Al punto che da un paio di settimane la casa della Tia, la zia argentina del Grinta, e' diventata la Casa del Pavone Reale.
Nel paese ci sono murales immensi, che ricoprono palazzine di 10 piani che altrimenti sarebbero tristissime colate di cemento.
E poi ci sono opere minuscole, cosi' piccole che se non ci fai caso non le troverai mai... tipo questi micro-mosaici nascosti in giro... (ce ne sono molti di piu'! Alcuni Alice non riesce piu' a ritrovarli, altri probabilmente non li ha ancora nemmeno scovati!)
A dare il VIA e' stato Monsieur C215, che ormai e' conosciuto ben oltre la banliu' e Parigi, abita da queste parti e crea delle robe fenomenali, ritratti di gatti e gente del quartiere di ogni forma e colore.
E' stato lui che ha cominciato ad invitare qui in banliu' altri street artists e ad offrire loro pareti su cui lavorare con l'accordo del municipio.
Cosi' ora per la strada si trovano opere di artisti italiani, brasiliani, tedeschi, americani...
Pare pero' che si sia generata una guerra interna tra street artists e taggers, e cosi' alcune porte e pezzi di lamiera di privati su cui c'erano delle opere di C215 sono state rubate, ed un graffito nuovissimo vicino a casa di Alice dopo pochi giorni e' stato "attaccato":
E' strana, questa guerra per i muri.
Alice non sa bene da che parte stare, pero' pensava ieri che chissa', magari una volta che uno lascia una traccia su un muro quel che poi a questa traccia succede forse non e' piu' affar suo (e poi ha ragione il tizio del post precedente: "me puoi scarabocchia' sopra, io resto sempre qui, rosicone!").
Pensava anche che in fondo ci sta, che si rivaleggi per gli spazi e che ai ragazzotti minorenni di quartiere che scrivono "chi ama la fica metta la riga" un po' je rosica che gente mai vista e di passaggio abbia l'autorizzazione a creare cappelle sistine a cielo aperto mente loro devono nascondersi per scrivere "A+V For Evver"...
Pensava anche che forse il municipio potrebbe metterci un po' di amore e tentare di impegnarsi nella manutenzione dei graffiti. Almeno di quelli che all'artista sono costati giorni di lavoro, ecco.
E poi pensava che ci sono talmente tanti muri grigi che a lei pare proprio ci sia spazio per tutti e per tutto, cappelle sistine e dichiarazioni di amore per l'apparato sessuale femminile incluse.
Alice fotografatrice
P.s. Se passate da Pari', e vi piacciono i graffiti, sappiate che ci sono vere e proprie visite guidate nella banliu' di Alice per non perdervi nemmeno un murales!
giuro che se vengo a parigi un giro me lo faccio!!! :)
ReplyDeleteci stai insegnando a conoscere questa città ben oltre gli itinerari classici, grazie!
giuro che se vengo a parigi un giro me lo faccio!!! :)
ReplyDeleteci stai insegnando a conoscere questa città ben oltre gli itinerari classici, grazie!
So che la "guerra degli spazi" sui muri è proprio una cosa violenta e cattiva con i supporter dei vari taggers (non li chiamerei artisti perché una tag bruttacchiola non può essere al pari dei lavori di C215 o Blu) che si menano anche forte tra di loro.
ReplyDeletePerò sapevo anche che era una questione di onore quella di non defacciare il lavoro delle altre crew...
Comunque molto belli, davvero ci dovrò fare un giro! (prima che scompaiano, magari)
---Alex
Da adolescente avevo il ragazzo graffittaro, non so se oggi funziona allo stesso modo ma c'è un mondo di regole e usanze, dietro alle varie "tag" che vediamo apparire sui muri. Solitamente loro sono suddivisi in crew, succede che quando si trova un buono spot per un graffito, il graffittaro "prenota" questo posto lasciando la sua tag, o quella della crew. Una volta che il posto viene prenotato, come regola generale di rispetto, le altre crew non dovrebbero utilizzare quello spot. Se questo avviene ecco allora lo "sfregio", che viene fatto da chi aveva segnato lo spazio, per rivendicare la parete.
ReplyDeleteIl pavone è bellizzimo! Pensavo che quello del post precedente mi piace anche così e che ogni tanto è bello vedere anche l'evoluzione di un'opera "sovrascritta" da qualcun altro, mi piace che queste opere siano temporanee e che tutto possa cambiare ed evolversi.
ReplyDeleteFede :-D Ti aspettiamo!
ReplyDeleteAlex: NOn temere... se anche scopaiono continuano a spuntarne di nuovi :-D Non so molto sulla guerra dei muri... ma so che lo spazio dove e' comaprso questo (di un'artista brasiliano) e' esattamente il luogo di ritrovo di una banda di ragazzotti con motorini scalpitanti che tutte le sere si fanno i loro birrozzi esattamente li'... credo siano stati loro, indignati che qualcuno sia andato a pitturargli il salotto :-D
Alice: si, e' vero! Quando la Tia contatto' il ragazzo del Pavone Reale un piccolo cuore rosso comparve, tra let ante tag, sul muro della facciata... ci spiegava poi il tizio che era il "codice" per spiegare che la parete era riservata e che un opera grande stava per essere fatta :)
Clyo A noi il pavone piace un sacco, e poi tutto blu cosi' sa quasi di mare... :-D Pure a me il graffito dell'altro post piace un sacco anche se sfregiato! E anche per questo mi e' piaciuta tanto la risposta dell'artista ;)
... meanwhile, in Milan ...
ReplyDeleteKino: noooo!!! Pero' che figo che gli abitanti del quartiere siano andati a difenderselo, il loro Pao, e pure che Pao abbia acconsentito a tornare a disegnare per loro!
ReplyDelete@aliccia: a me fa specie che anche un'iniziativa in principio apprezzabile, come qulla dei volontari che si organizzano per pulire le strade dopo il vandalismo dello scorso primo maggio, in Italia debba sfociare sempre in qualcosa che sa di manganello e olio di ricino ...
ReplyDeletePost bellissimo. Mi sono riempita gli occhi di meraviglie. Grazie!!
ReplyDeleteDici che il tizio del pavone e' disposto ad una trasferta qui da noi per dipingerci la facciata di casa? Offriamo vitto e alloggio.
l'anno prossimo è in programma un giro a parigi, mi devo segnare il tour dei graffiti! però io voglio anche un giro guidato nei giardinetti più giardinettosi meglio di brooklyn :D
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