Oggi, due mesi fa, Alice e il Grinta solcavano la porta della topaia con uno gnomo tra le braccia, ed Alice è andata a rivedersi foto, biglietti e messaggi dell'epoca (perchè sò due mesi, ma paiono due ere geologiche!)... e pensava.
Pensava che tutto ciò non sarebbe mai successo se LEI non avesse condiviso la sua storia e questo modo tutto nuovo di procacciarsi il suo panda.
E che non sarebbe mai successo se non fosse stato per LEI, che ha preso Alice (e il Grinta, che fa tanto quello grande e grosso ma alla fine è un pivellone) per la mano ed ha continuato a stringergliela forte anche quando il gioco si faceva duro.
Che era lì, con loro, nelle valli del Vermont mentre lo gnomo nasceva.
Che era lì, con loro, in ospedale fuori dalla porta della sala operatoria, armata di riviste e argomenti il più frivoli e divertenti possibili, a uccidere assieme quelle ore infinite.
Che era lì, con loro, con una (labile) scorta di fazzoletti dentro la borsa... e un'infinita fornitura di ottimismo e di pacche sulle spalle da dare.
Che quando l'ospedale li ha finalmente rigurgitati tutti e tre fuori, esausti, spersi e un po' sconvolti come erano, se li è presi, portati a casa con sè, e li ha coccolati e rimessi in sesto a suon di pasta fatta in casa e di turni a ninnare lo gnomo ululante.
Che ha sfidato le metropolitane capricciose per esserci a conoscere la pediatra british.
Che è stata casa e famiglia quando casa e famiglia non c'erano.
Che ha dato prima ancora che Alice sapesse di avere bisogno o capisse cosa chiedere.
Che non solo ha fatto il tifo, ma è scesa in campo a condividere il fango e la gloria ed ha pure tirato un calcio di rigore.
Grazie, donnaconfusa.
Per essere la strepitosa amica-della-fusa che sei (nonnostante la frana frignona e un po' isterica che Alice sa essere così bene!).
Alice ringraziatrice
Wednesday, October 30, 2013
Wednesday, October 23, 2013
Latte (&Tempo) Artificiale
Per intanto Alice non allatta.Ma potrebbe, eh.
Cioè, vien fuori che non c'è bisogno di farsi tutta una gravidanza e silurare fuori un pupo per produrre fiumi di latte saporito come la Mucca Moka, e che si può stimolare la produzione meccanicamente.
Sapevatelo, su rieducational Alice!
Il trucco sta tutto nel tempo.
Cioè, occorre prepararsi un mesetto prima che il pupo arrivi, comprarsi un tiralatte e, ogni tre ore secche, attaccarcisi. Giorno e notte. Aspettate, Alice ve lo riscrive: ogni tre ore secche, attaccarcisi. giorno e notte. Prima che arrivi il pupo. Dici poco.
Alcune madri suggeriscono di mettersi come sottofondo dei video con bambini che piangono... A quanto pare il cervello è una bestia abbastanza primitiva, e se mentre qualcosa ti strizza le puppe tu senti il pianto di un bambino ecco che... zac! Lui fa due più due e dice "Oibò che rumoraccio fastidioso e insopportabile... Mandiamo in circolo un po' di prolattina e vediamo se riusciamo a zittire lo strillone che è in giro...".
Alcune madri consigliano, se le cose vanno per le lunghe, di prendersi direttamente un po' di prolattina in pasticche per velocizzare il processo.
Alice ci aveva pensato, a questa cosa.
Un po' perchè le sarebbe piaciuto.
Un po' perchè è italiana, e in Italia e se non allatti tutti pensano che sei un po' una stronza, una di quelle madri anaffettive alla Crudelia de Mon, troppo impegnate a comprarsi pellicce per sfamare i propri piccini.
Poi perchè essendo lo gnomo adottato non ve lo sta manco a dire la capa che non le hanno fatto sulla Ferita Primordiale, l'elaborazione del lutto da abbandono, il primo trimestre da canguro, lo skin-to-skin e l'importanza dell'Attachment.
Poi perchè c'era questa cosa che insomma, il nano nasceva già tutto ammaccato, magari se lo si allattava prendeva un po' di anticorpi in più e si evitava altre magagne (nelle fantasie di onnipotenza di Alice, il latte materno è l'equivalente della pozione magica di Asterix e Obelix).
E infine Alice deve avere qualche discendente genovese, perchè una volta visti i prezzi del latte in polvere le è partita una coronaria ed ha pensato che se avesse allattato sarebbe riuscita a risparmiare a sufficenza per andare tutti assieme in Italia 2 volte all'anno, in prima classe sorseggiando martini e dormendo avvolti in coperte di Alpaca. Quindi aveva letto, studiato pure un pochino, guardato blogz e libri e l'idea le piaceva, ma poi c'era sempre quell'ostacolo insormontabile. Il fatto che lei è da sempre unarealista pessimista cosmica, e certe cose, anche solo per scaramanzia, non riesce proprio a farle prima del tempo. Tipo comprarsi un tiralatte quando non c'è ancora un bambino, ecco (aveva severamente proibito al Grinta e a tutto l'universo mondo di comprare anche solo una tutina usata, un giochino per bambini o una confezione di salviettine con sopra la faccia di un bebè... niente fino alla fine. E infatti quando sono tornati a casa con lo gnomo poi non avevano una mazza, lo lavavano nell'insalatiera e lo avvolgevano nei lenzuoli come un moderno Jesus Christ Super Star).
E poi lei già si vedeva a tirare latte, perdere ore di sonno, farsi venire le ragadi, trasformarsi in un mostro malefico (Alice in deprivazione onirica è una cosa che NON volete vedere, seriamente)... e poi finire con un match andato a male, senza nano e con il frigo pieno di colostro e latte umano... che ci faceva poi?
Il gelato?
Nah, meglio non rischiare.
Quindi Alice non allatta.
(Ma potrebbe, eh).
Quindi, alla faccia delle talebane della lega del latte, lei ora fa le lodi del latte in polvere.
Che poi se volete è un po' come la volpe e l'uva, però va anche detto che a 'sto meschinello del latte in polvere, strapazzato e maltrattato da tutti (che alla fine fa sì che possano campare un sacco di neonati incasinati o con mamme de-lattizzate) nessuno dice mai grazie... E allora ci pensa Alice.
Ode al latte in polvere perchè:
Alice compositrice
Cioè, vien fuori che non c'è bisogno di farsi tutta una gravidanza e silurare fuori un pupo per produrre fiumi di latte saporito come la Mucca Moka, e che si può stimolare la produzione meccanicamente.
Sapevatelo, su rieducational Alice!
Il trucco sta tutto nel tempo.
Cioè, occorre prepararsi un mesetto prima che il pupo arrivi, comprarsi un tiralatte e, ogni tre ore secche, attaccarcisi. Giorno e notte. Aspettate, Alice ve lo riscrive: ogni tre ore secche, attaccarcisi. giorno e notte. Prima che arrivi il pupo. Dici poco.
Alcune madri suggeriscono di mettersi come sottofondo dei video con bambini che piangono... A quanto pare il cervello è una bestia abbastanza primitiva, e se mentre qualcosa ti strizza le puppe tu senti il pianto di un bambino ecco che... zac! Lui fa due più due e dice "Oibò che rumoraccio fastidioso e insopportabile... Mandiamo in circolo un po' di prolattina e vediamo se riusciamo a zittire lo strillone che è in giro...".
Alcune madri consigliano, se le cose vanno per le lunghe, di prendersi direttamente un po' di prolattina in pasticche per velocizzare il processo.
Alice ci aveva pensato, a questa cosa.
Un po' perchè le sarebbe piaciuto.
Un po' perchè è italiana, e in Italia e se non allatti tutti pensano che sei un po' una stronza, una di quelle madri anaffettive alla Crudelia de Mon, troppo impegnate a comprarsi pellicce per sfamare i propri piccini.
Poi perchè essendo lo gnomo adottato non ve lo sta manco a dire la capa che non le hanno fatto sulla Ferita Primordiale, l'elaborazione del lutto da abbandono, il primo trimestre da canguro, lo skin-to-skin e l'importanza dell'Attachment.
Poi perchè c'era questa cosa che insomma, il nano nasceva già tutto ammaccato, magari se lo si allattava prendeva un po' di anticorpi in più e si evitava altre magagne (nelle fantasie di onnipotenza di Alice, il latte materno è l'equivalente della pozione magica di Asterix e Obelix).
E infine Alice deve avere qualche discendente genovese, perchè una volta visti i prezzi del latte in polvere le è partita una coronaria ed ha pensato che se avesse allattato sarebbe riuscita a risparmiare a sufficenza per andare tutti assieme in Italia 2 volte all'anno, in prima classe sorseggiando martini e dormendo avvolti in coperte di Alpaca. Quindi aveva letto, studiato pure un pochino, guardato blogz e libri e l'idea le piaceva, ma poi c'era sempre quell'ostacolo insormontabile. Il fatto che lei è da sempre una
E poi lei già si vedeva a tirare latte, perdere ore di sonno, farsi venire le ragadi, trasformarsi in un mostro malefico (Alice in deprivazione onirica è una cosa che NON volete vedere, seriamente)... e poi finire con un match andato a male, senza nano e con il frigo pieno di colostro e latte umano... che ci faceva poi?
Il gelato?
Nah, meglio non rischiare.
Quindi Alice non allatta.
(Ma potrebbe, eh).
Quindi, alla faccia delle talebane della lega del latte, lei ora fa le lodi del latte in polvere.
Che poi se volete è un po' come la volpe e l'uva, però va anche detto che a 'sto meschinello del latte in polvere, strapazzato e maltrattato da tutti (che alla fine fa sì che possano campare un sacco di neonati incasinati o con mamme de-lattizzate) nessuno dice mai grazie... E allora ci pensa Alice.
Ode al latte in polvere perchè:
Sei veloce ed indolore,
ma hai lo stesso un buon sapore!
Senza ragadi nè problemi
tutti i nani tu ripieni.
Fai talmente un buon lavoro
che poi si dorme tutti in coro,
perchè quando il nano è sazio
non c'è colica nè strazio!
Anche dentro al pannolone
raramente c'è un caccone
chè tu calcoli, ligio e severo
l'esatto fabbisogno giornaliero.
Intanto mammà, tutta esaltata
mangia curry e soppressata
beve birra, grappa al limone,
caffè corretto col San Simone.
Sei democratico e asessuato,
E anche il babbo te hai arruolato
pure lui si sveglia all'una
(e bestemmia come un puma)
poi prepara il biberon
mentre mamma fa ronf ronf
se la dorme come un ghiro
... e va pure a farsi un giro!
Lascia a te e al babbino il pupo
e dà un gran bacio di saluto.
Che tra simbiosi e indipendenza
è una guerra di pazienza,
Qui ci si ama e ci si adora...
ma così mamma può pure star sola!
Ti chiamano latte artificiale,
ma sei tempo libero, in formato speciale.
Alice compositrice
Thursday, October 17, 2013
... on the road!
Noi qui si parte.
Si carica lo gnomo (e millemila gadget) in una macchina affittata e si va alla volta del Freddo Nord, dove per qualche giorno ci aspetta l'intera famiglia biologica del nano a rapporto.
I genitori biologici appena saputo dell'arrivo hanno preso ferie per poterselo godere meglio, e i nonni biologici, che l'han visto solo attraverso il vetro della terapia intensiva, aspettano il loro turno per prenderselo in braccio, tirare fuori vecchie foto di bambini e giocare al toto-somiglianza:
Il nasone grosso, tutto fatto (mica la patatina tonda che hanno certi nani, no no, una roba da Pinocchio, da Cyrano de Bergerac, da Dante Alighieri! Un naso importante, che si schianta costantemente sulle spalle di Alice o contro le ossa della clavicola del Grinta... e che potrebbe finire presto un po' ammaccato come quello di Tyson o di Rocky Balboa al quarto film) ecco, quello è facile, già si sa che è del papà biologico!
E la fossetta profondissima sul mento, quella ce l'hanno tutti i masculi nella famiglia della mamma biologica...
Ma da chi avrà preso questo imprevedibile colore degli occhi?
E i piedoni enormi da clown?
E quelle facce assurde, che lo fanno sembrare un vecchio professore di filosofia?
Alice si chiede come sarà. Non per lei, lei è contenta, il Grinta pure, e sa che lo gnomo non potrà che godersele, tutte quelle braccia e quei sorrisi che riceverà. Ma per loro. Come sarà rivederlo adesso, che sorride e blatera in babilonese, e punta gli occhi addosso e fissa dentro. Come sarà rivederlo e prenderlo in braccio, adesso che è libero da cavi, e somiglia a loro negli occhi, nelle espressioni, e probabilmente anche nel carattere. Spera che la felicità di vederlo sano, sereno e felice sia più grande e più forte della malinconia e del mare dei SE.
Poi spera un sacco di altre cose eh, tipo di non perdersi per le valli nelle 6 ore e passa di macchina...
E che quel lavativo degenere del Grinta prima o poi si decida a prendere un dannata patente, americana, indiana o degli autoscontri non importa, che non è che può fare il passeggero a vita.
E poi spera che il Freddo Nord sia magnanimo, e che le temperature non vadano sotto lo zero o le toccherà vestire il nano con 10 strati estivi e poi avvolgerlo nel domopack...
Ah! E spera che quei cretini dei cervi stiano lontani dalla strada mentre guida, grazie, vadano a soddisfare i loro impulsi autolesionistici contro qualche tronco di pino, che lei non ha voglia di fare un frontale con il padre di Bambi.
Bon, noi si va.
Alice viaggiatrice
Si carica lo gnomo (e millemila gadget) in una macchina affittata e si va alla volta del Freddo Nord, dove per qualche giorno ci aspetta l'intera famiglia biologica del nano a rapporto.
I genitori biologici appena saputo dell'arrivo hanno preso ferie per poterselo godere meglio, e i nonni biologici, che l'han visto solo attraverso il vetro della terapia intensiva, aspettano il loro turno per prenderselo in braccio, tirare fuori vecchie foto di bambini e giocare al toto-somiglianza:
Il nasone grosso, tutto fatto (mica la patatina tonda che hanno certi nani, no no, una roba da Pinocchio, da Cyrano de Bergerac, da Dante Alighieri! Un naso importante, che si schianta costantemente sulle spalle di Alice o contro le ossa della clavicola del Grinta... e che potrebbe finire presto un po' ammaccato come quello di Tyson o di Rocky Balboa al quarto film) ecco, quello è facile, già si sa che è del papà biologico!
E la fossetta profondissima sul mento, quella ce l'hanno tutti i masculi nella famiglia della mamma biologica...
Ma da chi avrà preso questo imprevedibile colore degli occhi?
E i piedoni enormi da clown?
E quelle facce assurde, che lo fanno sembrare un vecchio professore di filosofia?
Alice si chiede come sarà. Non per lei, lei è contenta, il Grinta pure, e sa che lo gnomo non potrà che godersele, tutte quelle braccia e quei sorrisi che riceverà. Ma per loro. Come sarà rivederlo adesso, che sorride e blatera in babilonese, e punta gli occhi addosso e fissa dentro. Come sarà rivederlo e prenderlo in braccio, adesso che è libero da cavi, e somiglia a loro negli occhi, nelle espressioni, e probabilmente anche nel carattere. Spera che la felicità di vederlo sano, sereno e felice sia più grande e più forte della malinconia e del mare dei SE.
Poi spera un sacco di altre cose eh, tipo di non perdersi per le valli nelle 6 ore e passa di macchina...
E che quel lavativo degenere del Grinta prima o poi si decida a prendere un dannata patente, americana, indiana o degli autoscontri non importa, che non è che può fare il passeggero a vita.
E poi spera che il Freddo Nord sia magnanimo, e che le temperature non vadano sotto lo zero o le toccherà vestire il nano con 10 strati estivi e poi avvolgerlo nel domopack...
Ah! E spera che quei cretini dei cervi stiano lontani dalla strada mentre guida, grazie, vadano a soddisfare i loro impulsi autolesionistici contro qualche tronco di pino, che lei non ha voglia di fare un frontale con il padre di Bambi.
Bon, noi si va.
Alice viaggiatrice
Wednesday, October 16, 2013
Lo gnomo cresce... Alice disubbidisce.
Tagliando di controllo, lo gnomo viene portato alla studio pediatrico per la revisione mensile.
Invece della pediatra british tanto carina che tanto piace ad Alice e che ha dentro di sè il Sacro Spirito Europeo (Alice ha bisogno del Sacro Spirito Europeo, perchè su un sacco di robe lei questi ammerigani li strova ancora parecchio scocomerati) ... c'è una sostituta, bellina pure lei, eh, perchè in questo studio pediatrico sono tutte gnocche... ma sprovvista di accento British e molto Ammerigana.
Sostituta pesa e misura lo gnomo con fare professionale, diametri, lunghezze, masse... mette tutto nelle sue tabelle ocn i piani cartesiani e le curve da ottovolante e poi dichiara:
E' fuori dalla curva dell'altezza... è davvero lunghissimo! (bene, no?)
E' nella media del peso, bene, prima era un po' magrolino, ora invece sta proprio nel mezzo... (Ottimo! L'operazione inchiatta-il-nano sta dando i suoi frutti, ora lo gnomo ha il triplo mento come Maurizio Costanzo e toccherà cercare camicie coi baffi)
La capocciona pure, è nella norma... (ari-bene, quindi il nano non ha la testa trapezoidale)
Si passa quindi all'interrogazione con domande aperte:
Quanto dorme?
Alice ci pensa su...
Lo gnomo, grazie al potere soporifero del latte artificiale, si imbottisce di latte alle otto di sera ed entra in un coma digestivo che dura fino alle due di notte, quando riemerge come un capidoglio dalle scure acque oniriche, acciuffa un altro spuntino al volo e ripiomba negli abissi di Morfeo fino alle 5 emmezza circa del mattino.
Poi ci sono pure volte che si sveglia più spesso, ma in genere funziona come un bravo orologino svizzero.
Dorme con voi?
No, Alice non lo mette mai nel letto assieme a loro a meno che non siano tutti e tre svegli. Mica per chissà che amore per la disciplina o senso di sacralità del talamo nuziale, è che loro hanno un giaciglio un po' scassato da una piazza emmezzo su cui lei e il Grinta passano il tempo a tirarsi gomitate in faccia e ginocchiate nelle costole... prima di far entrare lo gnomo nell'arena del letto Alice vuole aspettare che metta su un po' di muscolatura, ecco, sennò lo spataccano come un caco maturo.
Quanto mangia?
Per i quantitativi di cibo però lo gnomo non è proprio prevedibile...lui con i millilitri ci gioca a tombola, a volte mangia 120, altre volte mangia 180, altre volte solo 40...
Quindi Alice dà le coordinate massime e minime.
La Sostituta ascolta e poi emette il suo verdetto:
Mangia un po' troppo... 180 è quanto dovrebbe mangiare a 5-6 mesi... provate a ridurre un po'. Dovrebbe mangiare di meno, ma più spesso.
Ma come? Manco due mesi di vita e già lo mettiamo a dieta? E quella storia de "sfamatelo quando vuole quanto vuole?" Già finita la pacchia? Ma poi, non era super-stangone, lungo lungo quanto un palo della luce?
Riguardo al sonno... va bene, perchè si sveglia solo una volta, comunque noi ai 2 mesi consigliamo fortemente di cominciare con l'educazione al sonno.
Uhu, ma che bel nome! L'educazione al sonno! Ma dica, dica, che Alice è già tutta orecchie e curiosità, che sarà mai!?
Allora, verso le 7 e le 8 mettete il bambino a dormire, costruite un rituale attorno a questo maggico momento...
Ottimo, le candele per le macumbe Alice già ce le ha...
Tipo che sempre alla stessa ora lo cambiate, gli mettete il pigiama...
Il pigiama?!? Alice, madre zozzona e degenera, ha sempre dato per scontato che visto che il nano vive o in braccio, o sdraiato in giro, tanta differenza tra l'abbigliamento diurno, la mise da cocktail e i garamenti da notte non ci fosse... Ma quindi gli altri nani hanno dei pigiamini? Con la cuffia da notte?
Comunque, dicevamo, lo mettete giù, lo salutate... Poi chiudete la porta della stanza e non entrate dentro per nessun motivo fino alle 6 emmezza del mattino
...
...
...
Possono piangere anche per più di un'ora consecutiva, ma nel giro di tre notti, massimo quattro, dormono per tutto il tempo... però non devi entrare, MAI.
Ora fatemi capire, ma da quando quel furbacchione di Estivil e il suo metodo Pavloviano si è trasformato nell'Educazione al Sonno? E' una strategia di marketing?
E soprattutto... ma a Du' Mesi?
Ma davvero?
Che io dico, se ti arrivassi con le borse della upim sotto agli occhi, distrutta, raccontandoti che la notte scaglio il nano contro i muri perchè si sveglia ogni 40 minuti, ma ci sta eh, che te mi proponi i metodi duri, Anzi! Sarebbe Alice la prima a tuffarsi tra le braccia di Estivil al grido di "Fammi tua!"... che Alice in deprivazione onirica è solo un paio di gradini sotto la Baba Yaga e giusto un filino più stabile di Nerone... Ma così? Tanto per? Quando lo gnomo po'retto non scassa i cabazizi a nessuno?
Alice non vuole discutere direttamente e apertamente con Sostituta e quindi, dimostrando grande maturità intellettuale e integrità morale decide di adottare antiche strategie dialettiche ... e anzichè dire quel che pensa accampa scuse proprio come alle elementari:
Uhmmm... ma la culla è in camera con noi... e poi non abbiamo porte da chiudere...
Alcuni genitori decidono per quei giorni di dormire sul divano... Tanto è solo per poco.
Il nostro divano al momento è rotto... Però ci penseremo, grazie mille e buone cose...
E' estremamente consigliato, eh...
Si si, l'ho capito, dannata naz... hem, cara pediatra, grazie ancora e a presto!
Alice lascia lo studio pediatrico abbacchiata, abbacchiatissima. Manco due mesi e si è già trasformata in un mostro, in una di quelle Mater che va dal pediatra... e fa l'esatto opposto di quanto raccomandato.
P.s. Che poi lei a Sostituta non l'ha detto, ma qui già ci facciamo la nostra dose di scrupoli, che insomma, lo gnomo è adottato (e poi magari Alice lo farà anche un post a parte su 'sta benedetta Ferita Primordiale dei neonati adottati...), ha passato le prime tre settimane in ospedale, lo han tagliuzzato per benino... mo' va pure scagato deliberatamente ogni sera?
Ma allora facciamo prima e tatuiamogliela sul frontino in lettere gotiche, la sindorme da abbandono, no?
Alice disubbidientizzatrice
P.p.s. Ah, e poi già che c'era ci sono stati anche i vaccini (che hanno confermato la legge di Murphy): due punture e una fialetta, 7 allegre immunizzazioni in tutto che hanno trasformato le cosce dello gnomo in due Led Zeppelin rosso porpora regalandoci, invece del solito amorevole nano dormiglione, un Goblin febbricitante, urlante e furioso per le successive 18 ore... Altro che 1 risveglio notturno...Sostituta, te non solo porti fuori er pejo di Alice... porti pure rogna, porti!
Invece della pediatra british tanto carina che tanto piace ad Alice e che ha dentro di sè il Sacro Spirito Europeo (Alice ha bisogno del Sacro Spirito Europeo, perchè su un sacco di robe lei questi ammerigani li strova ancora parecchio scocomerati) ... c'è una sostituta, bellina pure lei, eh, perchè in questo studio pediatrico sono tutte gnocche... ma sprovvista di accento British e molto Ammerigana.
Sostituta pesa e misura lo gnomo con fare professionale, diametri, lunghezze, masse... mette tutto nelle sue tabelle ocn i piani cartesiani e le curve da ottovolante e poi dichiara:
E' fuori dalla curva dell'altezza... è davvero lunghissimo! (bene, no?)
E' nella media del peso, bene, prima era un po' magrolino, ora invece sta proprio nel mezzo... (Ottimo! L'operazione inchiatta-il-nano sta dando i suoi frutti, ora lo gnomo ha il triplo mento come Maurizio Costanzo e toccherà cercare camicie coi baffi)
La capocciona pure, è nella norma... (ari-bene, quindi il nano non ha la testa trapezoidale)
Si passa quindi all'interrogazione con domande aperte:
Quanto dorme?
Alice ci pensa su...
Lo gnomo, grazie al potere soporifero del latte artificiale, si imbottisce di latte alle otto di sera ed entra in un coma digestivo che dura fino alle due di notte, quando riemerge come un capidoglio dalle scure acque oniriche, acciuffa un altro spuntino al volo e ripiomba negli abissi di Morfeo fino alle 5 emmezza circa del mattino.
Poi ci sono pure volte che si sveglia più spesso, ma in genere funziona come un bravo orologino svizzero.
Dorme con voi?
No, Alice non lo mette mai nel letto assieme a loro a meno che non siano tutti e tre svegli. Mica per chissà che amore per la disciplina o senso di sacralità del talamo nuziale, è che loro hanno un giaciglio un po' scassato da una piazza emmezzo su cui lei e il Grinta passano il tempo a tirarsi gomitate in faccia e ginocchiate nelle costole... prima di far entrare lo gnomo nell'arena del letto Alice vuole aspettare che metta su un po' di muscolatura, ecco, sennò lo spataccano come un caco maturo.
Quanto mangia?
Per i quantitativi di cibo però lo gnomo non è proprio prevedibile...lui con i millilitri ci gioca a tombola, a volte mangia 120, altre volte mangia 180, altre volte solo 40...
Quindi Alice dà le coordinate massime e minime.
La Sostituta ascolta e poi emette il suo verdetto:
Mangia un po' troppo... 180 è quanto dovrebbe mangiare a 5-6 mesi... provate a ridurre un po'. Dovrebbe mangiare di meno, ma più spesso.
Ma come? Manco due mesi di vita e già lo mettiamo a dieta? E quella storia de "sfamatelo quando vuole quanto vuole?" Già finita la pacchia? Ma poi, non era super-stangone, lungo lungo quanto un palo della luce?
Riguardo al sonno... va bene, perchè si sveglia solo una volta, comunque noi ai 2 mesi consigliamo fortemente di cominciare con l'educazione al sonno.
Uhu, ma che bel nome! L'educazione al sonno! Ma dica, dica, che Alice è già tutta orecchie e curiosità, che sarà mai!?
Allora, verso le 7 e le 8 mettete il bambino a dormire, costruite un rituale attorno a questo maggico momento...
Ottimo, le candele per le macumbe Alice già ce le ha...
Tipo che sempre alla stessa ora lo cambiate, gli mettete il pigiama...
Il pigiama?!? Alice, madre zozzona e degenera, ha sempre dato per scontato che visto che il nano vive o in braccio, o sdraiato in giro, tanta differenza tra l'abbigliamento diurno, la mise da cocktail e i garamenti da notte non ci fosse... Ma quindi gli altri nani hanno dei pigiamini? Con la cuffia da notte?
Comunque, dicevamo, lo mettete giù, lo salutate... Poi chiudete la porta della stanza e non entrate dentro per nessun motivo fino alle 6 emmezza del mattino
...
...
...
Possono piangere anche per più di un'ora consecutiva, ma nel giro di tre notti, massimo quattro, dormono per tutto il tempo... però non devi entrare, MAI.
Ora fatemi capire, ma da quando quel furbacchione di Estivil e il suo metodo Pavloviano si è trasformato nell'Educazione al Sonno? E' una strategia di marketing?
E soprattutto... ma a Du' Mesi?
Ma davvero?
Che io dico, se ti arrivassi con le borse della upim sotto agli occhi, distrutta, raccontandoti che la notte scaglio il nano contro i muri perchè si sveglia ogni 40 minuti, ma ci sta eh, che te mi proponi i metodi duri, Anzi! Sarebbe Alice la prima a tuffarsi tra le braccia di Estivil al grido di "Fammi tua!"... che Alice in deprivazione onirica è solo un paio di gradini sotto la Baba Yaga e giusto un filino più stabile di Nerone... Ma così? Tanto per? Quando lo gnomo po'retto non scassa i cabazizi a nessuno?
Alice non vuole discutere direttamente e apertamente con Sostituta e quindi, dimostrando grande maturità intellettuale e integrità morale decide di adottare antiche strategie dialettiche ... e anzichè dire quel che pensa accampa scuse proprio come alle elementari:
Uhmmm... ma la culla è in camera con noi... e poi non abbiamo porte da chiudere...
Alcuni genitori decidono per quei giorni di dormire sul divano... Tanto è solo per poco.
Il nostro divano al momento è rotto... Però ci penseremo, grazie mille e buone cose...
E' estremamente consigliato, eh...
Si si, l'ho capito, dannata naz... hem, cara pediatra, grazie ancora e a presto!
Alice lascia lo studio pediatrico abbacchiata, abbacchiatissima. Manco due mesi e si è già trasformata in un mostro, in una di quelle Mater che va dal pediatra... e fa l'esatto opposto di quanto raccomandato.
P.s. Che poi lei a Sostituta non l'ha detto, ma qui già ci facciamo la nostra dose di scrupoli, che insomma, lo gnomo è adottato (e poi magari Alice lo farà anche un post a parte su 'sta benedetta Ferita Primordiale dei neonati adottati...), ha passato le prime tre settimane in ospedale, lo han tagliuzzato per benino... mo' va pure scagato deliberatamente ogni sera?
Ma allora facciamo prima e tatuiamogliela sul frontino in lettere gotiche, la sindorme da abbandono, no?
Alice disubbidientizzatrice
P.p.s. Ah, e poi già che c'era ci sono stati anche i vaccini (che hanno confermato la legge di Murphy): due punture e una fialetta, 7 allegre immunizzazioni in tutto che hanno trasformato le cosce dello gnomo in due Led Zeppelin rosso porpora regalandoci, invece del solito amorevole nano dormiglione, un Goblin febbricitante, urlante e furioso per le successive 18 ore... Altro che 1 risveglio notturno...Sostituta, te non solo porti fuori er pejo di Alice... porti pure rogna, porti!
Monday, October 14, 2013
coccodè
Oggi, dopo aver visto questo, Alice considera le galline sotto una luce tutta nuova... voi no?!?
Alice gallinatrice
Alice gallinatrice
Friday, October 11, 2013
... guess who is in town?!?
Alice AMA quest uomo, ha più di un catalogo di opere sue.
Ed al momento Banksy si aggira tra le strade di manattàn, broccolino, quinz e bronkz, impegnato a rendere più bella la città, con un'opera al giorno (si spera, se no lo beccano prima, ecco) per tutto il mese ottobre.
Alice spera di ottenere il via libera della pediatra per la metropolitana la prossima settimana così potrebbe scarrozzarsi lo gnomo in cerca degli originali.
Se siete di queste parti buona caccia al tesoro, sennò potete sempre goderveli da qui... anche perchè talvolta hanno vita breve, brevissima (il castoro è già sparito e il cuore è già scarabocchiato).
Alice banksyzzatrice
Ed al momento Banksy si aggira tra le strade di manattàn, broccolino, quinz e bronkz, impegnato a rendere più bella la città, con un'opera al giorno (si spera, se no lo beccano prima, ecco) per tutto il mese ottobre.
Alice spera di ottenere il via libera della pediatra per la metropolitana la prossima settimana così potrebbe scarrozzarsi lo gnomo in cerca degli originali.
Se siete di queste parti buona caccia al tesoro, sennò potete sempre goderveli da qui... anche perchè talvolta hanno vita breve, brevissima (il castoro è già sparito e il cuore è già scarabocchiato).
Alice banksyzzatrice
parla come sei
Il Grinta, dopo aver finito di cantare allo gnomo urlante l'ennesima ballata argentina (vi ricordate, vero, che tra le millemila bizzarre radici etniche del Grinta c'è anche il fatto che abbia origini argentine? Bravi) partorisce l'idea del secolo: "secondo me dovremmo parlare allo gnomo in tutte e tre le lingue che conosciamo: italiano spagnolo e inglese... ma a seconda della lingua io cambierò' personalità!"
"?"
"In spagnolo saro' un rivoluzionario comunista dedito alla lotta del popolo, perche' i rivoluzionari sudamericani sono sempre bellissimi ed hanno la barba lunga come me..."
...
"In inglese sarò un freddo e calcolatore spirito analitico, con un'intelligenza pericolosa e un arguto senso dell'umorismo"
...
"In italiano..."
"Un pirla?"
"Eh, mi sa di sì"
Alice multilinguizzatrice
"?"
"In spagnolo saro' un rivoluzionario comunista dedito alla lotta del popolo, perche' i rivoluzionari sudamericani sono sempre bellissimi ed hanno la barba lunga come me..."
...
"In inglese sarò un freddo e calcolatore spirito analitico, con un'intelligenza pericolosa e un arguto senso dell'umorismo"
...
"In italiano..."
"Un pirla?"
"Eh, mi sa di sì"
Alice multilinguizzatrice
Friday, October 4, 2013
Ciambella
Un giorno a settimana il Grinta resta a casa con lo gnomo ed Alice viene sguinzagliata per la città.
Dopo 6 giorni e 6 notti di amore e follia con lo gnomo, dove va Alice l'insonne nel suo giorno di de-gnomizzazione?
A sbattere i coperchioni in metropolitana?
A farsi un brunch e sfondarsi di bloody mary?
A diventare un po' meno bestia e a farsi un giro in un museo?
Ad assaltare la prima libreria che trova?
NO.
Nulla di tutto ciò.
Alice lascia lo gnomo e va alla scuoletta, dove l'aspettano 30 nani disperati e moccolosi nuovi di pacca.
Lasci 1 prendi 30. Roba che manco nei migliori discount, gente!
Perchè quest'anno, complice anche la "maternità"(cioè lo stare a casa non pagati eh, ricordiamocelo!), non le hanno permesso di perseguitare i "suoi" nani, quelli dell'anno passato, seguendoli nella classe dei trenni.
Quindi riparte con un nuovo giro e una nuova corsa, ovvero due classi di duenni. E visto che questi sono piccoli, ed è l'autunno, e cadono le foglie, e si fanno gli inserimenti e tutti si trappano i capelli, Alice una volta a settimana va a far vedere il suo brutto muso e offrire un paio di extra braccia consolatorie. E poi così lei e questa folle trentina cominciano a conoscersi, ad annusarsi e a squadrarsi un po', sennò quando rientra a fine novembre son traumi...
L'anno scorso aveva elargito le non richieste Regole per la Vittoria, ovvero come fare per evitare un attacco di alopecia da stress durante l'inserimento del nano...
Quest'anno ne aggiunge una.
Ne aggiunge una perchè tu, Oh, santa, santissima madre, gliela tiri fuori. Perchè my dear, lo sappiamo che la vita moderna è frenetica, che la moda è bizzarra, e che stiamo nella città che non dorme mai.
Però, mon cherì, se tu mi porti all'una del pomeriggio una nana duenne a cui non hai dato da mangiare perchè "non ho fatto in tempo a prendere la pizza, sai, lei faceva casino", una nana vestita con le calze di lana e il vestito di lana grezza a collo alto e maniche lunghe quando fuori ci sono tra i 25 e i 29 gradi (disidratazione portami via), quando mi porti una nana che "oggi boh, non ha dormito non so che ha, vabbè io vado eh, non è che puoi prendermela già qui all'ingresso, così non devo venire fin dentro la classe? Grazie cia cia... "... a me cadono le braccia.
Quindi nuova Regola: Depositare all'entrata nani sfamati, DISSETATI e possibilmente non vestiti da sherpa tibetani quando fuori tira lo scirocco, grazie.
Lei è nuova nuovissima e la chiamiamo Ciambella. E' enorme, Alice non ha MAI visto un nano così grande, ed ha il peso specifico del plutonio.Quando l'ha tenuta in braccio per i primi 5 minuti, mente urlava tutto il suo disappunto (e molto altro), le vertebre di Alice le si sono incassate come il soffietto di una fisarmonica. Quando le ha levato la calzamaglia di lana (fradicia di sudore) ha rivelato la presenza di ginocchia così grandi da far fatica a piegarsi. Ha occhi blu all'in sù e boccoli biondi (sudatissimi). Ha determinazione da vendere, un piglio da capitana, un ugola che perfora e quando piange può raggiungere un colorito rosso mattone. Ha una grande passione per le bolle di sapone, per il ballo (balla come se fosse al carnevale di Rio!)... E per i pezzi di mela che Alice ha trafugato e clandestinamente condiviso con lei.
Alice ciambelliatrice
Dopo 6 giorni e 6 notti di amore e follia con lo gnomo, dove va Alice l'insonne nel suo giorno di de-gnomizzazione?
A sbattere i coperchioni in metropolitana?
A farsi un brunch e sfondarsi di bloody mary?
A diventare un po' meno bestia e a farsi un giro in un museo?
Ad assaltare la prima libreria che trova?
NO.
Nulla di tutto ciò.
Alice lascia lo gnomo e va alla scuoletta, dove l'aspettano 30 nani disperati e moccolosi nuovi di pacca.
Lasci 1 prendi 30. Roba che manco nei migliori discount, gente!
Perchè quest'anno, complice anche la "maternità"(cioè lo stare a casa non pagati eh, ricordiamocelo!), non le hanno permesso di perseguitare i "suoi" nani, quelli dell'anno passato, seguendoli nella classe dei trenni.
Quindi riparte con un nuovo giro e una nuova corsa, ovvero due classi di duenni. E visto che questi sono piccoli, ed è l'autunno, e cadono le foglie, e si fanno gli inserimenti e tutti si trappano i capelli, Alice una volta a settimana va a far vedere il suo brutto muso e offrire un paio di extra braccia consolatorie. E poi così lei e questa folle trentina cominciano a conoscersi, ad annusarsi e a squadrarsi un po', sennò quando rientra a fine novembre son traumi...
L'anno scorso aveva elargito le non richieste Regole per la Vittoria, ovvero come fare per evitare un attacco di alopecia da stress durante l'inserimento del nano...
Quest'anno ne aggiunge una.
Ne aggiunge una perchè tu, Oh, santa, santissima madre, gliela tiri fuori. Perchè my dear, lo sappiamo che la vita moderna è frenetica, che la moda è bizzarra, e che stiamo nella città che non dorme mai.
Però, mon cherì, se tu mi porti all'una del pomeriggio una nana duenne a cui non hai dato da mangiare perchè "non ho fatto in tempo a prendere la pizza, sai, lei faceva casino", una nana vestita con le calze di lana e il vestito di lana grezza a collo alto e maniche lunghe quando fuori ci sono tra i 25 e i 29 gradi (disidratazione portami via), quando mi porti una nana che "oggi boh, non ha dormito non so che ha, vabbè io vado eh, non è che puoi prendermela già qui all'ingresso, così non devo venire fin dentro la classe? Grazie cia cia... "... a me cadono le braccia.
Quindi nuova Regola: Depositare all'entrata nani sfamati, DISSETATI e possibilmente non vestiti da sherpa tibetani quando fuori tira lo scirocco, grazie.
Lei è nuova nuovissima e la chiamiamo Ciambella. E' enorme, Alice non ha MAI visto un nano così grande, ed ha il peso specifico del plutonio.Quando l'ha tenuta in braccio per i primi 5 minuti, mente urlava tutto il suo disappunto (e molto altro), le vertebre di Alice le si sono incassate come il soffietto di una fisarmonica. Quando le ha levato la calzamaglia di lana (fradicia di sudore) ha rivelato la presenza di ginocchia così grandi da far fatica a piegarsi. Ha occhi blu all'in sù e boccoli biondi (sudatissimi). Ha determinazione da vendere, un piglio da capitana, un ugola che perfora e quando piange può raggiungere un colorito rosso mattone. Ha una grande passione per le bolle di sapone, per il ballo (balla come se fosse al carnevale di Rio!)... E per i pezzi di mela che Alice ha trafugato e clandestinamente condiviso con lei.
Alice ciambelliatrice
Wednesday, October 2, 2013
Just for Turist
Mentre qui stiamo ancora in cerca del libretto di istruzioni delle gnomo (deve essere rimasto in uno degli ospedali...) Alice pensa pure a voi, varda un po'!
Avete una mezza idea di farvi un giro a niù iorche?
Allora questo fa per voi, così vi fate pure l'orecchio all'accento italo-brooccolinese!
Alice turistizzatrice
Avete una mezza idea di farvi un giro a niù iorche?
Allora questo fa per voi, così vi fate pure l'orecchio all'accento italo-brooccolinese!
Alice turistizzatrice
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