Sunday, March 19, 2017

Adozione tra le pagine


Alice li colleziona da sempre, di ogni formato, stile, argomento... ma da quando è arrivato lo Gnomo, sparpagliati nello scaffale ci sono anche, ovviamente, quei 2 o 3 o 20 libri che parlano, più o meno direttamente, di adozione, di famiglie un po' bizzarre, speciali e peculiari; del perdersi e del ritrovarsi; del crescere e scoprirsi diverso dagli altri, del perdere o trovare un senso di appartenenza... e dell'arte di saper stare in equilibrio un po' precario tra due mondi e due realtà.
Non sono raggruppati in una sezione speciale, o tirati fuori per determinate occasioni, semplicemente stanno lì, assieme a tutti gli altri, e lo Gnomo, a seconda dei periodi e dei momenti, li usura, li ignora, se li legge da solo o li racconta ai suoi pupazzi marini.
Ora, bisogna ammettere che c'è una quantità pazzesca di libri per bambini relativi all'adozione che fanno non cagare, cagarissimo. Alice ha un foglio excel in continuo aggiornamento, è a quota 200 titoli, tra libri in inglese e italiano e francese, e se va bene ne salva tipo 30 (immaginatela con uno chignon tiratissimo, gli occhiali sul naso e le labbra strette mentre, con disgusto, compila la sua segreta recensione dell'ennesimo roito dal tipo: "Dio ha voluto fossi tua mamma" oppure "Evviva, sono adottato!")

Ed ecco dunque che, invece di lasciare che il suo foglio excel prenda polvere virtuale, Alice ha deciso di inaugurare una nuova rubrica (già lo sapete, vero, che le sue rubriche non durano manco mezza settimana?). Quindi benvenuti a... Adozione tra le pagine!

Allora per cominciare eccone qui 10, di libri di adozione (o quasi), belli e meno belli (ma ringraziatela eh, che per questa volta non vi rifila i roiti e li tiene da parte per un post polemico e velenoso) che girano qui in casa.

Questi due titoli non sono di sicuro i migliori, ma sono stati tra i primi, nel senso che Alice li aveva quando lo Gnomo non era manco all'orizzonte... hanno più che altro un valore affettivo, sono pezzi di carta a cui Alice ha voluto bene, ma le storie non sono poi granché:

Buon Giorno Postino
(di questo ne aveva già parlato, perchè stava pure nella lista nera del sindaco di Venezia, ma ora pure lei, come il sindaco, lo guarda con sospetto, anche se per ben altri motivi...)
Si tratta del postino che porta ai pinguini un uovo un po' bizzarro.
la vedete la mamma tartaruga? Che arranca dietro?!
Ci sono una serie di robe, di questo libro, che ad Alice piu' passa il tempo e piu' in realta' non piacciono e la fanno arrabbiare assai ma questo forse perche' Alice e' una rompipalle inarrestabile eh... e quindi adesso l'ha messo in punizione sullo scaffale alto.
Tipo l'espressione un po' scontenta dei pinguini quando scoprono che dentro l'ovo ci sta un coccodrillo e non il pinguino che si aspettavano... Ma davvero?
Ma soprattutto il fatto che, osservando le illustrazioni... si vedono le mamme dei piccolini che vanno in giro ampresso al postino! Ma come?! Ma quindi 'ste poverette sono li' che vagano per la foresta in cerca dei loro bimbi?!? E quel pirla del postino manco le vede??

Fior di Giuggiola
Fior di Giuggiola le piaceva perche' spariglia un po' le carte ed e' una bimba bianca, ad essere trovata da una famiglia nera. Il resto della storia invece non è gran che, e infatti Fior di Giuggiola è rimasto in Italia (Tipo che all'inizio la mamma non vuole adottare Fior di Giuggiola perchè un bebè è faticoso, richiede lavoro e lei ha già troppi bimbi a cui badare)




Passiamo a quelli belli davvero!





A Mother for Choco
Uno dei suoi preferiti!
Choco e' solo, e cerca una mamma che sia come lui: La giraffa forse, gialla come lui? "No, non ho le ali come te"... la signora pinguino? Lei si che le ha le ali! "Nah, non ho mica le guance paffute che hai tu..."

Quando vede la signora orso che raccoglie le mela SA che non e' la sua mamma, non gli somiglia per niente! Ma quando l'orsa lo vede piangere, e lui gli racconta la sua storia, lei gli chiede: "Cosa farebbe la tua mamma se fosse qui?"
"Mi stringerebbe forte..."
"Cosi?" Chiede l'orsa abbracciandolo stretto...
"Si, e mi darebbe dei baci!"
"Cosi'? Chiede di nuovo mentre lo bacia forte
"E canterebbe e ballerebbe con me..."
"Cosi'?" Chiede l'orsa, e si lancia in una macarena (almeno, Alice le fa fare la macarena, voi se preferite fatele ballare il tuca tuca)
"Sai, Choco, forse potrei essere io la tua mamma?"
"Tu?!? Ma non hai le ali, non sei gialla, non hai le guance paffute, o i piedi a strisce..."
"Oh, mamma mia, no! Sarei proprio buffa se fossi cosi'!"
I due ridono, e intanto vanno a casa a sfondarsi di torta di mele.
E quando alla fine della giornata si abbracciano Choco pensa che sia proprio una fortuna che la sua mamma sia esattamente come sia.

Families Families Families
Taaante famiglie, tutte diverse. C'é chi vive con i nonni, o con la zia, c'é chi ha due papá, o solo una mamma, chi ha tanti fratelli, chi nessuno, chi degli animali e chi una pianta... non importa! Se ci si vuole bene, allora quella é una famiglia.
Lo Gnomo però è sempre un po' preoccupato: "ma io sono il lupo?" Nah, te sei un volpino e basta...








Il Libro dello Gnomo
Non quello di David Gnomo eh. Quello del suo, di Gnomo. Di come è nato, del viaggio dai monti a Niu Iorche eccetera.
Alice lo scrisse in rima, dentro c'è la sua storia e tipo quelle 40mila foto dei primi giorni... In realtà é un po' troppo denso, tornasse indietro lo rifarebbe un po' più semplice, ecco.
(niente foto perchè la privacy, e l'alone di mistero, e l'identità segreta del super eroe e blablabla)



oiseau et croco
il Grinta quando Alice glielo ha fatto leggere ha pianto lacrime grandi quanto piattini da caffè Ikea (Grinta, visto che ti dipingo pure dolccicoso ed emotivo? E non sempre come un troglodita inacidito?!).
Non è necessariamente sull'adozione, ma è un po' sull'adottarsi e l'adattarsi e il volersi bene e il crearsi una propria famiglia, unica e speciale.
Due uova si schiudono, una accanto all'altra. Da un uovo salta fuori un coccodrillo, dall'altro un uccellino spiumato. I due sono soli, e cercano di prendersi cura l'uno dell'altro: l'uccellino costruisce un nido per entrambi. Il coccodrillo va a cercare robe diverse da mangiare. L'uccellino insegna al coccodrillo a cantare, il coccodrillo gli insegna a nuotare. Quando però un giorno si inoltrano nella foresta, scoprono un branco di coccodrilli ed uno stormo di uccelli. Uguali a loro. Si guardano e si dicono: "Che ridicoli che siamo stati! E' ovvio che non siamo fratelli! Non ci somigliamo per nulla! Beh, addio, e buona fortuna". l'uccellino va con i suoi simili, e il coccodrillo raggiunge gli altri coccodrilli nella palude.
Ma il branco di coccodrilli non capisce come mai il coccodrillo voglia costruire un nido... E lo stormo di uccelli prende in giro l'uccellino quando tenta di cantare la notte, come faceva con il coccodrillo, o quando cattura un rinoceronte da mangiare.
I due si ritrovano una notte triste, per caso, alla luce della luna, sulla cima di un monte.
"Mi sei mancato" dice uno.
"Anche tu" dice l'altro.
"Fratelli?"
"Fratelli"


We belong together
Facile, semplice, con illustrazioni e testo che vanno benissimo anche per bimbi di un anno.



Il Principe Tigre.
Per placare la furia della madre Tigre, a cui sono stati uccisi i cuccioli, l'imperatore segue il consiglio del saggio e lascia il proprio figlio nel bosco.
La bestia lo trova, rivede in lui l'innocenza dei suoi cuccioli e non lo uccide. Il bimbo cresce allevato dalla Tigre, imparando tutti i segreti della foresta... fino a quando, dopo anni, i suoi genitori, ormai folli di preoccupazione e dolore, non lo vanno a cercare armati di esercito e torce infuocate.
Il ragazzino protegge la tigre, ma quando vede l'imperatrice le corre incontro per poi voltarsi verso la tigre e spiegarle: "Tu sei la mia madre della foresta, lei è la mia padre del palazzo. Ora è tempo che vada con lei". Il principe torna spesso a trovare la sua mamma tigre, fino al giorno in cui, ormai uomo, arriva davanti alla tana con un bimbo dentro ad un fagotto (e qui Alice acchiappa il fazzoletto per evitare di piangere sulle pagine) e lo deposita davanti alla Tigre dicendole: "Questo è mio figlio, te lo affido affinché tuo possa insegnargli tutto quel che deve sapere una tigre. Solo così potrà diventare un principe".
Sipario, piantone.

And Tango makes three
La storia vera di due pinguini, maschi, che potete andare a trovare allo zoo di Central park a New York.
Roy e Silo, due pinguini maschi, fanno tutto assieme: preparano il nido, si coccolano, dormono assieme, giocano assieme... e quando è la stagione della cova costruiscono un nido assieme e si "allenano" mettendo un sasso tondo nel loro nido e facendo turni per covarlo. Quando una delle coppie di pinguini dello zoo fa un uovo di troppo il custode lo affida a Roy e Silo, che felici lo covano, lo proteggono e, quando si schiude, si prendono cura del piccolo di pinguino, Tango, insegnandogli a nuotare, pescare e giocare. 

Motherbirdge of Love


In rima, semplice semplice, la storia di una bimba con due mamme. Una lontana, che purtroppo potrebbe non conoscere mai, che gli ha dato la vita e le emozioni... ed una vicina, che lo aiuterà' a crescere, ad amare e ad essere amata.
Sarà un caso, ma è stato dopo aver letto 3 volte di seguito questo libro che lo Gnomo, per la prima vola e senza preavviso, ha sparato una serie di domande dirette e disarmanti tipo: "perchè mio fratello è rimasto con M., e io no?" .



E bon.
Alice ringrazia, di cuore, tutti gli autori e illustratori di libri belli in generale, ma soprattutto di quei libri che fanno pensare, che smuovono domande grandi quanto montagne, che aiutano a parlare di cose alle volte attorcigliate, intrappolate e complicate grazie ad una illustrazione, una rima, una frase semplice che dice tantissimo.

Alice lettrice

16 comments:

  1. Voto choco, e pure i pinguini, e la donanda sul fratello la aspettavo al varco e siccome lo Gnomo è uno sveglio è arrivata forse prima del previsto

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    1. Si anche noi aspettavamo LA domanda al varco. ;)

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  2. Io ho regalato "Born from the heart" alla mia amica che ha adottato...dici che ho fatto una cazzata o lo salvi?

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    1. Baby, lascio rispondere Alice perche il libro non lo conosco. Ma diciamo in generale che 'sta frase "tu sei nato dal mio cuore", a noi mamme adottive di un certo tipo (stile Alice e me) fa rizzare i peli su tutto il corpo. Ma ci vorrebbe un post intero per sviluppare il discorso e sono sicura che Alice ci sta già pensando ;)
      Poi magari il libro e' bello, quindi non mi sbilancio...

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    2. Ciao Baby! Prima di tutto te sei mitica che regali libri! :)
      Poi si, ecco, quel libro lì secondo me è per coccolare e complimentare i genitori adottivi più che aiutare i bambini a capire... Quindi se l'hai regalato alla mamma boh, va bene... se l'hai regalato al bambino o alla bambina vieni qui, tira fuori le mani e palmi in alto che ti bacchetto!!! :-D
      Come accennava Slicing, ci sono un paio di cose che mi danno un po' fastidio, in generale, del concetto "you grow into my heart", dette al volo:
      1) L'assunzione che la madre biologica, nel cuore, questo bambino non ce lo avesse, e non ce l'abbia e che quindi l'unica cosa che abbia dato sia un ventre e un cordone ombelicale... quando probabilmente quel bimbo è cresciuto anche nel suo, di cuore.
      2) L'idea che, per essere davvero madri, dobbiamo in qualche modo aver parte nella partenogenesi o nella produzione di cotanto figlio, sennò non lo si ama.

      In questo specifico libro invece mi piacciono le illustrazioni, che sono belle e delicate ma mi lascia un po' perplessa è l'immagine di sto cuore "gravido", che si gonfia come la pancia di una mamma grazie alle istruzioni di un dottore, insomma, una copia della gravidanza con tanto di vestiti premaman... Così come l'idea, in generale, che l'adozione sia solo una botta di felicità e via.
      :) Un abbraccioooo!!

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  3. che bella questa rubrica! dai non interromperla!!!

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    1. :) Grazie trasparelena... ci provo eh... ma io ho la costanza di un moscerino ubriaco :-D

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  4. AARGH, la domanda dello Gnomo.
    Comunque anche al Sig. Tenace quel libro li' e' quello che suscita più domande, sara' anche che si tratta di una mamma cinese e di una bianca.
    E concordo su Choco. In assoluto il preferito finora.

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    1. A me piaceva anche tanto quello che mi avevi fatto vedere tu... con la bimba che viaggia aiuta dagli animali... diamine se mi ricordo il nome!
      Credo che allo Gnomo susciti domande perchè è semplice, in un certo senso accenna ma non definisce... e sì, con quelle illustrazioni credo sia ancor più potente per il sig. Tenace! :)

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    2. Il libro di cui parli e' "Sweet moon baby". Bellissimo. Metto il link qui sotto per chi dovesse essere interessato: https://www.amazon.com/Sweet-Moon-Baby-Adoption-Tale/dp/0375857095

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  5. Buongiorno postino :-) La iena lo adora, lo vuole sempre leggere quando andiamo in biblioteca :-)

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    1. Io adoro l'autore, in genere, ne ha anche un'altro dove c'è il dottore che si mangia l'intera sala d'aspetto :-D

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  6. Mi sono innamorata dell'uccellino e del coccodrillo! E anche dei pinguini! <3

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    1. A me quel fetente dell'uccellino e del coccodrillo fa sempre arrivare all'ultima pagina con la gola stretta dall'emozione :)

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  7. Per me la lista del sindaco veneto di libri banditi è stata "libri da leggere". Moltissimi li avevo, ma quelli "manca" sono state quasi tutte piacevolissime scoperte!

    Ps: oggi in biblioteca ho preso un po dei tuoi libri Paris tra le pagine. Oltre al pinguino hai dei titoli da consigliarmi per New York?
    Grazie!!
    Vanessa

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    1. Ahaha!
      Si, infatti, la lista va utilizzata come catalogo di letture consigliate!!
      Per New York, così al volo, mi viene in mente...
      This is New York, che è un classico, vecchio, datato, ma con delle illustrazioni belle belle :)
      La serie di Mo Willem "Knuffle Bunny" (1, 2, e 3) bellissima e divertente, con foto in bianco e nero di Brooklyn...
      The men who walked between the towers (la storia del matto che ha camminato tra le due torri)
      Blackout ( perchè mi piace e si vedono i tetti e le strade di Brooklyn)
      Sector Seven (perchè mi piace e il bimbo scompare con le nuove in cima all'Empire State Building)
      Poi se siete appassionati di metropolitane vi consiglio pure
      Subway story, Julia Sarcone-Roach (da quando l'abbiamo letto tutte le macchinine dello Gnomo ad un certo punto vengono lanciate nell'oceano)
      Ah! E You can't take a balloon into the metropolitan museum (c'è la serie, con altri musei, è divertente)

      (poi ci penso meglio, giuro!)

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edddaì, blatera un po' con me!