Wednesday, April 2, 2008

voglio voglio....

Io non compro praticamente nulla.
Odio andare in giro a cercare vestiti, soffro i camerini e la prova del taglia-colore-modello.
Non mi compro scarpe, calzini, mutante o reggiseni... in genere ci pensa la nonna paterna a fornirmi il mio guardaroba di intimo, con evidenti conseguenze negative nella vita sessuale della coppia (i gusti di mia nonna prevedono TUTTO rigorosamente bianco, reggitette magari con un po' di ricami stile uncinetto, mutande con elastici che fan da panciera e super slipponi di cotone elasticizzato che se tiro un poco arrivano a coprirmi pure le ascelle... anche per questo talvolta il Grinta, colto da disperazione, mi regala qualche completino).
Ad ogni mi compleanno il babbo, che pure soffre ad avere una figlia ormai maggiorene eppure ancora cenciosa come quando aveva 15 anni e andava in giro a fare la fricchettona, mi implora di andare con lui a cercare qualcosa tra i saldi.
Le amichette, tutte le volte che mi vedono, non posso fare a meno di arricciare il naso, perchè ormai mi conoscono da circa 10 anni, ed io ho ancora addosso gli stessi maglioni slabbrati del nostro primo incontro, che al massimo sono nu po' più corti, più infeltriti e più stinti.
Non spendo in cosmetici perchè non mi trucco, non mi cospargo di cremine nè di lozioni, non ho mai comprato un fondotinta, non ho mai usato un "torturaciglia", non so mettermi l'ayeliner.
Non vado dal parrucchiere, dalla manicure o dall'estetista, mi spulcio, taglio e torturo da sola.
Non spendo soldi in ristoranti o vini pregiati, perchè come ho già detto altrove, io ho il palato raffinato quanto una mucca da pascolo.
Non spendo nemmeno granchè in cultura: vado pochissimo al cinema (anche se è una di quelle cose che dico sempre di voler fare) e per i musei faccio l'abbonamento e mi levo il pensiero.
Non compro cd o dvd da... da mai: adoro la radio, e se c'è qualcosa che mi piace in particolare posso sempre usare il mulo.
Mi piacciono orecchini o bracciali, ma anche su quello sono feticista, e se qualcuno a cui voglio bene mi regala qualcosa, tipo una collana, poi non me la levo più. La tengo anche per dormire, o fare il bagno. Quindi, avendo solo un collo 10 dita e due braccia, ritengo di avere uno spazio troppo limitato per potermi comprare altri pendagli. Tocca aspettare che si rompa qualcosa o che qualche gingillo decida di smarrirsi.
Insomma, io non spendo praticamente in nulla.

E questo fa di me una sorta di brutto animale primitivo e zotico.
Ma a peggiorare il mio status sono un brutto animale primitivo, zotico e patologico.

Perchè c'è una cosa, una sola, che adoro comprare, conservare e coccolare. C'è una sola tipologia di acquisto che mi fa godere come un riccio e che mi raddrizza sempre anche la più schifosa delle giornate.
Ed è qualcosa per cui la maggior parte della gente mi considera una pirla.

Io compro albi illustrati. Spendo e spando in letteratura per bambini. Anche quella adulta, è vero... ma questa è una pratica comune... quello che lascia tutti parecchio perplessi è che io son capace di dilapidare una fortuna in picturebook!

La scusa, in Italia, era che si trattava di materiale per il lavoro, tutto fondamentale e indispensabile (ed era vero eh!).
La verità è che è l'unica cosa per cui mi pigliano le fregole!
Alla mia prima Fiera per la Letteratura per Ragazzi di Bologn , anni fa, non ho capito più nulla. Alla vista degli illustratori koreani, dei francesi e degli ammericani mi si è iperossigenato il cervello e, prima che me ne rendessi conto, avevo speso 450 euro in picture book, ero entrata nei padiglioni della fiera con un trolley vuoto e ne sono uscita, in stato confusionale e con un picco di serotonina che manco il prozac potrebbe mai dare, con due (uno preso in prestito).
Adesso, da quelle parti, in questi giorni, c'è la fiera. E io sento, guarda caso, un tremendo prurito alle mani... e un immenso vuoto nel cuore e nella libreria.
Sto seriamente pensando di prendermi 150 dollari, andare nella mia libreria dell'usato preferita e far man bassa...e giuro che sto cercando di fare la brava, e di resistere, e di limitarmi ad acquisti responsabili ma...
come diceva Felipe, l'amichetto pulsillanime di Mafalda:
"Che vergogna! Persino le mie debolezze son più forti di me!"

Alice scialacquatrice

11 comments:

  1. Ma com'è che siamo nate lo stesso giorno e abbiamo gusti così diversi??! Dove non riesco a entrare senza aver speso senza ritegno? Voi piazzatemi in una libreria/profumeria e io ci posso anche bivaccare. Il mio motto è: Bella di testa bella di faccia.

    ReplyDelete
  2. alla fiera di bologna i libri non si possono vendere... almeno, non più...

    silvia

    ReplyDelete
  3. Uuuh, come ti capisco! Però adesso ho deciso di cambiare registro: mi comincio a comprare quelle cose da femmine anch'io. Gli anni avanzano ed io sembro l'ecce homo, una scimmia tra le belle. Non va.
    Comincio col mascara, che quello pleistocenico che ho fa le caccole.
    TSK!

    ReplyDelete
  4. @Ada: Dovrai darmi qualche lezioncina quando torno!
    @Silvia: Alla fiera, teoricamente, i libri non si sono MAI MAI & poi MAI potuti vendere... ma in questi casi a me viene una gran faccia da culo e la lingua sciolta, perciò dopo quattro chiacchiere e un po' di trattativa clandestina ci si riesce quasi sempre ad accordare; soprattutto con gli stranieri, che alla fine son ben contenti della vendita: per loro è più comodo vendere che pagare un container e riportarsi chili di libri a casa. Solo tocca aspettare l'ultimo o il penultimo giorno per ritirare furtivamente "La robba"
    ;)
    Anzi, all'ultimo giorno, alcuni dei nordici abbandonano lo stand colmo di libri e tu ti servi di quel che vuoi, e lì la furia saccheggiatrice non ha limiti: in 2 minuti c'e solo più polvere.
    ... mi stai dicendo che non hai comprato niente di niente di niente??

    Lupina: credo che aspetterò la letterina di babbo natale e delegherò gli acquisti a lui o a un paio di folletti... so già che sceglierei le cose con del colore, marchio, effetto sbagliato per la mia faccia e mi trasformerei in un clown con le mie stesse mani!

    ReplyDelete
  5. uffa, com e al solito ha fatto un commento talmente lungo che pare un post...
    Alice sproloquiatrice

    ReplyDelete
  6. aliceeee!!!
    mancavi te! la gente si aggirava tra gli stand pensando: "ma qui manca qualcuno... l'anno scorso c'era una pazza che si aggirava con la bava alla bocca..." Soprattutto la standista francese, quella del libro col vasetto di marmellata alla ciliegia, non si capacitava. ci guardava come in attesa di veder apparire il folletto intortatore. era un po' delusa. comunque io ho imparato molto da te, nelle varie tecniche di appropriazione indebita, e te ne ringrazio. sono anche riuscita a traviare l'ale, non ti dico altro!
    ti baciooo
    la lisa

    ReplyDelete
  7. Lisa, bella libraia dal pollice verde, non sai quanto sono orgogliosa di voi traviate!! Fotografa e spedisci che voglio veder tuttooo

    Alice smaniatrice

    ReplyDelete
  8. e comunqe io quel libro con la bimba e vasetto di marmellata alla ciliegia me lo sogno ancora, uffa!

    Alice ancora smaniatrice

    ReplyDelete
  9. quello che posso fare è spedirti un vasetto di marmellata... va bene anche alla fragola??

    ReplyDelete
  10. ah, ma cosa vedo! com'è che mi hai chiamato??? non sono mica una libraia io! :)
    a proposito, ho comperato un bellissimo poster dell'ibby per il mio ufficio. ti faccio delle foto!!

    ReplyDelete
  11. Per Lisa: Che Tonta! E' che mi "sconfondo" con l'inglese!! Aspetto le foto, cara la mia BIBLIOTECARIA verde (verde in senso botanico, eh!)
    La tua marmellata (ricordi?) e' finita nel giro di 4 colazioni e 2 merende, mi prenoto assolutamente per la prossima stagione!
    :)

    ReplyDelete

edddaì, blatera un po' con me!