Mattina, la sveglia suona in ritardo. El Grinta, infame, prende la porta al volo ed esce senza aspettarmi.
Ecco.
Ho aperto gli occhi da 5 minuti e son gia' incazzata.
Adesso lo inseguo e gliene stacco quattro.
Sono mezza svestita sul pianerottolo, con una montagna di maglioni sotto il braccio, la faccia stropicciata, i capelli fermati alla meglio in due codini insulsi e storti che sembrano le antenne di Shrek. Chiamo l'ascensore mentre preseguo nell'arduo compito della vestizione e rivolgo amorevoli bestemmie al mio coniuge cafone. L'ascensore arriva, e non e' vuoto. Mi ci accomodo facendo finta di essere una persona normale, io e la mia manciata di vestiti ancora da mettermi sotto il braccio. Dentro una mamma assonnata e una nana alta quanto una caciotta che mi fissa con occhi grandi quanto tazzine ed uno sguardo serissimo. Improvvisamente mi rendo conto che devo sembrarle una pazza, ma non ho tempo. Continuo a vestirmi borbottando contro El Grinta a denti stretti (straccia cabasisi che non e' altro.. guarda se non poteva aspettare 2 stronzi minuti...) il maglioncino bianco, il maglione rosso, la giacca a vento azzurra, la prima sciarpa viola, il cappellino nero, il paraorecchie rosso fuoco, le moffole... tiro fuori dalla borsa l'ultimo strato, ovvero la mia seconda sciarpa-boa rossa gialla e arancione, e
"Hooooow!"..
La nana mi guarda con i suoi occhi-tazzina che brillano e un gran sorriso!
All'uscita dall ascensore fa per seguirmi con sguardo estatico, ma la madre la ranca dal cappuccio, mi sorride e si scusa.
Mi ha scambiata per un elfo natalizio.
Stamattina sorridevo da sola per strada pensando; Ragazzi, ho una nuova fan!
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edddaì, blatera un po' con me!