Saturday, May 30, 2015

Il muro dei desaparecidos

Poiche' il 90% delle persone conosciute dallo Gnomo nella sua brevissima vita abita tra i 1000 e i 15.000 chilometri di distanza dalla toperie, Alice ha allestito il Muro dei Desaparecidos: Un angolo della casa in cui, tutte ad altezza Gnomo, sono disposte fotografie varie di amici, figli di amici, nonni adottivi, biologici e putativi, zie di primo, secondo e inventato grado etc.
Le foto dei Desaparecidos danno alla casa l'aria tristissima di una centrale di polizia clandestina, sono li' alla rinfusa, un po' storte e pure un po' sgualcite, che Alice le ha messe su apposta con il patafix cosi' lo Gnomo le puo' rancare via per guardarsele a tavolino o seduto sul divano.
Il Piccolo Ispettore Derrick passa almeno 40 minuti della giornata a studiare i latitanti con aria corrucciata, picchiandoli duro in faccia con il suo dito indice mentre tenta (con scarsissimi risultati) di ripeterne i nomi. Osserva non solo le facce, ma i dettagli, quelle robe che solo lo spirito romantico di Amelie Poulain o la fredda mente di Hannibal Lecter noterebbero e a cui Alice non avrebbe mai fatto caso:
una papera che spunta lontano nel laghetto dello sfondo (QUA QUA!),
un pezzo di pane abbandonato sul tavolo della cucina (MIO! MIO!),
una macchina che passa in lontananza, oltre la testa dell'amica in questione (BRUUUMMMA!),
la foto di un cane appesa al muro, una bottiglia d'acqua vuota sulla mensola di lato...  Da bravo criminologo studia i profili dei suoi ricercati, i loro interessi, le loro abitudini alimentari.
E poi sghignazza soddisfatto.

Quando a luglio tornera' in Italia vi fara' un culo pazzesco.

Alice avvisatrice


Amelie: "It's better to help people than garden gnomes"
Hannibal: "I do wish we could chat longer, but... I'm having an old friend for dinner. Bye"

Thursday, May 28, 2015

All you need is love...


Vero!
.... ma un po' di senso dell'equilibrio tornerebbe utile pure lui!


Alice sghignazzatrice

(Post e foto probabilmente scompariranno avvolti in un alone di mistero tra pochi giorni)

Wednesday, May 27, 2015

Street (Art) fight

La banliu' dove sta Alice e' un museo a cielo aperto della street art.
Al punto che da un paio di settimane la casa della Tia, la zia argentina del Grinta, e' diventata la Casa del Pavone Reale.


Nel paese ci sono murales immensi, che ricoprono palazzine di 10 piani che altrimenti sarebbero tristissime colate di cemento.





E poi ci sono opere minuscole, cosi' piccole che se non ci fai caso non le troverai mai... tipo questi micro-mosaici nascosti in giro... (ce ne sono molti di piu'! Alcuni Alice non riesce piu' a ritrovarli, altri probabilmente non li ha ancora nemmeno scovati!)


A dare il VIA e' stato Monsieur C215, che ormai e' conosciuto ben oltre la banliu' e Parigi, abita da queste parti e crea delle robe fenomenali, ritratti di gatti e gente del quartiere di ogni forma e colore.




E' stato lui che ha cominciato ad invitare qui in banliu' altri street artists e ad offrire loro pareti su cui lavorare con l'accordo del municipio.
Cosi' ora per la strada si trovano opere di artisti italiani, brasiliani, tedeschi, americani...
Pare pero' che si sia generata una guerra interna tra street artists e taggers, e cosi' alcune porte e pezzi di lamiera di privati su cui c'erano delle opere di C215 sono state rubate, ed un graffito nuovissimo vicino a casa di Alice dopo pochi giorni e' stato "attaccato":


E' strana, questa guerra per i muri.
Alice non sa bene da che parte stare, pero' pensava ieri che chissa', magari una volta che uno lascia una traccia su un muro quel che poi a questa traccia succede forse non e' piu' affar suo (e poi ha ragione il tizio del post precedente: "me puoi scarabocchia' sopra, io resto sempre qui, rosicone!").
Pensava anche che in fondo ci sta, che si rivaleggi per gli spazi e che ai ragazzotti minorenni di quartiere che scrivono "chi ama la fica metta la riga" un po' je rosica che gente mai vista e di passaggio abbia l'autorizzazione a creare cappelle sistine a cielo aperto mente loro devono nascondersi per scrivere "A+V For Evver"...
Pensava anche che forse il municipio potrebbe metterci un po' di amore e tentare di impegnarsi nella manutenzione dei graffiti. Almeno di quelli che all'artista sono costati giorni di lavoro, ecco.
E poi pensava che ci sono talmente tanti muri grigi che a lei pare proprio ci sia spazio per tutti e per tutto, cappelle sistine e dichiarazioni di amore per l'apparato sessuale femminile incluse.

Alice fotografatrice

P.s. Se passate da Pari', e vi piacciono i graffiti, sappiate che ci sono vere e proprie visite guidate nella banliu' di Alice per non perdervi nemmeno un murales!

Monday, May 25, 2015

Just in Brooklyn II

Un graffito rovinato:


Accanto, la risposta dell'artista:




Alice ammiratrice

Thursday, May 21, 2015

Alice sta cercando lavoro.
Ha mandato il suo curriculum a tutte le scuole di ordine e grado, comprese le accademie cinofile, le scuole guida e l'universita' della terza eta'.
Ha risposto agli annunci per qualsiasi possibile posizione e si sarebbe pure offerta come presidente della Repubblica Francese fosse stato vacante.
Incredibile ma vero, ha ricevuto pure un paio di telefonate e qualche intervista.
Ahhh...
Ouiiii...
Interviste!
Colloqui!
In fransce'!
Ah.

Ma niente paura, che lei l'arte di sapersi prendere dei FRANCESISSIMI calci nel culo lei ce l'ha nel sangue!
Che poi, se vai ai colloqui parlando balenese non e' che puoi aspettarti chissa' che cosa, eh.
Per non deprimersi troppo Alice ha una strategia infallibile: festeggia con il  Grinta a casa con le patatine Pai e la birra in lattina dell'arabo. Festeggia in anticipo, la sera prima dell'intervista, che in fondo gia' il fatto che qualcuno la chiami e' una roba che ha dell'eccezziunale.
Poi torna a casa il giorno dopo ammaccatissima, ma ehi, non e' che si puo' festeggiare tutte le sere, che c'e' un limite pure alle patatine Pai e alle birre in lattina dell'arabo che un unico corpo possa contenere!

Alice cercatrice

fatta grazie a www.someecards.com

Wednesday, May 20, 2015

Giardinettosita'

Giardinetti.

Ormai uno dei temi preferiti di Alice. Tornasse indietro studierebbe sociologia e urbanistica e ci farebbe una tesi di 6 tomi e 23 appendici. Piu' un volume all'anno da aggiornare come le enciclopedie Treccani degli anni '60.
Che lei sta sul pezzo e ovunque vada oltre alle librerie adesso visita giardinetti su giardinetti, ed utilizza lo Gnomo come arbitrario metro di misura della qualità della giardinettizzazione ma soprattutto studia la fauna e la flora genitoriale e i micro-climi pedagogici.

Qui gli ultimi 3 giardini visitati...

1) Giardinetti ammerigani della broccolino fica, con giovani genitori fricchettoni e danarosi:
Sulle strutture per bimbi piccoli (dove, oggettivamente, la possibilità che si facciano male è dello 0,00001%, e quello 0,00001% e' dato  dall'eventualità che cada un meteorite sull'altalena o che un carro-armato d'assalto si materializzi all'ingresso e tiri una granata) ci sono sopra 3 bambini tra i 18 mesi e i tre anni e... 5 genitori.

Ognuno che guarda il suo, che commenta cosa fa e come lo fa, che tenta di convincerlo a salire lo scalino, o a scendere lo scivolino, o a sorridere per il selfie-ino.
In tutto questo, l'unica distrazione è l'arrivo sulla struttura dello Gnomo, in solitaria, che fa sí che TUTTI i genitori alzino il capo alla ricerca, con aria preoccupata e un po' oltraggiata, della madre snaturata che non sta a 2 metri dalla propria prole e che gli permette di utilizzare lo scivolo (oddio, scivolo e' gia un complimento... diciamo una superficie con un'inclinazione del 5%?) senza supervisione.
La madre si rivela impegnata nella lenta ma inesorabile divorazione di un bagel seduta su una panchina che disterà al più 10 metri.
Un genitore le fa anche segno che "è qui!... Sa, suo figlio è qui!" E dove doveva essere? Ce l'ho portato io ai giardini! (Pensa lei con i baffi di cream cheese)
VOTO DI GIARDINETTOSITA':  4

2) Giardinetti Franscesi' della Pari'

3 bambini sotto i 2 anni si accrocchiano sotto uno scivolo per spalmarsi e lanciarsi vicendevolmente sabbia addosso.
Altro che i fanghi di alga Guam!
I genitori, sulla panchina, stanno a guardare.
(Lo Gnomo partecipa al sabba sabbifero con impegno e goduria, e torna a casa con nel pannolino il lungomare di Milano Marittima)


VOTO DI GIARDINETTOSITA': 7



3) giardinetti della banliue un pochino scalcagnata, con genitori dal reddito medio-basso.
Strutte per bambini piccoli e grandi.
Sulla struttura ci sono 15 bambini dai 2 anni ai 9 anni. E nessun adulto.
I genitori sono seduti sulle panchine.




Sulle strutture c'è un sacco di traffico, e' in corso un gioco complesso che Alice non riesce a capire bene, ma sembrano esserci un sacco di motivi per scappare e buttarsi giù dalle balconate della struttura... (tipo la bambina arrampicata sull'esterno del mancorrente verde)
Lo Gnomo è uno dei più piccoli, viene travolto e lanciato a terra un paio di volte, ma c'è sempre un altro bimbo grande che si ferma, lo ritira su, gli da un bacino e scappa via.
(Cosa che al futuro Totti non sembra vero quindi, manco fosse ai mondiali, inizia a lanciarsi a terra di sua sponte e a gridare "aaaahhiaaaa..." Guardandosi in giro ed aspettando l'arrivo dei salvatori.
Piccoli Calciatori Crescono.)

VOTO DI GIARDINETTOSITA' : 8


Alice giardinettizzatrice
Oh, Sono di parte, che ci volete fare?

Monday, May 18, 2015

Forse non tutti sanno che...

Bizzarrie francesi su cui rifletteva Alice seduta sul trono di porcellana perchė sí, lei nel candore del bagno si perde in pensieri sulla Francia  (e poi perchè si, certo, per i suoi lettori solo il meglio delle suoi deliri inutili!)

- Il prezzo delle baguettes è standard, per legge non può costare più di 90 cents.
In compenso però c'è poi tutto un mondo di baguettes alternative, dalla tradizionale alla "baguette tchulu" che non hanno limiti di prezzo.

- Un caffè al banco pure, non può essere più di 1 euro e 20 cents, ma se vi sedete possono chiedervi un rene, 3 Swarovski e 4 etti di tartufi bianchi d'Alba. Per questo alcuni dei bar fighi di Parigi NON hanno il bancone.

- Se andate ai musei la prima domenica del mese sono gratis, ma la fila è di circa 3 ore.
Se andate ai musei con lo Gnomo nello stroller la prima domenica del mese sono gratis, e non fate la fila perchè il passeggino vi spalanca la corsia preferenziale (attenzione, il passeggino, non basta avere un bambino al seguito).
Alice ė disponibile ad affittarvi lo Gnomo carrozzina-munito se passate di qui e andate a farvi un giro al Louvre, che a lui i musei piacciono assai. (Pagamento in pandistelle per i clienti italici, in Alfajores per gli argentini e in generico cioccolato per il resto del mondo).

- Quando ci sono le targhe alterne a Parigi i mezzi di trasporto pubblici sono gratuiti. Ma non ve lo diranno.

- Le RER, ovvero i trenini che collegano Parigi con i vari paesini della banlieue, sono identificati da lettere, dalla A alla F. Ma poi i trenini hanno dei nomi propri, delle sotto-categorie a seconda delle fermate che fanno e della direzione in cui vanno. I nomi dei trenini che prendono Alice e il Grinta sono tipo: lara, sara, nora, vick, jill,  e poi c'e la lei, sorella sfigata, la MONA.

Alice bizzarrizzatrice

Thursday, May 14, 2015

Dark Side of Adoption

Quella dello Gnomo e' una Open Adoption.
Open Adoption vuol dire che tra la famiglia adottiva è quella biologica c'è un CERTO grado di contatto.
Per loro, ora che sono con 6 ore di fusorario, vuol dire visite annuali, foto mensili e chiacchierate skype occasionali.
In alcuni casi può essere semplicemente una email con delle foto, una volta all'anno, per segnalare che si', si e' ancora tutti in vita.
In altri si tratta anche di visite settimanali, o di vacanze assieme, e telefonate e chat... Altre volte ancora si decide per una o due visite all'anno... insomma, dipende da caso a caso e da quel che uno si sente.
Il grado di contatto viene deciso assieme, dai genitori biologici e quelli adottivi, una volta che si siedono assieme a un mediatore per capire come far funzionare la baracca e quali sono le aspettative di tutti.
L'accordo che viene fatto viene firmato, siglato e bla bla bla e negli anni tale accordo è modificabile quante volte si vuole, a seconda di cosa capita nella vita (più visite, meno visite, più foto, meno telefonate...).
Ma nella maggior parte degli stati questo accordo non è legalmente vincolante.
Il che vuol dire che se dopo 3 mesi i genitori adottivi decidono di sparire senza lasciare tracce, o di non rispondere più alle chiamate dei genitori biologici o di non rispettare quanto concordato non c'è nulla che i genitori biologici possano fare al riguardo.
Il che e' da stronzi.
Ma e' anche terribilmente facile. Non solo perche' non ci sono vincoli ma perche' non c'e' nemmeno pressione sociale, anzi! l'idea di fondo del popolo e' che i genitori biologici siano un po' una rottura di marroni, siano "pericolosi", portino casini e confusione nella povera testolina del bambino. E se Alice dovesse contare per tutte le volte che le e' stato detto: "Ma di che ti preoccupi se la mamma biologica dello Gnomo non ti risponde alle email? Cosi' hai un problema in meno!" raggiungerebbe cifre a doppio zero.
(Alice si preoccupa, invece. Perche' le vuole bene, alla mamma biologica dello Gnomo, tanto. Perche' lei e' importante per loro, per tutti. Perche' e' a lei che pensa, per la festa della mamma. Perche' spera che lei ci sia, sempre, soprattutto per lo Gnomo e per quando lo Gnomo avra' domande e dubbi a cui solo lei sapra' rispondere. Perche' sa quanto bene vuole allo Gnomo, e vuole che lo Gnomo tutto quell'affetto possa prenderselo e goderselo, e senta che si, che e' stato amato da subito)
E' bella, l'Open Adoption.
E' una cosa bellissima, se i genitori adottivi non decidono di fare, appunto, gli stronzi.
Tempo fa Alice e il Grinta sono caduti a piedi uniti dentro il buco nero dell'Open Adoption, e da un link all'altro hanno trovato storie terribili, tristissime, blog e gruppi e siti che raccontavano robe che piu' che adozioni parevano sequestri di bambini a donne ancora confuse, intontite e scombussolate  dagli ormoni del parto.
Ci sono siti in cui le famiglie adottive vengono chiamate "baby-raptors", le donne sterili in attesa di adottare delle isteriche ladre di bambini, le agenzie di adozione delle cosche truffaldine a caccia di madri deboli.
Ci sono veri e propri gruppi anti-adozione. Pieni di gente arrabbiata, tra cui anche madri biologiche che si sono sentite derubate, che si sono sentite ingannate.
Il Grinta ha avuto acidita' di stomaco per una settimana, Alice incubi e ansia.
Eppero', allora, forse e' bene parlarne.
Del fatto che si' che l'Open Adoption e' una cosa bellissima, ma forse i diritti dei genitori biologici andrebbero riconosciuti e tutelati per davvero, con leggi, emendamenti, e con contratti che siano vincolanti.
Del fatto che le madri biologiche dovrebbero averli, dei diritti.
Perche' sono madri prima, e biologiche poi.

Alice adottatrice.

Tuesday, May 12, 2015

Il Marinaio di Niu Iorche

Ha un'eta' compresa tra i 23 e i 30 anni... ma potrebbe averne 15 da come sorride.
Ha il fascino dei folli e degli irresponsabili, di quelli che trovano un lato divertente, bello e interessante in ogni cosa. Alice, che alle volte vede in bianco e nero pure gli arcobaleni,  ne e' stregata.
E' un altro Homus Economiculus, uno che sta facendo adesso lo stesso dottorato del Grinta alla stessa Universita' dei cervelloni a niu iorche, nello stesso dipartimento.
Pero' e' un pazzo furioso, di quelli geniali e imprevedibili.
Tipo che da ormai due anni ha trovato la soluzione per risolvere l'insolvibile problema degli affitti folli di Niu Iorche.
Si e' preso una barca, per 3000 dollari, l'ha attraccata nel Bronx e vive li'. Estate e inverno.
E' una cosa minuscola, rattoppata con lo scotch, con appena qualche punto in piu' rispetto alla zattera di Huckleberry Finn. Solo Huckleberry stava al sud, qui ci si caga di freddo...
"Ma c'e' il riscaldamento? Cioe', come hai fatto quest'inverno quando andava a meno 15?"
"Si, si, mi scaldo! Ho un asciugacapelli, accendo quello e sto al caldo!"
"..."
"E per lavarsi? Non c'e' acqua sulla barchetta..."
"Questo inverno, quando il porto ha ghiacciato, facevo dei grossi buchi nel ghiaccio saltandoci sopra nudo e poi crack!mi ci lanciavo dentro! Era divertentissimo... e poi molto rinvigorente, sai?"
"..."

Prima della barchetta, per 6 mesi, ha fatto quello che lui definisce un "esperimento antropologico e geografico". Ha dormito, con solo un sacco a pelo, ogni notte in giro per la citta' in un posto diverso (parchi, ponti, stazioni della metropolitana, portoni, ponteggi...).  Perche' "Solo cosi' conosci davvero una citta! Ed i suoi abitanti! A vivere senza casa raccogli un sacco di storie interessanti..."

Non fosse che c'e' gia' il Grinta nel suo cuore (che comunque ha in se' una buona dose di follia), che lei e' indubbiamente piu' grande di lui e che sulla barchetta con il phon prenderebbe la pleurite... Alice si getterebbe tra le braccia del barbone-marinaio senza esitazioni!

Aah! E se andate a Niu Iorche, e volete un posto sulla sua micro barchetta, sappiate che si e' inscritto a BrB.
Alice pagherebbe per vedere la faccia di quelli che arrivano all'indirizzo e trovano sto guscio di noce con dentro il cugino di Pippi Calzelunghe!

Alice bohemienizzatrice
(Che piu' son pazzi piu' la intrigano!)

Sunday, May 10, 2015

... just in Brooklyn!

Broccolino.
Landa di Unicorni e LSD!



Certo che certa gente e' parecchio disattenta...

Friday, May 8, 2015

Sleep No More


A vedere Sleep No More Alice ci era già stata 2 volte, ma le serviva as-so-lu-ta-men-te una terza.
E tanto ha rotto e tanto ha fatto che ci è riuscita.
Ed  ancora una volta è stato bellizzimo!

Sleep No More è uno spettacolo teatrale vagamente ispirato al Macbeth, ambientato negli anni '20 e che potete andare a vedere tipo 100 volte perchè tanto ogni volta sarà diverso e continuerete a non capirci una mazza.
Visto che è  bene andarci senza sapere troppa roba, sennò non c'è gusto, ecco quel che Alice vi può consigliare al riguardo in 10 punti...

1) mettetevi scarpe comode perchè scarpinerete tantissimo. Sleep No more non ha palco o posti numerati, è in un intero palazzo di 5 piani, con stanze e spazi diversi in cui vi potrete perdere quanto vorrete. Non è troppo labirintico, e in ogni caso riuscirete a vedere (quasi) tutto... Ma è grande.

2) Se non ci vedete bene mettetevi lenti a contatto, è in penombra. Tanto. E no, gli occhiali è mejo di no, che vi daranno fastidio. Perchè per tutto il tempo che sarete dentro dovrete portare una maschera di plastica. Gli unici con il volto scoperto sono gli attori. E sì, esser circondata da gente con il volto coperto e anonimo contribuisce all'effetto surreale...

3) andateci con amici, ma separatevi! È una roba bella da fare soli, andate dove vi ispira e godetevela in solitaria... E poi alla fine potrete mettere assieme i pezzi e magari capirci qualcosa in più!

4) è tutto "non parlato"... Quindi no, non c'è bisogno di sapere l'inglese, c'è tanta recitazione e danza contemporanea.

5) no, non è vero che è tutto non parlato. Se siete fortunati, e vi trovate al momento giusto nel posto giusto, un attore potrebbe tendervi la mano... Se la prendete vi ritroverete soli con lui/lei in qualche posto chiuso, che manco avevate notato. A quel punto si, vi toglierà la maschera e vi parlerà. (Ma se siete Alice avrete un black out cerebrale e non capirete quasi una mazza di quel che vi dirà...)

6) gli attori si muovono. Tanto. Di piano in piano e di zona in zona, sta a voi decidere quanto e se seguirli (e chi seguire, visto che si incorciano e si dividono e poi alle volte spariscono dietro porte chiuse e vi lasciano lí con un palmo di naso!) oppure farvi i fatti vostri e guardarvi in giro, cercare e curiosare...

7) potete toccare e provare tutto... Comprese le caramelle dentro il finto negozio di caramelle, che son o vere e sono buone (oh, ad Alice alle volte pigliano i cali di zucchero... È buono a sapersi che c'è una stazione di rifornimento di jellybeans e liquirizie!)

8) c'è una grande stanza vuota, con un gran letto in un angolo e con al centro una vasca da bagno... Un paio di momenti importanti avvengono lí, vale la pena restare nei paraggi.

9) non è un baraccone da luna park, non c'è nulla nascosto per spaventarvi, nessuno salta fuori dagli angoli, ma c'è sempre, comunque un senso di ansia e di inquietudine, tutti gli spazi sono decadenti e un po' opprimenti.

10) c'è parecchia passione... quindi vedrete tante tette, qualche pisello, della follia e un po' di sangue finto. Magari non portateci la zia Erminia soprannominata la Bigotta di Ferro che potrebbe non apprezzare.

10 bis) godetevelo. È come un gioco, con una scenografia pazzesca.
Alice medita di tornarci una quarta volta!

da vanityfair.com... quelli con le mascherine bianche siete voi quando lo andrete a vedere :)


(Ulteriori info qui... ma la roba incredibile e' che pure il sito e' sibillino e in penombra, quindi in bocca al lupo!!)


Wednesday, May 6, 2015

La Tara

Alice entra in cucina e trova lo Gnomo in costume adamitico che ravana (si dice ravana? O e' piemontese? Sei nen...) tra le pentole e i coperchi seduto a terra e il Grinta concentrato davanti a codesta nuova opera d'arte:


Alice: "Oh, mio diversamente abile amore... che cosa fai, di grazia?"
Grinta: "La tara"
Alice: "Non credo di aver colto il concetto... La tara di cosa? E come mai nostro figlio e' nudo come un verme senza manco un pannolino? E' il pisciati-sui-piedi-day?"
Grinta: "Semplice! Siamo andati assieme a vedere un negozio di animali, ci siamo divertiti tantissimo..."
Alice: "Bene! E poi avete deciso di darvi al nudismo integralista?"
Grinta" No, e poi c'era questa bilancia su cui potevi pesare il tuo animale e ti diceva quanto cibo dargli al giorno! Dovevo provarla!"
Alice: "Noi non abbiamo un cane..."
Gnomo: "Bau Bau? Bau bau!"
Grinta: "... Cosi' ci ho pesato lo Gnomo! Ma ora devo fare la tara, perche' aveva addosso i vestiti e il pannolino. Aspetta che ti dico quanto pesa... e soprattutto quanti croccantini dovremmo dargli giornalmente!"


Alice abbaiatrice


P.s. Fortuna che i servizi sociali le visite le hanno finite...


P.p.s. Qui una prospettiva aerea dell'Opera Post-Contemporanea titolata "1.125. La Tara"

Sunday, May 3, 2015

Re-tournee!

Tornati.
Incasinati.
Felici.
Esausti.
Con valigie piene di libri e mani piene di ricordi belli.
Con circa la metà delle cose che si volevan fare NON fatte.
Con tante altre cose che non ci si aspettava di fare FATTE.
Con millemila foto (vi sanguineranno gli occhi, sappiatelo, a furia di vedere foto nei prossimi post!) da sbrogliare.

Ora si tratta di convincere il ragazzetto a non svegliarsi all'una di notte per ballare la samba. E ad andare a dormire prima delle 23.30. Obiettivi ambiziosi qui.

Il latte&whiskey non rientra nei rimedi naturali per bambini in caso di jet-lag?
Ad Alice pareva di averlo letto su mamma&chupitos...


Alice jet-lag-izzatrice