Quando si è lontani, una delle cose più belle del mondo diventa la posta.
Ricevere una lettera o una cartolina, di quelle fatte massacrando gli alberi dela foresta amazzonica, sbavate con l'inchistro e che sono costate al mittente un francobollo e 2 leccate di saliva... non ha prezzo.
Io e la Pippi, la corrispondenza che riceviamo la conserviamo, ce la portiamo ampresso, ce la infiliamo nelle tasche dei cappotti e poi la sventoliamo fuori e la rileggiamo. La corrispondenza, quella cartacea, fa da ciuccio, bacinochepassatutto, pandistelle, bagnocaldoconschiuma.
Per di più è facilmente trasportabile e socialmente accettabile.
E' un feticcio di carta che ci protegge dalle makume in agguato.
Poi però c'è il livello divino.
La versione Super-Sayan della lettera.
Il pacco.
Il pacco è la pozione del druido Panoramix, è lo sciroppo dei Gummies, la cabina di Superman (che senza cabina, ai voglia ad avere i super poteri, diventi un super-maniacosessuale, mica un super-eroe...), è il cucchiaino magico di Minù e le noccioline di Super Pippo. Tuutto assieme.
Se ricevi un pacco ogni 2 mesi diventi invincibile.
Davvero.
Comunque, questo per dire che ieri mi è arrivato un pacco che conteneva:
una lettera (doppio potere!)
un cd (fatto con le canzoni che il mittente si ascolta dall'altra parte dell'oceano)
due tavolette di cioccolato Novi (il cibo degli dei)
una Settimana enigmistica (che solo noi ce l'abbiamo, una cosa come la settimana enigmistica)
E per una volta, sia benedetto l'inventore delle madri, che scassano un sacco eh, epperò alle volte fanno dei pacchi talmente su misura per te e talmente potenti che ci puoi tirare avanti pure 6 mesi!
Alice ricevitrice
Saturday, February 28, 2009
Thursday, February 26, 2009
passo il turno
"Allicia, sono Magda! Sono pronti i documenti per venire a lavorare nella Scuola degli Assassini?"
"Emmh.. ciau Magda, guarda non so se è tutto pronto per venerdì, forse alcune pergamente criptate arriveranno al lunedì"
"Scherzi, vero??? Lunedì tu inizi a lavorare"
"..."
"..."
"Scusa?"
"Ho detto che te lunedì inizi, mi servi subito"
"Magda, forse ti sfugge che io lavoro, e devo dare un preavviso di due settim..."
"Uff! Evvabbè, scusa, cosa ti importa? Dì che devi tornare in Italia, o che stai male... o non vai e basta e vieni a lavorare da me"
"!?... Magda, nel mio lavoro faccio cose che, al momento, nessuno saprebbe come fare... devo fare dei passaggi di consegna, e spiegare il lavoro..."
"Scusa, ma che discorsi sono?! Io ti pago 3000 dollari, e ti dò pure l'assicurazione sanitaria, sweety, o vieni subito o sennò mi trovo qualcun'altra!"
Odio quando mi chiamano Sweety.
Sweety sarà quella glicemica di tu sorella.
"Magda, fammi capire: vuoi che io me ne vada dal posto di lavoro dove sono stata per 10 mesi senza dare preavviso, scomparendo nel nulla con mille bugie, sbattendo la porta e buttando nel cesso 10 mesi di lavoro ben fatto e qualunque possibilità di avere dalla Supplì delle buone referenze... per venire a lavorare alla tua scuola, dove sono stata per circa 20 minuti, dove non conosco le colleghe, i bambini e l'unico contatto che ho sei te che, va detto, con le ultime affermazioni che hai fatto non è che mi pari proprio questo grande faro dell'etica e della correttezza nel mondo del lavoro... e se poi non ti piaccio? E se poi dopo 2 settimane mi dici "Scusa, ma non vai bene?" io che faccio? Che mica posso tornare indietro...
Guarda Magda, facciamo che io i documenti li faccio lo stesso, te ti trovi un'altra insegnante e io faccio le cose con i miei tempi e a modo mio, che saranno scemi, ma almeno mi fanno dormire tranquilla"
"... Guarda che nessuno ti assume a te, che non hai ancora la certificazione, solo io! Nessuno ti prende!"
"E allora starò dove sto,o prenderò la certificazione o andrò a vendere cicorie a Central Park"
"Non ti stai comportando da furba"
"E infatti furba non lo sono mai stata. Buone cose, eh, e grazie mille per le indicazioni!"
Click
Alice rifiutatrice
"Emmh.. ciau Magda, guarda non so se è tutto pronto per venerdì, forse alcune pergamente criptate arriveranno al lunedì"
"Scherzi, vero??? Lunedì tu inizi a lavorare"
"..."
"..."
"Scusa?"
"Ho detto che te lunedì inizi, mi servi subito"
"Magda, forse ti sfugge che io lavoro, e devo dare un preavviso di due settim..."
"Uff! Evvabbè, scusa, cosa ti importa? Dì che devi tornare in Italia, o che stai male... o non vai e basta e vieni a lavorare da me"
"!?... Magda, nel mio lavoro faccio cose che, al momento, nessuno saprebbe come fare... devo fare dei passaggi di consegna, e spiegare il lavoro..."
"Scusa, ma che discorsi sono?! Io ti pago 3000 dollari, e ti dò pure l'assicurazione sanitaria, sweety, o vieni subito o sennò mi trovo qualcun'altra!"
Odio quando mi chiamano Sweety.
Sweety sarà quella glicemica di tu sorella.
"Magda, fammi capire: vuoi che io me ne vada dal posto di lavoro dove sono stata per 10 mesi senza dare preavviso, scomparendo nel nulla con mille bugie, sbattendo la porta e buttando nel cesso 10 mesi di lavoro ben fatto e qualunque possibilità di avere dalla Supplì delle buone referenze... per venire a lavorare alla tua scuola, dove sono stata per circa 20 minuti, dove non conosco le colleghe, i bambini e l'unico contatto che ho sei te che, va detto, con le ultime affermazioni che hai fatto non è che mi pari proprio questo grande faro dell'etica e della correttezza nel mondo del lavoro... e se poi non ti piaccio? E se poi dopo 2 settimane mi dici "Scusa, ma non vai bene?" io che faccio? Che mica posso tornare indietro...
Guarda Magda, facciamo che io i documenti li faccio lo stesso, te ti trovi un'altra insegnante e io faccio le cose con i miei tempi e a modo mio, che saranno scemi, ma almeno mi fanno dormire tranquilla"
"... Guarda che nessuno ti assume a te, che non hai ancora la certificazione, solo io! Nessuno ti prende!"
"E allora starò dove sto,o prenderò la certificazione o andrò a vendere cicorie a Central Park"
"Non ti stai comportando da furba"
"E infatti furba non lo sono mai stata. Buone cose, eh, e grazie mille per le indicazioni!"
Click
Alice rifiutatrice
La compagnia della Scemolibreria. Libro Primo
C'e, in un magico regno, una Scemolibreria, ovvero una libreria gestita da imbecilli.
In questa libreria gestita da imbecilli il Grande Imbecille, organizzatore della baracca, un giorno decide di ordinare dei libri in lingua aliena.
Ora, nella Scemolibreria lavorano i seguenti imbecilli:
La Lagna, che parla perfettamente l'alieno, il sanscrito e il linguaggio elfico.
La Fessa, che l'alienese l'ha studiato, poco e male, solo quando era alta una mela e poco più.
Il Pirla, un mastodontico, titanico, strabordante imbecille che sostiene di sapere l'alieno perchè è andato ad Alienolandia una settimana 4 anni fa, a vedere il festival dei collezionisti di figurine.
Ora il Grande Imbecille decide di affidare l'acquisto dei libri alieni alla Fessa, che si fa prendere dalle paturnie, dall'ansia da prestazione e dall'angoscia.
Non contento, il Super Imbecille dopo qualche settimana dice: "Il Pirla, che a me sta simpatico e che trovo estremamente sagace ci tiene tanto ad aiutare, quindi fagli ordinare dei libri pure a lui, spiegagli come si fa e istruiscilo... pare che sappia un po' di lingua aliena"
Ora, lasciamo pure perdere il piccolo dettaglio che la Fessa e il Pirla si odiano di un odio potente e viscerale, tentano di parlarsi il meno possibile, si sforzano per mantenere una patina di civile convivenza e si scambiano sorrisi falsi quanto una bancanota da 12 dollari, che paiono smorfie da coliche renali più che dimostrazioni di gioia.
Soprattuto la Fessa, la Fessa sogna di vedere il Pirla schizzato via dalla Scemolibreria con un paio di libri della Soriana Sfallaci infilati a mo' di trenino nell'ofizio buio.
E le tocca invece avercelo tra i marroni.
E si chiede come mai.
Come mai proprio a lei.
Appare presto chiaro che il Pirla ha richiesto di partecipare perchè vuole un valido motivo per richiedere un aumento, e che a lui di libri, di Alienese e compagnia bella non gliene inciufola un ciurlo.
Appare altresì chiaro che il Pirla è lento come la fame e la sete, lento come la telefonata di Massimo Lopez (ve la ricordate quella pubblicità in cui lui fa il condannato a morte, e chiede di poter fare una telefonata, e va avanti per tipo 10 pubblicità? Vabbè, fa niente).
E la Fessa (che mica si chiama così per niente) si ritrova, spazientita, a fare il suo lavoro e quello del Pirla, che il tempo lo trascorre andando bello bello in giro su internet.
La Fessa decide allora di parlare chiaro: Va dal Grande Imbecille e dichiara:
"Senti, io il Pirla ci odiamo, non ci possiamo vedere, la vista o la voce dell'altro è reciprocamente stomachevole..."
"!!?"
"Se non ci picchiamo e non ci ruttiamo in faccia è solo perchè purtroppo siamo troppo grandi per farlo, ma la tentazione è forte. Se per te va bene, vorrei suddividere il lavoro in modo che io e il Pirla si possa avere 2 diversi orari, 2 diverse missioni, 2 diverse responsabilità, posso?"
Grande Imbecille, ancora troppo sconvolto dalla scoperta che uno dei suoi pupilli, il candido Pirla, non sia amato, vacilla e acconsente senza fare una piega.
La Fessa, felice della piccola vittoria (che mica si chiama così per niente) continua così a fare il lavoro per due, ma almeno si è levata dalle croste il Pirla e la sua aria da principe altezzoso e decaduto.
Ha anche scoperto di avere un fantastico effetto terrorizzante sul Pirla, che davanti a lei ora balbetta e tende a inciampare e sbattere contro le cose, tirando giù pile di libri ed espositori...
Questo nuovo potere alla Crudeila De Mon la esalta assai!
la Fessa Indefessa
P.s.
...Nel frattempo, non dimenticatevela, c'è pure la Lagna in questa storia, quella che sa super-bene la lingua aliene... ma lei compare al secondo atto, con un incredibile colpo di scena!!
In questa libreria gestita da imbecilli il Grande Imbecille, organizzatore della baracca, un giorno decide di ordinare dei libri in lingua aliena.
Ora, nella Scemolibreria lavorano i seguenti imbecilli:
La Lagna, che parla perfettamente l'alieno, il sanscrito e il linguaggio elfico.
La Fessa, che l'alienese l'ha studiato, poco e male, solo quando era alta una mela e poco più.
Il Pirla, un mastodontico, titanico, strabordante imbecille che sostiene di sapere l'alieno perchè è andato ad Alienolandia una settimana 4 anni fa, a vedere il festival dei collezionisti di figurine.
Ora il Grande Imbecille decide di affidare l'acquisto dei libri alieni alla Fessa, che si fa prendere dalle paturnie, dall'ansia da prestazione e dall'angoscia.
Non contento, il Super Imbecille dopo qualche settimana dice: "Il Pirla, che a me sta simpatico e che trovo estremamente sagace ci tiene tanto ad aiutare, quindi fagli ordinare dei libri pure a lui, spiegagli come si fa e istruiscilo... pare che sappia un po' di lingua aliena"
Ora, lasciamo pure perdere il piccolo dettaglio che la Fessa e il Pirla si odiano di un odio potente e viscerale, tentano di parlarsi il meno possibile, si sforzano per mantenere una patina di civile convivenza e si scambiano sorrisi falsi quanto una bancanota da 12 dollari, che paiono smorfie da coliche renali più che dimostrazioni di gioia.
Soprattuto la Fessa, la Fessa sogna di vedere il Pirla schizzato via dalla Scemolibreria con un paio di libri della Soriana Sfallaci infilati a mo' di trenino nell'ofizio buio.
E le tocca invece avercelo tra i marroni.
E si chiede come mai.
Come mai proprio a lei.
Appare presto chiaro che il Pirla ha richiesto di partecipare perchè vuole un valido motivo per richiedere un aumento, e che a lui di libri, di Alienese e compagnia bella non gliene inciufola un ciurlo.
Appare altresì chiaro che il Pirla è lento come la fame e la sete, lento come la telefonata di Massimo Lopez (ve la ricordate quella pubblicità in cui lui fa il condannato a morte, e chiede di poter fare una telefonata, e va avanti per tipo 10 pubblicità? Vabbè, fa niente).
E la Fessa (che mica si chiama così per niente) si ritrova, spazientita, a fare il suo lavoro e quello del Pirla, che il tempo lo trascorre andando bello bello in giro su internet.
La Fessa decide allora di parlare chiaro: Va dal Grande Imbecille e dichiara:
"Senti, io il Pirla ci odiamo, non ci possiamo vedere, la vista o la voce dell'altro è reciprocamente stomachevole..."
"!!?"
"Se non ci picchiamo e non ci ruttiamo in faccia è solo perchè purtroppo siamo troppo grandi per farlo, ma la tentazione è forte. Se per te va bene, vorrei suddividere il lavoro in modo che io e il Pirla si possa avere 2 diversi orari, 2 diverse missioni, 2 diverse responsabilità, posso?"
Grande Imbecille, ancora troppo sconvolto dalla scoperta che uno dei suoi pupilli, il candido Pirla, non sia amato, vacilla e acconsente senza fare una piega.
La Fessa, felice della piccola vittoria (che mica si chiama così per niente) continua così a fare il lavoro per due, ma almeno si è levata dalle croste il Pirla e la sua aria da principe altezzoso e decaduto.
Ha anche scoperto di avere un fantastico effetto terrorizzante sul Pirla, che davanti a lei ora balbetta e tende a inciampare e sbattere contro le cose, tirando giù pile di libri ed espositori...
Questo nuovo potere alla Crudeila De Mon la esalta assai!
la Fessa Indefessa
P.s.
...Nel frattempo, non dimenticatevela, c'è pure la Lagna in questa storia, quella che sa super-bene la lingua aliene... ma lei compare al secondo atto, con un incredibile colpo di scena!!
Tuesday, February 24, 2009
un'Alice sola non basta
Ci sono giorni che un'Alice sola non basta a far tutto.
Soprattutto quando i posti dove le tocca andare per fare 'ste limortaccilorocheduemarroni di cose sono sparpagliati ai quattro punti cardinali, talmente ardui da raggiungere che manco le montagne di Mordor.
Soprattutto quando per stare ampresso a tutto le ci vorrebbero 3 cervelli, e lei invece ne ha uno solo, decisamente mafunzionante, con il libretto delle istruzioni scritto in dialetto sardo e la garanzia scaduta da un pezzo.
Ci sono giorni in cui sarebbe bello poster effettuare la moltiplicazione delle Alici, un po' come per i pani e per i pesci... o se non siete particolarmente devoti, diciamo che non sarebbe male potersi fabbricare un paio di sosia per scissione, come le celluline di siamo fatti così.
Qui ci si accontenterebbe pure dell'approssimativo sdoppiatore di Calvin & Hobbes
epperò la cosa migliore sarebbe poter fare una roba così:
Alice triplicatrice (che se la canta e se la suona, anche se è una e non ancora trina)
Soprattutto quando i posti dove le tocca andare per fare 'ste limortaccilorocheduemarroni di cose sono sparpagliati ai quattro punti cardinali, talmente ardui da raggiungere che manco le montagne di Mordor.
Soprattutto quando per stare ampresso a tutto le ci vorrebbero 3 cervelli, e lei invece ne ha uno solo, decisamente mafunzionante, con il libretto delle istruzioni scritto in dialetto sardo e la garanzia scaduta da un pezzo.
Ci sono giorni in cui sarebbe bello poster effettuare la moltiplicazione delle Alici, un po' come per i pani e per i pesci... o se non siete particolarmente devoti, diciamo che non sarebbe male potersi fabbricare un paio di sosia per scissione, come le celluline di siamo fatti così.
Qui ci si accontenterebbe pure dell'approssimativo sdoppiatore di Calvin & Hobbes
epperò la cosa migliore sarebbe poter fare una roba così:
Alice triplicatrice (che se la canta e se la suona, anche se è una e non ancora trina)
Monday, February 23, 2009
strategie animali
Ricompare la Cecoslovacca della scuola degli assassini.
Ricompare con una telefonata alle 9 di sera che suona più o meno così:
"Pronto? Aliccia? Buone notizie. Ho trovato il modo di assumerti. Procurati tutti i documenti per questo venerdì e vieni in gran segreto alla scuola degli assassini"
"?... ma... chi parla, scusi?"
"Uffa, andiamo, non ti ricordi di me? Sono la Cecoslovacca, svegliati ragazza! Ti sto dicendo che ti posso assumere. Lavorerai dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio, in mezzo a nani dai 2 ai 3 anni. Contenta? Avrai 10 giorni di ferie all'anno, contenta? Però ti paghiamo bene: 3000 dollàri al mese lordi. Contenta?"
"... ma... ma... io devo ancora fare tutti i documenti... e la metà dei documenti che mi servono per poter chiedere i documenti di cui ho bisogno... li ho persi durante i miei mille traslochi..."
"Datti da fare. Ora vado che sono una donna impegnata. Ti chiamo prossimamente. Datti una mossa, ragazza!"
Click.
La mia strategia organizzativa, fino ad ora, è stata la seguente:
1 La danza mentale del moscerino irrequieto:
ansia, panico e dispnea "Non ce la farò mai, non ce la farò mai... e adesso? Devo chiamare il provveditorato agli studi, il mio medico della mutua, la segreteria dell'Univeristà... ecco, ho già un eczema nervoso solo a pronunciare la parola provveditorato! Aahhh, un notaio! E dove lo trovo un notaio?! E quanto costerà? Dovrò sacrificare un rene del Grinta per pagarlo..."
2: La strategia della Cicala musicista
"Evabbè, poi ci pensiamo. Ora ho cose importantissime da fare, molto molto più importanti!
Tipo...
ristemare in ordine alfabetico i miei albi illustrati,
tagliarmi le unghie,
fare il sudoku della settimana enigmistica,
sbirciare i profili degli altri su faccialibro...
non ho tempo per queste boiate burocratiche, io sò annarcchica, io i documenti il rifiuto ideologicamente!
3 la mossa dello struzzo, altresì detta la strategia del camaleonte paralitico
"Se sto ferma, e faccio finta di nulla, forse i moduli si materializzaranno da soli, già complitati e timbrati, basta chiudere gli occhi e fingere di non esistere... sì, questa è senza dubbio la cosa migliore da fare... ooommm... "
Vorrei farvi notare che, già solo il passare dalla strategia uno alla strategia due, è stato un immenso sforzo psicologico, gente.
E non vi dico per giungere alla geniale e rilassante fase 3 del mio piano, che chiamerei "pensiero magico-divino", di cui vado assai fiera!
Alice strategizzatrice
P.s.
Potrei restare per sempre in questo speranzoso stato da cenerentola-in-attesa-della-fata-madrina-e-del-suo-cacchio-di-vestito, se non fosse che ho accanto un fastidioso Grinta iper-organizzativo che mi tortura, con una frusta in una mano e il telefono nell'altra, sbraitando inarrestabile "Chiama! Scrivi! Contatta! Traduci! Spedisci! Non va bene! Rifai! Richiama! Lascia un messaggio!"
Prima o poi, sarò costretta a cedere...
Ricompare con una telefonata alle 9 di sera che suona più o meno così:
"Pronto? Aliccia? Buone notizie. Ho trovato il modo di assumerti. Procurati tutti i documenti per questo venerdì e vieni in gran segreto alla scuola degli assassini"
"?... ma... chi parla, scusi?"
"Uffa, andiamo, non ti ricordi di me? Sono la Cecoslovacca, svegliati ragazza! Ti sto dicendo che ti posso assumere. Lavorerai dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio, in mezzo a nani dai 2 ai 3 anni. Contenta? Avrai 10 giorni di ferie all'anno, contenta? Però ti paghiamo bene: 3000 dollàri al mese lordi. Contenta?"
"... ma... ma... io devo ancora fare tutti i documenti... e la metà dei documenti che mi servono per poter chiedere i documenti di cui ho bisogno... li ho persi durante i miei mille traslochi..."
"Datti da fare. Ora vado che sono una donna impegnata. Ti chiamo prossimamente. Datti una mossa, ragazza!"
Click.
La mia strategia organizzativa, fino ad ora, è stata la seguente:
1 La danza mentale del moscerino irrequieto:
ansia, panico e dispnea "Non ce la farò mai, non ce la farò mai... e adesso? Devo chiamare il provveditorato agli studi, il mio medico della mutua, la segreteria dell'Univeristà... ecco, ho già un eczema nervoso solo a pronunciare la parola provveditorato! Aahhh, un notaio! E dove lo trovo un notaio?! E quanto costerà? Dovrò sacrificare un rene del Grinta per pagarlo..."
2: La strategia della Cicala musicista
"Evabbè, poi ci pensiamo. Ora ho cose importantissime da fare, molto molto più importanti!
Tipo...
ristemare in ordine alfabetico i miei albi illustrati,
tagliarmi le unghie,
fare il sudoku della settimana enigmistica,
sbirciare i profili degli altri su faccialibro...
non ho tempo per queste boiate burocratiche, io sò annarcchica, io i documenti il rifiuto ideologicamente!
3 la mossa dello struzzo, altresì detta la strategia del camaleonte paralitico
"Se sto ferma, e faccio finta di nulla, forse i moduli si materializzaranno da soli, già complitati e timbrati, basta chiudere gli occhi e fingere di non esistere... sì, questa è senza dubbio la cosa migliore da fare... ooommm... "
Vorrei farvi notare che, già solo il passare dalla strategia uno alla strategia due, è stato un immenso sforzo psicologico, gente.
E non vi dico per giungere alla geniale e rilassante fase 3 del mio piano, che chiamerei "pensiero magico-divino", di cui vado assai fiera!
Alice strategizzatrice
P.s.
Potrei restare per sempre in questo speranzoso stato da cenerentola-in-attesa-della-fata-madrina-e-del-suo-cacchio-di-vestito, se non fosse che ho accanto un fastidioso Grinta iper-organizzativo che mi tortura, con una frusta in una mano e il telefono nell'altra, sbraitando inarrestabile "Chiama! Scrivi! Contatta! Traduci! Spedisci! Non va bene! Rifai! Richiama! Lascia un messaggio!"
Prima o poi, sarò costretta a cedere...
Friday, February 20, 2009
Newyorkescional channelz
Un branco di taxi, ritratto nel proprio habitat naturale, si riposa per pochi minuti prima di riprendere la lunga marcia.
Sebbene si tratti di animali all'apparenza sociali, possono diventare estremamente violenti e competitivi qualora debbano contendersi la preda pagante.
Prove di disgelo:
L'arrivo della primavera newyorkese viene segnalato non dalle rondini o dalla fioritura e gemmazione della flora,
ma dal diffondersi di suoni tipo:
Boink-Stump-Toc Toc
Sono i pesci che incominciano a spaccare lo strato di pack del laghetto
a suon di testate e cuzzate.
A destra, una donna con il proprio cucciolo.
A sinistra, una newyorker con il proprio cucciolo.
E non saprei dire quale dei due bebè sia più costoso.
E per finire, l'ennesimo filmino di scadente qualità
sull'affascinante fauna che bazzica i vagoni della metropolitana
Alice documentatrice
Sebbene si tratti di animali all'apparenza sociali, possono diventare estremamente violenti e competitivi qualora debbano contendersi la preda pagante.
Prove di disgelo:
L'arrivo della primavera newyorkese viene segnalato non dalle rondini o dalla fioritura e gemmazione della flora,
ma dal diffondersi di suoni tipo:
Boink-Stump-Toc Toc
Sono i pesci che incominciano a spaccare lo strato di pack del laghetto
a suon di testate e cuzzate.
A destra, una donna con il proprio cucciolo.
A sinistra, una newyorker con il proprio cucciolo.
E non saprei dire quale dei due bebè sia più costoso.
E per finire, l'ennesimo filmino di scadente qualità
sull'affascinante fauna che bazzica i vagoni della metropolitana
Alice documentatrice
Thursday, February 19, 2009
007 a New York
Lavorare alla Supplì prevedere ogni giorno nuovi e imprevedibili compiti.
Adesso sono un agente segreto in missione per conto di Super Manager.
Ieri è stato il mio primo giorno oltre le le linee nemiche:
"Alice, Vieni qui" mia personale schiava sottopagata
"Certo"maledetto padrone
"Ieri sono andato dalla nostra feroce concorrenza, la multinazionale arrivista a spregevole Barnes & Noble per fare dello spionaggio industriale e capire che tipo di libri hanno in spagnolo" non ho la più pallida idea di cosa sto facendo, voglio ordinare libri in una lingua che non conosco, da un paese che non conosco, in uno dei momenti di crisi più nera della storia di questo paese. Sono un pazzo furioso ma vi ho tutti in pugno.
"Capo, che serate emozionanti che vivi"
"ed ho anche iniziato a prendere appunti, guarda il mio !Phone, ho scritto un sacco di menate"
mentre ero lì mi annoiavo ed ho scritto 4 parole in croce, così, per giocare all'associazione di idee con il mio psicanalista la settimana prossima...
"Che bravo" ...
"Poi ci ho pensato e mi sono detto... ma perchè dovrei farlo io?... così ho deciso che oggi TE vai dalla concorrenza, prendi appunti e mi scrivi un rapporto dettagliato"
"Certo!" Che bello, che bello, vado in gita!
Dopo 3 ore di immersione nella pancia della Barnes & Noble più vicina (dove alla fine mi son divertita, fuori dalla gabbia di matti, a spulciare libri, titoli e scaffali!) sono tornata alla base, ho stilato il mio rapporto, tratto le mie conclusioni, scritto le mie analisi di mercato (da mercatara, intendiamoci, che mica ho fatto marchetìng, io!) e poi, visto che alla vista delle 2 misere cartelle word la reazione è stata: "Non ho voglia di leggerlo, mi puoi spiegare a voce?" ho pure fatto il riassuntino orale e il grafichino intuitivo per chi, come la mia checca padrona, ha problemi di concentrazione ed attenzione.
Insomma, la mia prima giornata da ManagerGayo's Angel non è andata malaccio.
Nel frattempo...
Nel frattempo hanno licenziato Bob, l'uomo dei giornali.
Bob che lavorava nelle cantine della libreria da 11 anni.
Bob che era l'unico a sapere davvero come funzionavano gli arrivi delle riviste in lingua straniera, l'unico a fare il suo lavoro, a non rompere i marroni a nessuno, a non immischiarsi nei pettegolezzi e nelle piccinerie della Supplì.
Bob che ha 49 anni.
Bob che non ha mai fatto una cazzata, saltato un giorno, fatto un ritardo. E han pensato bene di chiamarlo e dirglielo per telefono, durante il suo giorno libero, senza manco guardarlo in faccia o dargli 2 settimane di preavviso.
Nel frattempo Fancazzista B è andata a chiedere un aumento, che secondo lei da quando non c'è Fancazzista A le tocca lavorare di più; aumento che gli verrà probabilmente concesso a partire dalla settimana prossima.
Nel frattempo io resto qui, con i miei 9 dollàri all'ora lordi, a fare la commessa, la responsabile ordini, l'archivista, l'agente segreto, la traduttrice, la psicologa, l'assistenza clienti (le ultime due sono un po' la stessa cosa), la magazziniera, in questo covo di matti schifosi e mi rivolto nel letto continuando a chiedermi "Ci sono o di faccio? Ci faccio o ci sono?" E soprattutto, quale tra queste due opzioni è la meno peggio?
Alice rigiratrice (tra le lenzuola e i penzieri)
P.S. Almeno, mentre ero dalla concorrenza, mi sono accattata un libro bellerrimo di questo gran signore di cui prima o poi parlerò per benino, eh!
Adesso sono un agente segreto in missione per conto di Super Manager.
Ieri è stato il mio primo giorno oltre le le linee nemiche:
"Alice, Vieni qui" mia personale schiava sottopagata
"Certo"maledetto padrone
"Ieri sono andato dalla nostra feroce concorrenza, la multinazionale arrivista a spregevole Barnes & Noble per fare dello spionaggio industriale e capire che tipo di libri hanno in spagnolo" non ho la più pallida idea di cosa sto facendo, voglio ordinare libri in una lingua che non conosco, da un paese che non conosco, in uno dei momenti di crisi più nera della storia di questo paese. Sono un pazzo furioso ma vi ho tutti in pugno.
"Capo, che serate emozionanti che vivi"
"ed ho anche iniziato a prendere appunti, guarda il mio !Phone, ho scritto un sacco di menate"
mentre ero lì mi annoiavo ed ho scritto 4 parole in croce, così, per giocare all'associazione di idee con il mio psicanalista la settimana prossima...
"Che bravo" ...
"Poi ci ho pensato e mi sono detto... ma perchè dovrei farlo io?... così ho deciso che oggi TE vai dalla concorrenza, prendi appunti e mi scrivi un rapporto dettagliato"
"Certo!" Che bello, che bello, vado in gita!
Dopo 3 ore di immersione nella pancia della Barnes & Noble più vicina (dove alla fine mi son divertita, fuori dalla gabbia di matti, a spulciare libri, titoli e scaffali!) sono tornata alla base, ho stilato il mio rapporto, tratto le mie conclusioni, scritto le mie analisi di mercato (da mercatara, intendiamoci, che mica ho fatto marchetìng, io!) e poi, visto che alla vista delle 2 misere cartelle word la reazione è stata: "Non ho voglia di leggerlo, mi puoi spiegare a voce?" ho pure fatto il riassuntino orale e il grafichino intuitivo per chi, come la mia checca padrona, ha problemi di concentrazione ed attenzione.
Insomma, la mia prima giornata da ManagerGayo's Angel non è andata malaccio.
Nel frattempo...
Nel frattempo hanno licenziato Bob, l'uomo dei giornali.
Bob che lavorava nelle cantine della libreria da 11 anni.
Bob che era l'unico a sapere davvero come funzionavano gli arrivi delle riviste in lingua straniera, l'unico a fare il suo lavoro, a non rompere i marroni a nessuno, a non immischiarsi nei pettegolezzi e nelle piccinerie della Supplì.
Bob che ha 49 anni.
Bob che non ha mai fatto una cazzata, saltato un giorno, fatto un ritardo. E han pensato bene di chiamarlo e dirglielo per telefono, durante il suo giorno libero, senza manco guardarlo in faccia o dargli 2 settimane di preavviso.
Nel frattempo Fancazzista B è andata a chiedere un aumento, che secondo lei da quando non c'è Fancazzista A le tocca lavorare di più; aumento che gli verrà probabilmente concesso a partire dalla settimana prossima.
Nel frattempo io resto qui, con i miei 9 dollàri all'ora lordi, a fare la commessa, la responsabile ordini, l'archivista, l'agente segreto, la traduttrice, la psicologa, l'assistenza clienti (le ultime due sono un po' la stessa cosa), la magazziniera, in questo covo di matti schifosi e mi rivolto nel letto continuando a chiedermi "Ci sono o di faccio? Ci faccio o ci sono?" E soprattutto, quale tra queste due opzioni è la meno peggio?
Alice rigiratrice (tra le lenzuola e i penzieri)
P.S. Almeno, mentre ero dalla concorrenza, mi sono accattata un libro bellerrimo di questo gran signore di cui prima o poi parlerò per benino, eh!
Tuesday, February 17, 2009
mi piego davanto al mattarello cosmico
Sono sola al terzo piano della Supplì, attorno a me le madame ingioiellate con i loro sacchetti dello shopping firmati Tiffany e Prada, io ho fame, ho sonno e sto lottando per non lanciare uno Zanichelli sui denti di una donna bella, giovane, ricca e stracciamarroni (che sta cercando una cartolina e mi sta letteralmente svuotando l'espositore lanciando in giro i bigliettini d'auguri manco fossero coriandoli).
All'improvviso suona il telefono.
Un potente accento del sud italia:
"Buonggiorno signorina, sentaa... io cerco Barbanero"
"?"
"Essussiva, dai, Barbanero! Quello che dentro ci stanno i giorni, le cose..."
"Intende l'almanacco di Barbanera?" "Chillu, ecco. Senta, ce lo avete voi, signorina?"
"No, va ordinato signora, mi spiace"
"Ma come funziona, scusate? Voi alla Supplì non ci avete i libri in Italiano? Ogni volta che chiamo nun ci vite ninte"
"Eh, signora, è che abbiamo uno spazio piccolo, e non possiamo avere TUTTO, capisce?"
"Ma quindi ne avete pochi pochi, di libri?"
"beh, abbiamo la narrativa, dei classici, la poesia, la saggistica..."
"ma qualcosa sull'uncinetto ce lo avete?"
"no, signora va ordinato"
"Ettepareva!"
"Eh, sa com'è, l'uncinetto è un arte per pochi"
"E qualcheccosa che spiega come far andare via le macchie? Ce l'avete?"
"no, purtroppo no..."
"Eappunto!! Vede che c'ho raggione io, e ce ne avete pochi pochi di libri?!?"
"..."
"Vabbuò, magari chiedo a mia cuggina di spedirmeli il barbanero e il libro di uncinetto... che voi mi parete poco... come si dice... poco furniti, vè, arrivederla signorì"
"..."
Click.
E non faccio in tempo a metter giù il telefono che nel frattempo, la donna bella, giovane, ricca e stracciamarroni (che ha spalmato le cartoline e i biglietti d'auguri ovunque, sui libri, per terra, sui bancone e osserva la sua installazione artistica che mi porterà via i prossimi 30 minuti e mi condannerà a ritardare la pausa pranzo con aria scettica e scocciata) sbotta: "Ouch, certo che ultimamente siete proprio sforniti... possibile che non abbiate nemmeno una cartolina raffigurante "la vagina azzurra" di vattelapesca?!? Voglio parlare con un responsabile"
Ed improvvisamente capisci.
Oggi, indipendentemente dalla lingua, dalla classe sociale, dall'età...
il genere umano ha deciso di piallarti i marroni con il mattarello del Didò.
Alice sospiratrice
All'improvviso suona il telefono.
Un potente accento del sud italia:
"Buonggiorno signorina, sentaa... io cerco Barbanero"
"?"
"Essussiva, dai, Barbanero! Quello che dentro ci stanno i giorni, le cose..."
"Intende l'almanacco di Barbanera?" "Chillu, ecco. Senta, ce lo avete voi, signorina?"
"No, va ordinato signora, mi spiace"
"Ma come funziona, scusate? Voi alla Supplì non ci avete i libri in Italiano? Ogni volta che chiamo nun ci vite ninte"
"Eh, signora, è che abbiamo uno spazio piccolo, e non possiamo avere TUTTO, capisce?"
"Ma quindi ne avete pochi pochi, di libri?"
"beh, abbiamo la narrativa, dei classici, la poesia, la saggistica..."
"ma qualcosa sull'uncinetto ce lo avete?"
"no, signora va ordinato"
"Ettepareva!"
"Eh, sa com'è, l'uncinetto è un arte per pochi"
"E qualcheccosa che spiega come far andare via le macchie? Ce l'avete?"
"no, purtroppo no..."
"Eappunto!! Vede che c'ho raggione io, e ce ne avete pochi pochi di libri?!?"
"..."
"Vabbuò, magari chiedo a mia cuggina di spedirmeli il barbanero e il libro di uncinetto... che voi mi parete poco... come si dice... poco furniti, vè, arrivederla signorì"
"..."
Click.
E non faccio in tempo a metter giù il telefono che nel frattempo, la donna bella, giovane, ricca e stracciamarroni (che ha spalmato le cartoline e i biglietti d'auguri ovunque, sui libri, per terra, sui bancone e osserva la sua installazione artistica che mi porterà via i prossimi 30 minuti e mi condannerà a ritardare la pausa pranzo con aria scettica e scocciata) sbotta: "Ouch, certo che ultimamente siete proprio sforniti... possibile che non abbiate nemmeno una cartolina raffigurante "la vagina azzurra" di vattelapesca?!? Voglio parlare con un responsabile"
Ed improvvisamente capisci.
Oggi, indipendentemente dalla lingua, dalla classe sociale, dall'età...
il genere umano ha deciso di piallarti i marroni con il mattarello del Didò.
Alice sospiratrice
Monday, February 16, 2009
voglio andare in nominesccion!!
Donna Manager se ne è andata.
Da quando ho iniziato a lavorare alla Supplì la mezza dozzina di manager è stata dimezzata (anzi, è vero che tecnicamente sono in tre, ma contando pure cervelli sfitti come Super manager e Ballerino Gayo, quindi direi che di teste sane ne resta solo una).
Epperò non basta restringere la piramide nell'organigramma per far fronte alla crisi.
E così iniziano a saltare le teste.
Ma ovviamente la cosa più divertente, come sempre, è la modalità con cui saltano: mica con la gigliottina, una cosa veloce e via... no, qui per farti fuori usano il cucchiaino da caffè.
Alla fine della sua giornata di lavoro, alle 7 e mmezza di sera, una delle fancazziste del primo piano, le cui chiappe sono qui sedute da più di un anno, viene convocata da Super Manager:
"Ciau Fancazzista A. Volevo comunicarti che oggi era il tuo ultimo giorno di lavoro. Stiamo attraversando un periodo di crisi e dobbiamo tagliare il personale"
"..." fancazzista A. basita e disperata, piange e non si capacita.
"Non temere, fancazzista A. ti daremo un ammortizzatore: per i prossimi tre mesi, sebbene non verrai a lavorare, riceverai comunque metà dello stipendio"
"..." Fancazzista A. si asciuga le lacrime, ma il suo orgoglio ancora sanguina
"E ovviamente forniremo ottime referenze qualora ti possano servire"
"Ma, ma... perchè proprio io?" chiede fancazzista A. che non si capacita di come possano ritenere inutili le sue pesanti chiappe.
"Mi spiace. Counque guarda, non sei solo tu. Ci sarà qualcun altro che perderà il lavoro. Ma non posso dire il nome adesso"
Fancazzista A. ci impiega un nanosecondo, il tempo di salutare un'ultima volta le sue colleghe fancazziste e la notizia dall'arco scocca e vola veloce di bocca in bocca.
Ora in tutti i piani della libreria è possibile sentire correnti adrenaliniche scorrere veloci e inarrestabili...
Ed è subito toto-lincenziamento.
Chi sarà il prossimo?
A tutti tremano i polsi, e alcuni, che non reggono lo stress dell'attesa, cedono e intraprendono un curioso pellegrinaggio:silenziosi e discreti, si aggirano attorno al customer service per chiedere "Super Manager, sono io? Sono io il futuro licenziato?"
Super Manager per ora ha sempre lanciato un breve sguardo dichiarando "no, non ti preoccupare, non sei te"
La sottoscritta non ha fatto il pellegrinaggio.
E sta incrociando le dita.
Spera, fortemente spera.
Spera nell'impossibile.
Spera di essere la prossima.
Che se mi danno 500 dollàri per stare a casa mentre cerco un altro lavoro, io ci metto la firma.
P.s.
Un applauso a Super Manager, che come sempre, utilizzando il minor numero di parole possibile, è riuscito a creare un clima lavorativo sereno e amichevole!
Alice speratrice
Da quando ho iniziato a lavorare alla Supplì la mezza dozzina di manager è stata dimezzata (anzi, è vero che tecnicamente sono in tre, ma contando pure cervelli sfitti come Super manager e Ballerino Gayo, quindi direi che di teste sane ne resta solo una).
Epperò non basta restringere la piramide nell'organigramma per far fronte alla crisi.
E così iniziano a saltare le teste.
Ma ovviamente la cosa più divertente, come sempre, è la modalità con cui saltano: mica con la gigliottina, una cosa veloce e via... no, qui per farti fuori usano il cucchiaino da caffè.
Alla fine della sua giornata di lavoro, alle 7 e mmezza di sera, una delle fancazziste del primo piano, le cui chiappe sono qui sedute da più di un anno, viene convocata da Super Manager:
"Ciau Fancazzista A. Volevo comunicarti che oggi era il tuo ultimo giorno di lavoro. Stiamo attraversando un periodo di crisi e dobbiamo tagliare il personale"
"..." fancazzista A. basita e disperata, piange e non si capacita.
"Non temere, fancazzista A. ti daremo un ammortizzatore: per i prossimi tre mesi, sebbene non verrai a lavorare, riceverai comunque metà dello stipendio"
"..." Fancazzista A. si asciuga le lacrime, ma il suo orgoglio ancora sanguina
"E ovviamente forniremo ottime referenze qualora ti possano servire"
"Ma, ma... perchè proprio io?" chiede fancazzista A. che non si capacita di come possano ritenere inutili le sue pesanti chiappe.
"Mi spiace. Counque guarda, non sei solo tu. Ci sarà qualcun altro che perderà il lavoro. Ma non posso dire il nome adesso"
Fancazzista A. ci impiega un nanosecondo, il tempo di salutare un'ultima volta le sue colleghe fancazziste e la notizia dall'arco scocca e vola veloce di bocca in bocca.
Ora in tutti i piani della libreria è possibile sentire correnti adrenaliniche scorrere veloci e inarrestabili...
Ed è subito toto-lincenziamento.
Chi sarà il prossimo?
A tutti tremano i polsi, e alcuni, che non reggono lo stress dell'attesa, cedono e intraprendono un curioso pellegrinaggio:silenziosi e discreti, si aggirano attorno al customer service per chiedere "Super Manager, sono io? Sono io il futuro licenziato?"
Super Manager per ora ha sempre lanciato un breve sguardo dichiarando "no, non ti preoccupare, non sei te"
La sottoscritta non ha fatto il pellegrinaggio.
E sta incrociando le dita.
Spera, fortemente spera.
Spera nell'impossibile.
Spera di essere la prossima.
Che se mi danno 500 dollàri per stare a casa mentre cerco un altro lavoro, io ci metto la firma.
P.s.
Un applauso a Super Manager, che come sempre, utilizzando il minor numero di parole possibile, è riuscito a creare un clima lavorativo sereno e amichevole!
Alice speratrice
Sunday, February 15, 2009
specialità bolognesi
Pensavo che c'è questa bella fanciulla che vorrebbe aprire un localino,
magari pure qui, dalle parti di Broccolino o di Niu Iorc...
Ecco, Alghina,
sappi che,
sebbene te sia una cuoca sopraffina,
una donna dotata dal divino pollice gastronomico,
e una maestra nella combinazione dei sapori...
io non so se il tuo menù potrà mai competere,
perchè i ristoranti del luogo propongono anche afrodisiache specialita' regionali:
Pensavo di entrare dentro e spiegare al proprietario un paio di cosette...
ma poi mi son detta "Ma no, basta con la sindrome da maestrina dalla penna rossa, per mille accenti circonflessi! Lascia un po' di divertimento anche per chi verra' dopo di te!"
Alice cannibalizzatrice
magari pure qui, dalle parti di Broccolino o di Niu Iorc...
Ecco, Alghina,
sappi che,
sebbene te sia una cuoca sopraffina,
una donna dotata dal divino pollice gastronomico,
e una maestra nella combinazione dei sapori...
io non so se il tuo menù potrà mai competere,
perchè i ristoranti del luogo propongono anche afrodisiache specialita' regionali:
Pensavo di entrare dentro e spiegare al proprietario un paio di cosette...
ma poi mi son detta "Ma no, basta con la sindrome da maestrina dalla penna rossa, per mille accenti circonflessi! Lascia un po' di divertimento anche per chi verra' dopo di te!"
Alice cannibalizzatrice
allergia da scartoffie
E almeno l'incontro con la cecoslovacca ce lo siamo levato.
La scuoletta in questione è la nemesi della Supplì.
E infatti mentre la libreria fica sta nella Manhattan fica, la scuoletta sta nel già battezzato "quartiere della morte" (che mi pare ancora di sentire di sottofondo le vocine dei super cervelloni compagni del Grinta che sgranavano gli occhi eslamando: "Bedford Stuyvesant? Bedford Stuyvesant? A Bedford Stuyvesant la gente si spara e si accoltella per strada! Nessun sano di mente ci va!").
I bambini sono tutti neri, mulatti, indios e latini. I genitori hanno in media tre figli, vengono a prenderli e li incastrano dentro e sopra un unico passeggino come fossero mattoncini del tetris.
I genitori, mentre escono rincorrendo o trascinando i loro nani urlano, sghignazzano, minacciano sberle, danno a bambini di 10 mesi snack al cioccolato.
I bambini urlano, sghignazzano e fuggono in giro.
Non vi mentirò.
Questa dannata scuola mi piace da morire.
Epperò durante il colloquio con la burbera cecoslovacca è chiaro che, al momento, non ho possibilità:
"da quanto tempo sei qui?"
"Da un anno emmezzo"
"E nessuno ti ha spiegato cosa fare? Che vergogna! E' una vergogna!"
"Eh... che devo fare?"
"Prendi i tuoi esami universitari, traduciteli, poi vai da un notaio e pagalo perchè ci metta un timbro. Poi spedisci tutto ad Albany. Dopo firmi delle carte, fai la conversione dei tuoi crediti e poi preghi per tre lune piene, aspettando che ti mandino il riconoscimento del tuo master."
"3 mesi?!"
"Sì. Io non posso prenderti senza riconoscimento. Ma quando arriva te ritorna, che mi stai simpa e se c'è un posto puoi venire qui. Qui si lavora sodo, eh!"
"Signorsì signora. C'e' altro che devo fare, per entrare nel tuo clan?"
"Sì, devi fare i 3 test dello stato di New York. Sono difficili, un sacco di gente non riesce a passarli.
Sono come le tre prove delle fiabe. Solo i puri di cuore riusciranno. Vai sul sito di NY, chiama il dipartimento dei servizi educativi dello stato e fatti spiegare quali documenti ti servono per iscriverti ai test"
"Va bene. E' tutto?"
"Si'. Ora vai. E quando hai tutti i documenti ricordati di me".
Ora, se c'e' una cosa nella quale la sottoscritta e' geneticamente inetta e' proprio la gestione delle scartoffie...
Lei, che ha ridato TUTTI gli esami sostenuti durante l'Erasmus in Italia perche' aveva dimenticato le scadenze e smarrito per 3 mesi i certificati (ricomparsi quando ormai erano utili solo per foderare la gabbietta dei canarini).
Quella che si dimenticava di andare a ritirare il cedolino per lo stipendio da supplente, e doveva essere l'impiegato a chiamarla chiedendo "ah, ma allora non e' morta?!"
Quella che pur di non passare dalla segreteria studenti era disposta a perdere 100 ore di tirocinio e rifarle da capo (tutto ma non la segreteria studenti, piuttosto strappatemi le unghie dei piedi)
Quella che se c'e' da alzare la cornetta per farsi dare i soldi che gli spettano, e si deve parlare con un addetto... no. Piuttosto aspetta l'Armageddon.
Che pur di non dover fare la coda alla mutua, e dover compilare fogli e cose... non si prende la mutua.
Quella che davanti a qualsiasi ufficio burocratico vacilla.
Che solo la vista di una marca da bollo la agita.
Che pure le bollette, con quell'aria cosi' professionale, la disturbano.
Che con il Modello Unico ci fa i coriandoli e i cappellini da imbianchino.
Bene. Lei, come prevedibile, gia' e' stanca e angosciata solo al pensiero di tutto il via vai fai gira firma spedisci compila che le si prospetta.
In inglese.
Alice auto-demoralizzatrice
La scuoletta in questione è la nemesi della Supplì.
E infatti mentre la libreria fica sta nella Manhattan fica, la scuoletta sta nel già battezzato "quartiere della morte" (che mi pare ancora di sentire di sottofondo le vocine dei super cervelloni compagni del Grinta che sgranavano gli occhi eslamando: "Bedford Stuyvesant? Bedford Stuyvesant? A Bedford Stuyvesant la gente si spara e si accoltella per strada! Nessun sano di mente ci va!").
I bambini sono tutti neri, mulatti, indios e latini. I genitori hanno in media tre figli, vengono a prenderli e li incastrano dentro e sopra un unico passeggino come fossero mattoncini del tetris.
I genitori, mentre escono rincorrendo o trascinando i loro nani urlano, sghignazzano, minacciano sberle, danno a bambini di 10 mesi snack al cioccolato.
I bambini urlano, sghignazzano e fuggono in giro.
Non vi mentirò.
Questa dannata scuola mi piace da morire.
Epperò durante il colloquio con la burbera cecoslovacca è chiaro che, al momento, non ho possibilità:
"da quanto tempo sei qui?"
"Da un anno emmezzo"
"E nessuno ti ha spiegato cosa fare? Che vergogna! E' una vergogna!"
"Eh... che devo fare?"
"Prendi i tuoi esami universitari, traduciteli, poi vai da un notaio e pagalo perchè ci metta un timbro. Poi spedisci tutto ad Albany. Dopo firmi delle carte, fai la conversione dei tuoi crediti e poi preghi per tre lune piene, aspettando che ti mandino il riconoscimento del tuo master."
"3 mesi?!"
"Sì. Io non posso prenderti senza riconoscimento. Ma quando arriva te ritorna, che mi stai simpa e se c'è un posto puoi venire qui. Qui si lavora sodo, eh!"
"Signorsì signora. C'e' altro che devo fare, per entrare nel tuo clan?"
"Sì, devi fare i 3 test dello stato di New York. Sono difficili, un sacco di gente non riesce a passarli.
Sono come le tre prove delle fiabe. Solo i puri di cuore riusciranno. Vai sul sito di NY, chiama il dipartimento dei servizi educativi dello stato e fatti spiegare quali documenti ti servono per iscriverti ai test"
"Va bene. E' tutto?"
"Si'. Ora vai. E quando hai tutti i documenti ricordati di me".
Ora, se c'e' una cosa nella quale la sottoscritta e' geneticamente inetta e' proprio la gestione delle scartoffie...
Lei, che ha ridato TUTTI gli esami sostenuti durante l'Erasmus in Italia perche' aveva dimenticato le scadenze e smarrito per 3 mesi i certificati (ricomparsi quando ormai erano utili solo per foderare la gabbietta dei canarini).
Quella che si dimenticava di andare a ritirare il cedolino per lo stipendio da supplente, e doveva essere l'impiegato a chiamarla chiedendo "ah, ma allora non e' morta?!"
Quella che pur di non passare dalla segreteria studenti era disposta a perdere 100 ore di tirocinio e rifarle da capo (tutto ma non la segreteria studenti, piuttosto strappatemi le unghie dei piedi)
Quella che se c'e' da alzare la cornetta per farsi dare i soldi che gli spettano, e si deve parlare con un addetto... no. Piuttosto aspetta l'Armageddon.
Che pur di non dover fare la coda alla mutua, e dover compilare fogli e cose... non si prende la mutua.
Quella che davanti a qualsiasi ufficio burocratico vacilla.
Che solo la vista di una marca da bollo la agita.
Che pure le bollette, con quell'aria cosi' professionale, la disturbano.
Che con il Modello Unico ci fa i coriandoli e i cappellini da imbianchino.
Bene. Lei, come prevedibile, gia' e' stanca e angosciata solo al pensiero di tutto il via vai fai gira firma spedisci compila che le si prospetta.
In inglese.
Alice auto-demoralizzatrice
Saturday, February 14, 2009
amore o calesse?
Ci sono giorni in cui la sottoscritta si lancia come un kamikaze in discussioni
sentimental-esistenzialoidi che non possono che finire male:
"Grinta, come fai a sapere che mi ami ancora?"
"uff..." sospira alzando gli occhi al cielo il coniuge
"Sul serio! Come fai a sapere che è amore e non abitudine?"
"Ti amo perchè non ho altra scelta"
"Perchè sono così amabile e irresistibile che...?"
"No. Perchè mi conosci talmente bene, sai talmente tante cose sul io conto... che se non ti amassi sarei costretto a ucciderti"
E la prossima volta imparo a star zitta.
Alice smenatrice
sentimental-esistenzialoidi che non possono che finire male:
"Grinta, come fai a sapere che mi ami ancora?"
"uff..." sospira alzando gli occhi al cielo il coniuge
"Sul serio! Come fai a sapere che è amore e non abitudine?"
"Ti amo perchè non ho altra scelta"
"Perchè sono così amabile e irresistibile che...?"
"No. Perchè mi conosci talmente bene, sai talmente tante cose sul io conto... che se non ti amassi sarei costretto a ucciderti"
E la prossima volta imparo a star zitta.
Alice smenatrice
Thursday, February 12, 2009
narici archiviatrici
Lo sapevate che il nostro naso ha la memoria lunga?
Ora, non ricordo nel dettaglio la spiegazione scientifica, ma il succo è: visto che l'area dell'olfatto è vicina all'ufficio centrale della memoria a lungo termine, ci sono odori che attivano ricordi sepolti e impolverati.
Tipo, il formaggio per me profuma di infanzia. Nel senso che per anni il babbo e la nonna sono stati lattai, ed io ho passato interi pomeriggi nel retro bottega, sbrigando i compiti seduta sulle forme di reggiano , giocando a bocce con i tomini e facendo le formine con la ricotta fresca.
Quindi, ogni volta che entro in una latteria, faccio un salto spazio temporale e mi ricordo di quando ero alta due caciotte o poco più.
Poi c'è anche l'aroma dell'ormai introvabile colla nel barattolo, quella con il cucchiaino di plastica, che sniffavo alla scuola materna (e i devastanti effetti dell'assunzione di stupafacenti in sì giovine età sono tutt'ora visibili: sono uscita dal tunnel della colla sniffabile per entrare nel mondo splatter della colla Vinavil. Adoro spalmarmela sulle mani e poi squamarmi come un visitorz).
E infine c'è la fragranza strepitosa di quella gommina profumata che ho tentato ripetutamente di mangiare tanto sembrava zuccherosa (la gommina è andata smarrita, ma il suo profumo resta indelebile tra le 10 cose più buone al mondo. E probabilmente più tossiche. Ma pazienza).
Insomma, ci sono odori e puzzette che ti acchiappano per i capelli, ti trascinano indietro negli anni, e pop! Come per magia, ecco che ti riportano a un posto, una persona, una cosa...
Bene, stasera sono entrata in casa e il mio naso ha tartufato uno di quegli odori. Uno di quelli da "Oddìo questa cosa mi ricorda di quando ero piccola".
Epperò va a capire che accidenti è.
Senza dire una parola ho iniziato a vagare per casa con le narici dilatare inspirando come un muflone alla ricerca della fonte aromatica primaria.
Sono entrata e riuscita 10 volte dalla porta di ingresso, con il naso in aria alla ricerca di una traccia odorifera sotto lo sguardo imperturbabile del Grinta.
Era un odore di cibo, ma anche no.
Molto dolce.
L'odore che possono avere solo quelle cose con colori sgargianti se non fosforescenti.
E dopo 10 minuti, quando ormai stavo iperventilando a forza di aspirare aria nei polmoni e stavo per arrendermi il furbetto mi guarda, incrocia le braccia e sghignazzando sotto i baffi chiede: "L'hai sentito anche tu, eh?"
"Ahhh.... Sssssiii Cos'è?!? Dov'è?!?"
gemo come una brutta copia di Gollum
"..."
"Profuma di buono, voglio mangiarlo..."
"!!"
"E' qualcosa che mangiavo quando ero piccola..."
"...Sì. Perchè sei sempre stata tonta. E' questo:"
Il nostro nuovo detersivo per piatti.
Che, me ne rendo conto solo ora, ha lo stesso profumo del Didò.
Quello verde.
Ora, tra il parmigiano nel frigo e le bolle di mela verde che si sprigionano mentre sfrego le padelle, la cucina della topaia è diventata il regno dei miei ricordi di infanzia!
Alice rimembratrice
ps. e ci sto mettendo tutta la mia buona volontà per resistere all'insano impulso di assaggiare questo profumatissimo e inebriante Scrab Busters!!
Ora, non ricordo nel dettaglio la spiegazione scientifica, ma il succo è: visto che l'area dell'olfatto è vicina all'ufficio centrale della memoria a lungo termine, ci sono odori che attivano ricordi sepolti e impolverati.
Tipo, il formaggio per me profuma di infanzia. Nel senso che per anni il babbo e la nonna sono stati lattai, ed io ho passato interi pomeriggi nel retro bottega, sbrigando i compiti seduta sulle forme di reggiano , giocando a bocce con i tomini e facendo le formine con la ricotta fresca.
Quindi, ogni volta che entro in una latteria, faccio un salto spazio temporale e mi ricordo di quando ero alta due caciotte o poco più.
Poi c'è anche l'aroma dell'ormai introvabile colla nel barattolo, quella con il cucchiaino di plastica, che sniffavo alla scuola materna (e i devastanti effetti dell'assunzione di stupafacenti in sì giovine età sono tutt'ora visibili: sono uscita dal tunnel della colla sniffabile per entrare nel mondo splatter della colla Vinavil. Adoro spalmarmela sulle mani e poi squamarmi come un visitorz).
E infine c'è la fragranza strepitosa di quella gommina profumata che ho tentato ripetutamente di mangiare tanto sembrava zuccherosa (la gommina è andata smarrita, ma il suo profumo resta indelebile tra le 10 cose più buone al mondo. E probabilmente più tossiche. Ma pazienza).
Insomma, ci sono odori e puzzette che ti acchiappano per i capelli, ti trascinano indietro negli anni, e pop! Come per magia, ecco che ti riportano a un posto, una persona, una cosa...
Bene, stasera sono entrata in casa e il mio naso ha tartufato uno di quegli odori. Uno di quelli da "Oddìo questa cosa mi ricorda di quando ero piccola".
Epperò va a capire che accidenti è.
Senza dire una parola ho iniziato a vagare per casa con le narici dilatare inspirando come un muflone alla ricerca della fonte aromatica primaria.
Sono entrata e riuscita 10 volte dalla porta di ingresso, con il naso in aria alla ricerca di una traccia odorifera sotto lo sguardo imperturbabile del Grinta.
Era un odore di cibo, ma anche no.
Molto dolce.
L'odore che possono avere solo quelle cose con colori sgargianti se non fosforescenti.
E dopo 10 minuti, quando ormai stavo iperventilando a forza di aspirare aria nei polmoni e stavo per arrendermi il furbetto mi guarda, incrocia le braccia e sghignazzando sotto i baffi chiede: "L'hai sentito anche tu, eh?"
"Ahhh.... Sssssiii Cos'è?!? Dov'è?!?"
gemo come una brutta copia di Gollum
"..."
"Profuma di buono, voglio mangiarlo..."
"!!"
"E' qualcosa che mangiavo quando ero piccola..."
"...Sì. Perchè sei sempre stata tonta. E' questo:"
Il nostro nuovo detersivo per piatti.
Che, me ne rendo conto solo ora, ha lo stesso profumo del Didò.
Quello verde.
Ora, tra il parmigiano nel frigo e le bolle di mela verde che si sprigionano mentre sfrego le padelle, la cucina della topaia è diventata il regno dei miei ricordi di infanzia!
Alice rimembratrice
ps. e ci sto mettendo tutta la mia buona volontà per resistere all'insano impulso di assaggiare questo profumatissimo e inebriante Scrab Busters!!
Tuesday, February 10, 2009
ma ma ma maaaa To to to to
Da quando ho ricominciato a mangiare carne, (perchè sì, dopo 13 anni di vegetarianesimo, arrivata nella patria dell' hmbrgr mi sono arresa e sono tornata onnivora, che qui a Niù Iorc esser vegetariani è costoso, poco salutare e molto insapore) comunque, come dicevo, da quando ho ricominciato a mangiare carne il Grinta, che ha origini argentine e azzannerebbe le cosce delle mucche al pascolo come le iene ridens tanto va matto per la carnazza, ha esalato un sospiro di sollievo, innalzato un urlo di giubilo e tirato fuori i coltelli per scuoiare i conigli e squartare i piccioni.
Da allora sul nostro desco si sono alternati polli, salsicce, bacon e polpettine, e il Grinta, che ha sempre sostenuto che la mia carnagione fosse verdicchia ora, offuscato dalle gioie della carne, mi trova "meno cadaverica del solito" e persino "rosea" (per lui vige il detto popolare "due cuori e una bistecca o la passione ci si secca"... e come la coppia sia riuscita ad arrivare sino a questo punto, dopo anni di miseri rapanelli e formaggini... resta tuttora un mistero).
Epperò c'è una cosa che il Grinta vuole assolutamente farmi provare, e che io non ho mai mai mai mangiato.
Il Sushi.
Ora, a me il pesce crudo evoca, per associazione di idee,
qualcosa di freddo,
qualcosa di viscido,
qualcosa di parecchio puzzoso.
Insomma, un po' come mangiarsi il laccio di una scarpa da ginnastica infangata.
Epperò come dice il Grinta, "Siamo a NY, dove il Sushi te lo tirano dietro! Dove la troviamo un'altra occasione di provare queste delizie senza dover accendere un mutuo?!"
Quindi, sappiate che nella lista delle cose da fare, accanto al colloquio con la cecoslovacca nel quartiere dove ti sparano addosso, ciò pure questo cacchio di meeting con il pesce sminuzzato...
Ah, e girano voci, tra gli scaffali della Supplì, che pezzi grossi della Grande Madre Libreria verranno a visitarci dall'Italia, per capire questa storia dei libri francesi.
Insomma, tra i pesci puzzosi, i delinquenti assassini e i boss italiani, non so chi mi spaventi di più.
Forse il pesce.
Meno male che, per non fare brutta figura al ristorante giapponese, mi sono preparata ed ho approfonditamente studiato questo:
Alice sushizzatrice
Da allora sul nostro desco si sono alternati polli, salsicce, bacon e polpettine, e il Grinta, che ha sempre sostenuto che la mia carnagione fosse verdicchia ora, offuscato dalle gioie della carne, mi trova "meno cadaverica del solito" e persino "rosea" (per lui vige il detto popolare "due cuori e una bistecca o la passione ci si secca"... e come la coppia sia riuscita ad arrivare sino a questo punto, dopo anni di miseri rapanelli e formaggini... resta tuttora un mistero).
Epperò c'è una cosa che il Grinta vuole assolutamente farmi provare, e che io non ho mai mai mai mangiato.
Il Sushi.
Ora, a me il pesce crudo evoca, per associazione di idee,
qualcosa di freddo,
qualcosa di viscido,
qualcosa di parecchio puzzoso.
Insomma, un po' come mangiarsi il laccio di una scarpa da ginnastica infangata.
Epperò come dice il Grinta, "Siamo a NY, dove il Sushi te lo tirano dietro! Dove la troviamo un'altra occasione di provare queste delizie senza dover accendere un mutuo?!"
Quindi, sappiate che nella lista delle cose da fare, accanto al colloquio con la cecoslovacca nel quartiere dove ti sparano addosso, ciò pure questo cacchio di meeting con il pesce sminuzzato...
Ah, e girano voci, tra gli scaffali della Supplì, che pezzi grossi della Grande Madre Libreria verranno a visitarci dall'Italia, per capire questa storia dei libri francesi.
Insomma, tra i pesci puzzosi, i delinquenti assassini e i boss italiani, non so chi mi spaventi di più.
Forse il pesce.
Meno male che, per non fare brutta figura al ristorante giapponese, mi sono preparata ed ho approfonditamente studiato questo:
Alice sushizzatrice
Saturday, February 7, 2009
piccoli servi della gleba crescono
"Pronto? Parlo con Alliccia?"
"Sì, sono io"
"Qui è la scuola "noncapiraimaiilnomeperchèlodicotroppoveloce", abbiamo ricevuto il suo curriculum"
"ah, bene"
"Allora, immagino vorrai sapere i benefit: Noi diamo solo 1 settimana di vacanza, siamo una scuola privata e non chiudiamo mai. Di malattia anche. Diamo solo 5 giorni. POi se stai a casa sono affari tuoi"
"Apperò"
"Immagino vorrai sapere gli orari: sono 8 ore al giorno, con 5 giorni alla settimana. Dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio. La classe è di 15-20 bambini dai 2 ai 4 anni."
"A li mortacci"
"Quanti anni hai?"
" 28"
"Bene. Io non voglio quelle ragazzine di 22 anni che non sanno niente della vita"
"..."
"Immagino vorrai sapere del compenso. Noi ti offriamo 25.000 dollàri all'anno. Lordi, poi ci sono le tasse da toglierci. E poi... ma te ce l'hai il certificato di insegnante di NY?!"
"emmh... no, io il certificato non ce l'ho ma ho il corrispettivo italiano, ho una laurea che mi abilita proprio come maestra, proprio per quella fascia di età..."
"Eh, ma quello ci serve... Cosa ci mandi il curriculum a fare se non hai il certificato?"
"Beh, non sapevo fosse necessario..."
"vabbè, te vieni qui, porta tutti i tuoi documenti e io vedo se posso assumerti, magari ti pago un po' di meno, visto che sei senza certificati... vabbè che hai una voce simpatica... Alliccia ti chiami, vero? Di dove sei?"
"Italiana"
"E parli 3 lingue?"
"Sì, l'inglese è la peggiore"
"Ah, e Immagino vorrai sapere che anche io sono europea. Vengo dalla Cecoslovacchia, ti aiuto io a fare il certificato. Te vieni al colloquio. Ma sappi che non ci piacciono i lavativi"
"va bene, dove si trova la scuola?"
"In via "Nonsperaredicapirlochetantononcelafaraimai"
"Può ripetere?"
"Certo: èinutilcecheinsisticretina"
"va bene"
"Vieni puntuale che poi io devo andare a fare la spesa"
"Va bene"
Ora, fosse anche solo per andare a vedere questa burbera cecoslovacca, la prossima settimana la sottoscritta andrà a questo colloquio, per diventare maestra sfruttata e sottopagata di una scuola di cui non ha capito il nome, locata però in un quartiere (unico dettaglio che ha capito) che è al primo posto per omicidi, violenze e stupri.
L'unico piccolo irrisorio problema è che non sa la dannatissima street.
Quindi può solo confidare nelle doti da super detective del Grinta, che con l'ausilio di Google map è capace di scovare pure il Santo Graal e la fine dell'arcobaleno.
Alice smarritrice
"Sì, sono io"
"Qui è la scuola "noncapiraimaiilnomeperchèlodicotroppoveloce", abbiamo ricevuto il suo curriculum"
"ah, bene"
"Allora, immagino vorrai sapere i benefit: Noi diamo solo 1 settimana di vacanza, siamo una scuola privata e non chiudiamo mai. Di malattia anche. Diamo solo 5 giorni. POi se stai a casa sono affari tuoi"
"Apperò"
"Immagino vorrai sapere gli orari: sono 8 ore al giorno, con 5 giorni alla settimana. Dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio. La classe è di 15-20 bambini dai 2 ai 4 anni."
"A li mortacci"
"Quanti anni hai?"
" 28"
"Bene. Io non voglio quelle ragazzine di 22 anni che non sanno niente della vita"
"..."
"Immagino vorrai sapere del compenso. Noi ti offriamo 25.000 dollàri all'anno. Lordi, poi ci sono le tasse da toglierci. E poi... ma te ce l'hai il certificato di insegnante di NY?!"
"emmh... no, io il certificato non ce l'ho ma ho il corrispettivo italiano, ho una laurea che mi abilita proprio come maestra, proprio per quella fascia di età..."
"Eh, ma quello ci serve... Cosa ci mandi il curriculum a fare se non hai il certificato?"
"Beh, non sapevo fosse necessario..."
"vabbè, te vieni qui, porta tutti i tuoi documenti e io vedo se posso assumerti, magari ti pago un po' di meno, visto che sei senza certificati... vabbè che hai una voce simpatica... Alliccia ti chiami, vero? Di dove sei?"
"Italiana"
"E parli 3 lingue?"
"Sì, l'inglese è la peggiore"
"Ah, e Immagino vorrai sapere che anche io sono europea. Vengo dalla Cecoslovacchia, ti aiuto io a fare il certificato. Te vieni al colloquio. Ma sappi che non ci piacciono i lavativi"
"va bene, dove si trova la scuola?"
"In via "Nonsperaredicapirlochetantononcelafaraimai"
"Può ripetere?"
"Certo: èinutilcecheinsisticretina"
"va bene"
"Vieni puntuale che poi io devo andare a fare la spesa"
"Va bene"
Ora, fosse anche solo per andare a vedere questa burbera cecoslovacca, la prossima settimana la sottoscritta andrà a questo colloquio, per diventare maestra sfruttata e sottopagata di una scuola di cui non ha capito il nome, locata però in un quartiere (unico dettaglio che ha capito) che è al primo posto per omicidi, violenze e stupri.
L'unico piccolo irrisorio problema è che non sa la dannatissima street.
Quindi può solo confidare nelle doti da super detective del Grinta, che con l'ausilio di Google map è capace di scovare pure il Santo Graal e la fine dell'arcobaleno.
Alice smarritrice
Friday, February 6, 2009
... j'ai deux pallon que vous ne pouvez pas imaginè
Ecco.
Lo sapevo.
Che uno si lamenta e poi il karma arriva e ti tira tira uno scuzzoto, per mostrarti che, vedi? Può andare peggio, tipo così:
Mi hanno sradicato dal mio amato terzo piano della supplì e relegato nello sgabuzzino della morte: il customer service.
Le mie 9 ore di agonia trascorrono chiappa a chiappa con il super-manager.
Siamo come l'avanzo pasta e la banana. Ci teniamo compagnia in un freddo da scomparto frigo.
Tutto iniziò ieri, come un fulmine a ciel sereno, quando il SupermanagerGayo comparve mefistofelico alle mie spalle dichiarando:
"Bene. E' giunto il momento"
"?"
"Non sappiamo ancora se e quando, ma presto troveremo un fornitore di libri in francese"
"Chi se ne occupa di questa ricerca? Lei, sua eccellenza?"
"no, certo che no!"
"La Setta Pluto-Massonica-dei-Gay? I teletubbies?"
"TU"
"... Ve lo ricordate, vero, che io non parlo francese? Ve lo ricordate che invece la patti è svizzera? Che è lei quella che parla francese, tedesco, spagnolo andaluso e esperanto? Perchè non proponete alla Patti..."
"No. La Patti non ci piace. E a noi non importa se tu non sai il francese... sei europea, conosci di sicuro la letteratura francese... ora, piazzati davanti a questo immenso e impraticabile sito internet e inserisci nel nostro sistema i libri che dovremo comprare"
"E quali dovremo comprare? Avete fatto una lista?"
"TU fai la lista. Tu li inserisci. E intanto, cerca un distributore spagnolo"
"..."
"Ah, ovviamente, mi rendo conto che stai facendo un lavoro che richiede..."
... Più soldi? Una promozione?
"... un'e-mail aziendale. Ecco, ti ho fatto l'account"
"..."
" Adesso passa le prossime 5 ore della tua giornata qui, sotto il mio sguardo freddo, sfuggente ma vigile, pasticciando tra queste due tastiere e questi due schermi anti-diluviani. Io nel frattempo fisserò con intensità un punto nel vuoto, e mi impegnerò per la costruzione di un freddo e imbarazzante silenzio che si interponga tra il tuo orrendo golfino verde e il mio algido corpo da stecchino del ghiacciolo"
Ci sono buone probabilità che le mie prossime giornate trascorrano TUTTE così...
poi non c'è da stupirsi se la sera ho la nausea e il senso di gomito...
che tra lo schermo (presente i commodore 64? Scermo nero e scritta verde fosforescente? Ecco) e il SupermamagerGhiacciolo, improvvisamente mi rendo conto cosa ha dovuto passare DonnaManager negli ultimi 3 anni.
Alice sospiratrice
Ps: chiunque abbia qualche consiglio, in particolare riguardo alla saggistica francese e alla letteratura poliziesca francese (di cui io non so praticamente una mazza)... che io sono qui che inserisco libri seguendo l'affidabile criterio: "Umh... la copertina non è male, accattiamolo!"
Lo sapevo.
Che uno si lamenta e poi il karma arriva e ti tira tira uno scuzzoto, per mostrarti che, vedi? Può andare peggio, tipo così:
Mi hanno sradicato dal mio amato terzo piano della supplì e relegato nello sgabuzzino della morte: il customer service.
Le mie 9 ore di agonia trascorrono chiappa a chiappa con il super-manager.
Siamo come l'avanzo pasta e la banana. Ci teniamo compagnia in un freddo da scomparto frigo.
Tutto iniziò ieri, come un fulmine a ciel sereno, quando il SupermanagerGayo comparve mefistofelico alle mie spalle dichiarando:
"Bene. E' giunto il momento"
"?"
"Non sappiamo ancora se e quando, ma presto troveremo un fornitore di libri in francese"
"Chi se ne occupa di questa ricerca? Lei, sua eccellenza?"
"no, certo che no!"
"La Setta Pluto-Massonica-dei-Gay? I teletubbies?"
"TU"
"... Ve lo ricordate, vero, che io non parlo francese? Ve lo ricordate che invece la patti è svizzera? Che è lei quella che parla francese, tedesco, spagnolo andaluso e esperanto? Perchè non proponete alla Patti..."
"No. La Patti non ci piace. E a noi non importa se tu non sai il francese... sei europea, conosci di sicuro la letteratura francese... ora, piazzati davanti a questo immenso e impraticabile sito internet e inserisci nel nostro sistema i libri che dovremo comprare"
"E quali dovremo comprare? Avete fatto una lista?"
"TU fai la lista. Tu li inserisci. E intanto, cerca un distributore spagnolo"
"..."
"Ah, ovviamente, mi rendo conto che stai facendo un lavoro che richiede..."
... Più soldi? Una promozione?
"... un'e-mail aziendale. Ecco, ti ho fatto l'account"
"..."
" Adesso passa le prossime 5 ore della tua giornata qui, sotto il mio sguardo freddo, sfuggente ma vigile, pasticciando tra queste due tastiere e questi due schermi anti-diluviani. Io nel frattempo fisserò con intensità un punto nel vuoto, e mi impegnerò per la costruzione di un freddo e imbarazzante silenzio che si interponga tra il tuo orrendo golfino verde e il mio algido corpo da stecchino del ghiacciolo"
Ci sono buone probabilità che le mie prossime giornate trascorrano TUTTE così...
poi non c'è da stupirsi se la sera ho la nausea e il senso di gomito...
che tra lo schermo (presente i commodore 64? Scermo nero e scritta verde fosforescente? Ecco) e il SupermamagerGhiacciolo, improvvisamente mi rendo conto cosa ha dovuto passare DonnaManager negli ultimi 3 anni.
Alice sospiratrice
Ps: chiunque abbia qualche consiglio, in particolare riguardo alla saggistica francese e alla letteratura poliziesca francese (di cui io non so praticamente una mazza)... che io sono qui che inserisco libri seguendo l'affidabile criterio: "Umh... la copertina non è male, accattiamolo!"
Wednesday, February 4, 2009
competition! Prendete i guanti e sparpagliatevi in giro!
Ho avuto una meravigliosa idea.
Estremamente originalz, innovative e interactive.
No, non è vero niente.
Però pensavo. E pensavo questo:
visto che qui in Ammerica siamo immersi nella neve fino alle ascelle,
visto che lì in Europa siete sommersi di neve fino alla ascelle...
Io propongo una gara di babacci di neve.
Sto corrompendo il Grinta, che da quando facciamo yoga è diventato molto più Shanti shanti e Yogi Yogi ma sempre Rompi Rompi, a dedicare un pomeriggio alla creazione di un esercito di pupazzi di neve.
Oh, se state a Tunisi, o nella riserva naturale del Kenya potete sempre partecipare con un castello di sabbia, una scultura di foglie di banano, una torre di feci di scimmia... una foto di un babaccio fotografato l'anno scorso... fate voi, come più vi aggrada!
Nel frattempo da Londra mi giunse Questa:
Che sgomita prepotentemente per il podio!
Ora vado a cercare al negozietto-drogheria dei pakistani un bello scalpellino, e per domenica prossima vi faccio di David-Grinta di ghiaccio in dimensione naturale e nella posa del FioreDiLoto.
Oppure, sappiate che la giuria apprezzerebbe enormemente qualcosa tipo questo:
Oppure questo:
E questo
E infine questo:
... tirate fuori il Calvin Creatore che è in voi!
Alice scultrice
Estremamente originalz, innovative e interactive.
No, non è vero niente.
Però pensavo. E pensavo questo:
visto che qui in Ammerica siamo immersi nella neve fino alle ascelle,
visto che lì in Europa siete sommersi di neve fino alla ascelle...
Io propongo una gara di babacci di neve.
Sto corrompendo il Grinta, che da quando facciamo yoga è diventato molto più Shanti shanti e Yogi Yogi ma sempre Rompi Rompi, a dedicare un pomeriggio alla creazione di un esercito di pupazzi di neve.
Oh, se state a Tunisi, o nella riserva naturale del Kenya potete sempre partecipare con un castello di sabbia, una scultura di foglie di banano, una torre di feci di scimmia... una foto di un babaccio fotografato l'anno scorso... fate voi, come più vi aggrada!
Nel frattempo da Londra mi giunse Questa:
Che sgomita prepotentemente per il podio!
Ora vado a cercare al negozietto-drogheria dei pakistani un bello scalpellino, e per domenica prossima vi faccio di David-Grinta di ghiaccio in dimensione naturale e nella posa del FioreDiLoto.
Oppure, sappiate che la giuria apprezzerebbe enormemente qualcosa tipo questo:
Oppure questo:
E questo
E infine questo:
... tirate fuori il Calvin Creatore che è in voi!
Alice scultrice
Tuesday, February 3, 2009
siamo dei figli dei fiori di loto
Qualche giorno fa:
"Grinta, facciamo qualcosa insieme, iscriviamoci ad un corso!"
"Certo, amor mio, cosa vorresti fare? Qualche bella arte marziale? Ju Jutzu? Taekwondo? Karate?... Wrestling?!"
"No, veramente io pensavo a qualcosa di rilassante e meditativo... tipo chessò, yoga, o thai chi chuan..."
"Va bene, amor mio, va bene! Ti dirò, Tai chi coso mi incuriosisce!"
"... No, aspetta, ora che ci penso Thai chi Chuan è troppo spirituale, e tu sei troppo cinico e razionale e scettico per farlo... finiresti per farmi ridere tutto il tempo. Meglio Yoga!"
E yoga fu.
Oggi, i vostri eroi sono andati alla prima lezione e la sottoscritta ne è uscita sconvolta.
Non solo il Grinta si è comportato in maniera impeccabile, mettendoci impegno ed energia (durante gli esercizi di respirazione soffiava così forte da scompigliare i capelli del tizio davanti) ma pare sia stato miracolosamente folgorato dal tappetino yoghico.
Stasera,
di ritorno dalla lezione,
in cucina,
in mutande,
davanti ad una ciotola piena di insalata,
il Grinta era in questa posa qui:
"...?!"
"... è per vedere se a stomaco pieno mi viene meglio o peggio!"
"..."
"Aspetta, tienimi che provo a farlo con gli occhi chiusi..."
Se continua così la prossima settimana me lo ritroverò attorcigliato come un cestino di vimini...
Alice meditatrice
"Grinta, facciamo qualcosa insieme, iscriviamoci ad un corso!"
"Certo, amor mio, cosa vorresti fare? Qualche bella arte marziale? Ju Jutzu? Taekwondo? Karate?... Wrestling?!"
"No, veramente io pensavo a qualcosa di rilassante e meditativo... tipo chessò, yoga, o thai chi chuan..."
"Va bene, amor mio, va bene! Ti dirò, Tai chi coso mi incuriosisce!"
"... No, aspetta, ora che ci penso Thai chi Chuan è troppo spirituale, e tu sei troppo cinico e razionale e scettico per farlo... finiresti per farmi ridere tutto il tempo. Meglio Yoga!"
E yoga fu.
Oggi, i vostri eroi sono andati alla prima lezione e la sottoscritta ne è uscita sconvolta.
Non solo il Grinta si è comportato in maniera impeccabile, mettendoci impegno ed energia (durante gli esercizi di respirazione soffiava così forte da scompigliare i capelli del tizio davanti) ma pare sia stato miracolosamente folgorato dal tappetino yoghico.
Stasera,
di ritorno dalla lezione,
in cucina,
in mutande,
davanti ad una ciotola piena di insalata,
il Grinta era in questa posa qui:
"...?!"
"... è per vedere se a stomaco pieno mi viene meglio o peggio!"
"..."
"Aspetta, tienimi che provo a farlo con gli occhi chiusi..."
Se continua così la prossima settimana me lo ritroverò attorcigliato come un cestino di vimini...
Alice meditatrice
Monday, February 2, 2009
Ed ecco voi la causa prima dell'attuale recessione:
Ecco, per colpa di Cranio sono stata scoperta.
Questa cosa dei post-it prima o poi doveva venire fuori.
E nel caso ve lo foste perso, ecco un breve esempio di come trascorro le mie 9 ore di suppliniano supplizio...
Però poi li ri-uso eh, che io sono per il riciclaggio e l'energia pulita!
Alice post-izzatrice
Questa cosa dei post-it prima o poi doveva venire fuori.
E nel caso ve lo foste perso, ecco un breve esempio di come trascorro le mie 9 ore di suppliniano supplizio...
Però poi li ri-uso eh, che io sono per il riciclaggio e l'energia pulita!
Alice post-izzatrice
Subscribe to:
Posts (Atom)