Il primo giorno è andato. Azzarderei bene.
Alice ha portato con sè alla Scuoletta Reggyo beni italo-cioccolatiferi a sufficienza da mandare l'intero corpo insegnante in coma glicemico.
Alice ha rivisto Curricola che sembra molto ben predisposta ed accondiscendente, ed ha lasciato che Alice sventrasse l'intera classe facendo volare pezzi di mobilia per rimontarla da capo diversamente.
Ha persino accolto con silenziosa pazienza l'ultima follia di Alice, la creazione sotto il loft di una Dark Room dove darci dentro con torce, ombre e materiale fluorescente.
La nuova collega invece (chè quest'anno siamo in tre. Come la Nina la Pinta e la Santa Maria) è come Curricola: magra, minuta, bionda con i capelli lunghi. Ciò rende Alice facilmente riconoscibile come la bruna con il funghetto atomico in testa.
La nuova collega la chiameremo Tabula Rasa.
Tabula Rasa è simpatica, curiosa, interessata, volenterosa e quieta.
Tabula Rasa non sa una mazza del metodo Reggyo. Ma proprio niente. Che quando ha visto le videocamere ha chiesto "Uh! E queste a cosa servono?".
Che quando Curricola ha detto "Atelier" c'è voluta una digressione di due minuti per spiegarle cos'era e perchè ce ne avevamo uno in classe.
Però chissenefrega, che tanto, senza offesa, ma il metodo reggyo mica è lo studio dei neutrini, e in un mesetto, se è davvero volenterosa come sembra, sarà già lì a discettare di esplorazioni, ambiente come terzo insegnante e documentazione... Ora tocca solo contagiarla, assicurarsi che non prenda il sentiero del curricolum e del metodo accademico, che non si attacchi a robe tipo test, griglie comportamentali e robaccia varia.
La nuova Mission di Alice per le prossime due settimane è "corruzione e trascinamento di Tabula Rasa nei tortuosi sentieri del Caos Didattico". Che tanto e piace.
Alice corrompitrice
Tuesday, August 30, 2011
Monday, August 29, 2011
Domani Alice torna al lavoro.
La scuoletta Reggyo sarà vuota di bambini e piena di insegnanti.
Alice si pupperà l'allegro training per le emergenze mediche che le spiegherà:
come rimettere il cervello a posto se un bambino si apre il cranio con i pastelli a cera,
come steccare un braccio rotto utilizzando pezzi di lego colorato
e come fermare un emorragia facendo uno scubidù con le arterie.
Così poi Alice sarà pronta per Medici senza Frontiere.
No, la verità è che il traning per le emergenze mediche è una tipa che per 2 ore circa ti ripete tutti i possibili traumatici e orripilanti scenari ripetendo all'infinito:
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
Poi vabbè. Dura due ore anche perchè Alice alle volte si diverte a metterla alla prova:
...Ma se ha una spina nel piede?
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
... Ma se sviene con la faccia nel water?
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
"..."
Alice curatrice
La scuoletta Reggyo sarà vuota di bambini e piena di insegnanti.
Alice si pupperà l'allegro training per le emergenze mediche che le spiegherà:
come rimettere il cervello a posto se un bambino si apre il cranio con i pastelli a cera,
come steccare un braccio rotto utilizzando pezzi di lego colorato
e come fermare un emorragia facendo uno scubidù con le arterie.
Così poi Alice sarà pronta per Medici senza Frontiere.
No, la verità è che il traning per le emergenze mediche è una tipa che per 2 ore circa ti ripete tutti i possibili traumatici e orripilanti scenari ripetendo all'infinito:
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
Poi vabbè. Dura due ore anche perchè Alice alle volte si diverte a metterla alla prova:
...Ma se ha una spina nel piede?
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
... Ma se sviene con la faccia nel water?
"Non fate nulla, non toccate il bambino, non muovetelo e chiamate un'ambulanza"
"..."
Alice curatrice
Sunday, August 28, 2011
Irene l'uraNano
Insomma, Irene e' passata ed era tutta chiacchiere e distintivo. Che ci sono si e no quattro alberi sradicati, un po' di rami e fogliame vario a terra ma per il resto aveva davvero ragione Ali: un acquazzone e nulla piu'.
Alice, donna che ha fatto dell'irresponsabilita' la sua bandiera, come la pioggia si e' fatta pioggerellina e' andata con i Grinta e Smirne a farsi un giro per strada, approfittando della quiete dell'ipotetico occhio del ciclone... E non era sola ad essersi rotta le balle di star tappata in casa.
A broccolino il traffico pedonale era quasi maggiore del solito, che di curiosi non c'e'mica solo Alice! coppie romanticamente avviluppate tra loro in impermeabili di plastica, branchi di ragazzini , giovani con scarpette da ginnastica pronti per una bella corsetta nel parco con salto dei tronchi morti, madri con bambini armate di macchina foto a caccia di sensazionali alberi sradicati. Vecchietti seduti sulla panchina a leggere il giornale... Che qui a broccolino non ci impressioniamo mica facilmente!
Ora, dichiarata ufficiamente conclusa l'emergena, Alice ora va a svuotare la vasca da bagno.
E a togliere lo scotch dalle finestre.
E questa settimana l'aspetta una dieta a base di tonno e fagioli in scatola, che deve smaltire tutte quelle dannate scatolette pre-uragano!
Alice festeggiatrice
Alice, donna che ha fatto dell'irresponsabilita' la sua bandiera, come la pioggia si e' fatta pioggerellina e' andata con i Grinta e Smirne a farsi un giro per strada, approfittando della quiete dell'ipotetico occhio del ciclone... E non era sola ad essersi rotta le balle di star tappata in casa.
A broccolino il traffico pedonale era quasi maggiore del solito, che di curiosi non c'e'mica solo Alice! coppie romanticamente avviluppate tra loro in impermeabili di plastica, branchi di ragazzini , giovani con scarpette da ginnastica pronti per una bella corsetta nel parco con salto dei tronchi morti, madri con bambini armate di macchina foto a caccia di sensazionali alberi sradicati. Vecchietti seduti sulla panchina a leggere il giornale... Che qui a broccolino non ci impressioniamo mica facilmente!
Ora, dichiarata ufficiamente conclusa l'emergena, Alice ora va a svuotare la vasca da bagno.
E a togliere lo scotch dalle finestre.
E questa settimana l'aspetta una dieta a base di tonno e fagioli in scatola, che deve smaltire tutte quelle dannate scatolette pre-uragano!
Alice festeggiatrice
Boooring!
Sapevatelo: L'occhio dell'uragano Irene e' NOIOSOOO.
Fa caldo, e' umido, praticamente non piove, non c'e' vento ed Alice e' stufa di star chiusa in casa....
Sopratutto dopo aver passato buona parte della notte sveglia e allerta con il vento e la pioggia che sbatacchiava sulle finestre e sognando poi a ripetizione canoe, fiumi, cascate.
Ora ci sono pure gli uccellini che cantano tra i rami.
E lo scoiattolo le ha appena cagato sul davanzale.
Se lo becco mi faccio un bel cappellino da David Crockett.
Alice sbuffatrice
Fa caldo, e' umido, praticamente non piove, non c'e' vento ed Alice e' stufa di star chiusa in casa....
Sopratutto dopo aver passato buona parte della notte sveglia e allerta con il vento e la pioggia che sbatacchiava sulle finestre e sognando poi a ripetizione canoe, fiumi, cascate.
Ora ci sono pure gli uccellini che cantano tra i rami.
E lo scoiattolo le ha appena cagato sul davanzale.
Se lo becco mi faccio un bel cappellino da David Crockett.
Alice sbuffatrice
Saturday, August 27, 2011
Allora... ci diamo una mossa?!?
Comunque giusto perchè si sappia Irene è una tardona.
Che ormai siam tutti qui ad aspettare di veder volare le tegole e le biciclette dei fricchettoni e invece niente, lei se la prende comoda a far casino con la Carolina e la Virginia...
Abbiamo riempito d'acqua la vasca da bagno.
Abbiamo riempito i secchi.
Abbiamo riempito d'acqua persion la pentola a pressione.
Se non ci inzuppa Irene ci possiamo sempre fare i gavettoni da soli.
E nel frattempo ho già dato fondo ai Ferrero Rocher!
Il Grinta comunque è sempre una presenta confortevole e rassicurante:
"Non temere Amor mio, se le finestre cedono al vento e ci si allaga la topaia c'è sempre il Piano B"
"Cioè?"
"Muoriamo. Mhuaaa ha ha. Hahah!"
"..."
Alice aspettatrice
Che ormai siam tutti qui ad aspettare di veder volare le tegole e le biciclette dei fricchettoni e invece niente, lei se la prende comoda a far casino con la Carolina e la Virginia...
Abbiamo riempito d'acqua la vasca da bagno.
Abbiamo riempito i secchi.
Abbiamo riempito d'acqua persion la pentola a pressione.
Se non ci inzuppa Irene ci possiamo sempre fare i gavettoni da soli.
E nel frattempo ho già dato fondo ai Ferrero Rocher!
Il Grinta comunque è sempre una presenta confortevole e rassicurante:
"Non temere Amor mio, se le finestre cedono al vento e ci si allaga la topaia c'è sempre il Piano B"
"Cioè?"
"Muoriamo. Mhuaaa ha ha. Hahah!"
"..."
Alice aspettatrice
uraganizzazione III
Da ieri sera un lento ma costante processo migratorio fa si che la gente che abita sulle rive si stia spostando da amici o conoscenti sulla collina, e quindi attorno alla topaia c'è un quieto incremento della popolazione in giro a fare le ultime spese.
Per non essere da meno anche Alice e il Grinta hanno cercato di procurarsi un ospite, che la briscola a tre è molto più divertente!
E quindi Smirne, l'amica turca di Alice e il Grinta si è trasferita da loro per aver compagnia e ospitalità, che lei stava nella zona gialla tutta sola e non era bello.
Ha contribuito al kit di emergenza della topaia apportando alla scorta di cioccolatini e scatolette di tonno di Alice e il Grinta i seguenti beni di prima necessità:
Caffettiera turca, caffè e tazzine adatte alla lettura dei fondi.
Secchio, sapone e batterie (continuano però a mancare la torcia e la radio).
Puzzle, giochi di società e dadi.
Supporto scaramantico e spirituale grazie all'occhio o al fagiolo di non so bene chi o cosa ma non importa, che qui va bene tutto!
In un momento di debolezza Alice e il Grinta hanno persino deciso di ubbidire alle indicazioni del sito della sicurezza e salvezza suprema della città ed hanno messo la X di scotch alle finestre.
Non solo, ma hannop ure comprato la candeggina, che a quanto pare serve per sterilizzare l'acqua in caso di contagio di mortadellosi. Visto che non hanno alcun'idea delle dosi, se mai dovessero davvero usarla finiranno stroncati da una lavanda gastrica e con le viscere più bianche delle piastrelle di mastro Lindo.
Per il momento non succede una mazza, che tanto 'sta zoccola di Irene (Lunga, davvero non ce l'ho con te nè!) arriverà stasera... in compenso fa caldo, è umido, piovicchia e ci si gode questo romantico e rassicurante paesaggio:
Alice uraganizzatrice
P.s. A scopo preventivo staccan la luce alla parte sud di Manhattan, noi che siamo fichi invece dovremmo avere elettricità... quindi capace che Alice riesca a rompere le palle con un ulteriore post, fate attenziune!
Per non essere da meno anche Alice e il Grinta hanno cercato di procurarsi un ospite, che la briscola a tre è molto più divertente!
E quindi Smirne, l'amica turca di Alice e il Grinta si è trasferita da loro per aver compagnia e ospitalità, che lei stava nella zona gialla tutta sola e non era bello.
Ha contribuito al kit di emergenza della topaia apportando alla scorta di cioccolatini e scatolette di tonno di Alice e il Grinta i seguenti beni di prima necessità:
Caffettiera turca, caffè e tazzine adatte alla lettura dei fondi.
Secchio, sapone e batterie (continuano però a mancare la torcia e la radio).
Puzzle, giochi di società e dadi.
Supporto scaramantico e spirituale grazie all'occhio o al fagiolo di non so bene chi o cosa ma non importa, che qui va bene tutto!
In un momento di debolezza Alice e il Grinta hanno persino deciso di ubbidire alle indicazioni del sito della sicurezza e salvezza suprema della città ed hanno messo la X di scotch alle finestre.
Non solo, ma hannop ure comprato la candeggina, che a quanto pare serve per sterilizzare l'acqua in caso di contagio di mortadellosi. Visto che non hanno alcun'idea delle dosi, se mai dovessero davvero usarla finiranno stroncati da una lavanda gastrica e con le viscere più bianche delle piastrelle di mastro Lindo.
Per il momento non succede una mazza, che tanto 'sta zoccola di Irene (Lunga, davvero non ce l'ho con te nè!) arriverà stasera... in compenso fa caldo, è umido, piovicchia e ci si gode questo romantico e rassicurante paesaggio:
Alice uraganizzatrice
P.s. A scopo preventivo staccan la luce alla parte sud di Manhattan, noi che siamo fichi invece dovremmo avere elettricità... quindi capace che Alice riesca a rompere le palle con un ulteriore post, fate attenziune!
Friday, August 26, 2011
uraganizzazione II
Le zone costiere più basse hanno avuto l'ordine di evacuare... se ne vanno i ricconi di Battery Park e pure i russi di Coney Island.
Alice e il Grinta invece restano sulla loro collina di Broccolino, nella topaia tanto luminosa all'ultimo piano della palazzina (vè, mica è un grattacielo, si tratta di un minuto cosino a 3 piani!) che ha sette finestre. E per la prima volta da quando ci vive Alice non è proprio felice di avere 'ste 7 cacchio di finestre, ma vabbè.
Tra l'altro nella topaia ci restan per forza di cose, che il siòr Bloomberg ha deciso di far chiudere tutta la metropolitana già da sabato pomeriggio.
La torcia non ce l'hanno, ma perchè loro son romantici, e quindi si accontenteranno della sensuale candela alla vaniglia e dei lumini da bagna caoda.
Alice ha scoperto che le scorte alimentari da uragano sono perfettamente in sintonia con le sue passioni alimentari: tonno in scatola, piselli, lenticchie. Quindi manco a farlo apposta da quel punto di vista vanno alla grande.
Hanno pure comprato 4 bottiglie d'acqua e crepi l'avarizia. Se proprio si mette male, come già sapete c'è la Ginja, il San Simone e pure una bottiglia di rosso bbono che tenevamo da parte per fare i fighi ad una ipotetica cena. Senza dimenticare l'ammazzacaffè alla genzianella della nonnina, che quello non solo ti disseta ma ti infuoca talmente tanto da far evaporare l'acqua che ti circonda.
Insomma, noi siam pronti. Credo. Ma anche no. No, purtroppo no.
P.S.
Spero tantissimo che non vada via l'elettricità. Perchè la Apple non ha inventato i MacBook a manovella?
Alice e il Grinta invece restano sulla loro collina di Broccolino, nella topaia tanto luminosa all'ultimo piano della palazzina (vè, mica è un grattacielo, si tratta di un minuto cosino a 3 piani!) che ha sette finestre. E per la prima volta da quando ci vive Alice non è proprio felice di avere 'ste 7 cacchio di finestre, ma vabbè.
Tra l'altro nella topaia ci restan per forza di cose, che il siòr Bloomberg ha deciso di far chiudere tutta la metropolitana già da sabato pomeriggio.
La torcia non ce l'hanno, ma perchè loro son romantici, e quindi si accontenteranno della sensuale candela alla vaniglia e dei lumini da bagna caoda.
Alice ha scoperto che le scorte alimentari da uragano sono perfettamente in sintonia con le sue passioni alimentari: tonno in scatola, piselli, lenticchie. Quindi manco a farlo apposta da quel punto di vista vanno alla grande.
Hanno pure comprato 4 bottiglie d'acqua e crepi l'avarizia. Se proprio si mette male, come già sapete c'è la Ginja, il San Simone e pure una bottiglia di rosso bbono che tenevamo da parte per fare i fighi ad una ipotetica cena. Senza dimenticare l'ammazzacaffè alla genzianella della nonnina, che quello non solo ti disseta ma ti infuoca talmente tanto da far evaporare l'acqua che ti circonda.
Insomma, noi siam pronti. Credo. Ma anche no. No, purtroppo no.
P.S.
Spero tantissimo che non vada via l'elettricità. Perchè la Apple non ha inventato i MacBook a manovella?
uraganizzazione
Arriva l'uragano. Però non è sicuro. Ma pare che sì.
Irene, si chiama.
Nel frattempo si diffondono notiziari allegri, pieni di speranza e ottimismo, con i metereologi che spuntan come funghi e che ricordano agli abitanti di broccolino di fare la spesa, comprare candele, provvedere ad una scorta di cibo e acqua sufficiente per 3 giorni e tenersi una canoa in cucina.
Alice ha già gonfiato i braccioli e li tiene sotto il letto.
E però un po' le rode, che oggi deve andare a fare la spesa per riempire il deserto desolato della dispensa e colmare il vuoto cosmico del frigo e si beccherà l'orda degli avventisti del secondo diluvio in fila per comprare le autobotti d'acqua e i silos di grano.
Comunque dopo 4 anni di vita ammericana ancora non riesce a capire se gli autoctoni sono un popolo di irreducibili allarmisti o di avventurosi irresponsabili.
Cioè, davvero deve andare a comprare la torcia e le taniche?
Tutto ciò la perplime.
Alice uraganizzatrice
Irene, si chiama.
Nel frattempo si diffondono notiziari allegri, pieni di speranza e ottimismo, con i metereologi che spuntan come funghi e che ricordano agli abitanti di broccolino di fare la spesa, comprare candele, provvedere ad una scorta di cibo e acqua sufficiente per 3 giorni e tenersi una canoa in cucina.
Alice ha già gonfiato i braccioli e li tiene sotto il letto.
E però un po' le rode, che oggi deve andare a fare la spesa per riempire il deserto desolato della dispensa e colmare il vuoto cosmico del frigo e si beccherà l'orda degli avventisti del secondo diluvio in fila per comprare le autobotti d'acqua e i silos di grano.
Comunque dopo 4 anni di vita ammericana ancora non riesce a capire se gli autoctoni sono un popolo di irreducibili allarmisti o di avventurosi irresponsabili.
Cioè, davvero deve andare a comprare la torcia e le taniche?
Tutto ciò la perplime.
Alice uraganizzatrice
Wednesday, August 24, 2011
AirLingus, Rapunzel, Manghi & Camille. Ovvero il ritorno.
E anche stavolta è andata.
Alice e il Grinta hanno scoperto una volta arrivati a Linate che il trolley che volevano spacciare come bagaglio a mano era in realtà mooolto più grande delle Sacre Misure imposte dalla AirLingus. Si sono scambiati uno sguardo terrorizzato, poi han deciso che avrebbero tentato il tutto e per tutto.
Hanno passato il tempo sdraiati sulla valigia incriminata, l'hanno cammuffata da bebè e sono riusciti ad eludere tutti i controlli, trascinandosi 'sto masso di Stoneage come fosse un sassolino di pietra pomice.
Hanno poi avuto la gran fortuna di arrivare al controllo doganale ammericano preceduti da un aereo dai paesi arabi e un'altro dall'India. 2 ore di attesa, in piedi, per il controllo dei visti, con il Grinta che aveva ormai gli occhi iniettati di sangue e sussurrava "Dopo tutta 'sta fatica non lascerò MAI più il paese".
Poichè però la maggior parte dei controllori era impegnata a sventrare i passeggini dei bambini indiani e le valigie avvolte nello scotch degli arabi Alice e il Grinta, con la loro valigia contrabbandante imbrattata di cioccolata e che odorava di liquori e ammazzacaffè, hanno passato la dogana senza che nessuno li degnasse di uno sguardo.
Ah, poi. Dal punto di vista spisicologico Alice sta bene, benissimo.
Pensate che non ha nemmeno versato una lacrima al momento dei saluti finali.
Poi vabbè, mentre si guardava Rapunzel sullo schermo dell'aereo ha pianto per 45 minuti di fila.
Ma perchè è una storia drammatica, intimista e estremamente complessa. 'Gnoranti.
Scaricati i rubinetti Alice si è data a quel che sa far meglio, le riflessioni inutili.
Per intanto è bellissimo subaffittare la casa, che te torni ed è tutto pulito pulito. Più pulito di quando te ne sei andata. E poi una delle subaffittavole ti ha lasciato lo shampo, l'altra dei libri, l'altra ancora ha addirittura piantato un semino di mango in un vasetto per te! E' come avere i folletti domestici che ti accudiscono il focolare. Gratis. Anzi, ti pagano loro.
Poi non capisce perchè il taxi da JFK (sì, han fatto gli sboroni ed hanno pure pagato un taxi ) costa di più per Brooklyn che per Manhattan. Ci deve essere una piega nel continuum spaziale delle città.
Poi pensava che mannaggia, questa volta si sono scordati il parmigiano reggiano. Quindi i prossimi visitatori sono pregati di presentarsi alla porta con un bel taglio da 3 chili. Stagionato, grazie.
Infine, pensava alla sua amica Carota, la commentatrice al post precedente. Che lei mica li aveva visti i commenti, e quindi no, lei la Carota e il suo pancione non li ha salutati... e mentre Alice era in volo, prendendo tutti d'anticipo, l'inquilina della panza ha deciso di saltar fuori, impaziente e imprevedibile come la mammà!
E allora Benvenuta Camilla!!
Che poi, Camillina mia, chiamandosi tua madre "Carota", quale nome migliore?!
Alice ritornatrice
P.s. Carota? Vedi di presentarti a rapporto su Skype al più presto o ti grattugio!
Alice e il Grinta hanno scoperto una volta arrivati a Linate che il trolley che volevano spacciare come bagaglio a mano era in realtà mooolto più grande delle Sacre Misure imposte dalla AirLingus. Si sono scambiati uno sguardo terrorizzato, poi han deciso che avrebbero tentato il tutto e per tutto.
Hanno passato il tempo sdraiati sulla valigia incriminata, l'hanno cammuffata da bebè e sono riusciti ad eludere tutti i controlli, trascinandosi 'sto masso di Stoneage come fosse un sassolino di pietra pomice.
Hanno poi avuto la gran fortuna di arrivare al controllo doganale ammericano preceduti da un aereo dai paesi arabi e un'altro dall'India. 2 ore di attesa, in piedi, per il controllo dei visti, con il Grinta che aveva ormai gli occhi iniettati di sangue e sussurrava "Dopo tutta 'sta fatica non lascerò MAI più il paese".
Poichè però la maggior parte dei controllori era impegnata a sventrare i passeggini dei bambini indiani e le valigie avvolte nello scotch degli arabi Alice e il Grinta, con la loro valigia contrabbandante imbrattata di cioccolata e che odorava di liquori e ammazzacaffè, hanno passato la dogana senza che nessuno li degnasse di uno sguardo.
Ah, poi. Dal punto di vista spisicologico Alice sta bene, benissimo.
Pensate che non ha nemmeno versato una lacrima al momento dei saluti finali.
Poi vabbè, mentre si guardava Rapunzel sullo schermo dell'aereo ha pianto per 45 minuti di fila.
Ma perchè è una storia drammatica, intimista e estremamente complessa. 'Gnoranti.
Scaricati i rubinetti Alice si è data a quel che sa far meglio, le riflessioni inutili.
Per intanto è bellissimo subaffittare la casa, che te torni ed è tutto pulito pulito. Più pulito di quando te ne sei andata. E poi una delle subaffittavole ti ha lasciato lo shampo, l'altra dei libri, l'altra ancora ha addirittura piantato un semino di mango in un vasetto per te! E' come avere i folletti domestici che ti accudiscono il focolare. Gratis. Anzi, ti pagano loro.
Poi non capisce perchè il taxi da JFK (sì, han fatto gli sboroni ed hanno pure pagato un taxi ) costa di più per Brooklyn che per Manhattan. Ci deve essere una piega nel continuum spaziale delle città.
Poi pensava che mannaggia, questa volta si sono scordati il parmigiano reggiano. Quindi i prossimi visitatori sono pregati di presentarsi alla porta con un bel taglio da 3 chili. Stagionato, grazie.
Infine, pensava alla sua amica Carota, la commentatrice al post precedente. Che lei mica li aveva visti i commenti, e quindi no, lei la Carota e il suo pancione non li ha salutati... e mentre Alice era in volo, prendendo tutti d'anticipo, l'inquilina della panza ha deciso di saltar fuori, impaziente e imprevedibile come la mammà!
E allora Benvenuta Camilla!!
Che poi, Camillina mia, chiamandosi tua madre "Carota", quale nome migliore?!
Alice ritornatrice
P.s. Carota? Vedi di presentarti a rapporto su Skype al più presto o ti grattugio!
Di quando alle 3 del mattino si viene colti da un rigurgito poetico daventi alla stampa dei biglietti aerei
Li-nate, sei un posto inutile sperduto nel niente.
Il tuo aereoporto è il parto di un cretino demente
Linate, per raggiungerti alle 8 del mattino
se sei sfigato e stai a Torino
devi prenderti un taxi, un treno, una metropolitana,
un autobus la canoa e forse pure un lama.
Linate, quando una meteora karmica ti leverà dai marroni
Io brinderò con champagne e panettoni!
Alice bestemmiatrice,
che si è appena resa conto che no, non parte da Malpensa e si troverà a fare lo sherpa trascinandosi circa 45 chili ampresso per uno svariato numero di mezzi di trasporto attraverso la ridente pianura padana.
Il tuo aereoporto è il parto di un cretino demente
Linate, per raggiungerti alle 8 del mattino
se sei sfigato e stai a Torino
devi prenderti un taxi, un treno, una metropolitana,
un autobus la canoa e forse pure un lama.
Linate, quando una meteora karmica ti leverà dai marroni
Io brinderò con champagne e panettoni!
Alice bestemmiatrice,
che si è appena resa conto che no, non parte da Malpensa e si troverà a fare lo sherpa trascinandosi circa 45 chili ampresso per uno svariato numero di mezzi di trasporto attraverso la ridente pianura padana.
Sunday, August 21, 2011
meno 2
E insomma, siamo agli sgoccioli.
Alice è qui, nel mezzo della stanza con 2 valigie e due bagagli a mano, attorno a lei c'è un brodo primordiale di libri, vestiti stropicciati, confezioni di gianduiotti e di canistrelli corsi, bottiglie di ginja mummificate in calzini, svariati pacchi famiglia di lines seta ultra con ali (L'aveva già detto, vero, che ha una passione per i lines seta ultra con ali e che come loro nessuno mai? E che sia lei che la Pippi li importano selvaggiamente e poi passano il tempo a scambiarsi i consigli e le curiosità che stanno sulle confezioni? Si, no? Bene), 2 chili di settimane enigmistiche che la Mater ha amorosamente archiviato e conservato intonse (e Alice già gode, che ha dato uno sguardo ai vari "scorpi le venti differenze" e sono bellissimi!), medicamenti erboristici e omeopatici che convivono pacificamente con scorte di tachipirine e antibiotici (che il propoli è bello, ma il paracetamolo pure non fa mica schifo), pasticche Leone, patè corso e poi tanti, tanti oggetti non meglio identificati ma tutti di vitale importanza.
Per riuscire a far stare il tutto entro i mandatori 23 chili a bagaglio toccherebbe fare i ceck in a gravità zero, ma Alice confida nella bontà e nella sbadataggine aereoportuale. E nel suo sorriso smagliante e ammaliatore. Magari questa volta è il caso che parta pure un po' scosciata e con un push up.
Poi urgono le solite preghiere e macumbe rivolte verso la dogana ammericana, che se per disgrazia controllano le valigie e requisiscono il cibo e le bevande Alice piange lacrime e sangue per il resto dell'anno.
Poi non sa voi, ma tutte le volte, prima della partenza, ad Alice prende prende un'irrequietezza lieve ma costante verso tutto e tutti. Vaga per le stanze e non si ricorda cosa cerca, ha sempre la sensazione di dimenticare qualcosa, le sembra sempre che sia tardi ed invece è sempre presto.
Ora per esempio se ne va a cercare i passaporti. Così. Caso mai servissero.
Alice preparatrice
Alice è qui, nel mezzo della stanza con 2 valigie e due bagagli a mano, attorno a lei c'è un brodo primordiale di libri, vestiti stropicciati, confezioni di gianduiotti e di canistrelli corsi, bottiglie di ginja mummificate in calzini, svariati pacchi famiglia di lines seta ultra con ali (L'aveva già detto, vero, che ha una passione per i lines seta ultra con ali e che come loro nessuno mai? E che sia lei che la Pippi li importano selvaggiamente e poi passano il tempo a scambiarsi i consigli e le curiosità che stanno sulle confezioni? Si, no? Bene), 2 chili di settimane enigmistiche che la Mater ha amorosamente archiviato e conservato intonse (e Alice già gode, che ha dato uno sguardo ai vari "scorpi le venti differenze" e sono bellissimi!), medicamenti erboristici e omeopatici che convivono pacificamente con scorte di tachipirine e antibiotici (che il propoli è bello, ma il paracetamolo pure non fa mica schifo), pasticche Leone, patè corso e poi tanti, tanti oggetti non meglio identificati ma tutti di vitale importanza.
Per riuscire a far stare il tutto entro i mandatori 23 chili a bagaglio toccherebbe fare i ceck in a gravità zero, ma Alice confida nella bontà e nella sbadataggine aereoportuale. E nel suo sorriso smagliante e ammaliatore. Magari questa volta è il caso che parta pure un po' scosciata e con un push up.
Poi urgono le solite preghiere e macumbe rivolte verso la dogana ammericana, che se per disgrazia controllano le valigie e requisiscono il cibo e le bevande Alice piange lacrime e sangue per il resto dell'anno.
Poi non sa voi, ma tutte le volte, prima della partenza, ad Alice prende prende un'irrequietezza lieve ma costante verso tutto e tutti. Vaga per le stanze e non si ricorda cosa cerca, ha sempre la sensazione di dimenticare qualcosa, le sembra sempre che sia tardi ed invece è sempre presto.
Ora per esempio se ne va a cercare i passaporti. Così. Caso mai servissero.
Alice preparatrice
Friday, August 12, 2011
corsi e ricorsi
Dopo il matrimonio fricchettone, il matrimonio terrone, l'arrivo dei folletti, il mare con la nipote, i monti con la nonna, il portogallo con il Grinta... Alice, tuttora in preda all'attacco ipercinetico che sempre la coglie quando tocca il suolo italico, riparte.
Oggi lei prende un treno, prende una nave prende un pullman e se tutto va bene arriverà in terra corsa, dove la Mater ha dimostrato le sue doti di femmina alfa ed ha ha già imperiosamente conquistato il suo angolo preferito del campeggio, all'ombra degli olivi dove nessuno le rompe le balle e alle volte le volpi la vengono a trovare.
Alice starà nella Spiaggia delle Mucche, in compagnia di vitellone come lei, berrà Muscat, mangerà formaggi di capra e si farà prendere a sberle dai cavalloni.
Un pensiero terribbile l'ha folgorata mentre preparava la valigia: "Tra 10 giorni torni a New York, dove hai un lavoro. Quella cosa per cui ci si alza presto e si sta fuori casa per 9 ore, circondate da maestrine folli e psicopatiche".
Poi per fortuna di è distratta a cercare il costumino da mare, ed ora ha cose molto più serie a cui pensare tipo una deforestazione totale e completa. Se dal ponte della nave vedrà una stella cadente, saprà già che desiderio esprimere: un'alopecia cronica alle gambe che la liberi dalla schiavitù di cerette, rasoi, cremine e lanciafiamme.
Ci si ritrova tra una settimana, voi fate i bravi... Alice farà del suo meglio per non fare assolutamente nulla. Ma proprio nulla. Capace che per pigrizia non le cresceranno manco le unghie.
Alice corsatrice
P.s. Il Grinta nel frattempo resterà in città, sulle sudate carte. In questa settimana privo di Alice-distrazioni ha in programma di trovare la soluzione alle crisi economiche del mondo e conquistare il Nobel.
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Oggi lei prende un treno, prende una nave prende un pullman e se tutto va bene arriverà in terra corsa, dove la Mater ha dimostrato le sue doti di femmina alfa ed ha ha già imperiosamente conquistato il suo angolo preferito del campeggio, all'ombra degli olivi dove nessuno le rompe le balle e alle volte le volpi la vengono a trovare.
Alice starà nella Spiaggia delle Mucche, in compagnia di vitellone come lei, berrà Muscat, mangerà formaggi di capra e si farà prendere a sberle dai cavalloni.
Un pensiero terribbile l'ha folgorata mentre preparava la valigia: "Tra 10 giorni torni a New York, dove hai un lavoro. Quella cosa per cui ci si alza presto e si sta fuori casa per 9 ore, circondate da maestrine folli e psicopatiche".
Poi per fortuna di è distratta a cercare il costumino da mare, ed ora ha cose molto più serie a cui pensare tipo una deforestazione totale e completa. Se dal ponte della nave vedrà una stella cadente, saprà già che desiderio esprimere: un'alopecia cronica alle gambe che la liberi dalla schiavitù di cerette, rasoi, cremine e lanciafiamme.
Ci si ritrova tra una settimana, voi fate i bravi... Alice farà del suo meglio per non fare assolutamente nulla. Ma proprio nulla. Capace che per pigrizia non le cresceranno manco le unghie.
Alice corsatrice
P.s. Il Grinta nel frattempo resterà in città, sulle sudate carte. In questa settimana privo di Alice-distrazioni ha in programma di trovare la soluzione alle crisi economiche del mondo e conquistare il Nobel.
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Monday, August 8, 2011
idiozie viaggianti
Dopo essersi strafocati di belle cose e buon cibo tra le strade lisbonete Alice e il Grinta sono tornati all'ovile.
Si sono divertiti un sacco. Hanno visto posti bellissimi. Si sono promessi che ritorneranno.
Alice potrebbe ammorbarvi per ore elencandovi tutte le meraviglie di Lisbona, Sintra e Cascais... ma preferisce intrattenervi con informazioni inutili e/o disgustose, chè sennò scusate neh, ma vi andate a leggere una guida turistica e fa uguale!
Idiozia numero 1
Per intanto Alice è rimasta affascinata dai maschietti di Lisbona.
E visto che non vogliam dire che son brutti diciamo che hanno una bellezza tutta neanderthaliana. I maschi poi parlano con vocioni stentoree e non fatevi ingannare, loro dicon che parlano portoghese, ma in realtà si tratta di un dialetto sardo-russo.
Mentre passeggiava per le strade, Alice fissava affascinata le spianate, le piazze, i parcheggi. Ovvero le fronti altiiiissime e larghiiiiissime degli autoctoni. Che Alice alla fronte non ci fa mai caso, poi va in Portogallo e non vede altro che quelle. Ma grandi, nè. Si legava le mani dietro la schiena, per resistere all'impulso di elargire frontini su tutte quelle fronti invitanti lisce e lucenti.
Poi invece c'è tutto un'altro tipo di fauna che sono i mulatti delle vecchie colonie e i migranti, e lì Alice invece sbavava davanti a 'sti belloni esotici mentre il Grinta le piantava il gomito nelle costole mormorando "sgualdrina, lo so che l'hai visto..." "Grinta, amore, spostati che mi rovini il paesaggio... quello ha due braccia che manco il David...".
Idiozia numero 2
A Lisbona è stato inventato lo Scalino. Con la S maiuscola. A parte le cinque terre, che però in confronto son grandi uno sputacchio, Alice non ha mai visto un posto con tante scale, scalinate, gradoni, gradini, rampe e scivoli. Che per forza che i portoghesi son piccoli, è una roba da selezione naturale, che quelli con il baricentro troppo alto si ammazzan giù per le scalinate almeno 2 volte al giorno.
Idiozia numero 3
Alice è arrivata a Lisbona ed è entrata in un tunnel di finestre e portoni. Cioè ha iniziato a fotografare compulsivamente qualunque anta scrostata, tutte le maniglie arrugginite, ogni singolo balcone con le inferriate e i panni stesi che le capitavano a tiro. A guardare le sue foto sembrava che anzichè andare in vacanza abbia fatto un sopralluogo per una ditta di infissi e inferriate.
(E adesso vediamo se siete tanto masochisiti di chiederle le foto!)
Idiozia numero 4
Alice ha fatto i conti con la sua atavica paura del buio.
Tra i boschi di Sintra c'è la Quinta da Regaleira, un palazzo creato per uno strampalato portoghese da un folle italiano, Manini. E' il posto preferito di Alice, che c'era già stata 3 volte. L'immenso giardino del palazzo e costellato di grotte cripto simboliche che collegano diversi punti della reggia, e le grotte sono aperte al pubblico ma Alice, che le altre volte era andata da sole e in periodi di bassa stagione, non era mai entrata dentro. Alcune hanno una scia di lucine di natale a illuminare il cammino e renderlo un po' più lugubre, altre sono completamente buie. Con il Grinta che esaltatissimo si dava alla speleologia selvaggia utilizzando il telefonino come torcia, Alice si è ritrovata immersa nelle tenebre, a sbattere la testa contro roccie umide, e inzuparsi in pozze invisibili e a maledire Manini, La Quinta, l'intero mondo minerale e soprattutto il Grinta.
Però bellissimo. Davvero. Che sulla lista delle cose da chiedere a babbo natale lei quest'anno ci mette pure la Quinta da Regaleira, che sai mai.
Idiozia numero 5
Alice è andata al mare. Cioè, in un posto con una spiaggia bellissima e un mare bellissimo dove però nell'acqua ci potevano stare solo gli iceberg, i pinguini e Leonardo di Caprio che affonda. E pure velocemente.
Che l'amica portoghese, mentre lei aveva le labbra viola e stava già perdendo la sensibilità della gambe, le sguazzava serafica attorno e con aria di sufficienza le spiegava "Varda che qui è ancora calda... dove faccio il bagno io a nord senti le ossa che scricchiolano... lì si che è bello" "Portoghesa, i gusti son gusti, ma qui pure i pesciolini che ci nuotano attorno son già surgelati... facciamo una passeggiata?" "Certo possiamo andare a vedere la Gola del Diavolo, e poi lì vicino c'è la spiaggia dell'Urlo" "Le Terre di Mezzo no, eh? Che ssò, na robetta tranquilla..."
Idiozia numero 6
A forza di pasticcini, pasteles, e robine fritte, impanate, o che implicano la presenza di 35 sfoglie sottili e taaaanta crema, Alice si è intuppata. A lei, che sin da neonata dorme e caca dovunque e comunque, lei che da sempre ci ha i chackra degli sfinteri sempre ben aperti e allineati... track! Si è ritrovata gonfia come un cocomero ed ha finalmente capito il martirio di Santa Marcuzzi e la sua quotidiana regolarità. Ha scoperto inoltre che c'è una stretta correlazione tra stitichezza e istinto omicida e violento rivolto verso tutto e tutti. Il Grinta, poeta ermetico raffinato, sintetizza il tutto dicendo "Certo che quando non caghi sei proprio merda". Amore.
Alice portoghesizzatrice
Si sono divertiti un sacco. Hanno visto posti bellissimi. Si sono promessi che ritorneranno.
Alice potrebbe ammorbarvi per ore elencandovi tutte le meraviglie di Lisbona, Sintra e Cascais... ma preferisce intrattenervi con informazioni inutili e/o disgustose, chè sennò scusate neh, ma vi andate a leggere una guida turistica e fa uguale!
Idiozia numero 1
Per intanto Alice è rimasta affascinata dai maschietti di Lisbona.
E visto che non vogliam dire che son brutti diciamo che hanno una bellezza tutta neanderthaliana. I maschi poi parlano con vocioni stentoree e non fatevi ingannare, loro dicon che parlano portoghese, ma in realtà si tratta di un dialetto sardo-russo.
Mentre passeggiava per le strade, Alice fissava affascinata le spianate, le piazze, i parcheggi. Ovvero le fronti altiiiissime e larghiiiiissime degli autoctoni. Che Alice alla fronte non ci fa mai caso, poi va in Portogallo e non vede altro che quelle. Ma grandi, nè. Si legava le mani dietro la schiena, per resistere all'impulso di elargire frontini su tutte quelle fronti invitanti lisce e lucenti.
Poi invece c'è tutto un'altro tipo di fauna che sono i mulatti delle vecchie colonie e i migranti, e lì Alice invece sbavava davanti a 'sti belloni esotici mentre il Grinta le piantava il gomito nelle costole mormorando "sgualdrina, lo so che l'hai visto..." "Grinta, amore, spostati che mi rovini il paesaggio... quello ha due braccia che manco il David...".
Idiozia numero 2
A Lisbona è stato inventato lo Scalino. Con la S maiuscola. A parte le cinque terre, che però in confronto son grandi uno sputacchio, Alice non ha mai visto un posto con tante scale, scalinate, gradoni, gradini, rampe e scivoli. Che per forza che i portoghesi son piccoli, è una roba da selezione naturale, che quelli con il baricentro troppo alto si ammazzan giù per le scalinate almeno 2 volte al giorno.
Idiozia numero 3
Alice è arrivata a Lisbona ed è entrata in un tunnel di finestre e portoni. Cioè ha iniziato a fotografare compulsivamente qualunque anta scrostata, tutte le maniglie arrugginite, ogni singolo balcone con le inferriate e i panni stesi che le capitavano a tiro. A guardare le sue foto sembrava che anzichè andare in vacanza abbia fatto un sopralluogo per una ditta di infissi e inferriate.
(E adesso vediamo se siete tanto masochisiti di chiederle le foto!)
Idiozia numero 4
Alice ha fatto i conti con la sua atavica paura del buio.
Tra i boschi di Sintra c'è la Quinta da Regaleira, un palazzo creato per uno strampalato portoghese da un folle italiano, Manini. E' il posto preferito di Alice, che c'era già stata 3 volte. L'immenso giardino del palazzo e costellato di grotte cripto simboliche che collegano diversi punti della reggia, e le grotte sono aperte al pubblico ma Alice, che le altre volte era andata da sole e in periodi di bassa stagione, non era mai entrata dentro. Alcune hanno una scia di lucine di natale a illuminare il cammino e renderlo un po' più lugubre, altre sono completamente buie. Con il Grinta che esaltatissimo si dava alla speleologia selvaggia utilizzando il telefonino come torcia, Alice si è ritrovata immersa nelle tenebre, a sbattere la testa contro roccie umide, e inzuparsi in pozze invisibili e a maledire Manini, La Quinta, l'intero mondo minerale e soprattutto il Grinta.
Però bellissimo. Davvero. Che sulla lista delle cose da chiedere a babbo natale lei quest'anno ci mette pure la Quinta da Regaleira, che sai mai.
Idiozia numero 5
Alice è andata al mare. Cioè, in un posto con una spiaggia bellissima e un mare bellissimo dove però nell'acqua ci potevano stare solo gli iceberg, i pinguini e Leonardo di Caprio che affonda. E pure velocemente.
Che l'amica portoghese, mentre lei aveva le labbra viola e stava già perdendo la sensibilità della gambe, le sguazzava serafica attorno e con aria di sufficienza le spiegava "Varda che qui è ancora calda... dove faccio il bagno io a nord senti le ossa che scricchiolano... lì si che è bello" "Portoghesa, i gusti son gusti, ma qui pure i pesciolini che ci nuotano attorno son già surgelati... facciamo una passeggiata?" "Certo possiamo andare a vedere la Gola del Diavolo, e poi lì vicino c'è la spiaggia dell'Urlo" "Le Terre di Mezzo no, eh? Che ssò, na robetta tranquilla..."
Idiozia numero 6
A forza di pasticcini, pasteles, e robine fritte, impanate, o che implicano la presenza di 35 sfoglie sottili e taaaanta crema, Alice si è intuppata. A lei, che sin da neonata dorme e caca dovunque e comunque, lei che da sempre ci ha i chackra degli sfinteri sempre ben aperti e allineati... track! Si è ritrovata gonfia come un cocomero ed ha finalmente capito il martirio di Santa Marcuzzi e la sua quotidiana regolarità. Ha scoperto inoltre che c'è una stretta correlazione tra stitichezza e istinto omicida e violento rivolto verso tutto e tutti. Il Grinta, poeta ermetico raffinato, sintetizza il tutto dicendo "Certo che quando non caghi sei proprio merda". Amore.
Alice portoghesizzatrice
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