Monday, August 3, 2020

L'Uomo del Monte

Mentre sono in territorio Sabaudo, visto che come cantano gli Statuto "qui non c'é il mare", loro ne approfittano e ogni tanto vanno almeno sui monti, in campagna, sui bricchi.
Durante una di queste scampagnate, Alice si chiedeva: come mai nessuno ha pensato mai a calcolare e indicare i tempi di percorrenza dei sentieri tenendo conto dei ritmi di marcia dei bambini?
Tipo, è chiaro che se lungo il sentiero scorre un rivolo (manco un ruscello, semplicemente un rigagnolo con 4 girini dentro) quello comporta almeno un +20 minuti, indispensabili per osservare da vicino il fenomeno, levarsi le scarpe e passeggiare nella melma, caderci dentro di sedere, tentare di bere la torba, scavare una diga di bastoncini e legnetti per iniziare un allevamento di pulci d'acqua e girini e passare 5 minuti a raccontare le avventure dei salmoni.
C'é un tronco caduto? Sono almeno un +10 minuti, per salirci sopra, saltare su e giù, scovarci dentro una colonia di insetti mai scoperti prima che sconvolgerà le sorti dell'umanità, staccare la corteccia, cercare di spostarlo, trasformarlo nella nuova dimora per tutta la famiglia e infine suggerire di portarselo a casa. 
In generale, se la nella fauna entomologa c'é anche una serie di scarabei va indicato un +15 minuti minimo per tutte le volte che ci si arresterà a "salvare lo scarabeo che sta sl sentiero" per spostarlo nel sottobosco, stare a guardarlo sperando di vederlo mangiare della cacca (per noi gli scarabei sono tutti stercorari), provare a convincere i propri genitori che ormai lo scarabeo é parte della famiglia e sinceramente non si può abbandonarlo lì, dovrebbe venire a casa con loro, ha già un nome, Scrabby, una personalità e dei progetti per il suo futuro che includono un terrario, tanti amici invertebrati e qualche lumaca.

Occorre poi sempre aggiungere un +5 di "crisi da calo di zuccheri", che si verifica solitamente in salita, in un punto scosceso in cui non é possibile fermarsi... o quando sta piovendo. È quel momento in cui la prole si inceppa, e si trasforma in un Menhir irremovibile che o lo scaraventi giù dalla rupe come nelle storie bibliche, o ti trasformi nel Negoziatore del'FBI e prometti il motorino ai 13 anni, ai 10 un terrario con tutta una colonia di scarabei, con tanto di feci di gatto da mettere dentro e da tenere in camera da letto e pure il pony, domani, subito, purché ci si dia una mossa. 

Insomma, a loro andar in montagna piace eh, e in realtà lo Gnomo macina salite e discese... ma quelli del CAI devono smetterla di prenderli in giro... quel sentiero é IMPOSSIBILE da fare in un'ora con un mini-Alberto-Angela al seguito!
Alice poi trova sia incredibile il fatto che le montagne esistano ancora, perché vista la quantità di sassi e sassolini che lo Gnomo si infila in tasca ad ogni uscita (all'inizio della camminata lo Gnomo pesa 24 chili... al ritorno in valle é sui 30-31 chili, e ha il peso specifico di un fermaporte in granito), se anche gli altri bambini si fottono la stessa quantità di montagna tre 30 anni il Monte Rosa sarà alto quanto la Collina di Superga...

Alice montagnizzatrice

7 comments:

  1. Tre puntate di superquark ad ogni uscita, del tipo che uscendo da casa parte in automatico l'aria sulla quarta corda

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  3. ma è lui?? Che meraviglia! a piedi nudi e capelli lunghissimi! :))

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    1. Lui stesso medesimo proprio, capelli lunghi... e piedi lunghissimi pure!

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edddaì, blatera un po' con me!