Friday, November 30, 2012

Big Belly Botton. Stavolta pe' davero, 'ne.

Alice è nel bagno con 4 nani, di cui uno è Gremlin.
Gremlin è bellissimo, ha degli enormi occhioni blu, è minuto, ha una vocina acuta e buffa e fa un sacco di gridolini e risate folli. Gremlin è bellissimo e terribile. Lo spirito di un vichingo contestatario intrappolato nelle fattezze di un Furby  coccoloso. Per fortuna sua. Perchè se non fosse così coccoloso, e buffo, e bello qualcuno l'avrebbe già ucciso.
Ora il momento del bagno con Gremlin per Alice è come lo sbarco in Normandia. Tanto per capirci.
Assieme ad Alice e Gremlin c''è anche Puffetta, grandi occhi blu pure lei, da sempre una grande appassionata del bagno, spesso attaccata alle sottane di Alice.
Alice indossa una canotta e una maglietta con scollo a V, ma soprattutto, visto che è a corto di roba pulita e non ha fatto in tempo ad andare dall'afghano in lavanderia, indossa uno scomodissimo push up che le stritola i due limoncini che madre natura le ha fornito facendoli sembrare due cocomeri.

Sta lottando con Gremlin, attorcigliata in una bizzarra posizione, quando  Puffetta compare dal nulla e infila un ditino puntuto nella piega dei limoncini di Alice.
Alice è alquanto presa, quindi non ci fa molto caso e continua a ballare la Polka con Gremlin.
Puffetta resta lì, con un dito piazzato sopra lo sterno di Alice, tra i due limoncini, con aria concentrata. Poi alza lo sguardo, fissa Alice è le dice:
"You have a very big belly botton!"
(Hai un ombelico proprio grande!).

Alice ombelicatrice


Wednesday, November 28, 2012

Big Belly Botton (Il Grande Ombelico)

Alice è la professionista del cambio. Lei è SuperSpannolinz. Lei è quella che viene chiamata dalle colleghe quando c'è un pannolino atomico, quella talmente specializzata che se un nano deve andare in bagno anzichè urlare "Potty" urla "Alllicciaaa" e Alliccia plana a scortare il creatore di prodotto interno lordo al bagno. Perchè Alice ha un potentissimo istinto di autodistruzione, e anzichè cambiare  i nani sul fasciatoio, dove il nano di turno sta sdraiato spaparanzato, lei spannolina nei bagni naneschi, all'impiedi.
Perchè lei ama le Cirque du Soleil.
E i nani apprezzano.

In genere poi il bagno non è mai un momento intimo e privato ma piuttosto una festa del villaggio Valtur.
Le esperienze nel bagno prevedono una comitiva di circa 4 nani, (perchè se uno lancia l'urlo altri 2 o 3 si aggregano per il piacere della compagnia e il gusto dell'avventura) alle volte il gruppo si trasforma in un festino goliardico che allaga il pavimento, con nani che sguisciano e scivolano come saponette ubriache, altre volte degenera in faide omicide per il possesso delle mini-tazze del bagno (immaginate dei cessini a misura di puffo. Ecco, i bagni della scuoletta sono così), altre volte ancora Alice e i nani finiscono intrappolati un un bolo di carta igienica, oppure c'è il tiratore di sciaquone compulsivo che manda tutti quanti in bestia,  ed infine capita pure che qualche nano dentro la tazza ci finisca del tutto, facendo il fantomatico "tuffo con schizzo".
Quindi il bagno è un posto alquanto trafficato, un po' intenso, molto rumoroso, parecchio divertente in cui Alice fa un po' da vigile urbano, dress styler, lottatrice di sumo... e nel frattempo delira:
"Tira giù i pantaloni. Più giù. Più giù... più giiiuuuuu...."
"Tira su i pantaloni, Più su, Più su... anche da dietro... Più suuuuuu..."

"Aspetta, non puoi lanciare Gongolo giù dalla tazza, non ha ancora finito! Fermo... fermo... ma tu invece perchè sei nudo? Dove sono i vestiti? Fermo! Dove vai? Non ci lasciare! Torna indietro!"

"Tazmania, dove sei? Non ti vedo più, una nube di carta igienica ti ha inghiottita. Ecco, vedi Tazmania,  vedi questa quantità di carta igienica in cui ti stai rotolando? Questa è troppa. Questa è l'immagine che trovi sul vocabolario alla voce troppa. Troooppa! Ora esci da quel bozzolo bianco e mettiti le mutande asciutte, dai"

Nell'ultima settimana, da quando Gigi La Trottola ha inaugurato una nuova passione per il water, ha lanciato dentro le tazze di tutto:
Un pannolino nuovo
Una pietra
Un mattoncino rettangolare dei Lego Duplo
Un calzino (e l'altro Alice non l'ha trovato...  quindi un dubbio sorge spontaneo)
Un pezzo di creta da 250 grammi
Un taxi giallo
Un pezzo di mela
Sè stesso.

 Uh! Quante cose nei bagni naneschi! Talmente tante che a sto punto la storia del Big Belly Botton ve la racconta nel prossimo post!

Alice spannolinatrice
 

Tuesday, November 27, 2012

te lo dico con le mani!

Tra le varie cose per cui Alice si è esaltata alla conferenza di Atlanta c'è la ASL, l'American Sign Language.
Quando ancora all'università Alice aveva provato ad avvicinarsi alla LIS, la Lingua Italiana dei Segni, ma un po' per la sua pigrizia congenita, un po' per il suo basso Q.I., le era sembrata impossibile, intricata e troppo complessa.
Invece nell'ASL Alice trova che certi segni, quelli più semplici, siano tipici della parlata italica. Cioè che sua nonna quando le dice: "Vieni che da mangiare che è pronto", gesticolando spontaneamente... utilizza i segni esatti esatti della ASL!
(Ah, sì, ciascuna lingua ha il suo linguaggio dei segni, e no, non si possono mettere d'accordo ed averne uno universale per lo stesso motivo per cui noi udenti non possiamo metterci d'accordo ed utilizzarne una universale).

Ci sono millanta studi su quanto sia importante utilizzarla soprattutto con i bimbi piccini, su come stimoli il cervello, aiuti  la socializzazione, favorisca lo sviluppo della motricità fine etc etc... quindi Alice adesso nella sua classetta gesticola freneticamente come una folle.

E poi Alice adora la ASL anche perchè sembra una danza fatta con le mani, come quelle che faceva da piccina tra il cuscino e le lenzuola, quando non voleva addormentarsi ma non voleva nemmeno farsi beccare dall'adulto di turno.

Qui un assaggino canoro:


Alice Segnatrice

Saturday, November 24, 2012

Anatomia del tacchino

 

Sarà che Alice è stata vegetariana per 12 anni, sarà che comunque la pelle del tacchino ha un non so che di umano, sarà quel che sarà ma ad Alice la procedura di preparazione del tacchino fa un po' impresiùn.

Per intanto per quel gran vuoto lasciato dalle interiora, che lei pensava fosse proprio la zona di farcitura, e che invece resta lì così com è... è una sorta di moumento all'incompletezza (a parte un'arancia che il Grinta ha infilato lì non si sa bene se per ragioni culinarie o per spirito goliardico).

Poi perchè  più che di farcitura qui si parla di impianti sottocutanei di bacon d'anatra  e salsiccia di pollo (l'assenza dell'amatissimo porco al desco era dettata dalla complementare presenza di ebrei e mussulmani al desco medesimo). Che quindi il Grinta e il Brasiliano si son messi a giocare ai piccoli chirurghi, e il pollo sembrava posseduto da Alien:

Poi si vede che il Grinta temeva il tacchino avesse un'esperienza post mortem e quindi ha voluto annodarlo stretto, stretto sai mai che sfondi il vetro del forno a testate e prenda il volo















E comunque senza offesa per il tacchino, ma un bel pollo al forno è tutta un'altra storia...
soprattutto perchè non ti tocca magnartelo per 2 settimane consecutive!


Alice tacchinatrice

Grazie, o mitici smanettoni!

Grazie, o fedeli spingitori di blog!
Alice ha preso fedelmente nota di tutto. Ha smanettato un po', non è ovviamente riuscita a capire come ridurre la dimensione delle foto già inserite, ha cancellato un po' di foto che erano lì a prendere polvere e non comparivano sul blog ed ha anche  scoperto che se fa passeggiare le sue foto su picasa per un po' poi le diventan più piccine. Si squagliano  e si riducono come un ghiacciolo ad agosto.
Poi ha scoperto anche che su questo fantomatico Gugl più che le è sempre stato sui marroni  c'è dello spazio di memoria utilizzabile, e si è incasinata con quello, tentando di capire se c'è un modo per parcheggiare un po' di roba lì senza però renderla completamente pubblica e sbandierabile ai quattro venti.
Infine ha avuto un'illuminazione. Era in bagno, sulla tazza pensatrice è BOM! è stata colta da un'idea strepitosa.
Perchè limitarsi ad 1 Alice quando se ne possono avere 2?
Ora si è creata una doppia identità: per i post senza foto è sempre lei, Alice scribacchiatrice... ma quando il gioco si fa duro e le foto si iniziano a postare allora scende in campo SuperAlinipe, il suo alterego virtuale che, se le cose funzionano davvero come dovrebbero, le è appena arrivato in soccorso con un po' di giga da utilizzare (ed ora che ha scoperto che sì, pure in rete le misure contano, vedrà di fare attenzione ai formati!).
 Vi farà sapere... Ora datele un paio di minuti e arriva ad intasare l'etere con millanta foto di tacchini.

Alice fotografatrice
(Una e bina)


Friday, November 23, 2012

GURU CIBERNETICI, VENITE A MME!

O voi, spingitori di blog dotati della forza dello smanettamento!
Alice vi chiama e vi implora, che si trova davanti a una sfida impossibile!

Che qui c'è Blogger che le dice he non ha più spazio per mettere le foto.
Come che non ho più spazio? Ma non sta tutto in giro nell'etere? Da quando qui abbiamo problemi di dimensioni?!
Insomma, qui il Funesto Dio Blogger dichiara che siamo pieni, e che o Alice leva delle foto oppure non ne può più mettere.
Il che capirete bene è una perdita pazzesca per l'umanità, perchè ha tipo 37 foto del tacchino, il prima, il durante, il dopo... cose che il mondo deve vedere!!

Un aiutino?
Piccino picciò?

In cambio offre tacchino freddo a carrettate (che quel maledetto pennuto non lo finiremo mai prima di Natale)

Alice fotografatrice

Thursday, November 22, 2012

Tacchinamento

E' la giornata dei grazie.

Il Grinta e Alice volevano andare a vedere la parata di Macy's stamattina ma nonnostante il Grinta l'abbia presa a calci negli stinchi non ce l'ha fatta a svegliarla (Alice mica dorme, lei ha esperienze pre-morte dalle quali riemerge grazie all'aiuto di 3 sveglie).
Però in fondo, conoscendo i gusti nostalgici di Alice, non sarebbe mai potuta essere meglio di questa:
 


Ed ora Alice inforca gli occhiali da maestrina, si mette un pullover da intellettuale, e vi elargisce un po' di storia (insulsa), perchè ieri parlava con una delle colleghe, il cui marito ha origini Indiano-Ammerigane, ed dopo la chiacchierata è andata a farsi una cultura dal dottor Google, e a spulciare un paio di libri che aveva sottomano a casa (sì, colleziona pure libri di storia e di robe strane, sapevatelo).
E va detto che 'sta storia del ringraziamento la lascia un po' perplessa.
Cioè facciamo un salto indietro, è il 1661, e ci sono i padri pellegrini sulla loro barchetta che arrivano finalmente in vista della costa ammerigana. Alice se li immagina lerci e puzzosissimi, parecchio mal messi, verdi per il maldimare e gialli  per l'itterizia. Tra l'altro erano partiti con scorte bizzare, tipo che avevano 126 paia di scarpe, ma nessuno aveva pensato di portare un'aratro, un cavallo o che so, una canna da pesca. Insomma, non è che ci avessero esattamente un Q.I. eccezziunale.
Quindi i pellegrini sbarcano, fa un freddo becco, non hanno una mazza da mangiare e l'inverno è alle porte... che sfiga.
Poi però varda che botta di culo arrivano gli indiani e li aiutano a sopravvivere. Offrono cibo e soprattutto danno un paio di dritte agli omini pallidi spiegando cosa coltivare e cosa no, cosa cacciare e come, come costruire i villaggi, quali alberi abbattere etc etc... e in cambio gli omini pallidi starnutiscono in faccia agli indiani e appestano la popolazione autoctona con tutta una serie di nuove e originali malattie, decimandoli rapidamente.
Poi si dedicarono beati a depredare i villaggi, rubare dai granai degli indiani, razziare le tombe senza troppa gente a infastidirli.
Infine 3 anni dopo, un governatore decide di indire il giorno del ringraziamento "per ringraziare Dio e la sua Bontà". Dio, capito? E tanti saluti agli indiani. Cioè, non è che dopo quel primo anno, in cui li aiutarono a salvare la pellaccia e affrontare l'inverno, quell'anno in cui pranzarono tutti assieme per tre giorni, ballarono la giga, e raccontarono barzellette su Cristoforo Colombo i pellegrini decisero di invitare gli indiani di nuovo, eh, no no no. Mo' si ringrazian tra di loro.
Mah.

Uh, l'altra cosa che Alice ha scoperto è che i primi ad avere la grande idea scalpare il nemico non furono mica gli indiani ma gli olandesi! Per ogni indiano ucciso c'era un premio in denaro, e lo scalpo era la prova da portare per ritirare il pagamento.

Ed ora, dopo tutte queste allegre storie truculente, Alice è pronta per assistere il Grinta nel macabro rituale: L'infarcitura del tacchino.

Vi lascia con questa meraviglia di sottofondo però. Perchè non solo il tacchino ammergano, ma pure il pollo nostrano alle volte ha vita difficile.

Alice tacchinatrice

Tuesday, November 20, 2012

Al momento, nella classetta di Alice c'è un elevato tasso di casino, e un altissimo rischio di inzaccheramento (alcune maestrine passano di corsa, con le mani nei capelli, tentando di tenere lontane le mani nanesche):
Nell'atelier ci sono due tavoli ricoperti di creta (ricoperti, cioè ricoperti, mica con un po' di creta sopra, nonono), con a disposizione martelli, mattarelli, bastoncini, pietre, pettini, animali di plastica, spugne e spruzzini d'acqua (perchè non crediate, Alice ci prova ad impedire che i nani tirino secchiate d'acqua alla creta, ma mica l'è semplice!).
Ci si diverte assai, ma se ne esce grigi come i gargoyles di Notre Dame, zuppi di fanghiglia o tutti secchi e accartocciati, con striature di creta ormai solidificate in faccia e sui vestiti!

Nel tavolo sensoriale invece c'è la Cloud Dough. La Cloud Dough ricorda un po' la Moon Sand, ma ve la fate a casa da voi... in sostanza è farina bianca (tanta) e olio (poco)... in questo modo la farina non svolazza da tutte le parti, ma i nani possono comunque giocare con una sostanza fine fine e polverosa senza che Alice passi il tempo a dire: "Non si mangia! Togli di bocca! Non si mangia! Sputa! Ho detto sputa! Sputa maledettoooo" Etc etc...
L'unico particolare è che i nani con la Cloud Dough si fanno lo shampoo, se ne rovesciano secchiate in testa a turno sghignazzando sguaiati, la lanciano per terra, ci si buttano dentro di faccia e ne escono fuori che paiono tutti imbellettati e pallidi come alla corte del Re Sole.

Insomma, Alice va a lavorare vestita da battaglia, e torna a casa che sembra abbia imbiancato e spalato fango tutto il giorno.

Però ha da poco scoperto che se non ci sta attenta finisce che si mette pure nei guai.
Che ieri ha passato tutto il giorno, compreso i vari tragitti tra scuola, spesa e casa, con due manate taglia duenne sulle chiappe.  Mica bello! Due manine chiare e nitide, intarsiate in creta. Roba che manco se le avesse volute stampare sarebbero venute così bene.
Capace che se va da C.S.I. le tirano fuori pure le impronte digitali e riesce a risalire al nano responsabile.

Alice cretizzatrice





Saturday, November 17, 2012

Con la testa tra le nuvole...

Alice in genere va in vacanza in campeggio.
In tendine canadesi o igloo, in posti in mezzo al verde degli ulivi, o in prati da alpeggio, o in pinete a ridosso della spiaggia.
Quando visita grandi citta' va in piccoli lercisismi ostelli, con letti con le molle e riscaldamenti rotti.
Perche' l'importante e' il viaggio, mica dove si dorme, ed ha sempre considerato stupido spendere paccate di soldi in camere di albergo.
Quindi non ha grandi esperienze in alberghi, men che meno in camere di lusso.
Pero' e' abbastanza certa che non le capitera' mai piu' nella vita di dormire in un albergo come quello di Atl'n'a!

Al 40esimo piano, con vetrata panoramica:




Il che vuol dire che ha dormito sopra alle nuvole:




(A quanto pare all'80esimo piano c'e' un ristorante su piattaforma girevole, ma Alice non aveva altre scarpe che quelle da ginnastica, quindi non raggiungeva i paramatri di chic-itudine necessari per avere accesso alla mensa degli dei).

 Alice alberghizzatrice

P.s. Ma che vvo' ddi' equitable?!... Boh!)

Tuesday, November 13, 2012

Ti auguro le vertigini

Mia sorella oggi compie 19 anni (si, la Mater si e' presa una luuunga pausa riflessiva tra la prima e la seconda figliuola).
Mia sorella se proprio voleste fare i pistini la chiamereste sorellastra, perche' abbiamo paters diversi, ma sorellastra suona orribile e medioevale e vi conviene non farlo o vi rompo la faccia, quindi e' mia sorella. Punto.
Io e mia sorella, a parte l'amore (difficile) che ci lega, e che io ancora mi chiedo da dove diamine arrivi, non abbiamo nulla in comune. Niente niente niente.
Siamo il giorno e la notte, abbiamo vite diverse, vediamo il mondo con colori diversi, anzi, stiamo proprio su due pianeti differenti, distanti anni luce, ed ascoltare mia sorella per me e' sempre stato un po' come ascoltare un alieno e no, non e' solo una questione di eta' e di menate generazionali.
D'altro canto pero' (e non credo mia sorella lo sappia) la mia vita non sarebbe stata la stessa senza di lei. E anche se siamo come il giorno e la notte, e non ci lega nulla a parte questo amore (difficile), quel che sono lo devo anche a lei.

Mia sorella sta vivendo una cosa grande, molto grande.
Mia sorella diventa mamma, tra due mesi.
E allora, anche se non ci lega nulla a parte questo amore, che io ancora mi chiedo da dove diamine arrivi, io tra due mesi parto.

Il mio augurio e' che le scoppi il cuore come scoppio' a me, 19 anni fa, la prima volta che la vidi, la toccai e la annusai tra le lenzuola di quello stesso ospedale. Che venga travolta e paralizzata anche lei da un tir di amore incomprensibile e totale quando le planera' tra le braccia questo nano cosi' piccolo e gia' cosi' presente. E che anche lei si sorprenda e si chieda da dove diamine arrivi,  questo immenso amore.

Tutto qui.
Il resto poi verra'.

Alice sorellizzatrice


Monday, November 12, 2012

il coccodrillo bianco

Alice non lo sapeva, ma a quanto pare qualsiasi creatura vivente puo' nascere albina.
Compresi i coccodrilli.
All'acquario di Atl'n'a ce ne sono due, e si suppone che in liberta' non camperebbero piu' di una settimana, perche' spiccano come un fiocco di neve su una lavagna nera.
Quando sono immobili sembrano due statue di marmo, di quelle pacchiane che alle volte si vedono sulle colonne dei portoni delle ville.

Quando si muovono, invece, sembrano quasi umani, dotati di dita lunghe e sguardo ipnotico.
Alice ne e' rimasta folgorata, soprattutto da uno. Ed e' rimasta 20 minuti buoni a guardarselo.
Lui invece l'ha liquidata in 20 secondi netti.



Alice coccodrillizzatrice

Sunday, November 11, 2012

Ritorno da Maestrinopoli!


Alice e' viva. Applausi, please.

E' tornata ieri notte da Maestrinopoli, la conferenza delle maestrine. Un mondo popolato da migliaia di donne di tutti i colori e le eta' con un unico comun denominatore:  tutte use e abituate ad essere circondate da forme di vita al di sotto di un metro.

Ha il cervello che le esplode... le cose che non saltan fuori grazie alle neuroscienze, gente!
(Oh, alcune perle ve le elargira' presto, il tempo di recuperare i pezzi di cervello sparpagliati sul divano e poi si mette all'opera per diffondere la scienza!).

Ha passato il tempo tra il centro conferenze e la sala d'albergo, dove ha lavorato furiosamente agli ultimi ritocchi della presentazione...
ha condiviso il letto con Pacifica, non ha strangolato Viaggiatrice (che un po' come un marito esigente lamentava la scarsa presenza di Alice nella sua vita... incrementando i livelli di stress, lamentazione, pessimismo e fastidio),
ha mangiato messicano e chips per 5 giorni, e' quasi certa di avere ormai lo stomaco a forma di tacos,
ha dormito in un albergo superpazzesco, addormentandosi talmente in alto da risvegliarsi sopra le nubi, fatto il bagno in una piscina salata,
ha visto in tv il nuovo presidente rieletto senza capire MAi una mazza dei millemila numeri che comparivano in contemporanea sullo schermo (statistiche, percentuali, numeri interi, frazioni... %?! eeeh??), ha dormito pochissimo,
ha visto l'acquario con le balughe e le balene...
Ed ha presentato la sua impresentabile presentazione.

Ah! Per la presentazione Alice ha usato un trucco, ed ha deciso che funziona tantissimo e che va assolutamente condiviso.
Le istruzioni le trovate qui, duran 20 minuti e sono in inglese, guardatevelo quando avete un po' di tempo!

Se non capite lasciate un commento e Alice vi fa il riassunto nel prossimo post, ma la storia secondo lei vale la pena di essere sentita dalla tipa.

E Alice, che in genere davanti ad un microfono diventa rauca, ha i crampi allo stomaco, va in iperventilazione e ha il cuore che le sfonda la cassa toracica, ha fatto come indicato (power poses per 2 minuti, rinchiusa in un angolo, sentendosi completamente pazza)... ed ha parlato per 20 minuti buoni, con solo un lieve tremito alle mani e alle gambe.
E son cose!

Poi vabbe' ha avuto anche tanto culo,  ed ha trovato un manipolo di ascoltatori che si e' impietosito e intenerito, ed anziche' andarsene dalla sala, entrare in coma, addormentarsi, indignarsi, tirarle la carta delle caramelle o farle domande teribbili e impossibbili e' stato clemente e paziente, e per darle una botta di autostima un paio di tipelle hanno aspettato la fine della presentazione per darle una pacca sulla spalla... 
quindi, se il Grinta trova un posto ad Atl'n'a, Alice potrebbe gia' avere una scuoletta dove andare a traumatizzare nuovi nani.

E voi, la prossima volta che dovete affrontare qualcosa di socialmente difficile o stressante (un intervista, un colloquio, una presentazione...) prendetevi due minuti di power poses per dare una botta ai vostri livelli ormonali!

Alice presentatrice

Monday, November 5, 2012

Atalantizzazione

Bella ggente!
Alice ha fatto il suo fagottino e parte alla volta di Atalanta! (Si pronuncia una roba strana,  Atl'na! Alice ci ha impiegato due settimana a capire dove cacchio andava).
Va alla solita conferenze delle maestrine che si tiene tutti gli anni...e 'sta volta presenta pure, quindi parte con un boccione di Fiori di Bach perchè già sa che le le verranno l'ansia, il vomito, le vertigini e le mani formicolose.
Poichè il blog sta in incognito, e poichè dividerà la stanza con Viaggiatrice e Pacifica, non sa se riuscirà ad aggiornare... voi fate i bravi, che vi tengo d'occhio lo stesso!

Alice viaggiatrice

P.s. Atalanta... Dove c'è il museo della Coca Cola, e la casa di Martin Luter King... Promette bbene!

Sunday, November 4, 2012

Volontariato, una mission impossible!

E poi c'e' questa cosa per cui e' ormai 3 giorni che Alice e il Grinta tentano di fare volontariato, e donare le loro inutili braccia all'agricoltura, o quanto meno alla spalatura di fango, alla scalata di piani alti senza ascensore, alla distribuzione di bevande calde, allospingimento di tronchi.

Il fatto e' che i niuiorchini sono potentissimi nel volontariato!
Cioe', ci sono tonnellate di progetti, di associazioni, di richieste di aiuto su internet, e Alice e il Grinta si sono iscritti a millemila newsletter... ma si riempiono subito in un battibaleno!
I vostri eroi si sono ripetutamente presentati al mattino davanti alle sedi di un paio di grandi associazioni di volontariato che hanno richiesto aiuto via web... la coda davanti era di dimensioni epiche, e in genere dopo 20-40 minuti usciva un tipo con il megafono spiegando che "We got plenty of people, you can go to..." ("abbiamo fin troppe persone, potete andare a..." no, non a cagare!) Seguono due zone della citta' inculatissime e isolate, piu' una che Alice e il Grinta possono raggiungere con mezzi di fortuna in circa un paio d'ore.
I due partono alla volta del secondo posto, in una odissea fatta di scarpinate, navette, metropolitane (perche' prima stavano a Brooklyn e poi devono andare a Manhattan... o viceversa. Ma c'e' sempre un dannato ponte da attraversare!)... arrivano finalmente alla meta dove un tizio li guarda sospirando dicendo: "Nah, i volontari son gia' partiti/ il parco e' stato gia' pulito ieri/ il progetto e' chiuso... riprovate domani"
"..."
A quel punto Alice e il Grinta festeggiano con un caffettino in un baruccio e si preparano a volontarizzare il giorno successivo.
Quando si ripete la stessa identica solfa, solo con localita' diverse!

Ora, un po' scoccia, ne', pero' e' bellissimo che li caccino via per "eccesso di volontari"... Nooo?!!

Alice ottimizzatrice

Saturday, November 3, 2012

2 Novembre, un giro a Manattànz

Come si raggiungeva Manhattan ieri?
Con L'autrolitano, ovvero l'autobus sostitutivo che copre il tratto di metropolitana ancora chiuso... e  che e' il risultato di' una macchina organizzativa impressionante!
Per intanto la fermata e' una strada, bloccata al traffico, dove una fila infinita di autobus si incolonna per carichare le umanoidi formichine. Ci sono secchiate di poliziotti e tonnellate di omini arancioni della Mta, con megafoni e cartelli, che incolonnano i passeggeri al pascolo e piano piano li caricano sui vari autobus sbraitando ordini monosillabici (non c'e' niente fa fare, questi sono cowboys dentro).
 

Gli autobus hanno due strade preferenziali, bloccate al resto del traffico, il biglietto non si paga ma Alice chiederebbe almeno un dollaro, perche' e come entrare in una di quelle giostrine del luna park: e' un giro in un possibile scenario apocalittico, ma solo per finta.
Cioe', lei 'sta citta' sovrappooplata non l'ha mai vista vuota, ed e' strano, inquietante e bellissimo! (Ricordate? Alice e' quella che adora le lamiere arrugginite e gli scenari post-atomici).

 Visto tra l'altro che manca l'elettricita' e i semafori sono tutti morti, il traffico lungo le vie degli autobuz e' apri a zero, ci sono solo macchine della polizia e carri armati militari (?!).
In compenso sull'autobuz c'e' la stessa stramba fauna umana che si trova abitualmente sulla metro:


Quando si arriva verso la 30esima strada, iniziano a vedersi bagliori di vita:

 Alla 40esima non e' cambiato nulla, turisti, teatri, taxi, traffico, lucine, la stessa massa di sempre (che Alice odia. perche' lei e' quella che adora le lamiere arrugginite e gli scenari post-atomici, mica i neon e i maxischermi).


Poi, vabbe' l'unico inconveniente è che sto giretto turistico ci impiega cira 1 ora e quaranta, e viene fatto pigiata come una sardina con un sacco di varia umanità attorno che sbraia (però che attacca anche bottone, perchè chissà come mai in metropolitana non si caga mai nessuno, ma sui bus è tutto un chiacchierare con il vicino!).

Però Alice ve lo consiglia!

Alice autobussizzatrice

Ma ndo' corri?

Stamattina all'alba Alice e il Grinta si sono lanciati all'avventura e dopo una meravigliosa odissea fatta di scarpinate, autobus, metropolitane e navette (perche' le metropolitane sono solo parzialmente aperte e mancano ancora le connessioni tra Broccolino e la citta') sono approdati a Manhattan!La missione era semplice, andare a ritirare la pettorina e il certificato di iscrizione alla Maratona di Niu Iroke!

Il centro smistamento, iscrizioni,  landa delle scarpe da ginnastica e della gente agile e scattante era strapieno. La presenza degli Italiani era potente, visibile (oh, ma quanti milanesi vengono a correrla, sta Maratona?!) e soprattutto udibile. Alice passeggiava anonima e ogni tanto sorrideva perche' giungevano alle sue orecchie robe del tipo:  "Pieeero, dove sei?" "Cazzo, ma hai visto che belle le scarpe della Adidas Nuove? Tanta robba!" "Uff, devo di nuovo andare al cesso..." "Questa maglia mi stringe un ci ci nin" .

Il Grinta invece mancava poco che si commuovesse  alla vista di questo pirla qui:


E' Ultra Marathon Man, uno che non ha trovato nulla di meglio nella vita che correre peggio di Forrest Gump.
Insomma, il Grinta e' tornato a casa stringendo felice la sua maglietta e il suo numerino, nuovi tessssori da coccolare fino a domenica...
Peccato che poi e' arrivata a sorpresa l'infausta notizia: Maratona Cancellata.

 




Troppo casino, Staten Island e' ancora li' con i tronchi divelti, le comunicazioni con Manhattan sono ancora terribili e incasinatissime, nel Queens ci sono macerie da sgomberare, le spiagge e i parchi sono una sfacelo, a Chinatown e in varie aree di Broccolino gli anziani sonoo bloccati da giorni in casa perche' il calo di corrente ha reso inutilizzabili gli ascensori... insomma, niente da fare, la maratona nun ze fa.

Il Grinta e' un po' tristino, ma noi guardiamo il lato positivo: Abbiamo dei pezzi da collezione da offrire, dei cimeli storici che metteremo all'asta al miglior acquirente: maglietta e numerino della Maratona di New York che Non Venne Mai Realizzata!





Alice businessizzatrice

Thursday, November 1, 2012

Si corre!

So che molti di voi, come il Grinta, non ci dormivano la notte, quindi ecco qui la notizia che tutti aspettavano:
SI'.

La benedetta maratona di NY, per cui il Grinta si è allenato con quella passione e quella tendenza ossessivo-compulsiva che sempre lo contaddistinguono, è confermata.
Si farà.
Non si sa quanti corridori ci saranno ma si farà.
Il che vuol dire che domenica all'alba il Grinta partirà per Staten Island per macinare eroico le sue 26 miglia in giro tra Broccolino, Queens, Bronx e Manhattan.
Nel frattempo non crediate, ha continuato imperterrito a correre in giro per i parchi, saltando tronchi e pozzanghere come un'agile stambecco tamarro (perchè Alice lo ama tanto, ma con quegli occhiali e quel cappellino proprio non lo si può guardà).

Alice pure mica sta a pettinare le bambole! Lei è a capo del comitato di supporto e del fun clubz, quindi se avete  suggerimenti per possibili sfottò slogans, striscioni e quant'altro accomodatevi qui sotto, grazie!

Alice maratonizzatrice