E' tornata.
(no comment sul viaggio, che partire è un po' morire ma pure ritornare mica è 'na passeggiata!)
Comunque Alice in Italia di italico ha trovato:
La neve. Perchè sebbene sia scampata alla tempesta Nemo profeta in Patria, in patria appunto si è beccata la città sploverata di zucchero ed ha potuto creare un bellissimo mostro di neve.
Un nipotino nuovo di zecca, e questa cosa strepitosa che è la ziitudine.
Il concorsone per le maestre di materna ed elementare rimandato per maltempo, e buona parte delle sue amiche impegnata a ballare la macarena pensando ai giorni extra per ripassare.
(Che certa gente ha ancora lo stesso culo che aveva a 15 anni e pure a 30 saltano le programmate!)
Gli abbracci di quelle persone, poche ma buone, il cui calore conosci ormai da sempre. E ci volevano, diamine.
Il festival di Sanremo, con Toto Cotugno che canta con l'armata rossa Sono un Italiano Vero (una roba talmente surreale che manco dopo un''indigestione di peperonata di cozze le sarebbe mai venuta in mente).
La nonna di città, con il naso tuffato nello schermo del computer, intenta a imparare come navigare perchè "così poi ti chiamo con Skype!"
Torino, il camminare per strade e geografie che le stanno nel palmo della mano, e ad ogni angolo inciampare in un ricordo: lì in quel giardino Alice ha 6 anni, davanti a quel portone ne ha 18, laggiù a quella fermata del tram 16, in quel bar con gli stessi tavolini quasi 24. E oggi se ne sente 83.
Le bugie di carnevale. Che costano quanto il plutonio. E pesano sullo stomaco uguale.
L'odore delle case in cui è cresciuta, che tutte le volte se lo dimentica, e quando lo ritrova si chiede come a fatto a restarne senza.
Millemila negozi che lei si ricordava... ormai chiusi. E millemila nuovi negozi di sigarette elettroniche aperti (Ma perchè? Ma che è successo?)
Il Pater, che fa grissini in cucina e ascolta tango.
Un esercito a sorpresa di grillini, tutti con la stessa speranza: "Così cambia qualcosa, nuova gente, nuove idee!" (un po' lo stesso ritornello con cui Alice ricorda l'orda di Berlusconiani alle urne nel '94...)
La focaccia di Recco di piazza castello. Qualcuno per favore la importi in ammeriga, perchè senza viver non si può.
San Valentino, con i semafori invasi da venditori di rose.
Il papa che va in pensionamento anticipato, e tutti lì a discuterne davanti ai cornetti e alle schiume del cappuccino.
La Mater, sempre con la stessa grinta e lo stesso sorriso. Lei in pensionamento mai.
La nonna dei monti, con il suo bastone, la sua produzione inarrestabile di coperte-a-righe-di-lana-multicolore-fatte-al-crochet e con gli occhi blu ancora da bambina furbetta.
Tanti bellissimi libri per bambini e albi illustrati nuovi. Robe così belle e introvabili che Alice era terrorizzata all'idea di perdere la valigia... e se li è scammellati come bagaglio a mano, sfidando i controlli, la forza di gravità e un paio di altre leggi fisiche (un trolley da 16 chili, un piccolo ariete da sfondamento, un meteorite che avrebbe potuto uccidere qualcuno perforando la cappelliera).
I nani. Non quelli della scuoletta ma quelli delle amiche, finalmente annusati e abbracciati.
Le elezioni, tutte. Con i dibattiti, le battute, il circo triste e rumoroso che anzichè migliorare peggiorato (o forse è solo che Alice si sta assuefando ai modi politically correct ammerigani, e ci sta prendendo gusto?).
Il mercato di Porta Palazzo. Tutto.
Ed è un po' strano, perchè da un lato ha la sensazione che non sia cambiato nulla... dall'altra tutto è un po' diverso, estraneo, incomprensibile e un po' più grigio.
Si chiama schizzofrenia, giusto?
Alice ritornatrice
Ma no, non è schizzofrenia: si tratta di spaesamento da reimpatrio temporaneo! ;)
ReplyDeleteNe so qualcosa pure io...
La ziitudine è una cosa bella bella, ma bella proprio
ReplyDelete... e i miei tomini elettrici! ;-)
ReplyDeleteSguazza un po' nella nostalgia che, quando non diventa tristezza( e tu non farla diventare), e' sempre un sentimento dolce. Un bacio e buon rientro ;)
ReplyDeleteeh :-/
ReplyDeleteProprio un bel post, ma la cosa più bella di tutte è che hai ancora due nonne da andare a trovare. Beata te!
ReplyDeleteTra quegli abbracci, la prossima volta, da Mulassano, vorrei potertelo dare anch'io. In uno alle nonne !
ReplyDeleteBel, bel, bel racconto!!
ReplyDeleteSabina :) Allora passerà? Sì?
ReplyDeleteBaol: mamma mia... ma chi se l'aspettava una tramvata così?!?
Alga: i tuoi tomini, le chiacchiere, i tortelli, la via di notte innevata e il bunet meritano un post a parte :-D Sei mitica!
Vale: grazie cara!
Marica: poi passa, eh, giuro... però mi incastro sempre in almeno 72 ore di malinconia...
Palme e Amp: sì, per fortuna le nonne sono sprint e in forma!
Fabrizio: volentieri alla prossima!
Natadimarzo: grazie... Ma è tutto merito dell'Ita-lì :)
Luciana Littizzetto poche ore fa.
ReplyDeletehttp://www.dailymotion.com/video/xxxhbt_che-tempo-che-fa-luciana-littizzetto-sull-intronazione-del-papa-i-politici-vecchi-e-nuovi-e-la-sente_fun#.UTPBMTdZCpM
Dovevo segnalartela, anzi segnalarvela. (Anche se sono quasi sicura che non vi serviva)
anche io ho trovato quel colore nel mio ritorno a febbraio. ma non era mica solo un colore. sic.
ReplyDeleteMALEDIZIONE!!
ReplyDeletelo sai che son fragile, in questo periodo... e non scrivere 'ste cose, perdìo!!
MaterBi