Monday, November 30, 2009

C'è questo libro qui:

More about Strega

che è un libro per ragazzi bello assai, che però in Italia non se lo fila nessuno.
Che è la storia del Mago di Oz, ma prima dell'arrivo di Doroty. E' la storia di Elphaba, che è la strega dell'Est, la sorella della strega dell'Ovest, che viene spiaccicata quando le atterra sopra con la casa, presente?

Bene, questo libro è un libro violento, con dentro una storia intricata e con un sacco di livelli di lettura (c'è dentro la politica, la paura del diverso, gli intrallazzi di potere, il sesso, la guerra...) inzomma parecchia roba.
Di questo libro hanno fatto un musical, che è al momento uno dei più popolari e che ogni sera fa il tutto esaurito. Un fenomeno di massa, varda.

Di questo musical il Grinta ha comprato due biglietti.

Ora, i biglietti in questione erano in offerta, alla modica cifra di 42 dollàri, ed erano esattamente gli ultimi due posti della balconata, in alto nell'angolo, in fondo a destra, nel posto dove di solito ci trovi il bagno. Chè tra l'altro le balconate sono talmente alte che mica la vedi la faccia degli attori, vedi solo che van su e giù, saltellano, corrono, ballano, cantano... insomma, ve lo dico perchè magari, se mi avessero messo sotto il palco, abbastanza vicina da pigliarmi gli sputi degli attori, il mio giudizio avrebbe potuto essere diverso. Comunque.
Io ero curiosa assai perchè questa storia, che è una storia appunto un po' sordida, violenta e intricata, mi pareva difficilissima da raccontare su un palcoscenico, per di più con solo un paio d'ore a disposizione.

Ed infatti quello che sono andata a vedere era un'altra cosa.
Era il dramma americano, dove la tipella con la faccia verde non trova amici e alla fine diventa pappa e ciccia con la bella della scuola che vuole farla diventare po-pu-lar.



Insomma, fa sorridere, e la scenografia è imponente... ma è stato come andare in biblioteca per leggere Manzoni e ritrovarsi con una copia dei Promessi Paperi.

Alice recensitrice

Sunday, November 29, 2009

la topaia si affolla

Questa settimana abbiamo avuto un ospite, un'omonima. La topaia è stata per un po' la casa delle Alici.
Alice non l'avevo mai vista prima, era un'amica del Grinta, facevano i boyscout communisti assieme: prima che diventasse un economista disfattista lui, lei ed un branco di giovinastri andavano ad accamparsi nei boschi.
Alice ci ha portato i pandistelle e il San Simone e si è conquistata la mia eterna gratitudine e il mio amore incondizionato. Che io sono a buon mercato e facile da comprare.
Grazie ad Alice il Grinta ha potuto dare libero sfogo al suo bisogno di turismo culinario: Giapponese, Suol Kitchen, messicano, brunch... e io ho avuto una socia con cui potermi finalmente godere la città da turista: MoMa, central Park, Gospel...
Gli ospiti sono la scusa perfetta per metter il cervello in modalità vacanziera!

Giovedì invece arriva una coppia, lui pare sia Marcantoino di oltre due metri che io mi chiedo come riuscirà mai a dormire sul nostro futon ikea... non l'ho mai visto eh, ma spero sia abituato a dormire in posizione fetale che sennò è un casino. Lei non la vedo e non la sento da 16 anni. Quindi è un po' come vedere una persona nuova.
Da quando siamo quaggiù, in 26 mesi di vita mmericana, hanno dormito tra le mura della topaia, schivando blatte e sopportando il caos endemico della sottoscritta e del Grinta circa 18 persone. Alcuni erano grandi amici o parenti, altri conoscenti alla buona e altri ancora semi-sconosciuti.
Oggi pensavo che oh, a mmè me piace quando ci capitano in casa persone che non ho mai visto: chè conoscere uno e già dal primo giorno vedere come è al mattino appena sveglio, con le caccole e i capelli scompigliati, quanto ci impiega a lavarsi i denti, che cosa mangia, come lava i piatti (chè noi li mettiamo subbito al lavoro eh!)... è divertente!
Si diventa amici più in fretta... o ci si sta sulle balle da subito, senza perdere tanto tempo.
... no?

O forse, come dice il Grinta, è solo che sono una perversa promisqua.

Alice impicciatrice

Saturday, November 28, 2009

hemm... tra la gente in fila nella città delle lucine... o un pranzo nelle valli ad alta quota con pancetta e formaggi di capra... che scegliete?

Io la seconda che ho detto!

Eravamo partiti con le migliori intenzioni.
Avevamo pianificato una sveglia mattutina alle 7.00, ed un avvincente tour davanti alle porte dei migliori grandi magazzini della città.
Avevo pure messo le pile nuove nella macchinetta fotografica, perchè vuoi mai che mi abbandoni proprio quando ci sono da immortalare scene cruente davanti ai saldi al 90%?!

Epperò.
Epperò è successo che

la mamma della Pippi e' sbarcata a Nuova Iorke pochi giorni fa.
(io e la Pippi siamo andati a prenderla all'aereopoerto, e visto che con i mezzi pubblici ci vuole un'oretta circa abbiamo pure fatto un picnic in metropolitana, con la Pippi che tirava fuori dal suo zaino essenzialista panini al prosciutto, gambi di sedano e succhi di mela).

La mamma della Pippi e la Pippi, il magico Giorno del Taccino, ci han coccolato con un banchetto iniziato alle 3 del pomeriggio a base di polenta e ossobuco.
E tanto vino.
E la apple pie.
E siam tornati a casa, pieni e tondi come gli ovisodi, ben dopo mezzanotte.
E insomma, la giornata succesiva è stata dedicata alla digestione, alla pisolosità e all'oziaggine.
E che si fricchino tutti quei matti in coda.
Quindi posso al massimo donarvi foto di ossibuchi spolpati, di fettone di pancetta circondate da formaggi alle erbe e di paioli di polenta.
O di una manica di fanciulle ubriache che sghignazzano.
O un primo piano della burza del Grinta che sborda dai pantaloni tentando di sfondare la diga del bottone.

Ah, e visto che appena passato il giorno del ringraziamento, io ne approfitto e ringrazio pubblicamente la Pippi, che per fortuna che c'è e argina la mia follia, e pure la mamma della Pippi, che e' la Pippi con venti anni in piu', solo meno boccolosa e meno ossuta (che' la Pippi e' un'acciughina, ma sostiene di avere le ginocchia grasse) ma hanno la stessa risata, la stessa voce e lo stesso modo speciale di guardare e di raccontare.
Assieme sono una Pippinizzazione al quadrato. Sotto cotanto influsso, confido di diventare Pippinesca pure io. Quindi se i prossimi post saranno scritti in dialetto noneso non preoccupatevi.

Alice celebratrice

P.s. La Pippi e Pippi's Mum inneggiavano ad una cura a base di semi di lino che dovrebbe tirare a lucido le viscere e far risplendere il fegato come un cristallo di Boemia. Vi interessa? No, perchè io sono rimasta ipnotizzata e mi sa che da domani pasteggerò a semini...

Wednesday, November 25, 2009

The Black Fiday is coming!

Questo giovedi' e' il giorno del tacchino, detto anche il giorno del Ringraziamento, in cui gli americani ringraziano gli indiani per avergli portato le copertine e offerto le patate quando e' arrivato l'inverno... e gli indiani ringraziano gli americani per avergli portato un sacco di malattie mortali e offerto una caterva di mazzate.

Dopo giovedi' arriva il Venerdi' nero, che (mi sa che l'ho gia' detto. L'ho gia' detto vero?Lo ridico!) e' il giorno delle spese folli, delgi sconti del 90%, delle risse tra massaie...

L'anno scorso un commesso e' morto calpestato dalla folla che ha sfondato le vetrine prima del previsto.

Che io dico, capisco la passione per l'asciugatrice con la potenza degli ioni, ma come fai a camminare sopra a uno?!

Ogni venerdi' nero la gente passa la notte sui marciapiedi, facendo pipi' nelle bottiglie per non perdere il posto ed essere tra i primi all'apertura (che, vista la manica di assatanati, in genere e' alle 6 del mattino).

Ogni venerdi' nero la gente si da' un sacco di legnate strappandosi vestiti di mano e combattendo selvaggiamente per televisori al plasma.

Il venerdi' nero passato eravamo sperduti nei boschi a cercare la pietra del bardo, quindi ce lo siam perso, ma questa volta prometto che, fosse anche solo per dovere di cronaca, andro' in prima linea a fotografare.

Volete qualcosina? Che' capace che nella mischia mi resti un pelapatate impigliato nei capelli o un foulard attorcigliato alla scarpa...


Alice shoppingatrice


Tuesday, November 24, 2009

qui' dove non batte il sole

ore 9.00
"Ciao, sono la mamma di Boccoli d'Oro. Guarda che stiamo iniziando a insegnarle ad usare il vasino, quindi e' spannolinata. Non c'e' bisogno che le chiediate nulla, vi dira' lei quando deve usare il bagno."
"Va bene"

ore 10.00
"Ehhmm, Boccoli d'Oro, vedo che saltelli con le mani tra le gambe... devi forse fare pipi'?"
"NO!" risponde sprezzante la nana altezzosa (si nota che a me Boccoli d'Oro sta un pelino sul cazzo?)

ore 10.05
Boccoli d'Oro emerge serafica dalla zona delle costruzioni senza scarpe, senza calze, senza mutante e senza pantaloni.
E si rifiuta di fornire qualsivoglia indizio.
Ci vorranno ben 10 minuti prima di riuscire a scovare i pantaloni e le mutande pisciate infrattate dentro uno sportello della cucinotta (le scarpe e le calze erano nel cesto dei libri, ma salteranno fuori solo dopo un'oretta). Nel frattempo pero' altri 3 nani opteranno per il costume adamitico, il pavimento della stanza verra' tappezzato di variopinti vestiti taglia due anni e una danza selvaggia verra' celebrata sul tappeto da un orda di nani mezzi nudi.
Che va bene eh, anzi, viva la libera espressione corporea!
Eppero' quando mi son ricordata che la stanza ha le videocamere a circuito chiuso ho pensato che prima o poi mi tocchera' farvi un post dalle patri galere ammericane, e gia' vedo i titoli sui giornali:
"Maestra di nido incita la pratica di tribali riti orgiastici. Dichiara a sua discolpa "Ma in Italia facciam sempre cosi'!"

Alice nudizzatrice

Monday, November 23, 2009

Obama vi saluta a tutti

E rieccomi qui, sopravvissuti al vortice della SuperConferenza, spossata ma soddisfatta, vitale quanto un'otaria spiaggiata dopo un'indigestione di acciughe.
In ordine sparso (perchè lungo il viaggio ho perso neuroni e accumulato sbronze) questo è più o meno quel che è successo:

Il volo verso Washington era per Minnie la prima esperienza in aereoplano. Io ero seduta accanto a lei. Nel corso dei 50 minuti di volo Minnie ha eroicamente fissato il suo sguardo in un punto indefinito del sedile davanti, ha stritolato la mano della sottoscritta ed ha sudato parecchio.
Quando l'aereo ha toccato terra, probabilmente a causa dell'improvviso rilassamento del sistema nervoso e gastrico, ha vomitato copiosamente.

L'hotel era una sorta di reggia papale: cristalli, lacchè, omini vestiti da guardia svizzera, piscina, paestra e stanze grandi quanto la topaia intera. Inebriata dalla ricchezza ho deciso di abbandonare le mie vesti proletarie e di godere di cotanto lusso: ho trascorso un totale di 5 ore dentro una piscina a idromassaggio ed ora non son per niente sicura di poter vivere senza.
La Iacuzi è l'oppio del deltoide.

Veterana divideva la stanza con la mia valigia. Il mio corpo invece era perennemente imbucato nelle stanze di altre colleghe, impegnato ad ingurgitare liquidi ad alto tasso alcolico.

Per 4 notti ho sperimentato la vita da college americano:
Ho visto vasche da bagno riempite di ghiaccio con bottiglie di vodka come iceberg fluttuanti e lattine di birra galleggianti come boe di segnalazione.
Ho visto un branco di insegnanti vagare di notte per le strade deserte di Washington cantando canzoni a proposito di ragnetti, unicorni e compagni bella.

Per 5 giorni, dalle 8.30 alle 5.30 sono stata seduta in stanze più o meno grandi davanti a tizi più o meno intelligenti, ad ascoltare cose più o meno interessanti.
Ho assistito ad un paio di bellissime conferenze, ed ho sentito il mio cervello espandersi e fare PLOP! come uno scoppiettante pop corn.
Ho assistito ad una serie di conferenze decenti che mi hanno confortato parecchio: non sono io che sono matta ed ho lo sfasamento culturale, è proprio questa scuola che dal punto di vista metodologico-didattico-organizzativo è un roito .
Ho pure assistito ad un sacco di conferenze che facevano assolutamente pettare, ma questo fa parte del gioco, credo. Ovviamente tra le conferenze che faceva pettare c'era quella di Veterana (perchè sì, veterana ha presentato. Una cosa incomprensibile senza nè capo nè coda), ma non vi ammorbo, e poi parlarne male è come sparare sulla croce rossa.

Sono tornata con una nuova terribile scoperta:
Il costo di tutta la baracca (hotel, volo, iscrizione alla conferenza) si aggira sui 1.100 dollari a cranio.
E a quanto pare ho firmato un contratto per il quale se mi licenzio o se mi licenziano sono costretta a risarcire il costo della conferenza.
Il mio senso di claustrofobia è ai massimi storici.

Dopo 5 giorni di pasti freddi e panini, tornare tra le braccia del Grinta, avvolta dalle sue strepitose paste agli zucchini... priceless!

Durante la mia assenza il Grinta pare aver coltivato le blatte con amore e dedizione... per il 15 di dicembre, quando i suoceri arriveranno, probabilmente le avremo addestrate a compiere circonvoluzioni sul lavello e a creare motivi geometrici sui muri.

Ora vado in escursione in bagno. Ricordatemi così, armata di Raid e con la ciabatta con la suola carrarmata come vessillo.

Alice blat(t)eratrice

Monday, November 16, 2009

io vado eh...

... Questo blog è tornato da Boston (dove si è divertito e riposato, ha mangiato la zuppa locale, ha visitato il vecchio amico economista del Grinta, ha passeggiato per le strade di Beacon Hill, ha incontrato simpatiche facce nuove e non proprio nuove ed ha rivisto le amate statue delle papere).
Ed ora riparte.
Per il fronte.
Parte per Washington DC, dove verrà incatentata fino a sabato.
Parte per una conferenza sullo sfavillante mondo dell'educazione americano.
Parte assieme a TUTTE le colleghe della scuola Reggyo, perchè sì, la scuola chiude per una settimana e spedisce tutte le sue maestrine a formarsi e a pigliare un po' di carburante nuovo per il cervello.
Insomma, parte per un posto interessante, per fare un cosa che si prospetta fica assai.
Eppure parte con la morte nel cuore, perchè a tutto questo c'è un prezzo:









Chè fra tutte le colleghe che ci sono... con chi si ritrova accoppiata in stanza questo blog?!?



E sebbene la Pippi ritenga che dovrei essere serena, chè questo è tutto Karma positivo messo in tasca per il futuro, io per sicurezza ho messo in valigia un mattone. Un pesante mattone.
Caso mai.


Alice brontolatrice

Friday, November 13, 2009

colpi di testa

Questo blog oggi pomeriggio prende un China-bus (ve li ricordate? I pullman economici che collegano le varie Chinatown americane?) e scappa a Boston per il fine settimana.
(andiamo un giorno emmezzo a trovare un pazzo amico economista e io devo assolutamente tornare a rivedere le papere di bronzo al parco...)
Questo blog parte con uno zainetto minimal, quindi confida che Boston non venga travolta da una glaciazione improvvisa.
Questo blog già sa che Il Grinta pretenderà di mangiare aragoste per tutto il soggiorno, a pranzo, cena, merenda e colazione.
Questo blog teme per il suo apparato digerente.




Ah! Questo blog sa, oh, se lo sa! che a Boston si aggira un SuperGgiovane e una piccola e tosta, e se le riesce va a rompere i marroni pure a loro...

Alice viaggiatrice

Wednesday, November 11, 2009

... il potere del gossip...

Che poi, certo certo, sarà un caso, epperò:
Dopo aver confabulato intensamente per tutta la serata, intervallando una malignità con un sorsetto di vino e un insulto con una patatina intinta nella salsina rossa, il giorno dopo la scuola era abbandonata a sè stessa... ovvero in mano nostra... ovvero AUTOGESTIONE!
Questo perchè:
La padrona della baracca è in Israele, e tornerà solo dopo Thanksgiving (fine novembre, per capirci).
La Capa Pedagogica è in Florida, che poi è dove vive visto che fa uno strano pendolarismo (viene per due giorni alla settimana e poi se ne torna nella sua dimora con piscina)

e Veterana...
Veterana ha mandato una e-mail comunicando che stava male e si prendeva un giorno di malattia.

...

...

Quindi sappiatelo e regolatevi: io qui non ho manco bisogno della bambolina e degli spilli.

Ora, va detto che è stato intenso eh, chè ieri poi i nani dovevano avere Plutone che sputava in faccia a Mercurio visto che mancava poco e si arrampicavan sui muri...
(Oddio, Minnie era un po' isterica visto che io ho lasciato i nani a briglia sciolta per la maggior parte del tempo...
Minù giocava a fare l'assistente-prestigiatore: tentava di chiudersi dentro gli scomparti della mini cucina e di uscire fuori sfondando il mini-lavandino a testate...
Memole ha scoperto un nuovo meraviglioso gioco da fare in bagno: "affoga il tuo amico". Armata di due ciotole trovate chissà dove faceva doccie gelide gratuite a chiunque si avvicinasse abbastanza... e prima che riuscissimo a fermarla aveva già annaffiato 4 nani...
... ma quando ci vuole ci vuole!)

Insomma, è stato intenso eh, epperò l'atmosfera rilassata e le faccine sorridenti delle maestre erano im pa ga bi li.

Alice vudoozzatrice

riunioni segrete

Ieri sera, 12 figure furtive si sono date appuntamento presso una dimora segreta.
Ieri sera, 9 loschi figuri si sono presentati alla chiamata, armate di alcolici e formaggi stagionati.

Ieri sera si è tenuta la prima riunione della M.E.R.D.A.
M aestre
E sasperate &
R ancorose
D ecise all'
A ttacco

3 ore emmezza di cicaleccio furibondo e intensivo.
3 ore emmezza al termine delle quali non è stato risolto nulla eh, ma almeno ciascuna di noi a condiviso il suo pacchetto di frustrazioni e insoddisfazioni, ci siam sentite meno sole, meno matte e meno imbecilli. La seduta è stata talmente terapeutica che abbiam deciso di ritrovarci con frequenza mensile.

... e Veterana e Capa Capoccia probabilmente hanno avuto per tutta la sera miniciccioli e bombe di Maradona che fischiavano e scoppiettavano nelle orecchie...

Alice sobillatrice

Monday, November 9, 2009

in ordine sparso

Son viva.
Sono entrata in quel mondo scintillante fatto di puzza di piedi e voci rimbombanti che è la palestra (tendenzialmente vado a sguazzare come una ranocchia in piscina... ma nei giorni di luna piena in cui mi trasformo in una scimmia pelosa copro il mio manto con un paio di spessi pantaloni della tuta e vado a sudare sulla ciclette)
Vado ad un coro di inglese surreale. Che merita un post a parte. (Addendum: coRso, corSo di inglese! Che io sto al canto come Vanna Marchi alla scienza)
Sopravvivo dentro la scuoletta mantenendo alto il mio livello di aggressività passiva.
Il Grinta gioca a fare il figlio minorato di mcgyver, smonta plafoniere, armeggia con i fusibili e poi mi ritrovo con mezza casa priva di elettricità (la mezza casa dove c'è anche la scatoletta magica con internette dentro).
La Pippi tenta di convincermi che è il momento di depurare il mio fegato con un intricato processo a base di succo di mele, pompelmi e olio d'oliva (pare che poi si caghino via delle robe tipo i Sassi di Matera).
Il pater scappa a ballare il tango in crociera per la prima volta nella sua vita. Se non sto attenta me lo ritroverò a fare l'animatore Valtour...
La Mater è stata investita dell'influenza, e mentre aveva le ossa rotte e probabilmente delirava... era esaltatissima all'idea di poter restare sotto le coperte per 76 ore consecutive. La mater ha scoperto i giochini su faccialibro, quindi ha passato buona parte della sua degenza infoiandosi in giochi a tempo... ora il suo avatar è una sorta di alieno supremo. E tra non molto, secondo il processo di selezione naturale della specie, le spunterà un sesto dito per poter cliccare più rapidamente... o un mause nell'ombelico.

E voi?
Ce l'avete una vita normale?

Alice telegrafatrice

Wednesday, November 4, 2009

... perchè in fondo siamo tutti un po' Goblin

Goblin non è certo particolarmente simpatico.
Goblin è un nano piccolo, un po' rachitico, che non ha mai detto una parola.
Goblin raramente partecipa a quel che succede in classe, spesso si fa i fatti suoi, ma ha alcune precise e costanti passioni:
Ama le scale della casetta rialzata. Passa il tempo a salire, saltare e scendere giù.
Gli piace la creta. La annusa, la tocca, la spiaccica in giro.
Sfoglia i libri. Sempre gli stessi 3.

Goblin non fa mai la merenda. Non mangia e non beve per 3 ore.
Ha sempre uno sguardo un po' smarrito e confuso.

Insomma, Goblin è effettivamente un tipo strambo.
Ma Goblin non ha nemmeno 2 anni, è la prima volta che si ritrova in una classe ed è uno dei più piccini.


Oggi Veterana ha preso Goblin e gli ha fatto una serie di test "per vedere che sia normale".
Goblin ha fallito la maggior parte dei test:
Non ha saputo bere dal bicchiere.
Non sa la differenza tra tirare e spingere.
Non esegue ordini.
Non indica a comando.
Non ha detto una parola come al solito quindi ha fallito del tutto la parte verbale.

Ora Veterana vuole andare dai genitori, con i test in mano, a spiegargli che Goblin non è normale e va richiesta una valutazione dei servizi.


Siamo all'inizio di novembre, non sono passati manco due mesi dall'inizio della scuola e Goblin tra l'altro è un nano-a-2-giorni (nel senso che frequenta solo 2 giorni alla settimana), Goblin probabilmente è uno spirito lento ad acclimatarsi di suo, non si è ancora ambientato, non ci conosce e non lo conosciamo...
eppure tra circa una settimana Veterana vuole lanciare una bomba a miccia corta alla famiglia di Goblin e federe un po' che effetto fa.


Il prossimo sulla lista di Veterana è Lancillotto: "Lancillotto non è normale: passa il tempo a ripetere compulsivamente sempre la stessa frase ("IWonnaGoHOmeIWannaGoHooome"... e chiamalo scemo, chiamalo!), piange e trema per metà della giornata. Glie faccio il test la prossima settimana perchè percepisco in lui qualcosa che non funziona"
"..."

Domani la sottoscritta va a combattere contro i mulini a vento.
Sa cosa vorrebbe dire ("Veterana, infilati i tuoi test negli orfizi più oscuri e anzichè giocare a fare l'Anna Freud de li poveracci vedi di darti da fare, piantala di rompere l'anima a quei bambini che non stanno nel tuo cacchio di cubetto mentale e impara ad essere più elastica, e se te piacciono i test fattene un paio che in quanto a problemi di percezione della realtà il Brucaliffo ti fa una pippa").

Ma non può.



E per evitarsi un ulteriore travaso di bile ha già deciso che, dopo la riunione con il capo e la Veterana, durante la quale il massimo che potrà fare sarà come al solito togliersi qualche piccolo, minuscolo sassolino dalla scarpa (tipo un mini discorsetto sulla medicalizzazione dell'apprendimento e un paio di osservazioni su come tutto ciò abbia poco della Reggyo Philosophy e molto della pedagogia nazi) dicevo, dopo aver sprecato tempo senza ottenere nulla come al solito andrà a pedalare la sua frustrazione sulla ciclette della palestra fino a farsi venire i calli da sellino sulle chiappe... visualizzando il corpo di Veterana spalmato sull'asfalto.


Alice guerrigliatrice

Tuesday, November 3, 2009

il tempo è relativo

La sottoscritta non porta orologi.
In comenso è una spiatrice professionista di quadranti altrui: riesce a leggere l'ora sul micro braccialetto digitale stretto al polso del vicino di metropolitana, sa catturare le lancette dello Swatch del passante frettoloso, ha una mappa mentale con tutti gli orologi visibili dal marciapiede lungo le sue strade abituali ed ha un suo personale metal-detector che le permette di trovare qualsiasi orologio all'interno di un edificio.

Quindi è una scroccona ed abusa dei misuratori temporali altrui.

L'unico "orologio" che possiede è la sveglia tecnologia e fastidiosa comprata dal Grinta... nonchè il suo cellulare, che in caso di emergenza (è notte, lei è sola nella strada deserta e sente un profondo bisogno di orientarsi tra i granelli della clessidra della vita) la salva.

Epperò.

Ieri mattina, al risveglio, Alice si meraviglia di quanta luce ci sia al suo solto risveglio alle 6.15.

Al momento di andare via dalla scuola Alice nota con sorpresa come il tempo sia passato in fretta e lei, in un battito di ciglia, abbia fatto ben un ora di straordinario.

Quando arriva alla prima lezione del suo nuovo corso di inglese (ve l'ho detto che ho un nuovo corso di inglese?) scopre che è inciampata in una piega spazio temporale ed è in anticipo di un'ora.




Le ci vorranno altri 20 minuti buoni prima di capire che (due giorni fa) hanno introdotto la solita noiosa ora legale...

E sia benedetta la fastidiosa sveglia satellitare, che a quanto pare è più intelligente e aggiornata della padrona!

Alice saltatemporatrice

Sunday, November 1, 2009

la carcassa di Halloween

Ecco.
A stare tutti i giorni in mezzo a 11 nani piangenti,
in mezzo a 11 nasi da cui dondolano lunghe candele di muco,
in mezzo a 11 portatori sani di batteri...
poi finisce che il weekend lo si passa sotto le coperte, mangiando brodino di pollo e arance californiane.
Questo per dire che la notte di Halloween l'ho trascorsa nel letto travestita da zombie.

Alice starnutitrice.

P.s. Ma ne ho scoperta una nuova: se il nano ha la candela bianca, ok... ma se la candela è verde viene bandito dalla classe e i genitori devono venirselo a prendere.

... da quando so sta cosa non riesco a trattenermi e ad ogni soffiata di naso analizzo il contenuto cromatico del fazzoletto...

Alice disgustatrice