Friday, April 18, 2008

Un ordinario Pre-colloquio di paura

Una scuola privata della city, una piccola scuoletta per l'elìte dei bambini-figli-di-ricchi-viziati-e-bastardelli-che-vogliono-imparare-una-lingua-trendy, mi ha proposto un colloquio.
Oggi, alle 14.00 nell'Upper West Side fichetto, a un paio di isolati da Central Park.
E io ieri sera ho iniziato a sudare.
"Opporcaccia quella zozza, non ho niente niente niente da mettere!"
"Ecco, magari è la volta buona che te ne vai a comprare qualcosa?!"
"Quando? Dove? E poi non voglio spendere..."
"Domattina. Dove ti pare, visto che sei in una delle città del Fascioon. E pensa che non è una spesa, ma un investimento, che se ti vedono nella tuo classico "Barbona sciatta style" è sicuro sicuro che non te lo danno 'sto lavoro!"
Così parlò il Grinta-BacoVagito, il guru di casa.
E io giuro che ci ho provato eh!
Stamattina mi sveglio.
Tardi.
Esco di corsa e mi fiondo sola e incustodita nel centro commerciale vicino a casa.
Vengo ovviamente presa dall'ansia.
Non so cosa provare. Non so conteggiare le taglie (30? 6? ... ma che numeri sono???). Non sono brava con gli abbinamenti cromatici. Non so cosa comprare, tutto quello che mi piace (ovvero gonnelloni e vestitini da figlia dei fiori che fa l'autostop diretta a Woodstock) non va bene per un colloquio.
Esco confusa, con due pantaloni e un vestito. (mamma quanto è tardi)
Arrivo a casa e decido che non metto nulla di tutto ciò.
Non metterò nemmeno le paperine marroni, che "perchè devo mettermi ste due moffole striminzite quando le mie scarpe da ginnastica sono tanto comode??"
E così, dopo aver speso inutilmente 80 dollari, un sacco di tempo e preziose energie esco vestita come al solito, e corro verso Manhattan. (ed è tardissimo!!)

Sono in ritardo.
Odio essere in ritardo ad un primo appuntamento, non si può!
Ma forse ce la faccio. Forse, se la metropolitana non fa scherzi... se arriva subito... ECCOLA! Che culo incredibbile!!
Ddai ddai che mi restano solo 4 fermate, 5 minuti e ci sono.
Fermata successiva:
90 adolescenti prevalentemente neri e latini prendono d'assalto la mia carrozza. Ci si pigiano dentro gridando infoiati, creando un onda anomala di corpi che mi scaraventa contro un finestrino al fondo del vagone. Tentano, tra urla e gomiti, di sfuggire alle dure leggi della fisica e lottano per riuscire ad entrare tutti assime e tutti in contemporanea.
5 minuti (5 VERI minuti) fermi alla stazione, con la vocina all'altoparlante che minacciava e implorava "fatemi chiudere 'ste cazzo di porteeee", una calca allucinante, le vecchine che iniziavano a spaventarsi per le grida e il frastuono, io pure che mi sentivo abbastanza prossima ad un attacco claustrofobico. Quando il treno riparte è pure peggio, che le urla rieccheggiano.
Scendono alla successiva, nella carrozza riprende a circolare puro ossigeno, le vecchine mettono via il salvavita Beghelli, improvvisamente abbiamo tutti le orecchie piene di silenzio. Rotto dalle mie italiche bestemmie-preghiere.
(Ce la posso ancora fare! Ce la possoancorafare...Se poi corro... se trovo subito il posto...)
Alla penultima fermata però, incappo nel barbone dubbioso:
A torso nudo, con barba e capelli arruffati, si piazza esattamente al centro delle porte, con un sacco di roba nella carrozza e l'altro sul binario "Adesso aspettiamo tutti Bob!!" Dichiara perentorio davanti ai passeggeri perplessi.
La vocina dell'altoparlante, messa a dur aprova dall'orda di teenager, ormai è roca, e tenta gracchiante di convincere il tizio usando fini armi psicologiche "Bob è già dentro!! Sali pirla!"
Ripartiamo, con il barbone e i suoi due sacchi.
Ce la faccio, ce la faccio!!!
Mi scapicollo giù alla fermata, corro per due isolati e tocco il campanello esattamente alle 14.00!

...Dlin Dlon.
Che ganza! Son arrivata giusta giusta.
....mi faccio la ola da sola
.... e mi dò pure un bacino sulla spalla, và.

Ecco, questa che vi ho raccontato era la parte più fica della giornata.
Vorrete mica sapere pure del colloquio?!
Fate la vostra giocata al toto-colloquio qui sotto, nella sezione "commenti"
... va dai, ve lo conto domani, quando mi ripiglio!
(comunque, come al solito potevo pure correre meno!!)
Alice scapicollatrice

7 comments:

  1. ma si che ti hanno presa!!!! con le scarpe da ginnastica sei più vicina ai bambini! La prossima volta che devi fare shopping chiama, ti aiuto io!!!

    ReplyDelete
  2. insomma, new york è una città. pensando al mito, difficilmente abitabile; alla leggenda, sempre troppo o troppo poco, mi pare che ci si viva come in qualsiasi altra città.
    e il posto e il colloquio, per stavolta, niente...
    ma leggerò il seguito

    ReplyDelete
  3. Ho un brutto presentimento. Per caso erano interessati più a un tipo "mezza età, single, tailleur grigio, occhialini, chignon, dritta e secca come una mazza da scopa, sguardo raid e scarpe decolltè-nondaginnastica"? Epperò, potevi far finta di essere a carnevale e travestirti da istitutrice dell'amica di Heidi! Su con la vita, alla prossima sarai più fortunata.

    ReplyDelete
  4. io ho idea che ti hanno preso ma tu hai detto NO GRAZIE!
    Mumbleggio un po' su su questa evenienza e intanto controllo che non si attacchino le polpette...
    ah, noi donne flessibili, tutte computer e cucina :-P

    ReplyDelete
  5. :) MBlue, grazie ai suoi poteri sciropposi, vince il toto-colloquioooo!!!
    Al secondo posto MyNY, con una previsione parzialmente corretta.
    Ada, in fondo il tuo brutto presentimento era abbastanza azzeccato... 3° posto per te!
    Cristiano: ben venuto! E sì, in effetti, il posto e il colloquio per stavola niente... appena arrivato è già ti conquisti un 3° posto a parimerito con Ada!

    Insomma. Mi han presa, ma è tutto da vedere se mi lascio davvero acchiappare!
    Alice Fuggitrice

    ReplyDelete
  6. pant pant puff puff.
    a quel punto (nel centro commerciale) ci voleva l'ada.
    perché è l'unica donna che conosco che può essere elegante anche solo con la tuta da casa.

    :-)

    ReplyDelete
  7. :)... ed in effetti io un pensierino ad Ada l'ho fatto eh!
    Il fatto è che c'è gente che è elegante anche con indosso il tutone e le calzette di spugna multicolori (come Ada) e c'è gente che anche con addosso un vestito da Notte degli Oscar resta pasticciona e arruffata (come me!)
    Alice barboneggiatrice

    ReplyDelete

edddaì, blatera un po' con me!