colgo l'occasione per un post serio. Almeno, ci provo.
Lo spunto viene da Nonsisamai (che però non vive nella Grande Mela, e che quindi racconta una realtà succosa ma molto diversa dalla mia... andate a leggerla, pigroni!)... ma viene anche dal simpatico conticino per la gastroscopia arrivato proprio oggi, quello che ancora non si sa se è coperto dalla mia assicurazione o no e che mi ha un po' inquietato.
Il post riguarda il sistema sanitario ammerikano.
Ora, da noi c'è il Santo Sistema Sanitario Nazionale, che fa sì che TUTTI abbiano accesso alle cure ospadaliere: i tempi possono essere biblici, le infermiere stronze, gli ospedali sporchi, i dottori truccati, raccomandati, cafoni, tutto quello che volete, ma se io sono in mezzo ad una strada e sto male e necessito di cure, posso contare su un sistema pubblico, che mi fa pagare un ticket in base al mio reddito e che mi assicura le cure per il raffreddore o per la Febbre del Pigmeo del Borneo.
Qui no.
Qui gli ospedali sono privati. Sono aziende, come la Fiat, la Pernigotti e la Danone. O peggio la Cirio.
I malati sono acquirenti, che comprano e ricevono in base a quello che pagano.
Ora, se io sono ricco, in America me la godo della grossa e ci sto da pascià: posso scegliere gli ospedali migliori e le cure più avanzate, posso farmi rivoltare come un calzino, farmi tempestare di radiazioni e sciaboradare tra i più tecnologici esami.
Se invece sono nella classe media, in generale il mio posto di lavoro mi paga una bella assicurazione, così posso ammalarmi senza preoccuparmi troppo. Ovviamente, nel momento in cui smetto di lavorare l 'assicurazione va a farsi benedire, cosa che mi rende parecchio complicata la vita, perchè se io mi ammalo di qualcosa di serio, smetto di timbrare il cartellino e resto a casa per 2 mesi, il mio datore di lavoro mi licenzia e io mi ritrovo malato, disoccupato e senza assicurazione (e tra l'altro crea un sacco di problemi anche all'ospedale, che perde un possibile cliente ed è costretto a mettermi alla porta).
Più della metà delle persone fisiche che dichiara bancarotta negli Stati Uniti lo fa in seguito all'impossibilità di pagare per una malattia.
Anche perchè il diritto al licenziamento (con conseguente perdita di assicurazione) è sacrosanto, non serve giusta causa e non serve preavviso (il mio contratto alla supplì spiega chiaramente che io posso prendere il volo ed essere espettorata a calci dalla porta d'ingresso in qualunque momento, senza liquidazioni o condizioni di sorta), poi è anche sacrosanto il mio diritto a trovarmi un avvocato e intentare una causa (e magari la vinco pure) epperò per attivare certi meccanismi servono i soldini, e se io sono malato, senza lavoro e impossibilitato a pagarmi le cure, magari non ho proprio chissà che voglia di investire in un azzeccagarbugli, ecco.
Capita anche che, magari, il mio datore di lavoro l'assicurazione non me la fa, o che io sia un libero professionista dal reddito medio. A quel punto posso farmi una bella assicurazione sanitaria privata, che mi dice quali ospedali e quali dottori posso utilizzare (mica tutti! Siamo matti? Solo quelli convenzionati con la mia assicurazione, e solo nelle città o negli Stati dove la mia assicurazione è accettata) e che, nonnostante tutto, mi dà la tranquillità e la sicurezza di essere coperto qualora una tegola dispettosa mi trapassasse il cranio.
Ora, io parlo dei costi di un'assicurazione a NY, che è per eccellenza una delle Mele più care in assoluto, epperò qui un'assicurazione personale parte dai 400 dollari e sale fino ai 1400.
Mensili.
Da pagare in un unica bella rata ad inizio anno tutti assieme.
E che mi permette poi di pagare solo tra i 25 o i 50 dollari per ogni consulto o analisi.
Che comunque non è mica male se ci pensate, perchè qui tutto ha dei costi spaventosi!
Volete un paio di cifre?
Entrare nel pronto soccorso per dire "Sto male?" 1800 dollari, con "no-assicurasiun-card"
Una gastroscopia? 6000 dollari, con "no-assicurasiu-card"
Un parto "normale" (senza cesareo, senza anestesia, senza complicazioni, SOLO il parto)? 45.000 dollari, con "no-assicurasiun-card".
Ora, se invece di essere un privilegiato riccone, o un modesto ma decente medio-borghese mi ritrovo ad essere un piccolo miserello con un stipendio tipo, per dire, da supplì, di 1000 dollàri, l'idea di un'assicurazione privata manco mi sfiora.
Negli Stati Uniti il 16% della popolazione è senza assicurazione sanitaria.
Tra questi ci sono un sacco di giovani che decidono di risparmiare e "scommettono" sulla loro salute, ma ci sono un sacco di persone che non se la posso proprio permettere e che hanno lavori scoperti dall'assicurazione (la Pippi, le ragazze del Diner, la mia vicina di casa e un sacco di "gente normale" che semplicemente incrocia le dita e spera negli anticorpi... e adesso mi è più chiaro come mai quando qualcuno starnutisce o dà un colpo di tosse la gente si scansa manco ci fosse un appestato!)
Si tratta di 47 milioni di persone, tra cui vecchi e bambini, che non può permettersi di ammalarsi.
Che succede se sei tra questi 47 milioni... e sei spure figato?
Allora, ci sono, nella pentolona della miseria, vari strati di sfiga:
Se sei mooolto indigente, ma con un lavoro (che però non deve superare, se sei da solo, i 300 dollari al mese di stipendio) puoi accedere ad un programma statale e federale, chiamato Medicare, che ti copre le sfighe generali. Ovviamente non quelle particolari, quindi se hai una malformazione cardiaca che richiede un'operazione complicata o costosa, non c'è proprio niente da fare per te, e muori. Non ti lasciano morire per strada, magari ti danno anche un po' di morfina, ma comunque muori. Mica è colpa loro, eh, è madre natura ti ha dato il cuore storto! Loro in compenso faranno di tutto per farti avere un sereno trapasso, quindi stai tranquillo e segui la luce, che va tuuutto bene.
Se sei una famiglia e il tuo reddito non supera un certo tetto, puoi accedere ad un altro programma che ti aiuta a pagarti un'assicurazione: in questo caso poi cavartela con una spesa di 150-200 dollari al mese, ed avere una copertura per sfighe generali.
Per le sfighe particolari vale sempre lo stesso discorso però!
Il fatto è che mentre in Italia, dove tutti paghiamo per il sistema sanitario, sono disponibili (ripeto, saranno pure lente e puzzose ma ci sono) cure anche per le malattie magari meno comuni, qui, dove gli ospedali sono aziende, mantenere le apparecchiature o i medicinali per una malattia che hanno solo in 100 persone è troppo costoso e poco redditizio... quindi un sacco di "sfighe rare" non vengono coperte dalle assicurazioni.
Da noi invece il costo della cura per una sfiga rara viene "suddiviso" tra tanti in partenza, e garantisce il diritto alla cura anche per chi si ritrova con la Febbre del Pigmeo del Borneo.
Ci sono poi sfighe più comuni ma estremamente costose, tipo il diabete o il cancro: le assicurazioni disposte ad accogliere clienti con tumori o diabetici nella loro storia clinica sono
pochissime, e per queste persone cambiare assicurazione o tariffario è quasi impossibile (piccolo aneddoto? L'università dei cervelloni pensava di assumere due esimi professori. Menti brillanti, grandi cervelli. L'assunzione non è andata a buon fine perchè i due avevano avuto un cancro. Cancro curato e debellato, certo, ma il costo della nuova assicurazione sanitaria che l'università avrebbe dovuto pagare per coprire il due ultra 50enni con un tumore alle spalle, sarebbe stato mostruosamente caro e han preferito scegliere altri due genietti, magari meno furbi ma almeno più sani).
Se, infine, sono all'ultimo strato della sfiga (senza agevolazioni senza assicurazione e senza soldi) quando io arrivo al pronto soccorso, dopo che la fantomatica tegola dispettosa mi è caduta in testa, ho il diritto di essere mantenuta in vita e "stabilizzata". Che non è però il diritto di essere curata. Quando io arrivo mi ricuciono, certo, e controllano che non sia crepata dissanguata, ma se la tegola ha comportato qualche danno che richiede cure specifiche o operazioni le otterò solo se ho un'assicurazione o i soldi per pagare. Altrimenti verrò gentilmente messa all'uscita.
1800 persone sono morte prematuramente nel 2000 per mancanza di copertura sanitaria.
Quindi, aimè, sì. Si muore. Se non hai un'assicuraizone e la tegola dispettosa di piglia, puoi solo sperare di essere italiano, salire sul primo aereo che ti capita e tornare a casa, dalle infermiere stronze, dai medici corrotti, dagli ospedali sporchi e tutto quello che volete, ma dove almeno il diritto alla cura viene riconosciuto.
(E questo è il motivo principale per cui io e il Grinta ci nascondiamo dall'Anagrafe degli Italiani all'estero: nessuno dei due vuole perdere la mutua!)
Ah, le cosine che ho scritto in stampatello sono affermazioni un po' fortine, ma non le dico io, si trovano in un libro pubblicato dalla Columbia University e dal Social Science Research Council: The measure of america. American Human development report 2008 2009. Lettura interessante e tristissima sotto la maggior parte dei punti di vista (sanità, educazione, stile di vita...)
Alice preoccupatrice
Bene.
Ora vado a prendermi le pasticchette omeopatiche, mi sparo un infuso di tiglio e vado a farmi la conta dei globuli bianchi, che i sono depressa da sola, mi sono!
E comunque God Bless Obama, gente!
:)
Alice consolatrice
oh beh.
ReplyDeleteti aiuto a contare i globuli, va'...
mmm.
sob...andiamo tutti a vivere in Francia...che è meglio.
ReplyDeletequesta è una di quelle cose che non riesco veramente a concepire degli USA. io ad esempio sono in cura da una diabetologa e da una psicologa presso l'ospedale della mia città, e pago 18 (diciotto) euro a seduta. due medici, 18 euro. esame del sangue, 6 euro e 35. io poi non sono nemmeno in pericolo di vita!
ReplyDeletequando poi mi sono fatta male a londra, non ho pagato niente. NIENTE, mi hanno visitato, dato antidolorifici, fatto le lastre e parlato a lungo di come curarmi. certo non avevo bisogno di essere operata, ma qualche ora e qualche risorsa ce l'hanno persa!
bah...
riesci a farmi sorridere anche parlando di cose amare....
ReplyDelete...leggere questo post mi fa lo stesso effetto del guardare "il Dottor Stranamore" di Kubrick:
AHAHAHAHAHA! ahahah aha!.... ah. mmmmhh...
Oh, elis.
ReplyDeleteCome spieghi le robe tu, nessuno.
Talentuosa, anzichenò!
dancin' grasie! ;)
ReplyDeleteSciropz, Ooollè... io punto alla Spagna, che come sai il Grinta con la Francia...!
Sleepy, io ti confesso che, da brava ipocondrianca quale sono, qui vivo abbastanza nell'ansia: un po' perchè la mia assicurazione non è delle migliori, e soprattutto adesso, che inizio a pensare di lasciare la supplì e trovarmi un altro lavoro, i costi di una copertura privata mi spaventano tantissimo!!
Kino :)
tra una risata dolce-amara e l'altra dacci una mano a contarmi i globuliini, và! :P
he, gia' god bless obama :)
ReplyDelete(e anche noi ragazzine cagionevoli)
cavolo pero', sono proprio felice di non vivere dalle tue parti. sicuramente sara' tutto piu' eccitante che quaggiu', ma la qualita' della vita? 1000 dollari?? incredibile...oltre a tutto il resto che ti ripeto qui non ho mai sentito e di persone ne conosco, sembra proprio di essere in un altro paese...ora linko questo post cosi' chi e' venuto (tantissimi piu' del solito!) da me puo' passare anche qui a vedere questa faccia della medaglia.
oh mamma, mi hai messo l'ansia... mi faccio la tisana pure io.
ReplyDeletemolto istruttivo (anche se certe cose le sapevo già).
ReplyDelete:-(
colica renale: 11 mila dollari.
ReplyDeleteuna sem-pli-ce co-li-ca re-na-le.
voglio andare a casaaaaaaaaa
un abbraccio.
valeriascrive
E la cosa buffa è che se spieghi all'ammeregano medio come funziona da noi, quello inorridisce ed inizia a blateriale di unione sovietica, komunismo e via dicendo.
ReplyDeleteCi vuole un bel po' per fagli capire che non c'entra il comunismo e che il nostro sistema (nonostante faccia acqua da tutte le parti, immagino io perchè ci sono un sacco di mangianti e sprechi vari ed assortiti) funziona ed abbastanza benino, in generale ovviamente... Provate a ritrovarvi per esempio all'ospedale di Oppido Mamertina (RC) e poi raccontatemi, se sopravvivete, ovviamente.
Comunque ricordiamoci che anche noi paghiamo una cifra ch è più di quella dell'eventuale ticket, guardate le "trattenute SSN" per conferma sulla vostra busta paga (se siete dipendenti, ovvio). La cosa buona è che è vero che uno paga secondo il reddito che ha e poi però riceve un servizio che è indipendente da quanto paga, quindi il poveretto esente dai contributi perchè nullatenente viene curato come me che ho un buono stipendio (e pago di conseguenza).
---Alex
adblues: invece io penso che agli americani piaccia enormemente l'idea, e' anche per questo che hanno votato obama.
ReplyDeleteLa tua premessa, avere un lavoro, e' asolutamente corretta. Pero' se hai il lavoro, ed e' decente, la copertura assicurativa non e' per nulla male. Qui mi passano l'assicurazione tutto incluso per me e famiglia per 90 dollari al mese, ed include le cure dentarie e le visite oculistiche. Il servizio che ho in cambio e' al limite della fantascienza quando comparato alla sanita' italiana.
ReplyDeletequello che mi sembra più incredibile è che solo da poco tempo gli americani, che ai miei occhi appaiono come uno dei popoli più evoluti, si siano resi conto che il loro sistema sanitario non è dei migliori. Mi sembra assurdo pensare che se ad esempio ti devi operare di appendicite magari fai il giro di due o tre ospedali per vedere chi ti fa il prezzo migliore ...MAH!!!
ReplyDeletegiusto per blaterare... tutto quello che scrivi e` verissimo! Ho letto anche il post di Nonsisamai e sono rimasta sconvolta dal fatto che gli abbiano chiesto di pagare prima ancora di essere operata. In cinque anni di vita negli Stati Uniti, con un ricovero in ambulanza e piu` di un operazione alle spalle non ho mai sentito niente del genere...I conti li paghi, se non coperti... ma di solito arrivano dopo, non prima! Ma mi ricordo anche che sono nel Massachusetts, mi sembra anche uno dei pochi stati che imponga ai suoi cittadini di munirsi di un minimo di assicurazione sanitaria anche se non hai un lavoro!
ReplyDeleteComunque da quando sono qui mi sono potuta fare tutte le cure dentarie di cui avevo bisogno... pagate totalmente dall'assicurazione, in Italia non mi sarebbe bastato un mutuo!
Hai ragione Alice , questa e' un enorme pecca del sistema americano . Nessuno puo' stare tranquillo a mio parere , perche' , come si dice qui, "you never know".
ReplyDeletePero' adesso c'e' Obama , e sono sicura che le cose cambieranno . Credo che lo vogliano tantiu americani , che scegliendo Obama hanno scelto di cambiare .
E' bello vedere tante persone interessate...
ReplyDeleteCapisco che un sacco di gente con un lavoro e con l'assicurazione sia estremamente contenta dei trattamenti ricevuti,purtroppo, per chi l'assicurazione però non ce l'ha, qui nella mela soffia un vento lugubre assai!
Anche io spero in Obama, ma va detto che il ragazzo, per quanto bello e bravo, non è Clark Kent e troppi miracoli (tipo la creazione dal nulla di un sistema sanitario pubblico nazionale) non ne potrà fare... se mai sarà, io spero già di essere tornata dall'atra parte dell'oceano :-P
Ciao, bellissima analisi della situazione!
ReplyDeletePerò a me sembra che il bellissimo e democraticissimo servizio sanitario italiano (il principio è veramente degno di una società fra le più avanzate) esista quasi esclusivamente sulla carta.
esempio fresco fresco di stamattina:
Ho telefonato al più importante Policlinico di Palermo, che raccoglie in sè illustri Professionisti(non è ironia), per prenotare una visita endocrinologica(ho la tiroxina sballata e vorrei capire perchè), bene, mi è stato risposto molto gentilmente che era possibile prenotarla per fine Luglio!
Loro sono stati gentili,devo soltanto portare una ricetta e pagare un piccolo ticket, ma secondo voi aspetto sei mesi per capire se ho qualcosa di grave oppure prenoto una visita privata (magari con lo stesso specialista che mi avrebbe visitato in ospedale) pagando 100/150 €?
E' questo che non funziona, l'uguaglianza esiste sicuramente, ma quali sono le caratteristiche del servizio "ugualmente" offerto?
Forse sono tra i più sfigati perchè ho anche la fortuna di stare al Sud(bello il mare, belli i monumenti, il pesce buono, non nevica,ma le infrastrutture ed i servizi sono fermi agli anni '60).
Nuovamente complimenti, vado a prenotare la mia visita...privata
sigh!