Friday, January 14, 2011

riflussi Karmici

Circa 2 anni fa, come alcuni di voi ricorderanno, Alice ebbe modo di conoscere il siòr elicobacter pilori, si fece un divertente giro nel mondo delle gastriti, sperimentando i vortici del riflusso gastrico e le euforie della gastroscopia.
A quel tempo, quando la sera Alice si smolecolizzava sul divano con l'energia di un'ameba, quando implorava il Grinta al grido di "Un risotto, fammi un risotto in bianco, ti prego!" il Grinta roteava gli occhi, sbuffava e insomma, non diceva nulla ma ci aveva stampato sulla fronte un bel sottotitolo che diceva:
"Femmina, quanto la fai drammatica, fatti un bel rutto e vieni a mangiare la peperonata che dai, non ci hai mica niente!".

Bene.
Un paio di sere fa il Grinta, dopo un banchetto epocale, si sente male:
"Ho qualcosa, ho qualcosa! Ho freddo, mi sento debolissimo, devo avere la febbre, continuo a ruttare... sento che voglio vomitare ma non vomito... ho qualche misteriosa malattia!"
"Grinta, secondo me hai un po' di riflusso gastrico..."
"No no, questa è robba seria..."
"Vabbè, domani ti mando dal medico, ma per ora prendi sta pasticchetta, che è quella che mi avevan dato a mmè"
"Ah, come sto male... ora svengo, ora muoio, non riesco nemmeno a trovare la forza di parlare..."
"Ecco, allora stai zitto e non ti preoccupare, che guarda, secondo me è proprio riflusso gastrico..." dichiara Alice che come crocerossina è davvero una chiavica.

E appunto di riflusso gastrico parlò il dottore pochi giorni fa, con grande disappunto del Grinta che realizzò di avere una infermità banale e poco virile.

Adesso il Grinta mostra una incredibile empatia retroattiva: "Amore mio, mi dispiace! io non sapevo che tu stessi COSI' male quando stavi vegetativa sul divano! Non credevo, non capivo! Ah, che stolto!" Sospira tra un rutto e l'altro...

Quando Alice ci ebbe la gastrite si lanciò felice nel mondo delle minestrine, delle patate bollite e dei risotti in bianco sconditi, che l'importante era non agonizzare dopo ogni pasto...
Il Grinta no. Il Grinta AMA il cibo e non si capacita che il cibo lo odii... "Ma un po' di carne con la mostarda e l'aglio no? Non posso? E allora una fetta di tiramisù? Dai, una fettina piccola! Vabbè, mi faccio un caffè..."
Il Grinta ricorda un po' quei pesci rossi che mangiano fino a scoppiare se gli versi l'intero barattolino di cibo nella vasca. Si prevede un luuungo mese...

Alice gastrizzatrice

6 comments:

  1. Venire qui per me è stata una doppia tragedia, da questo punto di vista. Innanzitutto, pur essendo stato storicamente estraneo al concetto di bruciore di stomaco, ho imparato che cosa voglia dire a mie spese. Secondo, perché uno dei miei cibi preferiti per queste situazioni - lo stracchino - è pressoché introvabile. Uno non può essere del tutto infelice se l'infermità lo costringe a mangiarsi patate lesse con un olio buono e dello stracchino, ma se gli levi anche quelli sì...

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  2. ma non ci crede, ma come saranno questi uomini???

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  3. chiudilo in uno sgabuzzino e passagli delle fette di patata lessa da sotto la porta.
    ah, prima insonorizzalo, lo sgabuzzino.
    (uomini, tz! io febbre, fuoco di sant'antonio e influenza, uno dietro l'altro. a parte un "ahio" non ho battuto ciglio. tz!)
    silvia

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  4. Povero Grinta! Non oso immaginare come reagirà quando verra a conoscenza del lunghissimo elenco di cibi sconsigliati a chi soffre di GERD!

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  5. pat pat al grinta, ma anche a te che devi metterlo sui binari giusti!

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  6. Boston: aahhh, lo stracchino! Quanto mi manca lo stracchino... e pure la robiola d'Alba, bella soffice e pastosa!
    Lunga: eh, ci vol pasiensa!
    Silvia: :-D Te sei spietatissima nè!
    Eleutera; sshhh! Ancora non sa, il tapino!
    Zion: Grazie, grazie, ci proviamo eh!

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edddaì, blatera un po' con me!