Monday, March 30, 2015

Arrivi e partenze

L'aereo atterra alle 20.27, in perfetto orario.
Poi l'hostess con accento francese, taglio francese e rossetto francese comunica che non si puo' scendere per i prossimi 10-20 minuti perche' c'e' troppa gente in fila al controllo passaporti.
Nel frattempo i passeggeri si rianimamo come i vermetti da giardino quando piove: si alzano, scrocchiano il collo, cercano il bagaglio, si infilano la giacca, si incastrano l'uno con l'altro in un tango di gruppo in cui tutti pestano i piedi a tutti.
Le luci sono accese e c'e' casino, quindi pure il bell'addormentato di 14 chili che ti suda tra le braccia e che fino a quel momento russava come un toro si rianima perplesso e partecipa al balletto tentando di lanciarsi giu' nel corridoio.
Decidete di aspettare e uscire per ultimi perche' tra le varie attivita' di intrattenimento durante quelle nove ore avete anche giocato a "lancia l'oggetto ludico nei luoghi piu' inaccessibili del veivolo" e tocca fare la caccia al tesoro per recuperare tutti i vari beni sparsi.
Quando uscite, il passeggino che doveva aspettarvi fuori dalla cabina e' ancora a prendersi cappuccio e briosche con un paio di bagagli pesanti in stiva, e quindi voi sarete gli ultimi degli ultimi in quella benedetta fila per il controllo passaporti.
La fila e' talmente lunga che comincia nel finger.
Pare di stare ad Ellis Island agli inizi del '900.
Vi accampate sulla moquette, pronti a passare almeno un paio d'ore li', in compagnia di uno Gnomo in stato confusionale che si guarda attorno e con gli occhi sgranati.
Fortuna che un addetto al controllo li vede, ultimi tra gli ultimi, con l'aria sfatta e un po' rassegnata,  impietosito si avvicina e fa cenno di seguirlo... e li fa balzare ai primi posti della classifica.
A sorpresa passano il controllo 5 minuti dopo assieme ai cittadini canadesi, immigrati di prima classe.
Ritrovano i loro bagagli (lo zainetto invicta, la valigia e il container) e si dirigono ottimisti e pieni di gioia verso i taxi.
Ci impiegheranno 2 ore a trovare un taxi grande abbastanza per loro e disposto a portarli dove devono andare, ovvero alla reggia della Fusa, perche' la Reggia della Fusa sta in un luogo segreto e speciale, un po' come le valli incantate, ed e' uno di quei posti che la maggior parte degli umani di Niu Iorche non sa esista e non sa quanto sia bello, eppure ce l'ha proprio li' sotto il naso!.
Arriveranno alla Reggia della Fusa alle 23.00 passate e troveranno il comitato d'accoglienza al Gran Completo: la Fusa, il Fusibile e il Fusillo ancora sveglio, che quello e' uno a cui non sfugge nulla e doveva averlo capito, che stava pare arrivare il compagno di merende francese.
Considerando che:
Non si vedevano da quasi un anno, che Alice, il Grinta e lo Gnomo non erano mai stati nella nuova Reggia della Fusa, che i viaggiatori erano sfatti e puzzosi ed Alice manco riusciva a parlare tanto era scombinata... il fatto che loro varcata la porta della Reggia  si siano sentiti subito a casa e in famiglia ha un che di misterioso anzicheno'.

Domani ripartono, destinazione i Monti del Nord.
Andranno a trovare la famiglia biologica dello Gnomo, passeranno 5 giorni a gelarsi le chiappe ma  a scaldarsi il cuore.
Come ogni volta ci vanno agitati, emozionati e con il batticuore.
Alice spera lo Gnomo riesca a goderseli tanto, e per bene, tutti questi parenti strepitosi che gli si raccoglieranno intorno, e che l'inglese non sia una barriera troppo ostica... ma l'ha visto avere intense discussioni con bambini arabi e coreani quindi e' abbastanza tranquilla.

Hanno davanti 9 ore di macchina. No, precisiamo. Alice ha davanti 9 ore di guida.
Si spera non sotto la neve.
Se avete consigli sulla colonna sonora lasciateli qui sotto. 

Alice viaggiatrice

Thursday, March 26, 2015

0!

Partono.
Il bagaglio di Alice e' praticamente lo zainetto Invicta. Fara' come i personaggi della Disney e avra' una sola mise per tutto il viaggio. A righe. Chiamatela Paperoga.
Il Grinta viaggia con una valigia di dimensioni tradizionali. Dentro c'e' l'occorrente per il Grinta e l'occorrente per il Grinta corridore. Che se pensate che bastino un paio di scarpe da ginnastica vi sbagliate di brutto, qui ci sono millemila gadget imprescindibili e preziosi da portarsi ampresso.
Per lo Gnomo c'e' una sorta di container da nave con rotelle, compreso di ospedale da campo e di ludoteca portatile.

Ora si imbarcano.
E ora lei spera che lo Gnomo crolli nelle braccia di Morfeo per le prossime nove ore.
Oh, uno avrà ben il diritto di sognare, no?!?

Alice viaggiatrice

Wednesday, March 25, 2015

Gigio Ciarpami

La presenza nei feeds di facebook di Alice del signor Dolce e di Monsieur Gabbana l'ha riportata a riflettere sulla sua breve, delirante e surreale esperienza nel mondo della moda.
I precedenti sono qui:
Ha deciso quindi di lasciare qui un ritratto di Gigio Ciarpami, così come se lo ricorda e come vuole ricordarlo. Ecco il suo ben temino di terza elementare al riguardo.

Gigio Ciarpami, il Signore Oscuro della Moda, ha circa 745 anni, ha la pelle da armadillo, il naso da t-rex e si nutre probabilmente di sangue di vergini.
Ha una corte di vassalli, valvassori e schiavi della gleba al suo servizio che bistratta a giorni alterni, ma quello è anche un po' un tratto della vecchiaia... Alice non conosce nessun uomo over gli 80 che non spacchi le balle al mondo e che non sia convinto di essere in possesso dell'unico cervello funzionante del globo. La chiamano demenza senile, credo.
Gigio Ciarpami gioca a vestire e svestire barbie in formato gigante, ed ha pochissima pazienza e zero sopportazione per gli imprevisti.
Alice nei suoi tre giorni di permanenza nel regno di Gigio è stata l'unica, nella stanza dei bottoni, a cui lui non abbia gridato dietro. Ma solo perché Gigio non sapeva proprio che cacchio stesse facendo Alice. Lei, grazie alle sue doti camaleontiche (e al fatto che essendo l'ultima rotellina del carretto non veniva proprio contemplata) era meno invadente di una pianta da ufficio e più discreta di un fermacarte.

L'ha visto accusare una modella di camminare "sciatta come una casalinga in cucina", l'ha sentito sbraitare contro i suoi stilisti che: "solo i segretari sapete fare, siete una manica di coglioni!"
L'ha visto arrivare tardi e fare il bello e il cattivo tempo, facendo tremare le ginocchia ai sui millemila dipendenti...
Ma soprattutto vuole ricordarselo cosí, nel momento suo più basso: mentre aggiusta una cintura sul vitino di bambu' di una modella e canticchia "faccetta nera bell'abissina".

Alice camaleontizzatrice

P.s. L'insulto giocoso dei valvassalli e dei valvassori tra loro era: "vai a piegare le magliette da Zara..." Seguito da "Questa non e' alta moda, queste sono le vetrine di Zara!"
... Ma che avra' fatto mai di cosi' teribbile Zara ai Signori Oscuri della Moda?! Fa così cagare?


Monday, March 23, 2015

Meno 3

3 giorni alla partenza per Niu Iorche.
La valigie NON sono state fatte, i regali NON sono stati presi, il cesto della biancheria ha dichiarato guerra al pavimento e sta invadendo la stanza intera, lanciando puzzosi calzini-molotov ovunque e inviando magliette sporche oltre le trincee nemiche e in esplorazione sotto il letto.
A peggiorare il tutto il Grinta e' entrato in uno dei suoi (inzopportaaaabbili) momenti da Professor Spic&Span Accademy:
Si guarda intorno, in questa Chernobyl in miniatura, e si concentra su robe astruse tipo la pulizia della stoffina delle sedie, o l'alacre ripulitura del bordo del tavolo da cucina.
Se si mette anche a lucidare le maniglie Alice lo sopprimera' facendogli bere una pinta di amuchina.


Comunque pensava che passano gli anni, aumentano gli aerei presi, eppure ogni volta sono sempre agitati, contenti e impreparati come sempre. Probabilmente hanno le capacita' di apprendimento e ritenzione delle informazioni di un pesce rosso...


Alice viaggiatrice

Sunday, March 22, 2015

se 40 ore vi sembran poche

40 ore.
Una toccata e fuga, una follia possibile solo grazie alle occasionali offerte matte del TGV e alla perenne testa matta della Mater, che è arrivata qui al venerdì dopo pranzo (con una valigia immensa che sembrava una succursale della Coop da cui è venuto fuori l'intero scaffale Mulino Bianco) ed è ripartita (con solo il suo pigiamino in una bustina di plastica) la domenica mattina all'alba.
40 ore.
40 ore sono poche, ma ci stanno dentro un sacco di cose. Che Alice si tiene ben stretta.
Però lascia qui a imperitura memoria due diapositive:

-Lo Gnomo che riemerge a sorpresa dal sonno perchè riconosce in cucina la voce della Mater appena arrivata e invece di chiamare Alice come al solito grida dal lettino "Nonnina? ... NONNINA!"
(La Mater si è sciolta come un calippo lasciato sul cruscotto il 15 agosto, ha fatto pipì sul tappeto ikea per l'emozione ed ha fatto pace con il fatto che lo Gnomo la chiami appunto "nonnina" che non fa per niente "50enne pimpante" ma più "ottuagenaria con demenza senile").

-La Mater che arriva la domenica mattina brandendo un coniglietto pasquale di cioccolata ed esordisce:
"Guarda, lo so che tu non gli hai mai dato cioccolata... Però, se tu sei d'accordo, io questo l'ho preso per lui, e glielo diamo per merenda..."
"Uhmmm...."
"Se non sei d'accordo però tranquilla. Sappi che glielo darò di nascosto".
Si chiama diplomazia materna, credo. Sto prendendo appunti per il futuro...

Alice felice

Thursday, March 19, 2015

coinquilini abusivi

Le topaie di Alice hanno sempre avuto la tendenza a trasformarsi rapidamente in giardini zoologici.
Nella prima dimora di Broccolino hanno avuto le blatte, le coccinelle, i piccioni che facevano lo struscio domenicale sul loro tavolo e il topino che rosicchiava gli stipiti delle porte e viaggiava tra le intercapedini dei muri a velocita' supersonica.
Nella seconda dimora di Broccolino c'era lo scoiattolo scassinatore, ladro impunito di pane e di frutta, la cavalletta zoppa, il topino ubriaco e un'orda di zanzare.

Nella toperi', a parte la misteriosa apparizione di un ragno pantegana che Alice ha ucciso con fatica, attacchi di panico e mille rimorsi, non si era ancora palesato nessun coinquilino abusivo.


Fino ad oggi.

Ta ta taa taaan!
(musica di tensione in crescendo...)



Ignorate i tentacoli della mini-piovra in basso che tenta di arraffare gli utensili delle cucina, concentratevi sull'intera immagine...
La vedete?




Dai, e' li'!

Che diamine, Alice non puo' nemmeno arrabbiarsi troppo con l'abusiva che in fondo siamo in Francia, non poteva esserci bestia piu' tipica...
E quindi dite ciao a Margo', la nostra nuova escargot.


Alice bestiarizzatrice



P.s.Come diamine sia arrivata qui e' ancora un mistero...
Volando?!?

Wednesday, March 18, 2015

Addendum al post precedente...

Per onestà intellettuale Alice deve però ammettere una cosa.
Una cosa che fa di lei un po' una vigliacca.
Che se è cosí tranquilla e rilassata rispetto al futuro orientamento sessuale delle Gnomo è anche, effettivamente, perchè sa che lo Gnomo ha un passaporto blu.
Sa che se sarà gay, e lo vorrà, potrà prendere armi e bagagli e trasferirsi senza problemi in un paese (aspe'... Il paese tutto tutto no, per nulla... Ma alcuni stati e alcune città sí!) in cui verrà tutelato, in cui se vorrà potrà sposarsi, in cui se vorrà potrà adottare dei bambini e in cui robe come finocchio e ricchione non sono comuni quanto grazie e prego ma anzi valgono una denuncia.
Se lo Gnomo non avesse il passaporto blu Alice avrebbe da qualche parte un semino di paura per il futuro. Perchè l'Italia vista da fuori sembra ancora un concentrato di machismo e di bigottismo.
E allora pensava anche che forse questa battaglia per i diritti della comunità LGTB andrebbe fatta mica solo dalla comunità LGTB, ma proprio dalle famiglie,  tutte, per permettere e garantire ai propri figli un futuro un po' più libero e senza paure.

Lei al momento ringrazia il passaporto blu, che le fa dormire sonni tranquilli, e resta vigliaccamente nel suo guscio. Ma sa che sarebbe una persona migliore se facesse qualcosa di più concreto ed efficace che vada oltre il comprare strass e paillettes per lo Gnomo...
Qualsiasi suggerimento è ben accetto.

Alice vigliaccatrice

Monday, March 16, 2015

giochi azzurri e giochi rosa

Niù Iorche è dove Alice ha visto la massima sensibilità e attenzione verso stereotipi di genere, soprattutto per i bambini. Che poi, pure lì nei supermercati i giocattoli e i vestiti sono separati e segregati e se da una parte impera il rosa dall'altra è tutto un esplosione di blu e azzurro... ma nel gioco, nella scelta di come vestirsi e con cosa giocare, i bambini sono lasciati totalmente liberi. Alice ha visto bimbi venire a scuola in tutù e bimbe vestirsi da cowboy e nessuno si è mai preoccupato.

Qui no.
Sara' anche che e' la banliu', e magari nella cosmopolita Pari' tira un'aria diversa, ma qui le differenze di genere tra bambini, rispetto al super-politically-correct ammerigano a cui era ormai abituata Alice, si sentono, e tanto.
Qui quando lo Gnomo si infila dentro il frigorifero finto della ludoteca o quando vuole usare il passeggino con la bambola, c'è sempre una madre che commenta "ma come? Non sei un maschietto? Guarda che le macchinine sono di la'!"
...
Che vuol dire?
Che visto che ha il pisello non può spingere una carrozzina?
Che gli cadono i testicoli se fa finta di preparare una torta e passare l'aspirapolvere invece di andare a giocare con i trenini, le macchine e i dinosauri?
Alice poi pensava che, in questo, i bimbi sono stranamente più svantaggiati delle bimbe e c'è molta più flessibilità (e ammirazione) verso una bimba che rompe gli stereotipi e gioca a calcio, si arrampica sugli alberi e vuole il meccano o i guantoni da boxe per Natale che non per un bimbo che disegna farfalle, gioca a fare le pulizie e vorrebbe tanto ricevere Barbie Magia di Primavera.
Forse perchè il meccanismo di fondo è che ancora una volta si premia il testosterone, nei maschi cosi' come nelle femmine.

Quindi lo Gnomo, accanto ai trenini, i pastelli, le trottole, i tubi vuoti di carta igienica e i tappi del latte ha anche alcuni di quei giocattoli  che le altre mamme chiamano "da bimba", rosa,  fucsia e con i cuoricini.
(Alice ODIA il rosa ma vabbe' questa e' un'altra storia)

Siamo solo agli inizi, ma per il momento lo Gnomo possiede:
- un passeggino da bambola rosa shocking (ricevuto usato dalla Tia), che lo Gnomo carica peggio del tram del sabato in direzione Porta Palazzo e con cui poi fa le derapate in corridoio guidando con una mano sola mentre sventola l'altra ripetendo "Bye Byeeee!"
- un set in legno di calici da champagne e piattini da pic nic donati dalla Mater, che lo Gnomo adora e che si ostina a tentare di ficcare nel lavandino almeno 2 volte al giorno
- un' esercito di peluches, tra cui una recentissima e sfavillante Peppa Pig versione fatina

Se avete un tutu' che vi avanza, o una borsetta con gli strass, Alice si prenota.

Alice rosizzatrice



P.s.
Alice: "Grinta, chissa' se lo Gnomo sara' etero o gay? Non sei curioso?"
Grinta: "Boh,  basta che non mi diventi un fanatico integralista religioso poi va bene tutto"

Saturday, March 14, 2015

Robe da strapparsi i capelli!

C'è un modo davvero facilissimo per fare una buona azione, ed Alice, che tende ad essere pigra, l'ha colto al volo.
Si tratta di donare i propri capelli.
Alice odia i capelli lunghi, perche' le si affloscia il carciofo e diventa una sorta di Mortisia con pero' un'aura energetica di crespo tutto attorno.
Ma se e' per una buona azione, che diamine!
Quindi, belle Rapunzelle, sappiate che basta lasciar crescere il carciofo, ricordarsi ogni tanto di pettinarlo e poi, una volta raggiunta la lunghezza sufficiente, zac! Dargli una bella tagliata e via.

Se volete farci un pensierino ci sono due associazioni principali che raccolgono capelli, una e' Locks of Love, per bimbi, l'altra e' Beautiful Lenght, per donne.

Se siete persone normali, vi fate crescere i capelli per un paio d'anni, al naturale e senza colorazioni (solo capelli bio per le donazioni, me raccomando!) e poi andate dal parrucchiere a farvi tagliare la coda di cavallo, godervi una impacco rinforzante all'aloe vera e farvi i colpi di sole.

Se siete delle psicopatiche con tendenze lesioniste invece fate come Alice:
1) Ficcatevi nel bagno  (dove c'è l'unico specchio della casa. Unico. Il che vuol dire che non c'e' un secondo specchio per vedere che cavolo succede al vostro cuzzotto).
2) fatevi prendere da un delirio di onnipotenza in cui vi sentite le nuove stylist della Garnier.
3) Portatevi come compagnia di un paio di forbici ikea.
Arrugginite.

Il risultato è imbarazzante garantito.
Il Grinta quando Alice è emersa dal micro-bagno impugnando le sue code di cavallo mozzate (che parevano due ratti morti) l'ha guardata e senza scomporsi ha detto "Non è terribile, mi amor... Solo... sembri un po'... un mociovileda nuovo, ecco".

Alice non aveva pensato che, tagliando basso, a coda di cavallo, le sarebbe venuto fuori un caschetto anni '80.  Aggravato dal fatto che grazie al suo capello a fusillo che sfida la gravità e punta al cielo, pare abbia addosso un elmetto da ciclista ricoperto di pelo di maromotta.

E no, sadici stronzissimi lettori, non avrete nessuna foto. Almeno finchè la Tia, munita di forbici da parrucchiera, non tenterà di porre rimedio all'effetto mociovileda.


Alice incasinatrice

P.s. Qui sotto i due inquietanti ratti morti, pronti per essere imbustati.


Wednesday, March 11, 2015

creche

Alice (e lo Gnomo) vanno alla riunione di presentazione per la Creche (ovvero il nido francese).
La riunione non e' dentro un nido, la riunione e' in un ufficio segreto e difficilissimo da trovare perche' senza numero civico, nella stanzetta c'e' un tavolone da conferenza e delle sedie contro il muro. Dentro questa depandance della CIA ci sono Alice (e lo Gnomo) ed altre 15 madri.
Delle 15 madri Alice e' l'unica caucasica ed e' anche l'unica che non parla quasi una mazza di francese.
La meta' delle madri ha al seguito il proprio pargolo (o piu' di uno) perche', effettivamente, se vai alla riunione per il nido e' perche' un posto dove metterla, la tua prole, al momento non ce l'hai, e visto che non puoi legarlo nella carrozzina al palo davanti all'ingresso tuo figlio porti con te, nella micro-stanzetta della CIA, dove gli gnomi al seguito non possono stare seduti a terra senza finire sui piedi della gente o intrappolati nella rete di cavi del proiettore.

Nella stanzetta, a luci spente, le educatrici presentano slides su slides.
Non raccontano nulla del nido, come funziona o che si faccia dentro una creche.
Si limitano invece a ripetere fino alla sfinimento il loro mantra:
"Non c'è posto. Non c'è posto. I vostri bambini non entreranno mai. Solo 3 su 10 ce la fanno. E se entrambi i genitori non lavorano non se ne parla proprio, siete in fondo alla graduatoria a mangiare polvere. Perche' non c'e' posto. Non. C'e'. Posto".
Mentre ad Alice e' partita in loop la visione di Gianni Morandi che le dice "Dai! Dai che sei forte! uno su mille, Alice, uno su mille!" le educatrici elencano le possibili alternative, visto che tanto, appunto, non c'e' posto:
Nounou (che non e' il lamento di Alice quando finiscono i biscotti, ma il nome francese delle babysitter).
Nounou condivisa (ti metti assieme ad un'altra disperata e vi dividete i costi della babysitter, un po' a casa tua un po' a casa sua un po' a casa di tua zia un po' in mezzo alla via...).
Assistant Maternelle: lo portate a casa di una signora, certificata (ma qui ci vorrebbe un post) che oltre al vostro si prende cura anche di altri 2 Gnomi.
Halte Garderie: una sorta di nido, pure quello pubblico, ma a cui puoi mandare il tuo bambino solo 5 mezze giornate invece che la giornata intera.
Digressione: Alice e lo Gnomo sono gia' andati a fare l'iscrizione per l'Halte garderie. La signora nell'ufficio aveva l'aria sana e felice di un vampiro transiberiano. Ha tirato fuori un plico di 10 pagine, con 20 righe per ogni pagina, le ha girate lentamente, scrutando Alice con gli stessi occhi freddi e impassibili di Clint Eastwood per godersi la sua reazione quando le ha detto: "Queste sono le famiglia in lista. Tu sei dopo queste. E questa qui... (tan tan ta taan!)  e' SOLO la lista d'attesa".
In lontananza si sentivano dei tuoni e il gracchiare dei corvi.

Le educatrici hanno anche detto che tutte le famiglie hanno fino ai primi di maggio per lavorare al proprio caso (e qui improvvisalmente, la stanzetta della CIA si e' trasformata nel Tribunale dei puffi):
"Dovete fare una sorta di lista dei motivi per cui avete cosi' bisogno della creche, spiegare perche' proprio voi, perche' vi serve, cosa cambierebbe nelle vostre vite... portate documenti, prove, attestazioni, analisi del sangue, cornetti della sorte e vostra suocera che giura sulla testa dei suoi figli. E poi c'e' una signora, la Madama della Giustizia, che leggera' i casi e che decidera' chi saranno i fortunati vincitori"

Ma tanto Alice ha un piano infallibile.
Far finta che vada tutto bene ed a settembre farsi prendere dal furor panico.

Monday, March 9, 2015

Giocate anche voi a Disperopoli

Disperopoli, un nuovo divertentissimo gioco!

Scegliete come piano da gioco un luogo labirintico e spaesante, tipo il Louvre, che pare l'abbia disegnato Escher dopo aver mangiato la bagna caoda di mia nonna.
Scegliete il momento propizio, tipo la prima domenica del mese quando e' gratis e l'intera popolazione della Francia del Nord vi si trasferisce per la giornata.
Poi il giocatore A, ovvero Alice, prende lo Gnomo a marsupio e vaga.
Il Giocatore B, tipo la Bestia, prende invece il passeggino con dentro i ricambi, l'acqua e il cibo dello Gnomo il portafoglio di Alice, il cellulare di Alice, le giacche di tutti... e vaga.

Ora perdetevi.
Per tipo 50 minuti.
Possibilmente in prossimita' dell'ora di pranzo  quando lo Gnomo e' stanco ha fame e sete, e poco prima che lo Gnomo decida di defecare una bomba H.


Vince chi si dispera di piu'.



Naturalmente funziona solo se il giocatore A non conosce a memoria NESSUN numero di telefono, senno' non vale!

Alice disperatrice (che vi credete, ha vinto lei... ma di poco, eh! Che pure il Grinta, quando li ha ritrovati, aveva un bel colorito giallo mummia)

P.S.
Durante i 50 minuti di disperopoli Alice, oltre a vagare come un'anima in pena importunando e molestando tutte le maschere del museo e' andata anche al centro informazioni, dove han tirato fuori un pre-stampato per "persone smarrite al museo":
Nome, cognome, dati caratteristici, altezza, peso, vestiti... e poi il messaggio da dare.
Il che le ha fatto pensare che lei e il Grinta non son poi cosí originali, c'è un sacco di gente che gioca a Disperopoli!


Friday, March 6, 2015

Hiku

Dal bagno s'odon
Clangori imprevisti.
Festa per panda!



(L'autrice, comodamente assisa sul trono di porcellana, ode in lontananza dello sferragliare e del tramestio tra la cucina e il soggiorno, appena riordinato. Si riveleranno essere i prepararivi per una festa con buffet organizzata spontaneamente dallo Gnomo per i suoi due doudou. Resta ancora un mistero come abbia fatto a procurarsi le mele...).





Alice hikuzzatrice

Se volete, fate anche voi il vostro Hiku e regalatelo ad Alice qui sotto!
Buona Domenica!


Wednesday, March 4, 2015

Alice al pol d'empluà

Alice va al pol d'empluà. Ovvero all'ufficio di collocamento della banliù a far sapere che lei c'è ed ha due braccia per lavorare. Sia mai servissero a qualcuno?

Mentre aspetta il suo turno la tiza accanto a lei, una donnona enorme che armeggia con il computer pubblico, le chiede secca e con aria professionale: "Che lavoro cerchi?"
Alice pensa azz... vuoi vedere che questa è una dipendente del pol d'empluà e la mia intervista comincia ora?!
Le sudano le mani, che lei ha bisogno tipo di 5 minuti di tai chi e reiki prima di cominciare una conversazione in francese... però si schiarisce la voce, mette assieme due verbi mal coniugati e abbozza: "Mah, nel campo dell'educazione, vediamo, non so... sennò sono brava a spostare scatole di verdure al mercato o a spazzare per terra, e poi ho fatto la birraia, la barista, la bibliotecaria..."
"Lo troverai. Perchè ti sei seduta proprio accanto a me, ed io sono PREDESTINATA."
"... Ah. Intuisco che te non la vori qui?"
"Nah! Io ce l'ho un lavoro, eh. Però quando non lavoro vengo e mi metto qui, e quelli che mi si siedono accanto trovano lavoro. Davvero. Ho un dono. Se non trovi lavoro torna qui e toccami la mano... anzi, toccami la mano adesso, vedrai che porta bene e lo trovi subito, pure come piace a te!"

Ecco, proprio mentre il Messia dei Disoccupati stava per concederle la grazia e le tendeva la sua manona da stringere per diffondere attorno a lei la luce radiosa di un salario e un contratto con ferie e malattia... zac! Chiamano il nome di Alice per andare a consegnare i documenti.
Insomma, ha perso la sua occasione e quando è uscita la Madonnona dei Disoccupati era già sparita.
Se per caso appare a qualcuno di voi, avvolta nella sua sciarpa multicolore e con una cascata di treccine afro, per cortesia ditele che Alice la aspetta, e che oltre a stringerle la mano se serve le fa pure un massaggio alle spalle o una grattatina alla schiena, eh.


Alice cercatrice (di lavori... o di Madonnone dei Disoccupati)
... e trovatrice (di folli e scocomerati)


Monday, March 2, 2015

Arte gnomica... Ovvero le facce nascoste

Alice adora il casino, quello colorato e appiccicoso che in genere disgusta la maggior parte della popolazione umana al di sopra dei 10 anni.
Quindi sin da piccolissimo ha lasciato lo Gnomo a smanacciare colori, acqua, farina, pasta di sale e chi ne ha piu' ne metta... fregandosene allegramente della devastazione di muri, pavimenti e balconi.

Alice ammirava estasiata il processo creativo tirando fuori commenti del tipo: "Hai visto che motricità fine?! Aah, che coordinazione oculo-motoria! E che senso cromatico!"
Il Grinta, accanto, la riportava alla realtà:
 "Dici? A me pare che stia lanciando manate di colore ovunque. Sopratutto sui suoi capelli... Pare pronto per andare a vivere in uno squat berlinese, gli preparo il tascapane con il tabacco da rollare?"

Le prime opere dello Gnomo erano colate laviche di colore, stratificate al punto da fare voragini nel foglio, ma divertentissime da guardare (per Alice) e da fare (per lo Gnomo)
Ultimamente però, da che ha iniziato a pacioccare usando anche pennelli e pastelli, complice il fatto che mentre disegna borbotta e quindi tira linee, punti e zigozago a seconda di cosa si sta raccontando, e che lascia un sacco di "vuoto", fa dei disegni in cui poi Alice vede facce, cappelli, alieni e chissà che altro.
Presto scompariranno, e per un po' ci saranno invece un sacco di scarabocchi colorati (che son belli pure quelli) ma nel frattempo Alice li mette qui, questi quadri bizzarri, allestendo appositamente la mostra individuale gnomica del periodo pasticcioso.









Perchè Alice nell'ultimo ci vede perfino sè stessa che va in bicicletta, con i capelli a cespuglio al vento, fumando una pipa gialla (nella parte bassa del foglio) mentre un enorme super-acaro con 3 brufoli emmezzo fa jogging sullo sfondo indossando delle scarpe con la zeppa.
Se poi si fa un birrozzo capace pure che tra gli scarabocchi dello Gnomo ci trovi pure il Santo Graal, i calzini spaiati dell'ultimo decennio e un piccolo Piero Angela che passeggia per le catacombe romane.


Ovviamente un sentito grazie all'artista, per non essersi mangiato tutti i colori ed averne lasciato un po' pure sui fogli... Che si sa, l'arte da venir fame!


Alice Collezionatrice