Wednesday, October 28, 2015

Estivil era francese

Oh, voi, madri italiane, con i pargoli che a 4 mesi come a 3 anni non vi fanno dormire!
Il problema e' geografico, sappiatelo, perche' in Francia ogni bambino, a partire dai 3 mesi, DORME.
E quando Alice dice DORME sta parlando di un minimo di 6 ore per notte filate senza scassare i marroni a nessuno.
In francese si dice che "Il fait ses nuits" Fa le sue notti.
Fare le notti e' vitale, fondamentale. Se il bambino non fa le notti la colpa e' dei genitori perche' i bambini francesi sono biologicamente programmati per dormire.
Lo conoscete Estivil, no?
E' quello del magico metodo per far dormire i bambini, che, a volerlo riassumere alla carlona suona piu' o meno cosi':
"Prendete un bambino, diteje buonanotte, mettetelo dentro una stanza e chiudete la porta. Riaprite la porta l'indomani mattina"

Estivil dicono sia nato in Spagna, ma Alice non ci crede. Quello era Francese fino al midollo, profumava di camambert e nascondeva la baguette sotto il cuscino!
Qui in Francia il metodo Estivil si chiama "la norma".
Qui in Francia se un bimbo piange in culla per 20 minuti non e' perche' sta pensando che i genitori sono morti e lui e' orfano e solo in una landa desolata, ma e' perche' deve "scaricare le energie per rilassarsi, poi dorme". E" 'na roba energetica, ecco.

Con questa interpretazione del pianto del bambino i francesi quindi restano imperturbabili e sereni mentre i pargoli diventano cianotici, ululano rabbiosi, si sgolano dimenandosi come carapaci ribaltati.
 E quando esausti ed esanimi si addormentano riversi dichiarano "aveva proprio bisogno di piangere un pochino...".
I francesi si evitano vagonate di sensi di colpa e si assicurano lunghe notti.

Alice invece ci ha degli scompensi mica da poco.

Alice addormentatrice.

20 comments:

  1. Io non so se fosse un retaggio della vita in istituto ma J ci è stato donato perfettamente programmato....a un anno in mano a due perfetti sconosciuti lo mettevi giù nel lettino e restava fermo immobile e presumo che ad un certo punto si addormentase, lo ritrovavi la mattina occhi aperti ma sempre tranquillo, mai un fiato....fame sete cacca pipi .... mai sentito piangere se non quando si sbatteva di faccia per terra altro che 6 ore il nano cinese era programmato per dormire dalle 20.00 alle 6 del mattino puntuale come un orologio....sapevamo che doveva esserci la fregatura o magari è l'effetto mamma italiana incompetente ma ora Ja 4 anni e per andare a dormire pretende che ci si vada anche noi ( papi non se lofa dire ddue volte) e puntuale ogni notte tra le 2 e le 4 approda nel lettone ... sigh mi sa che quando torno in Cina vado a farmelo riprogrammazione!!!

    Mamma mia quanto ho scritto....pardon!

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  2. Noi Estevil l'abbiamo provato con il nostro primo bimbo e, ecco, non siamo geneticamente capaci.
    La prima sera ha pianto un'ora e noi abbiamo sofferto le pene dell'inferno fuori della porta chiusa, con l'orologio in mano, aspettando di potere rientrare, alla fine si è addormentato e domendo continauva a singultare. La seconda stesso copione, ma dopo mezzora ci siamo detti un sonoro chissenefrega e siamo passati alle canzoncine/storielline/letturine.
    In conclusione, porello, ha imaprato a dormire per autodifesa.

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  3. c'è sempre Sergio Endrigo, che diciamolo, farebbe dormire perfino amandainsonne

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  4. ahahah io dopo 4 mesi insonni col mio secondo genito, la prima aveva deciso autonomamente a due mesi di dormire 10 ore per notte, ho detto BASTA mo' tu dormi e io pure. Sì, l'ho fatto strillare, ha strillato tutto il suo disappunto per due notti (non intere, diciamo un'oretta a notte) e poi liscio come l'olio adesso lo metto nel lettino sveglio e quando vuole lui si addormenta ma non piange mai!
    Sì, sono una mamma-mostro ma il senso di colpa mia ha sviorato talmente tanto poco che bona così :-)
    Ah, vivo in Belgio e anche qui il font leur nuits ;)

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  5. Mi sono spompata a leggerti pari pari alla teoria americana che ti diceva chiudi la porta butta la chiave, e tu rispondevi la topaia non ha le porte. Io suggerisco di fargli salire e scendere la Scala a chiocciola con la musica di Rocky per finirlo, voglio visitare Parigi ci mancò da tanto dove mi suggerisci

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  6. Alice, sui metodi educativi francesi (visti da un americana che vive a Parigi) ti consiglio di leggere "Bringing up Bebe'" by Pamela Druckerman. Io l'ho letto in gravidanza e mi aveva convinta ad adottare i modi/metodi Francesi. Poi il Monsieur e' nato e dopo averlo sentito piangere per un minuto e mezzo tutti i buoni propositi son volati dalla finestra e mi sono scoperta mamma rammollita che preferisce inciampare nelle proprie occhiaie piuttosto che sentirlo piangere un minuto di piu'. Quando mi chiedono se "il fait se nuits", glisso, mi vergogno e confesso. Tutte le mamme (belghe o francesi) mi mandano uno sguardo di rimprovero (come se mi avessero visto mangiare cioccolata durante la dieta) e mi dicono che insomma, a sei mesi "ne ha la capacita'". Ecco: lui, forse, io no.

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  7. Estivll è una merda.
    Ha dovuto ritrattare il suo metodo, che si è inventato di sana pianta solo per far soldi, dopo che è venuto fuori che i bambini a cui è stato applicato hanno manifestato turbe psicologiche consistenti in autostima azzerata e nessuna fiducia nell adulto, visto che la base del metodo è "urla e stai male finché vuoi che tanto nessuno viene ad aiutarti perché vali zero"
    Hanno fatto delle riprese notturne da cui si vedeva che i bambini non imparavano a dormire, stavano svegli e muti aggrappati alle sbarre del letto a guardare la porta perché ormai avevano imparato che la loro sofferenza non aveva risposta.

    Non a caso,i bambini che hanno sperimentato la vita in istituto non sono capaci di esprimere bisogni primari (e il contatto è quello vitale che garantisce la sopravvivenza) perché in istituto non c'è spazio per l ascolto dell infante.

    Non importa se oggi viviamo in case sicure, i nostri geni hanno memoria di quando in epoca primitiva a morire erano i bambini tranquilli che dormivano a lungo, permettendo agli adulti di allontanarsi a cercare cibo e lasciandoli incustoditi alle belve o semplicemente a morire di morte bianca che infatti è quasi sconosciuta in chi allatta a richiesta e pratica co sleeping o bed sharing.

    Il dottor gonzalez in "besame mucho" spiega ottimamente i meccanismi fisiologici che sono alla base del dormire e del bisogno di contatto dei bambini

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  8. Si', la teoria secondo cui il pianto disperato per mezz'ora serve a scaricare le energie e' arrivato anche oltreoceano, o meglio l'hanno esportato qui in Quebec i Francesi emigrati.

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  9. Meno male che non sono francese!...
    Non ce la potrei fare.. :)

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  10. i miei amici francesi infatti si vantano molto dei loro metodi, specie in confronto a quei pappamolle degli svedesi che educano degli incivili, troppa poca disciplina. I bambini francesi quando si svegliano la mattina non chiamano, stanno li nel lettino e attendono pazienti che si sveglino mamma e papà. E dopo pranzo vanno nella loro camerata spontaneamente senza nemmeno doverglielo chiedere e pure se non hanno sonno, solo perché sanno che a una certa ora devono togliersi dalle scatole, silvuplé!.

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  11. Estivil o no, io l'ho lasciata piangere perche' era l'unica soluzione praticabile per me.
    Dopo un mese e mezzo di notti insonni, ho capito che rischiavo di uccidere lei e me.
    Con due notti abbiamo risolto e lei ha preso a dormire tante ore.
    Non so se abbia subito traumi, so che io avevo disperatamente bisogno di dormire.
    Il pediatra disse Pick your battles. Ecco, io questa battaglia del sonno l'ho ritenuta necessaria per sopravvivere.


    valeriascrive

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  12. come ha scritto qualcuno sopra, anche io ho letto che i bambini cresciuti in orfanotrofi o similari hanno fatto loro l'idea che piangere non serve a nulla, e quindi se ne stanno buoni nei loro lettini :-/, similmente quelli estivilizzati.
    ma come dice valeria, e come dice alice, a casa sua ognuno adotta la soluzione che funziona meglio, e pace.

    volevo pero' dire un'altra cosa.
    D da piccolo si e' sempre addormentato senza grossi problemi, poi quando ha iniziato ad adnare all'asilo ha iniziato ad avere problemi, e voleva un genitore li' con lui.
    all'inizio non ero affatto contenta di questo cambio.... ma un po' alla volta ho "aperto gli occhi", e ora so che quel momento li' e' magico e prezioso. Lui si mette giu' e vuole la mia mano, e io lo tengo per mano mentre gli parlo, e un po' alla volta lui si addormenta. E' un momento magico, ho aspettato anni per averlo e so che durera' cosi' "poco" nel grande quadro della vita, so che mi manchera' da matti... gia' inizia a dire che quando fara' 4 anni iniziera' a dormire da solo :-(

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  13. la letteratura scientifica pone molti dubbi su questo metodo, ipotizzando che sia proprio dannoso per i bambini. Cerchiamo di non affidare alle opinioni la salute dei nostri bambini! Credo che avere un blog significhi anche avere un minimo di competenza su ciò che si scrive soprattutto se in ballo c'è la salute dei più piccoli.

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  14. Alessandra: Ahahaha! Come dicono i saggi: a Roma fa come i romani... e J ha saggiamente abbracciato l'approcico al sonno italico :)

    Ciacco29: infatti secondo me va non solo da bambino a bambino ma da genitore a genitore! Pure lo Gnomo si addormenta con i timpani che sanguinano mentre il Grinta gli canta la bossa-nova brasiliana!!

    Amanda: Io Sergio Endrigo lo uso come arma letale pure alla creche :-D Ma anche la fiera dell-Est non e' mica da sottovalutare...

    Licia : Ahaha! i belgi io li considero una versione meno spocchiosa dei francesi, quindi non mi sorprende qui il font leur nuits ;)

    Michela Rosa: lo Gnomo dorme come un ghiro e senza problemi... il problema e' alla creche, dove le scale a chiocciola non mi sono utili...

    Martacci: hahahaha!! E' piu' o meno quel che mi ha detto la collega... Non ci ho la stoffa! Per lei quando piangono e' come se chiacchierassero... per me, dopo 20 minuti di urla, e' come se li stessero scorticando vivi da dentro, soprattutto perche' appunto non sono i miei, di figli, e a me sale l'ansia... Non ci ho il fisico!

    Zenzero :-D Sei diplomatica quasi quanto me!! Questo Dottor Gonzales ora lo cerco tradotto inf rancese e provo a suggerirlo alla collega... grazie! :)

    Slicing Potatoes: davvero?! Io no me li vedevo di pacifici e quieti candesi ad adottare lo stile francese!!

    Mocaliana:)

    Arya: ... ora sono davvero curiosa di conoscere qualche selvaggio bimbo svedese!!

    Valeriascrive: credo che il tuo pediatra ti abbia dato un ottimo consiglio, e che la serenita' che tu hai guadagnato, dall'avere di nuovo sonno e riposo, sia stata importantissima pure per Mia!

    Marica: hai scritto una cosa dolcissima dannazione che quasi mi commuovoo... :)

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  15. Alessandra Bortolotti (luuungo papiro!):
    Assolutamente nooo!! Come puoi vedere da te per scrivere un blog non serve NESSUNA competenza, basta un account blogger e del tempo da perdere, ed io modestamente ce li ho entrambi.

    Detto questo, quello che noi chiamiamo Estivil in Francia e' LA NORMA.
    E' quello che viene consigliato dai pediatri, quello che viene spiegato nei consultori familiari e alle visite di controllo, quello che viene fatto nei nidi, e quello che i parenti fanno a casa. E' ovunque.
    Si tratta, appunto, di relativismo culturale, e del fatto che qui danno al pianto del bambino un significato molto diverso da quello che gli diamo io o te.

    Il problema e' che ora in Francia io ci vivo, e con i bambini ci lavoro, e faccio fatica a far comprendere alle mie colleghe che si POSSONO provare anche altre strade e altri metodi.
    Ho letto il tuo libro, ma apprezzerei anche, da parte tua come di tutti, un approccio meno talebano alla questione.
    Non penso i bambini ne moriranno o verrano su deviati visto che parliamo di un'intera nazione che da piu' generazioni si addormenta cosi' e cresce i propri figli cosi'.
    Lo condivido come pratica universale da applicare a tutti i neonati? No.
    Penso che chi lo applica sia un mostro o un pessimo genitore? No.
    L'ho fatto con mio figlio? No. Perche' non ho un bambino, ho un bradipo che sviene sul cuscino ogni sera. Avessi avuto Dracula in preda agli esorcismi ogni notte credo di si', perche' se non dormo io uccido, eh.

    Se il mondo smettesse di giudicare le madri e di fornire "Regole Universali" da applicare a tutte le famiglie e a tutti i bambini manco fossimo dei cubetti di porfido intercambiabili e sempre uguali la salute dei piccoli e delle mamme farebbe un grandissimo passo avanti.

    Amen.

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  16. Io consiglio il libro besame mucho di gonzalez non per abbracciarlo in toto. Io stessa lo trovo estremista su alcune questioni, però sono dell'idea che più informazioni serie si hanno e più decisioni consapevoli si possono prendere, facendo propria una scelta e non subendola passivamente con mille paranoie o magari sbagliando in pieno perché "fanno tutti così" (tipo svezzamento a tre mesi con la pappa nel biberon pur di farla mangiare)
    Gonzalez è molto interessante perché spiega cosa c'è alla base di alcuni comportamenti dei bambini, i pregressi, la genetica, e smonta le letture da boom economico del bambino bambola che non si deve far sentire.

    È un ottimo punto di riflessione, sia per dire "oh Sì, questa è la mia strada" sia per dire "interessante, ho capito perché, ma.."

    Mio figlio non ha dormito per oltre due anni, e non dormire significa che ogni notte si svegliava dalle 10 alle 15 volte e stava sveglio ogni notte dalle tre alle sei o dall una alle cinque. Ogni notte per quasi due anni e mezzo.
    Tutti parlavano di estivll, mi sono informata, il suo libro mi ha fatto orrore, ho trovato studi che spiegavano perché fosse una truffa di marketing deleteria, io stessa sono l esempio di come quel metodo, che negli anni 80 si chiamava solo non assecondate i bambini che non dormono e hanno bisogno di contatto, mi ha rovinato autostima e innescato dei gravi problemi col sonno che tuttora mi porto dietro: e a mio figlio ho deciso di evitare tutto ciò visto che avevo voluto un bambino e non un pupazzo, e guarda caso con ascolto e dolcezza mi sono trovata un bimbo che a due anni e mezzo ha iniziato a dormire tanto e di gusto.

    Ci si informa e poi si tirano le somme, ma senza informazioni nessuna scelta è giusta

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    1. Zenzero: La cosa astrusa della creche e' che i micronani di 4 o 7 mesi mesi li mettono nel dormitorio ad urlare... ma i nani di un anno, nell'altro dormitorio, sono invece assieme alle educatrici per l'addormentamento, ed e' permesso accarezzarli o ninnarli un po'... (E loro non urlano, ma in compenso sgusciano via dai letti manco fossero saponette :-D)

      Due anni senza sonno sono tantissimi, complimenti per la pazienza e la resistenza... Io sono grata alla Gnomo per essere il bradipo pisoloso che e'... quando ho ricominciato a lavorare lui aveva 3 mesi ed io, pur avendo sempre almeno 7 ore di sonno filate, ero un cadavere che si addormentava alla fermata della metropolitana!! :-D

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  17. Trovo davvero sconcertante il metodo della crèche: bambini nella fascia di età in cui si sviluppa la crisi da abbandono vengono lasciati soli? Proprio nel momento in cui avrebbero grande necessità di conforto sia come età che come momento di passaggio al sonno, che è un momento drammatico e delicato per la maggior parte dei bambini perché presuppone il lasciarsi andare all ignoto

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  18. io ho applicato una via di mezzo. Tracy hogg, un pò più dolce. ma mi è servita una puericultrice che per tre giorni mi impedisse di correre. ha funzionato dopo 9 mesi di veglie è migliorata, io però ho maturato una tale ansia da prestazione, una tale attenzione alla routine, che si ha confermato che non ho il fisico. Comunque secondo me dopo il metodo francese, americano e italiano ti tocca quello inglese. Qui non vedo bimbi lasciati piangere mai! Il teacher di mia figlia, un uomo (!!!) che fa il maestro all'asilo è così alto che quando deve parlare con loro si abbassa per guardarli negli occhi... lo amo. E li consola un sacco. Un abbraccio e resisti....

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  19. Io avevo già una mezza idea, nel caso avessi mai bambini, di utilizzare questo apparentemente crudelissimo metodo. Non sapevo avesse un nome e lo utilizzassero in tutta la Francia. La cosa mi incoraggia, perchè se io non dormissi dopo una settimana finirei per mettere il pupo in un vaso e un cactus nella culla. Insomma ne va della sopravvivenza di entrambi. La bimba a cui faccio da babysitter senza la mamma che la culla non si addormenta. Forse abbiamo trovato un metodo (sempre per la sopravvivenza di tutti): la si mette nel lettone con un po' di cuscini e il malcapitato di turno si accuccia con lei per un'oretta mentre lei si rotola morta di sonno fino allo sfinimento. Certe volte i bambini proprio non li capisco.

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edddaì, blatera un po' con me!