Tuesday, December 24, 2019

Lo Gnomo: "mamma, ci ho pensato a lungo. Vedi, é IMPOSSIBILE che delle renne volino. Le renne sono mammiferi... Tra l'altro fanno una delle migrazioni terrestri piú lunghe in assoluto! É per finta, tutta questa storia, chiaramente"
Alice [oddio. É giá arrivato il momento?!? Non so se sono pronta... calma. Calma calmacalmacalma...] : "Uhmmm, in effetti, non ci avevo pensato... quindi secondo te... cosa succede esattamente la notte di Natale?"
Gnomo: "Mamma, succede che lui usa degli uccelli, no?! Probabilmente ha uno stormo di strenne artiche, albatros e gufi delle nevi. Tra l'altro le strenne sono migratrici, quindi sanno orientarsi in tutto il globo... e gli albatros possono volare per mesi senza mai posarsi a terra, quindi sono fortissimi, e con un'apertura alare IMMENSA!"
"..."
Lo Gnomo: "Secondo me mette tipo dei fili, o dei guinzagli, a centinaia o milioni di uccelli, poi li annoda assieme e loro lo sollevano, a Babbo Natale e al sacco dei regali, e partono. Mi pare ovvio"
"Eccerto"
Gnomo: "Ecco magari la gente si é confusa, lui parlava di essere trainato dalle STrenne, e la gente ha capito renne, e voilá, si non sbagliati..."
"..."

Quindi loro stasera sotto l'albero, al posto della solita carota che il gomblotto della Renna plutogiudaicomassonica ci vuole spillare senza motivo, metteremo una scatoletta di tonno per gli eroici uccelli artici.
E voi, voi! Voi forse dovreste fare lo stesso, svegliatevi dalle vostre illusioni, Rudolph é un invenzione dei media, gente!

Alice natalizzatrice

P.s.
Auguri ruggenti a tutti voi, che passate da qui e mi tenete compagnia.
Loro questo Natale lo fanno in banliú a Parí, con il gatto Serafino, un abete con seri problemi di megalomania, la musica natalizia 24 ore su 24 e un totale di 3 panettoni e un pandoro, che qui francamente é come aver fatto cinquina secca.
E voi?

Biglietto Natalizio dello Gnomo.
Perché vabbene Babbo Natale, gli abeti, le renne, gli uccelli... ma nulla dice NATALE come un dinosauro amoroso!


Alice natalizzatrice

Saturday, December 21, 2019

Regali

Alice torna a casa, dall'ultimo giorno di scuola, con i regali ricevuti dai genitori (cioccolata, cioccolata e altra cioccolata).



Mostra al Grinta il suo bottino: "Sono stati carini... Hai visto cosa mi hanno regalato?"
Il Grinta osserva il tutto, sospira e commenta: "Sí. Diarrea. Anzi, visti i quantitativi di cioccolata sono 2. Diarree, dico"
Dallo Spirito Natalizio é tutto :-D

Alice cioccolatrice






Wednesday, December 18, 2019

L'URLATRICE

Ha 3 anni emmezzo.
La memoria di un elefante,  un vocabolario piú ricco di quello dello Gnomo, e la determinazione di un bulldozer.
É minuta, con occhi enormi, ed soprattutto é dotata di corde vocali che manco la Maria Callas. E infatti facciamo che qui la chiamiamo la Callas.

É entusiasta, energetica e soprattutto ha sempre un piano, un programma, un progetto.
Certo, alle volte il progetto puó essere mischiare assieme tutti i millemila pezzi di 5 puzzle geografici diversi,  Alice la ritrova che sbatacchia Serbia,  Costa Rica e Togo utilizzando la Norvegia come bastone e  le chiede "Callas, cosa sta succedendo esattamente qui?"  lei dichiara con aria incazzosa  "sto facendo un'insalata". A quel punto, Alice le spiega che no, che sebbene sia un'immagine poetica, una bambina che rimescola i confini e le frontiere, ed evviva il mondo ecumenico e unito, ora tocca rimetterli al loro posto... Ed ecco che parte l'attacco ultrasonico.
Una sirena che potrebbe far scoppiare le lampadine,  con un'onda d'urto tale che i bambini vicini cascano per terra e attorno si crea un silenzio surreale che lei riempie fino all'ultima acutissima nota, che resta incastrata nel timpano anche quando lei ha smesso.
Riesce a urlare per 5 minuti consecutivi, che per il resto degli umani sembra peró essere almeno 5 giorni, e infatti Alice deve controllare piú volte l'orologio per rassicurarsi che no, non é ancora arrivato Natale.
La Collega é stata chiara: "Io non posso gestirla. Mi riporta a traumatismi miei, mi fa venire attacchi di panico, mi si chiude lo stomaco e mi vien da vomitare a sentirla urlare cosí".
Quindi é Alice l'unica spettatrice delle performance della Callas.
Che con il tempo durano sempre meno e sono sempre piú sporadiche, anche perché Alice ha imparato a prevenirle  a preservarsi un minimo i timpani... ma restano comunque un suo tratto distintivo.

Alice ne discuteva l'altro giorno, anche con un po' di veemenza, con la Collega, che trovava le sonoritá della Callas un indice di un disagio, di un disturbo, di un malessere... di un qualcosa che dovrebbe essere approfondito magari da uno psicologo, cosa che ha consigliato alla madre.
Alice si chiedeva, e chiedeva alla collega, QUANDO e QUANTO debba essere irregimentata l'espressione del proprio incazzo, del proprio disappunto, della propria rabbia nei bambini...
Cioé, possibile che giá a 3 anni emmezzo si perda il diritto di farsi una classica scenata? Di poter urlare? Di poter gridare?
Spopolano corsi di yoga per bambini, di meditazione per bambini, di elaborazione delle emozioni per bambini... Alice si chiedeva come mai il dolore e la rabbia infantile, che sono spesso enormi, imprevedibili, esplosivi, destabilizzino cosí tanto gli adulti, e vengano visti come "segnali d'allarme", come malessere... come se gli adulti non si incazzassero mai.

Ad Alice la Callas piace.
Magari ha ragione Collega, e il fatto che invece di limitarsi a piangere in un angolo o a battere i piedi si dia all'esplorazione delle note irraggiungibili é un segno di disagio... Ma ad Alice forse piace anche per questo. Perché la Callas non le manda a dire, le butta fuori tutte, é volitiva e esplosiva.  Alice si dice che il mondo ha bisogno anche di Callas. Di donne che crescano capaci di ridere forte e urlare forte, invece che solo di piccoli Buddha e portatori di pace.

Qui una diapositiva della Callas




Alice urlizzatrice

Monday, December 16, 2019

la piscina e la questione di genere

Lo Gnomo va in piscina con la scuola tutti i venerdì.
Visto che la Mater era qui in visita, si é offerta di accompagnare la maestra come genitore volontario, cosí che la maestra tapina potesse contare su altre due mani per allacciare, sbottonare, asciugare i 25 sguscianti bambini.
Alice non c'é mai stata, e lo Gnomo ha la loquacitá di un adolescente emo per tutto quel che riguarda la scuola (in compenso, quando si tratta di dinosauri o creature marine mai che stesse zitto eh...) quindi si é fatta raccontare questo mondo misterioso, ed ora vi presenta:

La Classe in Piscina Vista dal Punto di Vista della Mater

"per intanto i bambini in acqua non lo vedi, perché passi il tempo ad aspettare dentro gli spogliatoi, come i cacciatori tra i giunchi le anatre, che rientrino per poi poterli preparare in fretta...
Poi va detto che 'sti bambini sono davvero francesi, rigano dritti drittissimi, fanno poco casino... ce n' erano giusto un paio che giocavano a menarsi con gli asciugamani, e non lo sapevano fare manco bene eh, avevo quasi voglia di dargli un paio di consigli, varda...
Peró ho notato una cosa: lo Gnomo é lentissimo a vestirsi,  questo lo sapevamo già... ma, davvero, c'è un'abisso tra la rapidità delle bambine e quella dei bambini... al punto che lo sanno pure loro ed i gagni escono dicendo "sono il primo (o il secondo o il terzo...) ad essere pronto... dei maschi". Perché mentre loro sono lí a saltare nelle pozze le fanciulle sono giá con il cappotto!
E tra l'altro, i maschi vanno in giro con le loro banane al vento, incuranti e beati... le bambine si costruiscono l'un l'altra delle tenso-strutture di asciugamani che manco Renzo Piano e si cambiano facendo le contorsioniste del Cirque du Soleil!... Eppure, anche con il livello difficoltá 10, sono tutte pronte mentre gli altri scivolano sulle piastrelle e perdono le ciabatte!"

Su quel che fanno effettivamente in acqua quindi non le é ancora dato  sapere, visto che nei racconti dello Gnomo ad un certo punto spuntano  costantemente fuori animali marini nella vasca profonda, rettili volanti che cercano di portarsi via i bambini... e pesci tropicali "Dal condotto, mamma, entrano dal condotto di depurrazionamento!"

Alice piscinizzatrice


Saturday, December 14, 2019

metro metro, tu quoque mi metro!

Alice sta viva, ma provata.
Come il resto dei parigini vive questo periodo pre-natalizio tirando giú i santi, agitando i pugni con veemenza verso il cielo, e chiedendo a Giovanna d'Arco di prestarle il suo cavallo per andare a lavorare.
I francesi sono professionisti della GRÈVE. Va ammesso che, davvero, come scioperano loro nessuno mai.
Delle 14 linee metropolitane 10 sono completamente chiuse e 2 funzionano solo in orario di punta, con 1 treno ogni 4.  In una città con 2 milioni di abitanti.
Ovviamente tra le tante linee é ferma pure quella che connette il sud al nord di Parigi, e che porterebbe Alice a lavorare.

Circolano voci e video che sembrano quasi leggende metropolitane, e invece no.
Per esempio, c'é una donna che ha partorito su un vagone. La bimba avrá diritto ai trasporti parigini gratis fino ai 26 anni... se i trasporti parigini non implodono nelle prossime settimane.

Ci sono filmati surreali in cui centinaia di persone, silenziose e immobili, aspettano bloccate dentro  i tunnel che portano alle pensiline della metro per poter prendere una delle 2 linee che ancora funzionano.



Châtelet un jour de grève - Videos buzz
Ci sono poi filmati molto più tristemente realistici in cui la gente si spinge disperata per riuscire a salire, travolgendo tutto e tutti come gli gnu del re Leone.


Andranno avanti (forse) anche la prossima settimana.

Alice, dopo litigate e discussioni con la collega e la direttrice della scuola ("ma scusa, non puoi venire in bici? Ci sono pure i velib!" - "Ma se vuoi vieni a dormire da me, che abito vicino alla scuola" - "Guarda che ci sono dei genitori disposto ad ospitarti"  "fai uno sforzo"), e dopo aver passato 4 giorni a casa, perché non solo non c'erano le metro, ma manco il trenino che collega la banliú al resto della città, da giovedí ha un nuovo commuting: si fa circa  30 minuti di attesa,15 minuti di trenino e poi - pagati dalla scuola - 1 ora e 40 di Uber. Oltre 4 ore di viaggio tutti i giorni.  In compenso quindi sta conoscendo un sacco di soggetti interessanti e bislacchi, che meriterebbero ciascuno il loro post!

Alice grevizzatrice


Sunday, November 3, 2019

Il Pater

É successa una roba eccezziunale.

Il Pater é venuto a trovarli a Parigi.
Il Pater da circa un anno, a causa di un incidente in moto, combinato a della sfiga conclamata, é ipovedente. Guai a dirgli che é cieco, eh, che lui comunque ha ancora UN preziosissimo decimo, e a quel decimo ci tiene parecchio e si incazza... peró il risultato é che vede una serie di ombre, e che quindi l'idea di affrontare Parigi con tutto il casino, il dedalo di metropolitane e la fiumana di gente lo spaventava un po'.
Che poi, nonostante sia cieco ipovedente lui va imperturbabile a fare sci-alpinismo con il CAI, si lancia giú nei boschi, scala falesie e compagnia bella perché : "Son mica cieco eh, sono solo ipovedente... seguo il tizio che mi sta davanti e faccio tutto, boiacrin!".

Ed infatti è arrivato ed ha rivoluzionato il giardino, estirpato erbacce, impiantato piante, potato siepi, raccolto foglie, fatto torte al cioccolato, zuppe e risotti... É riuscito persino a non incartarsi dentro il gatto in tutti e 6 i giorni trascorsi con Serafino gatto malandrino che ogni tanto gli si infilava tra i piedi.

Ma veniamo ad OGGI.
Oggi Alice l'ha accompagnato alla stazione, a prendere il teggévvé per tornare nella patria del Gianduiotto.
Ora, per questioni di sicurezza, al binario possono accedere solo i passeggeri muniti di biglietto, che viene scannerizzato davanti a futuristiche transenne in vetro che altrimenti non si aprono. 
Alice va a chiedere all'Omino in Rosso delle ferrovie, spiegando che il Pater non parla francese e vede come una talpa ipermetrope, e l'Omino in Rosso le risponde: "Tranquilla, te passa assieme a lui, anzi dammi il biglietto che faccio io..."
Alice porge grata il biglietto del Pater.
E il biglietto non passa.
"Riproviamo".
E il biglietto non passa.
"Aspetta, fammi vedere..."
...
"Ah.
Ecco.
Il biglietto era per il treno di IERI".

Panico.

L'Omino in Rosso le dice: "Provate a cambiare il biglietto alla macchinetta, sennó venite qui"
La macchinetta fa loro un bel dito medio, una pernacchia e un gestaccio con scappellamento a destra, Alice torna dall'Omino in Rosso che le dice: "Aspetta qui"
Confabula con altri 4, torna indietro e le dice: Ok, entrate, e aspettate davanti alla carrozza numero 8 e tre quarti, qualcuno verrá per voi"

Aspettano sotto una pioggerellina fine, davanti alla porta del vagone ed un Robin Hood delle ferrovie statali franscesí, in borghese, arriva, fa salire il Pater, guarda Alice e le dice: "Non ti preoccupare, te lo portiamo fino a Torino. Non devi pagare extra, ci pensiamo noi". 

Alice ringrazia, saluta il Pater, e torna alla porta a vetro.  A quel punto aspetta lí fino a quando non vede il treno che effettivamente parte.
É talmente concentrata ad osservare la coda del treno che si allontana e non vede che qualcuno le si avvicina fino a quando non le tocca il braccio. È l'Omino in Rosso che le sorride e le dice: "Tranquilla, é partito". 

Ora, o lei ha trovato il bigliettaio, il capotreno e il controllore piú gentili, umani e pazienti del mondo... o le hanno appena rapito il Pater e lo stanno spedendo con la Transiberiana a spalare carbone.

Lo sapremo solo domani!

Alice trenizzatrice

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qui una diapositiva del Pater che prende il Treno.

Friday, November 1, 2019

il Giusto Dinosauro

Quest'anno Alice ci ha provato, per davvero, a non vincere il premio "Costume piú sgarrupato".
Aveva googlato, e trovato costumi giá fatti, belli, dettagliati e finiti:

"Gnomo, guarda qui, un costume da Stygimoloch! Proprio il dinosauro che volevi te... o compriamo?"

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"No, mamma, non é ANATOMICAMENTE accurato, io e te lo facciamo meglio"
"..."
"I colori poi sono sbagliati, e la testa non ha i corni giusti..."
"vabbuò"

E quindi gnente.
Gente, ecco a voi la versione CORRETTA.
Il vantaggio era che pure nel buio era impossibile smarrirlo.



Vi presentiamo lo Stygimoloch Quasimodo, il dinosauro con un bitorzolo sulla schiena che manco la Baba Yaga...



Da non perdere il tocco tecnologico di quest'anno, l'innovazione pazzesca che rivoluzionerà l'intera industria del costume e del travestimento: due cordini, connessi alla coda, per far scodinzolare il dinosauro.


Alice costumizzatrice.

P.s. va detto che ormai, lo Gnomo produce abbastanza in autonomia... Alice resta in posizione di assistente e di manovratrice della pistola della colla a caldo!



Wednesday, October 30, 2019

Trick or treat or ROARRR!

Halloween si avvicina, e come ogni anno giunge il momento della Domanda Costume.
Anche quest'anno non la sfangano ed é stato commissionato un travestimento da dinosauro.
"Gnomo, lo sai vero che nessuno lo capirá il tuo costume?"
"Mbé, nessuno nessuno... Amico Paleontologo sí, lui li conosce i Stygimoloch"
Ök, ma al resto dell'umanitá dovrai spiegare cosa sei, e cosa diamine sia uno Stigimollox"
"Stygimoloch"
"Ecco, quello"

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Monday, October 28, 2019

Lu Sole Lu Mare e Lu Grasso

Le conoscete le Scatole-Viaggio?
Alice é probabilmente l'unico essere umano che ancora non ne conosceva l'esistenza... ma in breve sono "pacchetti" viaggio con margine di scelta: hai una serie di destinazioni, che vanno dalla montagna, al lago o la città d'arte, te selezioni, ti paghi il viaggio e via, é fatta.

Due buoni amici di Alice e il Grinta hanno ricevuto anni fa una Scatola Viaggio, ed era passato cosí tanto tempo che il viaggio, un po' come il latte e le uova, era in scadenza. Quindi in fretta e furia hanno deciso, 'sti amici, di fare una vacanza a fine ottobre. Al mare.  In Puglia. nel Salento.
E fin qui, tutto normale.
Ma invece di farsi una vacanza romantica, lui, lei e il fritto di mare, hanno invitato anche Alice, il Grinta e lo Gnomo perché : "Il pacchetto é per 4 adulti e un bambino... volete venire?"
Persone piú discrete avrebbero detto di no, ci mancherebbe... o avrebbero almeno accennato un finto pudico rifiuto... loro si sono limitati a domandare: "le lenzuola le dobbiamo portare noi?" e poi sono andati a riesumare i costumi e le infradito (anche perché hanno viaggiato con EasyGetto, compagnia low-cost sulla quale paghi un extra pure se hai troppi capelli o se non ti sei tagliato adeguatamente le unghie, che pure la cheratina ha un certo peso e mica puó viaggiare a scrocco!)

Hanno passato 6 giorni in Salento, tra sole, fritti di mare, pasticciotti, grassi semplici e complessi... e spiagge DESERTE. Tipo che quando sono arrivati ad una caletta dove 4 persone erano in acqua lo Gnomo, con fare aristocratico, ha commentato: "MaRonna Mia, quanta gente che c'é oggi"
(tranquilli, la prossima estate, per aiutarlo a relativizzare un po', lo porteranno a Borghetto Santo Spirito al 15 agosto!).

Qui un po' di foto, datate tra il 20 e il 26 ottobre.
Cosí, giusto per farsi invidiare un po'.
Ma non troppo, dai, che tanto sono già rientrati a Parigi, capitale di tante belle cose... ma pure dei cieli Grigi, dove una allegra pioggia battente terrà loro compagnia per i prossimi 3 mesi!







Alice Salentinizzatrice



Sunday, October 27, 2019

A rapporto dalla maestra!

Sono i primi giorni di ottobre, pure nella Baliù di Parí fa ancora un po' di sole, la scuola é iniziata da poco piú di un mese... e la maestra dello Gnomo chiede (rullo di tamburi...) un COLLOQUIO con i genitori.

Non c'é bisogno di avere la decennale esperienza di Alice come maestra per sapere che, se la maestra ti chiama ad ottobre, non é per dirti quanto é intelligente e fico tuo figlio, o per regalarti il gagliardetto "genitore dell'anno"... quindi vanno al colloquio giá con il capo chino e cosparso di cenere, presagendo che o lo Gnomo é stato messo con la testa nel cesso da uno di quinta, oppure sta giá provocando tic nervosi all'occhio della maestra.

La maestra, dalla faccia di luna piena e l'aria pacata di un buddha, esordisce tessendo le lodi del pargolo, che é intelligente, che ha tante passioni, e che "sapete, mi racconta un sacco di cose incredibili sui dinosauri, le ere geologiche, le creature degli abissi marini..." (eh, signora, sapesse a casa, i comizi che non ci fa il mini-Piero Angela!)

... e poi arriva al dunque: "Ma la metá del tempo, lui in classe non c'é. O meglio, sta seduto al banco,  non disturba eh... ma si fa chiaramente gli affari suoi, pensa alle sue cose. Io chiedo di scrivere e lui disegna, gli faccio una domanda e lui non ha idea di cosa io stia parlando... E non é che rifiuta esplicitamente, ma alle volte, comunque, non fa quello che gli si chiede" ( le va bene, maestra, perché noi a casa, per fare i compiti,  quelli che lei ci dá ogni giorno, é una guerra punica, un valzer di promesse e minacce, suppliche e grida... l'intero quartiere lo SA, quando noi stiamo facendo i compiti! Ieri si é sciolto sul tavolo come un gelato sul cruscotto d'estate, una massa molle, appiccicaticcia, inerme a cui a quanto pare dovevamo far scrivere "Lola Lit Dans son Lit" in corsivo... almeno, maestra, ci dia una frase divertente, con Cocó che fa la caccà, ma mica per lui, eh, per me, che mi annoio a mmmorte!)
"E sulla scrittura é ancora in difficoltà, non resta nei margini quando colora, non rispetta le proporzioni delle lettere, il segno non é chiaro... e sulla produzione orale anche, gli mancano almeno 4 suoni ed é difficile comprenderlo... ("6 maestra, gliene mancano 6, che in italiano pure GGIgante o CCIoccolato sono uno sputacchio pernacchioso") e quando facciamo sport corre in maniera tutta sua, agitato, scoordinato..."(Quello, maestra é perché lui non corre, mai. Lui vola come uno pteranodon o salta come un velociraptor. Alle volte mi viene voglia di estinguerlo, ma cosa vuole che le dica...  pensi che gli ho dovuto spiegare che no, che in panetteria non puó schiacciarsi contro i vetri della vetrina come una lucertola del deserto) e quindi direi che magari ha bisogno di un po' di aiuto, ecco"

Alice e il Grinta escono dunque dal colloquio con come missione procacciarsi una valutazione psicomotoria e una valutazione logopedica per il futuro paleontologo. Contando che i logopedisti nell'aria parigina sono come i parcheggi in centro a Natale, ovvero INTROVABILI, andranno ad accendere un cero alla statua di quel dislessico di Paolino Paperino e magari per dopo Natale ce la faranno.

Qui sotto una diapositiva dello Gnomo Gnomo a scuola...


Saturday, September 14, 2019

Dal punto di vista dei Bambini

É stata la rentrée anche per Alice.
I bambini della sua classetta, zelanti, ogni tanto le fanno ritratti fedeli... e spietati.


Alice in versione Banshee

Alice in versione Barbie Hipster (notare il carciofo capelloso, fedelissimo!)



Francamente, Alice trova impossibile lavorare con i bambini e avere una dignitá.

Alice fumettizzatrice

Tuesday, September 10, 2019

Il Colore Viola

Nella scuola francese,  all'ultimo anno di materna i bimbi vengono visitati da un medico, mentre sono a scuola,  che controlla udito, vista comprensione, capacitá logica, motricitá fine, percezione spaziale e blablabla che noia.
Durante questa visita salta fuori lo Gnomo ha bisogno di occhiali, per una LIEVE correzione.
E vengono consigliati, visto che va in prima elementare, gli occhiali da vista.
Ottengono la prescrizione, e vanno in cerca di occhiali.
E per la prima volta Alice si rende conto che stranamente ci sono, lungo la strada, piú ottici e negozi di occhiali che cacche di cane.
Perché costano una maledetta fortuna, gli occhiali!
Trovano un ottico che fa l'offerta "Prendi 2, e ne Paghi 1... Anche se Uno lo Paghi Come se Fossero 4" ed entrano:
"Vieni Gnomo, entriamo qui a provare un po' di occhiali, cosí ti fai un'idea..."
"Io so giá come li voglio"
...
E infatti mentre la signorina tira giú vagonate di montature azzurre, con sopra macchinine e robot e palloni da calcio, lo Gnomo serafico ed educato declina qualsiasi proposta.
Gnomo, ma come li vuoi?
"Li voglio viola"
Viola? Mmmmmh... ma ma... Ma magari questi, che sono viola E ANCHE blu..." tenta la signorina sudando
"No, solo viola"
"E un bel rosso? Rosso é quasi come il vola"
"Quasi. Ma no. Viola. Li ho visti, sono nella vetrina"


E viola fu.



Il giorno successivo, Alice chiede:
"Come é andata con gli occhiali, Gnomo?"
"Bene. Ma mentre andavo in mensa ho incrociato il mio amico T-REX  (ex compagno della materna, il creatore del gioco Wattafuck),  che mi ha detto:
"devi nasconderli gli occhiali, sennó gli altri ti picchiano perché sono da femmina"
"E tu?"
"Li ho nascosti. Lui mi ha aiutato. E nessuno mi ha picchiato"

E dal Bambino con gli Occhiali Viola nella Banliú é tutto, passiamo la linea allo studio.

Alice occhializzatrice

Saturday, September 7, 2019

What the...

Dopo la scuola, prima che arrivi il tempo bigio, umido, grigio e triste tipico parigino, é buona regola andare al parchetto.
Al parchetto lo Gnomo gioca con la sua cricca, gli unici altri 4 bambini che non corrono dietro un pallone, quelli che il Grinta ha soprannominato "La Lega dei Giovani Gentiluomini".
In genere si nascondono tra i cespugli o nei canali si scolo del parco e si danno alla ricerca di ossa e di meteoriti. Oppure sono dei dinosauri che difendono un nido,  dei dinosauri che cercano cibo, dei dinosauri che si attaccando tra di loro... insomma, avete capito.
Anche ieri, a osservarli da lontano, il gioco sembrava lo stesso di sempre.
Quando é ora di levare le tende dal parco lo Gnomo commenta felice:
"Abbiamo giocato a un nuovo gioco, si chiama Wattafuck"
"Eeeh?"
"Abbiamo giocato a wattafuck"
"... E che gioco sarebbe esattamente?"
"T-Rex, il mio amico della scuola materna, é arrivato da noi gridando "WATTAAAFUCK"... Quindi lui era il mostro "WATTAFUCK" e noi scappavamo per non farci prendere"

...

Dalla Lega dei Giovani Gentiluomini della banliú é tutto, passiamo la linea allo studio.

Alice sghignazzatrice

Wednesday, September 4, 2019

la rentrée

... I francesi la chiamano cosí, il RIENTRO. Ovvero l'inizio della scuola.

Ma quest'anno é speciale.
Quest'anno lo Gnomo va in Prima Elementare.

Aspettate, Alice lo riscrive.
Lo Gnomo va in Prima Elementare!!!
No ma mica si commuove, lei, eh. Ha solo i condotti lacrimali che perdono.

Essendo loro in una banliú komunista, il comune dá a tutti i bambini, all'inizio della scuola... TUTTO.
Quaderni, libri, fogli, matite, gomme, diari, e persino la cartella é fornita al primo giorno di scuola.
Alice trova sia una cosa bellissima.
... Ma é un po' triste, perché lei é affetta da Disturbo Compulsivo da Cartolibreria e tipo vorrebbe vivere dentro un magazzino della Pigna, sniffando uniposca, facendosi la doccia con la colla vinilica per poi fare la muta completa, mangiando gommine profumante, rotolandosi tra i cartoncini di diversa granatura e passando il resto della sua vita a testare i pennarelli punta fine 0.3 (oh, a ognuno il proprio disagio!). Quindi il non poter passare ore a selezionare le matite (acquarellabili? Ergonomiche? Con corpo in legno naturale? Ahhhh) la attapira non poco.
Ma é anche vero che lo zaino dato in dotazione dalla scuola é enorme, lo Gnomo potrebbe caderci dentro e loro lo ritroverebbero solo dopo ore... e poi ieri pure lui rivendicava uno zaino "con le rotelle, da tirare, ci sono dei miei compagni che ce l'hanno!" quindi c'é speranza, e se tutto va bene nei prossimi giorni Alice riuscirá a spendere una cifra imbarazzante in qualche cartoleria.

Eh, giá. Lo Gnomo va in Prima Elementare.

Ci va a modo suo, eh, ovvero con i capelli lunghi alla Kurt Kobain, sotto le spalle, perché non gli importa se la gente lo scambia per una fimmena, a lui piacciono lunghi e li porta lunghi.
Ci va manifestando tutto il suo dissenso, e piangendo e protestando per metá strada.
Ci va con le sue bizzarrie da asociale, e quindi attraversa il cancello facendo il dinosauro e grugnendo come un muflone, oppure ingobbendosi nelle spalle, lui che giá é tutto pelle e ossa, per tentare di diventare ancora piú invisibile.
Ci va lamentandosi all'uscita "Abbiamo dovuto stare seduti e ascoltare la maestra TUTTO il tempo!" 

Ma ad Alice pare giá una roba allucinante il fatto che ci vada.
Ah, che spicchi il volo, nel mondo dei bambini grandi!
"É pronto. É pronto. Ce la puó fare! Che meraviglia!"

Poi ieri é tornato a casa con dei 
C O M P I T I.
...
Ed é stato lí, che ha capito che in realtá sará LEI a non potercela fare.

Alice elementarizzatrice






Tuesday, August 13, 2019

Serbia ExtraVacanza

La conversazione che Alice ha fatto con tutti coloro che le chiedevano dei loro piani per l' estate è stata la seguente:

"Alice, ma dove andate in vacanza?"  
"In Serbia"
"Ah... ma il mare là è bello?"
"Così trasparente da essere invisibile! Non c'è il mare. Se non sbaglio. Non so, ho appena scoperto sulla cartina dove stia la Serbia, io"
"Ah... Montagna quindi?"
"Boh..."
"Ma ci sei già stata?"
"No"
"E che ci vai a fare?"
"L' Experimental Elite Family Volunteer Camp!"
 "... e che è?!"
" Boh! Quando torno ti racconto!"

E ora che è tornata vi racconta!

L'anno scorso, durante il campo per volontari fatto dalla Legambiente in Sardegna, Alice il Grinta e lo Gnomo hanno conosciuto un paio di famiglie casiniste e stropicciate come loro. Tra cui i Serbi.
Alla fine del campo, i Serbi propongono: "Noi abbiamo uno spazio, in campagna, nel mezzo del nulla, dove ci piacerebbe provare a fare un campo di volontariato per famiglie... ma magari come prima esperienza potremmo fare un "campo sperimentale", in cui venite voi e l' altra famiglia di matti, e vediamo come va? Voi verreste?"

E quando qualcuno, che conosci da 10 giorni, ti dà appuntamento  a casa sua in mezzo al nulla in un paese che non hai mai visto, tu ovviamente dici Sì.

E quando a marzo ti contatta dicendoti: "Allora, quando venite?" te dici: "Quando volete!"

E così al 30 luglio, atterri a Nis, nel Sud-Est della Serbia, in un aeroporto grande quanto casa tua, e viaggi per 1 ora emmezzo in mezzo ai campi, alla natura e al niente per arrivare in un posto talmente sperduto che manco SUPER GOOGLE sa che esiste (e infatti la strada per arrivarci, o sai dove si trova, o è meglio che lasci perdere...  è il corrispettivo balcanico del binario 9 3/4 di Harry Potter).

Lì, a parte qualche lavoro nell'orto, strappare erbacce, ridipingere muri e staccionate e spaccare noci, i 10 giorni trascorrono a tavola. 
A mangiare.
 O a parlare di cosa si è mangiato e di cosa si mangerà.
(Passano anche un imbarazzante quantitativo di tempo a parlare di sistemi scolastici, educazione e strategie didattiche, perchè tra i 6 adulti, 5 sono insegnanti...è un campo di volontariato per secchioni nerd, ammettiamolo!)
 A bere caffè espressi e caffè turchi, a sfondarsi del formaggio del contadino e del latte denso e cremoso appena munto dalla mucca. 
A sorseggiare Rakia, a stappare le bottiglie del vino della vigna della casa, a raccogliere more e lamponi.

I bambini, durante i 10 giorni, scompaiono in qualche antro del frutteto e del granaio, e ricompaiono al pomeriggio zozzi, imbrattati di frutti, parecchio felici. Viene immediatamente ricostituita la  Repubblica Anarkika dei Nani,tipo il Signore delle Mosche ma fatto dagli Orsetti del Cuore.

Lo Gnomo, che continua ad essere l'erede intellettuale di Alberto Angela, scova mandibole di capre o di pecore e dichiara orgoglioso: "Fossili bellissimi mamma! Magari se scavo più in profondità riesco a trovare anche la cassa toracica, ci pensi?".
 Essendo poi lo Gnomo contagioso, dopo 2 giorni sono tutti in giro a installare musei, collezionare coleotteri, cercare lucertole, scavare resti archeologici, adibire parchi per dinosauri in giro tra gli alberi... e a rubare uova. Perchè quando lo Gnomo si impunta che dentro una delle uova delle galline c'è un pulcino una squadra di piccoli ladri fa incursione nella cucina, preleva le uova e le nasconde non si sa bene dove.

Sono 10 giorni belli, alle volte pigri, altre volte stancanti, ma estremamente interessanti, partecipano a feste e sagre, vanno a passeggio nei boschi, mangiano... l' ha già detto che mangiano? 

Sono appena rientrati in Italia.  Rotondi, e felici.
Alice Serbizzatrice

qualcosina da stuzzicare, dai...

Museo di Ossi. A Cura dello Gnomo e degli altri Giovani Paleontologi











Thursday, July 18, 2019

Cuginanza al mare

Uno é biondo, bianco come un catarifrangente, secco come un giunco, flessibile e snodato come un tocco di plastilina e sembra sempre sul punto di cadere. Una folata di vento lo sposta di 10 centimentri visto che pesa quanto un sacchetto di noccioline, eppure, visto che pesa quanto un sacchetto di noccioline, non si fa mai davvero  male (in compenso le gambe e le ginocchia pare siano andate a fare la guerra del 15-18, é tutto un bollo, una grosta, uno sgraffio...).
Nuota con i piedi a terra,  va in ipotermia dopo 20 secondi netti, ha allucinazioni visive e, come ogni pescatore, giura di aver visto, sul lungo mare toscano, anguille, salmoni e pure una murena.

L'altro é moro, abbronzatissimo tutto l'anno d'estate diventa un bronzo de Riace, tonico come uno stallone, corre, salta, si butta, si arrampica, si aggrappa, si tuffa... é tutto un movimento costante, ha la forza di un bulldozer, a vederlo sembra possa spostare le macchine a spallate e aprire le noci di cocco a testate. Si lancia giú dai dirupi e si tira su levandosi la plovere, illeso. Ha la pelle di titanio e il peso specifico di una stella che muore.
Passa il tempo a chiedere cosa succederá DOPO, lancia pallonate esplosive, si avventa gaudiente su cani, gatti, cinghiali ma fugge a gambe levate davanti alle mosche e ai moscerini.
Nuota come un'orca assassina ed é inaffogabile: acqua nel naso, schizzi negli occhi, cavalloni... nulla lo ferma e puó restare a sguazzare per ore.

Vanno in giro e piú che Starsky e Hutch sembrano la Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, uno dice bianco l'altro urla nero, uno dice Sí, l'altro si impunta che NO. Uno vuole il melone, l'altro lo vuole per primo, uno vuole correre, l'altro vuole leggere, uno vuole le patatine, l'altro ne vuole di piú.
Gli unici momenti in cui sono solidali é quando si aprono le contrattazioni sulla diaria di gelato minimo sindacale... o quando si tratta di sghignazzare per storie di cacche e scorregge.
Peró sono impossibili da separare.
L'altro giorno hanno creato un gruppo musicale e cantavano arrampicandosi sugli alberi una melodia astrusa con dentro 37 animali diversi ... tra di loro si chiamano "I Carboniferi", ma Alice, il Grinta e la Mater li hanno soprannominati "Mollo e Duretto, i due del Muretto".

Buone vacanze... e se siete sulla costa toscana fate attenzione a 'sti due!

Alice vacanzieratrice









Friday, July 12, 2019

aria, aria, aria!

Partono verso il mare.
Loro, la mater, il Cuggino dello Gnomo... e Peperita Patty, la nuova macchina della Mater.

Essendo loro dei professionisti delle partenze irresponsabili imboccano la Torino Genova (poi Genova Livorno e poi ancora giù in direzione Grosseto) alle 12.30. Quando manco le lucertole hanno la forza di farsi vedere.

Ma non temono nulla e nessuno, perché hanno 3 indistruttibili  (o quasi) armi segrete.
Riscaldamento globale, nulla puoi contro gli sventagliatori Sabaudi!




Alice sventagliatrice 





Wednesday, July 10, 2019

Almost there!....

Una frana di fango sui binari, dalle parti di Modane, ha bloccato i TGV.
La linea Parigi Milano é quindi chiusa per le prossime settimane.
Sapevatelo, e se pensavate di farvi un giro a Parí o in Normandia accattatevi una bicicletta o un biglietto aereo.
Alice, il Grinta, lo Gnomo e il Gatto Serafino non si lasciano però scoraggiare da qualche tonnellata di detriti!
Oggi alle 10 partiranno, prenderanno un treno, un altro treno, un altro treno ancora, un pullman e, se tutto va secondo i loro perfettissimi piani, arriveranno in Italí prima di sera.
Pensateli cosí, sudati, puzzosi di sedili di treno, in corsa verso le coincidenze, con il gatto che vomita le crocchette nel trasportino... ma con un sorriso folle e determinato, al pensiero del cappuccino VERO di domani mattina!


... Il loro autobus in prossimità del Monginevro...


Alice italizzatrice


Sunday, June 30, 2019

Jurassic Gnome

Dopo lunghi tentennamenti,  e seguendo il consiglio di cineasti e critici del cinema, Alice e il Grinta cedono e acconsentono alle richieste dello Gnomo di guardare, finalmente!, JURASSIC WORLD.
Si accoccolano sul divano e decidono di trasformarlo in un momento educativo, positivo, arricchente.
Alice é un po' preoccupata perché prevede ci siano almeno una dozzina di umani divorati da dinosauri in ciascun film, e teme per la sensibilitá Gnomica. Ricordiamo che lo Gnomo é quello che é rimasto traumatizzato dalla Balena di Pinocchio e che guardando Nemo si strizza alla vista degli squali.
Quando arriva, come prevedibile, il momento in cui il velociraptor di turno stacca la testa alla persona di turno il commento laconico dello Gnomo mentre annuisce lentamente é : "Poverino, era proprio un po' spaventato...  [n.d.r. ... Il velociraptor. Il Velociraptor era spaventato]... e poi probabilmente aveva fame. D'altro canto, devono mangiare anche loro!"

Dall'isola del Signore delle Mosche é tutto, passiamo la linea.



Alice dinosaurizzatrice

Wednesday, June 26, 2019

Korall

In Francia pare sia tradizione, per la fine dell'anno scolastico, torturare insegnanti genitori e bambini con la CHORALE.
La Korall é quando si riempie una stanza con genitori sudati e appiccicaticci, forniti di millemila gadget tecnologici per registrare l'evento (telefoni cellulari, droni, go-pro attaccate alla testa delle nonne...), poi si dispongono i bambini lungo 4 file per farli cantare, senza accompagnamento musicale o effetto speciale, 10 canzoni che tutti i genitori hanno giá sentito a casa loro millemila volte durante l'anno... Sono solo 10, eh, ma sembreranno essere lunghe quanto un' Opera classica ciascuna.


Anche Alice, che non é da meno, aveva il suo cellulare a portata di mano... ha registrato sì e no 45 secondi, poi  ha capito che comunque lo Gnomo é uno multitasking, e quindi mentre cantava la canzone della zanzarina si dava a imponenti scavi archeologici lungo le gallerie del setto nasale... ed ha smesso.
In fondo 45 secondi di scaccolamento in pubblico sono perfetti e più che sufficienti per eventualmente imbarazzarlo a morte tra 15 anni.

Sunday, June 23, 2019

Hot Paris

É viva.
Siamo tutti vivi.
Ma la fine dell'anno scolastico é peggio di uno sprint in salita con il vento a sfavore... E Alice, che ha accesso al computer solo la sera, la sera sviene sul divano con la bava alla bocca.

Comunque qui é tutto un fermento, eh, perché le previsioni meteo danno una Parigi alla coque come l'ovetto per tutta la prossima settimana... toccheremo le sfavillanti vette dei 39 gradi, che in una metropoli sono sempre gradevoli e vivibili quanto un forno ventilato a 200 gradi.

I francesi finiscono la scuola dopo la prima settimana di luglio... quindi lo Gnomo la prossima settimana andrá a scuola tutte le mattine travestito da piccolo albino, dopo essere stato lanciato in una tinozza di protezione solare da 200 SPF, aver indossato almeno 4 paia di cappelli (sai mai che ne perda  uno...) e sfoggiando una maglietta a maniche lunghe da surfista con protezione dai raggi UV, catarifrangenti fatta con materiale brevettato dalla NASA.
E Alice andrá al lavoro. Con i suoi 50 minuti di treno e metro che saranno un orgia olfattiva che Suskind, spostati per cortesia, che al confronto alla corte del Re Sole erano tutti fiorellini di lavanda e gelsomini in fiore!
E poi passerá 8 ore, con 27 bambini, in una stanza senza climatizzatore, senza aria condizionata, senza manco un ventilatore alimentato da un criceto...  e senza finestre apribili.
Ma ha un piano perfettissimo, si tratta solo convincere la direttrice a comprare 4 piscine gonfiabili e  poi potrá trasformare la classe nella versione in scala dei Grandi Laghi.

Alice sudatrice


P.s. Intanto giá oggi per sconfiggere il caldo lo Gnomo ha esplorato gli Oceani della Banliú...



Sunday, May 26, 2019

Mamme 2

Qui in Francia la festa della mamma é oggi.

Alice é incappata in questo video, che é vecchio probabilmente, ma che le ha fatto partire un embolo.



Breve analisi:

'Ste povere tapine vengono convocate perché qualcuno si é lamentato del loro lavoro, sono state accusate di negligenza, minacciate di "provvedimenti", criticate da un vecchio che pare mastro Geppetto.
Mentre sono lí che stanno giá calcolando quanto potrebbero prendere di disoccupazione... zac!
Carrambata ed entrano i figli: "sorpresa, mammina, siamo solo noi, che volevamo tirarti in faccia un carico di 400 tonnellate di sensi di colpa!" Sorrisi, gggioia, e tarallucci e vino.
Quanto ammore!

Ora Alice vuole sparare che ci sia un video, non incluso nella versione finale, in cui una mamma spacca la scrivania in testa al vecchietto urlando: "Ma fatti i cazzi tuoi! Ma credi che non me li faccia giá da sola i sensi di colpa? Che non me li dia a cadenza settimanale i gagliardetti 'Mammma di cacca del giorno'?  Ma davvero oltre a farmi un mazzo cosí, lavorare, gestire figli, vita relazionale, amici famiglia, lavoro... devo pure avere Geppetto che viene a farmi sentire inadeguata?"
Finale splatter, Geppetto con 20 punti di sutura e un occhio nero, la scrivania sullo sfondo, la mamma che se ne va tenendo il figiuolo per mano "Amore, la prossima dimmelo mentre siamo a casa io e te, che vuoi che mi metta ad attaccare le figurine dei calciatori assieme, ok? Tipo una delle tante volte che vieni a farmi compagnia in bagno mentre faccio la cacca!"


Carpisa, che ha prodotto il video, forse faceva meglio a farsi una borsa di cavoli loro...

Alice mammizzatrice


Sunday, May 19, 2019

Dormire in Classe


L'aveva giá fatto l'anno scorso, e quindi quest'anno i bimbi piú grandi l'aspettavano al varco:
"Quando facciamo lo sleepover? Quandofacciamolosleepover?Quandofacciamolosleepover?"

Si é arresa, ed assieme a Collega Nuova Adorata (e al Collega che si era pigliato la ciabattata) hanno ospitato al venerdí sera, 12 bambini di 5 anni.
Il programma era:
 costruzione capanne,
millemila libri che sarebbero saltati fuori dalla valigia delle storie di Alice,
giochi di luce che manco il Circo Orfei... e pizza.
I bambini volevano la pizza.
Anzi.
Volevano FARE la pizza.

Alice la pizza non l'ha mai fatta.
Gliela fa la Mater quando viene, perché mai affaticarsi?
Peró, peró, mica poteva dire di no!
 Quindi ha invocato il dio del Licolí, ha acceso un cero su una baguette e alla fine ci ha provato. Tutto quello che poteva andare male é andato male.







Tipo che ad un certo punto ha chiuso gli occhi per starnutire, e in quella frazione di secondo Lady Oscar é passato accanto al tavolo dove gli altri sei stavano impastando chiedendo: "Volete piú acqua, ragazzi?" Poi c'é stato il rumore delle cascate del Niagara, dello sciaquone che scroscia, della diga che si apre ed una caraffa intera d'acqua si é riversata sul tavolo, tra gli squittii dei bambini felici che a quel punto avevano deciso che chissene della pizza, oggi famo la colla!

E hanno ricominciato da capo.

Tipo che il forno si é rotto, ed hanno usato un forno d'emergenza, alimentato da un criceto grasso e un sorcio ubriaco.
Tipo che avevano la mozzarella triste, quella francese.

Tipo che avevano 3 tipi di farina diversa perché Alice voleva fare un approccio scientifico, testare differenti marche e livelli di durezza e poi - quando ha sternututo la seconda volta - i bambini gliele hanno mischiate tutte assieme.

PERÓ.
Peró l'impasto ha lievitato da Ddio (fatto alle 14.30 dai bambini, messo in forno con la luce accesa, coperto come manco un inuit in inverno, tirato fuori alle 19.30 che stava tentando di evadere dalla ciotola).

Peró l'hanno mangiata senza battere ciglio. Tutta (eccerto, son francesi!) .

Per evitare azzardi ha fatto piú che della pizza delle pizzette da aperitivo, che cosí i bambini le hanno pure spiaccicate e smanacciate ancora un po'.

Poi probabilmente erano sufficientemente pesanti da far sí che a mezzanotte erano tutti addormentati sul pavimento della classe spiaggiati come le otarie.
Con la collega si sono batture un cinque silenziato, so sono versate un bicchiere di vino e fatte fuori gli avanzi di gelato.
Qualche diapositiva delle pizzette bizzarre e della classe in versione gipsy-landia















Alice pizzettatrice

Sunday, May 12, 2019

Le Mamme

Alice non l'ha mai festeggiata la festa della mamma. 
Né da bambina (Sí, si', la Mater é una di quelle madri bistrattate che non ha ricevuto le cornici fatte di bastoncini di ghiacciolo, né le poesie o i posaceneri a forma di cuore...), né da adulta.

Ma ad ogni festa della mamma non puó non pensare Lei, alla mamma dello Gnomo, e chiedersi se ci pensa, se lo pensa. 
Se fa male, se sorride, se piange o se fa tutto quanto assieme. 
Se stringe un po' piú forte i due bimbi che ha accanto, e se i video e le foto sceme che Alice e lo Gnomo le mandano le fanno da balsamo o da sale sulla ferita.

Ha scoperto che c'é una festa a parte, una giorno per le "Mamme Biologiche",  il sabato precedente la festa della mamma... e l'ha trovato tristissimo. 
La stanca, questa infinita diatriba tra chi é la Vera Mammmma (con 4 emme) e chi é posticcia... 
Le lotte per chi ha diritto a questo titolo che alle volte viene dato a priori, per la buona volontá ("Io mi sento giá madre") alle volte negato perché va conquistato ( "madre é chi li cresce, i figli, non chi li abbandona"). 
Alice non lo sa, chi sia piú madre, chi sia meno madre, chi sia vera o chi sia finta...
Sa che lo Gnomo é Figlio. 
E come tutti i figli, appartiene al mondo.


Filastrocca dei Figli del Mondo

Tu figlio di chi sei? Son figlio di due stelle
Nel cielo ce n'è tante ma le mie son le più belle
Tu figlio di chi sei? Del sole e della luna
Non splendono mai insieme: cala l'altro e sorge una
Tu figlio di chi sei? Son figlio del villaggio
Dieci madri, venti padri, cento cuori di coraggio
Tu figlio di chi sei? Di un grande albero solo
Ma così alto e forte che da lui io spicco il volo
Tu figlio di chi sei? Di un amore, di un viale
Di un bue e di un asinello, di un dio, di un ospedale
Il nostro nome è uomini, siamo figli e figliastri
Di altri figli degli uomini, della terra e degli astri.

Di Bruno Tognolini.
Tratto da Rime Raminghe, Edizioni Salani.


Alice mammizzatrice

Saturday, May 11, 2019

Centro

Collega dell'altra classe: "Ti vedo un po' stanca oggi"
Alice: "Mah, sí, credo di aver mangiato troppo in pausa pranzo ed ho il coma digestivo..."
Collega dell'altra classe: "Eh, ma in effetti ti vedo un po'..." E fa il gesto all'altezza dei fianchi tipico del Nilo quando esonda nei giorni di pioggia.
Alice, confusa: "Come?"
Collega dell'altra classe, mentre si allontana ed é ormai alla porta della classe:  "Eh, dico, un po' grassa, no?"

Ed Alice, seguendo un istinto atavico e giusto,  prima ancora di rendersene conto con un movimento sinuoso e fluido piega la gamba, sfila la ciabatta montessoriana...  E la lancia.
Centrando il collega in piena schiena.


Sicuramente, in un pensionato della Valle Po, sua nonna stava avendo un'esperienza extra-corporea, che ha permesso ad Alice di avere, per una volta nella vita, una mira micidiale. Lei che manco centra il bidone dell'umido con il torsolo della mela.

Alice ciabattatrice.

Thursday, May 2, 2019

Un allievo a quattro zampe.

Ad Alice piace avere una bestia in classe (oltre ai 27 bagarozzi, si intende).
L'anno scorso erano le lumanche, quest'anno pensava quasi a dei pesci, ma un animale della classe impossibile da toccare é una roba un po' triste, secondo lei...
Per fortuna le é venuta in aiuto la collega della classe dei grandi (la classe dei ragazzi dai 9 ai 12 anni), che lei adora, con un'idea strepitosa che a 'sto punto condivide qui, che magari pure a voi interessa, visto che probabilmente c'é una roba equivalente anche in Italia:

A quanto pare servono famiglie che accolgano, per 8 o 10 mesi, i cani guida per ipovedenti e non vedenti, mentre fanno la loro scuola.
Ora, un cane guida, anche quando non é ancora diplomato e ufficialmente promosso, viene considerato a tutti gli effetti un cane al lavoro, quindi ha libero accesso OVUNQUE.
Scuole incluse.
Giá si capisce dove sta andando a parare questo post, eh?

La collega, che qui chiameremo "La Carica dei 101",  sta facendo il percorso per diventare famiglia accogliente e nel frattempo le hanno quindi dato, per 3 settimane, un cane di un anno emmezzo, giá parzialmente allenato, per "testare" la scuola, assicurarsi che non ci siano bambini allergici o terrorizzati da bestioni a quattro zampe e vedere se appunto é fattibile diventare una scuola che accoglie e prepara un cane guida (che poi, la ciliegina sulla torta sarebbe se il cane andasse ad un bimbo, perché sarebbe un cane giá abituato alla scuola e ai bambini!).
Prima delle vacanze quindi un labrador nero enorme e dalla pazienza sconfinata é venuto al pomeriggio nella classe di Alice, scortato da due ragazzi della classe dei grandi in qualitá di ambasciatori e responsabili del cane. I ragazzi hanno spiegato le regole e hanno dato tutto il necessario ai 27 giovani bagarozzi  e, il giorno successivo, il cane ha fatto la giornata con loro.

L'hanno portato a spasso, gli hanno dato da bere, da mangiare, fatto fare gli esercizi, hanno imparato i gesti da fare per dargli gli ordini, gli hanno asciugato la bava, l'hanno probabilmente stordito di abbracci e carezze, hanno scritto il suo nome millemila volte come gli innamorati, gli hanno fatto disegni, ritratti e dichiarazioni d'amore.... tipo che qui c'é un disegno che una delle bimbe le ha regalato al pomeriggio intitolato "Alice con il cane"  (la bimba ha probabilmente problemi visivi e ha disegnato Alice con solo un terzo della sua larghezza reale ed un giro vita che neanche BarbieAnoressica. I capelli da elmo vichingo peró sono estremamente realistici).



Se improvvisamente sentite dentro di voi che un cucciolo di labrador é un bisogno primario e irrinunciabile per poter sopravvivere... ecco alcuni link che Alice ha trovato con robe analoghe in Italia:

Per toscana e centro  qui ci sono un po' di info   ...e  Qui per la Lombardia e il nord


Alice canizzatrice


Tuesday, April 30, 2019

Tema: Boulogne Sur Mer



Svolgimento:

- Boulogne sur Mer sta tutto in alto. È una di quelle cittá di mare poco turistiche, molto industriali, tristi, decadenti, operaie, che puzzano di pesce e che sono in mano ad una banda di gabbiani teppisti. Ci sono palazzoni deprimenti anni '50, un negozio chiuso ogni 4, un vento che ti strappa via le idee dal cervello e ti prende a morsi le orecchie, e tanta street art, un po' dappertutto.
- Ha una spiaggia che, con la bassa marea, diventa la pianura padana, infinita, piatta, vuota. Ha una parte vecchia, con mura fortificate, e qualche vicolo carino, il tutto grande quanto un parcheggio dell'Lidl... e un sacco di munnezza un po' ovunque.





Come prevedibile, a loro é piaciuta un casino!
(Ma loro hanno gusti bizzarri).


Infine, che poi é il motivo per cui sono andati lí... ha un acquario.
Ha l''acquario con la vasca piú grande d'Europa.
Ha l'acquario con i leoni marini, le razze, gli squali e i pesci lanterna
(giuro! I pesci lanterna! Roba che manco Tim Burton o Del Toro avrebbe potuto inventarsi!
Che peró potrebbero essere un gomblotto, perché quello che si vede, attraverso delle fessure minuscole, sono sono lucine intermittenti, tipo lucciole, nel buio pesto. Capace che hanno comprato delle luminarie di natale al discount e che non ce la raccontino giusta...)


Loro hanno passato 11 ore all'acquario.
11 ore.
In 2 giorni.
All'acquario.
Alla fine Alice voleva spaccare le vasche a testate, e invece lo Gnomo, imperterrito e senza pietá, continuava come un treno: "Andiamo a rivedere lo squalo nutrice, mamma, che se ora sta un po' fermo lo disegno meglio... guarda che bello lo squalo zebra, gli faccio un disegno" *
Perché ora hanno creato un mostro.
Un bambino che va in giro e, come Linneo e Darwin, si mette a fare schizzi e bozzetti dal vivo, bloccando la visuale al resto dei visitatori, spiaggiato davanti alle varie vasche e incurante di tutto e di tutti, mentre Alice e il Grinta fanno finta di perdersi e non conoscerlo...


É  pure uno di quelli che dà correzioni o commenti non richiesti!
Tipo quando una mamma accanto a lui dice  alla propria bambina: "Guarda, amore, c'é Dory!" lui interviene: "No, guarda che quello é un pesce chirurgo,  si vede perché accanto alla pinna dorsale ha una piccola spina, con cui si difende, e che é molto tagliente... ed anche quello accanto, ma tutto giallo, é un pesce chirurgo, ma di una specie differente... quello laggiú invece giallo ma con i pallini neri, é un pesce farfalla, e se guardate sul fondale ci sono dei gamberetti pulitori, con strisce fluorescenti bianche...".
A saperlo prima, avrebbero potuto affittarlo come audio guida.

O imbavagliarlo.




Alice viaggiatrice


* Alice: "Ma come squalo zebra?! Se é tutto a puntini! Sará una squalo ghepardo, o uno squalo leopardo... o lo squalo Pimpa..." 
Gnomo: "Gli squali zebra si chiamano cosí perché da piccoli sono a strisce, per mimetizzarsi meglio, poi diventano a puntini" 
Alice: "Gnomo, stai inventando... ""
Gnomo: "No, mamma, lo sanno tutti!"
Alice: "Gnomo, non é bene approfittare dell'ignoranza degli altri! E poi guarda che io ho Google con me, come usciamo da 'sta cripta ed ho anche solo una tacca di wifi controllo, sai?!"




... Aveva ragione lui.
E comunque Alice ha una grandissima ammirazione per la moglie di Piero Angela, nonché mamma di Alberto, probabilmente donna con una pazienza che manco un monaco tibetano...

Monday, April 29, 2019

La Francia e la Selezione Naturale

I francesi hanni i parchetti piú fichi del mondo.

I francesi hanno anche delle strutture gioco in cui, se tuo figlio ha l'agilitá di una foca sulla banchisa polare, ogni pomeriggio diventa un pomeriggio al cardio-palma.
Ma anche questa volta, il Dio Protettore dei Birilli Sbiruli li ha graziati, e nessun dente é stato rotto mentre lo Gnomo andava a ficcarsi la testa tra le nuvole a 3 metri d'altezza.


Perché questa é la Francia. Ma - un pochino - anche Sparta.


Wednesday, April 17, 2019

La Dama, per i bambini

I bambini, a scuola di Alice, il mattino dopo l'incendio di Notre Dame:

"C'é stato un incendio, c'erano 6 milioni di pompieri e tanti che piangevano ma non é morto nessuno eh..."
"Peró si é rotta una chiesa che era vecchia vecchissima, e mia mamma era triste, e io pure sono triste, é un peccato quando si rompono le cose"
"Ma non é proprio bruciata tutta tutta, quindi poi la aggiustano, che é un po' come riciclare, ma sará difficilissimo, ci vorrá un sacco di tempo"
I pompieri e il Fuoco
"Dentro c'erano le spine di un signore che si chiama Gesú, erano preziose, ma non credo che ci sono, ormai"
"Comunque non era una chiesa, era una catttteddrale"
"Cosa é una cattedrale..."
"Non é una chiesa"
"A me il fuoco fa paura"
"Io la conosco quella chie... catttttedrale, si chiama... si chiama..."
"La Dama"
"Sí, la Dama"
"Era speciale perché non ne esiste un'altra uguale. Io ho visto proprio sul computer quando é caduto un pezzo, la guglia, sembrava fatta di paglia"
Io ci passavo spesso davanti con mamma e papá, c'é il canale lí vicino... secondo me l'acqua per spegnere l'incendio i pompieri l'hanno presa dal canale"


La Dama é in realtá ancora lí, un po' annerita ma sempre lí.

Alice non ci era MAI entrata. Cosí come non é MAI salita sulla Mole antonelliana in 26 anni di torinesitá; cosí come non é MAI andata a vedere la Statua della Libertá in 7 anni a Broccolino, e manco la Tour Eiffel in 4 anni di parigineria (sono quei luoghi talmente immutabili che lei si ripete sempre: "Evabbé, la prossima volta, mica scappa!").
Lo Gnomo sí, c'era stato dentro Notre Dame, una volta.
Pare abbia acceso persino molteplici ceri, esaltato da quelle candeline senza torta, in compagnia dalla papá biologico e nonna biologica (fervente e verace irlandese).



Alice Damizzatrice





Wednesday, April 10, 2019

Ground Control to Major Tom

Sono giorni un po' strambi, un po' surreali,  alle volte moooolto luuunghi altre volte un battito d'ali.
Alice  é in cerca di distrazioni, e quindi fa robe strane.
Tipo che si scarica una app per imparare il turco, e poi si iscrive a corsi online di robe bizzarre, e poi durante la pausa pranzo cammina, ma cammina in tondo, perché sono solo 40 minuti ed ha paura di perdersi, voltarsi dalla parte sbagliata e ritrovarsi a Lione.
In tutto questo suo vagare tra robe strane per distrarsi ha scoperto una miniera d'oro nei video fatti dai vari astronauti: come si lavano i capelli, come mangiano la crema, come si lavano i denti, come dormono...
E non puó che condividere con voi questa mini-biblioteca di letture fatte dallo spazio, a gravitá zero...
https://storytimefromspace.com/library/
 che tecnicamente sono per bambini ma Alice se ne fotte e le guarda con la mascella pendula, affascinata dall'assenza di gravitá, dai cavi, dai tubi e dall'ovvietá incredibile che mentre lei é seduta con le chiappe sul divano dentro casa a mangiare Baiokki c'é qualcuno che fa capriole a mezz'aria dentro una navicella, da qualche parte.
E che legge una storia per lei.





Alice ascoltatrice.


P.s. Se invece preferite della buona musica, c'é questo qui che é davvero SPAZIALE
(Mhuahahaah.... Hahaha... Ahah... Ah.    Ah)



Monday, April 1, 2019

Al museo #2 .Picasso

"... ma questo Monné solo ninfee faceva? Vulcani? O navi?"
"Ok Gnomo, lascia perdere, vieni..."
"Aspetta, questo mi piace!"


"Ah! Questo amore é Picasso! Disegna con tante linee dritte dritte"
"Faccio questo, faccio linee dirittissime.
Peró le bottiglie lui non le fa mica tanto bene... ma io nemmeno, quindi posso farla sgnecca come lui e nessuno ci dá fastidio..."



"...""



"Ecco. Ho finito.  E poi il dolcino sul vassoio l'ho fatto tutto giallo, che é al limone! Il suo mi sa che era un po' vecchio..."





Alice museizzatrice