Monday, June 8, 2015

"Ma Non ti Somiglia per Nulla"

Quando decisero di adottare Alice era sicura che avrebbero avuto un adozione interracial.
Avrebbe messo la mano sul fuoco che la sua futura prole sarebbe stata afro-americana o quasi per certo  sudamericana (che' dai, parlano entrambi spagnolo! E poi c'era il Grinta, con le sue origini argentine, gia' pronto a vestire il futuro bebe' con il poncho multicolore e a tirarlo su a chimichurri!).
Quindi Alice, nell'attesa, si era sfondata il cervello con libri, articoli e ricerche sulle adozioni interracial.
A vagonate.
Quando poi era comparso lo Gnomo, bianco che piu' bianco c'era solo il Coccolino concentrato, ha pensato che tutti 'sti libri erano stati un acquisto sbagliato, e avrebbe dovuto invece informarsi piu' a fondo su robe tipo le protezioni solari a copertura totale-universale-perenne e le creme dermatologicamente testate.

Adesso che lo Gnomo cresce pero' pensa che in fondo, a ben vedere, quei libri la' le stan  tornando utili.
Uno dei mantra, ritrovabile in TUTTE le pubblicazioni, era il fatto che in un'adozione interracial e' un po' come girare con un occhio di bue perennemente puntanto addosso, nel senso che TUTTI, con un semplice sguardo, si rendono conto che sei una famiglia "non-convenzionale" e che molti  sentiranno il bisogno di chiedere, o commentare, o raccontare o anche solo guardare un po' di piu', ecco. E che quindi è bene essere "preparati" e sapere cosa dire, e quanto dire, e come dire e perchè.

Ora. Alice ha gli occhi scuri, i capelli scuri mossi e a carciofo e viene presa frequentemente per una donna del magreb.
Lo Gnomo ha gli occhi blu blu, i capelli biondi fini e dritti come spaghi,  e viene preso frequentemente per un piccolo tedesco o (e gggiustamente!) irlandese.
Se lei e lo Gnomo sono ai giardini da soli, e qualcuno attacca bottone (ok, generalmente e' Alice che attacca bottone, ma questo e' un altro discorso), tra le prime 5 frasi dell'interlocutore c'e' inevitabilmente il :"Ma non ti somiglia per nulla!" Seguito da: "Tuo marito ha gli occhi blu ed e' biondo, vero?"
No. Il Grinta ha gli occhi verdi ed i capelli castani (per questo se lui va a spasso assieme a loro o e' in giro da solo con lo Gnomo nessuno dice mai una mazza, che in fondo non si somigliano tantissimo ma manco fanno a pugni, ecco).

Quindi quando l'interlocutrice immancabilmente le chiede se lo Gnomo è il ritratto del Grinta, o da chi ha preso la fossetta sul mento, o chi in famiglia ha gli occhi blu Alice puo' fare tre cose:
1) Mentire, perche' non ha voglia di stare a raccontare tutta la storia di Adamo, Eva, la Mela e la Open Adoption. Dice che si', lo Gnomo e' il ritratto sputato e ri-sputato del padre e poi passa oltre.

2)Andare dritta al sodo, sorridere e dire "E' adottato". (E a quel punto si aprono un'infinita' di scenari che magari affrontera' in un altro post. Nah, meglio in altri 5, che e' roba lunga).

3) Svicolare. Ovvero dribbla la domanda o fa finta di non capire bene onde evitare di doversi impelagare nel francese e ri-direziona la conversazione su robe facili e gestibili tipo le anatre dello stagno che han fatto i pulcini o il gatto randagio che ha fatto la cacca nella sabbiera.

Il fatto e' che lei e lo Gnomo per la gente sono strambi:
Non e' chiaro agli occhi della gente che lo Gnomo sia adottato, perche' non e' COSI" diverso da lei... ma al tempo stesso tra di loro non c'e NULLA in comune.
Quindi la gente chiede.
Chiede tanto.
Chiede sempre.
Chiede forse piu' spesso e soprattutto con piu' ingenuita'  che se lo Gnomo fosse nero, o asiatico.

Chiedono perche', effettivamente, nella maggior parte dei casi non se l'aspettano e cascano dal pero.
Ed allora ben vengano tutte quelle pagine lette su come rispondere e su cosa dire, che hanno preparato Alice non tanto a gestirsi ma a gestire le reazioni delle persone, che sono diverse ed imprevedibili e sempre davanti allo Gnomo, che nel frattempo cresce, ascolta, guarda e forse, si spera, impara che la sua e' una storia bella da raccontare e di cui non avere paura.

Alice raccontatrice

18 comments:

  1. Hai pienamente ragione che sia una storia bella. Ma vista da qua sembra un pò faticosa, anche ;-)

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  2. Oltretutto io ho un cugino biondissimo con gli ochi azzurrissimi e i miei zii zono entrambi mori occhi scuri, mio zio è siculo, fai tu! Ed è figlio biologico eh... semplicemente la nonna ha gli occhi azzurri e lui si è arraffato quei geni.

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  3. ..aah... la gente ha bisogno di fare match con la faccia di almeno un genitore, sennò si disorienta. Ti pare che uno possa avere una faccia propria? A me, una volta, hanno presentato una tipa e questa senza nemmeno fare un cenno di saluto o qualsiasi cosa.. mi urla "Ma è tutto suo padreeee!" E a me quasi non usciva un bel vaff. Vabbè ci sono abituata ormai.
    Comunque fai bene sì a studiarti le risposte più appropriate.. così quando il tuo bimbo sarà piu grande, sarai in grado di sistemare con classe anche l'interlocutore più maleducato

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  4. Quell'effetto "occhio di bue puntato contro" e' stato chiamato, in medichese, "Just beyond my front door", proprio per illustrare come, in una famiglia con adozione internazionale o interrazziale, quel che si sperimenta e' il commento facile non appena si varca la soglia di casa.
    Se ti interessa l'argomento - e credo ti possa interessare soprattutto tra qualche anno, quando i commenti li riceverà lo gnomo direttamente, senza intermediario genitoriale - ecco la referenza Vashchenko et al. Am J Community Psychol. 2012.

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  5. Risposta che questa asociale presenta chi vuole farsi gli affari miei:
    "Come te la cavi in cucina?"

    Se rispondono bene: perfetto, quindi non ti serve che ti insegno la ricetta del pentolino di cavoli... tuoi?

    Se rispondono male: Allora aspetta che ti spiego una ricettina, si chiama pentolino di cavoli miei. :-D

    Ok... io esagero.

    Però davvero... qualche sprangata, verbale solo verbale, a certi soggetti potrebbe far bene.
    Forse. :-P

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  6. stessa storia qui, anche se devo ammettere che crescendo i capelli si sono scuriti e le domande sono diminuite.
    in generale ho deciso che:
    - se chi mi fa la domanda e' qualcuno che non rivedro' mai piu', annuisco dicendo "si si, e' uguale al padre" se il padre non e' presente oppure "non sappiamo, e' un mistero", cosi' come da starbucks dico che mi chiamo monica, cioe' semplifichiamoci la vita che non ne vale la pena stare li a discutere... questo non perche' voglio trasmettere il messaggio che sia qualcosa da tenere nascosto, ma perche' non dobbiamo necessarriamente dire tutta la verita' a tutti
    - se chi mi fa la domanda e' una persona che in qualche modo conosco o che rivedro' piu' o meno spesso, preferisco dire la verita', a vari livelli tipo "e' merito dei geni" (che e' anche abbastanza vago, ma cmq vero) oppure "e' stato adottato" ecc

    tra qualche anno tocchera' a D rispondere da solo, e voglio che sappia che non c'e' nulla da tenere nascosto, ma che e' a lui scegliere quanta informazione condividere e con chi

    ps pure io ci avevo fatto un post!

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  7. Stessa cosa qui. Soprattutto Si soffermano sull'altezza.
    Valescrive

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  8. Uh ci ho appena scritto pure io..scusa se irrompono così, in realtà ti leggo sempre ma non commento mai, shame on lazy bunny me. Comunque anche io credo che siano commenti ingenui (nel mio caso doppia eterologa ma nessuno sospetta che mater semper certa est)..ma quindi tu cosa rispondi?
    Anche io come Marica a volte dico "mistero".
    Comunque se ti va di fare un salto da me, nei commenti ci sono idee carine ^-^

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  9. Ti dico la mia da ignorantissima, perché non so come sia essere una mamma, né tanto meno trovarsi di fronte a queste domande, ma la verità non mi sembra nulla di problematico, quindi perché tanti problemi! Devi essere fiera di essere una Mamma super, questo è abbastanza, non servono gli occhi azzurri! ;-D
    comunque a mia mamma, quando mi portarono a casa dall'ospedale chiesero se mi avesse adottata, perché essendo cicciottella non si notava più di tanto la pancia... Le persone non lo fanno per cattiveria, la maggior parte delle volte sono proprio "sviste"! :-D

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  10. Di nuovo io: comunque ho appena comprato un libro per bambini che si intitola "Les bebes animaux" sui cuccioli di animali e ad un certo punto c'è la sezione "Cuccioli che non assomigliano alla loro mamma": girini, crisalidi,... Mi sono quasi commossa! Se lo trovi prendilo!

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  11. Ma quante Alici ci sono in questo posto?!
    Beh, penso anch'io spesso alla tua ultima frase, a questi piccoletti che crescono, guardano e ascoltano... E quanto è importante quello che gli trasmettiamo con le nostre parole e atteggiamenti (giusto ieri sera, trafelata qs usual, ho sorpreso V a guardarmi con uno di quei begli sguardi interrogativi che ti bucano dentro ;)
    Diciamo che probabilmente cresceremo molto anche noi ;)

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  12. Ciao Alice, ti leggo sempre ma non commento mai...
    riguardo a questo posso garantirti che a prescindere da caratteristiche genetiche non modificabili (occhi/colore capelli/altezza ecc ecc) entro breve il problema potrebbe sparire da solo..
    spessissimo il commento che fanno a me e al marito di mia madre (dna in comune: ZERO%) è che siamo "PRECISI-UGUALI-UGUALI-2 fotocopie" e ti assicuro che non ci assomigliamo assolutamente...
    forse dopo tanti anni di convivenza e tanti anni di amore reciproco io ho assorbito un po' di lui e lui ha assorbito un po' di me (espressioni del viso, modi di fare) e dunque davvero le differenze sostanziali ( io piccola e nera e lui alto e chiaro) diventano dettagli!
    :-)

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  13. Mocaliana: Le cose belle non faticose sono pochissime! A me viene in mente solo dormire e leggere :-)

    Alice: infatti! Quel che si aspettano e' esattamente quella storia li', ovvero una chiacchierata sulle somiglianze passate saltando una generazione... cosa che io non ho, e che quindi alle volte li piglia alla sprovvista :-D

    Alice Blossom:-D Si, l'idea e' proprio di avere in valigia un buon numero di risposte carine ed efficaci per ogni occasione... accumulo ora cosi' mi porto avanti!

    Slicing Potatoes: arrrg! Non me lo lascia scaricare tutto, ma solo l'abstract! Comunque ora sguinzaglio il Grinta, che magari dall'Universita' dei cervelloni riesce ad accedere... invece dimmi un po', questo libro e' dell'edizioni Larousse o Nathan? Che sti qui si copiano i titoli, tze' tze'... E poi sappi che tanto ti scrivo eh, che c'era un libro di cui avevamo parlato ma di cui non mi son segnata il titolo!

    Rabb-it: Ma no! :-D Questa e' gente che alla fine vuol solo fare un po' di conversazione e nella maggior parte dei casi non hanno la piu' pallida idea di dove si stanno per cacciare!

    Marica: ti ho pensato assai, visto che anche tu e little D. siete messi piu' o meno come noi ;-D
    Io in genere finisco per dirlo molto spesso, un po' perche' racconto i cavoli miei con parecchia facilita', un po' perche' (soprattutto) le cose belle non riesco a non condividerle... e poi anche perche', una volta scremato e tolto le risposte "involontariamente-infelici", mi ritornano indietro un sacco di storie bellissime ;) pero' si, penso spesso al momento in cui sara' lui a decidere cosa, come e a chi raccontare... e sono davvero curiosa di vedere cosa succedera'!

    ValeriaScrive: Infatti credo che si aspettino una risposta come la tua, ovvero: "ha preso da..." Che io pero' non posso offrire, quindi poi inevitabilmente li spiazzo! Da quel che racconti tu hai tutte le carte in regola per lanciarti in una ricerca empirica e rispondere alla prossima che commenta o che ti chiede con un bel "e' adottata": la faccia dell'interlocutore, nel 90% dei casi, e' priceless... ;)

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  14. Sfolli: :-D Sfolli, non preoccuparti, che io sono una non-commentatrice professionista! Leggo, rimugino e porto a casa (call me a greedy reader)... Io che sono la rana dalla bocca larga in genere rispondo e spiattello. L'incipit e' piu' o meno sempre lo stesso: "Certo che no, perche' e' adottato, non sarei mai stata capace di farlo cosi' bello" E sghignazzo ;) Da li' in poi dipende da come l'interlocutore si ripiglia (ci sono quelli che troncano e se ne vanno imbarazzatissimi, quelli che fanno commenti in buona fede ma infelici, quelli che raccontano la loro esperienzae i vari sentito dire, quelli che chiedono e si informano etc etc...). Non riesco tanto a dire "e' un mistero" perche' io letteralmente lo guardo e CI VEDO i suoi genitori biologici (le espressioni, i lineamenti, gli sguardi... alle volte e' surreale!), ed e' una cosa che commento tanto, con lui, con il Grinta e con chi mi conosce... Ma alle volte se sono di fretta e non ho tempo (tipo ieri mentre imbustavo la roba alla cassa del supermercato) liquido con un sorriso e facendo finta di non capire (essere ignoranti in francese ha i suoi vantaggi!)... Devo migliorare l'arte dello svicolamento!
    P.s. Mi piace l'idea dell'idraulico! :-D

    Clyo: Infatti a me spiace, perche' sta gente che chiede vuole solo far conversazione ma poi mi "casca dal pero" :-D La nostra storia e' bella, solo che la gente non se l'aspetta , ecco.

    Dancin': eeeh... noi Alici viaggiamo in branco, come i tonni pinne gialle :-D E si, concordo in pieno, e' bello imparare e crescere grazie a loro!

    Plumeria: ciao e grazie mille per aver rotto il silenzio, e ben arrivata nell'area chiacchiere a vanvera! ;-)
    Anche io ne ho sentito parlare (e l'ho visto a volte in coppie anziane) questo fenomeno del "diventare simili"... trovo sia bellissimo e misterioso che persino il corpo, involontariamente, si "avvicini" e si ispiri alle persone a cui vogliamo bene. Gia' adesso, alcune espressioni di Tristan che sono sue (e dei suoi genitori biologici) le ho ritrovate a sorpresa in certe foto... sulla mia faccia :)

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  15. sono battute normali. Pensa che una mia collega un paio di settimane fa vedendo una foto di mio figlio (che ha i geni miei e quelli di mio marito) ha detto "deve assomigliare molto a tuo marito perchè di te non ha nulla". Che a parte che l'avrei strozzata, ma in fondo la gente è così. Neanche per farsi i fatti tuoi, è semplice conversazione.

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  16. Eccolo! Spero sia la stessa edizione, perché io l'ho comprato usato.
    http://www.nathan.fr/catalogue/fiche-produit.asp?ean13=9782092549353

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  17. Comunque a me che sono maleducata la domanda sorge spontanea: ma la gente dei giardini i cazzi suoi non se li fa?

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edddaì, blatera un po' con me!