Wednesday, July 30, 2014

Lo Gnomo e il Vichingo

Alla spiaggia corsa lo Gnomo, 11 mesi, ci arriva sempre vestito da Duchessa olandese dell'Ottocento, con un cappello gigante (che piu' che fare ombra genera inspiegabili eclissi di sole), i sandaletti da pescatore vietnamita, l'incarnato latteo da stracchino Galbani e le tettine e la pancia molliccia come i veri lottatori di sumo.
Il Vichingo, dall'alto dei suoi 18 mesi, scala impavido le dune tutto nudo, impanato di sabbia come una mozzarella in carrozza, ululando la sua gioia e lanciandosi a bomba in riva al fiume, la pelle abbronzata e i muscoli sodi da scaricatore di porto.
Lo Gnomo mangia sabbia e scruta le nubi con aria placida, il Vichingo balla disinibito sul bagnasciuga e attacca bottone anche con le cozze arenate a riva.
Lo gnomo sguazza in acqua per ore studiando concentratissimo le traiettorie degli schizzi, lasciandosi schiaffeggiare dalle onde al largo e godendosi il naturale massaggio anticellulitico, il Vichingo preferisce i fondali bassi del fiume, dove si dedica a fanghi e sabbiature.

Il Vichingo e' irruento eppur ragionevole, uno spirito avventuroso e inarrestabile.
Lo Gnomo e' prudente eppur melodrammatico, uno spirito curioso e rilassato.
I due si sono guardati, studiati, cercati.
E adorati. Perdutamente.
Il Vichingo ha insegnato allo Gnomo a prenderle senza lagnarsi troppo, e ad accettare di buon grado qualche sberla amorevole, qualche graffio passionale e un paio di spintoni amichevoli senza accartocciarsi affranto ululando alla mala sorte.
Lo Gnomo ha insegnato al Vichingo a spalmarsi lo yogurt in faccia con gioia e dedizione, a rotolarsi a terra pigolando, a suonare le padelle con veemenza, a mangiare la sabbia e a farsi rubare il ciuccio.

E a quanto pare le lezioni sono appena cominciate.

Alice, in tutto questo, ha imparato che per andare in campeggio con 2 cosini sotto il metro d'altezza e' bene avere vescica e sfinteri fortissimi, a tenuta stagna, perche' riuscire a raggiungere i bagni nel momento del bisogno e' un miracolo che avviene raramente.

Alice campeggiatrice


Sunday, July 20, 2014

Semo tornati

E semo tutti distrutti.
Pero' che figata.

Ora Alice va a collassare per le prossime 24 ore, poi magari torna e vi racconta.

Comunque visto il quantitativo di sabbia ingurgitata dallo Gnomo nei giorni passati Alice ora lo scuote a testa in giu' ogni 45 minuti e lo chiama "Clessidra del mio cuor".

Quindi quei cotechini che si ritrova al posto delle gambe e delle braccia non son mica grasso, sono dune sahariane.

Alice ritornatrice


Wednesday, July 9, 2014

Nuovi corsari

C'e' questo posticino, in Corsica, dove ogni anno la Mater va a campeggiare. Cioe', campeggiare non rende l'idea, perche' la Mater in genere monta un accampamento romano, come già documentato qui ai tempi.

Orbene. Dopo aver ricevuto il bollino verde del pediatra a pagamento (un tizio che sembrava appena uscito dalle medie, con una cintura stravagante e i jeans stinti arrotolati in fondo ma che ad Alice e' piaciuto tantissimo) ed aver fatto scorta di antibiotici e cortisonici a litri... qui si parte. Per il Campeggio della Mater. Assieme alla Mater e al Fratello Gigante Gentile e al Vichingo.

Il primo mare dello Gnomo sara' dunque quello corso corsaro, con le dune, le mucche selvatiche un po' incazzuse, gli eucalipti, gli ulivi, la tenda, le zanzare, la strada di polvere per il mare, il fiume da guadare e il ponte di legno traballante per attraversare la palude (sembra un quadro di Super Mario Bross, invece e' tutto vero. E per i Santommasi Alice si procurera' prove fotografiche. Dimostrando scientificamente che Super mario Bross in realta' e' una creazione sarda, si chiama Brossu e fa il pastore nomade nel Desert des Agriates).

Il primo mare dello Gnomo sara' assieme al Vichingo, il suo agile e scattante cugino, piu' anziano di ben 7 mesi, corridore provetto e campione mondiale di baci passionali e virili pacche in faccia. E per la cronaca, lo gnomo reagisce ad entrambi nello stesso modo: restando immobile e perplesso. Un po' anaffettivo, il ragazzo, ma il Vichingo sapra' educarlo per bene in questi prossimi giorni!

Alice ha messo in valigia 3 mutande, un costumino e un prendisole. Pianifica di imburrare lo gnomo al mattino gettandolo dentro un catino di crema solare (che questo irlandese e' pallido, pallido, pallido, cosi' pallido che si mimetizza nella neve come gli orsi polari e i conigli siberiani) e poi friggerlo lentamente ma con costanza sotto il sole. E farne una mozzarella in carrozza, tutto croccante e bruciacchiato.
Alice pure, ha le gambe talmente pallide, che probabilmente i primi giorni la scambieranno per un catarifrangente e provochera' un sacco di disagi alla viabilita' del Nord della Corsica.
Se siete sull'isola e vedete due abbacinanti cosi bianchi e cicciuti sono loro, e se avete della crema a protezione totale da condividere fatevi avanti, che loro non fan complimenti!

Alice corsicatrice




Tuesday, July 8, 2014

La Mappa Sentimentale del Bagno

Quando Alice torna in Itali' (che poi, mica e' stata a vivere sui cucuzzoli tibetani, eh!) ha sempre questi momenti di commozione, fino alle lacrime, quando entra in bagno. No non e' stitichezza, e' che con l'eta' che avanza si emoziona davanti a cose sceme, tipo:

Il tubo flessibile della doccia. 
Ma che roba bellissima e'?!? Oh voi, ingrati, ora andate tutti in bagno e date una lucidata anti-calcare a quest'oggetto portatore di gioia, amore e soprattutto del libero arbitrio del getto direzionale! Che nelle case ammericane ti crocifiggono il getto della doccia al muro come nei bagni delle palestre, e sei tu, nudo come un verme e tutto insaponato, che devi ballare la quadriglia per riuscire a sciacquarti sotto le ascelle senza affogare.

La lavatrice.
Ovvero questa magia per cui per lavare le mutande non devi prendere, insacchettare il tutto, uscire di casa, andare dall'afghano scorbutico, cambiare 100 dollari in monetine da 25 centesimi, litigare per il turno alla lavatrice automatica, invecchiare mentre aspetti che finisca il prelavaggio, aggiungere il detersivo del lavaggio, vagare senza meta per poi ritornare dall'afghano dopo 25 minuti, spostare i tuoi vestiti (nel frattempo 5 calzini di varia grandezza, natura e fantasia e le tue mutande preferite si sono dati alla macchia a sono espatriati clandestinamente nella borsa dei vestiti di qualcun altro), combattere con l'asciugatrice che non ti prende i centesimi, non si chiude, non ti ama, invecchiare ancora un po' mentre aspetti che la tua roba si asciughi, tirarla fuori, prendere la scossa, schiacciarla dentro la borsa dei vestiti perche' non c'e' spazio per piegarla... e poi ricominciare da capo, che nel frattempo e' passata una settimana e tu ancora sei dentro la lavanderia, non sai piu' come ti chiami e parli con gli oblo'.

Il Bidet.
E qui non dice altro. Perche' il bidet e' un po' come il Sacro Graal dell'idraulica all'estero. Se lo trovate, tenetevelo stretto e attorno metteteci dei tappetini antiscivolo votivi.

La finestra.
Nel 99% dei bagni italiani, accanto alla tazza del trono c'e' una finestra. Alle volte e' piccola, alle volte e' grande, in genere e' smerigliata e lunga, ed e' un po' come un'uscita anti-panico per prevenire l'intossicazione dai gas di scarico. Spesso la si raggiunge senza nemmeno dover scomodare le natiche, basta allungare il braccio e zac! Una folata di aria fresca vi evita di svenire o diventare verdi in faccia a causa del fuoco dirompente di puzzette amiche. E non fate quella faccia, che tanto Alice lo sa che scorreggiate tutti, nessuno escluso.
Nel 99% dei bagni americani la finestra non c'e'. Agli americani piace farsi del male, e fanno la cacca in sgabuzzini chiusi, minuscoli e imbarazzanti, con una ventolina invisibile che in realta' fa solo rumore. Poi nell'armadietto del bagno hanno tipo 43 bombolette spray profumate, che usano senza riserve e con cui creano nubi tossiche al mughetto o alla freschezza degli agrumi. Quando un americano fa la cacca l'intero appartamento profuma di Passion Fruit e Ocean Breeze.

Alice bagnizzatrice
(Questo post e' stato meditato e progettato in bagno, ma prodotto in cucina).

Monday, July 7, 2014

ipse dixit

Il nipotino pirata, di 8 anni, alla madre, Piccolo Buddha, durante un tragitto in macchina:

"Sai mamma, c'e' una ragione per ogni cosa, tranne una".
"E quale, amore?"
"La ciccetta delle tue braccia"

Alice sghignazzatrice

Thursday, July 3, 2014

Anagrafi antibiotici e cozze. Ovvero il lato oscuro dell'Italì

Ancora con le caccole agli occhi e lo stomaco confuso dal caffe' del mattino (chiedendosi perche' mai il cervello abbia deciso di bere sta roba nel mezzo di quel che a lui pare il cuore della notte), Alice e il Grinta decidono di iniziare il loro soggiorno del migliore dei modi, assaporando la parte migliore dell'Itali'.
E vanno all'anagrafe.
Mhuaaaa ha ha ha!

La missione: trasferire la cittadinanza dei tre eroi, riuscendo cosi' ad iscrivere lo gnomo nel sistema sanitario nazionale e procurargli un pediatra.
"Buongiorno, vorremmo spostare le residenze. Siamo il Grinta, Alice e lo gnomo".
"Certo. Il certificato di nascita dello gnomo, grazie"
"Ehh... No, non lo abbiamo"
BOOOM.
Ecco il rumore della macchina burocratica che si inceppa e esplode.

Passano 30 minuti in cui la tipina continua ad andare avanti e indietro cercando di venirne a capo, vengono consultate le cariatidi dell'anagrafe, due vecchie che probabilmente sul loro certificato di nascita hanno la dicitura a.C. ma nemmeno loro risolvono il dilemma: lo gnomo, nonnostante si presenti davanti a loro in tutta la sua gnomosità, non esiste.
In quanto tale non può spostare la residenza, perchè non ha ancora la cittadinanza, cosa per cui indovinate cosa serve? Bava di drago, sputo di strega e certificato di nascita, 3 elementi mitologici al momento non disponibili nemmeno su amazon.com.
Nell'eventualità che lo gnomo esista, però, è bene che Alice e il Grinta non spostino la loro residenza, sennò il ragazzino risulterebbe emancipato e impegnato a vivere da solo la bella vita di broccolino, facendo festini a base di latte in polvere con la sua gang.


Quindi nada. Missione annullata.


Lo gnomo,   ha deciso di scardinare il sistema dall'interno, decide quindi di ammalarsi. Febbre da fornetto DeLonghi, tosse da fumatore di cubani, candela al naso e quel respiro soave da foca asmatica in amore.  Alice naturalmente prende il tutto con la calma e la sobrietà che la contraddistingue: si strappa i capelli e pianifica di sfondare con un Doblò la vetrina di una farmacia e saccheggiarne il magazzino pediatrico. Perchè per Alice lo gnomo possiede solo due modalità esistenziali:  sano o in punto di morte. Qualcuno le ha fatto notare in questi giorni che ci sono un sacco di sfumature di grigio e zone intermedie tra codeste due categorie, ma lei non ci crede.

Visto che lo gnomo non ha un pediatra Alice lo porta dal suo medico della mutua e lo imbuca in sala d'attesa tra una ottantenne rancorosa e un coppia di anziani talmente gobbi da sembrare un tavolino ikea. Allo gnomo viene prescritto l'antibiotico. Alice potesse ne comprerebbe una damigiana per buttarci dentro lo gnomo e renderelo invincibile come Obelix... Ma si limita ad andare in farmacia, e qui scopre l'allegro mondo delle medicine pediatriche in Italí.

Piccola digressione: l'unica volta che a broccolino  ha dovuto dare allo gnomo del paracetamolo lei si è trovata tra le mani un flaconcino con siringa incorporata, dosaggio scritto a caratteri cubitali e istruzioni con disegni, vignette, sottotitoli e video dimostrativi su internet. Ci mancava solo un ologramma che sbucava fuori dalla confezione per mostrarti come aprire la boccetta.
Qui invece apre e si ritrova un flaconcino vuoto con un fondino di polvere.
Non capisce fin dove mettere l'acqua, ma soprattutto non capisce quanto deve darne allo gnomo: un flacone al giorno o due gocce a settimana?!
Rilegge le istruzioni 5 volte, come per il tema della maturità, non capisce una mazza e torna con la coda tra le gambe in farmacia, pronta a fare la figura della bestia.
Seguono 20 minuti (20!) durante i quali 3 farmacisti (3!) si riuniscono attorno al foglietto illustrativo e al flaconcino confabulando alla ricerca di "segni di riempimento" e proporzioni... Perchè nel bugiardino le dosi sono in microgrammi, peccato che la siringa dosatrice per lo sciroppo è in millilitri!
Dopo venti minuti Alice esce con il magico numero di 1,65 millilitri di sciroppo da dare ogni 12 ore.
A lei pare un po' il binario 3 e tre quarti di Harry Potter, ma va bè.

Lo gnomo, complice il cambio di continente, la febbre, e Saturno contro si trasforma in una patella, Alice è il suo scoglio e il Grinta il peschereccio che parte  per tre giorni alla volta di baguette-ville alla ricerca di un appartamento.
Alice-lo scoglio per fortificarsi va avanti a caffè macchiati, ricotta, prosciutto crudo e albicocche fresche del mercato. 
Questo post termina dunque qui per mancanza di caffè macchiati, ricotta, prosciutto crudo e albicocche fresche del mercato.  Ma se le lanciate un giuanduiotto potrebbe scriverne un altro presto, ve'!

Alice deliratrice (ancora più deliratrice grazie alle sue ditone che non riescono a scrivere post dall'ipad!)