Monday, March 24, 2008

WASHINGTON: il pernottamento

Arieccoci!!!
Sopravvissuti, con le bolle ai piedi e forse pure un po' più acculturati (ma di poco, che miracoli non se ne posson fare in soli 4 giorni eh!)
E adesso posto tutti gli arretrati...


Per intanto, vi rifilo un paio di diapositive della maison che ci ospita con amore, ovvero la piccola dimore del Professoron Fizzy.
Il Prof Fizzy è un omone posato, un grosso irlandese (ha la corporatura di mastrolindo) da anni trapiantato in Washington, che chiacchiera con il navigatore satellitare che ha sulla macchina:
la vocina della cinesina dice " Giri a sinistra alla prossima uscita"
E lui educatamente risponde "Grazie cara, non mancherò"
La dimora è una casa come quelle che si vedono in telefilm tipo Beverly Hills 90210 o Wisteria Lane:


Giardinetto con ciliegio e casetta per gli uccellini,


e poi quel minimo indispensabile: tre piani di camere, salotti bagni con idromassaggio e televisori grandi quanto il muro e piatti come una sogliola Findus.

C'e' pure la buca delle lettere di Snoopy e Charlie Brown!


Io e El Grinta veniamo ospitati in una stanza con vista sul giardino, al cui centro troneggia un letto. Un letto vero. Ora, noi siam talmente abituati a dormire sul nostro divano futon Ikea che la vertiginosa altezza di questo talamo ci spaventa"Oddio, te mica ti ricordi come si fa a non cadere la notte?" Chiedo sgomenta al Grinta (che tace ma dentro di sè nutre la stessa paura). Altro elemento sconvolgente: nella nostra topaia i termosifoni sono centralizzati. Negli USA i termosifoni vanno a vapore. Il che vuol dire che, se vivi in una topaia con i termosifoni a vapore, nel pieno della notte e alle prime luci dell'alba vieni bruscamente portato alla realtà dai malefici sibili dai tonfi inquietanti e dalle gruda rauche che rieccheggiano nelle tubature e nei sifoni. L'impressione è di avere in casa una locomotiva che trasporta maiali semi sgozzati e agonizzanti.
Nella casetta del professoron Fizzy invece c'è il camino di pietra (funzionante ovviamente) e il riscaldamento autonomo, che lo regoli come vuoi, che agisce silenzioso e discreto e non ti straccia i marroni alle 4 del mattino.
Il risultato è che io e il Grinta, a dispetto della sveglia preogrammata e dei grandiosi piani da turisti operosi, la prima sera non si è semplicemente dormito. Siamo entrati in un coma profondo!


Alice ronfatrice

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edddaì, blatera un po' con me!