Da quando Alice ha cominciato ad insegnare nella Scuoletta Reggyo, ha scoperto di
essere Nazi.
Ci sono tantissime cose che per Alice sono così sacre, scontate e giuste che non le ha mai messe in discussione, e invece ora il resto del mondo attorno a lei le trova atroci e abominevoli.
Tipo il cibo per i nani.
Cioè, non solo il cibo in sè, ma soprattutto tutto quello che ci sta attorno.
Ecco un piccolo studio comparato:
In Italia (Secondo Aliciana memoria).
Ogni mattina, un nano si alza e fa colazione. Uguale uguale alla gazzella del gatorade. In genere colazione la si fa seduti davanti ad un tavolo. Spesso c'è pure una tovaglia. Che poi va sparecchiata. Talvolta certo i tutori del nano, se sono bislacchi come quelli di Alice, sono in ritardo ed allora può compare la maggica merendina del Mulino Bianco da sbriciolare in macchina o lungo la strada. Nel complesso, però, vige l'idea che la colazione è una roba che si fa stando seduti ad un tavolo. Prima di uscire di casa.
E c'è il tacito universale messaggio che, se possibile, "Se magna da seduti".
A pranzo, se il nano è in età scolastica si ritrova con i timpani perforati in una mensa, intento a tenere in equilibrio un vassoio contenente un primo, un secondo, un contorno e della frutta. Il cibo è prestabilito, c'è un menù, non si sceglie una beneamata mazza, la roba va mangiata tendenzialmente con un ordine prestabilito, modificabile ma universalmente riconosciuto e o mangi il benedetto cibo o salti il turno. Amen.
A merenda a scuola c'è la frutta. Poi capace che all'uscita, se il nano insiste un po', riesca ad ottenere una leccornia da sbranare prima di cena, tipo un pezzo di pizza, o un gelato se c'è il sole. Ma tendenzialmente,una volta terminata la merenda si resta senza ingerire solidi fino all'ora di cena, che sennò "Ti rovini l'appetito". Che in Italia lo stuzzichino prima dei pasti è il male puro.
A cena ci si siede a tavola e si mangia quando tutti (o quasi, suvvia) sono arrivati, tutti assieme e tutti tendenzialmente la stessa roba.
Quanto descritto qui sopra è quel che Alice, nonnostante sia orgogliosa tenutaria di una famiglia parecchio incasinata, ha introiettato come "Normale routine attorno al cibo". Che poi ci siano deviazioni e infrazioni all'etichetta va da sè, ma c'è comunque una regola generale a cui tutti (penzava lei) ci si attiene.
In Ammerica no.
In Ammerica la normalità di Alice è percepita quasi come abuso psicologico.
Paritamo dalla colazione.
La colazione è una roba dettata dai personalissimi usi e costumi delle singole famiglie, tipo:
Brazilia ogni mattina arriva mangiando caramelline gommose alle proteine, "così son sicura che ci ha tutto il necessario" spiega la mater.
Matrioska, pioggia o neve ogni dì lei arriva alle 9 con un croissant al cioccolato nel sacchetto, acciuffato lungo la strada, che si sgranocchierà prima dell'inizio della scuola.
Se è di buon umore lo dividerà amorevolmente con i membri della sua banda, se è di malumore se lo ingollerà in 3 minuti netti per poi andare a far danni in giro.
Alcuni fanno colazione con i cereali e il latte, altri con le uova e la pancetta. Un nano mangia zuppa. Alle 8 del mattino.
Taluni la fanno a casa, altri invece sul passeggino mentre vengono a scuola, spiluccando biscottini a forma di pesce da un tupperwer colorato. Altri ancora entreranno a scuola brandendo un pezzo di pita con del formaggio spalmato, e infine un tot di loro salterà la colazione del tutto perchè al mattino "non ci han fame, che vuoi farci".
Il pranzo.
Per pranzo i nani che restano a scuola hanno le lunch box. Ognuno ha il proprio pasto secondo i gusti e i dettami alimentari familiari.
Che talvolta sono
agghiaccianti.
Le gemelline, per tutto l'hanno scolastico, hanno sfoggiato graziosi piatti take-away vietnamiti, nella loro tipica confezione trapezoidale.
Mister Polemik ha nella lunch box da sempre un panino al burro di arachidi, delle patatine in sacchetto, qualche carotina e dei biscottini al cioccolato. 5 pranzi alla settimana. Perchè lui "mangia solo burro di arachidi".
Molte delle lunch box tornano a casa pressochè intatte, perchè la filosofia è: "Mangiano quel che si sentono, se se la sentono... chi siamo noi per forzarli a ingurgitare cose che non vogliono? E' il loro corpo, sapran bene loro!"
Se non restano a scuola, e mangiano "a casa" significa che mangiano fuori, qualcosa preso in un ristorante o in un bar, in base alle voglie dei nani.
Ipercinetica per esempio pranza con 3 doughnut, una glassata al cioccolato, una con la glassa rosa e una con le m&m's incastonate sopra tipo gioielli swarovski.
Miss Barbie spesso non mangia perchè "non ha fame".
Se mangiano comunque lo fanno all'orario che decidono loro. Se han fame alle 10 capace che si fanno un bel panino lì al parco, se han fame alle 2 del pomeriggio magari si sparano una zuppetta al ristorantino. Molte case "moderne" non hanno un tavolo da pranzo, perchè considerato inutile e ingombrante. Ciascun membro della casa mangia in momenti diversi. Si mangia seduti un uno sgabello, o sul divano, o in poltrona.
Il concetto di fondo è: "Il corpo è tuo, tu solo sai decidere se hai fame o no, e di cosa. Il pasto è una tua scelta individuale che va rispettata. Anche i nani hanno il diritto di decidere la loro alimentazione. Mangi dove capita, quel che ti va." E infatti per strada, ovunque ti giri, è pieno di gente che marcia mangiando le robe più disparate a tutte le ore.
In Italia, invece, il messaggio di fondo è: "Il pasto è sociale. Il pasto è quando ci si siede tutti assieme e si condivide non solo il cibo ma anche lo spazio e il tempo, quindi non sei tu che decidi quando mangiare ma l'orologio e l'organizzazione familiare. Si mangia quel che è sano, quel che dicono i grandi, sempre, e magari ogni tanto pure quel che ti piace. Si cucina in casa il più possibile, che a mangiare fuori non sai mai che porcate ti rifilano".
C'è un rituale attorno al cibo, di cui Alice non era nemmeno consapevole tanto era scontato.
Quindi quando Alice marcia il passo dell'Oca SS e fa dichiarazioni estremiste del tipo: "E' da folli e dementi lasciare che un nano di 3 anni decida cosa e quando mangiare!" si infiammano gli animi e parte la guerra!
Alice belligeratrice