Tuesday, November 26, 2013

madri, padri, mammi e co.

Alice (e il Grinta), da che sono gnomo-muniti hanno sentito spesso commenti del tipo "Tanto fino ai 6 mesi i padri non contano nulla" o "fino all'anno i papà non sanno cosa farci più di tanto... i figli sono troppo piccoli, hanno bisogno della mamma"... "il papà è il papà, la mamma è la mamma".

Ora, al momento il Grinta è all'inizio un gigantesco ottovolante professionale, che a partire da adesso, fino a marzo, dovrà rifarsi il guardaroba, imparare come fare il nodo alla cravatta, compilare torri di scartoffie e domande di impiego, fare interviste, presentazioni, conferenze e tavole rotonde in giro per il globo (si spera)... il tutto per riuscire a procacciarsi un posto in qualche accademia o azienda, possibilmente non a Mosca o  nelle steppe mongole ma un qualche luogo con temperature vivibili e con una parvenza di struttura sociale, così magari Alice e lo gnomo non  dovranno vestirsi di pelle d'orso o mungere le capre per fare colazione la mattina.  Possibilmente, ecco.
Se ne conclude che il Grinta è stressato, distratto, con momenti di profonda e cupa disperazione alternati a sprazzi di onnipotenza e che sta chino sulle sue sudate carte a tutte le ore del giorno e della notte.

Ciò non toglie che, essendoci uno gnomo per casa, il Grinta faccia i suoi doveri gnomici.
Ciò non toglie che il Grinta quando arriva a casa prepari biberon, dia da mangiare allo gnomo e faccia chilometri in tondo ninnanodolo le sere al suono di tristissime canzoni brasiliane (a cui lo gnomo soccombe solo perchè non ha ancora la motricità fine necessaria per rancare una lametta e tagliarsi le vene).
Ciò non toglie che il Grinta si svegli al mattino e prepari la colazione, o che alcune sere spadelli in cucina (che prima era il suo regno indiscusso, e che ora è abbandonata alle maldestre mani di Alice, che può vivere per anni a base di pasta al burro, patate bollite e crackers con il formaggio. Il Grinta se mangia la stessa roba per due pasti consecutivi perde il senno).
Ciò non toglie che il Grinta trovi il tempo perchè Alice abbia un giorno di libera uscita gnomica, o possa andarsene a prendersi un caffè con le amiche comari, o si faccia un giro in libreria.
Insomma, ciò non toglie che il Grinta ci sia.
Ciò non toglie che quando Alice viene spedita a Washington per la super conferenza, il Grinta sia  preparato a palleggiarsi lo gnomo di 3 mesi da solo per 2 notti e 2 giorni (poi vabbè, il Grinta avvelena Alice, e quindi si palleggia lo gnomo da solo per due notti e due giorni mentre Alice abbraccia la tazza del cesso e geme strisciando sul pavimento).
 Ed Alice ci ha pensato.
A questa cosa. 
E a come sia avvenuta e perchè.
Ed ha trovato almeno un paio di buoni motivi per cui nella topaia funzionia così:

1) Lo gnomo è adottato (ah' vaaa?! Dì giuro!). Tutte quelle menate sul legame intrauterino tra mamma e feto per loro non sussistono. Alice, il Grinta e il nano si sono presentati l'un l'altro nello stesso momento, erano tutti  parecchio stanchi e terrorizzati e nessuno possedeva magiche intuizioni o istinti materni nel taschino.

2) Lo gnomo l'hanno conosciuto in ospedale, e lì hanno fatto il loro corteggiamento. Seduti davanti al cocchio di vetro Alice e il Grinta erano, ancora una volta, allo stesso punto di partenza. 

3) Essendo lo gnomo un modello che funziona a latte in polvere, le tette di Alice e quelle del Grinta hanno, nello gnomo-mondo, la stessa importanza. Tendente a zero. Le tette di Alice e il Grinta tra l'altro si somigliano pure un po' (e ora sta a voi indovinare se è Alice che ha una taglia zero ed è piatta come una risaia vercellese o se è il Grinta che sta sviluppando dei pettorali così prosperosi da richiedere un reggiseno sportivo. Ed entrambe le immagini vi perseguiteranno la notte).

4) Alice, dall'anno emmezzo ai sette anni (per una serie di vicissitudini che no, non stiamo a spiegare) ha vissuto sola con il Pater. Per lei è quindi scontato che le capacità e le doti accuditive non sono collegate alle ovaie o ai testicoli ma al carattere e alla volontà del genitore in questione.  Questo fa anche sì che per Alice un masculo che cucina, fa la lavatrice, imbocca, ninna e cambia pannolini non è un essere mitologico o un'eccezione meravigliosa ma semplicemente uno che fa il suo bieco dovere. Alice al massimo ti dà una pacca sulla spalla, ma la statua o la medaglia al valore, solo per esserti fatto una notte in bianco o aver cambiato un pannolino al plutonio, te la scordi.

5) Alice e il Grinta sono qui da soli, cioè son circondati da 7 milioni di newiorchini ma sono anche soli. Non ci sono nonni, parenti, conoscenti, zie o amici di vecchia data. Nessuno dei loro amici ha figli. Se il neopapà non si prendesse la sua parte di lavoro gnomico, Alice probabilmente finirebbe per prendere il capoccino dello gnomo, la capocciona del Grinta e sbatterle con veemenza una contro l'altra come due noci di cocco cantando a squarciagola "Ricominciaaaamoooo".

6) Va riconosciuto che il Grinta ha, di suo, una personalità da chioccia: coccolava Garibaldi, la rana squamosa, figuratevi lo gnomo. Il primo giorno che è uscito di casa per andare all'università dei cervelloni è ritornato lanciando la giacca per terra nell'ingresso, tuffandosi nell'antibattericida  e irrompendo in camera al grido di: "Dov è? Dov è? Dov è il mio gnomo?!?".

7)Il Grinta è anche uno che si butta, e che pur non sapendo una mazza non si agita mai troppo. Alice d'altro canto è una che non si preoccupa troppo degli errori del Grinta e confida tantissimo nella capacità di sopravvivenza dello gnomo (diamine, è sopravvissuto all'asportazione di due lobi polmonari, sopravviverà ben anche se il Grinta magari danza e lo scuote come una maracas appena dopo mangiato, trasformandolo in una bottiglia di pepsi quando incontra una mentos). Il Grinta non tiene lo gnomo come lo tiene Alice, non gli dà da mangiare come glielo dà Alice, non lo fa addormentare come lo addormenta Alice. Il Grinta fa a modo suo. E a meno che non chieda aiuto, Alice si tiene in disparte e lascia che i due se la sbrighino da soli, chè tanto il Grinta è grande e vaccinato e lo gnomo, sebbene alto due mele o poco più, ha carattere a sufficienza e ulula come un licantropo se non pienamente soddisfatto. 
Questo per dire che Alice e il Grinta non sono intercambiabili. Fanno le cose in modo diverso ed hanno modi diversi di accudire lo gnomo... semplicemente funzionano entrambi.
 
Poi capace che domani il Grinta compaia con la clava, ululi "donna, cucina questo brontosauro!" e decida di usare lo gnomo come punching ball, che sai mai nella vita, ma per il momento il Grinta è quel che Alice definisce "un buon papà".
E bon.
Lo scrive qui a imperitura memoria. Er Grinta è un buon papà. Ed ora possiam tornare a sbeffeggiarlo come si conviene ed a tirargli dietro le ciabatte!

Alice Grintizzatrice


21 comments:

  1. Be' cara Alice, anche questo post mi ha commosso! Tantissimi auguri, Maddalena.

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  2. Che vi viene a noia se vi dico un'altra volta che siete due persone meravigliose?
    Prima di tutto, vi auguro un'immensa fortuna col lavoro. Sembra una situazione poco felice e il fatto che tu trovi la forza di scherzarci su e lui di non perdere il senno non è poco. Complimenti davvero.
    La storia delle tette mi ha fatto piangere dal ridere. Spero di non sognare di essere inseguito per una risaia vercellese dalle tette del Grinta.
    In quanto al punto 5, da queste parti sappiamo bene di cosa stai parlando. Con la tremendazza che non sa cosa siano zii e nonni, anche qui siamo in due e basta. Quindi anche il papà non deve sottrarsi ai suoi compiti. Anzi, se ti serve, qualche ricettina per il brontosauro in umido posso passartela.
    E condivido in pieno il punto 4 (eri tu che facevi i compiti seduta sulle forme di parmigiano?)
    Una cosa però la vorrei aggiungere: visto che è solo il papà della tremendazza a lavorare (inteso come lavorare l'andare fuori casa presso un'azienda a svolgere una mansione retribuita) e non perché alla mamma manchi la volontà di fare altrettanto, ma semplicemente l'occasione, se il lavoro gnomico è ripartito in maniera disuguale (che non vuol dire tutto a carico della mamma, comunque) non si urli "retrogrado schiavista" al sottoscritto.
    Invoco anche l'attenuante dello studio, che sono uno studente che studia e che si deve prendere una laura, come disse Totò.
    Tenga conto, vostro onore, che la tremendazza resiste al sonno come se fosse il peggior nemico e che se ci prova il papà a farla addormentare, non viene degnato di considerazione alcuna. "Dov'è mamma?" È l'unica frase che viene incessantemente ripetuta dalla resistente figlia.
    Però il papà è presente anche qui e la sua parte la fa. Ma mai quanto fa la mamma.

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  3. Urrà per il grinta e urrà per alice! Urrà per entrambi!
    Faccio da motivatrice anche se siete fortissimi perché capita a tutti di avere periodi di estremo stress ;-)
    Tra l'altro tu come stai? Ti è passato l'attaccamento affettivo al gabinetto ?

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  4. Ecco, io questo me lo dovrei stampare e tenere nel portafoglio perchè invece proprio non ce la faccio. Io dico che le mancanze sono del marito, e in parte ho ragione, ma sono perfettamente consapevole che lui ha i suoi metodi che sono diversi dai miei e li dovrei accettare. O almeno ci dovrei provare. Mi hai punto nel vivo questa sera.

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  5. io direi che il nocciolo della questione e' il punto 7.... e hai tutta la mia ammirazione (tu, non il grinta, cioe anche il grinta, ma prima tu!)

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  6. Commovente, meraviglioso, sono felice per voi!
    Bravissima tu e bravissimo lui.
    Anch'io ho sperimentato il crescere i figli senza nessun parente in aiuto e ho capito che, in quella situazione, la coppia o scoppia o si cementa più che con l'Attak. A noi è successa la seconda opzione e si capisce che è già così anche per voi.
    In bocca al lupo per un futuro lavorativamente blasonato per il Grinta!

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  7. Siete una coppia meravigliosa non mi stancherò mai di pensarlo..e scrivervelo :)

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  8. Viva viva i papà che si danno da fare!

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  9. w i papa' che si buttano e le mamme che li lasciano provare :-)!
    applausi a voi due !

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  10. Ecco, io invece non sono d'accordo. Cioe', sono d'accordo su tutte le tue premesse, ovvero la equa distribuzione dei compiti, le differenze nella gestione che pero' puo' voler dire che entrambi i modi sono corretti e magari son complementari, e quant'altro. Pero', Alice cara, amica, poi non mi puoi concludere che "Il Grinta e' un buon papa'". O meglio, se lo fai, poi aggiungi nella riga sotto: "E Alice e' una brava mamma". Perche' altrimenti un po' contraddici quanto detto sopra riguardo all'equita' dei ruoli. In altre parole: se il papa' cambia pannolini, addormenta il nano e prepara biberon allora merita le lodi di essere un bravo papa'? No, per me e' semplicemente corretto. Se davvero si pensa che la divisione dei compiti debba essere equa, allora perche'poi stupirsi e lodare, come se in realta' ci si dovesse aspettare il contrario? E' un po' come quando gli amici vengono a cena da noi, mi vedono cucinare, poi dopo cena vedono il Fede lavare i piatti e mi dicono: "Be', non ti puoi proprio lamentare!". Scusa?!? Se per questo neanche lui si puo' lamentare visto che ho spignattato per tutti, ma non mi pare di aver sentito commenti a riguardo mentre ero ai fornelli.
    Tutto cio' per dire che nel prossimo post vorrei tanto leggere un'Alice Alicizzatrice che dichiara in modo obiettivo il suo essere una brava mamma. Perche' a questo punto ci vuole, se mangi come parli. ;) Ti abbraccio, Robi

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  11. Sai che, parlando di Paese con una struttura sociale, hai escluso l'Italia, vero?

    Un abbraccione al Grinta ;)

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  12. Non ho molta esperienza "materna". Sono stata allevata dal mio papone dalla mani enormi (ricordo ancora certi schiaffi!!!!) e devo dire che son cresciuta proprio bene :D
    Comunqeu sia lo gnomo è proprio fortunato ad avere due genitori come voi anche se intorno ai 14 anni vi odierà a morte :D

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  13. Madala: grazie mille per gli auguri!

    Luciano: spara, spara... come si fa il brontosauro?! :-)

    Clyo: Grazie mille! Io ho smesso di abbracciare la tazza, ma sono ancora in regime bianco (riso, patate, minestrina e verdure lesse)... domani che è Thanksgiving però ho deciso che mi sfonderò di cioccolato Muha hahahahaaaa! (perchè no, non imparo mai).

    Agnes: :) Dai che tanto i nani sono più resistenti di quel che si crede... e i papà sono più attrezzati di quel che sembra ;)

    Marica :-D E' anche che se non mi vado a fidare del Grinta di chi mi fido sennò?!

    Mirella: grazie mille degli auguri! Che poi a noi il futuro, più che blasonato, ci basterebbe in un paese senza cirillico, o temperature sotto i -20 gradi, ecco ;)

    havasflugilojn: Grazie! E io non credo mi stancherò mai di leggerlo! (Disse Alice con l'ego ai massimi storici!)

    Sabina :-D

    Valentina evviva evviva... Oh, ed evviva pure agli gnomi, che son coriacei, dai! :)

    Vale: ma nooo... Secondo me le lacrime sono perchè ti sei immaginata le tette del Grinta ;)

    Robi: ma sai che hai ragione? Razzolo bene e predico male!! E' che il Grinta alle volte, soprattutto quando si invortica dei gorghi accademici, se lo dimentica, che è bravo... ed io sono pessima con i complimenti (ancora non li so fare e non li so ricevere), ed allora ogni tanto diciamo che mi ricordo di dargli una pacca sulla spalla, una virile sberla sul cuzzotto e dirgli "bravo, pirla!"ecco, perchè lui a me lo dice, ma io non lo dico quasi mai.
    Poi tu lo sai, io ancora devo farci l'abitudine, a sta cosa, con tante emme dentro... però altro che brava, io superba sono! In generale! :-P
    Baol: Però in Italia almeno mi evito il colbacco e la pelle di foca, dai! (Il Grinta, coccoloso, ringrazia!)
    Eleutera: Sì, i padri hanno sempre mani immense!! Oh, se lo gnomo davvero comincierà ad odiarci a morte SOLO ai 14 anni ci andrà di lusso! :)

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  14. viva alice, mi piacciono un sacco questi tuoi ultimi post! evvia alice che scrive chiaro e tondo delle cose che sembrano banali e scontate ma non lo sono. ad esempio, fatevi un giretto qua, per vedere un po' come la pensa certa gente, oggi (non 50 anni fa, oggi, 2013).

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  15. Scusa che hai contro le risaie vercellesi eh?

    :-P

    Questo post era troppo bello, anche se condivido chi ha detto che te lo devi dire anche a te che sei una brava mamma e caspita... e dovevo dire la mia scematina.


    Che tanto io le risaie le ho ha 40 km circa. :-P

    Buon ringraziamento.

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  16. Che bello questo post...e che bravi voi due.
    Anche io vivo all'estero, lontani anche noi da tutti e direi pure tutto, si tutto il resto del mondo ma non abbiamo figli proprio perche' temo che sarebbe davvero dura solo noi, quindi io dico davvero, siete bravi!
    Dico anche secondo me invece hai fatto bene a fare tanti bei complimenti al papa' che tanto mica e' cosi scontato che i papa' sono bravi o anche solo almeno presenti come le mamme.
    Io per es il mio l'ho conosciuto che avevo 26 anni e poi risparito, i padri delle mie amiche non hanno mai pagato gli alimenti alle loro madri e le assenze erano sempre tante...e per finire ti dico anche che le i mariti delle mie amiche non sono cosi bravi e presenti a dividersi i compiti e le mie amiche lavorano tutte.
    Questo per dire che si, sara' pure vero che ci vuole la parita' e bla, bla, bla ma intanto e' da ingenui meravigliarsi di chi un po' si meraviglia dei bravi papa'!!
    Io e il mio compagno ci dividiamo i compiti in casa ma quando lui lava i piatti io lo riempo di bacini...cosi tanto per sottolineare il mio apprezzamento e non perche' e' un evento e lui mi ringrazia spesso per quello che faccio per lui....piu' che parita' e' questione di rispetto e amore e poi io sono pro complimenti!!
    Il vostro gnomo e' fortunato! Good luck!

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  17. E bravo il neo papà! Mi fa un pò riflettere vedere che sia nel post sia nei commenti si trovi più normale un papà così presente nei casi in cui il resto della famiglia è lontana... se no cosa si fa, si delega ai nonni/zii ecc un ruolo che dovrebbe esserci sempre e comunque? I nonni nel nostro caso non sono dietro l'angolo ma neanche oltreoceano, ma in ogni caso il papà è presente, "interscambiabile" e anzi, ha un legame con il piccolo che spesso e volentieri mi taglia fuori e mi fa ingelosire :) (quindi, il legame di sangue non è necessariamente solo più forte con la mamma). Però conosco tanti coetanei che ben si guardano dal cambiare un pannolino... ma soprattutto tante mamme che impediscono ai compagni di cambiare un pannolino. ;) Ale

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  18. Viva voi! Siete mitici. Bello gnomone che vi mette alla prova - io me lo immagino sempre tipo stewie di family guy. Vi bacio!

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  19. ma non e' bravo e bravissimo!
    avevo sentito dire che esistono papa' cosi' da subito, a questo punto ci credo... :))

    belli voi tre

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edddaì, blatera un po' con me!