Wednesday, April 12, 2017

Gli Amici di Maria

Gli Amici di Maria sono una scuola super figa montessoriana che costa quanto un post dottorato a Prinzton.

Alice ha cominciato a lavorarci la scorsa settimana, ed è un po' come avere una doppia esperienza dissociativa... nel senso che se da un lato una serie di robe, manie e modalità ammerigane le sono familiari, e le ritornano a galla... in questa scuola c'è poi lo Spirito di Maria che aleggia e rende il tutto comunque bizzarro.
Tipo che nelle classi per la maggior parte del tempo, non vola una mosca.
Ora.

Alice, negli ultimi 10 anni ha fatto passi da gigante, che quando era giovane e sbarbina e fresca di università e lavorava nelle scuole materne italiche pareva un venditore di pesce al mercato di porta palazzo (urlava, cantava, ballava, saltellava il ballo del qua qua con cotanta foga che pareva ci avesse le molle sotto le scarpe, insomma, faceva più casino e disordine lei dei bambini), ma ecco, negli ultimi anni invece ha fatto passi da gigante, e pare una quieta e pacifica beghina di campagna. Sorride e non si scompone manco quando i nani le sputano in faccia e girano la testa a 360 gradi in senso antiorario.
Ma gli Amici di Maria... Oh, quelli stanno a tutto un altro livello. Parliamo di contemplatori buddisti, di suore di clausura con il voto del silenzio.
Parliamo di classi in cui non solo le maestre bisbigliano, ma pure i bambini.
Di sezioni di 3enni, 4enni e 5quenni in cui ci si muove a rallentatore, per mantenere basso il livello di eccitazione, per indurre calma e pace e quite... ci manca solo che le educatrici si mettano in piedi e dondolino come pendoli con fare ipnotico.
Alice ha fatto anche il turno nel dormitorio, dove un totale di 20 bambini dall'anno ammezzo ai 3 fa la nanna assieme.
Nella scuoletta francese i risvegli erano in genere una roba per cui spesso qualcuno si svegliava entusiasta e occorreva portarlo fuori in fretta e furia prima che partisse cantando la marsigliese...
Questi al risveglio tirano su il capino, le sorridono, le fanno ciao con la mano e si rimettono giù, in silenzio, aspettando che lei (con calma e leeeentezza) si avvicini al lettino e gli dia il permesso di alzarsi e uscire fuori dal dormitorio.
La dedizione con cui spingono le sedie sotto al tavolo ogni singola volta che si alzano è impressionante. Cioè, Alice fa fatica a ricordarselo, loro vanno in automatico come nelle catene di montaggio.
A parte quindi un po' di perplessità sul fatto che 'sti bambini paiono un pelino compressi, va detto che hanno nelle varie sezioni una caterva di roba interessante, bella e curiosa da fare (millemila travasi, puzzle, cose da lavare, grattugiare, tagliare, spalmare, organizzare, piegare, martelli, chiodi, costruzioni, pinze, torri...) che le piacciono e che si sta segnando, imparando e studiando... poi vabbè, lei è una lamentona, e criticona, e quindi ecco... in tutta questa roba, quel che manca, alla fine, è uno spazio per un po' di fantasia.
Non esiste nulla per il gioco simbolico (né cucinette, o bambole, o travestimenti), non esistono materiali non strutturati (che so, rotoli di carta igienica, sassi, legnetti, barattoli e tutte quelle menate che possono diventare quel che diamine ti pare), nessun materiale artistico a disposizione (tranne un cavalletto con della pittura. Ma c'è solo un colore. Il colore del mese. Quindi o come Picasso ti piace il giallo e decidi di fare Girasoli e campi di grano, o aspetti maggio)... tutto quel che è disponibile è univoco, ha un unico scopo, un unico modo per giocarci, un unica soluzione giusta.
(Scusate, lo può dire? Qui? Piccolo piccolo? Ecchepppalle!)

Quindi ora Alice ha un piano. Diabolico. Per il suo futuro.
Scriverà sul suo CV he ha lavorato in questa scuola montessoriana, nella speranza che da qualche parte in Francia o nei paesi del Nord qualcuno se la caghi... e poi, una volta assunta, la distruggerà dall'interno.

KABOOM!

Nome in codice:  AIRAM...  la nemesi di Maria.

Alice de-montessorizzatrice

9 comments:

  1. Alice dovrebbe proporre l'acquisto di candelabri. Li vedo bene questi fanciulli fare i dervisci tourner (o come diavolo si scrive) al risveglio dal pisolino a ruotare con i candelabri in testa, battiato docet, ma attenzione solo nel mese di agosto, prima e dopo sarebbe fuori luogo

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    1. :-D
      Urge la creazione di una pedagogia Battiatica!

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  2. Pa-u-ra. Dei bambini cosi' a me fan pa-u-ra.
    Che poi, dico, belli eh i millemila travasi e puzzle, e taglia, martella, inchioda roba che puo' solo essere tagliata, martellata e inchiodata.
    E alla fine? Vengono fuori venti carpentieri che fanno giusto travi per le case?!

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    1. Si, la sensazione è che vengano fuori piccoli soldatini, con incredibili capacità di esecuzione ma con molta poca flessibilità o fantasia...

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  3. Ma davvero il metodo della una vecchia cara vecchia delle mille lire è cosi "strutturato"?
    Davvero contempla così poco spazio per la fantasia?
    Non è che questi se lo sono plasmato a loro immagine per condizionare tanti piccoli robot tini dell'alta società?

    ---Alex

    PS = comunque sì, sei la mia eroina; spakka il sistema da dentro, fuck the powa!!! Rivoluzioneeeeeeeeee!

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    1. Guarda, poi magari ci faccio pure un post a parte... ma in effetti va considerato che la Maria insegnava in una scuola per bambini disabili, negli anni 20'... quindi quello che contava è che fossero capaci di allacciarsi le scarpe e non farsi fregare sul resto quando andavano a comprare il pane... mica creare il nuovo esperimento del Cern o fare i neurochirurghi ;)

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  4. C'è tutta una discussione fra le Marie qui in Italia. Le Marie che difendono l'ortodossia del Metodo contro, per esempio, il mostro della tecnologia. Le Marie, invece, che ricordano alle altre Marie che MARIA MONTESSORI era una pioniera e se vivesse al giorno d'oggi rivoluzionerebbe il Metodo. Io la conosco una scuoletta montessoriana in quel del tacco della Puglia chiassona, dove i bambini gridano, trascinano le sedie, cucinano a delle finte cucine, vestono e svestono bambolotti, si svegliano silenziosi e fanno pure tutti quegli incastri che diciamolo al pari di un'aula montessoriana ci sono solo le stanze dell'Ikea.
    Comunque, ti segnalo questo: http://www.boboto.it/it/progetti/montessori3d.html. A "capo" di questo progetto nuovissimo c'è una mamma eccezionale e giovanissima che, pensa, in barba a tutte le Marie della vecchia guardia crea materiali montessoriani in 3d per quelli che prizton non se la possono permettere.
    Non conosco te, ma conosco lei. Tu le piaceresti.
    Dai un'occhiata.
    Alessia.

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    1. Alessia grazie grazie grazie mille, che link figo! ora me lo studio tutto... compresa la parte di coding e robotica che promuovono!

      Comunque sì, nella discussione tra le Marie, io mi metto nel secondo gruppo... se la si riesumasse dalla tomba e scoprisse che sti bambini li facciamo ancora stare lì a spingere sedie sotto i tavoli, tra l'altro invocando invano il suo nome, nonostante il livello incredibile di creatività e tecnologia che possiamo proporre... secondo me le girerebbero a turbina!

      Complimenti alla tua amica, ha avuto una idea bellissima :)

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edddaì, blatera un po' con me!