Tipo le telefonate con l'assicurazione sanitaria per riuscire a mettere il nano da giardino sulla copertura del Grinta, con l'assicurazione che gioca alla morra cinese e prima prende i soldi dal conto, poi li rimette, poi li riprende, poi li prende due volte e poi cambia idea, fa una giravola e salta un turno... ci si impiegha quasi un mese a tirare un sospiro di sollievo e a ricevere il via libera.
Che vuol dire che ci saranno cifre a 3 zeri da sborsare, eh, che come sempre qui la salute si paga, e pure cara... ma almeno si dovrebbe essere al riparo dai cifroni a 4 zeri.
Ci sono le telefonate alla dinamite con l'agenzia, che non solo non poteva attraversare il confine del Vermont e quindi non era con noi e i genitori biologici in ospedale mentre tutti assieme sbattevamo la capa contro i muri a vetro della NICU, ma ora inizia a fare come Pilato e prova a lavarsene le mani, dicendo che:
- Fino a quando il nano non viene dimesso dall'ospedale non partiranno le pratiche, vogliono essere sicuri che il nano sia sano, sanissimo, invincibile. Quindi fino a quando siamo in NICU, anche se siamo stati tecnicamente dimessi dall'Ospedalino del Vermont, e siamo in una nuova NICU, qui non si muove foglia.
- Il nano deve avere un certificato che ne attesti la forte e indistruttibile costituzione, possibilmente una pergamena in copto firmata dai chirurghi che l'hanno operato che dica che tutto va a puffaviglia e non verrà operato mai più, sennò loro fanno un passo indietro e dovremo fare l'adozione usando un avvocato esterno come garante.
Alice perde un pelino la tramontana, ma come? Ma se lo sapevate da subito che il nano aveva le bolle, se ci avete contattato VOI prima della mamma biologica... ora secondo voi dove lo si trova un chirurgo disposto a scrivere una roba del genere? Per un nano di 3 settimane che ha appena lasciato sul tavolo operatorio due terzi di un polomone?!
L'agenzia spiega il suo dilemma:
Nel momento in cui i genitori biologici firmano e rinunciano alla patria podestà, il nano è in carico a loro, e noi saremo i genitori affidatari fino alla conclusione delle pratiche, che impiegano circa 6 mesi.
Il che vuol dire che, se ad un certo punto noi ci tiriamo indietro e diciamo "Sai che c'è? Sto nano mi annoia, e poi mi ha persino rigurgitato sulla maglietta buona... non lo voglio più, vado a comprarmi un'iguana" loro si ritrovano con un nano difettoso, difficile da piazzare in un'altra famiglia.
Quindi a meno che il nano non abbia il bollino Chiquita, si sta tutti fermi e in attesa.
Alle perplessità di Alice spiegano che ci sono ALTRE agenzie che si occupano di adozioni di nani difettosi, ma che loro lavorano solo con merce certificata, e quindi il nano deve procacciarsi la certificazione.
Quindi Alice e il Grinta premono per una dimissione post-operatoria veloce e indolore.
Poi ci sono i genitori biologici che prendono macchine, treni e autobus e vengono a vedere il nano da giardino prima dell'operazione. E Alice che si sente in colpa per non essere riuscita a tenerlo fuori da un ospedale per più di 6 ore. E sebbene Alice e il Grinta siano irrimediabilmente innamorati dei genitori biologici del nanod a giardino, a lei partono in quarta tutta una serie di paranoie esistenziali del tipo: "Penseranno siamo degli irresponsabili, dei piagnoni, delle mezze cartucce... Vedranno quando è gnomico lo gnomo e decideranno di riprenderselo... scopriranno che siamo un bluff e che come genitori faccamo cagare...".
Intanto Alice e il Grinta hanno un nuovo impegnativo passatempo: litigare con le infermiere.
- Litigano con quelle che dopo che loro dicono: "Siamo qui fuori... ci chiami se si sveglia-piange-deve mangiare?" rispondono "Certo certo"... poi te arrivi e il nano è lì che ulula nel cocchio da solo da talmente tanto che è slittato giù ed ha i piedi che penzolano nel vuoto manco fosse un funambolo. Che io dico, ma se non ti chiedo manco di far nulla, solo chiamarmi, ma chiamami, balenga, no?!?
- Litigano con LA infermiera del turno di notte che, nonnostante le indicazioni dei chirurghi, la sera prova a propinare morfina extra al nano. Che io guarda, fino ad un certo punto ti capisco anche, o te infermiera pro-morfina. Io lo capisco, che il nano da giardino che urla disperato la notte ti disturba, e rompe le balle, e mi guardi con aria truce mentre le provo tutte e manca solo che mi metta a suonare la grancassa ma non riesco a calmarlo... e scuoti la testa e mi dici:
"Mammina, tuo figlio soffre... lo vuoi vedere soffrire?" ed hai già in mano la siringa pronta e me la sventoli davanti al naso.
No, bella di mammà, non lo voglio vedere soffrire, ma non lo voglio vedere manco intubato come un bioler, se permetti! "Infermiera cara, c'eri anche tu quando l'intera equipe di chirughi ha detto di non eccedere con la morfina ed anzi di provare a toglierla del tutto, sennò poi lo intubano, perchè gli indebolisce e mozza il respiro, e invece deve esercitare il lobo rimasto che è tutto rattrappito eun po' collassato, giusto? C'eri, no? E' scritto nella sua cartella"
"Sì, è vero... Ma senti come piange, mammina, soffre..."
"Sta piangendo da 10 minuti, fammi provare a calmarlo, magari ha fame, magari va cambiato, magari se gli canto i ricchi e i poveri..."
"E te, pensi di saperlo calmare, mammina? Perchè mi sembrate entrambi un po' stressati"
"Maddai?!? Va là che qui stiamo un fiore, bellina! Penso di volerci provare, infermierina, prima di sparargli un'altra dose di antidolorifico da cavallo che me lo manda a ballare nell'Olimpo con Pollon".
- Litigano con le infermiere del turno di giorno che quando passa il round di chirurghi e dice: "Toglietegli le canule e il tubo del cibo. Così starà un po' più comodo e e soprattutto vediamo come se la cava a mangiare da solo e respirare senza aiuto", dicono "sì si certo o Santo Chirurgo"... e poi si rifiutano di levare cavi e tubini per ulteriori 24 ore perchè loro vogliono "aspettare ancora un po'. E' bene fare le cose con calma e gradualmente, che fretta hai te?" "Scusa, ma sei infermiera o chirurgo, fammi capire?". Boh.
Litigano talmente tanto che, presi dalla disperazione, ma soprattutto grazie al fatto che il nano da giardino dimostra una velocità di recupero pari a quella del fagiolo magico di Giovannino, udite udite...
Vengono dimessi.
Hanno una lista infinita di appuntamenti e controlli, perchè il sopravvissuto lobino del nano ancora non è cresciuto, e prima di mandarli via con le bolle papali l'intero reparto ripete ad Alice e la Bestia come un mantra: "Mi raccomando! Non deve ammalarsi. Per nessun motivo. Guai se si prende un raffreddore, un influenza, un bubù".
Va bene.
Il nano da giardino ha cerotti lungo tutto il fianco, dove c'è la cicatrice dell'operazione c'è una pallina che sbuca fuori quando si arrabbia (un enfisema sottocutaneo che sembra un incazzometro, al momento), ha una faccia un po' corrucciata e molto diffidente (e te credo!) e energia da vendere.
Alice e il Grinta sono esausti.
Alice in realtà è così esausta che si dimentica persino di essere felice, e dopo appena 20 minuti fuori dall'ospedale, si fa prendere da un attacco di panico, iperventila, diventa verde, vomita, e crolla addormentata per le successive 3 ore.
Fortuna che invece di portare il nano da giardino alla topaia (non mettono piede nella topaia da circa 3 settimane, da quando sono partiti per il Vermont in fretta e furia... c'è probabilmente una rana morta, innumerevoli piante essicate, l'immondizia sarà esplosa per combustione, una polis greca di blatte avrà creato un acropoli nel lavandino della cucina e chissà che altro... non esattamente l'ambiente sano e asettico che ci si aspetta per un nano post-operato, ecco) sono andati a farsi coccolare e rimettere in sesto dai loro angeli custodi, che li rifocillano di attenzioni, pasta fatta in casa e braccia extra per ninnare il nano mentre Alice perde i sensi e si fa prendere dal furor panico.
Poi si ripiglia.
E tira il fiato.
Ma poco.
Che è bene non abbassare mai la guardia.
E' il 29 agosto. Il nano da giardino è libero da cavi e sondini.
PRIMA |
Potrà sgambettare senza far partire allarmi e sirene.
E per la prima volta dormono TUTTI e tre assieme tra le stesse quattro mura.
Alice festeggiatrice
DOPO |
Siete forti, ragazzi!
ReplyDeleteE questa foto finale... è b-e-l-l-i-s-s-i-m-a!!! Felice per voi, sinceramente felice!
E la parte economico-burocratica della faccenda l'aspettavo al varco. Che per quanto si possa pensare come secondaria rispetto al vero problema della salute di Tristan, alla fine crea non pochi problemi.
ReplyDeleteOra manca solo che il polmone ricresca come annunciato e dovrebbe poter fare il soffiatore di vetro?
Un applauso agli angeli custodi.
Certo che se qualcuno ha qualche dubbio anche lontano sulla tua provenienza le espressioni in torinese e le battute stile Luciana Littizzetto tolgono ogni dubbio. Oggi vado nella tua splendida Torino
evviva!
ReplyDeletebravi bravi bravi.
bravi voi tre, i genitori di pancia, gli angeli custodi e tutto e tutti gli elementi positivi che vi ruotano attorno.
e tutto il resto si fotta.
;o)
E chi sono io per non dire "viva gli angeli custodi" ?
ReplyDeleteUna abbraccione, vi bacerei anche tutti ma mi sto lentamente ripigliando dall'apnea causata dalla lettura tutto d'un fiato del post e sono sul verdognolo anch'io...
Alla prossima
---Alex
davvero a volte ci sarebbe da arrabbiarsi... sta cosa dell'etichettatura del nano perfetto non la sapevo sai, e mi ha lasciato l'amaro in bocca!
ReplyDeletepurtroppo ieri sera non siamo riusciti ad andare all'incotnro mensile, ma quando andiamo a ottobre facciamo quelli incavolati!
gli angeli custodi.... sono stati proprio degli angeli!!!
Due cose:
ReplyDelete1) non è che gli angeli custodi vogliono adottare una bimba di... ehm mm... 40 anni? perché nel caso io mi prenoto, sono super splendidi!!
2) vi preoccupate della colonia di blatte in casa? e di cosa esce dalle all star dopo tutti questi giorni no eh???
;))))
Bravi tutti! Bravo il nano da giardino tenace e forte, bravissimi voi dolci, grintosi, realisti.. Dei veri genitori da battaglia! Bravi gli angeli custodi.. Che ce ne fossero!!!
ReplyDeleteE brava me che continuo a versare lacrime e a mandarvi abbracci virtuali..anche se vi conosco solo bloggarmente..
Vi arrivano?!?!
Siete davvero delle rocce! L'incazzometro mi rimarrà stampigliato a fuoco in testa come il pappagallo con il phon.
ReplyDelete(Posso dire che alla luce di quello che hai scritto a st'agenzia sarebbe da infilargli tre locuste gravide nel condotto di areazione?
Questo finale e quella foto m'ha fatto venire due lacrimotti così.
ReplyDeleteOra è tutta discesa vedrete.
Siete davvero grandi.
Vi bacio e al nano di più
Yay!!!! Viva il nano e i suoi minipiedi!
ReplyDeleteBravi tutti e tre!!
ReplyDeleteOrmai ci sta facendo provare tutte le emozioni che vi si sono rovesciate addosso in questo periodo: gioia, rabbia, ansia, sollievo, commozione... Siete fortissimi: mi pare il minimo stramazzare su un divano dopo tutto questo.
ReplyDeleteBelli piedini!!!
ohhhhhh :-) Che bei piedini, sembrano proprio nati per stare vicino a due coppie di piedoni come i vostri (ok quelli di alice non sembrano affatto piedoni, ma vicino a quelli del nano :-)). Vedrete che meravigliosa avventura vi aspetta adesso, l'inizio è stato un po' burrascoso, ma il bello arriva proprio ora!
ReplyDeletelucia
cari, e` difficile commentare dei post cosi`, che sono scritti non col cuore in mano, ma bensi` messo su un vassoio d'argento. piazzato su un podio. con dei rilfettori puntati che ci costruiscono intricati giochi di luce.
ReplyDeletevi ho letti in silenzio, ma sappiate che ovviamente il me di adesso fa il tifo per il voi di tre settimane fa. e per il voi di adesso, anche.
Evviva evviva! Dai siete più forti di tutto e tutti! W il super nano da giardino!
ReplyDeleteevviva! che piedoni :)
ReplyDeleteevviva! che piedoni :)
ReplyDeletesono strafelice x voi... e vi ammiro e vi stringerei tutti... :)
ReplyDeleteBravi tutti!! Evviva il cavaliere!! Evviva mamma e papa'!! Evviva i piedoni liberati!!
ReplyDeleteAlice, sono davvero felice per voi.
Dai Tristan, forza e coraggio che un passettino alla volta si scalano le montagne! Un abbraccio a quelle rocce dei tuoi genitori!
ReplyDeleteGrande nano da giardino che si sta facendo valere in tutta la sua forza e a breve si meriterà un bollino degno della miglior banana Chiquita!!
ReplyDeleteEvvai!!!!! Grande il nano e grandi voi! L'ultima foto è fantastica
ReplyDeleteChe bella, l'ultima foto! Apprezzo tantissimo la tua autoironia, sono convinta che un po' aiuti in momenti stressanti come quelli che state vivendo.
ReplyDeleteSono tanto felice che lo gnomo sia a casa :)
la burocrazia italiana fa veramente orrore, sarebbe bello [ma è utopico] non averci mai a che fare...
ReplyDeletedetto questo la parte bella sono quei tubicini e quegli aghetti scomparsi, e voi 3... voi siete senza dubbio la parte che merita di essere raccontata nella storia
italiana???
DeleteOh... uscito dalla NICU il 29 agosto... no, niente... niente.
ReplyDeleteAbbracci sparsi!
Torno a lurkeggiare.
Per un po'.
Belli quei piedini!!! Bellissimi!!! Già si nota il cambiamento, dici cose da mamma ;)))))
ReplyDeletevabe' io continuo a piangere, pero' ora sono felice, evviva voi <3
ReplyDeleteSono felice per voi tre. L'attacco di panico ci stava tutto, non so come hai fato a reggere così a lungo. Vi abbraccio forte (senza bacilli).
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ReplyDeletebello *-*
ReplyDeleteChe meraviglioso tripudio di piedini e piedoni. Evviva evviva per il ritorno a casa tutti quanti insieme felici e contenti :)
ReplyDeleteio quelle gambine già le vedo trotterellare sulle Alpi tra qualche mese e inzuppare gianduiotti nel biberon, augurissimi !
ReplyDeletePerchè venire a commentare dopo 2 anni? perchè a leggerti mi sono sentita di nuovo dentro la UTIN del Maggiore a Bologna. Anche se noi ci siamo stati poco. Ma le litigate, uuuh, le litigate. Che posti orrendi e fondamentali, le Utin di tutto il mondo.
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