Saturday, February 23, 2008

american TV

Da ieri è arrivato il baffo.
Quella sorta di aggeggio bi-corno che fa si che si possa vedere la tv.
Noi avevamo ricevuto in dono un tivvì. Ma era inutilizzabile.
Perchè qui se non hai il tuo baffetto o l'abbonamento via cavo non vedi una mazza.
Così l'altro giorno riceviamo, dal donatore del tivvì, pure il baffetto per goderci le meraviglie del palinsesto ammericano.
El Grinta soddisfatto del nuovo arrivo e dell'avanzamento tecnologico del nucleo familiare mi incita: "Mi raccomando, adesso guardala per bene per un po', e vedrai come migliorerà il tuo ammericano, imparerai persino a padroneggiare lo slang del Bronx e l'accento stretto da Brooklyner!". Detto questo mi saluta, pieno di speranze, spruzzando fastidioso ottimismo da tutti i pori, e si avvia alla scuola dei super-cervelloni, lasciandomi parcheggiata davanti alla scatola magica. Con l'imperativo di non spegnerla (che pure l'ascolto passivo, guarda, fa miracoli, mi-ra-co-li!).
Dopo 4 ore ho i bulbi oculari che penzolano, la retina distrutta dai colori sovraccaricati degli spot, i marroni sfrangiati dalla quantità inumana e inammissibile di pubblicità, un abbassamento delle mie capacità attentive tali che mi dimentico dove sono, perchè e come mi chiamo.
La regola del palinsesto statunitense è 8 minuti di pubblicità ogni 30 minuti. Non me lo sto inventando, e non sto esagerando. Ma la cosa carina è che in genere sono così distribuiti:

Primi 4 minuti: sigla del programma, anteprime flash, piccolo assaggio visivo di cosa assaporerai durante la trasmissione (il tutto però montato da un ubriacone e a velocità psichedelica). Compare il presentatore e...

3 minuti di pubblicita'
Che vi vado ad elencare? NO, dai... Invece SI!
3 spot per instillare il terrore del batterio e vendere disinfettanti, medicinali o vaccini (tra cui uno bellissimo con una super-gnocca che passeggia per strada e dichiara: "Io ho l'erpes vaginale" con lo stesso tono fiero e tronfio con cui potrebbe dire "io ho una laurea in astrofisica")
1 spot di macchine, il cui succo è: "comprami, che ti darò potere!".

7 minuti di programma: il presentatore ri-appare, dice due cagate, fai in tempo a capire vagamente di cosa si sta parlando, partono un paio di filmati con messaggi subliminari e ipnotizzanti, immagini con colori irreali e sconvolgenti, totalmente sconosciuti all'umano che non ha mai fatto uso di crack, quando...

4 minuti di pubblicita'
3 spot di assicurazioni sanitarie (tuuuuutto incluso, visite gratuite, oculista ga ran ti tooo)
2 spot di assicurazioni per la casa, la macchina e la protezione dei dati sensibili (la tua vita, può trasformarsi in un incubo, balengo che giri ignaro come un beota...ma grazie a noi, dormi sogni tranquilli!).

6 minuti di programma: tu intanto sei talmente confusa che avevi dimenticato che faccia aveva il presentatore e che cosa stava succedendo. Lui, faccia di plastica e sorriso di gomma, lo sa bene che gli spettatori han la memoria di un pesciolino rosso in una boccia sferica, e quindi riassume i 7 minuti precedenti e dopodichè....

4 minuti di pubblicita'
2 spot in cui le banche ti spiegano come rilassarti e goderti la vita (ci son cose che non han prezzo, per tutto il resto...)
1 spot in cui una madre ritrova se stessa grazie ad una potentissima crema anti-rughe
1 spot per abbonamento alla tv via cavo, con ballerine di samba, flamenchi passionali e rapper che ti stordiscono.

2 minuti finali del programma: a questo punto ricompare una faccia familiare...il presentatore forse? Boh, non lo sai, non ti ricordi piu'. In questo momento non riconosceresti manco tua madre tanto sei obnubilata dalla sovraesposizione a stimoli visivi (leggi tronata e smarrita in un mondo di lucine). Beh, lui ti sorride e saluta dichiarando che ti aspetta per la prossima volt (la prossima volta???). Anteprima flash di cosa ti aspetta il giorno dopo e...
pubblicitaaaaaaa'

E adesso ditemi grazie, che vi ho risparmiato la descrizione dei programmi.
Perchè vi assicuro che la parte migliore della televisione ammericana sono proprio gli spot.

Tutto questo per dire che se il Grinta al suo ritorno ha trovato la casa in uno stato di degrado assoluto, e la sottoscritta ipnotizzata davanti alla tivvi' con tanto di bavetta bianca alla bocca e sguardo vacuo... Beh! Se l'è proprio cercata lui.
Firmato:
la-cosa -catatonica-che-non-ricorda-piu'-il-suo-nome

...però, però, però, nonnostane abbia la memoria a breve termine bruciata, ci sono scene che non posso più dimenticare, e che voglio condividere con voi:







Ah, e sempre rimanendo in tema... questa non la trasmettono, è ancora in fase sperimentale probabilmente, ma secondo me è più realistica e più all'avanguardia.

3 comments:

  1. Io adoro l'alice catodica.
    Geniali queste pubblicità

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  2. ma lo sai che lasciare la dolce metà davanti al tv perché impari la lingua è un classicone?
    tu, comunque, fottitene :-)
    ci sei già stata, al m.o.m.a.?
    se ci sei già stata, tornaci.
    è molto, molto più bello della tv.

    soprattutto le ninfee di monet.

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  3. Grazie Franzine!
    Alga: al MoMa ci ho lasciato il cuore! E' gratuito tutti i venerdi' pomeriggio (ma e' un vero carnaio!) e non ci vado da un po'... sai che mi hai dato una buona idea?
    E i miei preferiti pero' erano il sogno, e sleeping gypsy, di Henri Rousseau
    :)

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edddaì, blatera un po' con me!