La Pippi ha portato una delle bambine a cui fa da babysitter a fare da modella per un servizio fotografico di abbigliamento.
La bambina in questione, poveretta, si chiama come una città italiana ma noi, per rispettare la sua privacy, la chiameremo Biella.
Biella ha 4 anni, i capelli rossi, grandi occhi azzurri e una carnagione bianchissima.
Biella da quando ha 9 mesi fa la modella.
Lunedì scorso la mamma aveva la lezione di Parenting alla Columbia University (come essere dei meravigliosi genitori, costo: 2000 dollari a semestre) quindi non poteva portare Biella a fare il servizio fotografico e ha chiesto alla Pippi di sostituirla.
Ciò che segue è il fedele racconto della Pippi, nulla di più e nulla di meno.
La mamma smolla il passeggino con dentro Biella addormentata alle 8 del mattino, la baby modelz e la Pippi vanno all'appuntamento nel mezzo del parco, dove ci sono 2 enormi roulotte.
Entrano, dentro c'è quel tipico odore di bambino appena sveglio: latte digerito, sudore della notte, puzza di piedi. Il tutto in un rettangolo angusto.
Ci sono 24 bambini. Due per ogni età. Un maschio e una femmina.
C'è un sacco di roba da mangiare e Biella si devasta di CocaCola.
Aspettano perchè ciascun bambino deve passare sotto le mani della truccatrice, ma Biella si rompe le palle e va nella sala trucco dicendo "Sorryyy, ma quando mi trucchi? Perchè ieri mio fratello mi ha fatto un graffio qui, sotto l'occhio,vedi? E la mia mamma ha detto che devo mettere un po' di fondotinta". La truccatrice ammira la competenza di Biella e le dice "Brava, che sei così professional, vieni qui che ti trucco subito!" Biella, felice e altezzosa, dieci minuti dopo ha un cerone riflettente sulla faccia che la rende lucida come una palla da bowling.
Nel frattempo i 24 bambini e i rispettivi genitori aspettano, e Biella continua a potenziare il suo già notevole picco glicemico con altra CocaCola.
Finalmente è il momento del camerino.
Biella viene presa e circondata da 4 adulti che le prendono le misure, le aggiustano il cappottino e le sistemano i riccioli, viene vestita con:
Cappotto rosso, gonnellina blu, calze rosse e scarpe blu. "Sorryyy" esclama Biella quando vede le scarpe "Io indosso solo scarpe rosa o rosse. Quelle blu non le voglio"
"Biella" dice dolcemente la vestitrice "queste sono le scarpe scelte per te, ti assicuro che sei bellissima" ma Biella ha già addocchiato un paio di stivaletti rossi (nella stanza ci sono, in bella mostra, 40 paia di scarpe di ogni forma e dimensione) "voglio quelli" sentenzia la baby-modella
"Biella, guarda, con il bel vestitino che ti abbiamo messo queste sono perfette"
"mi fanno male, no le voglio"
"Prova questo numero"
"mi fanno male anche queste, non le voglio"
"allora prova questi stivaletti di camoscio soffici soffici"
"no, mi fanno male. Secondo me quegli stivali rossi mi vanno bene"
Disperata la modista cede: la sveste, le cambia il cappotto (blu), le calze (blu) e la gonnella (rossa) e le mette i suoi dannati stivaletti rossi.
Biella, soddisfatta, è pronta per il servizio fotografico.
A quel punto i bambini vengono messi in fila: devono tenersi per mano e attraversare su delle strisce pedonali.
Per due ore, un branco di nani con vestiti invernali fa su e giù su sto benedetto attraversamento pedonale mentre il fotografo francese grida indicazioni.
A quel punto Biella è stufa, isterica per la troppa CocaCola e vuole andarsene.
Sono le 4 del pomeriggio, da 8 ore la baby modella è al lavoro, non ha fatto il riposino, non ha mangiato nulla di caldo ed inizia a dare cenni di cedimento.
Pippi interviene "Guardi, noi ora dobbiamo andare"
"Ma come?! L'agenzia ci aveva detto che Biella sarebbe rimasta fino alle 6! Ha per caso un altro servizio da fare? Con chi? Dove?"
"No, guardi, non ha altri servizi. E' una bambina, deve mangiare e andare a dormire, quindi io ora la prendo e la porto a casa"
Scocciati i modisti fanno firmare una serie di scartoffie alla Pippi che a quel punto si prende Biella, un concentrato di isteria, lo spirito di Sgarbi racchiuso nel corpicino di una bambina con i riccioli e la porta via.
"Pippi, che vergogna! Che roba! IO non fare mai fare un cosa così a mia figl..."
"sai quando prende?"
"no, ma che centra, io non..."
"prova a dire"
"ma no, non è questo il punt..."
"400 dollari all'ora"
"..."
"..."
"eh"
"eh"
Ora, che una mocciosa di 4 anni guadagni in un giorno quanto io accumulo in oltre 3 mesi di lavoro è DAVVERO una vergogna!
...
...
...
...
Non è che avete un bel bambino da imprestarmi per un paio di giorni?
Dai, che la CocaCola gliela offro io!
Alice affittatrice (di nani) e sfruttatrice (di lavoro minorile)
Io avrei un distinto Nano duenne disponibile, con capelli castano-ramati e occhi neri, altezza 96 cm e scarpa 25. Interessa?
ReplyDelete400 dollari all'ora???? uau!
ReplyDeletesicuramente la madre impara queste cose nella parenting class :)
mi hai fatto venire in mente quel reality tremendo 'toddlers and tiaras', o qualcosa le genere, io speravo fosse finto... :(
Lupina, stampagli un francobollo in fronte e spedisci subito!
ReplyDelete... Se poi mi garantisci l'esclusiva del nipotino, una volta finito l'assemblaggioqui ce n'è abbastanza per tutti, eh!
Nonsi, macchè... io il reality non l'ho visto, ma mi sa che Biella guadagna più della madre!
maronna mia...
ReplyDeletepovera Casalpusterlengo.... nel senso: guadagna un sacco, un giorno suo son come due mesi di borsa di dottorato mia, però mostra già segni di squilibrio....
ReplyDeletese tutto va avanti di questo passo, entro l'adolescenza, Busto Arsizio avrà speso una fetta dei suoi guadagni in stupefacenti prima, anti depressivi poi, per poi finire a regalare tutto ad una rehab clinic...
a meno che le parenting lessons non siano veramente efficaci...
Kino :-D Pooovera Carmagnola!
ReplyDeleteNo, alla fine le parenting lessons sono il corrispettivo chic delle chiacchiere da bar dei pescatori, dove ciascuno se la mena!
No, no, no!! Il mio genietto me l'avevano chiesto, ma io non ci penso nemmeno!!! Altro che parenting, la madre sadica andrebbe espropriata della madria potestà...
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