Tuesday, July 19, 2016

di parigi manchera'...

Prima di lanciarsi nel vortice dell'estate torinese, e prima di tuffarsi nell'ignoto oltre oceano, Alice chiude gli occhi e pensa alle dieci cose che le mancheranno della vita di banliù, quelle per cui probabilmente verserà lacrime grosse quanto il lago di Garda quando realizzerà che è partita, davvero.
Le lascia qui, per ricordarsi che si è riempita la valigia con un sacco di cose belle, e che ne è valsa la pena.
Sono le prime 10 che le vengono in mente, in ordine sparso.
Sono sue, solo sue, e Alice ha gusti strani, ovviamente.

Di Parì le mancheranno:

1) I picnic.
Notare la massa di francesi
sull'altra sponda!
Piove, piove piove... ma quando spunta una pallida lama di sole i francesi, come i ratti, emergono dai loro antri piccoli e umidi e corrono a rosicchiare formaggio ai bordi della Senna, nei giardini, sui gradini delle piazze e nei prati. Non importa l'età, ci sono ragazzetti del liceo ma anche vecchietti col bastone e la dentiera, ci sono famiglie, amici, coppiette romantiche che limonano...
Alice rimpiangerà i picnic e stringerà forte il cuscino pensando alla goduria che le dà addentare un panino e bersi un bel bicchiere di vino guardando il fiume.
Il picnic è un arte francese.


2) il Cafe gourmand
C'è questa cosa super Franscese che è il caffè gourmand. Te anzichè chiedere un caffè e un dolcino (uno solo, diamine, come scegliere?!) chiedi un caffè e ti arriva scortato da una serie di mini-dolcini... praticamente Alice è vissuta di zuccheri e caffeina per i passati due anni.



3) La sanità.
L'avere a disposizione un ottimo pneumologo per lo Gnomo senza dover vendere la cistifellea o ipotecare un rene.
L'avere giorni di malattia (pagati!!) per poter stare a casa non solo quando lei è malata, ma anche quando lo Gnomo è malato.
L'avere accesso a antibiotici, medicine e sciroppi... il tutto mutuato.
Alice aveva dimenticato che ci si puo' pure ammalare senza farsi prendere dal panico e senza dover impazzire in telefonate tra assicurazioni e laboratori, senza doversi preoccupare di "medici fuori network" e "spese non coperte" e senza dover firmare 3000 fogli all'ingresso di un'ospedale.
Sembrano boiate, ma facilitano la vita in un modo immenso. Essere malati, o avere qualcuno a cui vuoi bene malato, e' gia' una roba orribile... Doversi preoccupare in contemporanea di menate burocratiche e implicazioni economiche e' come navigare di notte in un mare in tempesta forza 9 con  attorno gente che anziche' darti una mano ti tira secchiate d'acqua in faccia e coppini sul cuzzotto.
Anche no, grazie.

4) Gli spazi ragazzi delle biblioteche.
Le cose stanno cambiando eh, ma in Italia, 10 anni fa, a parte Sala Borsa a Bologna, che era gia'  una sorta di gioiellino nella polvere, gli spazi per bambini nelle biblioteche erano delle robine tristi e piccoline, a meno che non ci fosse una santa bibliotecaria motivata che si rimboccava le maniche e ci metteva del suo...
Qui, in banliù, in uno dei paesini a più alta densità abitativa del mondo, lo spazio ragazzi era un piano intero, con computer e spazi lettura... e lo spazio bambini era questo:





Ora chiudiamo tutti gli occhi, stringiamoci le mani e commuoviamoci per la bellezza di questo posto in cui Alice e lo Gnomo hanno passato, nell'ultimo anno, almeno 3 pomeriggi a settimana, senza annoiarsi mai.





5) la luce fino alle 10 di sera!
Si sono interrogati per tutto il primo anno, poi grazie a google e a wikipedia hanno trovato la risposta al loro enigma. A Parigi, d'estate, la notte sembra non arrivare mai.
Questa la finestra della camera da letto, alle 10 di sera.
A quanto pare Parigi è poco sotto a Londra, con il suo bel meridiano, quindi in sostanza si gode la luce delle 9 di sera dei londinesi... alle 10 di sera della vecchia europa!
L'unico inconveniente è che lo Gnomo veniva messo a dormire tirandogli padellate e stordendolo di ninnananne.

6) Il mercato. 
Alice andava al mercato due volte a settimana.
Il mercato della banliù è come il mercato italiano di quando era piccola: ti servi da solo, puoi toccare la frutta, puoi assaggiarla, puoi sceglierla... Hai il signore del banco che ti riconosce, che ti saluta, che di dice "hola Italiana", che tira una fetta di anguria allo Gnomo, che se ti scordi qualcosa ti dice: "ma scusa, e le patate oggi non le prendi?!" "Cacchio è vero! le patate, dammi anche le patate và..." E ogni volta ti regala qualcosina, la menta, un ciuffo di ravanelli, una vaschetta di fragole...
E' un umanità da paesello che Alice dopo 7 anni di Broccolino si era scordata, e che le mancherà tantissimo.
Così come le mancherà la panettiera innamorata dello Gnomo, che per Natale volle una foto con lui vicino all'albero e al bancone delle tortine, e che ogni giorno contrabbandava dolcini o culini di baguette per il biondino che la guardava facendo gli occhi dolci... (allo Gnomo, dategli un carboidrato e l'avrete in pugno).
Così come le mancherà il cassiere del supermercato che aspettava paziente che lo Gnomo lanciasse i pezzi della spesa sul rullo. O la fioraia con i cani che lo salutava. O la mendicante davanti al negozio di scarpe  che le sorrideva, o la matta che attaccava bottone vicino al bancomat...
Le mancherà tutta, questa umanità.
Ma il mercato di più, perché era un vortice di odori e colori e donne velate, e urla, e spintoni e lingue e assaggi che un po' la riportava, due volte a settimana, alla Torino degli anni '80, una Torino che probabilmente non c'è nemmeno più.

7) il Pompidou.
Perchè era il suo "posto segreto" (così segreto che lo visitano ogni giorno millesima persone... ma vabbè, avete capito cosa intende).
Soprattutto la libreria del Pompidou, dove ha sfogliato impunita un quantitativo di albi illustrati imbarazzante.


8) I fumetti e gli Albi Illustrati dei Francesi
I francesi ADORANO i fumetti. Sono roba per grandi, per gente in giacca e cravatta, per adulti, vecchi, bambini.
Hanno fumetterie da urlo, e edizioni bellissime. E sono una delle nazioni all'avanguardia nel mondo dell'albo illustrato... in una libreria francese nella sezione ragazzi troverete robe che voi umani nemmeno immaginate!

9) La Tia.
Dopo 7 anni in ammeriga senza famigghia (certo, come Remì e i suoi cani pulciosi), la Tia è stata una rivoluzione copernicana.
Ha fatto da famiglia, da amica, da mediatore culturale, da spalla su cui piangere, da compagna con cui ridere, da deus ex machina quando i problemi sembravano insormontabili, da consolatrice, da traduttrice, da abbracciatrice, da ascoltatrice. Lei e la Lola (il gatto più perfido del mondo) sono stati un appuntamento fisso per lo Gnomo, e il mate della Tia ha spesso risollevato Alice in giornate che sembravano irrecuperabili e bigie... Arrivata anche lei qui per caso, ma 30 anni fa, è stata l'alleata che tutti gli espatriati vorrebbero.
La lasciano sperando di ritornarci, dalla Tia nella sua casa del Pavone Blu, perché ha saputo farli sentire a casa quando casa ancora non era lì.


10)  il Clan delle Bionde.
Perchè Parigi non sarebbe mai stata così bella senza di loro.
Ecco, potesse impacchettare tutto quello che le dà gioia lei metterebbe in un paio di scatoloni rinforzati anche "Barbie Testa di Marmo" e "Barbie Urlo di Fuoco", magari con una scorta di pasta e biscotti che sennò con l'appetito lupesco che hanno finisce che si sbranano a vicenda...
Ah! E pure quei due spampanati dei loro genitori, la Rossa e Papà Gambalunga... Che non sono niente male nemmeno loro ;)

Alice ringraziatrice





Friday, July 15, 2016

au revoir

In questo post-Bastille nero e tristissimo noi partiamo.
Un abbraccio, grande, a questa Francia.
Che ho tanto tanto temuto, ma che alla fine si e' rivelata soffice e saporita come un croissant, che ci ha sorriso e avvolto in un abbraccio piovoso ma buono.
Mi manchera'.
Nonnostante la paura.

Ci sentiamo quando l'umore risale a dei livelli appropriati.

Alice piangitrice

Tuesday, July 12, 2016

I Savi del Trasloco

Lo Gnomo si sveglia alle 6 del mattino con un incubo sulle sue macchinine, viene portato nel lettone e lì si riaddormenta in tempo zero, russando, forzando tutti nella dannata posizione a N - H (Alice e il Grinta sono le stanghe, lo Gnomo sta in mezzo, perpendicolare, in genere con la capoccia sul petto del Grinta e i piedi in faccia ad Alice).
La sveglia non suona.
I tre eroi vengono svegliati dai Savi del Trasloco che bussano alla porta.
Confusione, che anno è? Dove siamo?
Ah già, cazzo, il trasloco!
Lo Gnomo, complice forse anche il risveglio brusco, osserva i due ormoni con diffidenza "Non voglio andare a Princeton!" "Gnomo, prima andiamo in Italia, a Princeton ora ci vanno tutte le nostre cose" "Ma non le macchinine! Le macchinine no! Mi prendono le macchinine, mamma?"
L'incubo notturno dello Gnomo, un sogno premonitore! Mio figghio ci ha le visioni premonitrici!

"Tranquillo Gnomo, respira, viaggiamo con 25 chili di plastica e metallo al seguito, con tutto il parco macchine e mezzi pesanti e spostamento terra... Tutte le tue macchinine vengono prima in Italia con noi. E guarda, se le mettessimo in fila probabilmente arriverebbero da qui a casa della Nonnina, e se le fondessimo potremmo farci un camper da 6 posti"
Guarda l'ormone e gli dice, per fortuna in italiano: "Non prendermi le macchine, sai? Non sono a te (Italianizzazione Gnomica del c'est pas à toi)"
Poi, probabilmente preoccupato all'idea di finire dentro uno scatolone, resta abbarbicato in braccio ad Alice per il resto del tempo fino a quando i Savi del Trasloco non si dileguano lasciando la toperie alleggerita di 20 scatole e un passeggino.

Ora ne restano altre 30 di scatole, e i mobili. Verranno strizzati domani nel deposito, sfidando le regole della fisica.
Je la famo, gente, je la famo!

Alice traslocatrice

Sunday, July 10, 2016

A-lè... A-lè...

Al pianterreno della casa accanto alla Toperie abita una famiglia di portoghesi.
Stasera, alle 19.00 i bambini (tra i 5 e i 12 anni) erano affacciati alla finestra che intonavano:
 "A-Lè Portugal! A-Lè Portugal!".
Una famiglia con bambini più o meno della stessa età stava entrando nella palazzina di fronte... si fermano e rispondono ai piccoli tifosi intonano e saltellando: "Alè France! Alè France!".
I due gruppetti si sgolano da una parte all'altra della strada, lo Gnomo li osserva un po' preoccupato: "Cosa fanno mamma?"
"Fanno il Tifo. Loro sono per una squadra che si chiama Portogallo, e loro sono per una squadra che si chiama Francia. Stasera fanno la partita e ciascuno spera che vinca la loro squadra, allora cantano, fanno i cori, insomma, fanno un po' una festa..."
Lo Gnomo osserva per altri 30 secondi il bambino portogese avvolto in una bandiera che, raggiante e adrenalinico, si sbraccia saltellando e gridando ancora più esaltato "A-Lè PORTUGAL!"
Con gli  occhi a cuore lo Gnomo si volta verso Alice e le tira la mano sospirando: "Anche io mamma... Anche io voglio fare il tifo"

Piccoli ultras crescono.

Ora si cerca qualcuno disponibile a prendere lo Gnomo sotto la propria ala calcistica, un volontario che gli spieghi il fuorigioco, le formazioni, le statistiche e il Calcio mercato.
Astenersi Milanisti o Juventini.
(Perchè Alice non ne capisce una mazza, ma arriva comunque da una famiglia di Granata d.o.c.)

Alice calcizzatrice

Friday, July 8, 2016

- 7 all'abbandono del suolo francese

E oggi tornarono. Salutarono Saint Malo, i gabbiani, le cozze, i nuovi amici e ripresero il loro tegevvè.
Tornarono pieni di carica ed energia, sono nel pieno dell'Alta Marea dell'Ottimismo.

Hanno fatto passi da gigante.
Non tanti, ma almeno 2:
1) Ora hanno un biglietto. Non per l'ammeriga eh, quello no, non ancora, che diamine, con calma eh, ma per l'Italì.
Quindi bon, è ufficiale, staccano gli ormeggi il 15 luglio. Dopo La Presa della Bastiglia ci sarà La Presa del Tegevvè.
2)  Hanno una compagnia di spedizioni a cui affideranno due scaffali di libri, i giochini dello Gnomo, il piumino, due tazze danesi e i vestiti invernali.
I Signori del Trasloco (entità mitologiche con cui Alice e il Grinta intrattengono lo Gnomo, capaci di condensare un palazzo in una scatoletta di pastelli, professionisti della fisica e della scissione molecolare, esimi membri del CERN, imballatori di neutrini e impacchettatori di gas nobili) si paleseranno il 12 luglio.
Inscatoleranno loro, i Savi Signori del Trasloco, perché a quanto pare non si fidano delle capacità di Alice, super Sayan dell'arte del Tetris, che un po' si risente... ma farà buon viso, soprattutto perché se impacchettano loro poi je danno l'assicurazione e se succede qualcosa ai libri di Alice quanto meno lei vuole li sordi, oltre che la testa del magazziniere di turno!

Quindi stanno alla grande.
Manca solo il deposito, il furgoncino per raggiungere il deposito, un valente cavaliere che li aiuti nel lancio delle scatole giù dalle scale a chiocciola... Ma ci arriveranno!

Alice intanto si è appena resa conto che se ordinasse oggi, ora, 5 minuti fa, ma pure ieri eh, le scatole per il trasloco su amazon NON arriverebbero comunque mai in tempo... Ma è in modalità zen zen zeezzen zen...  Quindi domani fa il giro dei negozi del quartiere a racimolare le scatole da imballaggio, ha alte aspettative verso  la farmacia e la sua fida pasticceria (se ci resta dentro qualche granellino di prozac o un paio di caramelline gommose non le spiacerebbe).
Questo sarà di nuovo un trasloco con le scatole dalle misure bizzarre e un po' sbrindellate, i segni di scotch precedenti, le scritte delle marche di sugo e i loghi delle scarpe ortopediche ai lati, come ai bei vecchi tempi, in Italì, e al diavolo la teknologggia!

Alice traslocatrice

addii e poemi d'ammore

Giovedi’ scorso era l’ultimo giorno di scuola dello Gnomo.
Ora, Alice, alla fine di ogni anno scolastico scrive un poema d’ammore per ogni bambino, individuale, proprio per quella teppa li’.
Ci impiega in genere un weekend. 
Durante il processo diventa estremamente scontrosa verso il Grinta, si commuove da sola, sbava i disegnini e le parole perche’ deve ancora trovarla una penna decente per mancini, piange un po’, maledice gli addii e tenta di mantenere alto il morale incrementando il consumo di tavolette di cioccolata fondente e alle nocciole.
E’ una di quelle cose che le costa sempre un po’ ma che in realta’ le piace, e l’ha fatto anche quest’anno, un disegno e una lettera per ognuno dei bimbi della creche, compresi i micro-nani (soprattutto i micronani!).
Eppero’.
Eppero ovviamente non le era mai mai mai capitato di riceverlo, un poema d’ammore di fine anno in qualita' di genitrice per lo Gnomo, quindi mica lo sapeva, l’effetto che fa.

Almeno fino a giovedi’ pomeriggio, quando e’ andata a riprendersi lo Gnomo, ha singhiozzato senza pudore con le maestre che l’abbracciavano manco stesse per partire per l’Afghanistan, ha elargito regali e bigliettini... e si e’ ritrovata in mano un pacchetto: “ E’ per Tristan, apposta per Tristan. Abbiamo pensato fosse meglio lo aprisse poi a casa...” Dice la maestra coccolosa strizzando l’occhiolino mentre la maestra ridacchiosa ridacchia...

Alice ci trova dentro questo:


E si e' commossa di nuovo irrimediabilmente, anche perche’ questi sono i doni meno montessoriani del mondo (La Buona Vecchia Maria deve aver emesso un gemito dall’oltretomba mentre le maestre pagavano alla cassa...), ma hanno fatto impazzire lo Gnomo che ha strillato di gioia ed ha gia’ quasi scaricato le pile di quel fottuto cioe’ di quel delizioso libretto sonoro... E quelle due furbette delle maestre lo sapevano bene.
E poi dentro c’era questo:

La lettura del biglietto ha creato un’impennata nel tasso di umidita’ della toperie non da poco.
Ed Alice ha pensato che sono proprio dannatamente belli, sti poemi d’ammore!
E allora, se avete una maestra simpatica, voi scriveteglielo, un poema! E se siete delle maestre, e avete dei bimbi simpatici,  e lo so che alle volte sono tanti, e verrebbe voglia di lanciarli contro il muro come palline da squash... ma scriveteglielo lo stesso, un poema d’ammore, pure piccolino... da’ una ricarica da 500 megatoni all’ottimismo, all’energia e alla fiducia nel genere umano in generale.


Alice ringraziatrice

Thursday, July 7, 2016

GABBIANI II

Lui invece e’ teribbbbile!
Si chiama Voldemort.
E’ il flagello della spiaggia.

Il primo giorno Alice, il Grinta e lo Gnomo hanno preso un panino e si sono seduti vicino al porto, all’imboccatura della spiaggia, per un pranzo vista mare.
Seduti in fila, con lo Gnomo in mezzo, al secondo boccone si sono ritrovati in faccia una cosa bianca e un confuso  sbattito d’ali.
Una vecchina autoctona e’ accorsa ad avvisarli: “fate attenzione al piccino, perche’ attaccano! Se ha del pane in mano tenetelo d’occhio perche’ scendono in picchiata per rubarlo e possono fare male, hanno un becco tagliente e una bimba l’altro giorno l’hanno ferita alla mano... dagli adulti di solito non vanno,  rubano ai bambini...”
O gabbiano, ma cosi’ infame devi essere?!
Per il resto del pranzo lo Gnomo e il Grinta sono stati seduti, e Alice ha fatto l’anti-aerea, mulinando le braccia e gridando Towandaaa!! ogni volta che Voldemort scendeva in picchiata verso il panino dello Gnomo.  E comunque era sempre lui. Recidivo e impunito.
La foto sopra l’ha fatta alice, a mo’ di scheda segnaletica... Se lo vedete, girate alla larga che questo e’ belligerante come pochi.
Il giorno dopo hanno visto in diretta un bimbo di 6 anni beccarsi un graffio sulla fronte (aveva gli occhiali, e probabilmente nella foga tra zampe ali e stanghette deve essere stato un po' un casino) e  diventare orfano del proprio muffin al cioccolato mentre il ladro volava via indisturbato.
Insomma.
Se siete a Saint Malo e siete al di sotto del metro e venti cercate di non andare in giro con del cibo in vista...i gabbiani non hanno pieta’, sanno che siete piccoli, deboli e con i riflessi lenti! 

E comunque, ancora una volta, Hitchcock aveva visto lungo.


Alice gabbianatrice

Gabbiani I

Nella selvaggia Bretagna, nella piccola Saint Malo, i gabbiani la fanno da padrone.
Ce n’e’ per tutti i tipi e per tutti i gusti, ma al momento, quello che a loro sta piu’ simpatico, e’ il gabbiano con la love story con il gatto:

Ogni giorno, al pomeriggio, si posa li’ e 'sti due stanno a discutere, tra un miagoio e uno stridio, per circa 10 minuti. Lo Gnomo li osserva in silenzio e bisbiglia come  in biblioteca, che gli hanno spiegato che senno’ il gabbiano vola via e il gatto scappa (terrorismo psicologico, credo si chiami?)

Secondo Alice, sono due fidanzati di vecchia data e la discussione e’ sempre la stessa:

“Dai, Margherita, per una volta scendi tu no?! Lo sai che mi fa fatica fare le scale, ho i reumatismi all'anca...”
“Gaetano ma che cafone sei?! No, scusa, io volo fin qua dalla spiaggia e devo pure venire a stare tutta scomoda sul poggiolo corto? Sali tu, piuttosto, senno’ io vado a chiacchierare con mia cugina due finestre piu’ in la, guarda...”
“Margherita amoremio, non far la scema, suvvia... e’ che ho pure qui la vecchia padrona che mi sta preparando le sardine delle 5 del pomeriggio... aspettami un attimo, dai, poi te ne porto un po’...”
“Tze’... sempre a mangiare stai... poi per forza che non riesci manco a fare la scale...”
“Ma dai, che poi quando ti da' gli avanzi il mangi sempre con goduria e ti lecchi il becco!”
“Che cc’entra?? E’ una questione di educazione, se mi offrono qualcosa sono educata e accetto! Dai, vieni su che da qui  si vedono pure 3 strani umani che ci fanno le foto, e il mio profilo migliore e’ dall’alto...”
“Quelli lasciali perdere, soprattutto quello piccolino fa un casino pazzesco... Margheri’, dai scendi qui, che ti costa...”
"No, gia' ieri sono scesa io... oggi mo' sal lui, signorinello..."

... To be continued


Alice gabbianizzatrice.

Wednesday, July 6, 2016

Pater!

Alcune peculiarita' di Saint Malo:
400 creperie,
50 ristoranti di cozze,
zero connessione o copertura cellulare.

Indi per cui Alice approfitta della incredibile tecnologggia di blogger per una comunicazione vergognosamente privata... ma tant e'!
Evviva la pubblicazione programmata, per cui questo post dovrebbe comparire per magia (puf!) il 6 luglio 2016!

Pater???
Si, si, dico a te, che vai a sciare nei golfi della Norvegia e poi a trottare nelle varie milonghe di Tango... a te che 1 ne pensi e 100 ne fai, a te che l'ultima volta che ti ho sentito stavi a fare la pavimentazione ad un Ducato di seconda mano che "Cosi' magari le vacanze le faccio in furgone".
A te che io non so bene come sia successo, che ti sei ritrovato una figlia che da sempre ha 90 anni mentre te sei rimasto ai 26... forse assieme facciamo media e diventiamo due persone normali???

Non lo so, comunque, Pater, tanti tanti auguri, anche se poi a te gli anni ti fanno un baffo eh, pero' oggi, visto che e' il tuo compleanno, io mi sentiro' particolarmente avventurosa e magari un tuffo nell'oceano ghiacciato in tuo onore lo faro' pure!


Alice festeggiatrice

Tuesday, July 5, 2016

Notizie da San Malino

Presi dallo scrupolo, Alice e il Grinta prendono un appuntamento da una pediatra bretone, che si rivela essere la fatina di Cenerentola, con sfolgoranti occhi blu, capelli bianchi e sorriso buono e saggio.

Studia lo Gnomo, che pare che ci avesse un orecchio rancido pieno di marciume ed un po’ di laringite ed esclama: “Ma non aveva male alle orecchie? Non si lamentava?! E’ altamente infiammato!” “Boh, veramente no... era troppo impegnato a fare le sabbiature, cercare paguri, spalmarsi di gelato...”.

La Fatina di Cenerentola, probabilmente allarmata dalla storia medica dello Gnomo e dal livello di irresponsabililta’ genitoriale che lo circonda (il paziente si presenta con sabbia nelle dita dei piedi e nle pannolino, gelato nelle pieghe del collo, patacche di cibo non meglio identificato sui pantaloni e gli occhi da folle di chi ha saltato il [SACRO!] riposino pomeridiano ma se ne fotte perche’ ha in corpo una crepe alla Nutella grande due volte la sua faccia)... E insomma, nel dubbio la Fata Madrina prescrive la Tripla Bomba, detta AKA : Antibiotico, Kortisone e Antinfiammatorio.

Alice e il Grinta escono, la tizia guarda Alice e la sua tosse da foca dichiarando: “Lei pure, signorina, magari si faccia vedere prima o poi” e Alice fa le corna e strizza scaramanticamente i testicoli del Grinta prima di salutare e ringraziare. Il paziente esce e dichiara: “E ora al mmare! Devo trovare l’anemmone per Dory e Nnemo!”.

... Questa sara’ senza dubbio la degenza piu’ degenerata della storia.

Alice de-parentizzatrice

P.s. Qui, per un tempo limitato,  una foto del paziente, esattamente 30 minuti prima di essere visitato, chiaramente sofferente...

Sunday, July 3, 2016

Saint Malino

Dicevamo che sono a Saint Malo.

Sara' il nome chebutta rogna, ma da quando sono arrivati sono tutti Malati tranne il Grinta, che si lamenta visto che gli stanno rovinando la vacanza e invece di andare in giro a sfondarsi di cozze ogni sera gli tocca restare a casa a mangiare brodini e soffiare nasi colanti.
Sono in una location perfetta, nella citta’ vecchia, in un edificio vecchissimo...  che ovviamente e’ monolocale di 14 metri quadri, dove quando lo Gnomo ha smesso di tossire comincia Alice, poi starnutisce uno, l’altra risponde con uno scaracchio... insomma, la colonna sonora della maison non e’ delle migliori.
Ieri la farmacista da cui e’ andata Alice chiedendo uno sciroppo per la tosse l’ha guardata e le ha detto: “Signora, ma altro che sciroppo, io direi guardia medica...”. E ’il pessimismo cosmico tipo dei paesini di mare, come insegna quel grugnone di Verga.  E comunque signora sua sorella, cara lei!
Ma non demordono. Alice si sta drogando come non mai e conta di tornare in piedi entro domani pomeriggio. Lo Gnomo se ne infischia della febbre e della tosse, purche’ ci sia la sabbia, quindi lo portano imbardato come una mummia sul lungo mare a scavare strade e a studiare vita marina nelle pozze lasciate dalla marea.
Probabilmente e' la malattia piu' divertente che gli sia mai capitata... 


Dicono che l’aria di mare faccia bene.
Se sopravvivono ne avranno sicuramente dei benefici stratosferici!

Alice tossicchiatrice