, e visto che la temperatura dell'acqua era più o meno quella del pack artico sul bagnasciuga c'erano solo lei, 4 gabbiani e una coppia di giovani morosi mano nella mano troppo impegnati in romanticismi per rendersi conto dell'imminente ipotermia.

Poi per il resto è stata immersa nella Super Scuola Super-Reggyo, una sorta di Paradiso del Nano, ma non vi tedierà con pipponi educativi e metodologie di documentazione che già lei sta facendo fatica a digerire il tutto e ha le ultime 5 ore di conferenza che le salgon su come la peperonata.

Però una cosa ci tiene a dirla.
Alla scuola c'era la figlia di questa qui:
Dai che Desperate Housewives c'è pure da voi.
La suddetta nana fa parte di un gruppo che si interroga sui capelli (Oh, che detta così sembra chei  nani di 4 anni giocano a fare le parrucchiere, ma in realtà la cosa era parecchio interessante, ha a che vedere con l'idea di genere e con l 'osservazione delle singole parti del volto ma vabbè...) e  quando vede Alice, con il suo fungo atomico in testa, unico adulto all'interno della scuola che non sfoggia una chioma lunga fino ai fianchi, la scruta per circa 3 minuti prima di alzarsi, piantarle gli occhi addosso e chiedere: "Are you a boy or a girl?"

E con questo, la già rattoppata percezione di sè come donna sensuale e provocante crolla ai minimi storici. Che poi, dai, ma l'hai vista la mascella di tua madre?!

Alice Californizzatrice

Saturday, November 12, 2011

Thursday, November 10, 2011

preparativz

Sabato alle 6 del mattino Alice perte per LA.
Va a visitare la scuola super fica tutta reggyo di Santa Monica.
Poi vorrebbe tanto poter vedere l'oceano.

Prima però ha un sacco di impegni e cose da fare:
Deve deforestarsi intensamente. Ma proprio una roba che un'estetista professionale penserebbe di aver trovato l'Eldorado dei peli (e infatti Alice si guarda bene dall'andare da un'estetista professionale, si arma di cesoie e occhiali protettivi e zac zac zac!)
Deve pensare a cose intelligenti da dire a 'sta conferenza. O almeno fare attenzione a non dire troppe cazzate, via.
Deve trovare penzierini, doni e souvenir per eventuali incontri fortuiti!
Deve capire cosa mettere nella valigia:
il costumino o i guanti di alpaca?
le flip flops o i moonboots?
la crema doposole o le strato di burro protettivo anti-freddo?
Dilemmi, sempre dilemmi.





Ah!
Deve trovare il passaporto, sennò dovrà viaggiare aggrappata al carrello d'atterraggio.
Voi ce li avete un paio di attacchi da arramipicata, nel caso?

Alice viaggiatrice

Tuesday, November 8, 2011

Scartoffy Month

Novembre.
Novembre nella classe dei quattrenni significa scartoffie. A palate.
Così come a settembre cadono le foglie nei viali, a novembre precipitano nella classe di Alice i vari questionari che le millanta scuole private richiedono per selezionare solo i nani migghiori, la cremina della cremina, gli stalloni che tra 20 anni andranno a Yale, harvard e MIT.

Che ora, non è per dire, ma parliamo di formulari di 6 pagine. 6. Pagine.
Con crocettine, commenti aggiuntivi e domande aperte.
Roba che manco la Digos a files così dettagliati.
Si passa da: 4 aggettivi che saltano in testa quando pensi al nano"
attraverso: "I genitori pagano la retta in tempo?" (che vorrai mica beccarti una coppia di mortaccioni disorganizzati che tarda a pagare la tua retta da 35.000 dollari all'anno?!)
Alla preferita di Alice: "I genitori hanno una percezione realistica del nano?" (ovvero: hanno un bradipo per progenie e sono convinti che sia un puma del pensiero? Che i pazzi invasati li lasciamo alla porta, grazie)
E naturalmente c'è tutta una sfilza di robe che vengono testate:
correlazione 1:1, rifacimento strutture o sequenze, conoscenza numeri, forme, misurazioni, capacità di recupero di termini, ricchezza del  vocabolario, capacità di sintesi, memoria, formulazione di ipotesi, capacità di aspettare il proprio turno, di seguire indicazioni, di ubbidire, di ballar la polka e cuocere i muffin con la crosta dura e il dentro morbido, farcitura del tacchino a mani nude e annodamento della cravatta.

 E Alice e le colleghe lì, chine per oltre due ore, a cercare l'aggetivo giusto, a sottolineare la roba fica che il nano in questione può fare o meno...
E naturalmente a scannarsi, che ciascuna ha i suoi preferiti da spingere, che poi il nano di oggi era Lumachino ed è stato come sparare sulla croce rossa. Uno spargimento inutile di crocette.

Lumachino che è andato all'intervista (perchè sì, pure i nani vengono intervistati ed hanno colloqui e test) e quando la maestra gli ha chiesto: "Ti chiami Lumachino?" lui ha sorriso un po' spaesato ed ha detto "No, non sono io".
Punto.
Fine.
Null'altro è uscito dalle sue lumachiniane labbra sigillate, che si vede che quel giorno era in missione segreta e impersonava Marcel Marceau.

Lumachino, qui una mano te la si dà con tutto lu core, ma pure tu, per mille gusci ciancicati, datte 'na spinta!

Alice valutatrice

Pop plic!

Topaia, interno notte.
Alice e il Grinta sono sotto le coperte che chiacchierano (fondamentalmente Alice infastidisce il Grinta che come suo solito si è portato tra le lenzuola una penna e un foglietto ed ora le sta accanto bisbigliando formule e deliri economico-matematici).

Dalla cucina giungono rumori. Una sorta di Pop, plic! Plic, pop!
Alice: "Zitto, zitto... Lo senti?"
Pop, plic! Plic, pop!
"Cosa?"
Pop, plic! Plic, pop! 
"Qualcosa o qualcuno in cucina!"
Pop, plic! Plic, pop! 
"E chi vuoi che sia? Un ladro piccolo piccolo?"
Pop, plic! Plic, pop! 
"No, magari una blatta grande grande... vai a controllare, e uccidi l'invasore!"
Pop, plic! Plic, pop! 
Il Grinta si alza, che nessuno dei due l'ha detto, ma il terrore è che possa trattarsi di un topo, che qui manhattan si potrebbe chiamare moushattan...

Dopo un minuto di ansia e funeste visioni il mistero è risolto:
Sono i ceci. Messi in acqua a riposare.
Che scricchiolano e scoppiettano.
Pop, plic! Plic, pop! 

Ora bisogna ancora capire se il comportamento del cecio è normale, o se Alice e il Grinta hanno preso una confezione di ceci pistoleri.
Alice cecizzatrice

Sunday, November 6, 2011

run forrest... run!

Maratona di New York.
Ovvero quella corsa immensa ed emozionante per cui vengono importati (probabilmente in container speciali) centinaia e centinaia di italiani.
Tutti tra i 35 e i 70 anni.

No, davvero, ma quanti sono?!
Non è che pure voi eravate qui a correre, oggi?

Alice tifatrice

Le foto prossimamente, che mi si è dissolto il lettore della scheda in una nube di mistero...
Però il migliore era uno con una maglietta verde che dichiarava:

RUNNING SACKS!

Saturday, November 5, 2011

fish-losophy

L'ultimo pesce della classe è morto. E' stato un lento stillicidio, ed ha mosso le branchie per l'ultima volta alle 8.50 del venerdì mattina, quando non c'era in realtà manco il tempo di rimuovere la salma.
Alle 9.01 i nani sono assiepati attorno all'acquario intenti in fitte discussioni esistenziali:
"Dorme, mica è morto"

"No, non dorme perchè ha gli occhi aperti!"

"Ma se ha gli occhi aperti non può esser morto, i morti hanno sempre gli occhi chiusi"

"Allora si vede che sta fermo perchè pensa. Oppure è triste"

"Magari i pesci di carta non gli piacciono, perchè non gli parlano. Io quando Sbirulina non mi parla son triste"

"E' morto, secondo me l'ho ammazzato io per sbaglio... Perchè l'altro giorno con il retino ho tirato giù la decorazione dell'acquario... magari l'ho colpito e adesso è morto perchè gli ho fatto male" dice Logorroik scuotendo la testa.

"Guarda che se è morto magari fa finta, e vuole ritrovare la sua famiglia... dobbiamo buttarlo nell'oceano!"

"Potremmo seppellirlo, e poi tirarlo fuori dalla terra dopo 3 settimane e 3 giorni e vedere se sta meglio"

"Se è morto buttiamolo via e compriamone altri"

"Forse se gli diamo da mangiare vive di nuovo..."

"E' morto perchè ha preso troppe medicine, succede qualche volta"

Nel frattempo Marzianina è rimasta tutto il tempo in silenzio a guardare con attenzione l'acquario. Il nonno è morto quest'estate, quindi sa di cosa parla quando di avvicina a Logorroik, gli mette un braccio sulle spalle e gli dice: "Non ti preoccupare che non è morto, te lo dico io. Se riesci a vederlo vuol dire che è vivo, perchè quando qualcuno muore poi non lo si vede più, solo in foto", i due si sorridono e si allontanano insieme.

Alice pesciolatrice

Thursday, November 3, 2011

C'è questa roba che si vede spesso nei filmz e nelle sit-com ammericane:
Due discutono, magari di roba di lavoro, o magari di roba personale, poi i toni si alzano, i due si infervorano (ma anche no eh) finchè uno dice all'altro: "I don't wanna talk about it".
A quel punto la conversazione si ferma, uno fa spallucce, dice "ah, ok"  e se ne va.
E Alice ha sempre pensato "Che sceneggiatura del menga!"
Che dai, quante volte avete detto a qualcuno tipo un collega, un amico, un parente: "non ne voglio parlare?"
Invece no, capita pure nel mondo reale... e non avete idea di quanto ad Alice faccia vorticare gli zibedei!

Idon'twannatalk è sostanzialmente un modo per dire" Hai rotto i marroni, mi hai piallato la pazienza, stai zitto che ci ho il colon che lavora e me lo disturbi" in un registro culturalmente appropriato.

Ad Alice serve una risposta appropriata quando glielo tirano dietro... ma non l'ha ancora trovata.

Alice poco passivizzatrice e molto aggressivizzatrice

Wednesday, November 2, 2011

trick or treat

La triste verità è che Alice come camion dei pompieri ha fatto decisamente pena... però i nani erano contenti, e no, non ve le mette le foto, che pure lei un limite alla pubblica umiliazione non sembra ma ce l'ha...
In compenso ecco qui il bottino della Parata di Halloween della 6th avenue, che come ogni anno delizia gli spettatori con improbabili travestimenti...
Scegliete quello che vi piace di più, anzi, magari  quello più disgustoso, e vomitate pure il vostro commento lì in basso (la sfida è impari...)






Halloweenz - slide show


Alice Halloweenizzatrice 


P.s. ... La sorpresa più carina? Sapientina (futuro genio, salvezza dell'umanità)  che si è presentata il giorno dopo condividendo  parte del suo bottino!