PREMESSA
Se ho latitato per un po' di giorni dal bloggo è perchè, sommato al duro e arduo lavoro della suplì, ho dovuto far fronte ad un esplosione di vita sociale:
c'è chi parte, c'è chi va, ci sono i compagnucci del Grinta che festeggiano selvaggi... insomma, la sera si tira tardi nella città delle lucine e la mattina si va a lavorare con le occhiaie da panda e la faccia stropicciata.
E' che ad ammazzarmi fisicamente non è tanto l'uscita goliardica e lo sbevazzamento in se' quanto il ritorno a casa, che è roba che manco quello sfigato di Ulisse può capire.
Dopo mezzanotte la metropolitana si trasforma in un mondo surreale, e il solito viaggio di un'ora si trasforma in una e mezza, due, alle volte pure 2 ore e passa trascorse ad aspettare o a ciondolare sui vagoni nel sottosuolo, in una caldo appiccicaticcio, con la ciucca che diventa improvvisamente triste o nauseabonda.
PRIMA PARTE:
L'altra sera, vista l'ora tarda, visto che eravamo in centro, nel cuore pulsante della città delle lucine, io e il Grinta abbiamo avuto un'idea lubrica & viziosa:
"Prendiamo un taxi?"
"eeh... ma quanto costerà"
"Boh, mica più di 30 dollari... però in mezzo'oretta siamo a casa!"
"FACCIAMOLO" grida la sottoscritta, già esaltata perchè un'ora di sonno in più sembra una roba ficherrima.
"Allora fermo un taxi?"
"Certo. Assolutamente. Eccheccavolo, siamo a niu iorc, dobbiam pure provarla quest'esperienza del taxi!"
Ci mettiamo in mezzo alla strada.
Le regole del gioco sono semplici: dobbiamo avvistare, in questo fiume di macchinine gialle, una macchinina gialla che abbia la luce accesa, ovvero che sia libero.
Facile.
Che cce vò.
E dopo che, per moltiplicare le probabilità di successo, i due:
si dividono ad un incrocio,
si sbracciano in mezzo alla strada,
rischiano di essere spiattellati da autisti assassini,
si procurano una paralisi al braccio a furia di tenerlo alzato e sventolante,
si ritrovano con le dita blu a causa della circolazione sanguigna severamente dannaggiata...
dopo circa 30 minuti...
...
...
I prodi eroi si rompono i marroni e con la coda tra le gambe prendono la metropolitana. Che tocca aspettarla, ma almeno non rischi di essere investito durante l'attesa.
La mia nuova teoria al riguardo e' che per prendere un taxi a niu iorc devi essere una super fica di sex & the city o un supereroe all'inseguimento del cattivo. Essendo io e il Grinta solo due balenghi malvestiti, nemmeno i taxisti bengalesi erano interessati a tirarci su.
SECONDA PARTE:
Eppero' ieri sera, mentre a tarda notte ci stavamo avviando alla fermata per il nostro solito pellegrinaggio in metropolitana, un taxista parcheggiato mi guarda nelle palle degli occhi e mi fa segno. Mi fa segno davvero. Mica di andare a cagare, ma di salire!
Guardo il Grinta e in un secondo, gongolati e emozionati, siamo sui sedili in finta pelle di Habib, il nostro mago del volante.
Ora, sara' che dopo 6 mesi 6 che non salivo in macchina non ero piu' abituata...
sara' che qui hanno il cambio automatico...
sara' che hanno una guida all'americana, che vuol dire very very sportiva, tutta a zigo zago con sorpassi un po' alla cazzo...
sara' che sui ponti lunghi lunghi, sembra quasi che questi macchinoni possano spatarrarsi da un momento all'altro...
Sara'.
Ma mentre io sperimentavo un picco di serotonina e adrenalina e stavo con la testa fuori dal finestrino come i cani, pensando "Maro', devo assolutamente rifarlo!", il Grinta, che aveva allacciato tre cinture di sicurezza, stava inchiodato nel sedile, con una faccia bianca da Pierrault, tentando di non guardare la strada che gli faceva impresiun.
20 minuti e Habib ci ha scaracchiato sotto casa.
Indimenticabile. Grazie Habib.
CONCLUSIONE
"Dobbiamo rifarlo!" e' il grido della sottoscritta, invasatissima
"Si... magari piu' avanti..." e' il ponderato commento del Grinta.
Alice viaggiatrice (SU 4 RUOTE!)
Ma prendere un taxi a NYC è la cosa più strafiga della storia!
ReplyDeleteComunque a me sono capitate entrambe le situazioni: quella di sbracciarmi per 30 minuti di fila (con -20°C di temperatura esterna!) e quella di avvicinarmi soltanto al marciapiede ed avere un taxi che inchiodava magicamente davanti a me (e senza neppure alzare il braccio! Roba da Minority report!).
---Alex
beh ma magari era solo il taxista che guidava come un pazzo... io in tutti i posti dove ho preso un taxi mi son sempre ca**ta in mano.. o sono proprio i niuiorchesi che guidano così?? povero grinta!
ReplyDelete...che cosa strana non salire in macchina da 6 mesi!
che strano, quando ci sono stata io a NY impiegavamo tre secondi a sederci sul taxi (e non eravamo le 4 bellezze di SATC!). rimpiangevo che qui non non ci fossero...
ReplyDeletecmq hai ragione, hanno una guida da far spavento!! sembrava di stare sulle montagne russe, e i sedili dietro hanno tutte quelle molle... e poi il cambio automatico che sembra un aereo in decollo.... ih! ih!
ma avete provato anche il mitico ed ormai iconografico fischio al taxi?
ReplyDeletela mia unica espeienza di taxi a niu iorc è stata restare imbottigliata per mezz'ora in upper east side.
ReplyDeletepoi l'autista (sikh, ovviamente) ci ha consigliato di scendere.
tanto, non ce ne si veniva a capo.