Ed è giunta l'ora di un post descrittivo.
Piglietevela comoda che adesso vi porto a fare un giro nella libreria super-fica.
Vestitevi benino e non socializzate con i turisti italiani che trovate dentro, che non vale la pena. (Che davvero, gli italiani che vengono qua e girano tra i piani sussurrando "eeehhh, è prooprio beella, neh, " io non li capisco. Ora, scusa, sei a New York, NEW YORK, hai una settimana di tempo, possibile che non trovi niente di meglio da fare che venire a farti un giro in una libreria italiana?! Piuttosto vai a dare il topicida alle anatre di Central Park...)
Allora, cominciam dal primo piano (che non è il primo piano ma il pianterreno, solo che gli ammericani contano strano), dove c'è sempre una fiumana di gente.
PRIMO PIANO
Nel primo piano sono raccolte, quasi a creare un girone infernale, tutte le categorie di libri che mi fanno pettare.
Il primo piano contiene tutto quello che è modafashondesign fichetto.
Libri su come arredare la tua camera da letto in stile '700, come scegliere i sottobicchieri in tinta con la tua borsa da golf e la carnagione della tua domestica, come e dove andare per comprare il topazio (non quello amorevolmente prodotto dalle mucose nasali, l'altro) più grosso e più catarifrangente.
A coronare questa marea di cazzate di carta, c'è persino il settore delle riviste in italiano (!): Grazia, Donna Moderna, Vogue... (che io queste riviste non ho mai capito come "usarle". Voglio dire, mettiamo pure, e non è vero, che io ci trovo qualcosa che mi piace, tipo che domattina mi sveglio con una piccolo embolo nel cervello e improvvisamente mi ritrovo amante della pelle di pitone... ma dopo che io vedo un tipa anoressica truccata da incazzata accasciata in mezzo ai sassi - ma dove cazzo vanno a farli questi servizi fotografici?! - con a tracolla la borsetta squamosa che tanto costa quanto un rene, una cornea e una tetta nuova, che mme frega? Voglio dire, non è che posso mica prendere a andarmela ad accattare! Dopo che so che esiste, quale copernicana rivoluzione me ne verrà mai? Boh. Bah).
Io se mai mi mettono a lavorare al primo piano, penso che comincerò a scatarrare dentro le pagine dei libri. Così chi lo compra si porta a casa pure lo scaracchio mio. Che se compra una roba così se lo merita. Non mi ci devo pensare, che mi mettono lì, che mi parte l'embolo e mi sfuggono i congiuntivi.
E poi al primo piano è dove c'è il Superarcimanager... ma lui merita un papiro a parte, e quindi facciamo finta che oggi non c'è.
Al primo piano ci lavora GayBallerino. Chiamiamolo Gabay. Gabay è molto molto bello e ggiovane, ha 23 anni ed ha sempre le pupille dilatate che sembra si sia fatto di eroina, ma che gli danno un non so chè nello sguardo e pare sempre uno molto profondo e intelligente... è secco secco e alle volte si mette al centro della stanza e fa qualche passetto, un paio di saltelli, il finale del cigno che crepa e poi, imperturbabile, si risistema la bella chioma. Gabay è il cocco di Superarcimanager, che guarda un po' è gay pure lui. Che questa è New York eh, mica Castigliole d'Alba cari miei.
Gabay lavora qui da 6 mesi, ed è odiato da tutti perchè non fa una mazza, passa la giornata a navigare in internet eppure è stato promosso Manager del primo piano. Gabay, secondo me, ha almeno una decina di bamboline vodoo a suo nome, che se la riposano sui comodini dei colleghi e fanno da punta spilli e da conserva coltelli.
Assieme a Gabay, suo primo piano lavorano tante altre persone, e tutte quante, non appena possono, scappano da noi al terzo piano a prendere fiato a fare quattro chiacchiere e sparlare un po' di Gabay.
SECONDO PIANO
Il secondo piano è sempre semivuoto. Sembrerebbe il piano più sfigato, quello meno redditizio, ed invece è quello che fa più soldi di tutti.
Il secondo piano è quello dedicato all'arte. Ci sono tomi grandi e pesanti quanto un'otaria, che costano molto più di un rene, una corena e una tetta nuova. Al secondo piano ci sono pochi clienti, ma quei pochi ce ci sono, poichè spendono quanto il PIL dell'Angola, vogliono tutta l'attenzione del mondo, e in genere i clienti del secondo piano sono persone bizzarre, per non dire scocomerate. Di conseguenza, al secondo piano ci lavorano solo scocomerati di alto livello. Al secondo piano hanno tutti 50 anni. Al secondo piano hanno tutti qualche tara nelle capacità di socializzazione se non dei palesi sintomi di autismo. Non salutano mai. Parlano da soli. Evitano qualsiasi approccio, e quando la sottoscritta compare giuliva e gongolosa squillando "Uellà Goodmorning" loro si ritraggono come lumachine terrorizzate; un paio di intrepidi balbettano qualcosa, ma il più timido si volta drasticamente di spalle simulando una sordità selettiva.
Se mi mettono a lavorare al secondo piano vuol dire che sono una nerd del mondo librario. Vuol dire che ho perso i più elementari skill sociali e son pronta per andare a vivere con i gorilla o i leoni marini.
Brutta cosa.
TERZO PIANO
Il terzo piano è il più fico.
Non solo perchè ci sto io, che son già fica di mio, ma perchè pure le persone e le categorie che si sono sono le più ganze di tutta la libreria. Noi siam tutte ggiovani e belle. Simpa e divertenti.
E poi ci abbiamo i libri in italiano.
Poi ci sono i CD. (Epperò io di musica non è che ne capisca poi molto, e soprattutto odio chi decide le copertine dei CD, che non ci si capisce mai un cazzo, e il titolo e l'autore son sempre scritti nel posto più illeggibile, possibilmente in tinta panna su sfondo bianco o ancora meglio grigio scuro su nero. Che io dico, ma le basi di quella che è la scienza oculistica? La percezione dei colori?? E poi è sempre scritto piccolino, storto con caratteri cirillici. Che sembra quasi che il cantante si vergogni del CD e non ce lo voglia il suo nome su sto schifo di copertina).
Comunque poi ci sono la poesia, il teatro, il cinema, il fotografici di viaggio, la filosofia (ma quando nello scaffale di filosofia ci ho trovato Osho e Chopra ho vacillato un po'), le guide turistiche il settore "minchia sarò padre- azz' sarò madre!"...
e poi, scintillante e fulgido, il settore per bambini e ragazzi.
Ahhh.
Che goduria.
Fatevi un giro e rifatevi gli occhi.
E non fate caso a quella cosa accampata per terra che sfoglia affannosamente tra gli albi illustrati, segnandosi minuziosamente tutti i titoli da comprare "per quando giungeranno Ricchezza e Potere".
Ignoratela, che è un pazza scomposta, e da quando ha scoperto che potrà ordinare lei i titoli italiani ('sti pazzi le han lasciato carta bianca sulle prenotazioni e la scelta dello scaffale!) non la smette più di parlare da sola, snocciolando come un mantra tutti gli autori che ci vogliono as so lu ta men te.
Lasciate perdere, vè, scavalcatela e andate oltre.
Che tanto già sapete chi è.
Oh, ho appena cominciato e mi sa che son già quasi pronta per il secondo piano.
Alice impazzatrice
OLè...
ReplyDeletenon vedevo l'ora di avere notizie della famigerata libreria, ti stavo per scrivere un manifesto di protesta per mancate news
ma lavori alla "rizzoli"?? allora magari ci sarebbe qualche speranza se attraversassi l' oceano, di trovare un lavoro non proprio pulcioso! (io lavoro nel tuo stesso settore, ma per un altro colosso)
ReplyDeleteche bello.
I libri su modafashiondesign ti fanno pettare???!!! Arrrrggghhhh!!
ReplyDeleteAspetta che ti becco....
Mi vien voglia di venire lì e farmi assumere al posto del gay ballerino!!
io fui uno degli ultimi esseri umani a fare il servizio civile. in biblioteca comunale.
ReplyDeletee siccome ero ggiovane, mi dissero: un giorno, amplieremo la nostra scelta di ciddì musicali... fai una lista di ciò che dovremmo comprare...
ciao... per giorni ho sfogliato i cataloghi dicendo cose tipo: nnNNOOOO!!! non ci sono i Nirvana!!!! segnare subitoooo!!! nnNNNNOO!!! mancano i Ramones!!!! e come si può vivere senza i Led Zeppelin????
ovviamente la mia lista è finita nel dimenticatoio.....
se non fossi chiusa tutto il giorno a dar da mangiare agli affamati (e molti di questi sono gli stessi italiani che stanno qui una settimana e non rinunciano a mangiare italiano) mi piacerebbe passare e vederti all'opera! Complimenti per il nuovo lavoro!
ReplyDeleteil tipo gay che balla e' fichissimo.
ReplyDeletevorrei pure io avere il coraggio di fare 'ste cose.
mi pare che per il momento bazzichi nell'area migliore. continua cosi'!
alice, ma è "strafichissimo"!! è bella come dal sito? te lo scrivo anche qui...pensa che tempo fa volevo mandare il cv, ho detto,se mi chiamano parto! ma per ora, se venissi negli usa, andrei prima sulla costa ovest, dove abitano degli amici...però...non si mai! mi faresti da cicerone!!
ReplyDeleteAsmina, ma io invece mi domando... CHE COSA HAI VINTOOO??
ReplyDeleteQuando ti becco?
Dancin'?
No. Non venire qui. Vai in Europa, in Spagna, in Inghilterra... non venire qui. Seriously!
Per il "ciceronamento" invece più che volentieri!!
Ada
:)
E' che davvero io non so come usarle tutte quueste gnocche patinate e mezze svestite... te cheffai dopo che hai sfogliato vogue?
Kino, sto facendo la stessa identica cosa!!
MNY, ti aspetto quando vuoi, ci andiamo aprendere un paninozzo e ce lo mangiamo a central park!
Mah, a me il tipo gayo sa un po' di vanitosello belloccio che sa di essere belloccio! Grasie Grasie!
Alice impazzatrice
Ad essere sincera vogue non lo sopporto neanche io. E' la rivista più NO-IO-SA dell'universo! Per fortuna però non sono tutte così.
ReplyDeletetra un po' c'ho l'età giusta per lavorare al secondo piano.
ReplyDeletetienimi presente.
;-)
che bello aliceee! ma anche io voglio vedere il sito della liberia! in attesa di vederti dal vivo in azione...
ReplyDeleteAda, contagiami se ci riesci!
ReplyDelete:-D
Alga, figurati! Te, con tutto quel che sai di musica, sei ottima per il terzo piano!
Lisa... bibliotecaria dal pollice verde, il mestolo d'oro e i piedi scalpitanti... quando vieni? Dai, che dopo il Costa Rica un po' di folle NY ci sta bene!
Alice ospitatrice
In bocca al lupo per il tuo niovo non-lavoro; del resto sei Alice, quindi un non-lavoro ti si addice benissimo dopo i non-compleanni a cui hai partecipato nel paese delle meraviglie! ;-)
ReplyDeleteAppena passo da NYC (ho parenti che vivono a Yonkers) passerò a trovarti in libreria.
---Alex
Alex, non lo dico troppo forte, ma questa settimana dovrebbe essere la prima di VERO lavoro!
ReplyDeleteAspetto la visita in libreria... io sarò quella cosa che bestemmia in italiano in mezzo alle ricche carampane viziate e spocchiose di Manhattan
Alice lavoratrice