Dopo una notte densa di incubi, in cui ho faticato a prendere sonno, stamattina mi sono alzata e con le mani sudate ho acceso il computer innalzando una preghiera a San Mac.
E se ora vi scrivo è solo merito di qualche spirito buono che, dall'alto del Paradiso dei Macintòz è sceso a salvare il nostro processore interno.
Che io ieri sera ho innaffiato di birra.
Per l'esattezza Pilsner.
Durante la notte, mentre mi rigiravo come una rolatina nel sugo mi sono resa conto che, se si fulminasse sto cosino grande quanto una pizza, mi ritroverei senza skype, la mail, i blogz, il facciabuco e compagnia bella.
E la mia vita sociale si ridurrebbe del 70%.
Invece posso ancora sfrantumare i marroni a 6 ore di fuso orario da qui. E godo.
Per di più da un Mac che ora, oltre ad essere talmente lurido da aver cambiato colore (alcuni tasti virano al grigio-perla, altri proprio al marrone cammello) ha un leggero profumo di malto!
Alice ringraziatrice (dello destino clemente che ha impedito la tragedia)
A parte che le ore di fuso sono 5 (almeno fino a sabato notte) direi che è "merito" della pilsener perchè se fosse stata una stout non so se il Mac sarebbe sopravvissuto! ;-)
ReplyDeleteNon vorrei sembrarti jellatore ma non è detta ancora l'ultima parola... L'umidità per le robacce elettroniche è una brutta bestia e lavora lentamente...
---Alex
Ma quel simpatico amico che si chiama time machine? Consiglio vivamente.
ReplyDeletei mac si autoguariscono...
ReplyDeletesanto stivggiobbs, santo subito.
Alex, al momento regge, e pure la zona aromatizzata della tastiera, sebbene un po' più appiccicaticcia, sembra scampata alla morte!
ReplyDeleteMiko, emmh... che è? Ora mi informo... nel frattempo il Grinta rompe che, dopo questo colpo apoplettico che ci siamo presi, dobbaimo assolutamente procurarci una memoria esterna... è quella?
Cranio, in effetti la capacità di soravvivenza di questo cosino è notevole, subisce colpi, perde pezzi, è impolverato e lurido... ma non molla! :)