Tuesday, July 26, 2011

gin gin.... ginja!

Qui si rifanno le valigie.
Dopo una toccata e fuga al mare con i soceri e la Buba,
dopo una giornata strappata all'improvviso per andare dalla nonna dei monti,
dopo aver buttato in valigia il costumino e la cremina solare Alice e il Grinta, instancabili vacanzieri, ripartono.
Vanno a Lisbona, dall'amica portoghese.
E mentre Alice già pensa ai colli, al castello con le grotte di Sintra, al Fado strappalacrime e agli azulejos, il Grinta stila liste minuziose di cibi e alcolici che dovrà ingurgitare nella prossima settimama.
"Amore, ma tu l'hai visto il castello di Sintra?" chiede Alice già immaginandosi mano nella mano tra i romantici boschi.
"No, l'ultima volta che sono andato c'era la fila alla pasticceria e alla fine non c'era tempo di vedere il parco...  michia che bboni che erano i dolcini" E si asciuga la bava col dorso della mano.

Alice lisbonizzatrice

Monday, July 25, 2011

... no ma aspetta n'attimo!

Hey hey gente?
Cioè, sì, la notizia è bellissima, ma mica son io la puerpera!!!!
Che suvvia vi pare che proprio io, che manco mi tengo per me le caccole del naso resto incinta, di due gemelli, me li covo per 9 mesi e poi li sforno e me ne esco con un poemetto?
Che tra l'altro se mai Alice e il Grinta verranno coinvolti nel Grande Disegno della Riproduzione della Specie una notizia così mica ve la dò in versetti...  minimo minimo ci voglion le trombe dell'Armageddon e magari pure un filmato tipo "cerimonia del re leone" con il Grinta che alza simbolicamente al cielo un pezzo di abbacchio o una grolla di bagna caoda.
Comunque tutti gli auguri e agli entusiasmi li rigiriamo alla Mesmera, la mamma, che Alice è rimasta intrappolata al mare da Trenitalia (il cugino su rotaie di Voldemort) e quindi non è riuscita ancora a vedere nè lei nè i nanetti e le toccherà incontrarli già "vecchi" di 2 settimane ma ci teneva tanto a celebrarli per tempo...
E allora tante tante angurie, che intanto i folletti ora son già a casa, e mica arrivan con le istruzioni, e ci vuole una buona dose di pazienza, di intuito e pure un pizzico di culo, via!

Alice celebratrice

ps. E considerato il lusinghiero entusiasmo sappiate che siete tutti nominati futuri babysitteratori di un'eventuale prodotto procreativo!

Pps. Il Grinta ancora sghignazza.

Sunday, July 24, 2011

maschile plurale

Chè la vita ti sorprende e quando tu non te l'aspetti
ti rimescola le carte e moltiplica gli affetti

E mentre Alice si svaccava tra un onda e un cavallone
c'era chi piano covava e cullava il suo pancione

Ora i dadi sono tratti, i folletti sono nati
Ora tutto già comincia per i due nuovi arrivati
Che la nascita è buio, mare, luce anche paura

Ma se a nascere si è in due chissà se sembra meno dura?

Che si possano tenere sempre mano nella mano,
che la voce della mamma li accompagni anche lontano
che le mani del papà li facciano volare
che c'è un mondo da vedere, da scoprire e da toccare

ben venuti due folletti, ancor non mi conoscete
ma è già bella la giornata e il sapere che ci siete!

di fantasie inquietantemente verosimili....

La Buba, 4 anni emmezzo, vorrebbe tanto un fratello. Possibilmente maggiore.
Un desiderio difficile da realizzare, per alcuni impossibile, ma la Buba non si scoraggia.
Con la fervida creatività che la contraddistingue è già andata in giro per la spiaggia a narrare le gesta di Eric, suo fratello maggiore, che ha 8 anni, è bello, bravo e grandissimo. Non vive con lei perchè hanno lo stesso papà ma la mamma è un altra. "Vive lontano, a casa di sua mamma. Che è nera". Il nome della progenitrice cambia di volta in volta.

Chissà i soceri come apprezzeranno!

Alice bubizzatrice

Wednesday, July 20, 2011

decespugliamento

Alice si appresta a raggiungere il Grinta.
Nel frattempo si è tagliata i capelli.
Piccolo Buddha non ha potuto fare nulla, ha tentato invano di fermare le forbici del parrucchiere al grido di "NOOOoo.. di nuovo con i capelli da taccino spennacchiato nuuooo! Non ti ricordi quando te li sei tagliati e avevi 15 anni e non ti si poteva vedere e sembravi un'alieno a cui era esploso il cervello?!"
"Te non capisci una fava... ero futuristica, pirla! E tu taglia, taglia, ora che la mia amica è distratta e si sta facendo lo shampo... dacci dentro, parruccaro!"
Alice in realtà avrebbe osato di piu', ma ad un certo punto pure il paruccaro si è imposto "Di piu' no... che li hai mossi e poi vien su un casino... a meno che non li vuoi irregolari, rasati qui scalati lì e un po' corti quà..." Ha detto gesticolando vago attorno al cranio di Alice
"Faccia lei... io poi però per il prossimo anno emmezzo non li taglio di nuovo piu'... Ah, e io non li pettino, non li spazzolo, non uso il balsamo  non li asciugo con il phon"
"E cosa fai. scusa?"
"Esco dalla doccia e mi scrollo come i cani"
"Ecco. Allora no. Visto che sei una disadattata ci fermiamo qui. Che poi sennò ti crescono che sembra che ci hai un cono che ti attraversa le orecchie".

Ora Alice ha un funghetto atomico incontrollabile.
E quell'aria irreprensibile e affidabile che aveva Lui.




Mentre il parruccaro fletteva i muscoli e ci dava dentro di tenaglie e rastrelli durante il lavaggio della folta, foltissima, ispida, arruffata e demoniaca chioma di Alice:
Parruccaro: "Hai gatti a casa?"
Alice: "no"
Parruccaro: "Io ho due persiani, alle volte devo togliergli il sottopelo"
Alice:"Ah"
Parruccaro: "come a te ora"
Alice:"Miao"


Alice tagliatrice

Monday, July 18, 2011

Il Grinta è al mare, con li soceri, a fare da babysittero.
Perchè il Grinta ci ha una nipotina, la Buba, che è una sorta di Marzullo con pile Duracell intrappolato nel corpo di una nanetta di 4 anni.
Cioè lei passa il tempo a farsi domande e darsi risposte. O a farti domande. O a raccontarti realtà parallele. O a litigare con un intero reggimento di amici immaginari che la disturbano in continuazione, le disubbidiscono e non capiscono mai una fava di niente. Alice ne è profondamente affascinata, e quindi raggiungerà i babysitterari mercoledì per effettuare studi sociologici bubeschi. E visto che la Buba sta a sciaquarsi i piedini sui bagnasciuga liguri, Alice è già pronta a metter in pratica il suo master in castelli si sabbia e il suo corso professionale di spiaggiamento.

Alice bubizzatrice

P.s. Ah, nel frattempo il Grinta, se sui monti si divertiva ad avvinghiarsi con le unghie ai nevai come gatto Silvestro, nel nuovo habitat ha trovato subito un nuovo modo per farsi del male ed al suo secondo bagno si è fatto una bella passeggiata sui ricci di mare.
"Ho 8 o 9 spine che non riesco a togliere ma vabbè. Le lascio lì e tra un po' di giorni verranno fuori"" ha dichiarato il provetto Mirabella al telefono ad un Alice perplessa. Se qualcuno ha suggerimenti, sono ben accetti. Sennò mercoledì mattina Alice prenderà il treno portandosi ampresso la mannaia per l'amputazione.

Sunday, July 17, 2011

When in Rome do as the Romans do

Lungo il pellegringgio per presenziare al matrimonio terrone Alice e il Grinta hanno fatto tappa qui:

Roma era una fornace, persino le statue di marmo avevano le ascelle pezzate.
Alice ha vagato sotto il sole cocente in preda al classico raptus da Turista-ipercinetico.
I suoi poveri neuroni scoppiettavano come pop corn, ma instancabile si è trascinata ampresso  un Grinta pisoloso per i vicoli, le piazze e i marmi.
Ha scattato una foto al Siòr Nerone che osserva le macerie del suo impero.

Ha consumato i sandali come nemmeno i più ferventi pellegrini.

E poi è stata folgorata prima da un dubbio linguistico:
Perchè le granite si chiaman grattachecche?!
Seguito da un dubbio dermatologico:
Perchè da quando siamo ritornati da Roma la superficie pelifera del Grinta sembra aumentata del 30%?
E infine un dubbio esistenziale:
Perchè Alice, ovunque vada, dopo 3 ore si ritrova con appiccicata addosso la cadenza e gli accenti dei luoghi per i successivi 3 giorni?
A li mortacci...

Alice romanizzatrice

Thursday, July 14, 2011

Lo sposo l'aveva promesso: "Sarà un matrimonio terrone, in tutto e per tutto. Le cose quando si fanno si fanno bene".

Alice era all'apice dell'eleganza mai raggiunta, che manco al suo matrimonio era tanto tappata anzi, pure la sua ombra non era mai stata più gnocca (Comunque è un effetto del sole, nè, che Alice mica ci ha la testa grossa come un fagiolino!)
Poi va bè, verso la fine del pranzo, quando ormai era in apnea e temeva che le cuciture esplodessero ferendo gli ignari passanti, si è riconvertita ed infilando i saldaletti e il vestitino da fricchettona è tornata nel suo solito ruolo di Miss Sfattanza ed è rotolata a bordo piscina  (chè nel matrimonio terrone il ristorante DEVE avere una piscina).

Alice del matrimonio non dimenticherà mai:
La sposa bellizzima che entra nella nella navata avvolta di luce.
Lo sposo che si commuove.

L'autobus a due piani con i parenti in trasferta da Campobasso.
La chiesetta del 1200 nel mezzo della campagna arrostita dal sole, che per la prima volta nella sua vita Alice è rimasta nella frescura della chiesa per TUTTA la durata del rito, chè c'era un caldo tale che al momento di buttare il riso l'arborio era già scotto.

I buffet con oltre 60 tipi di formaggi con salsine, cremine, marmellate e mieli vari. Alice ballava sulle tome e affogava la faccia tra mozzarelline e burrate.
Il buffet con pesci, gamberi, cetacei, molluschi di ogni ordine e grado in cui ha perso il Grinta. L'ha ritrovato un oretta dopo che ancora sussurrava parole d'amore al fritto misto.
La postazione con il cuoco davanti al forno a legna che ti offriva focacce e margherite fatte al momento.
Il buffet con gli affettati. Ma a quel punto Alice aveva già perso il punto vita da un pezzo e si è limitata ad una mezza dozzina di fette di soppressata e pata negra.

L'ha detto, Alice, che questo era il buffet?
No, perchè poi c'era la cena seduti nè.
Che Alice però ha strategicamente trascorso a sbevazzare in attesa dei dessert, che voci indiscrete parlavano di 40 tipi di dolci, tra cui i cannoli siciliani farciti sul momento dal pasticcere palermitano.

Pare poi che un caro amico dello sposo si adoperi in una fabbrica alla creazione di fuochi d'artificio, e come dono di nozze  ha elargito 20 minuti di scienza pirotecnica che manco a San Giovanni.


"Questo sì che è un matrimonio", ha riassunto con saggezza l'amico romanaccio, "mica stiamo a friggè coll'acqua!"

Alice matrimonizzatrice

Friday, July 8, 2011

Questo weekend Alice e il Grinta vanno in trasferta in un non meglio precisato paesino dalle parti di Teramo.
Chè dopo il matrimonio fricchettone questa volta presenzieranno a nozze in pompa magna, tutti e due travestiti da personcine serie ed eleganti.

Il camuffamento di Alice è stato particolarmente faticoso, c'è voluta tutta la pazienza delle amiche modiste, le sorelle Piccolo Buddha e Svirgolata, che nulla hanno potuto contro i limiti della natura.
Per intanto il vestito, che visto che Alice va in giro da figlia dei fiori, è ovviamente in prestito ed è saltato fuori da uno dei tre armadi che le due sorelline hanno fatto esplodere con le bombe a mano...
La scelta è stata più o meno unanime.
Alice:"Ma io non respiro!"
Svirgolata: "Chi se ne fotte, è bellissimo. Trattieni il fiato e non rompere"

Sui tacchi invece non c'è stato nulla da fare.
Anche sulle zeppe larghe come zattere e con un misero 4 centimentri ad Alice viene il maldimare.
Svirgolata non poteva crederci, ma alla fine ha ceduto: "No, mi arrendo. Cammini peggio di un dinosauro con le emorroidi. Però non azzardarti a metterti quei sandali che ammazzi il vestito!"
Alice "E quindi? vado scalza come San Francesco?"
Svirgolata: "No, purtroppo dovremo ripiegare su delle scarpe con un tacco ridicolo un po' da sciura... ma almeno decenti. Le andiamo a comprare... ORA".
Dopo un tour sfiancante, in cui a Svirgolata quasi si staccava la testa a furia di scuoterla sommessamente, Alice ha imparato un sacco di cose:

Che se il vestito è blu con una parte "color ghiaccio" cercare le scarpe è una sega.
Che esiste un "Color Ghiaccio" di cui Svirgolata vaneggiava ma che poi, tra le scarpe, secondo Alice non esiste. E' un po' come l'aura indaco, che sto cacchio di colore lo vedono solo quelli con i poteri speciali.
Che con il blu il nero non va bene. Che il bianco non va bene. Che l'argentato Alice si rifiuta, che le pare di avere ai piedi due swarosky. Poi a lei il luccichio distrae e inciampa.

Alla fine le scarpe sono blu. Come il vestito. Svirgolata era un po' amareggiata:
"Peccato, quindi ci toccherà cercare anche la pochette blu e sarai un po' monotona, ma almeno non sembri una pezzentaccia"
"La cosa?"
"La pochette, la borsa, bestia"
"Io la borsa ce l'ho..."
"No, tu hai un orribile catafalco, non azzardarti a metterlo che te lo brucio"

E bon.
Grazie alle amorevoli cure di Svirgolata Alice è pronta. Ha le scarpe da sciura, il vestito da scostumata, la pochette che sembra la bara di un puffo.

Ci vediamo dopo il fatidico sì, gente!

Alice matrimoniatrice

Ah, poi vediamo anche se sarà riuscita a non esplodere fuori dal vestito e a non cadere...

Tuesday, July 5, 2011

Altissimi Purissimi Pirlissimi

Il Grinta e il Pater sono tornati dalla loro circumnavigazione del Cervino.
Entrambi arrostiti dal sole, esausti e il Grinta con una allegra serie di aneddoti che spaziavano da:
"Ahaha! Ho avuto un calo di zuccheri e un attacco di disidratazione... ma dopo la zuppa del rifugio stavo daddio!" Mentre il Pater racconta di come al vederlo bianco come un lenzuolino si siano tutti preoccupati "Ah, ma poi si è ripreso benizzimo! Dovevi vederlo!"

"Sì, c'erano un paio di pezzi da fare con catene e corde... e sotto c'era un salto nel vuoto di 600 metri, ma la vista era bella assai, peccato che non sei venuta vè" Esclama esalatato mentre Alice ancora rimembra le arrampicate con il Pater e il sacro panico davanti alle canaline sulle pietraie strette e pericolanti.

"Eh, poi c'è stato quel piccolo incidente sul nevaio, dove non son riuscito a piantare lo scarpone e son partito giù per una discesa di 50 metri sulla neve e non riuscivo a fermarmi... poi però son riuscito a girarmi di pancia e ad aggrapparmi con le unghie e il mento e son riuscito a rallentare. Meno male eh, che sennò mi schiantavo contro le rocce a valle" dice giocherellando con i polpastrelli che nel frattempo hanno perso sensibilità da oltre 48 ore.

Insomma, a parte il fatto che 9 dei 12 alpinisti son finiti a fare il Toboga sul nevaio perchè il capogita non pensava fosse utile portare la corda da 30 metri, e per poco non si spaccavan tutti la testa sui massi, i maschi alfa sono tornati quasi tutti interi.

Alice ha dunque innalzato il suo Mojito felice di aver trascorso il suo weekend in compagnia di amiche vicine e lontane, a chiacchierare davanti a taglieri, a farsi piegare le gambe non da nevai e pietraie ma da intrugli all'assenzio e ad ascoltarsi concerti in giro. E poi si chiede... ma è possibile perdere anche la sensibilità del mento? Emmenomale che il Grinta ci ha la barba da Karl Marx, che sennò tornava raschiato come una carotina alla julienne!

Alice aspettatrice

Monday, July 4, 2011

Anagrafelandia

Ad Anagrafelandia Alice regala 2 ore e 40 minuti.
(Il segreto sta nell'entrare ad Anagrafelandia e ricordarsi che il tempo non esiste, è solo un invenzione. Buttate gli orologi, orientatevi solo con la lunghezza delle ombre)
Alice entra, prende il numerino e davanti a lei ha 113 persone.
(Il segreto, come  in Matrix, sta nel ricordarsi che il cucchiaio non esiste, e che 'sti 113 sono solo un'illusione)
Alice respira e prova a visualizzare 113 persone.
(Piu' o meno i partecipanti della sagra del peperone, tutti riuniti lì. Tutti a far carte di identità, certificati di nascita, attestati di matrimonio. Una gran festa.)

I viaggi ad Anagrafelandia sono sempre una preziosa opportunità per fare studi antropologici e etologici. Che una fauna del genere non si vede tutti i giorni. Ed Alice è grata della preziosa opportunità culturale.

Ci sono le sciure che si raccontano l'ultima puntata di Mirabella.
E le beghine che si lamentano e sono arrabbiatissime con Dio perchè non sono ancora morte.
Madri esauste e accaldate con prole al seguito per la grande sfida Carta Bianca, che tentan di ammansire i figliuoli con merendine e succhi di frutta.
Straniere in cerca di documenti misteriosi, reduci da trafile burocratiche che Frodo al confronto doveva solo fare una passeggiata sul lungomare di Fregene.
Vecchietti sconclusionati che arrivano e hanno le fototessere con gli occhi chiusi, il cappello e magari pure le carte da briscola davanti alla faccia.
Una babele di accenti, dialetti, intonazioni, e tutti con il loro personalissimo repertorio di bestemmie e insulti.

E poi c'è lui.
Bello, giovane (troppo. Che Alice quasi sfiorava la pedofilia). Gentile, preparato, fico. Il Cavalier Servente del Banco Accettazione. Che parlava fluentemente italiano, albanese e rumeno. L'ha già detto che era fico? Che sapeva tutto e che non perdeva mai la pazienza. Che ammansiva gli irati e dava conforto ai disperati. Fico pure.
E allora Alice queste due ore e fischia non le ha passata mica male.
Che le nuove attrazioni di Anagrafelandia le son piaciute talmente tanto che prima di uscire, dopo quasi 3 ore di attesa, si è piazzata davanti ad un direttore perplesso e gli ha stretto la mano dicendo"bravi, che siete tutti gentili e preparati e simpatici".
Capace che il tipo pensasse lo stesse prendendo per il culo, invece lei serissima era.
Magari tra un paio di settimane fa a farsi un'altro giro.

Alice anagrafizzatrice