Wednesday, January 10, 2018

Di Santi a cavallo di Dinosauri

E venne il 2018.
Ed arrivarono i 37 anni di Alice.
E ricominciò la scuola.

E improvvisamente, tra il Natale e l'anno nuovo, lo Gnomo si trasformò in un piccolo adolescente emo, invorticato in domande esistenziali.

Adolescente perché indipendentemente da quale sia la richiesta ("Gnomo, per favore, metti a posto  i giochi"  "Gnomo, per favore, vieni a a tavola che è pronto"  "Gnomo, è ora di andare a dormire, vieni vai a mettere il pigiama") la reazione immediata è:
sbuffo da cavallo - occhi al cielo (se li alza ancora un po' danno il giro e si incastrano nel cranio) -grugnito.

(qui un video dello Gnomo mentre mette a posto la stanza)



e poi emo, moltissimo emo.
Robe che Alice non era mica preparata!

E' iniziato il giorno in cui senza preavviso ha smesso di giocare, ha cercato Alice e le ha detto  - con lo stesso tono con cui uno chiederebbe "hai preso il pane?" -

"mamma, ma tu quando muori?" 
"Boh! Non saprei... ce l'ho nella lista delle cose da fare ma non sta esattamente al primo posto..."

Ma non muori prima che io abbia finito di crescere, vero?
Spero di no amore.
Non puoi morire se non ho finito di crescere.
Va bene, farò del mio meglio...
E io cresco piano eh, cresco pianissimo!
Amore, non è che come raggiungi il metro e 45 io tiro le cuoia... guarda la nonnina: è la mia mamma, io sono grande grande e lei mica è morta. Guarda la nonna bis, lei è la mamma della nonnina, ha 90 anni e sta alla grande!

Ma da lì in poi è stato un vortice:
"Perchè si muore?"
Perchè fa parte della vita, si nasce, si cresce, si vive e poi si muore
(E speri di cavartela così? Con una frase da Bacio Perugina??)

"Cosa vuol dire? Cosa succede quando si muore?"
Il nostro cuore smette di battere, il nostro corpo smette di sentire, i nostri polmoni smettono di respirare. Noi smettiamo di vivere. Non sentiamo più nulla, né il male né il caldo o il freddo. Il nostro corpo piano piano si disfa, diventiamo polvere, nutrimento per le piante, gli alberi, i fiori.

"Ma dove ti mettono? A te, mamma dove ti mettono quando muori?"
Dipende. Alcuni si fanno cremare, ovvero vogliono che il loro corpo venga bruciato, e diventano aria e cenere. Spesso ti mettono in una barca di legno, si chiama bara, con un tappo. La chiudono, la mettono sotto terra e sopra ci mettono una pietra, magari dei fiori, o un albero. Ci sono dei posti, chiamati cimiteri, dove si mettono le persone quando sono morte. E chi ha voglia può andare lì e sedersi e pensarle.

"Voglio vedere un cimitero. Mi porti al cimitero? A vedere la pietra del tuo nonno?"
Sì, amore, quando torniamo in Italia. Mi sarebbe piaciuto di più andare sul brucamela che al cimitero ma oh, de gustibus...

"Tu cosa farai, quando sei morta?"
Niente, amore, perchè sarò morta. non ci sarò più...

"No, dico, ti metti sotto nella barca o ti fai bruciare? Dove ti metti"
Mi piacerebbe farmi bruciare...
PIANTO
"No, non voglio che ti fai bruciata... voglio che stai nella terra dove c'è la pietra, sennò come faccio a venire a trovarti?!"
Va bene amore, va bene, ma ne abbiamo di tempo, mica dobbiamo accattare il loculo domani eh...

"Io non muoio". 
Sì, amore, moriamo tutti, non è una cosa di cui aver paura, è normale.

"Mbè, io muoio ma poi torno"
Ma sentilo, Mr. Cristoèrisorto...
Gnomo, non si torna, non si va, si muore e basta.

"No, io non voglio, io torno".

Ed è a questo punto e Alice, originariamente ben intenzionata a stare alla larga da religioni, stelline, cieli e resurrezioni, abdica. vergognosamente abdica:

Senti Gnomo, la verità è che io so cosa succede al corpo, quando si muore, ma quel che succede ai nostri pensieri non lo sa nessuno. Io e papà pensiamo che dopo non ci sia nulla, un po' come un sonno lungo lungo...
Ma se chiedi alla nonna-bis ti dirà che dopo si va in un posto chiamato Paradiso dove si ritrovano tutte le persone morte che ci vogliono bene e si fa bisboccia e si gioca a briscola e ti danno pure in dotazione un paio di ali e un mini olahop... se chiedi a Piccolo Buddha ti dirà che dopo si ritorna piccoli, e si rinasce. Si dice "reincarnarsi": si torna sulla terra, come bambini, o come delfini, o come scarabei stercorari, dipende...

"Ecco! Così. Così è proprio come funziona. Come dicevo io. Io mi Ricarno."
Va bene, Gnomo, vedo che il buddismo ha il suo fascino.

"Tu quindi muori prima di me?"
Si Gnomo, spero proprio di sì.

"Ma poi muoio anche io".
Certo.

"Ma poi chi verrà sulla mia pietra, quando sono morto? Sarò tutto solo? Non ci sarà nessuno a venire a pensarmi?"
Ci saranno un sacco di persone, che conoscerai, e che moriranno dopo di te.

"I gatti muoiono, lo sai? Come il gatto della zia. Prima c'era e poi è morto"
Sì, tutto quello che vive poi muore.

Le stelle? Il pianeta terra? Muore?
Oddio, per la lezione di fisica e astronomia io non ero preparata... credevo stessimo facendo filosofia e religione comparata!
Se muore il pianeta muoriamo tutti. Allora io muoio assieme a te e tu assieme a me. Però sono un po' triste, se muore il pianeta.
Tecnicamente comunque sì, anche un pianeta o una stella muoiono... anzi, ora che ci penso, concentriamoci sulle stelle che muoiono invece che sul processo di decomposizione e sulle teorie post-mortem... vieni che ti faccio vedere un video di pianeti qui sul mio telef....

"Mamma, ma sai che nel mondo è pieno di arceologhi? Sono persone che scavano nella terra e trovano le ossa.  Ci sono anche qui a Parigi, sai? Allora magari poi scavano scavano e mi trovano. E io invece di stare nella barca sotto terra  nel museo... Perchè io non mi disfo. Il mio scheletro resta
...
"Come i dinosauri".
...
"Ci sono i dinosauri nel paradiso della nonna bis?"



Alice filosofeggiatrice


p.s. e comunque fate spazio che sta per arrivare una nuova religione, lo Gnomisimo, secondo la quale quando si muore lo scheletro resta per sempre, ma noi andiamo in paradiso a giocare con i dinosauri e i dodo e quando poi siamo stanchi ritorniamo sulla terra come pesci.
Amen.











Monday, January 1, 2018

Brindisi

Ben arrivati nel 2018, gente!

Questa Alice ve la lascia come augurio di buon inizio, dentro ci state tutti, pure belli comodi.

cin cin!

"Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è stato invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà un eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.
Erri De Luca
Alice auguratrice.

P.s. Per il 2018 vi augura  che il  vostro caffè sia sempre caldo al punto giusto... e  che i pezzi di Lego vi siano lievi sotto ai piedi.