Wednesday, March 8, 2017

Un 8 marzo tra Principesse

Per la festa della donna Alice era intenzionata ad andare a manifestare, vestita di rosso e con i cartelli... invece no.
Invece ha affittato e guidato una macchina e sono andati a fare questo fantomatico CT scan con liquido di contrasto allo Gnomo.
Sveglia alle 6, e poi in macchina fino a Philadelphia, dove sono andati al CHOP, il Children Hospital dei Sogni.
Il CHOP è fondamentalmente una succursale di Disneyland, solo che lì principesse, regine e guerriere oltre ad essere gnocche e sorridenti possiedono anche dottorati potentissimi e master strepitosi in medicina e roba varia.


La struttura è più che nuova, è futuristica. Da fuori manca poco che pare il Gugghenheim. Dento è un catalogo di una rivista di design, con disegni, pezzi d'arte, mattonelle colorate e giocattoli ovunque.
Nella sala d'attesa in radiologia un acquario, una serie di cucinette, libri, fogli e materiale per disegnare.

Insomma, se non avessero detto allo Gnomo "Andiamo in ospedale e vai a farti un giro dentro una ciambella" lui avrebbe probabilmente scambiato il tutto per una vacanza in un clubMed.
Invece no.

Lo Gnomo sapeva. Sapeva benissimo. Quindi ha gridato e pianto già dall'ascensore.

Quindi quando sono entrati nel reparto era già chiaro che, non sedato, non sarebbe andato proprio da nessuna parte.
A quel punto, oltre alle due princepesse-infermiere sorridenti, è comparsa la Fatina, una tizia con un cartellino che diceva "Child Life Expert" il cui lavoro è stato evitare che lo Gnomo spaccasse i timpani all'intero secondo piano mentre lo si preparava e si attendeva che si liberasse la sala di radiologia. Ha tirato fuori dal suo cestino macchinine con tanto di rampe e salti della morte, bolle di sapone, figurine e libri.

Lo Gnomo, dal canto suo, ne ha fatto una questione di principio: non c'era da fidarsi di questo posto e di queste tizie. Quindi  ha tenacemente pianto, con brevi interruzioni ma con regolarità, come i multipli di 3 e come i lunedì.
Per la qualsiasi.
Ricordiamo tra le tante:
Il Mostruoso Grembuile da ospedale aperto dietro.
L'inquietante sensore con lucina rossa al dito.
Il Perfido misuratore della pressione (ci hanno impiegato quasi 5 minuti per riuscire a calmarlo a sufficienza da ottenere dei valori normali)
Il Malvagio cerotto della cremina anestetica sulle braccia.
E poi loro, le Ignobili! Le hot patches legate alle braccia (una sorta di bustina ghiaccio secco, ma caldo, messo per velocizzare l'assorbimento della crema anestetica probailmente).  Lo Gnomo continuava a guardarsi sti due braccini insalsicciati implorando anche le mattonelle: "Me le togli per favorrre? I don't like theeeeem" fino ad un più perentorio: "Liberami!".
All'aghino ci è arrivato già ubriacato da un precedente anestetico via bocca (per cui, sia messo agli atti, ha pianto perchè il sapore era effettivamente orrido) che l'ha  stordito a sufficienza da costringerlo a sdraiarsi.
L'anestetico via vena è stato ISTANTANEO. Così istantaneo che per fortuna una delle dottoresse principesse li aveva avvisati, perchè Alice avrebbe giurato che lo Gnomo fosse stato colpito da morte improvvisa: Un momento prima piangeva... un momento dopo era riverso con la bocca aperta e immobile!

Dopo cira un'ora di attesa e preparativi... L'esame è durato forse 5 minuti.
Mentre Alice e il Grinta aspettavano, come nei migliori resorts, gli sono stati offerti biscotti, succhi e dolcini.
Quando l'hanno riportato indietro lo Gnomo dormiva ancora, hanno abbassato le luci ed hanno aspettato che in tutta calma che si svegliasse.
Prima di liberarlo dalla rete di cavi hanno voluto che mangiasse e bevesse ("alle volte come reazione possono avere nausea o vomito, vogliamo essere sicuri, prima che ripartiate e lo mettiate in macchina, che si senta bene").
Alice e il Grinta sono usciti dall'ospedale sconvolti dalla gentilezza, la bellezza, e l'efficienza  del tutto (poi ciò non toglie che se non avessero avuto la assurda fortuna di averlo incluso nell'assicurazione sanitaria non sarebbero riusciti a pagare manco il costo del biscottino e del pastello a cera usato dallo Gnomo nella sala d'attesa,  figuriamoci dell'esame, eh! (E comunque aspettano il conto, per tirare il fiato, che non si sa mai... capace che una qualsiasi cacchiata si riveli out of network e tocca mettere in vendita la fronte alta del Grinta come spazio pubblicitario) Usti, ho un'altra parentesi da chiudere!).

Lo Gnomo invece è tutta la giornata che ribadisce ogni 5 minuti:
"A me il Cittì Scanne non mi serve più.      Il prossimo lo fai tu, mamma"

Insomma, è andata.

Per questo 8 marzo, Alice lascia qui un grazie a tutte queste fatine, principesse, guerriere e esploratrici che tutti i giorni, soprattutto in giro per corridoi meno sfavillanti e in sale senza tanti giocattoli o tv, con santa pazienza e tanta bravura si prendono tra le mani questi cosini piccoli e alle volte urlanti, o rabbiosi o spaventati. E un doppio grazie per quelle che riescono non solo a fare il loro lavoro, ma a farlo col cuore.

Alice ospedalizzatrice

16 comments:

  1. Cara, visto che conosci il sapore orrido dell'anestetico, presumo che anche tu e il Grinta ve ne siate fatti uno shot a mo' di Tequila. Io ne avrei presi anche due! <3

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    1. ...in realtà non l'abbiamo testato, è stata la fatina a davvisarci che la roba ha un sapore orrido... ma visto l'effetto che ha fatto allo Gnomo il Grinta ha chiesto poi se per caso fosse in vendita allo shop :-D

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  2. Oh Alice Ospedalizzatrice, mi unisco ai ringraziamenti, che non sono mai sufficienti. Spero davvero che il citti scan allo gnomo non serva piu'e che nessuno abbia piu' bisogno di cicchetti di anestetico. Abbracci.

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  3. Prego, i ringraziamenti me li prendo volentieri 😇

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    1. E fai bene, anche perchè ti ho pensata assai! :)

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  4. Replies
    1. Questa settimana... adorabile efficienza ammerigana anche in questo!

      (...e io pago!! Direbbe Totò!)

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  5. Ma infatti: quando il risultato? vi hanno detto qualcosa a voce?!

    E comunque hai ragione: tutto magnifico, ma senza assicurazione, non ti pulisci neanche i piedi sullo zerbino senza pagare una fortuna.

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    1. A voce nulla... entro questa settimana però ci diranno qualcosa!

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  6. Le cose bisogna farle per bene e mi pare che li sappiano il fatto loro ;)
    In ogni caso sappi che qui a Dynamo Camp (dove sono adesso a fare volontariato www.dynamocamp.org) il centro medico si chiama proprio ClubMed ed è più o meno come l'ospedale che descrivi; popolato di mille giochi, colori e farine sorridenti che però non vestono il camice ma come tutti, jeans ed una maglietta il più colorata possibile :)

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    1. Alex Che meraviglia!!! UN abbraccio e un grazie anche a te... e poi... Foto foto foto!!

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    2. Dynamo camp è una iniziativa meravigliosa, sport e attività per bimbi cardiopatici sotto controllo di volontari e medici specialisti, splendido!

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    3. Ho visto il tuo commento solo adesso (faccina piena di vergogna) scusa!
      Volevo aggiungere che il Camp ospita ragazzi affetti da una ampia lista di malattie acute e croniche tipo quelle oncologiche, del sangue e sistema linfatico, sindromi neurologiche, etc.

      ---Alex

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edddaì, blatera un po' con me!