Sunday, October 30, 2011

costumi

Per Halloween, i nani hanno dato ad Alice alcuni preziosi suggermenti sui possibili travestimenti.
Alice quest anno può scegliere se travestirsi da:
Cocinella
Pesce
Camion dei Vigili del Fuoco
Pennarello

(più passa il tempo più è convinta che nei gummy bear dei nani  si nascondano sostanze psicotrope).

Sta seriamente pensando di provare la via dei Transformers e cimentarsi come Firetruck.
E voi?

Alice trasformatrice

let it snow!




Saturday, October 29, 2011

Inverno. Per alcuni.

Oggi a Niù Iorc è arrivato l'inverno.
Così, da un giorno all'altro, un po' come il mal di denti o una cacca di piccione, che sobbalzi e ti chiedi: "Ma perchè? Ma proprio ora? Ma come mai?"
La colonnina oggi tocca quasi lo zero, piove, tira vento e per la notte è prevista pioggia, neve e nevischio.
Eppure c'è qualcuno che vive imperturbabile ancora immerso nei tepori dell'autunno, protetto da una bolla spazio-temporale che lo mantiene caldo e coccoloso.
No.
Non è il Grinta.
E' Vinni.
Vinni il nostro padrone di casa.
Vinni che vai a capire come mai ha deciso che no, lui i termosifoni non li accende, che non è ancora novembre, che stare a casa con 3 gradi e il fiato vaporoso come le mucche nelle stalle è un'esperienza interessante, che il freddo si sa mantiene ggiovani e fortifica.

Alice e il Grinta sono rifugiati nella cucina, porta chiusa,  3 pentole piene d'acqua messe a bollire.
Una piacevole nebbia vaporosa avvolge la stanzetta, e per rendere il tutto più salutare Alice ha pure buttato un po' di erbette nell'acqua che ribolle (timo e menta. Forse. Che non è mica sicura... comunque profuman di buono) "così ci facciamo un po' di fumi erboristici".

Si sta così bene che quando i due realizzano che hanno dimenticato i biscotti della colazione nell'altra stanza (gelida) il Grinta si infila il cappellino di lana come fosse un elemetto, tira un sospiro e grida: "Va bene! Vado! Augurami buona fortuna" prima di lanciarsi verso i gelidi ghiacci del salotto.

Alice congelatrice

ADDENDUM:
Ad Alice non era mai capitato, ma dopo 2 ore di vapori ed effulvi... le pareti della cucina e il soffitto piangono.  Roba quasi da filmz horror di serie B.
E visto che le sta gocciolando in testa ha appena passato il mocio sul soffitto. Che non si smette mai di imparare nella vita, varda.
Tra non molto dovrà fare lo slalom tra stalattiti aromatizzate al timo.

Thursday, October 27, 2011

elaborazione del lutto pinnato

E' rimasto un solo pesce rosso. Alice lo chiama Highlander. Ma ha una terribile cera.  Passeggia sul fondo o si rintana nell'angolo della desolazione dell'acquario, il luogo segreto dove vanno a morire i pesci rossi.

Miss Beauty: "Se muore anche questo andiamo di nuovo a prendere i pesci al negozio? Che bello, ragazzi, prendiamo la metropolitana di nuovo!"

"il pesce biano e rosso è' morto per i germi, perchè non si lavava le pinne"
"E' morto di fame, perchè gli diamo solo bricioline" (ovvero il mangime per pesci)
"Se ti vengono i pallini bianchi poi muori. Se ti vengono rossi invece poi passa, mio fratello ce li ha avuti i pallini rossi"

Sbirulina: "Sta nell'angolo perchè si sente solo, facciamo pesciolini di carta, così gli tengono compagnia!"
Per un'intera giornata è stato tutto un ritagliare, colorare e decorare pesci, mamme pesci, amici pesci, pesci grandi, pesci piccoli, pesci felici e pesci trisit, delfini, meduse e squali.
Che son proprio tenerini 'sti nani, varda... però ora 'sto povero disgraziato di pesce è solo, malato... e al buio, che gli hanno tappezzato le pareti dell'acquario con disegni di creature pinnate più e meno mostruose.

 Per cambiare un po', la prossima volta pensavamo di ammazzare dei gamberetti.

Wednesday, October 26, 2011

l'esalazione dell'ultima bollicina...

I pesci della scuola sono morenti.
Ironia della sorte, venerdì abbiamo spedito ai genitori una newsletter con i pensieri e le idee dei nani riguardo 'sti dannati pesci, i disegni fatti da loro, le foto fatte all'acquario... roba che manco Piero Angela. E loro cosa pensano bene di fare? Di beccarsi un parassita e morire lentamente.
Curricola, diligente e efficiente come solo lei sa, ha chiamato il Di Bella dei pesci rossi, che è venuto per una visita a domicilio a scuola.
Ha estratto millanta cartine tornasole, goccine e aggeggini elettronici, ha dissertato sui cicli vitali dei parassiti (sono come piccoli pallini bianchi sulle squame, Alice lo dice caso mai  ci avete i pesci rossi,  e ad un certo punto li vedete tutti sberluccicanti come swarovski... mbè, stan per crepare).
Di Bella ha poi prescritto 3 diversi medicamenti ed ha dato per spacciata Sheela (doppia ironia della sorte. E' l'unico pesce che i nani hanno deciso di battezzare con un nome vero, che gli altri 3 si chiamano Quello lì, Quello là e Quell'altro).
"Non ce la farà, è troppo debole".

Curricola non ha avuto la forze di dare l'estremo saluto e somministrare l'eutanasia, quindi ci ha pensato Alice.

La sera il Grinta: "E come si uccide un pesce rosso? Lo squarti a metà? Gli metti batuffoli di cotone nelle branchie e lo soffochi?"
Alice: "No, bestia che sei! Lo metti nel freezer. Il freddo graduale li addormenta e quando toccano lo zero muoiono"
Grinta: "Cioè prendi il pesce e lo butti nel freezer?"
Alice "Sei senza speranza"


Ora Alice ha un piccolo iceberg con Sheela dentro a fare da decorazione.
... Volete un martini Bianco con ghiaccio?

Alice de-Sheelatrice


P.s. Dovrà buttarlo via, lo sa, ma oggi per un attimo ha pensato che se la tenesse lì, Sheela potrebbe essere il primo pesce a usifruire di un servizio di Kriogenia!

Sunday, October 23, 2011

messaggio in bottiglia

Una volta per fare gli eremiti occorreva arrampicarsi in cima ad una montagna o scavarsi un rifugio tra le dune del deserto... Ora è facile, fate come Alice e il Grinta:
Spaccate il modem della vostra connessione!
E buona fortuna a convincere i folletti e i gremlins che lavorano per Warner Cable a venirvi a trovare a casa.


3 giorni senza internet rendono Alice molto acida.

E a proposito di messaggi in bottiglia, c'è un canadese che ne ha lanciati nell'Oceano quasi 5000, in ciascuno allegando anche una busta già affrancata con il suo indirizzo, chiedendo a chiunque li trovasse di scrivergli.

Senza googelare (che non vale, maledetti trassoni), secondo voi, quante risposte ha ricevuto?

Alice indivinellatrice

Wednesday, October 19, 2011

Diling Dolong

Bon, dai,  facciamo una breve interruzione del dramma dentale (che mica è finito, che vi credete!).
Diamoci alle mucche.

Dovete sapere che una buona fetta degli amici economisti del Grinta, più avanti di lui nella scalata del successo e del sapere, stanno per intraprendere il grande Salto nel Mercato dei Cervelli.
(vabbè, loro lo chiamano job market, ma perchè non ci hanno fantasia)

Cioè, per i cervelloni economisti funziona così:
Una volta all'anno, alla fine di dicembre o all'inzio di gennaio, si celebra la Fiera del Cervello, dove i produttori di cervelli  (dipartimenti di economia) incontrano i potenziali cervelli freschi (dottorandi&dottorati) da inserire nelle fila delle loro piantagioni.
(che c'azzeccan le mucche? C'azzeccano, c'azzeccano)

I cervelli, armati pubblicazioni e innovative e rivoluzionarie idee di ricerca, vanno a caccia di un campo di ricerca in accademia, le università li incontrano, li passano sulla graticola, spulciano i paper e poi, sulla base di giudizi imperscrutabili e misteriosi, decidono se dare un offerta o meno (in realtà la roba è più complessa, ma tanto quando il Grinta ci passerà dentro ci sarà  una pioggia di post e disperazione al riguardo).

Ora, rendetevi conto.
Questi cervelli sono appunto cervelli. Masse umane che vivono in un mondo di numeri, formule e bizzarre fissazioni. Il 90% di questo soggetti ha le capacità sociali di un legno, talvolta di una mannaia. Silenziosi e taciturni quando va bene, logorroici e ostili quando va male.
E sanno che le loro chances di avere un lavoro in un'università buona e bella dipendono da quanto bene si sanno vendere in 10 minuti di conversazione.

I più stressati secondo un sondaggio paiono essere quelli con moglie al seguito.
(tranquilli, tra poco arrivamo alle mucche...)
Perchè sanno che se finisco a insegnare nell'Università Canadese del Grande Ghiacciolo, con pinguini, orsi polari e notti perenni, la dolce metà potrebbe avere un severo crollo depressivo e bruciare l'intero stipendio in psicofarmaci.
Sanno che se finiscon in qualche università sperduta del Mid West, isolata da tutto e visitata solo dai tornadi, la moglie passerà le giornate a ubiracarsi sulla sedia a dondolo, cantando Carosone e lanciando bottiglie alle cornacchie.
L'università di Wichità è diventata l'emblema di tutto questo. Il coro di preghiere e di sospiri che si leva tra i corridoi del dipartimento è "tutto, purchè Wichità o mia moglie muore lì".
(Se qualcuno è mai stato a Wichita e vuol spezzare una lancia in favore delle bellezza architettonica o della fervente movida notturna è pregato di farlo nei commenti in fondo.)

E insomma, a vedere tutta questa tensione, anche Alice si tende un po'.
Che già non voleva venire a Niu Iorc e Broccolino, figurati te che gioia le piglia all'idea di andare in mezzo ai red neck!
Ma non si scoraggia, anzi, alla ricerca del solito bicchiere mezzo pieno, ha già trovato un lato positivo.
Ovvero le mucche!
Quando toccherà al Grinta, se mai finiranno in qualche buco sperduto nella prateria, Alice si darà alla Musica da Pascolo:



... Se poi non le riesce di trovare un trombone, potrà sempre iniziare una carriera come direttrice di Ginnastica Ritmica per Mucche.




Alice Muggitrice, mai a corto di piani B.

Monday, October 17, 2011

Dentre 31 III parte (e forse è la volta buona, dai)

Dopo una 4 giorni all'insegna della violenza domestica (chè Alice è come le mucche, se sta male diventa aggressiva), della droga, del dolore e della bestemmia (a leggeri tutti assieme sembrano la  discografia di Masini), Alice si è trascinata nuovamente alla Clinica degli Studenti Dentisti. Anche perchè aveva finito la droga. Cioè, gli antidolorifici. La droga, appunto.
Ha dato una bella spinta alla ruota della fortuna e questa volta... rullo di tamburi....
Applausi!
Perchè sì, ha avuto un cicinìn di culo in più (si dice cicinìn o è solo per gente con il master in piemonteis?).

A servirla questa volta due allegri giovinastri, Mimì e Cocò, entrambi meno terrorizzanti di Wilma e con l'aria più rilassata.
Dopo averla siringata SOLO  3 volte (questa settimana il lato destro di Alice ha passato più tempo anestetizzato che non...) i due inforcano bisturini vari e si danno alle pulizie di primavera... presente quelle in cui raschi lo sporco tra le piastrelle? In cui sollevi gli armadi come Hulk e vai di scopettone negli angoli? Quella.
Chè Dente 31 ha pensato bene di andarsene lasciando un grumo di virus e batteri a colmare il vuoto.
Alice origliava robe tipo: "tessuto a grumi" e "parete infetta", poi per non vomitare ha iniziato a canticchiarsi nelle orecchie il primo motivetto che è riuscita a strappare alle nebbie dell'oblio... e si è ritrovata intrappolata in questa qua (un premio speciale a chi la sa!)

Ora ha in dono 21 particchette di antibiotici, che conserva in cassaforte come la roba più preziosa del mondo.
Le hanno pure ficcato, nel vuoto fisico-emotivo lasciato da dente 31, un cotone con non si sa che druidico potentissimo medicamento, dicendole "Tienilo per più tempo possibile".
Peccato che era già in botta piena e si è limitata a sorridere ebete, e mò non sa che unità di tempo intendessero Mimì e Cocò... ore?
Giorni?
Cicli Circadiani?
Mesi?
Ora Alice vive nel terrore di mangiare, bere, parlare e respirare. Guarda le ciabatte di peluche, così ferme e silenziose, così zen, e le invidia.

Sta pensando quasi di prendersi un giorno libero, che sennò domani immersa in mezzo ai nani capace che si ingoia il cotone magico tra un urlo e l'altro...

Alice sdentizzatrice

Sunday, October 16, 2011

Dente 31 II parte

Quando Alice viene chiamata nella sua stanzatta dentistica (numero 231, caso mai qualcuni volesse giocarselo al lotto), si trova davanti Wilma.
Wilma è imponente.
Wilma è terrorizzante.
Anche perchè non solo è grossa, ed ha delle manone che paiono pale da forno, ma sembra più nervosa di Alice, il che fa pensare che non sappia assolutamente che diamine fare.

I primi 20 minuti Alice e Wilma li passano a discutere:
Alice "Voglio un'estrazione. Di questo dente qui scheggiato"
Wilma: "Ma è un dente naturale, un dente tuo, possiamo togliere il vecchio filling ormai marcio, vedere com'è la situazione, rifare la devitalizzazione, ricoprire, e mettere una corona"
"Tutto questo costerebbe quanto un anno di affitto, mentre se me lo levi pago solo 100 dollari. Odio questo dente, lo voglio fuori dalla mia bocca"
"Se tentiamo di salvarlo la devitalizzazione te la fanno al quarto piano"
"Lo voglio morto. Se lo voglio estratto chi me lo fa?"
"Io"
"Sei pronta?"
"Certo!"
E con mano tremate Wilma afferra una siringa che potrebbe stendere un elefante.

Visto che gli apprendisti dentisti talvolta si incasino, la policy è: Manda in coma il tuo paziente con una dose di anestetico tripla. Quindi dopo 5 minuti Alice è in botta piena, ha l'intero lato destro anestetizzato fino all'orecchio, sbava senza ritegno, le scappa da ridere e non sa bene perchè.

Mentre Alice è incapace di intendere e di volere Wilma inizia ad armeggiare con scalpello e tenaglie.
Deve avere un dono tutto suo, perchè nonnostante la dose criminale di anestetico, Alice riesce lo stesso a sentire male e a canticchiare e gemere allo stesso tempo. A quel punto inzia un crocevia di gente che varia dal direttore della clinica, al responsabile degli studenti fino all'esperto di estrazioni, perchè è ormai chiaro che Wilma non ha la più pallida idea di come sconfiggere Dente 31.
Nel frattempo ad Alice danno un'altra botta di anestetico, tanto per, ed a quel punto lei inzia ad avere un intimo dialogo mentale con dente 31:
"Guarda, dei stato un buon dente, 30 anni di onorato servizio! Pure da menomato e semi-devitalizzato hai sgranocchiato cioccolata, noci, torrone e ossi di costine senza risparmiarti mai... ti meriti la pensione anticipata ragazzo mio... just let it go... vai, lasciati andare al tuo destino... sei libero... vai... vai...
Lsciati portare via dall'abbraccio della tenaglia, senti come ti chiama...
Vai...
Ahia...
... e Vai, stronzo maledetto!!"

Quando l'esperto di estrazioni ha finalmente dato lo strattone definitivo, ed è risuonato il clac! di Dente 31 che prendeva il volo e il cling! di Dente 31 rilasciato sul vassoio Alice, ormai persa in un mondo si suoni e colori da cartone animato, ha applaudito e uggiolato qualcosa tipo "yuuuguuu!" davanti allo sguardo esterafatto di Wilma e dell'esperto estrattore.
"Era uno difficile, la ragazza ha ossa estremamente forti..." ha dichiarato l'esperto
"Sciono un oscio duro io... heheheeeeeee..." ha delirato Alice

Quasi incapace di camminare per gli effulvi dell'anestesia, Alice è stata scortata da casa dal Grinta, che l'ha messa a letto alle 5.30 del pomeriggio, l'ha svegliata ogni 6 ore per darle gli anti-dolorifici e l'ha nutrita a base di gelato e yogurt.
Ed ora è qui che vorrebbe tanto spararsi un'intera spiaggia di Oki per via endovenosa, che Wilma e l'esperto di estrazioni le hanno sostanzialmente squartato la gengiva, e mò pure sotto l'effetto di farmaci oppiacei dopo 3 ore lei vede le stelle, i buchi neri e le comete.

Diamine, Dente 31 se n'è andato eppure continua a perseguitarla!

Alice sdentizzatrice

Saturday, October 15, 2011

Dente 31

Voi ce l'avete un nemico?
Alice ha un nemico da 15 anni, sempre lui. E' piccolo, bastardissimo e silenzioso.
E' il dente 31. Sta appostato a destra, verso il fondo.
Quando aveva 15 anni Alice andò dal dentista e manco a dirlo fu una tragedia.
4 mesi di disperazione per tentare di devitalizzare il dente 31, con la dentista che passava il tempo ad infilzarla  a cacchio alla ricerca delle radici scomparse intavolando allegre conversationi tipo: "Ah! Ti fa male qui? Ah, allora proviamo... qui? Pure eh, ok, e da questa parte?" E intanto Alice piangeva lacrimoni grandi come castagne, saltava sul lettino manco stesse giocando al Magico Chirurgo e sbavava come una lumaca con le fauci paralizzate dallo sforzo (Ma se avete letto qui, già lo sapete, che vve lo dico a ffà!).
Dopo 3 mesi, quando la dentista dichiarò che bon, la devitalizzazione era quasi fatta, ora si trattava di mettere la corona, o il cappuccio o il tappo... insomma, di fare i tocchi finali a quest'opera pazzesca e miracolosa che al confronto la Piramide di Cheope è uno scaracchio, Alice scappò a gambe levate.

Da allora dente 31 è il suo peggior nemico. Perchè tutti i successivi dentisti, davanti alla panoramica dentaria hanno sempre avuto la stessa reazione: picchiettando con lo specchietto dentale sulla fotografia di Dente 31 in bianco e nero, hanno scosso la testa e sentenziato: "Questa devitalizzazione è stata fatta male,  c'è una bolla d'aria, e poi ci sono ancora dei nervi... potrebbe generarsi una terribile infezione che porterebbe allo sbriciolamento dell'intera ossatura, resterai senza mascella,  magari ti viene pure un'infezione che potrebbe passare nel sangue e portare a morte per setticemia. Ricordati che devi morire, Alice, ricordati! E ora dammi 200 euro, grazie".

Per 15 anni, ogni volta che Alice aveva un bubu dalle parti di dente 31 si passava i cornetti rossi sotto le ascelle, manifestava tutti i sintomi del moribondo e si addormentava sognando scenari di disperazione e morte.
Tra l'altro dente 31 non ha mai smesso di farsi sentire, rompendo le balle e scatenando attacchi di ipocondria a dir poco imbarazzanti.

Mercoledì pomeriggio, nel bel mezzo di un pallosisismo stuff meeting, Dente 31 si è scheggiato. Colpito a morte da una patatina croccante. Ferito per mano di un tacos. Pensa te.

Alice ha pensato: "Bene! Finalmente mi libero del nemico interno! Me lo faccio estirpare e pace amen!"
Imbottita di calmanti e goccine di Bach (perchè già lo sapete, ha il terrore del dentista), è andata dall'unico dentista che più permettersi: la clinica per apprendisti dentisti. (Sì, perchè il magico indiano  il dentista miracoloso, non accetta l'assicurazione farlocca che la scuoletta Reggyo concede ad Alice).

La clinica per apprendisti dentisti è un posto meraviglioso dove per soli 100 dollari si ha l'opportunità di fare da cavie agli aitanti dentisti del futuro. Che diamine, non vogliamo dare una mano a queste menti brillanti, a questi chirurghini del cavo orale?
E' quindi un posto dove va tantissimo a culo, che capace che ti capita il migliore della classe, quello con le mani di velluto e la voce suadente... o la macellaia nervosa che ti squarta la gengiva con il trapano.

E ora dai, prima che ve lo racconti con tutti i macabri e imbarazzanti dettagli...
Indovinate un po' chi si è beccata Alice?

Alice sdentizzatrice

Friday, October 14, 2011

la furesta di Niù Iorc (state)

Ah, e nel caso non ve ne foste accorti... Tornarono.
(Uellà! Penserete mica di scamparvi il post pieno di foto insulse, vero?!)

Alice e il Grinta furono a Woodstock, dove videro alberi dai colori psichedelici


ed animali impassibili

senza manco l'aiutino di un funghetto allucinogeno o di una droga psicotropa.

Camminarono nei boschi per sentieri al momento trasformati in ruscelli, che Irene è passata a uraganare qui da un bel pezzo ma ancora si vedono i danni.
 

Si sfondarono di salsicce e birra al ristorante tedesco, dove il Grinta e l'amico russo arrivarono quasi a commuoversi davanti ad un calice di birra ambrata particolarmente fruttata.
Furono ospitati a dormire in un cabin,

ovvero una casetta sperduta in mezzo al nulla

che faceva una volta da rifugio ad cacciatori di orsi e di foche. Avvinghiati sopra ad un divano Alice e il Grinta passarono la notte a contendersi una copertina da bambini con sopra stampata la Sirenetta con la sua chioma arancione e il ciuffo alla Elvis.


Si sfondarono nuovamente di salsicce e birra, questa volta con la soddisfazione della grigliatura fai-da-te che insaporisce la carnazza sempre di più.


Insomma, tornaron più grassi (e contenti) di prima... e soprattutto  senza zecche e annessi lyme disease (che qui pare i cerbiatti abbiano 'na zecca stronzissima portatrice di un batterio ancora più cattivo che se ti becca ti appioppa 'na malattia cronica. Così. Una di quelle cose che rende più sereno e piacevole passeggiar per boschi, ecco).
E son cose!
Alice viaggiatrice

Thursday, October 13, 2011

99%

La settimana scorsa Alice era alla Marcia dei 99% (Vi ricordate? uff, ma devo far tutto io? Dai che ne abbiam chiacchierato qui!), un serpentone infinito che ha impiegato oltre 3 ore per confluire a LIberty Plaza!
Ieri invece i We are the 99% sono andati a marciare sotto le case dei ricconi delle Upper Manhattan mentre lei era al lavoro, quindi le foto non ci sono.


Wednesday, October 12, 2011

bicchieri

Il bicchiere pieno:
Quando il weekend dura tre giorni invece di due è come acchiappare due piccioni con una fava, che oltre alla gioia del weekend più lungo, c'è da notare che la settimana successiva è più corta e venerdì non sembra più un lumicino lontano lontano.

Il bicchiere mezzo pieno:
Se siete disorganizzate e confusionarie come Alice, inizierete la settimana corta e sarete già in ritardo su mille robe, con le energie drenate che le vacanze talvolta rilassano lo spirito ma devastano il fisico, e non avrete abbastanza tempo per far tutto... perchè la stronza settimana è appunto corta.

Voi come lo vedete?
Perchè Alice è solo al mercoledì ma è talmente svirgolata che si è già persa il bicchiere, l'acqua e le fave.

Alice incasinatrice

Saturday, October 8, 2011

weekend!

Dopo una settimana all'insegna degli straordinari (che Tabularasa non c'è proprio, che è ad un matrimonio sull'altra costa, e Curricola è affaccendata alla ricerca di affittuari per uno dei suoi appartamenti e quindi ha tanti appuntamenti per mostrare la  casa) Alice è ormai più simile ad un'ameba che a un vero e proprio essere umano.
Tutto quel che vuole è il suo letto con il piumino soffice (che lei è freddolosa) e il meraviglioso cuscino cicciuto comprato all'Ikea.

Invece è qui, alle 6.30 del mattino di sabato, con il Grinta che saltella felice e nudo per casa per preparare gli zaini da montagna.
Perchè 2 settimane fa Alice disse "Andiamo da qualche parte?" Ed il Grinta tirò fuori la cartina di non si sa bene quale parco ed iniziò a delirare su camminate da 7 ore e ristoranti di cucina tedescca sperduti tra le valli ma decisamente imperdibili.
E la sventurata lo lasciò fare.

Per Alice si prospettano due giorni di martirio psicofisico.
E se non ritrova il buonumore in fretta finirà per tirare il Grinta in un dirupo, che un'ipercinetico accanto quando già vorticano i marroni  l'è dura da sopportare!

Alice s-camminatrice

Wednesday, October 5, 2011

Un po' di tempo fa, mentre vagava con il naso per aria, Alice ha visto questo:


In giro per Niu Iorc ci sono una serie di edifici con enormi pubblicità, alcune tra l'altro pure molto belle.
Però lei aveva sempre pensato che si trattasse di un'enorme figurina Panini, magari di quelle a composizione, che veniva appiccicata sulla facciata.
Invece, guardando bene, ha visto 'sti tapini a metri e metri d'altezza che spennellavano con vigore:

E niente, però le sarebbe piaciuto veder spuntare dall'angolo questo signore qui!



Alice spennellatrice

Tuesday, October 4, 2011

Vicino all'università dei cervelloni c'è un posto piccino picciò, gestito da un italianissimo italiano, che fa piatti di pasta a prezzi non troppo indecenti.
Ad Alice piace andarci perchè l'italianissimo italiano ha il vizio di infuriarsi quando i clienti ammericani gli ordinano un piatto di bucatini all'amatriciana e un cappuccino da sorseggiare tra una forchettata e l'altra.
 Le piace perchè è prepotente e fiero di esserlo, persino nero su bianco nel menù:















In ogni ristorante ammericano, per legge, trovate sempre il disegnino con le istruzioni per fare la Heimlich Maneuve, caso mai il vostro vicino di tavolo si stesse strozzando con un fusillo andato per il verso sbagliato.



Naturalmente il poster c'è pure nel posto piccino picciò, ed accanto, visto che il posto è davvero minuscolo, e ci saranno si e no 8 posti a sedere, e l'italianissimo padrone non vuole che la gente resti a chiacchierare e ciacolare al tavolo, c'è questo cartello qua:




(Mangia in fretta! Ci serve il tavolo.
Ti strozzi, te famo la Heimlich)

Alice ristoratrice

Monday, October 3, 2011

Il problema di Milano

L'altra sera Alice e il Grinta vedono un vecchio amico del Grinta di passaggio, uno di Milano. Che a Milano ci è nato e cresciuto, ci vive e ci lavora.E mentre si parla di Milano, dopo la mandatoria dose di birra e whiskey (perchè il milanese beve whiskey) il milanese afferma:
"Il problema di Milano, la vera rovina di Milano, vi dico la verità, sono le sciùre"
"?"
"Sì, sì... Le sciùre ricche che vanno in giro a far la spesa e spendono e spandono... e colpa loro se Milano è così cara... Sciùre maledette!"

Alice sciurizzatrice

Saturday, October 1, 2011

Occupy Wall Street

In realtà, se ci andate, a Wall Street, anzi, a Liberty Plaza, magari verso le 10 del mattino, non è che si veda poi granchè:


Un sacco di poliziotti che passeggiano, un centinaio, forse duecento ragazzi che dormono avvolti in cerate e teli di plastica,
 
un po' di materassi per terra ricevuti da donazioni varie e tanti, tantissimi cartelli.



Uh! E c'è pure una mini biblioteca:



Alice era un po' confusa, che non capiva bene quali fossero le ragioni... e poi perchè incazzarsi con wall street invece che con il governo?
(E ancora mica lo sa, comunque come ci ripassa si informa)


Nel complesso, almeno a vederli lì, più che un gruppo di protestanti sembrava un campeggio di fricchettoni, come quando Alice era ggiovine e ribbelle e andava ai concerti nelle valli e si piantava la tendina e si stava lì due giorni a fricchettare in allegria, ecco.
E allora le è parsa un po' 'na cazzata da hipster radical chic, 'na roba tanto per.

Poi però nel frattempo ha trovato questo.
il movimento "We are the 99%".
Ed ha pensato che capace dietro i fricchettoni che dormono nelle cerate in realtà c'è un piccolo esercito di uomini, donne, madri, anziani tutti ugualmente arrabbiati e spaventati.

Ed ha pensato a che gran culo hanno avuto lei e il Grinta ad arrivare qui protetti dalla Grande Madre Università dei Cervelloni, che sennò chi gliela dava a loro una topaia, pezzanti che erano? E chi lo pagava il loro dottore?
E a che gran culo hanno lei e il Grinta ad essere nati e cresciuti in Italia, e a che gran culo hanno tuttora, diciamocelo, ad essere italiani.

Ed a quanto folle è un posto dove una gamba rotta costa 60 mila dollari,  una malattia cronica ti taglia fuori dalla copertura sanitaria, l'università ti prende e poi ti lascia alla porta con tanto meraviglioso sapere in più... ma anche con debiti che arrivano fino ai 300 mila dollari.

E niente, pensa che esser poveri in Italia fa schifo, ma esser poveri in america l'è peggio. Uh, se l'è peggio.

Alice meditatrice

preparando la tavola da surf...

E' ufficiale.
Sabato 12 novembre Alice plana a Los Angeles, in compagnia di altre 8 maestrine, per una 3 giorni di professional development... Che comincia... domenica!
Mhuah mhuah ah ah ah ah!!
Scusate.
No, però che fico.
Questo vuol dire che ha tuuuto sabato per andare a zonzo per Los Angeles.
Senza il rischio di scatenare tragedie greche o di incorrere in ire funeste come l'anno passato.

Quindi venghino, venghino, chi la porta  spasso?!?
... Tanto o venite volontari o vi chiama lei, sappiatelo!

Alice californizzatrice