Fatto 1:
I 15-20 invitati diventano improvvisamente 27, forse 30.
Fatto 2:
Alice il il Grinta, che hanno diffuso un invito indicante le 20.00, alle 20.00 stanno ancora preparando i i sette antipasti correndo frenetici come le formichine impazzite quando gli si alluviona il formicaio... E nonnostante la loro corsa contro il tempo la pasta non vedrà la luce prima delle 21.30; il pollo al limone non uscirà dagli inferi del forno prima delle 22.40 e il bunet non placherà i suoi bollenti spiriti prima di mezzanotte.
Sommando i due fatti si evince che Alice e il Grinta hanno ospitato quella che potremme definire una cena a staffetta, in cui chi è arrivato presto si è fatto fuori gli antipasti, la pasta e i contorni per poi cedere sotto gli effulvi del vino; chi è giunto tardi ha assaportato il pollo, le insalate e i dolci, per poi cedere sotto gli effulvi del vino.
Alle 3 di notte, i pochi sopravvissuti si sono radunati attorno alle sacre tazze di caffè e all'Amaro San Simone (sì, lo so, il 90% di voi manco sa che esiste, ma è l'Amaro piemunteise per eccellenza e Alice e il Grinta na hanno una bottoglia di contrabbando che centelliano manco fosse ambrosia...) e dopo 7 ore di spadellamento hanno definito conclusa la staffetta culinaria. Tutti vincitori.
(Epperò menzione speciale per il Quieto Russo, uno dei pochi che non si è perso nulla e tenace e insensibile alla stanchezza si è fatto largo lungo tutte le portate senza battere ciglio).
Alice cucinatrice
Saturday, April 30, 2011
Friday, April 29, 2011
30 anni
Oggi il Grinta compie 30 anni!
E Alice vuole condividere con voi il suo primo ricordo del Grintino.
Che se non lo sapevate il Grinta e Alice andavano alle medie nella stessa classe e no, non è stato amore a prima vista proprio per un cazzo, che il Grinta da piccolo era pazzo e inquietante, poi quando si sono incrociati di nuovo per caso 10 anni dopo ad Alice parve di vedere dei lievi cenni di miglioramento e bon, il resto già lo sapete.
Comunque, il primo ricordo che lei ha del Grinta è fuori dai cancelli della scuola, in un giorno di primavera. Entrambi, non sa bene perchè, stanno aspettando qualcuno o qualcosa all'angolo.
Sono in prima media, il Grinta è forte e possente quanto un criceto cieco, dotato di una vocetta da pulcino bagnato, ha 11 anni (perchè era un primino come Alice, di quelli finiti a scuola un anno prima del previsto vai a capire perchè) ma ne dimostra abbondantemente otto emmezzo, quando un gruppetto di gorilla con i capelli ingellati, omoni di terza media ripetenti, si avvicina per umiliarlo e intimidirlo un po', come previsto dalla legge naturale delle cose.
E lì accade.
Uno dei più grossi ad un certo punta sputa sonoramente per terra, e con un lampo di creatività negli occhi esclama qualcosa di originale e mai sentito del tipo: "Mhua haha! Affogaci dentro, moscerino"
Il Grinta silenzioso si avvicina allo sputo, si inchina, lo osserva sereno con curiosità scientifica poi, e qui non so perchè ma nei miei ricordi il tutto va a rallentatore, caccia il dito l'indice nello sputo a valutarne la fluidità. I 3 gorilloni fanno un salto indietro confusi. Alice resta immobile.
Il Grinta fissa i tre gorilloni negli occhi, si rialza, sempre a rallentatore, si porta il dito in bocca e con aria soddisfatta se lo ciuccia. I 3 gorilloni urlano schifati, finchè uno di loro grida "Minkia che skifo! Oh, cogghione ti prendi l'aidz!" Il Grinta sorride e rilassato risponde "L'aids di prende solo per via endovenosa, non lo sapevi?"
I 3 gorilloni a quel punto si allontanano rapidi squotendo la testa, in cerca di qualcuno meno folle e meno inquietante a cui tirare sputi.
Alice conserva la scena scolpita a fuoco nella corteccia cerebrale.
Son passati quasi 20 anni da allora.
E sì, magari il Grinta è un po' meno disgustoso, e ALice l'ha convinto che non è il caso di andare in ciro ad assaggiare sputi altrui, ma resta ugualmente pazzo, cinico e imprevedibile, quindi ce lo teniamo ancora, via che in fondo ci piace così.
Tanti auguri, balengo!
Alice celebratrice
P.s. Tra 10 ore è in programma una cena con circa 15-20 persone, non sappiamo il menù, il frigo è vuoto, in casa sembra sia esplosa una bomba... e Alice non ha trovato il regalo.
Sebbene abbian varcato entrambi la soglia dei 30 anni, Alice e il Grinta mantengono ogogliosi le stesse capacità disorganizzative e ritardatarie di sempre, e son cose!
E Alice vuole condividere con voi il suo primo ricordo del Grintino.
Che se non lo sapevate il Grinta e Alice andavano alle medie nella stessa classe e no, non è stato amore a prima vista proprio per un cazzo, che il Grinta da piccolo era pazzo e inquietante, poi quando si sono incrociati di nuovo per caso 10 anni dopo ad Alice parve di vedere dei lievi cenni di miglioramento e bon, il resto già lo sapete.
Comunque, il primo ricordo che lei ha del Grinta è fuori dai cancelli della scuola, in un giorno di primavera. Entrambi, non sa bene perchè, stanno aspettando qualcuno o qualcosa all'angolo.
Sono in prima media, il Grinta è forte e possente quanto un criceto cieco, dotato di una vocetta da pulcino bagnato, ha 11 anni (perchè era un primino come Alice, di quelli finiti a scuola un anno prima del previsto vai a capire perchè) ma ne dimostra abbondantemente otto emmezzo, quando un gruppetto di gorilla con i capelli ingellati, omoni di terza media ripetenti, si avvicina per umiliarlo e intimidirlo un po', come previsto dalla legge naturale delle cose.
E lì accade.
Uno dei più grossi ad un certo punta sputa sonoramente per terra, e con un lampo di creatività negli occhi esclama qualcosa di originale e mai sentito del tipo: "Mhua haha! Affogaci dentro, moscerino"
Il Grinta silenzioso si avvicina allo sputo, si inchina, lo osserva sereno con curiosità scientifica poi, e qui non so perchè ma nei miei ricordi il tutto va a rallentatore, caccia il dito l'indice nello sputo a valutarne la fluidità. I 3 gorilloni fanno un salto indietro confusi. Alice resta immobile.
Il Grinta fissa i tre gorilloni negli occhi, si rialza, sempre a rallentatore, si porta il dito in bocca e con aria soddisfatta se lo ciuccia. I 3 gorilloni urlano schifati, finchè uno di loro grida "Minkia che skifo! Oh, cogghione ti prendi l'aidz!" Il Grinta sorride e rilassato risponde "L'aids di prende solo per via endovenosa, non lo sapevi?"
I 3 gorilloni a quel punto si allontanano rapidi squotendo la testa, in cerca di qualcuno meno folle e meno inquietante a cui tirare sputi.
Alice conserva la scena scolpita a fuoco nella corteccia cerebrale.
Son passati quasi 20 anni da allora.
E sì, magari il Grinta è un po' meno disgustoso, e ALice l'ha convinto che non è il caso di andare in ciro ad assaggiare sputi altrui, ma resta ugualmente pazzo, cinico e imprevedibile, quindi ce lo teniamo ancora, via che in fondo ci piace così.
Tanti auguri, balengo!
Alice celebratrice
P.s. Tra 10 ore è in programma una cena con circa 15-20 persone, non sappiamo il menù, il frigo è vuoto, in casa sembra sia esplosa una bomba... e Alice non ha trovato il regalo.
Sebbene abbian varcato entrambi la soglia dei 30 anni, Alice e il Grinta mantengono ogogliosi le stesse capacità disorganizzative e ritardatarie di sempre, e son cose!
Thursday, April 28, 2011
children vs babies
Conversazioni sui bebè rubata ad un gruppo di nani:
Miss Pinky: "Quando sei bebè puoi solo gattonare, e parlare la lingua dei bambini" (Miss Pinky è una esperta sorella maggiore di due gemellini di circa un'anno)
Meucci: "La lingua dei bebè è così blalalalaaa! I grandi non la capiscono ma gli altri bebè sì, vero che gli altri bebè la capiscono la lingua?"
Miss Pinky: "Certo, infatti quando uno dei miei bebè piange, subito piange anche l'altro, perchè se uno è triste, anche l'altro è triste!"
Meucci: (spirito analitico e grande osservatore, ha una sorellina di un anno emmezzo)"Talvolta il mio bebè è triste, allora devi dargli il succo di mela. Il succo di mela alle volte è meglio di un bacio. Se quando bacio il bebè lui non smette di piangere beh, allora bisogna proprio usare il succo di mela!"
Svampitella (lei è figlia unica, ma compensa con una carrettata di fantasia che la rende sorella maggiore di circa 12 neonati) "Quando giochiamo a mamma e bebè io voglio fare la mamma, perchè io adoooro i bebè!"
Meucci: "io quando giochiamo a mamma e bebè invece voglio fare il bebè, perchè il bebè dice sempre mamma, ti amo, mamma, ti amo e a me piace dire mamma ti amo"
Svampitella: "I bebè non possono mangiare biscotti, sennò gli viene la diarrea, piangono, e puzzano. E sono tristi."
LunaPiena: (Lunapiena è la reincarnazione del Buddha, ed ha una sorellina di 4 mesi circa) "E' difficile quando i bebè sono tristi. Perchè non ci puoi ragionare. Mamma dice sempre che con me ci può ragionare, con la mia sorellina no."
Miss Pinky: "Quando sei bebè puoi solo gattonare, e parlare la lingua dei bambini" (Miss Pinky è una esperta sorella maggiore di due gemellini di circa un'anno)
Meucci: "La lingua dei bebè è così blalalalaaa! I grandi non la capiscono ma gli altri bebè sì, vero che gli altri bebè la capiscono la lingua?"
Miss Pinky: "Certo, infatti quando uno dei miei bebè piange, subito piange anche l'altro, perchè se uno è triste, anche l'altro è triste!"
Meucci: (spirito analitico e grande osservatore, ha una sorellina di un anno emmezzo)"Talvolta il mio bebè è triste, allora devi dargli il succo di mela. Il succo di mela alle volte è meglio di un bacio. Se quando bacio il bebè lui non smette di piangere beh, allora bisogna proprio usare il succo di mela!"
Svampitella (lei è figlia unica, ma compensa con una carrettata di fantasia che la rende sorella maggiore di circa 12 neonati) "Quando giochiamo a mamma e bebè io voglio fare la mamma, perchè io adoooro i bebè!"
Meucci: "io quando giochiamo a mamma e bebè invece voglio fare il bebè, perchè il bebè dice sempre mamma, ti amo, mamma, ti amo e a me piace dire mamma ti amo"
Svampitella: "I bebè non possono mangiare biscotti, sennò gli viene la diarrea, piangono, e puzzano. E sono tristi."
LunaPiena: (Lunapiena è la reincarnazione del Buddha, ed ha una sorellina di 4 mesi circa) "E' difficile quando i bebè sono tristi. Perchè non ci puoi ragionare. Mamma dice sempre che con me ci può ragionare, con la mia sorellina no."
Wednesday, April 27, 2011
lessico artistico
Alice osserva Sbirulina mentre dipinge silenziosa con la lingua tra i denti.
Alice: "You put a lot of different yellows in your painting..."
Sbirulina: "Yeah. It's an abstract painting, you know? "
Alice "..."
Sbirulina: "But it's not a masterpiece. It's a Misterpiece"
Alice: "It's what?"
Sbirulina: "A Misterpiece, can you write it on the top? So mum won't get confused..."
Ci sono quadri che sono capolavori.
E ci son quadri che son Signorilavori.
Sapevatelo, su ri-educational Alice.
Alice ammiratrice di Sbirulina Pittrice
Alice: "You put a lot of different yellows in your painting..."
Sbirulina: "Yeah. It's an abstract painting, you know? "
Alice "..."
Sbirulina: "But it's not a masterpiece. It's a Misterpiece"
Alice: "It's what?"
Sbirulina: "A Misterpiece, can you write it on the top? So mum won't get confused..."
Ci sono quadri che sono capolavori.
E ci son quadri che son Signorilavori.
Sapevatelo, su ri-educational Alice.
Alice ammiratrice di Sbirulina Pittrice
poi la pianto con i buchi...
Si vede che Alice ha riscoperto lo spirito scavatore che è in lei, e dopo essersi prima incuneata nel pallido polistirolo, avvolta dal bianco candor e in compagnia degli squittii (perchè il polistirolo fa lo stesso verso dei topi, si sa) della materia più inquinante e inutile che si possa immaginare, ha deciso di optare per qualcosa di più bucolico...
Così si è andata ad attanare qui:
E ha deciso che lei da grande lei vuol fare il castoro.
Alice scavatrice
Così si è andata ad attanare qui:
E ha deciso che lei da grande lei vuol fare il castoro.
Alice scavatrice
Tuesday, April 26, 2011
white
Saturday, April 23, 2011
Pasqua, la resurrezione.
Che voi già lo sapete che gli scarrafoni americani hanno una passione irresistibile verso Alice.
Che proprio non possono starle lontana, loro.
Che Alice probabilmente emana qualche fero-coso che li catalizza e li riunisce, lei è il pastore, loro le pecorelle smarrite lei il Graal, loro i Cavalieri Blattoidi.
Alice pensava di essersi lasciata alle spalle la setta scarafaggifera degli Alicisti dell'ottava apocalisse nella vecchia topaia, assieme ai piccioni, alle coccinelle e ai topini e a tutta quell'allegra fauna che nel film di Biancaneve pare tanto carina e in realtà e solo una massa di parassiti abusivi... invece no.
Una nuova piccola comunità di padri pellegrini dal bruno e castigato esoscheletro ha pensato bene di venirle in pellegrinaggio nel lavello della cucina.
Lei ha tentato di accoglierli al meglio, con melodici canti e inni invocanti una dozzina di Santi e Madonne e una bella ventata aspersoria di Raid, questo:
Un nuovo ritrovato religioso, che grazie alla cannuccia permette un getto diretto, una smitragliata precisissima che manco le bombe intelligenti, varda.
Epperò qualcosa è andato storto.
Mentre i minuti pellegrini cercavano rifugio contamplativo nella sacra cripta del Tubo di Scarico, Alice lottava con la bomboletta Raid che chissà perchè aveva deciso di spruzzare il pestilenziale gas non dalla tecnologica e aereodinamica cannuccia ma dar culo.
E lei per poco non si acceca.
Ora Alice profuma di Raid, ha l'intero set di piatti, bicchieri e posate tutto bello patinato di Piperonyl butoxide e propene, (perchè ovviamente nella lotta contro la bomboletta ha pensato bene di agitarsi, piroettare su su stessa e sbatacchiare lo spruzzino in giro annaffiando a idrante forno, asciugapiatti e mensola) e ha imbiancato il lavello di veleno per blatte.
Capace che domani lei e il Grinta spolverano la colomba col topicida, ma la resurrezione delle blatte non passerà.
Alice raidizzatrice
P.s. Buona Pasqua!
Che proprio non possono starle lontana, loro.
Che Alice probabilmente emana qualche fero-coso che li catalizza e li riunisce, lei è il pastore, loro le pecorelle smarrite lei il Graal, loro i Cavalieri Blattoidi.
Alice pensava di essersi lasciata alle spalle la setta scarafaggifera degli Alicisti dell'ottava apocalisse nella vecchia topaia, assieme ai piccioni, alle coccinelle e ai topini e a tutta quell'allegra fauna che nel film di Biancaneve pare tanto carina e in realtà e solo una massa di parassiti abusivi... invece no.
Una nuova piccola comunità di padri pellegrini dal bruno e castigato esoscheletro ha pensato bene di venirle in pellegrinaggio nel lavello della cucina.
Lei ha tentato di accoglierli al meglio, con melodici canti e inni invocanti una dozzina di Santi e Madonne e una bella ventata aspersoria di Raid, questo:
Un nuovo ritrovato religioso, che grazie alla cannuccia permette un getto diretto, una smitragliata precisissima che manco le bombe intelligenti, varda.
Epperò qualcosa è andato storto.
Mentre i minuti pellegrini cercavano rifugio contamplativo nella sacra cripta del Tubo di Scarico, Alice lottava con la bomboletta Raid che chissà perchè aveva deciso di spruzzare il pestilenziale gas non dalla tecnologica e aereodinamica cannuccia ma dar culo.
E lei per poco non si acceca.
Ora Alice profuma di Raid, ha l'intero set di piatti, bicchieri e posate tutto bello patinato di Piperonyl butoxide e propene, (perchè ovviamente nella lotta contro la bomboletta ha pensato bene di agitarsi, piroettare su su stessa e sbatacchiare lo spruzzino in giro annaffiando a idrante forno, asciugapiatti e mensola) e ha imbiancato il lavello di veleno per blatte.
Capace che domani lei e il Grinta spolverano la colomba col topicida, ma la resurrezione delle blatte non passerà.
Alice raidizzatrice
P.s. Buona Pasqua!
Thursday, April 21, 2011
Alice nel Vagone
Quando quasi 4 anni fa Alice sbarcò a broccolino, il primo grande trauma fu la metropolitana.
No, perchè uno si aspetta che nella città delle lucine che non dorme mai ci sia una metropolitana moderna, futuristica, fantascientifica.
Invece quando si scendono le scale della metropolitana si passa per questa affascinante piega spazio-temporale e si approda nel 1920.
Perchè la metro è vecchia, sbucciata, umida, scrostata, con i topi, i ratti, gli scarrafoni, senza sedie sulle pensiline, con scale ripidissime e nessun ascensore, rattoppata con assi di legno, con una serie di aromi che variano da stazione a stazione ma che spesso sono un bel pugno nello stomaco ed è perennemente costellata da lavori in corso perchè non chiude mai... devia, sospende, dirotta linee, ma è sempre aperta, con gli operai che quando arriva il treno si arrampican sulla pensilina, aspettano che se ne vada e tornan giù a darci di piccone e fiamma ossidrica.
Alcune tratte poi sono come un giro di ottovolante, la L, che collega Manahattan con la zona ggiovine&artistoide di broccolino quando si tuffa sotto il fiume sembra che deragli, e le orecchie scoppiettan come pop corn per il cambio di pressione.
Anche la sera, quando i vagoni sono più vuoti e leggeri, chè il gregge umano è già a casa al caldo, è tutto un dondolio e un cigolio costante.
I primi tempi Alice penzava sempre che stava per morire, ad ogni viaggio iniziava a sudare e si avvinghiava al Grinta perseguitata da visioni che manco Cassandra...
"Ecco! Me lo sentivo! Si son rotti i freni! Lo senti come andiamo allo sbando?! Marò, proprio oggi che ci ho le mutande brutte e se mi portano prontosoccorso ci fò 'na figuraccia..."
Il peggio poi Alice lo dava nei tratti in cui la metro viaggiava sopraelevata, sui tralicci
"Varda, varda, varda lì! Uh! Deraglia, deraglia, oddio se cadiamo da quassù ci sbricioliamo come wafer tra le lamiere!! Scrivimi il numero del passaporto in fronte, che almeno mi identificano facile, dai..."
Ora invece Alice la metropolitana la ama. Tantissimo. Davvero.
Perchè la metropolitana è sempre ugale, nè, scassata, dondolosa, inaffidabile e puzzosa, ma Alice è diventata più fatalista o più tollerante ai fastidi, piu' interessata alle facce, o forse solo piu' dotata e scafata nell'osservare i propri scompaginati compagni di viaggio e divertirsi, boh, vai a sapere.
Perchè per Alice la metropolitana è il suo maestro zen, che le insegna l'arte della pazienza, della tolleranza, dell'amore per l'universo mondo.
Tipo la volta che la metropolitana si ferma nel bel mezzo del tunnel al buio e il siòr guido spiega che "Siam fermi perchè è caduto un pezzo del soffitto e devono sgomberare i binari"
Tipo quell'altra volta che si ferma perchè c'è qualcuno che sta male, e per le restanti 2 ore tutto è paralizzato e vai a capire perchè va pure via la luce dai vagoni e Alice tenta di fare mente locale per capire a quanti metri sta sotto la superficie della crosta terrestre.
Tipo quando c'è qualcuno che ha tirato il freno d'emergenza e tocca ripristinare il cosino dell'affare.
Tipo quando Alice sale pensando di andare al posto X, distante 2 stops, e mentre è sopra una vocina metallica spiega che per ragioni di traffico salteranno le prossime 45 fermate e si andrà direttamente tutti in New Jersey a fare un picnic.
Ecco. Alice sente che la metropolitana la fa migliore, e quindi, a partire da questa settimana, inaugura una nuova inutile rubrica intitolata "Alice nel Vagone".
Alice vagonatrice
No, perchè uno si aspetta che nella città delle lucine che non dorme mai ci sia una metropolitana moderna, futuristica, fantascientifica.
Invece quando si scendono le scale della metropolitana si passa per questa affascinante piega spazio-temporale e si approda nel 1920.
Perchè la metro è vecchia, sbucciata, umida, scrostata, con i topi, i ratti, gli scarrafoni, senza sedie sulle pensiline, con scale ripidissime e nessun ascensore, rattoppata con assi di legno, con una serie di aromi che variano da stazione a stazione ma che spesso sono un bel pugno nello stomaco ed è perennemente costellata da lavori in corso perchè non chiude mai... devia, sospende, dirotta linee, ma è sempre aperta, con gli operai che quando arriva il treno si arrampican sulla pensilina, aspettano che se ne vada e tornan giù a darci di piccone e fiamma ossidrica.
Alcune tratte poi sono come un giro di ottovolante, la L, che collega Manahattan con la zona ggiovine&artistoide di broccolino quando si tuffa sotto il fiume sembra che deragli, e le orecchie scoppiettan come pop corn per il cambio di pressione.
Anche la sera, quando i vagoni sono più vuoti e leggeri, chè il gregge umano è già a casa al caldo, è tutto un dondolio e un cigolio costante.
I primi tempi Alice penzava sempre che stava per morire, ad ogni viaggio iniziava a sudare e si avvinghiava al Grinta perseguitata da visioni che manco Cassandra...
"Ecco! Me lo sentivo! Si son rotti i freni! Lo senti come andiamo allo sbando?! Marò, proprio oggi che ci ho le mutande brutte e se mi portano prontosoccorso ci fò 'na figuraccia..."
Il peggio poi Alice lo dava nei tratti in cui la metro viaggiava sopraelevata, sui tralicci
"Varda, varda, varda lì! Uh! Deraglia, deraglia, oddio se cadiamo da quassù ci sbricioliamo come wafer tra le lamiere!! Scrivimi il numero del passaporto in fronte, che almeno mi identificano facile, dai..."
Ora invece Alice la metropolitana la ama. Tantissimo. Davvero.
Perchè la metropolitana è sempre ugale, nè, scassata, dondolosa, inaffidabile e puzzosa, ma Alice è diventata più fatalista o più tollerante ai fastidi, piu' interessata alle facce, o forse solo piu' dotata e scafata nell'osservare i propri scompaginati compagni di viaggio e divertirsi, boh, vai a sapere.
Perchè per Alice la metropolitana è il suo maestro zen, che le insegna l'arte della pazienza, della tolleranza, dell'amore per l'universo mondo.
Tipo la volta che la metropolitana si ferma nel bel mezzo del tunnel al buio e il siòr guido spiega che "Siam fermi perchè è caduto un pezzo del soffitto e devono sgomberare i binari"
Tipo quell'altra volta che si ferma perchè c'è qualcuno che sta male, e per le restanti 2 ore tutto è paralizzato e vai a capire perchè va pure via la luce dai vagoni e Alice tenta di fare mente locale per capire a quanti metri sta sotto la superficie della crosta terrestre.
Tipo quando c'è qualcuno che ha tirato il freno d'emergenza e tocca ripristinare il cosino dell'affare.
Tipo quando Alice sale pensando di andare al posto X, distante 2 stops, e mentre è sopra una vocina metallica spiega che per ragioni di traffico salteranno le prossime 45 fermate e si andrà direttamente tutti in New Jersey a fare un picnic.
Ecco. Alice sente che la metropolitana la fa migliore, e quindi, a partire da questa settimana, inaugura una nuova inutile rubrica intitolata "Alice nel Vagone".
Alice vagonatrice
Wednesday, April 20, 2011
la primavera alle porte
E no, ancora non ci siamo, alla maledetta primavera, chè non si riesce ad andare sopra ai 9 gradi e Alice continua a girare intabarrata come un'eschimese, perchè lei non ha vie di mezzo e il freddo per lei è sempre freddo, gelo polare e siberiano, e 5 gradi o -5 gradi sono la stessa roba o' basta là.
Però oggi ha visto questo sparuto ambasciatore primaverile bussare alle porte... e allora Alice si è concessa un raptus di follia, si è levata il cappello di lana con il ponpon e si è messa tra le orecchie un fiorellino illegalmente espropriato al pubblico arredo.
E domani che si dovrebbero toccare i vertiginosi 14 gradi Alice come segno di sfida a questo inverno abusivo si priverà perfino della sciarpetta di lana 1 metro per 4.
Ah, che donna intrepida!
Però oggi ha visto questo sparuto ambasciatore primaverile bussare alle porte... e allora Alice si è concessa un raptus di follia, si è levata il cappello di lana con il ponpon e si è messa tra le orecchie un fiorellino illegalmente espropriato al pubblico arredo.
E domani che si dovrebbero toccare i vertiginosi 14 gradi Alice come segno di sfida a questo inverno abusivo si priverà perfino della sciarpetta di lana 1 metro per 4.
Ah, che donna intrepida!
habemus scarpam
Quando il Grinta si compra un nuovo paio di scarpe è perchè quello attuale è ormai sdrucito, slabbrato, senza suola e con il filo interdentale al posto dei lacci.
Quando il Grinta si compra un nuovo paio di scarpe, non riesce a resistere alla tentazione del cambio immediato, qui e ora.
"Ma proprio qui?!"
"Mbè? Che c'è di male?"
"Ma almeno non potevi farlo dentro il negozio?"
"No, voglio buttarle nella spazzatura fuori, che le vedano tutti. Che le scarpe nell'immondizia hanno sempre un loro fascino., non lo sapevi?"
"..."
Ed allora noi lo condividiamo con voi, il fascino! Che chissà, potrebbe nascere un nuovo movimento modaiolo... gli di scambisti stradali, o i gettatori di scarpe...
Ecco degli scatti inediti del Grinta, lo sgraziato fenicottero di Broccolino, mentre appoggiato al bidone verde della munnezza, si appresta alla cestinatura della scarpa decomposta, rituale simbolico che segna il passaggio di stagione nel calendario Gregogrintiano.
P.s. Per il momento le scarpe sono l'unico capo d'abbigliamento che il Grinta si cambia per strada...
Però mai dire mai.
Quando il Grinta si compra un nuovo paio di scarpe, non riesce a resistere alla tentazione del cambio immediato, qui e ora.
"Ma proprio qui?!"
"Mbè? Che c'è di male?"
"Ma almeno non potevi farlo dentro il negozio?"
"No, voglio buttarle nella spazzatura fuori, che le vedano tutti. Che le scarpe nell'immondizia hanno sempre un loro fascino., non lo sapevi?"
"..."
Ed allora noi lo condividiamo con voi, il fascino! Che chissà, potrebbe nascere un nuovo movimento modaiolo... gli di scambisti stradali, o i gettatori di scarpe...
Ecco degli scatti inediti del Grinta, lo sgraziato fenicottero di Broccolino, mentre appoggiato al bidone verde della munnezza, si appresta alla cestinatura della scarpa decomposta, rituale simbolico che segna il passaggio di stagione nel calendario Gregogrintiano.
P.s. Per il momento le scarpe sono l'unico capo d'abbigliamento che il Grinta si cambia per strada...
Però mai dire mai.
Tuesday, April 19, 2011
E così è finito il Seder di Pesach alternativo e femminista!
Alla tavolata di 24 persone non solo c'era Alice, l'armageddon della religiosità in trasferta, ma pure una variegata rappresentanza femminile del mondo mussulmano e buddhista, quindi tutta la ritualistica varia è stata sbrigata in fretta, tentando di cantare il più possibile, spiegare un po' ai non addetti ai lavori che si stava a fare e perchè e leggere il minimo indispensabile.
A condurre il tutto sono state due donne, roba a quanto pare inusuale e non ortodossa, ma meno male, perchè avevano voci bellizzime.
Inoltre c'era la storia dell'arancia. Che mò ve la racconto.
Allora, c'era una volta, tanto tempo fa, un siòre che, in risposta alla richiesta di una donna di diventare rabbina, rispose "a women had as much place on the bimah as an orange had on the seder plate" ovvero, che una fimmina sul pulpito ci azzecca quanto un'arancia nel piatto del Seder.
E quindi loro nel piatto ogni anno ci mettono l'arancia. Perchè "le fimmine sono importanti quanto gli ommini".
Alice aranciatrice
P.s. Poi vabbè, ci sarebbe da dire che Alice ha di nuovo fatto una saluto a casa del Siòr Obama, ha visto la gente fare Hockey a rotelle davanti alla Casa Bianca, ha mangiato il primo gelato della stagione e ha constatato che il siòr presidente ci sa proprio fare con il giardinaggio:
Alla tavolata di 24 persone non solo c'era Alice, l'armageddon della religiosità in trasferta, ma pure una variegata rappresentanza femminile del mondo mussulmano e buddhista, quindi tutta la ritualistica varia è stata sbrigata in fretta, tentando di cantare il più possibile, spiegare un po' ai non addetti ai lavori che si stava a fare e perchè e leggere il minimo indispensabile.
A condurre il tutto sono state due donne, roba a quanto pare inusuale e non ortodossa, ma meno male, perchè avevano voci bellizzime.
Inoltre c'era la storia dell'arancia. Che mò ve la racconto.
Allora, c'era una volta, tanto tempo fa, un siòre che, in risposta alla richiesta di una donna di diventare rabbina, rispose "a women had as much place on the bimah as an orange had on the seder plate" ovvero, che una fimmina sul pulpito ci azzecca quanto un'arancia nel piatto del Seder.
E quindi loro nel piatto ogni anno ci mettono l'arancia. Perchè "le fimmine sono importanti quanto gli ommini".
Alice aranciatrice
P.s. Poi vabbè, ci sarebbe da dire che Alice ha di nuovo fatto una saluto a casa del Siòr Obama, ha visto la gente fare Hockey a rotelle davanti alla Casa Bianca, ha mangiato il primo gelato della stagione e ha constatato che il siòr presidente ci sa proprio fare con il giardinaggio:
Saturday, April 16, 2011
Comunicazione di Servizio:
Questo blogz parte per tre giorni e va in Virginia.
Non ha ancora capito bene dove.
Pare dalle parti di Washington, ma dall'altra parte del fiume? Boh.
Alice manco sapeva dell'esistenza di un fiume, la sua conoscenza della geografia americana è nel complesso imbarazzante e lei continua ad avere la sensazione di partire per il Far West, con la carovana e i cowboyz.
Ci va con Gambero, uno dei rari amici ammericani di Alice e il Grinta, (Gambero ha questa cosa divertente per cui tende al porpora al solo leccare una stilla di vino) e con Smirne, la sua moglie turca a cui Alice legge i fondi di caffè inventati di sana pianta per farle passare la malinconia di casa. Gambero li ha invitati a fare Passover (Pesach, la pasqua ebraica) con la di lui numerosa famigghia.
Se non vedete nessuno nei prossimi giorni sappiate che Alice e il Grinta stanno a digerire zampette di agnello e matzah ... voi fate li bravi!
Alice viaggiatrice
Non ha ancora capito bene dove.
Pare dalle parti di Washington, ma dall'altra parte del fiume? Boh.
Alice manco sapeva dell'esistenza di un fiume, la sua conoscenza della geografia americana è nel complesso imbarazzante e lei continua ad avere la sensazione di partire per il Far West, con la carovana e i cowboyz.
Ci va con Gambero, uno dei rari amici ammericani di Alice e il Grinta, (Gambero ha questa cosa divertente per cui tende al porpora al solo leccare una stilla di vino) e con Smirne, la sua moglie turca a cui Alice legge i fondi di caffè inventati di sana pianta per farle passare la malinconia di casa. Gambero li ha invitati a fare Passover (Pesach, la pasqua ebraica) con la di lui numerosa famigghia.
Se non vedete nessuno nei prossimi giorni sappiate che Alice e il Grinta stanno a digerire zampette di agnello e matzah ... voi fate li bravi!
Alice viaggiatrice
Thursday, April 14, 2011
la stanchezza mi fa violenta...
Che uno torna a casa stanco, e deve pure fare una roba noiosa ma urgente al computer, e poi non vede l'ora di sbirciare per blogz per una mezz'oretta e magari affogarsi un po' il cervello guardandosi qualche serie televisiva stupida, e sbirciare faccialibro e pure farsi una skypatina con la Pippi... e il Grinta ti torna a casa e si è dimenticato il cavo del computer in ufficio e per di più la batteria ha 11 minuti di vita prima di morire per sempre.
E allora io 'sti undici minuti li uso per lamentarmi con il cosmo e l'universo mondo, e scrivere un post di denuncia verso il Grinta che ci ha lo zabaione nel cervello.
Poi, scaduti gli undici minuti, vado a corcare di mazzate il Grinta e a spendere le mie ultime energie tentando di rovinargli la serata, che mal comune mezzo gaudio, io sto già bella ronchiosa e un po' di violenza ci sta sempre bene...
Ah!
Le gioie della convivenza e dell'ammore!
Alice isterizzatrice
E allora io 'sti undici minuti li uso per lamentarmi con il cosmo e l'universo mondo, e scrivere un post di denuncia verso il Grinta che ci ha lo zabaione nel cervello.
Poi, scaduti gli undici minuti, vado a corcare di mazzate il Grinta e a spendere le mie ultime energie tentando di rovinargli la serata, che mal comune mezzo gaudio, io sto già bella ronchiosa e un po' di violenza ci sta sempre bene...
Ah!
Le gioie della convivenza e dell'ammore!
Alice isterizzatrice
Wednesday, April 13, 2011
mantra
Gli ultimi due giorni Alice li ha passati a fare la roba più pallosa che una maestra possa fare.
I colloqui con i genitori.
Che davvero, Alice li ama i genitori, nè, e son tanto carini e simpatici, ma parlarci assieme per 9 ore al giorno le si seccano le fauci e le si stropiccia la linea spazio-temporale perchè il 90% delle domande sono sempre le stesse e al quindicesimo genitore che ti chiede: "Ma mio figlio/figlia è nella media?" le vien da urlare "Ma nella media dde cheee?!"
Che poi, Alice e Vulcanica han fatto un grande grandissimo errore.
Hanno sottovalutato una goccia d'acqua caduta mesi fa che si ègonfiata alle loro spalle ed è diventata 'no tzunami.
A febbraio, Genietta aveva preparato un biglietto di san Valentino per ciascun compagno di classe.
Ora, Genietta è appunto Genietta, cioè che il prossimo anno la vanno a testare per un programma speciale per andare a scuola con altri genietti. Genietta che parla come Piero Angela, che ti spiega il ciclo delle stagioni, che si inventa problemi matematici per passare il tempo mentre fa la cacca, che da grande vuole fare il dottore per salvare vite così tutti quanti anzichè morire possono giocare assieme.
Insomma, se si chiama Genetta un motivo c'è.
Genietta quindi ha scritto a mano i nomi dei nani della classe sulle sue valentine.
E Alice e Vulcanica hanno aiutato Genietta a distribuire le sue opere d'arte senza pensare alle conseguenze.
A distanza di 2 mesi, viene fuori che almeno 57famiglie sono state prese da anzia da prestazione:
"Oddio!! Questa nana sa scrivere!?!? Il mio nooo! Presto! Mò famo flash cards 30 minuti al giorno, riconoscimento lettere la sera prima di andare a dormire, esercizi di scrittura, un po' di matematica... Marò, lo sapevo che ci avevo il figlio in ritardo..."
Sono comparsi ai colloqui chiedendo:
Quanto tempo dovrebbe riuscire a stare seduto e concentrato?
Devo prendergli un tutor?
Cosa consigliate? Minuscolo o Maiuscolo per cominciare?
E' più analitica o artistica? Li nota i dettagli?
Alice ha passato il tempo ad implorare i genitori di bruciare le flash cards.
Ormai già che c'è lascia il suo mantra pure qui:
Per favore, per favore, per favore, lasciate ai nani la VOGLIA di imparare!
Se volete insegnargli qualcosa insegnategli che imparare è un piacere, è un gioco, è una sfida, che è bello, talmente bello che fa persino godere alle volte.
Anzichè fargli ingoiare l'alfabeto cacciandoglielo in gola con l'imbuto, sedetevi e aspettate che vengano loro.
Perchè tanto arrivano, che vi credete, si svegliano un giorno e ci hanno una sete terribile di lettere, storie, numeri... e allora sì dategliele, belle fresche e dissetanti, senza fretta che poi van di traverso, e lasciate che 'sti assetati si godano il sapore nuovo, che si sorprendano, che sentano quanta soddisfazione dà scoprire che un tondo è un'occhio, un girotondo, una O, uno zero...
Non levateglielo, quel senso di meraviglia e di potenza che si ha quando si fa una nuova scoperta, non insegnategli che imparare è star seduti a guardare simboli, a disegnare negli spazi, a tracciare linee decise da altri, a ripetere infinite volte la stessa cosa...
Almeno a 3 anni, maremmabucaiolaladra, non gli scassate le palle con l'alfabeto, i numeri, le forme se nun ce n'hanno vogliaaaa!!
Alice mantrizzatrice
I colloqui con i genitori.
Che davvero, Alice li ama i genitori, nè, e son tanto carini e simpatici, ma parlarci assieme per 9 ore al giorno le si seccano le fauci e le si stropiccia la linea spazio-temporale perchè il 90% delle domande sono sempre le stesse e al quindicesimo genitore che ti chiede: "Ma mio figlio/figlia è nella media?" le vien da urlare "Ma nella media dde cheee?!"
Che poi, Alice e Vulcanica han fatto un grande grandissimo errore.
Hanno sottovalutato una goccia d'acqua caduta mesi fa che si ègonfiata alle loro spalle ed è diventata 'no tzunami.
A febbraio, Genietta aveva preparato un biglietto di san Valentino per ciascun compagno di classe.
Ora, Genietta è appunto Genietta, cioè che il prossimo anno la vanno a testare per un programma speciale per andare a scuola con altri genietti. Genietta che parla come Piero Angela, che ti spiega il ciclo delle stagioni, che si inventa problemi matematici per passare il tempo mentre fa la cacca, che da grande vuole fare il dottore per salvare vite così tutti quanti anzichè morire possono giocare assieme.
Insomma, se si chiama Genetta un motivo c'è.
Genietta quindi ha scritto a mano i nomi dei nani della classe sulle sue valentine.
E Alice e Vulcanica hanno aiutato Genietta a distribuire le sue opere d'arte senza pensare alle conseguenze.
A distanza di 2 mesi, viene fuori che almeno 57famiglie sono state prese da anzia da prestazione:
"Oddio!! Questa nana sa scrivere!?!? Il mio nooo! Presto! Mò famo flash cards 30 minuti al giorno, riconoscimento lettere la sera prima di andare a dormire, esercizi di scrittura, un po' di matematica... Marò, lo sapevo che ci avevo il figlio in ritardo..."
Sono comparsi ai colloqui chiedendo:
Quanto tempo dovrebbe riuscire a stare seduto e concentrato?
Devo prendergli un tutor?
Cosa consigliate? Minuscolo o Maiuscolo per cominciare?
E' più analitica o artistica? Li nota i dettagli?
Alice ha passato il tempo ad implorare i genitori di bruciare le flash cards.
Ormai già che c'è lascia il suo mantra pure qui:
Per favore, per favore, per favore, lasciate ai nani la VOGLIA di imparare!
Se volete insegnargli qualcosa insegnategli che imparare è un piacere, è un gioco, è una sfida, che è bello, talmente bello che fa persino godere alle volte.
Anzichè fargli ingoiare l'alfabeto cacciandoglielo in gola con l'imbuto, sedetevi e aspettate che vengano loro.
Perchè tanto arrivano, che vi credete, si svegliano un giorno e ci hanno una sete terribile di lettere, storie, numeri... e allora sì dategliele, belle fresche e dissetanti, senza fretta che poi van di traverso, e lasciate che 'sti assetati si godano il sapore nuovo, che si sorprendano, che sentano quanta soddisfazione dà scoprire che un tondo è un'occhio, un girotondo, una O, uno zero...
Non levateglielo, quel senso di meraviglia e di potenza che si ha quando si fa una nuova scoperta, non insegnategli che imparare è star seduti a guardare simboli, a disegnare negli spazi, a tracciare linee decise da altri, a ripetere infinite volte la stessa cosa...
Almeno a 3 anni, maremmabucaiolaladra, non gli scassate le palle con l'alfabeto, i numeri, le forme se nun ce n'hanno vogliaaaa!!
Alice mantrizzatrice
Sunday, April 10, 2011
caos cosmico
I posti in cui Alice dovrebbe fare ordine sono:
L'armadio.
I vestiti sono esplosi in rivolta 2 mesi fa, Alice giura "io non c'entro nulla!", e poi lei supporta le sommosse popolari. Le mutande han fatto comunella con i maglioni, le calze sono strisciate ovunque, manca poco che troveremo nel frigo l'abominevole calzino delle nevi, gli appendini si sono intrecciati indissolubilmente in un amplesso di amorosi sensi e se si apre l'anta occorre prepararsi alla valanga colorata che esonda.
Le librerie.
In realtà più che le librerie vanno messi in ordine i libri che imperversano ovunque per mancanza di spazio... Alice ha capito che il libri sono un po' come i funghi, tendono a prediligere posti scuri o umidi, tipo sotto il letto, dove c'è una piccola scorta che silenziosamente si ingrossa e convive con balle di polvere, o nei caldi vapori del bagno (in bagno Alice necessita sempre di almeno 3 libri: uno cazzaro, uno in inglese e uno in italiano, a seconda della complessità dell'opera che si appresta a espellere... al momento ce ne sono 9. E le settimane enigmistiche non contano).
Il bagno
Non solo c'è un'invasione di libri, ma ieri Alice ha spremuto sullo spazzolino la crema anti-eritema del Grinta. E già grazie che ne ne è accorta prima di farsi una pulizia profonda e esfoliante del palato.
La dieta.
Negli ultimi 4 mesi il pranzo di Alice è stato immancabilmente al torbido Deli all'angolo della scuoletta Reggyo.
Immancabilmente lo stesso.
Un trancio di pizza agli zucchini, una confezione da 3 dollari di biscotti al cioccolato, un caffè con tanto latte per ammazzarne il gusto urendo. Totale $ 6.79
Questo per 5 giorni alla settimana.
Cascasse il mondo.
Il siòre delle pizze l'altro giorno l'ha guardata:"Ma come fai?!"
"A fare cosa, scusa?"
"A non esplodere"
"..."
Quando pure il commerciante ti mette in guarda è il momento di correre ai ripari, che
Alice è ripetitiva e monotona, potrebbe continure così fino a giugno, ma si avvicina la stagione del bikini.
Il cervello.
Che ve lo dico a fare.
Alice disordinatrice.
E voi? Dov'è che ci avete il vostro angolo incasinato?
L'armadio.
I vestiti sono esplosi in rivolta 2 mesi fa, Alice giura "io non c'entro nulla!", e poi lei supporta le sommosse popolari. Le mutande han fatto comunella con i maglioni, le calze sono strisciate ovunque, manca poco che troveremo nel frigo l'abominevole calzino delle nevi, gli appendini si sono intrecciati indissolubilmente in un amplesso di amorosi sensi e se si apre l'anta occorre prepararsi alla valanga colorata che esonda.
Le librerie.
In realtà più che le librerie vanno messi in ordine i libri che imperversano ovunque per mancanza di spazio... Alice ha capito che il libri sono un po' come i funghi, tendono a prediligere posti scuri o umidi, tipo sotto il letto, dove c'è una piccola scorta che silenziosamente si ingrossa e convive con balle di polvere, o nei caldi vapori del bagno (in bagno Alice necessita sempre di almeno 3 libri: uno cazzaro, uno in inglese e uno in italiano, a seconda della complessità dell'opera che si appresta a espellere... al momento ce ne sono 9. E le settimane enigmistiche non contano).
Il bagno
Non solo c'è un'invasione di libri, ma ieri Alice ha spremuto sullo spazzolino la crema anti-eritema del Grinta. E già grazie che ne ne è accorta prima di farsi una pulizia profonda e esfoliante del palato.
La dieta.
Negli ultimi 4 mesi il pranzo di Alice è stato immancabilmente al torbido Deli all'angolo della scuoletta Reggyo.
Immancabilmente lo stesso.
Un trancio di pizza agli zucchini, una confezione da 3 dollari di biscotti al cioccolato, un caffè con tanto latte per ammazzarne il gusto urendo. Totale $ 6.79
Questo per 5 giorni alla settimana.
Cascasse il mondo.
Il siòre delle pizze l'altro giorno l'ha guardata:"Ma come fai?!"
"A fare cosa, scusa?"
"A non esplodere"
"..."
Quando pure il commerciante ti mette in guarda è il momento di correre ai ripari, che
Alice è ripetitiva e monotona, potrebbe continure così fino a giugno, ma si avvicina la stagione del bikini.
Il cervello.
Che ve lo dico a fare.
Alice disordinatrice.
E voi? Dov'è che ci avete il vostro angolo incasinato?
Saturday, April 9, 2011
Taboo. Ta BUM!
Alice e il Grinta, a casa dei turchi e in compagnia dei russi, giocano a Tabù. Sapete come si gioca a tabù vero? Tocca far indovinare alla propria squadra una parola senza poterne usare altre.
Alice adora tabù!
Tabù però rovina tantissimo la relazione di coppia, specialmente se lo si gioca donne contro uomini.
Alice "Se dico che il Grinta è fico, fichissimo, fico quando Jonny Depp sto dicendo una..."
Compagne di squadra: "Bugiaaa!"
1 punto.
Grinta: "Sono delle cose che Alice ha sulle chiappe perchè essa era grassa come un elefante e poi non più..."
Compagni di squadra: "Smagliatureee"
1 punto.
E alla fine ci si picchia tutti appassionatamente.
Alice giocatrice
Alice adora tabù!
Tabù però rovina tantissimo la relazione di coppia, specialmente se lo si gioca donne contro uomini.
Alice "Se dico che il Grinta è fico, fichissimo, fico quando Jonny Depp sto dicendo una..."
Compagne di squadra: "Bugiaaa!"
1 punto.
Grinta: "Sono delle cose che Alice ha sulle chiappe perchè essa era grassa come un elefante e poi non più..."
Compagni di squadra: "Smagliatureee"
1 punto.
E alla fine ci si picchia tutti appassionatamente.
Alice giocatrice
there will be blood
Succede che talvolta si vada al parco con i nani.
Succede che talvolta una nanetta caschi e non faccia in tempo a mettere le mani avanti, e quindi impatti alla Willy Coyote, ovvero contro il cemento di faccia.
In codesti casi, è opportuno ricordarsi che la quantità di sangue che appare all'occhio dello spettatore non è necessariamente proporzionale all'entità del danno. Cioè, talvolta sembra che il nano sia stato accarezzato in faccia da Edward Manidiforbice e in realtà hanno solo un taglietto sul naso, ecco.
Quando Lady Princess si rialza dopo essersi sfracellata sull'asfalto, si copre la faccia con le mani, corre verso Alice, impatta sulla sua spalla e lì si solidifica.
Prima di riuscire a capire che si, c'è solo un taglio superficiale e piccino sul labbro, ma per il resto era tutta intera, passano alcuni intensi secondi, e la giacca di Alice è ormai come il grembiulino da macellaio a fine giornata.
Vulcanica inorridisce perchè Alice ha sangue sui vestiti, sui capelli, sulle mani, e non ha con sè i guantini in lattice perchè non se li è portati ampresso.
"E' pericolosissimo!" esclama agitata
"Cosa vuoi che faccia? Che le dica consolati da sola perchè sei potenzialmente infettante?"
"Mettiti almeno una busta di plastica sulle mani, non puoi avere il suo sangue sulle tue mani, è vietato"
"..." e intanto Lady Princess si avvinghia ancor a più forte.
Va detto anche che Lady Princess è stata estremamente coraggiosa, non ha quasi pianto e dopo l'iniziale resistenza ha persino ceduto alla terribile tortura del cubetto di ghiaccio, in silenzio e compita, seppure sempre attaccata come un koala al suo ramo di eucalipto.
Quando la madre è venuta a prenderla era già tutto finito, Lady Princess era tutta linda e l'unico residuo della tragedia era il labbro superiore un po' gonfio che le dava un'aria imbronciata.
Ora sarà interessante vedere le facce dei suoi compagni di metropolitana, stasera, quando Alice tornerà a casa abbigliata da Jack lo squartatore.
Succede che talvolta una nanetta caschi e non faccia in tempo a mettere le mani avanti, e quindi impatti alla Willy Coyote, ovvero contro il cemento di faccia.
In codesti casi, è opportuno ricordarsi che la quantità di sangue che appare all'occhio dello spettatore non è necessariamente proporzionale all'entità del danno. Cioè, talvolta sembra che il nano sia stato accarezzato in faccia da Edward Manidiforbice e in realtà hanno solo un taglietto sul naso, ecco.
Quando Lady Princess si rialza dopo essersi sfracellata sull'asfalto, si copre la faccia con le mani, corre verso Alice, impatta sulla sua spalla e lì si solidifica.
Prima di riuscire a capire che si, c'è solo un taglio superficiale e piccino sul labbro, ma per il resto era tutta intera, passano alcuni intensi secondi, e la giacca di Alice è ormai come il grembiulino da macellaio a fine giornata.
Vulcanica inorridisce perchè Alice ha sangue sui vestiti, sui capelli, sulle mani, e non ha con sè i guantini in lattice perchè non se li è portati ampresso.
"E' pericolosissimo!" esclama agitata
"Cosa vuoi che faccia? Che le dica consolati da sola perchè sei potenzialmente infettante?"
"Mettiti almeno una busta di plastica sulle mani, non puoi avere il suo sangue sulle tue mani, è vietato"
"..." e intanto Lady Princess si avvinghia ancor a più forte.
Va detto anche che Lady Princess è stata estremamente coraggiosa, non ha quasi pianto e dopo l'iniziale resistenza ha persino ceduto alla terribile tortura del cubetto di ghiaccio, in silenzio e compita, seppure sempre attaccata come un koala al suo ramo di eucalipto.
Quando la madre è venuta a prenderla era già tutto finito, Lady Princess era tutta linda e l'unico residuo della tragedia era il labbro superiore un po' gonfio che le dava un'aria imbronciata.
Ora sarà interessante vedere le facce dei suoi compagni di metropolitana, stasera, quando Alice tornerà a casa abbigliata da Jack lo squartatore.
Friday, April 8, 2011
bookcase
Primavera, tempo di pulizie, gente!
Tipo queste:
Alice sta lottando con il Grinta per ottenere una nuova libreria, visto che siamo di nuovo alle torri di libri per terra... e lei già sente l'odorino appetitoso delle polpettine ikea!
Tipo queste:
Alice sta lottando con il Grinta per ottenere una nuova libreria, visto che siamo di nuovo alle torri di libri per terra... e lei già sente l'odorino appetitoso delle polpettine ikea!
Wednesday, April 6, 2011
Gioconda II
Ieri Pomela ha deciso che Alice era una interessante fonte di ispirazione...
"Don't move! I wanna do a picture of you!"
"Va bene... come mi vuoi, di profilo, a tre quarti, cosi'... o frontale?"
"Ferma, ferma, guardami... ecco, vediamo un po'..."
Scarabocchia in silenzio per un po' di secondi, poi con voce stupita esclama:
"Che strano! Guarda, volevo fare te, ma alla fine e' venuto fuori un pipistrello con tre occhi... beh, bello no?"
"..."
Alice pipistrellatrice
Tuesday, April 5, 2011
click!
Oggi era il primo photo-day.
Il giorno della foto di classe.
Cioè, in realtà la foto di classe è giovedì, oggi c'erano le foto individuali, quelle tra fratelli e quelle di "gruppi di amici", perchè qui si tratta di una sorta di mini-book fotografico individuallizzato per ciascun nano, alla modica cifra di 75 dollari a crapa.
Alcuni genitori hanno mandato il nano a scuola con dentro lo zainetto il vestito buono da mettere per gli scatti, con tanto di fiocchi per capelli e gadget assortiti.
C'erano crine, merletti, tulle, cravatte, velluti, papillon, cappelli di panama, catenine preziose, scarpette con strass... e pavoni.
Chissà cosa non indosseranno giovedì, per la foto del gran ballo!
Alice pavonatrice
Il giorno della foto di classe.
Cioè, in realtà la foto di classe è giovedì, oggi c'erano le foto individuali, quelle tra fratelli e quelle di "gruppi di amici", perchè qui si tratta di una sorta di mini-book fotografico individuallizzato per ciascun nano, alla modica cifra di 75 dollari a crapa.
Alcuni genitori hanno mandato il nano a scuola con dentro lo zainetto il vestito buono da mettere per gli scatti, con tanto di fiocchi per capelli e gadget assortiti.
C'erano crine, merletti, tulle, cravatte, velluti, papillon, cappelli di panama, catenine preziose, scarpette con strass... e pavoni.
Chissà cosa non indosseranno giovedì, per la foto del gran ballo!
Alice pavonatrice
Monday, April 4, 2011
tiri ti tiri ti-tin ti-tin... ti-tii ti-ririi ri rii...
A Broccolino l'inverno non finisce quando lo dice il calendario.
Non finisce con l'arrivo dei primi tepori,
non finisce con la fioritura dei ciliegi,
nè con l'arrivo delle rondini.
A Broccolino l'inverno finisce quando arriva Mr Softee.
Mr Softee è il camioncino del gelato, quello che si vede in tutti i filmz.
Sono millanta, vanno in giro giorno e notte, e come le sensuali sirene di Ulisse pure loro attirano le prede con voce ammaliatrice. Percorrono le vie lenti lenti, si appostano talvolta ad angoli precisi della strada ma poi via, ripartono con il loro carico di gelato. E come nei filmz grandi e piccini escono di casa con gli spicci per il cono in tuta e ciabatte (soprattutto qui, che non ci importa tanto della moda a noi di broccolino).
Sono la cosa più inquietante che si possa imaginare, ma hanno un loro fascino.
Il gelato è gelato ammericano, quello che trovate a Mc Donald, quello che scende giù dalla macchinetta come un enorme lombrico bianco striato. Naturalmente poi ve lo decorano come volete, ve lo immergono nel cioccolato, lo spolverano di granella di nocciole, lo intarsiano con m&m's, lo intrappolano tra sciroppi colorati...
Oggi, per la prima volta, Alice a sentito nuovamente il carillon del siòr Softee...
Volete provare anche voi? Ecchivelo, ecchivelo: (gentilmente offerto dal siòr Joseph Watercolor)
Alice gelatrice
P.s. ... e da domani sandali e costumino!
P.p.s Comunque Alice sta già decidendo i gusti dei 50 gelati che si mangerà quest'estate in Italia.
Non finisce con l'arrivo dei primi tepori,
non finisce con la fioritura dei ciliegi,
nè con l'arrivo delle rondini.
A Broccolino l'inverno finisce quando arriva Mr Softee.
Mr Softee è il camioncino del gelato, quello che si vede in tutti i filmz.
Sono millanta, vanno in giro giorno e notte, e come le sensuali sirene di Ulisse pure loro attirano le prede con voce ammaliatrice. Percorrono le vie lenti lenti, si appostano talvolta ad angoli precisi della strada ma poi via, ripartono con il loro carico di gelato. E come nei filmz grandi e piccini escono di casa con gli spicci per il cono in tuta e ciabatte (soprattutto qui, che non ci importa tanto della moda a noi di broccolino).
Sono la cosa più inquietante che si possa imaginare, ma hanno un loro fascino.
Il gelato è gelato ammericano, quello che trovate a Mc Donald, quello che scende giù dalla macchinetta come un enorme lombrico bianco striato. Naturalmente poi ve lo decorano come volete, ve lo immergono nel cioccolato, lo spolverano di granella di nocciole, lo intarsiano con m&m's, lo intrappolano tra sciroppi colorati...
Oggi, per la prima volta, Alice a sentito nuovamente il carillon del siòr Softee...
Volete provare anche voi? Ecchivelo, ecchivelo: (gentilmente offerto dal siòr Joseph Watercolor)
Alice gelatrice
P.s. ... e da domani sandali e costumino!
P.p.s Comunque Alice sta già decidendo i gusti dei 50 gelati che si mangerà quest'estate in Italia.
Sunday, April 3, 2011
fortuna che riscrescono!
Quando il Grinta stava in Italia ci pensava Franco, un paio di volte a stagione.
Qui che Franco non c'e' tocca ad Alice rimboccarsi le maniche.
Come gia' sapete il Grinta viene despulciato una volta ogni 3 mesi, quando Alice si arma di trinciapollo e tira fuori lo Sweeney Todd che e' in lei.
In genere il Grinta apprezza apprezza tagli di media lunghezza, nel senso che tiene sempre un po' i capelli da scienziato pazzo, da Lancillotto spettinato, talvolta alla Wolverine, nei casi peggiori alla David Bowie e quando proprio da paura alla Rasputin.
Che converrete con me sono tutte acconciature piuttosto facili da eseguire, pure per una sbilenca come Alice.
Questa volta invece no.
"Non vedi che sto perdendo capelli? Tagliali corti, cosi' non si nota..."
"Amore, si', noto che dove un tempo cresceva l'erba ora c'e' brullo deserto, ma se vado troppo corta poi vengono storti e irregolari..."
"E tu impegnati! Ne va del mio fascino!"
"Amore mio, qui rischiamo di fare dei danni terribili, una volta che andiamo sul super corto non c'è via di ritorno... pensaci finchè siamo in tempo!"
"Taglia, pusillanime, taglia che voglio essere bello e alla moda, non con 'ste misere ciocche sparute che paio un campo concimato a letame!"
"Ricordati quel che ti dissi, o stolto con la testa squadrata come i cassonetti dell'amiat..."
E allora Alice si impegna, e se considerate che come unica risorsa ha delle forbici con la punta arrotondata da bambini 2-6 anni e una spazzola gommosa riconoscerete anche voi che ha fatto un capolavoro.
(no, la foto no, il Grinta mi fa ingoiare le forbicine se metto la foto)
Che pero' fidatevi, fa oggettivamente rabbrividire...
al posto del Grinta ora c'è un enorme ananas castano.
Per rimediare, chiedono l'aiuto da casa e un amico presta loro la macchinetta per capelli.
Ora la chioma del Grinta è
drit tis si ma.
Un piano cartesiano.
Pero', lui che gia' ha un testone grande e tondo,
per contenere tutto quel cotone soffice e la ruota per la famiglia di criceti che tiene al posto del cervello,
ora sembra l'amico sfigato di Holli e Benji...
Che forse forse era mejo l'ananasso...
Alice tagliuzzatrice
Qui che Franco non c'e' tocca ad Alice rimboccarsi le maniche.
Come gia' sapete il Grinta viene despulciato una volta ogni 3 mesi, quando Alice si arma di trinciapollo e tira fuori lo Sweeney Todd che e' in lei.
In genere il Grinta apprezza apprezza tagli di media lunghezza, nel senso che tiene sempre un po' i capelli da scienziato pazzo, da Lancillotto spettinato, talvolta alla Wolverine, nei casi peggiori alla David Bowie e quando proprio da paura alla Rasputin.
Che converrete con me sono tutte acconciature piuttosto facili da eseguire, pure per una sbilenca come Alice.
Questa volta invece no.
"Non vedi che sto perdendo capelli? Tagliali corti, cosi' non si nota..."
"Amore, si', noto che dove un tempo cresceva l'erba ora c'e' brullo deserto, ma se vado troppo corta poi vengono storti e irregolari..."
"E tu impegnati! Ne va del mio fascino!"
"Amore mio, qui rischiamo di fare dei danni terribili, una volta che andiamo sul super corto non c'è via di ritorno... pensaci finchè siamo in tempo!"
"Taglia, pusillanime, taglia che voglio essere bello e alla moda, non con 'ste misere ciocche sparute che paio un campo concimato a letame!"
"Ricordati quel che ti dissi, o stolto con la testa squadrata come i cassonetti dell'amiat..."
E allora Alice si impegna, e se considerate che come unica risorsa ha delle forbici con la punta arrotondata da bambini 2-6 anni e una spazzola gommosa riconoscerete anche voi che ha fatto un capolavoro.
(no, la foto no, il Grinta mi fa ingoiare le forbicine se metto la foto)
Che pero' fidatevi, fa oggettivamente rabbrividire...
al posto del Grinta ora c'è un enorme ananas castano.
Per rimediare, chiedono l'aiuto da casa e un amico presta loro la macchinetta per capelli.
Ora la chioma del Grinta è
drit tis si ma.
Un piano cartesiano.
Pero', lui che gia' ha un testone grande e tondo,
per contenere tutto quel cotone soffice e la ruota per la famiglia di criceti che tiene al posto del cervello,
ora sembra l'amico sfigato di Holli e Benji...
Che forse forse era mejo l'ananasso...
Alice tagliuzzatrice
Caligermination (Il Germe di Calimero)
Alice e' stroncata da maldigola, tosse, testa ovattata e ossa rotte.
Lei, che aveva tenuto duro per praticamente tutto l'inverno, ora cade, colpita dalle ultime tardive raffiche batteriche. Dopo un intero inverno di onorato servizio, il suo sistema immunitario si è lasciato prendere alle spalle da un manipolo di germi in ritirata.
Chiaramente uno dei nani le ha starnutito in faccia una volta di troppo, o le ha smoccolato sulle mani una bomba chimica, chissà.
Oggi e sabato, per la prima volta dopo taaanto tempo erano due belle giornate di sole, con temperature oltre i 5 gradi (che quasi quasi c'e' da tirare fuori le canotte e gli infradito, ve') e lei ha giaciuto nel letto, stropicciata e incarognita, borbottando come un nido di vespe.
Si sa che c'è questo mito della donna malata che è dura e eroica, mentre il maschio malato è una lagna insopportabile.
Mbè, Alice in malattia è molto virile, ecco.
Alice malata non solo geme, sospira, e sembra sempre che sia in punto di morte, Alice ce l'ha con tutto e tutti.
Ce l'ha con il Grinta, che scompare lasciandola sola in casa senza avvisarla... non appena lei si distrae un attimino lui correre sul pianerottolo dalla sua amante Cletta, la sensuale bicicletta, chè lui già spera nell'arrivo della bella stagione, quando potrà cavalcare verso l'avventura stretto a lei. Nel frattempo le accarezza i bulloni, le massaggia la catena e la cosparge di olii profumati.... e intanto Alice, che con la voce vellutata di Sandro Ciotti sgrana improperi e lamentele, viene lasciata sola e abbandonata nel suo letto di dolore.
Ce l'ha con tutti quelli che non erano su skype ieri, che lei si annoooooiaaaaa. Gente, penserete mica di poter andare in giro a divertirvi? Qui c'è chi ha bisogno di lamentarsi!
Ce l'ha pure con voi, che vi credete, che dopo 5 ore a vagare di blog in blog non c'era più gnente di gnente da leggere... scrivete un po' di più, no? Maledetti.
Ce l'ha con il libro che stava leggendo, che ha pensato bene di finire.
Ce l'ha con il cruciverba del Bartezzaghi sulla settimana enigmnistica, che questa volta era un po' fiacco, pure lui le si rammollisce, guarda.
Ce l'ha con il filmz di animazione che si è guardata, che esordiva dicendo "tratto da una storia vera" e lei ha pianto come un vitello... poi ha scoperto che tutte le sfighe raccontante erano inventate, per fortuna. Poi magari avrebbe pianto lo stesso, però che ccavolo.
Ce l'ha con il propoli, perchè è amaro, brucia e puzza.
Ce l'ha il con cuscino, perchè le scappa da sotto la testa.
Ce l'ha con sè stessa, perchè non si piace e si stufa ad ascoltarsi, fate un po' voi...
Se credete in un mondo migliore mandate onde positive, perchè un'Alice malata è una piaga per l'orecchio della società...
Alice lamentatrice
Lei, che aveva tenuto duro per praticamente tutto l'inverno, ora cade, colpita dalle ultime tardive raffiche batteriche. Dopo un intero inverno di onorato servizio, il suo sistema immunitario si è lasciato prendere alle spalle da un manipolo di germi in ritirata.
Chiaramente uno dei nani le ha starnutito in faccia una volta di troppo, o le ha smoccolato sulle mani una bomba chimica, chissà.
Oggi e sabato, per la prima volta dopo taaanto tempo erano due belle giornate di sole, con temperature oltre i 5 gradi (che quasi quasi c'e' da tirare fuori le canotte e gli infradito, ve') e lei ha giaciuto nel letto, stropicciata e incarognita, borbottando come un nido di vespe.
Si sa che c'è questo mito della donna malata che è dura e eroica, mentre il maschio malato è una lagna insopportabile.
Mbè, Alice in malattia è molto virile, ecco.
Alice malata non solo geme, sospira, e sembra sempre che sia in punto di morte, Alice ce l'ha con tutto e tutti.
Ce l'ha con il Grinta, che scompare lasciandola sola in casa senza avvisarla... non appena lei si distrae un attimino lui correre sul pianerottolo dalla sua amante Cletta, la sensuale bicicletta, chè lui già spera nell'arrivo della bella stagione, quando potrà cavalcare verso l'avventura stretto a lei. Nel frattempo le accarezza i bulloni, le massaggia la catena e la cosparge di olii profumati.... e intanto Alice, che con la voce vellutata di Sandro Ciotti sgrana improperi e lamentele, viene lasciata sola e abbandonata nel suo letto di dolore.
Ce l'ha con tutti quelli che non erano su skype ieri, che lei si annoooooiaaaaa. Gente, penserete mica di poter andare in giro a divertirvi? Qui c'è chi ha bisogno di lamentarsi!
Ce l'ha pure con voi, che vi credete, che dopo 5 ore a vagare di blog in blog non c'era più gnente di gnente da leggere... scrivete un po' di più, no? Maledetti.
Ce l'ha con il libro che stava leggendo, che ha pensato bene di finire.
Ce l'ha con il cruciverba del Bartezzaghi sulla settimana enigmnistica, che questa volta era un po' fiacco, pure lui le si rammollisce, guarda.
Ce l'ha con il filmz di animazione che si è guardata, che esordiva dicendo "tratto da una storia vera" e lei ha pianto come un vitello... poi ha scoperto che tutte le sfighe raccontante erano inventate, per fortuna. Poi magari avrebbe pianto lo stesso, però che ccavolo.
Ce l'ha con il propoli, perchè è amaro, brucia e puzza.
Ce l'ha il con cuscino, perchè le scappa da sotto la testa.
Ce l'ha con sè stessa, perchè non si piace e si stufa ad ascoltarsi, fate un po' voi...
Se credete in un mondo migliore mandate onde positive, perchè un'Alice malata è una piaga per l'orecchio della società...
Alice lamentatrice
Saturday, April 2, 2011
c'è posta per noi!
Questa settimana è arrivato un pacco dalla mater.
Un pacco bellissimo, di quelli gialli e grandi con la scritta PosteItaliane in blu.
I pacchi della mater sono roba seria, perchè in genere si tratta di pacchi matrioska:
Ogni dono è rigorosamente impacchettato, numerato e cammuffato (quando possibile).
Il pacco arriva con le istruzioni, per ogni dono ci sono una serie di indizi sibillini per tentare di indovinare, questa volta nel pacco c'erano 12 pacchettini.
Nel pacco della mater c'era tanto di quell'ammore che mò sto con le pile cariche fino a giugno.
C'erano sorprese per me, ma anche per quel fetuso del Grinta.
Quello che la mater non sapeva è che il pacco conteneva pure incredibili sorprese per i nani della scuoletta Reggyo.
Piccola digressione.
Se facciamo un'analisi socio-economica dei nani della scuoletta Reggyo, vediamo un campione prevalentemente caucasico, sfornato o adottato da genitori con un'alto reddito e un'alta istruzione.
Sono nani perennemente vigilati da minimo due adulti, costantemente stimolati, intrattenuti, ascoltati.
Sono nani che hanno almeno due case, una nella city e un'altra al mare, o in montagna, o alle bermuda. Sono nani che per il terzo compleanno ricevono una Crocera nei caraibi.
Sono nani che vanno a danza, yoga, scuola di spagnolo, che hanno playdates segnati sul ical, che possiedono un ipod o un ipad, che vanno in giro indossando vestiti da 500 dollari, con spille sugli abiti fatte di pelliccia di cincillà, con minuscoli intarsi sulle unghie delle dita e dei piedi perchè per molti c'è la manicure e la pedicure almeno una volta la mese.
Sono nani felici, ma non sempre, diciamo che per lo meno hanno genitori che inseguono la loro felicità.
Sono nani che ad Alice alle volte fanno rabbia e tristezza, ma lei probabilmente è troppo antica e ci sono barriere culturali e sociali che fa fatica a valicare.
Hanno tutto, arrivano a scuola stringendo al petto la nuova bambola fatta su misura per loro, con le loro fattezze e con lo stesso vestito, lo stesso nastro tra i capelli e le stesse calzine.
Sanno vita morte e miracoli di videogiochi e supereroi.
Cosa c'azzecca tutto questo con il pacco della mater?
Eccoci, eccoci:
Dentro, il pacco la mater ci aveva messo un pezzetto di carnevale, delle stelle filanti ancora da soffiare, fili di cartaccia di bassa qualità che si usano una volta e poi bon.
I nani non le avevano mai viste.
I nani ci han giocato per oltre un'ora.
Le hanno soffiate tutte, le hanno rincorse, raccolte, lanciate, stropicciate, stese come ragnatele, indossate come i capelli di Rapunzel, ammassate come una tana in cui nascondersi, impilate come formicai, suddivise per colore, persino nascoste dentro le tasche nella speranza di potersene portare un pochino a casa.
E Alice rideva un po' al pensiero dei genitori, che stan pagando 1800 dollari al mese perchè i loro nani possano giocare con un po' di carta colorata, tra un appuntamento e l'altro...
Lei pensa che sia una truffa per il bene.
Alice spacchettatrice
Un pacco bellissimo, di quelli gialli e grandi con la scritta PosteItaliane in blu.
I pacchi della mater sono roba seria, perchè in genere si tratta di pacchi matrioska:
Ogni dono è rigorosamente impacchettato, numerato e cammuffato (quando possibile).
Il pacco arriva con le istruzioni, per ogni dono ci sono una serie di indizi sibillini per tentare di indovinare, questa volta nel pacco c'erano 12 pacchettini.
Nel pacco della mater c'era tanto di quell'ammore che mò sto con le pile cariche fino a giugno.
C'erano sorprese per me, ma anche per quel fetuso del Grinta.
Quello che la mater non sapeva è che il pacco conteneva pure incredibili sorprese per i nani della scuoletta Reggyo.
Piccola digressione.
Se facciamo un'analisi socio-economica dei nani della scuoletta Reggyo, vediamo un campione prevalentemente caucasico, sfornato o adottato da genitori con un'alto reddito e un'alta istruzione.
Sono nani perennemente vigilati da minimo due adulti, costantemente stimolati, intrattenuti, ascoltati.
Sono nani che hanno almeno due case, una nella city e un'altra al mare, o in montagna, o alle bermuda. Sono nani che per il terzo compleanno ricevono una Crocera nei caraibi.
Sono nani che vanno a danza, yoga, scuola di spagnolo, che hanno playdates segnati sul ical, che possiedono un ipod o un ipad, che vanno in giro indossando vestiti da 500 dollari, con spille sugli abiti fatte di pelliccia di cincillà, con minuscoli intarsi sulle unghie delle dita e dei piedi perchè per molti c'è la manicure e la pedicure almeno una volta la mese.
Sono nani felici, ma non sempre, diciamo che per lo meno hanno genitori che inseguono la loro felicità.
Sono nani che ad Alice alle volte fanno rabbia e tristezza, ma lei probabilmente è troppo antica e ci sono barriere culturali e sociali che fa fatica a valicare.
Hanno tutto, arrivano a scuola stringendo al petto la nuova bambola fatta su misura per loro, con le loro fattezze e con lo stesso vestito, lo stesso nastro tra i capelli e le stesse calzine.
Sanno vita morte e miracoli di videogiochi e supereroi.
Cosa c'azzecca tutto questo con il pacco della mater?
Eccoci, eccoci:
Dentro, il pacco la mater ci aveva messo un pezzetto di carnevale, delle stelle filanti ancora da soffiare, fili di cartaccia di bassa qualità che si usano una volta e poi bon.
I nani non le avevano mai viste.
I nani ci han giocato per oltre un'ora.
Le hanno soffiate tutte, le hanno rincorse, raccolte, lanciate, stropicciate, stese come ragnatele, indossate come i capelli di Rapunzel, ammassate come una tana in cui nascondersi, impilate come formicai, suddivise per colore, persino nascoste dentro le tasche nella speranza di potersene portare un pochino a casa.
E Alice rideva un po' al pensiero dei genitori, che stan pagando 1800 dollari al mese perchè i loro nani possano giocare con un po' di carta colorata, tra un appuntamento e l'altro...
Lei pensa che sia una truffa per il bene.
Alice spacchettatrice
Friday, April 1, 2011
gioconda
Dopo mesi e mesi si scarabocchi in giallo a cui venivano attribuiti significati altisonanti tipo: "Fire truck" o "Fire man" o "Tractor", re Artù, colto da ispirazione improvvisa mentre sedeva pensativo davanti ad Alice, ha silenziosamente prodotto qualcosa di nuovo e inaspettato.
Ha allungato il foglio e ha dichiarato:
"Look, I made a picture of you. Your eyes, your nose, your mouth, and your legs"
Alice gia' si aspettava il solito tornato di giallo e invece...
"Caspita Artù, c'è propro tutto! Ah, Aspetta, oibò, mi hai fatto senza capelli! Ti sei dimenticato di raffigurare il grazioso carciofo che ho in testa..."
"Ok, ok, here..."
Artu' sospira magnanimo e si piega ai voleri della critica, e tira un'armoniosa linea sotto il mento.
"It's for you..."
E sì, vabbè, anzichè una folta chioma da Raperonzola mi ha messo quell'accenno di pizzetto che potrebbe essere anche scambiato per un paio di braccia flessuose...
però è bellizzimo uguale, no?!
Alice Monnalisatrice
P.s. E mi duole ammettere che la faccia un po' ovoidale in effetti è parecchio fedele...
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