Per martedi' la classe di genietti doveva consegnare un compito importante.
Molto importante.
E difficile.
Molto difficile.
Cosi' lunedi' notte il dipartimento di economia era affollato di menti superiori che vagavano per i corridoi ospitate dentro corpi imbottiti di caffe'.
Con occhiaie violacee e sguardi spiritati si scambiavano suggerimenti e passaggi di programmazione.
Tra questi c'era anche El Grinta.
Il simposio intellettuale notturno si e' interrotto verso le 5 del mattino, quando la maggiorparte delle menti, ormai spremute come un limone e frullate come un frappe', sono andate a buttarsi ognuna sul proprio letto.
Tranne El Grinta.
Perche' il problema di abitare a Brooklyn e' che, considerando il tempo di percorrenza della metro notturna (locale e lentissima) di 2 ore circa, il nostro eroe avrebbe fatto appena in tempo ad arrivare in prossimita' di casa. Dopodiche' avrebbe dovuto girare il culo e ritornare indietro.
Cosi' e' rimasto nel dipartimento, a dormire sui divanetti, abbracciato a un plico di fotocopie sullo spazio metrico, sognando di essere rincorso da formule e modelli economici.
E la mattina un compagno di classe gli ha portato un ricambio di vestiti (mica per altro, ma per evitare odori pestilenziali in classe).
Questa e' la versione ufficiale.
Poi, c'e' chi dice di averlo visto dormire sui divanetti di uno strip club, abbracciato ad una bottiglia di gin, sognando di essere rincorso da gnocche e modelle succinte.
Io lo so che e' impossibile.
(El Grinta odia il gin)
... ma nel dubbio esigero' prove che attestino il suo alibi.
Alice sospettatrice
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edddaì, blatera un po' con me!