Monday, November 21, 2011

l'attaccapanni all'attacco

I nani sono appena rientrati dalla passeggiata nel mezzo dello smog newyorkese, il momento è frenetico e caotico, Alice sbottona giacche, appende cappotti, aggiusta zip incastrate e... insomma, ad un certo punto si volta mentre ha ancora in mano un attaccapanni e si ode una cosa tipo:

-poink-


A cui segue l'urlo disumano del Tuttologo che si accascia a terra tenendosi la tempia sinistra con due mani manco stesse per perdere parte della corteccia cerebrale e ulula: "Aaahhh... you hurt me! You hit meee... Ahaaahhh"
Alice è un po' perplessa, che a lei pareva di averlo appena sfiorato, il nano, ma è anche preoccupata per la salute psico-fisica del piccolo drama queen, quindi contrita e materna acchiappa il nano e si ritira assieme a lui nelle accoglienti stanze del bagno, a tamponare il povero derelitto con un sano tovagliolino inumidito (la panacea e il placebo di tutti i mali), inzuppandogli la fronte un po' a caso, visto che non ci sono segni di contusioni o traumi particolari.
"Mi spiace, Tuttologo, ero proprio distratta, stai un po' meglio?"
"It's ok, you know, also my mom sometimes knocks me down... and once she even did it deliberately and I hurt myself agains the wooden floor, but then I was ok..."

Alice non sa se essere più basita dall'utilizzo di un termine come deliberately da un quattrenne, o dalla storia della madre che lo scaraventa deliberatamente a terra...

Nel frattempo entra Sbirulina in bagno, e chiede a Tuttologo che è successo
"Well, Alice knock me down with a hanger... here, on my forehead... but I'm ok"

A questo punto urge un incident report, che la assolva da violenza su minore, perchè è ormai chiaro che stasera, davanti ad un bel piatto di maccaroni&cheese, la famiglia di Tuttologo ascolterà il resoconto di qualcosa tipo: "Alice il Flagello di Iddio e il suo Attaccapanni che non Perdona"

Alice attaccatrice (di attaccapanni, nèh)

8 comments:

  1. La proprieta' di linguaggio di questi bimbozzi ci mandera' in galera.Difendiamoci dai nani quattrenni.

    ReplyDelete
  2. mamma che lavoro difficile che fai!
    (mi è rimasta particolarmente impressa la storia della moria dei pesci, si è capito?)

    ReplyDelete
  3. Che scena esagerata, si capisce anche dal tuo post che il -poink- era piccolo ;)

    ReplyDelete
  4. Ma parliamone: che figli si stanno crescendo 'sti americani, in particolare quelli dell'uno per cento?

    ReplyDelete
  5. secondo me, da come la descrivi, Tuttologo ha semplicemente capito che quando fa il Ferito di Guerra, riceve coccole. Poi oh, vaglielo a dire ai genitori ...

    ReplyDelete
  6. lo so che sono off topic, ma sto traslocando e splinder mi fa delle storie per rientrare e scrivere l'ultimissimo post. il mio nuovo indirizzo è algaspirulina.wordpress.com
    baci :-)

    ReplyDelete
  7. B&K :-D

    mariantonietta: beh, qui metto le peggio robe... e non sempre, ma per altri versi è pure il lavoro più bello del mondo!

    Ladoratrice: infatti, era un poink piccolo, talmente piccolo che manco un neutrino si sarebbe fatto male!

    Stefano: melodrammatici. Poco ma sicuro.

    Kino: alla madre ho consegnato incident report e aneddoto... ha alzato gli occhi al cielo sospirando "I know! Such a drama boy!" ;)


    Alga: brava! Aspetta che mò vengo subbito a trovarti!! :)

    ReplyDelete
  8. Tuttologo è un po' incline al vittimismo drammatico che fa di lui un 4enne molto simpatico, però Alice mica può passare per una schiaffeggiatrice di nani per mezzo di stampelle da attaccapanni! Ecco un altro caso in cui le telecamere avrebbero risolto la questione. Sei stata processata dalla famiglia di Tuttologo?

    ReplyDelete

edddaì, blatera un po' con me!