Sunday, November 1, 2015

Una breve postilla, ancora sul Sior Estivil ma non solo

Ovvero di come  una risposta ai commenti...  divenne un post!

Una cosa che Alice ha imparato, lavorando tra i bambini in 3 diverse nazioni, è che gran parte di ciò che lei credeva universale e inciso nella pietra è in realtà arbitrario, culturale, mutevole e vaporoso.
Dalla cannottiera della salute ai ciucci, dallo svezzamento all'educazione al sonno, dal livello di contatto fisico accettabile o di autonomia auspicabile, dal doudou al dentifricio con o senza fluoro... È verissimo tutto e il contrario di tutto, e per ogni validissima teoria educativa e pedagogica che si può abbracciare ne esiste una ostinata e contraria, altrettanto abbracciabile.

Ed alla fine della fiera la cosa che lei trova bella e affascinante del lavorare con i bimbi è proprio quello, ovvero che esistono ben pochi pilastri universali e immutabili, che ogni bambino è unico, che ogni famiglia funziona a modo suo, che lei impara roba Ogni. Singolo. Giorno.
Siete per il cosleeping fino ai tre anni o per l'Estivil a partire dalle sei settimane?
Fate allattamento ad oltranza, o siete partite da subito di latte artificiale?
Vi lanciate in uno svezzamento con pappine oppure vi affidate all'autosvezzamento e date pezzettini e pezzetti?
Spannolinate ai 7 mesi o aspettate i 4 anni?
Fa uguale, purchè funzioni per voi e siate una famiglia serena! Che alla fine l'importante è che siate soddisfatti della vostra scelta e che il vostro bimbo cresca bene.

Alice vorrebbe  piu' indulgenza e piu' serenita' verso chi fa scelte diverse con i propri figli, vorrebbe che si posassero le armi, si terminassero le crociate tra madri e magari si stilasse un patto di non belligeranza tra visioni educative diverse... anche per questo le erano tanto piaciute queste foto qui!


Quel che provoca dei problemi ad Alice, appunto,  è il lavoro. Nel senso che lei a casa fa come je pare, ma al lavoro mica son figli suoi... E al lavoro al momento l'educatrice Italiana che è in lei fa a pugni con quella Francese che come un alien le cresce dentro... E prende per i capelli quella Americana.

Alice educatrice (con crisi di identita' e di appartenenza nazionale)

P.s. Grazie a tutti i commenti, ma soprattutto a  Licia e Valeriascrive perche' si, alla fine quel che conta e' l'equilibrio e la serenità che uno trova!



10 comments:

  1. Bel post e molto significative le foto del link! Grazie

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  2. dopo 23 anni a fare la pediatra posso abbracciarti? ho visto madri torturate da altre madri, dalla lega del latte, dalla casa del pannolino, dalla tribù dei sogni d'oro, dai vaccinatori e contro vaccinatori, a volte si devono raccogliere i pezzi di autostime già fragili, a volte si sgridano volentieri i fondamentalisimi tentando di insinuare il seme del dubbio in talebane della maternità perfetta, se il genitore perfetto esistesse con chi se la prenderebbero i figli adolescenti? come farebbero a diventare adulti? rassegnatevi a macerarvi nel dubbio o a navigare a vista, la vista che vi consente di vivere bene, di crescere insieme, come genitori, ai vostri figli

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  3. Viva la tolleranza!
    Su un'unica cosa non sono tollerante: i vaccini.
    La scienza non è democratica e non è un'opinione.
    Sopratutto su un tema che non impatta solo i tuoi figli ma anche quelli degli altri e la società tutta.

    ---Alex

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  4. ehm. alicia, tu sei la professionista ed alla fine mi fido, pero` il discorso che "va bene tutto ed il contrario di tutto, alla fine" mi sembra un po' troppo generico e in certi punti fraintendibile.
    anche perche`, se ci pensi, non e` vero. che le punizioni corporali siano dannose, ad esempio, mi sembra assodato (adesso. un po' meno 50 anni fa). o l'educazione steineriana, che si basa sulla magia.
    poi, che gli individui siano talmente tanto vari caratterialmente che e` difficile dare una ricetta unica e` un altro discorso. o che certe mamme apprensive diventino talebane di questo o quel metodo e dovrebbero darsi una calmata e` pure un'altro discorso. ma messa giu` cosi`, se veramente vale tutto ed il contrario di tutto, la psicologia suona come poco scientifica e, in ultima analisi, la tua stessa formazione come inutile.
    peace and love.

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    1. Kino, che bello il tuo commento! Ecco! Hai colto il punto in pieno!

      Sulle punizioni corporali, cosi' come sull'aggressivita' verbale, o l'umiliazione, o il razzismo e tante altre cose, io do' un giudizio morale, e quindi prendo posizione e non accetto "altro", faccio crociate e mi incazzo. Tantissimo.
      Ma appunto perche' gli do' un valore morale, etico, ed in quel caso si', ho fior di teorie e ricerche che mi supportano univocamente, e sia la psicologia e la pedagogia hanno preso delle posizioni chiare e nette...

      Poi pero' c'e' tutto il resto:
      Come lo vesti, come lo svezzi, come lo fai andare a dormire, quanto sport gli fai fare, quanta televisione guardare, quanti compiti fare, quante lingue gli parli... tutta una serie di cose che ricadono sotto il grande ombrello di "Parenting Style" su cui invece non ha senso farne una questione morale perche' si tratta di "cosa e' meglio per me e la mia famiglia", non "cosa e' giusto per l'universo mondo".
      E la tendenza e' a giudicare eticamente e moralmente i parenting styles che sono diversi dai nostri. Che poi e' strano perche' la sfera genitoriale e' l'unica in cui 'sta cosa succede...

      Tipo mica mi aspetto che tutti abbiamo con i propri genitori lo stesso rapporto che ho io con i miei senno' son cattivi o deviati... o che il modo di essere una coppia e di stare assieme che abbiamo io e il Grinta sia l'unico, assoluto, vero e buono e quelli che stanno assieme avendo magari dinamiche diverse sono tutti degli sfigati o degli inetti (anche in quel caso, nei limiti, per cui si, se il tuo partner ti mena e' una merda e punto).

      Ora sul parenting style e' davvero difficile avere dei dati o fare delle ricerche, perche' ovviamente uno sceglie quel che e' meglio per lui, e un genitore sereno e', di partenza, un genitore efficace. E soprattutto sono dati davvero difficili da comparare perche' le dinamiche relazionali sono spesso uniche.

      La pedagogia quello che ti da' sono tanti possibilli strumenti (ed e' qui che vale un po' tutto e il contrario di tutto, perche' tanto dipende davvero dal bimbo e dai genitori che hai davanti...) per arrivare ad un obiettivo idealistico che poi sarebbe il bambino felice, realizzato, consapevole delle proprie risorse, capace di relazionarsi, imparare, inventare, comunicare.

      Poi si, io trovo che sia la psicologia che la pedagogia siano molto poco scientifiche, in quanto scienze umane sono tanta umanita' e poca scienza :-D
      Il Grinta era orrrrorizzato quando vedeva il pessimo trattamento dei dati e la miseria statistica della maggior parte degli esperimenti e degli studi di pedagogia e scienze dell'educazione!

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  5. Mocaliana :)

    Vitadisperanza: sono contenta ti piacciano!! :)

    Amanda: abbraccia, abbraccia, che io sono una madre bisognosa di alto contatto! :-D

    Alex: questo perche' nella mancata vaccinazione tu ci vedi una mancanza e una colpa etica e morale, un danno agli altri... io pero' li' vendo anche una lacuna del sistema statale: cosi' come c'e' l'obbligo di mandare a scuola i propri figli, perche' lo stato e' consapevole dell'importanza dell'educazione, dovrebbe allora esserci l'obbligo di vaccinare, cosa che lo Stato (italiano) non fa!

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  6. Scusa Alice, scrivo una roba lunga, ma mi e' difficile spiegarla senza aneddoti.
    Hai ragione e proprio essere madre mi ha costretto ad accettare tutto e il contrario di tutto (nel limite del legale...diciamo), prima di tutto da me stessa, visto che in gravidanza mi sono data delle linee guida che ho chiesto a tutti di aiutarmi a rispettare e una volta madre ne ho fatto un falo' che manco savonarola (allattamento si', ma solo ad orari fissi...seeee ciao! co-sleeping MAI nella vita, idem con patate etc. etc.). L'essere talebana non fa parte della mia "formazione" e anche se lo fossi potrei pure spararmi avendo un marito franco-americano e vivendo in Belgio. In pratica dovrei vivere in guerra con il mondo, visto che tutte le mie convinzioni sull'essere madre e sull'educazione dei figli vengono sfidate giornalmente: dall'uso della spugna (per me covo di germi e batteri), alle pappe ("ma davvero non gli dai ancora la crema di riso??? e la tapioca????" "...ehm, no mi hanno detto di dare solo patate e verdure" "con il parmigiano spero!" "..."), da quanto lo copro per uscire (da "ma signora, quel povero bambino suda!" a "ma Marta, ci sono 10 gradi e gli metti solo un golf?!?! Ma non ti abbiamo regalato il piumino???") a quanto lo tengo in braccio (troppo, qui la posizione e' unanime e io, unanimamente, me ne frego!).
    PRIMA di essere madre pero', sono stata amica di neo-mamme e la mia prospettiva era un tantino diversa e ha a che fare con la serenita' di cui parli sopra. Mi spiego: una delle amiche allattava ad oltranza, era stravolta, e non dormiva piu' con il marito per non svegliarlo quelle 500 volte che allattava ogni notte. Io la guardavo con gli occhi fuori dalle orbite e avrei voluto dirle "eppure mi ricordo che fino a 10 mesi fa tu eri una donna di senso, che ti e' successo??? Guardati, vivi con le tette al vento, il rapporto con tuo figlio e' dettato dalla tetta, anzi, tutta la tua vita e' dettata dalla tetta!!!" Fortunatamente non lo dissi, credo di aver solo biascicato un "ricordati che se diventa troppo pesante, smettere di allattare non e' un delitto!" (ok, no forse ho spinto un po' di piu'...). IO non la vedevo serena, IO avevo l'impressione di vederla affondare lentamente in un legame tettico indissolubile con suo figlio che escludeva suo marito. IO credevo di dover intervenire. La verita', e me ne sono resa conto passando per lo stesso guado, e' che LEI era serena (completamente fuori di testa come lo sono stata io, probabilmente, ma anche completamente in pace con le proprie scelte) e non aveva alcun bisogno che qualcuno le facesse correggere il tiro.
    Credo che sia qui, in nome della "serenita' percepita dall'esterno" (o mancanza di essa) che entrano in gioco le talibanie: ti vedo stravolta e ti canto "perche' lo fai disperata ragazza mia!" e ti passo un librino di Tal dei Tali che ti dice come staccarlo dalla tetta e riconquistare la tua vita in 10 facili mosse. Tu mi rispondi con la teoria di Tale e Talaltro che mi spiega come l'allattamento esclusivo, sempre e comunque sia la chiave per la felicita' e indipendenza del pupo. E li', or "we agree to disagree" o cominciamo una guerra di religione.
    Dopo aver allattato 22 volte al giorno (non scherzo, le ho contate) e aver risposto "eh si, sono molte, ma a noi va bene cosi'", taccio e cerco di non lamentarmi delle notti insonni, proprio per non dovermi giustificare con un "eh, si e' faticoso, ma a noi va bene cosi'". Quando non andra piu' bene, cercheremo di correggere il tiro. Impariamo ecco...anche sbagliando...

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  7. mi è molto piaciuto questo post e ancora di più i commenti. È da prima di essere madre che noto questa tensione, questo fiorire di guerre sante a proposito delle (talvolta) più banali scelte educative. Credo alla base di tutto ci sia una grande insicurezza, il desiderio di trovare la ricetta perfetta per dei figli felici, che purtroppo non c'è, e nell'imporre agli altri le nostre idee si nasconde in realtà un desiderio di rassicurare noi stessi. Alla fine tutti noi vogliamo la stessa cosa, ossia una vita decente per tutta la famiglia, semplicemente ci troviamo ad ottenerla ognuno con metodi diversi perché diversi sono i fattori che vi concorrono (oltre che i background culturali di partenza!)

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  8. Ciao Alice, sono tua omonima e mi piace un sacco il tuo blog! A proposito di questo post ti lascio un link, se non l'hai già visto! https://www.youtube.com/watch?v=XYliyCxV2AE

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edddaì, blatera un po' con me!