La metropolitana di New York fa un po' pettare.
Diciamo che è "caratteristica", ecco.
E' vecchissima, ha più di un secolo, è tutta acciaccata e puzzosa e fanno una fatica boia per tenerla in piedi, perchè nella città che non dorme mai la metropolitana non chiude mai. Così quando viaggi la notte ti capita di vedere i binari popolati da strani omini intabbarrati muniti di picconi e cacciaviti che urlano e sputacchiano in giro aggiustando i binari. Mentre loro martellano e avvitano, un prescelto dal truppo, dotato di 12 decimi di vista, sta davanti all'imbocco della galleria buia, con una luce in mano, a fare da palo e ad avvisare la metropolitana in arrivo di rallentare che sennò i suoi amici vengono schizzati contro le pareti e sminuzzati come la simmenthal... Insomma, in quanto a misure di sicurezza è una roba che manco nelle ferrovie di inizo '900. Nelle stazioni fuori da Manhattan ci piove dentro, e non esiste un sistema di informazioni o ancora peggio di un qualche segno di informatizzazione. \
La metropolitana di Washington invece, per la legge del contrappasso, è l'esatto contrario. Entrare a prender la subway è come entrare dentro la Morte Nera di Star Wars. O quantomeno nel set di un film da scenario post-atomico.
Così ogni volta che io e El Grinta aspettavamo il nostro enterprise ci guardavamo freneticamente attorno alla ricerca di qualche Jedi o almeno un paio di orecchie appuntite come quelle del dottor Spok.
Sai mai.
Alice Viaggiatrice
Ma quello che telefona è el Grinta, vero? (Per niente in posa).
ReplyDelete"Ada :D
ReplyDeleteNo, quello è il Koproskilo durante la sua visita... Il Grinta è quello con l'aria da assassino nella foto di Washington (il killer dal cappotto lungo)